Il popolo curdo, dal Trattato di Sèvres del 1921 ad oggi, tra Turchia, Iran, Iraq e Siria.
La nuova situazione dopo la guerra civile siriana e l’istituzione del califfato islamico (IS).
MA CHI SONO I CURDI ? (e come sono collocati nell’attuale conflitto medio-orientale ?)
1. Estratto dal sito
www.ilfuturomigliore.org
MA CHI SONO I CURDI ?
(e come sono collocati
nell’attuale conflitto medio-orientale ?)
sergio benassai
1. Generalità
I curdi sono una minoranza etnica che vive soprattutto tra Turchia, Siria, Iraq e Iran.
L’insieme delle aree ove abitano i Curdi è chiamato Kurdistan, ma tale insieme non ha alcun
riconoscimento giuridico.
I Curdi sono considerati i discendenti dei Cordueni (o Carduchi), gli abitanti della antica regione
Gordiene (così come conosciuta agli antichi greci e romani)..
Da un confronto con le due mappe qui sotto riportate (la prima relativa alla situazione nel I secolo
a.C. e la seconda alla situazione attuale) effettivamente appare come il Kurdistan (i cui confini
peraltro non sono definibili, dal momento che, non trattandosi di uno stato riconosciuto, viene
identificato appunto come l'insieme delle aree abitate da Curdi) sia in parte sovrapponibile
all’antica regione Gordiene (o Corduene).
I curdi (40-50 milioni) sono un gruppo etnico indoeuropeo, parlano una lingua (il curdo) del ceppo
iraniano e sono in maggioranza di religione islamica (sia sunniti che sciiti).
2. 2. I Curdi in Turchia, Iran, Iraq e Siria
In epoca moderna, con la fine dell’Impero Ottomano, sancita dal Trattato di Sèvres del 1921, il
Kurdistan venne riconosciuto come stato nazionale autonomo.
Nella mappa seguente sono indicati i confini previsti per il Kurdistan e per un’altra area per la quale
gli abitanti avrebbero dovuto decidere se associarsi al Kurdistan.
Tale situazione venne tuttavia rimessa in discussione dalla Turchia, così che, con il Trattato di
Losanna del 1923, il Kurdistan fu “cancellato” e suddiviso fra Turchia, Iran, Iraq e Siria.
Il non riconoscimento del Kurdistan come stato autonomo portò di conseguenza i curdi a contestare
i governi degli stati nei quali erano stati allocati (Turchia, Iran, Iraq e Siria), con l’obiettivo di
ottenere l’indipendenza o, almeno, il diritto ad un elevato livello di autonomia.
La bandiera curda
3. 2.1 I Curdi e la Turchia
I curdi sono fra il 15% e il 18% della popolazione turca.
Nel 1924 il governo turco decretò lo scioglimento di tutte le associazioni curde e la proibizione
dell’uso della lingua curda.
Nel 1932 lo stesso governo avviò un processo di “turchizzazione” dei curdi, obbligando i curdi ad
abbandonare le comunità contadine e a trasferirsi nei grandi centri urbani.
Fino al 1946 alla regione curda fu imposta la legge marziale e ne fu vietato l’accesso agli stranieri
fino al 1965.
Nel 1978 Abdullah Öcalan fondò il PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan), e nel 1984 scelse
la strada della lotta armata per l’indipendenza, strada sulla quale non lo seguirono altri partiti curdi,
come il KDO (Partito Democratico Curdo) e la KPU (Unione Patriottica del Kurdistan).
Per questo nel 2001, oltre alla Turchia, anche USA e Unione Europea lo hanno classificato come
un’organizzazione terroristica.
Quanto al passato più recente, anche se nel 2013 il PKK aveva concordato una tregua col governo
turco, quest’ultimo, nel 2015, ha riaperto le ostilità.
E adesso è guerra aperta fra governo turco e PKK.
2.2 I Curdi e l’Iran
I Curdi sono fra il 5 e il 10% della popolazione iraniana e abitano prevalentemente nella regione
nord-occidentale dell’Iran, ai confini con l’Iraq e la Turchia.
4. Più volte, nel corso degli anni, hanno tentato di ottenere l’autonomia, ma senza successo.
Dopo aver appoggiato la rivoluzione khomeinista contro lo Scià, a seguito della stabilizzazione di
un regime islamico sciita, tentarono una ribellione volta ad ottenere una reale autonomia, ma furono
duramente repressi.
Attualmente il PJAK (Free Life Party of Kurdistan) è la forza politica impegnata nel difendere i
diritti dei curdi iraniani, ma è considerato un partito illegale dal governo iraniano e i suoi aderenti
sono perseguitati.
2.3 I Curdi e l’Iraq
I curdi sono circa il 17% della popolazione irachena. Essi si trovano in maggioranza nelle tre
provincie dell'Iraq settentrionale che costituiscono il Kurdistan iracheno.
Negli anni recenti i curdi iracheni e il loro movimento autonomista , il PDK (Partito Democratico
del Kurdistan) hanno a lungo lottato contro il governo iracheno di Saddam Hussein per ottenere
autonomia e indipendenza, ma sono stati oggetto di una feroce repressione che ha comportato
100.000 morti e 2,5 milioni di profughi.
Adesso il Kurdistan iracheno è una regione federale ed autonoma dell’Iraq, con un proprio governo,
il Governo Regionale del Kurdistan (KRG) .
2.4 I Curdi e la Siria
I curdi sono circa il 5% della popolazione siriana.
La popolazione curda è concentrata nella regione da loro chiamata Rojava (Rojava Kurdistan, cioè
Kurdistan occidentale) che si trova nel Nord della Siria, ai confini con la Turchia.
5. Così come in Turchia, anche in Siria, dopo la spartizione del Kurdistan a seguito del Trattato di
Losanna, fu proibito l’uso della lingua curda e molti curdi furono costretti ad abbandonare i loro
luoghi di origine.
Negli ultimi anni la rivendicazione di autonomia per Rojava è stata portata avanti dal PYD (Partito
dell’Unione Democratica) fondato nel 2003.
Ma il problema curdo siriano è improvvisamente balzato all’attenzione internazionale con la
ribellione siriana contro il Presidente Hassad.
3. I Curdi contro l’IS (ISIS)
Nel 2014, in Siria e in Iraq, viene proclamato lo IS (Islamic State), erede del gruppo che si faceva
chiamare Daesh ("ad-Dawla al-Islāmiyya fī al-ʿIrāq wa l-Shām), altrimenti chiamato ISIS (Islamic
State of Iraq and Syria).
Il territorio occupato da IS confina (in alcuni casi si sovrappone) al Kurdistan iracheno e siriano. Da
qui l’intervento armato dei curdi (iracheni e siriani) contro l’IS, sia per difendere i propri territori,
sia per cogliere l’occasione per affermare l’autonomia di tali territori dai governi iracheni e siriani.
Le truppe del Kurdistan iracheno sono i Peshmerga (combattente che sfida la morte).
Le truppe del Kurdistan siriano sono le YPG (Unità di Protezione Popolare).
4. Curdi con/contro Curdi
Tenendo conto del fatto che la guerra civile siriana e l’installarsi dell’IS hanno completamente
stravolto gli esistenti assetti territoriali, e che già si prefigurano i futuri nuovi assetti territoriali, è
comprensibile che si ipotizzi anche la formazione di uno stato curdo, magari riesumando i
contenuti del Trattato di Sèvres del 1921.
Ma i rapporti fra le diverse comunità curde non sono al momento ideali.
Infatti:
6. a) nel Kurdistan iracheno vi sono ancora tensioni fra i due principali partiti, il PDK (Partito
Democratico del Kurdistan) e l’UPK (Unione Patriottica dei Curdi), tanto che, nella pratica,
continuano a mantenersi come unità militari separate i peshmerga che fanno riferimento al PDK e
quelli che fanno riferimento all’UPK.
b) Il Kurdistan siriano ha stretti rapporti con il PKK turco (ne dà palmare evidenza la volontà dei
turchi di impedire il rafforzamento, se non addirittura l’autonomia, del Kurdistan siriano)
c) il Kurdistan iracheno ha una posizione ambigua nei confronti della Turchia e non è certo un gran
sostenitore del PKK turco
Tenendo poi conto che non sembra esserci alcun desiderio, da parte della Turchia e dell’Iran, di
acconsentire a cedere i propri territori ad un futuro stato curdo, il realizzarsi del sogno dei curdi (e
non di tutti i curdi) di avere un proprio stato non sembra prevedibile nel futuro prossimo.