La vera ragione per la quale la Commissione Affari Costituzionali della Camera prende tempo e non decide su una proposta di legge elettorale sta nel fatto che i rappresentanti dei partiti stanno valutando in gran segreto una nuova proposta che hanno appena ricevuto.
La proposta, della quale è ignota l’origine, è pervenuta oggi, tramite e-mail, a tutti i membri della Commissione. L’indirizzo e-mail di provenienza (benserellum@gmail.com) è ovviamente falso e, cosa ancor più rilevante, non è al momento associabile ad alcun indirizzo IP.
CLAMOROSO ! UNA NUOVA PROPOSTA DI LEGGE ELETTORALE: IL BENSERELLUM !
1. Estratto dal sito
www.ilfuturomigliore.org
CLAMOROSO !
UNA NUOVA PROPOSTA DI LEGGE ELETTORALE:
IL BENSERELLUM !
sergio benassai
La vera ragione per la quale la Commissione Affari Costituzionali della Camera prende tempo e
non decide su una proposta di legge elettorale sta nel fatto che i rappresentanti dei partiti stanno
valutando in gran segreto una nuova proposta che hanno appena ricevuto.
La proposta, della quale è ignota l’origine, è pervenuta oggi, tramite e-mail, a tutti i membri della
Commissione. L’indirizzo e-mail di provenienza (benserellum@gmail.com) è ovviamente falso e,
cosa ancor più rilevante, non è al momento associabile ad alcun indirizzo IP.
La proposta prevede che:
a) si approvi una riforma della Costituzione prima della fine della legislatura al fine di poter rendere
efficace la nuova legge elettorale
b) il numero dei deputati è di quattrocento
c) il numero dei senatori è di duecento
d) esiste un unico collegio elettorale per la Camera dei deputati ed un unico collegio elettorale per il
Senato
e) chiunque può presentare una lista per l’elezione dei deputati e/o dei senatori, purché abbia
raccolto duecentomila firme di elettori per la lista per la Camera ed altrettante per il Senato
f) ogni lista può contenere fino a quattrocento nominativi per la Camera e duecento per il Senato
g) ogni elettore può esprimere fino a tre preferenze per la Camera e due per il Senato
h) le liste che ottengono meno del 5% dei voti validi non hanno diritto ad eleggere deputati o
senatori
i) ad ogni lista è riconosciuto un numero di deputati e senatori proporzionale alla percentuale di voti
ottenuti facendo riferimento a trecentocinquanta deputati e centosettanta senatori
l) le liste che hanno ottenuto più del 20% dei voti alla Camera partecipano ad un successivo
ballottaggio che comporta l’assegnazione alla lista vincente di cinquanta deputati e trenta senatori
m) per ogni lista sono eletti i deputati ed i senatori che hanno ottenuto il maggior numero di
preferenze
La ragione per la quale i membri della Commissione Affari Costituzionali della Camera stanno
prendendo in seria considerazione questa proposta sta nel fatto che questa proposta:
i) garantisce una rappresentanza universale (sia pur con la soglia del 5%)
ii) richiede comunque uno sforzo organizzativo (e “ideale”) per presentarsi alle elezioni,
richiedendo il supporto di molti cittadini (niente rendite di posizione)
iii) permette ai cittadini di scegliere il loro rappresentante nell’ambito di ogni lista
2. iv) consente ai cittadini, in fase di ballottaggio, di premiare la lista che considerano propria o
comunque più vicina; con ciò favorendo la governabilità
Resta un problema: è possibile una modifica della Costituzione nei tempi disponibili prima della
fine della legislatura ? I costituzionalisti sono al lavoro.