3. L’XI Circolo è nato, così come
attualmente costituito, nel 1996
dalla razionalizzazione della rete
scolastica che ha portato
all’accorpamento dei plessi
“G.B.Vico” e “G. Deledda”.
I due plessi distano uno dall’altro
poche centinaia di metri e sono
ubicati nel quartiere Tamburi, a
ridosso del IV Centro Siderurgico. Le
problematiche del territorio
costituiscono il nucleo centrale, lo
sfondo integratore di tutta la
progettualità della scuola.
4. INDICATORI DI STRUTTURA
L’ XI Circolo ha una popolazione scolastica numerosa, suddivisa
nei due plessi in modo equilibrato ed in relazione ad essa
avviene l’assegnazione ai plessi dell’organico del personale
docente e non docente.
Dal confronto con gli anni precedenti, in cui i dati erano molto
simili agli attuali, si possono ritenere oggi attendibili e utili anche
per una positiva valutazione dell’andamento costante delle
iscrizioni e, di conseguenza, della percezione dell’utenza rispetto
al circolo, che non vede diminuire le preferenze nonostante un
fenomeno accertato di allontanamento delle famiglie dal
quartiere.
5. IL QUARTIERE
Quartiere situato in una zona periferica della città a
ridosso dell’insediamento industriale (ILVA-Centro
siderurgico), sviluppatosi a seguito del
raddoppiamento del centro siderurgico (anni 60/’70)
quale zona residenziale per i lavoratori dello
stabilimento. Negli ultimi decenni il quartiere è è
passato da una condizione di benessere ad un
progressivo stato di deprivazione economica, sociale
e culturale dovuto all’inquinamento e al degrado
ambientale ed urbano, al progressivo e costante
spopolamento, alla carenza di servizi, strutture,
luoghi di aggregazione per giovani e adulti, alle
limitate iniziative di coinvolgimento sociale,
culturale, ludico-sportivo,formativo,di consulenza e
supporto per lo sviluppo economico e sociale, alla
mancanza di collegamento tra enti e istituzioni.
Tutto ciò ha determinato gravi conseguenze, quali:
disoccupazione, cassa integrazione, sviluppo dei
fenomeni di microcriminalità, contrabbando,
tossicodipendenza, disagio e deprivazione sociale,
difficoltà o incapacità di fornire modelli di
riferimento valoriali, delega educativa delle famiglie
ai servizi per l’infanzia e alla scuola, precoce
inserimento dei minori nel mercato del lavoro nero e
nei circuiti della microcriminalità, evasione obbligo
scolastico, dispersione e/o insuccesso scolastico.
6. Le Famiglie
Il tenore di vita delle famiglie del quartiere può considerarsi di
livello medio-basso a causa dell’alta percentuale di
disoccupazione, del basso livello di istruzione e dei nuclei
monoreddito.
L’istruzione è considerata dalle famiglie del quartiere quale
mezzo di elevazione sociale ed economica; minori le
aspettative legate ad un futuro inserimento dei propri figli nel
mondo produttivo a seguito del conseguimento di un elevato
livello di studi
Sulla base delle rilevazioni effettuate e dei dati statistici emersi
è possibile definire i bisogni espressi in modo esplicito dalle
famiglie del quartiere, intesi come miglioramento di condizioni
di disagio economico-occupazionale, potenziamento delle
stimolazioni culturali, spazi, attrezzature e strutture,
miglioramento delle condizioni di degrado e valorizzazione dei
beni naturali ed artistico-culturali, partecipazione ad iniziative
di carattere formativo, educativo, sociale, culturale,costruzione
di una rete di collaborazioni che favorisca processi di
informazione, coinvolgimento, partecipazione, aggregazione
per la promozione culturale, bisogno di innalzare il livello di
alfabetizzazione e di partecipazione a percorsi di
istruzione/specializzazione, sostegno al ruolo di genitore,
supporto nell’azione educativa verso i figli.
I bisogni impliciti sono desumibili dai dati raccolti e si
articolano in valorizzazione del ruolo e della funzione
dell’istruzione, ampliamento del tempo scolastico,
ampliamento dell’offerta formativa della scuola,
acquisizione/sviluppo del senso di fiducia per l’istituzione
scolastica, attivazione di cooperazioni e interazioni con
l’istituzione scuola nei processi di insegnamento-
apprendimento e opportunità di coinvolgimento nel contesto
scolastico
7. Gli Alunni
Sulla base della lettura delle caratteristiche del quartiere
e dei bisogni delle famiglie rilevati è possibile individuare
i bisogni dell’utenza del Circolo:
Sottrazione al precoce inserimento nel mondo del lavoro
e nel circuito della micro-criminalità,
diminuzione/riduzione del fenomeno della dispersione
scolastica,
miglioramento delle condizioni di disagio relazionale e
comportamentale con i pari
(emarginazione, isolamento, aggressività, bullismo, grega
rismo),
superamento di condizioni di disagio nelle relazioni con
gli adulti (comunicazione
disturbata, conflittualità, rifiuto, passività…),
sviluppo e rinforzo del senso di autostima,
valorizzazione delle potenzialità individuali,
acquisizione e sviluppo del senso di identità e di
appartenenza al proprio territorio, alla comunità sociale
e civile,
bisogno di adeguati modelli genitoriali e valoriali di
riferimento,
superamento di situazioni di frequenza discontinua e di
problematiche di disadattamento scolastico,
miglioramento di situazioni di insuccesso scolastico e
limitata acquisizione di competenze cognitive e meta-
cognitive,
mancata o parziale esperienza dei processi di esperienza
e di conoscenza,
ampliamento, arricchimento e potenziamento delle
stimolazioni cognitive e meta cognitive,
bisogno di occasioni e iniziative di svago, animazione
culturale e sportiva,
educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità.
8. Ruolo e Interventi della scuola
La scuola è chiamata ad assumere ed attivare nei confronti del
quartiere un ruolo di
informazione, coinvolgimento, collegamento e
mediazione, promuovendo azioni di recupero dell’ambiente e
valorizzazione dei beni naturali e artistico-culturali presenti nel
territorio, elaborando progetti didattici ed iniziative culturali
che prevedano l’interazione di enti e servizi e strutture ( stipula
di convenzioni/accordi), realizzando reti di scuole per progetti
didattico-educativi, promuovendo occasioni di utilizzo
polifunzionale di strutture, attrezzature scolastiche e di risorse
professionali.
Nei confronti delle famiglie è impegnata a realizzare azioni di
alfabetizzazione primaria e di ritorno, di educazione alla
salute, educazione alla legalità, di alfabetizzazione
multimediale…..), a promuovere iniziative per stimolare il
coinvolgimento degli adulti con assunzione di responsabilità e
spirito di collaborazione.
Nei confronti degli alunni la scuola predispone strategie mirate
all’individuazione del fenomeno del disagio
relazionale, affettivo comportamentale e cognitivo, procedure
di controllo, comunicazione, interventi sulle famiglie per la
riduzione del fenomeno della frequenza discontinua, funzioni di
consulenza su genitori docenti e alunni per il
superamento/miglioramento di problematiche di
disadattamento e disturbi del comportamento, percorsi
individualizzati mirati alla valorizzazione delle potenzialità del
singolo attraverso la crescita della motivazione, della fiducia e
della stima in sé, iniziative progettuali per favorire il recupero
delle abilità comportamentali socio-relazionali e
l’interiorizzazione delle regole della legalità, metodologie
didattiche fondate sulla interazione e cooperazione tra
componenti in vista del raggiungimento di un obiettivo
comune, progetti curricolari ed extra-curricolari per il recupero
degli alunni con disagio cognitivo, iniziative di
scoperta, valorizzazione, salvaguardia del territorio e dei beni in
esso presenti, progetti extracurricolari di tipo sportivo e di tipo
ricreativo-ludico-espressivo
9. Le risorse
umane e
professionali
Ambiente di
Lavoro:
Sicurezza
Le risorse
Finanziarie
Ambiente di
Lavoro: clima
relazionale
Le risorse
strutturali ed
infrastrutturali
10. La scuola, consapevole della funzione essenziale svolta
da risorse professionali
competenti, disponibili, responsabili, creative, partecipa
tive, effettua le sue scelte in ordine all’affidamento di
incarichi e alla distribuzione di compiti di rilievo nella
didattica come nel settore amministrativo secondo i
principi di massimo coinvolgimento e
partecipazione, tenendo presenti però le competenze e
le esperienze pregresse, la disponibilità alla
formazione continua e a prestare servizio aggiuntivo, la
capacità di relazionarsi con alunni ed adulti, la capacità
di organizzazione e di innovazione, il senso di
responsabilità.
11. • Plesso Deledda
Scuola Primaria
• Plesso Vico
Scuola Primaria
• Plesso Deledda
Scuola
dell’Infanzia
• Plesso Vico
Scuola
dell’Infanzia
7 Sezioni ubicate
in due aule attigue
2 Spazi interni attrezzati
per le attività ludiche
Spazi esterni ampi ma non
attrezzati
1 aula attrezzata per le attività
psicomotorie
1 aula non attrezzata per le attività di
sostegno
15 classi ubicate in 3 padiglioni
sezioni di S.M. e classi I^ sono tutte al piano terra;
le classi del II Ciclo sono tutte al primo piano.
Nelle adiacenze di ciascuna classe c’è un locale
“ spogliatoio” 1 aula adibita a laboratorio di
lingua straniera;
1 sala multimediale con 16 postazioni
1 biblioteca per alunni
1 laboratorio scientifico
1 laboratorio linguistico con 16 postazioni
1 aula magna dotata di palco e di idonei
impianti di illuminazione e di
amplificazione
1 sala polifunzionale
1 palestra coperta
1 ufficio amministrativo
un ampio cortile
18 classi ospitate in 3 padiglioni diversi
1 Sala multimediale con 16 postazioni attrezzate
1 Biblioteca per allievi (ricavata all’interno
dell’Aula Magna)
1 laboratorio scientifico
1 aula magna dotata di palco e di idonei
impianti di illuminazione e di amplificazione
1 palestra coperta
un ampio cortile
uffici Amministrativi e Direzione
sala riunioni
4 sezioni in un padiglione
a piano terra
5 sezioni in un altro padiglione
a piano terra
2 spazi ludici ricavati negli androni
attrezzati con giochi
Cortile all’aperto
12. Documento per la sicurezza articolato in:
• Analisi possibili fonti di pericolo in tutti gli ambienti utilizzati come luoghi di lavoro e per tutti gli operatori
• Documento di valutazione dei rischi
• Misure di tutela adottate:
nomina responsabile del Servizio di prevenzione e protezione per il Circolo/coordinatori e squadre
emergenza/addetti al servizio di prevenzione e protezione/addetti misure antincendio, evacuazione,
interventi di pronto soccorso/nomina rappresentante dei lavoratori per la sicurezza)
• Programmazione delle misure di tutela adottabili
• Interiorizzazione della cultura della prevenzione e protezione da parte del personale in servizio
• Adozione di comportamenti corretti in situazioni di emergenza
• Piano di emergenza articolato in:
• Azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di incendio o di qualsiasi altra emergenza
• Procedure per la richiesta di intervento dei Vigili del fuoco
• Procedure per l’evacuazione ordinata
• Specifiche misure di assistenza alle persone disabili
• Attività di informazione/formazione (alunni/personale docente e non)
•
• Simulazioni
13. Nel rapporto insegnante/alunno, un clima relazionale positivo è
condizione di efficacia per l’azione di
insegnamento/apprendimento, a sostegno sia della
motivazione ad apprendere, sia di una relazione educativa
capace di portare l’allievo ad interagire con i contenuti culturali
dell’esperienza sociale.
In una più ampia accezione, che deve riguardare l’intero
contesto scolastico considerato come ambiente umano basato
su rapporti interpersonali, il clima relazionale positivo diventa
la condizione essenziale per la condivisione di obiettivi, per il
perseguimento di mète comuni e per l’attuazione di strategie
d’intervento basate su rapporti collaborativi e cooperativi.
14. Finanziamenti statali ai sensi della seguente normativa:
• Dotazione ordinaria: art. 2 co. 7 D.I. n. 44 del 1 febbraio
2001, contenente le istruzioni generali sulla gestione
amministrativo contabile delle II. SS.
• Dotazione perequativa: a seguito di eventuali assegnazioni
specifiche da parte dell’ufficio scolastico regionale
• Altri finanziamenti non vincolati: a seguito di eventuali
assegnazioni specifiche da parte dell’ufficio scolastico
regionale
• Altri finanziamenti vincolati: fondi destinati a
supplenze, funzioni Ata, formazione e aggiornamento del
personale, ampliamento e arricchimento offerta
formativa (Legge 440/97)
• CCNL Scuola 2006-2009
15. IL CURRICOLO E LA
DIDATTICA
L’INTEGRAZIONE
CON IL TERRITORIO
IL LAVORO CON E SU
LE FAMIGLIE
L’AUTOVALUTAZIONE
DI ISTITUTO
LA DISPERSIONE
SCOLASTICA
L’INTEGRAZIONE
DEGLI ALUNNI
DIVERSABILI
LE SCELTE DI
SUPPORTO ALLA
QUALITA’