Condivisione e spazi pubblici - Carolina Pacchi - Sharing School
1. Condivisione e spazi urbani
Carolina Pacchi
Sharing School
Matera, 23-26 gennaio 2015
2. Obiettivi dell’intervento
Riflettere sulle relazioni costitutive che si creano
tra spazi urbani e nuove forme dell’economia
della condivisione/collaborazione
Proporre strumenti per identificare meglio
potenzialità e rischi per quanto riguarda gli
impatti di queste forme di produzione e
consumo sui contesti urbani e le comunità locali
Comprendere meglio la natura necessariamente
contestuale di queste pratiche
3. Due ipotesi
- nelle aree urbane dense e di maggiori
dimensioni si generano in particolare le
domande, le contraddizioni e i bisogni
insoddisfatti cui queste pratiche provano a
rispondere (disuguaglianze, segregazione,
individualismo, anomia, …)
- d’altro canto proprio questi contesti offrono
risorse latenti, ma anche densità, prossimità,
diversità, che possono facilitare una loro messa
in circolo
4. E inoltre
Provare a leggere i
fenomeni legati
all’economia
collaborativa nello
spazio per:
- Identificare reti di
relazioni
- Comprendere meglio
densità, prossimità,
esclusione…
5.
6. La città è il luogo dal quale emergono con maggiore forza le contraddizioni
dell’economia e della società contemporanee..
7. …il luogo in cui queste si presentano con maggiore durezza e in cui divengono
anche visibili, essendo spazializzate (ad esempio attraverso fenomeni di filtro,
segregazione, esclusione, ecc.)
8. rbaneDalla metropoli alla
megalopoli, alla
Megacity/Metacity (D.
G. Shane)
Un complesso
agglomerato, esteso
su scala territoriale,
che comprende
tessuti urbani storici o
recenti, spazi agricoli,
infrastrutture, grandi
macchine complesse,
acque, …
9. Bisogni emergenti
La città contemporanea è il luogo delle
contraddizioni, della crescente polarizzazione
sociale, della crescente divaricazione delle
opportunità lavorative, di una progressiva minore
accessibilità di opportunità e servizi, del degrado
delle condizioni ambientali, privatizzazione degli
spazi pubblici, …
E’ anche il luogo in cui la durezza, le difficoltà, i costi
della vita quotidiana sono percepiti con maggiore
forza (abitare, mobilità, qualità degli spazi pubblici,
verde, …)
10. …e opportunità di ‘mercato’
D’altro canto, il complesso mix di digitale e analogico
che caratterizza le nuove forme di economia
collaborativa, si appoggia a caratteri come
- Densità (concentrazione e accelerazione dei
fenomeni)
- Prossimità (possibilità di scambio e di reti)
- Diversità (attori e gruppi differenti hanno
differenti risorse)
Coworking, trasporto condiviso, attività sportive,
recupero cibo, scambio oggetti, cene condivise, …
11. Alcuni rischi
Forte rischio di perpetuare forme di esclusione e
accesso selettivo, nicchia per élites o cellula,
creazione di beni di club
Questi nuovi servizi mobilitano e mettono in circolo risorse poco
utilizzate: occorre disporre di risorse in qualche modo ritenute di
valore da qualcuno e che possano essere ‘estratte’ e fatte circolare
facilmente
Rischio che forme di sperimentazione dal basso
promettenti vengano poi appropriate da attori forti
e accentrate
Rischi legati al fatto che le valutazioni sulla
reputazione siano più di aggregato che collettive
12.
13. Economia collaborativa e città come
bene comune?
La tensione tra domanda di comunità accoglienti e di
simili ed apertura ad una dimensione più universale è uno
dei tratti più tipici dell’abitare contemporaneo (civitas-
polis)
Se osserviamo alcune pratiche dell’abitare
contemporaneo, queste oscillano tra una ricerca
individuale sempre più accentuata e la ricerca di nuove
forme di comunità
A questo tipicamente rispondono molte sperimentazioni
di collaborazione e condivisione (co-housing, orti
condivisi, social street, messa in comune di spazi
abbandonati, …)
14.
15.
16. Opportunità di ricostruzione politica
Nella città italiana ed europea contemporanea la
cittadinanza non può essere data per scontata:
sembra che oggi la cittadinanza possa piuttosto
essere vista come una conquista faticosa, precaria,
da rinegoziare al mutamento delle condizioni di
contorno
In che modo le pratiche di economia collaborativa e
di condivisione divengono occasione anche di
attivazione, impegno civile, nuove pratiche di
cittadinanza?