Il Presidente della Repubblica nella Costituzione italiana: elezione, attribuzioni, irresponsabilità. Con cenni al progetto di riforma costituzionale sul superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, la revisione del Titolo V, Parte II, della Costituzione.
Come cambiano gli istituti di democrazia diretta con la riforma costituzionale: abbassamento del quorum per i referendum abrogativi richiesti da almeno 800.000 elettori, più attenzione alle proposte di legge di iniziativa popolare, introduzione dei referendum propositivi e della consultazione pubblica
Il Presidente della Repubblica è il vertice delle istituzioni repubblicane e centro di equilibrio della nostra architettura istituzionale. Viene eletto dal «Parlamento riunito in seduta comune» (art. 83). Il suo mandato dura 7 anni (art. 85).
In vista del referendum sulla riforma costituzionale, martedì 25 ottobre l’Università Vita-Salute San Raffaele ha organizzato l’incontro dal titolo: “La riforma costituzionale: una questione civile e culturale”.
L’evento, sollecitato dagli studenti dell’Università, ha visto come relatori Marilisa D’Amico, avvocato e docente di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano; Gustavo Zagrebelsky, docente di Elementi di diritto presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo, già presidente della Corte costituzionale; Roberta De Monticelli, docente di Filosofia della persona presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo; Michele Nicoletti, docente di Filosofia politica presso l’Università di Trento e deputato PD alla Camera.
Un’ importante occasione pConvegno 25 ottobreer comprendere le ragioni e i contenuti della riforma e delle critiche che le sono state rivolte.
Il Presidente della Repubblica nella Costituzione italiana: elezione, attribuzioni, irresponsabilità. Con cenni al progetto di riforma costituzionale sul superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, la revisione del Titolo V, Parte II, della Costituzione.
Come cambiano gli istituti di democrazia diretta con la riforma costituzionale: abbassamento del quorum per i referendum abrogativi richiesti da almeno 800.000 elettori, più attenzione alle proposte di legge di iniziativa popolare, introduzione dei referendum propositivi e della consultazione pubblica
Il Presidente della Repubblica è il vertice delle istituzioni repubblicane e centro di equilibrio della nostra architettura istituzionale. Viene eletto dal «Parlamento riunito in seduta comune» (art. 83). Il suo mandato dura 7 anni (art. 85).
In vista del referendum sulla riforma costituzionale, martedì 25 ottobre l’Università Vita-Salute San Raffaele ha organizzato l’incontro dal titolo: “La riforma costituzionale: una questione civile e culturale”.
L’evento, sollecitato dagli studenti dell’Università, ha visto come relatori Marilisa D’Amico, avvocato e docente di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano; Gustavo Zagrebelsky, docente di Elementi di diritto presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo, già presidente della Corte costituzionale; Roberta De Monticelli, docente di Filosofia della persona presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo; Michele Nicoletti, docente di Filosofia politica presso l’Università di Trento e deputato PD alla Camera.
Un’ importante occasione pConvegno 25 ottobreer comprendere le ragioni e i contenuti della riforma e delle critiche che le sono state rivolte.
Friuli - Disciplina elezioni provinciali del 14 febbraio 2014The Spilimbergo POST
FRIULI VENEZIA GIULIA, L.R. n. 2/2014,Disciplina delle elezioni provinciali e modifica all'articolo 4 della legge regionale 3/2012 concernente le centrali di committenza.
una infografica realizzata da ARES 2.0/KAPUSONS per raccontare i punti salienti della riforma costituzionale in Italia che supererà il bicameralismo perfetto con la ridefinizione del ruolo del senato
Presentazione realizzata da Rollandi Maicol, Gori Camilla, Negrari Tommaso, Forte Davide, Conenna Roberto della classe 2 ST B dell'Istituto di Istruzione Superiore Capellini-Sauro di La Spezia
Perchè dire di no al referendum costituzionale di autunno. Materiale da condividere per dire con decisione no ad una riforma da non fare e che non serve nulla e peggiora solo la nostra democrazia e partecipazione.
Come si vota in Italia? Maggioritario, proporzionale o misto; collegi elettorali, soglie di sbarramento, premio di maggioranza? Cerchiamo di chiarire i fondamenti delle leggi elettorali che, dall’avvio della Repubblica, ci hanno portato fino alla sentenza della Consulta sull’Italicum.
L’Italicum disciplina l’elezione della Camera dei deputati e sarà applicato a partire dalle elezioni successive al 1° luglio 2016, così da coordinarne gli effetti con l’esame del disegno di legge costituzionale di modifica della parte seconda della Costituzione
2. Nuovo testo art. 55 della Costituzione
Art. 55 primo comma – Il Parlamento si
compone della Camera dei deputati e del
Senato della Repubblica.
3. Ma allora il Senato non è stato abolito …
NO, il Senato non è stato abolito:
Art. 57 comma 1 (nuovo testo) – Il Senato della
Repubblica è composto da novantacinque
senatori rappresentativi delle istituzioni
territoriali e da cinque senatori che possono
essere nominati dal Presidente della
Repubblica.
4. Come viene eletto il Senato ?
Art. 57. (nuovo testo) – Il Senato della Repubblica è composto da novantacinque
senatori rappresentativi delle istituzioni territoriali e da cinque senatori che
possono essere nominati dal Presidente della Repubblica.
I Consigli regionali e i Consigli delle Province autonome di Trento e di Bolzano
eleggono, con metodo proporzionale, i senatori tra i propri componenti e, nella
misura di uno per ciascuno, tra i sindaci dei Comuni dei rispettivi territori.
Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a due; ciascuna
delle Province autonome di Trento e di Bolzano ne ha due.
La ripartizione dei seggi tra le Regioni si effettua, previa applicazione delle
disposizioni del precedente comma, in proporzione alla loro popolazione, quale
risulta dall'ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei più
alti resti. (segue)
5. Come viene eletto il Senato ?
La durata del mandato dei senatori coincide con quella degli organi delle
istituzioni territoriali dai quali sono stati eletti, in conformità alle scelte espresse
dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi
organi, secondo le modalità stabilite dalla legge di cui al sesto comma.
Con legge approvata da entrambe le Camere sono regolate le modalità di
attribuzione dei seggi e di elezione dei membri del Senato della Repubblica tra i
consiglieri e i sindaci, nonché quelle per la loro sostituzione, in caso di
cessazione dalla carica elettiva regionale o locale. I seggi sono attribuiti in
ragione dei voti espressi e della composizione di ciascun Consiglio».
6. I senatori saranno eletti direttamente dal popolo ?
NO
Saranno eletti dai Consigli regionali e dai Consigli delle
Province autonome di Trento e di Bolzano, con metodo
proporzionale, tra i propri componenti.