Diciamo che è stato un periodo di pigrizia …. ma non potevo abbandonare questa “impresa” di commentare la settimana trascorsa.
Quindi ho cercato di recuperare con un “Septomnimetro” un po’ più corposo, dove si parla di arte e libri, stipendi e banche, politica e ONU, nimby e gay
1. IL SEPTOMNIMETRO
8 LUGLIO - 11 AGOSTO 2013
Diciamo che è stato un periodo di pigrizia …. ma non potevo abbandonare questa “impresa” di
commentare la settimana trascorsa.
Quindi ho cercato di recuperare con un “Septomnimetro” un po’ più corposo, dove si parla di arte e
libri, stipendi e banche, politica e ONU, nimby e gay
sergio benassai
CULTURA
Una notizia “discutibile”
A Firenze è stata aperta la Cripta dei Martiri della Basilica della Santissima Annunziata, dove sono
contenute le ossa di membri della famiglia di Lisa Gherardini del Giocondo, ritenuta la donna
ritratta ne “La Gioconda” di Leonardo da Vinci.
L’obiettivo è verificare, tramite esami del DNA, se alcuni dei resti di tre donne ritrovati due anni fa
nel complesso S.Orsola, sempre a Firenze, sono effettivamente quelli di Lisa Gherardini.
Data la drammatica situazione finanziaria nella quale versa il settore dei beni culturali, mi viene da
chiedere se questo tipo di attività sia effettivamente il miglior modo di impiegare le scarsissime
risorse disponibili.
2. Una notizia “buona”
Il ministro dei beni culturali Massimo Bray ha inaugurato al Museo della Magna Grecia di Reggio
Calabria una mostra molto importante, dal titolo “Arte torna arte. Un patrimonio restituito”.
Si tratta infatti di opere del XIV e XV secolo, di quadri di De Chirico, Carrà, Dalì, ecc., facenti
parte della collezione confiscata a Gioacchino Campolo, il “re dei videopoker”condannato per
attività connesse alla criminalità organizzata.
Una notizia “cattiva”
E’ abbastanza ovvio che quanto scritto nei risvolti di copertina del libri è finalizzato a suscitare
l’interesse e la curiosità della/del possibile acquirente.
E quindi do per scontato che vi siano esagerazioni, sopravvalutazioni, insistenza, su aspetti magari
non centrali del libro, ma capaci di invogliare all’acquisto.
Però non si può esagerare, come nel caso che segue:
Il libro (della nota giallista Elisabeth Gorge), intitolato “Prima di ucciderla” viene descritto, in terza
di copertina, in questi termini:
3. Un delitto inspiegabile si è compiuto nell'elegante quartiere di Belgravia a Londra:
l'amata moglie dell'ispettore Lynley di New Scotland Yard è stata uccisa da un colpo di
pistola sui gradini di casa. Le telecamere a circuito chiuso incastrano due ragazzi neri,
uno dei quali minorenne. Il movente, però, rimane sconosciuto ….
E invece, la morte della moglie dell’ispettore Lynley avviene nelle ultime pagine e potrebbe trattarsi
dell’omicidio di una qualunque altra persona (ma, naturalmente, il richiamo all’ispettore Lynley è
necessario per far credere che si tratti di un poliziesco centrato sulle sue indagini).
Invece il libro è una storia di degrado, che si svolge ai tempi nostri nel North Kensington di Londra,
che non ha niente di poliziesco, e che, secondo me, ha molti aspetti altamente improbabili
(trattandosi di un “presunto” poliziesco, risparmio ogni commento sul valore letterario).
ECONOMIA
Stipendi e pensioni d’oro
E’ uno dei tormentoni di questi mesi: gli stipendi e le pensioni degli alti gradi della dirigenza della
pubblica amministrazione e delle società partecipate.
Quindi, dopo i politici (parlamentari, presidenti e consiglieri regionali, ecc.), tocca a loro.
Però, come è stato ricordato (con sentenza) dalla magistratura, non è così facile (né, almeno in certi
casi, legalmente praticabile) mettere in discussioni certi presunti privilegi, specie se, come le
pensioni, sono da considerarsi diritti acquisiti.
Anche se capisco che queste situazioni colpiscano particolarmente perché legate ad attività politiche
e alla Pubblica Amministrazione, continuo a non capire perché non ci si scandalizzi troppo degli
stipendi (e pensioni) di altre persone: sportivi, personaggi dello spettacolo, amministratori delegati,
consiglieri di amministrazione e dirigenti di imprese private, banchieri, e, anche, giornalisti (e
ovviamente non mi riferisco ai poveri “freelance”, ma alle grandi firme che talvolta sono in prima
fila nel “denunciare” ricchi stipendi e ricche pensioni … di altri !).
4. Eppure ci sarebbe una soluzione semplice: aumentare (e in maniera sempre più significativa, per se
proporzionale) l’IRPEF per i redditi elevati. Perché in realtà bisognerebbe cambiare lo slogan
“meno tasse” in “meno tasse per i bassi redditi, più tasse per gli alti redditi”.
Troppo semplice ?
Ma cosa succede nelle banche ?
Partiamo da una vicenda recente: quella della Banca Marche.
1) Oltre il 50% del capitale della Banca Marche è nelle mani delle Fondazioni Cassa di Risparmio
della Provincia di Macerata, Cassa di Risparmio di Pesaro e Cassa di Risparmio di Jesi
2) Al vertice della Banca Marche, dal 2004 al 2012, sta il direttore generale Massimo Bianconi
3) Il 21 giugno 2011 Bianconi viene licenziato e immediatamente riassunto dal Consiglio di
Amministrazione. Il motivo ? Evitare la scadenza prevista dalla Banca d’Italia per la vecchia
regolamentazione sulle buonuscite: in tal modo Bianconi incassa 1,5 milioni di € per risoluzione
rapporto, salvo riprendere il posto il 22 agosto 2011
4) Bianconi (il cui stipendio è di 1,5 milioni di €) se ne va nel settembre 2012, con una buonuscita
di oltre 2 milioni di €.
5) Nel corso dell’ultima gestione Bianconi i crediti a rischio si sono impennati: adesso sono fra i 3 e
i 5 miliardi di € (a seconda di cosa e come viene contabilizzato)
6) La Banca Marche, nel tentativo di risanarsi, prevede adesso cessione di attività, esternalizzazioni
e taglio di almeno il 15% dei posti di lavoro
Naturalmente la vicenda della Banca Marche, come quella del Monte dei Paschi di Siena è solo uno
dei tanti esempi che si potrebbero citare.
A questo punto c’è da chiedersi se, anche per le banche, effettivamente le privatizzazioni hanno
dato risultati positivi, se il controllo di molte banche da parte delle Fondazioni sia il sistema
migliore, se i controlli della Banca d’Italia siano efficaci, ecc.
Ma c’è una domanda, secondo me, ancora più importante che dovremmo porci: perché continuiamo
a far gestire i nostri soldi da queste banche ?
Perché non farli gestire dalla Banca Etica o dalle Banche del Credito Cooperativo, che evitano di
farsi coinvolgere in sofisticate (e perdenti) operazioni sui derivati, che sono controllate dalle
Assemblee di numerosi soci individuali, che non prevedono quelle folli retribuzioni sopra citate per
i loro vertici ?
5. POLITICA
Come cambiare il quadro politico
C’è un dato che, secondo me, non viene sufficientemente evidenziato: quale che sia la legge
elettorale (Porcellum, Porcellum modificato, Mattarellum, proporzionale puro, ecc.) con la quale si
vada a votare il risultato sarebbe sempre lo stesso.
Come evidenziano infatti i sondaggi, lasciando fuori le persone che non intenderebbero andare a
votare o che sono incerte, PdL e PD prenderebbero ognuno tra il 25 e il 30% e il M5S intorno al
20%: quindi, grosso modo, la stessa situazione di adesso, con la conseguenza di rendere necessaria
o la “grande coalizione” che governa adesso, o un’alleanza M5S con PD o PdL (al momento esclusa
da M5S).
Però il quadro politico potrebbe radicalmente cambiare se si offrisse una seria prospettiva di
programma e di governo a quel 40-50% di elettrici/ori che sono intenzionate/ a non votare o che
sono incerte/i.
E, anche se ormai tutte le forze politiche sembrano proiettate a definirsi in termini di un leader,
forse la definizione di un chiara programma di azione potrebbe scardinare il quadro esistente.
Essendo convinto che, in questa fase, l’unica forza politica in grado di fare questo sarebbe il PD,
credo che il PD dovrebbe presentare un chiaro programma di governo di questo tipo:
- mantenimento dei vincoli al bilancio (ogni sforamento comporta un aumento degli interessi da
pagare e quindi non aiuta)
- aumento della progressività delle imposte (almeno per i redditi superiore ai 100.000 €)
- aumento delle imposte sulle transazioni finanziarie (se c’è il pericolo che gli operatori finanziari si
spostino in altri paesi, pazienza: tanto non è che contribuiscano positivamente al bilancio dello
stato, anzi !)
- riforma della pubblica amministrazione sulle seguenti base: maggiore efficienza dei ministeri (e
contemporaneo blocco delle consulenze esterne e della creazione di nuove agenzie, società, enti,
ecc.); responsabilizzazione dei dirigenti; armonizzazione e trasparenza nelle retribuzioni (tenendo
conto anche dei vari benefici previsti: facilitazioni nei trasporti, prestiti agevolati, mensa, tariffe
ridotte, ecc.);
6. - imposta unica sugli edifici (comprensiva di ICI, IMU, TARSU, TARES, ecc.) con carattere
progressivo (come vuole la Costituzione), incassata e gestita (anche in termini di accertamento della
rispondenza a parametri definiti a livello nazionale) dai Comuni
- gestione delle compravendite e degli affitti degli edifici obbligatoria da parte dei Comuni
- ecc.
Perché no ?
Anche per la politica estera vale l’arte del possibile
Come afferma il celebre aforisma di Otto von Bismarck: “La politica è l’arte del possibile”.
Naturalmente ci sono molti altri aforismi sul tema, alcuni dei quali nettamente pessimisti, come
quello di John Kenneth Galbraith: “La politica non è l'arte del possibile. Consiste nello scegliere
tra il disastroso e lo sgradevole”.
Ma prendiamo per buono quello Otto von Bismarck.
Il che ci porta a concludere che la (buona) politica non è (non dovrebbe essere) l’azione volta a
realizzare un’ideologia, ma l’azione volta ad ottenere il miglior risultato possibile nelle condizioni
date.
E questo vale anche se, come è (dovrebbe essere) giusto, cerchiamo di tener conto degli interessi,
dei desideri, delle aspirazioni, delle necessità, di tutte le persone che abitano (e abiteranno) in
questo mondo.
Prendiamo l’esempio (molto attuale) del Medio Oriente, dove si combattono vere e proprie guerre o
ci si scontra fra fazioni (dalla Siria al Libano, da Israele alla Palestina, dall’Iraq all’Egitto,
dall’Algeria alla Tunisia, ecc.).
E’ inutile invocare la pace, raccogliere firme per la pace, marciare per la pace !
Tra l’altro (e la storia conterà pure qualcosa) non c’è mai stato, MAI, un periodo nel
quale in qualche parte del mondo non si combattesse (viene quasi voglia di dar ragione
a John Kenneth Galbraith !).
Si deve ricercare cosa sia ragionevolmente possibile nelle condizioni attuali.
E, naturalmente, individuare gli strumenti per far ciò.
7. A tale proposito continuo a non capire (diciamo meglio: a non ritenere giusto) perché non si
riaffermi e si rafforzi il ruolo delle Nazioni Unite.
Che senso hanno le visite di diplomatici dell’UE, dei singoli paesi europei, degli USA, della Russia,
che, ovviamente e inevitabilmente, sono mosse da certe proprie convinzioni non sempre coincidenti
con quelle degli altri ?
Si dovrebbe invece accettare che le Nazioni Unite siano il luogo giusto per consentire, senza
condizioni, eventuali colloqui, trattative, fra le parti interessate, sancendo formalmente che le
Nazioni Unite hanno un ruolo di “facilitatore” e non di “definitore” di un accordo.
Ma, naturalmente, anche per questo, si devono creare le giuste condizioni. E allora, forse, questo
dovrebbe essere il primo sforzo di tutti i paesi: ridare un ruolo, questo ruolo, alle Nazioni Unite.
SOCIETA’
Nimby
Ormai qualunque decisione relativa alla costruzione di una infrastruttura, all’installazione di un
impianto, è spesso contestata in nome del principio “Nimby” (Not In My Backyard – non nel mio
cortile).
Questa fioritura di “Nimby” si caratterizza anche per una fioritura di motivazioni, le più disparate.
Vediamo qualche esempio recente.
La discarica di rifiuti proposta, per un periodo di due anni, sull’Ardeatina, a Roma.
Tra le motivazioni per il no, quella di Don Altieri, presidente della Casa del Pellegrino al Divino
Amore (il santuario romano situato in quella zona): una discarica sull'Ardeatina è improponibile
per la viabilità molto ridotta (???) dell'Ardeatina e delle strade limitrofe e l'afflusso dei pellegrini al
Santuario; inoltre il Santuario dista pochissimi chilometri (!!!) dal sito e l'eventuale possibilità di
cattivi odori che potrebbero investire la zona creerebbe disagio per i pellegrini.
E poi, da notare, lì c’è già una discarica di rifiuti speciali in funzione da anni.
8. Una delle quattro stazioni di terra del MUOS (il sistema di comunicazioni militari USA) in
costruzione a Niscemi (Caltanissetta).
Tra le motivazioni per il no, quelle dei futuri danni alla salute a causa delle radiazioni
elettromagnetiche. Ma l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha detto che le emissioni
elettromagnetiche saranno nei limiti consentiti dalla legge.
“Naturalmente” i pareri dell’ISS vanno bene se evidenziano un rischio per la salute, non vanno bene
se lo escludono.
Il TAP (il gasdotto transadriatico che dovrebbe far arrivare 10 miliardi metri cubi all’anno di gas
proveniente dall’Azerbaigian).
Tra le motivazioni per il no quella dei danni all’ambiente. Uno dei possibili danni ipotizzabili è
quello della messa in discussione, a San Basilio (nella zona nella quale, a 8 - 10 metri sotto terra,
passerà il gasdotto), della nidificazione della tartaruga marina Caretta caretta.
Chiedendo perdono …
Chiedendo perdono alle/ai ragazze/i che sono lesbiche/gay, per quello che devono sopportare e
soffrire, riporto qua sotto alcune frasi che non vorrei mai più sentire.
31 ottobre 2008. Paola Binetti: … quindi queste tendenze omosessuali fortemente radicate
presuppongono la presenza di un istinto che può risultare incontrollabile. Ecco: da qui scaturisce il
rischio pedofilia
25 ottobre 2010. Rocco Buttiglione: essere gay è moralmente sbagliato, come lo è l’adulterio, il
non pagare le tasse o il non donare soldi ai poveri
9. 2 novembre 2010. Silvio Berlusconi: meglio essere appassionato di belle ragazze che essere gay
18 febbraio 2012. Carlo Giovanardi: vedere due persone dello stesso sesso che si baciano è come
vedere qualcuno che fa pipì in strada
20 marzo 2012. Romano La Russa: i gay sono malati ma possono essere curati
22 gennaio 2013. Ignazio La Russa: i figli dei gay crescono omosessuali