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I SOCIAL NETWORK IN BILIOTECA: COME 
GESTIRLI ED ORGANIZZARE UN BUON PIANO 
EDITORIALE 
Seconda parte 
Tatiana Wakefield 
Corso AIB Sez. Toscana 
Firenze, 5 novembre 2014 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 1
ORGANIZZARE UN PIANO EDITORIALE 
Da dove si parte? 
E cosa vuol dire costruire un piano editoriale? 
• Avere una strategia 
• Obiettivi chiari 
• Definire i contenuti 
• Calendarizzare 
• Ascoltare 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 2
IL DUBBIO 
Le biblioteche sono capaci di 
informare 
e comunicare. 
Ma se osassero andare oltre? 
Ne sarebbero capaci? È quello 
che vogliono? 
Lavoriamo sui dubbi, non cerchiamo certezze 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 3
DI COSA PARLEREMO OGGI 
• Comunicazione 
• Contenuti 
• Stile comunicativo 
• Piano editoriale 
• Calendario editoriale 
• Crisis management 
• Social media policy 
• Social media plan 
• Persone 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 4
CONTENUTI 
Regola dell'1% 
Chi crea i contenuti? 
Prendiamo 100 persone: 
90 sono osservatori (lurkers) 
9 commentano (contributors) 
1 persona crea contenuti (creator) 
(Ben McConnell) 
Solo l'1% crea i famosi UGC 
(User Generated Content) 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 5
ANCORA SUI CONTENUTI 
Gli utenti si aspettano di trovare le biblioteche 
online e si aspettano che siano creatrici di 
contenuti. 
Poche regole: 
• Scegliere il social giusto 
• Conoscere le regole sulla privacy e la policy 
della piattaforma scelta 
• Pensare bene a cosa si vuole scrivere 
• Scrivere con attenzione 
• Scrivere con regolarità 
• Scrivere correttamente 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 6
SAPPIAMO COSA E COME SCRIVONO 
I NOSTRI UTENTI? 
Le biblioteche fanno parte dell'1%, 
ma sanno cosa scrivono gli altri che ne 
fanno parte? 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 7
UN ESEMPIO “FAMOSO” 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 8
Voi siete la Smart, 
come avreste risposto al tweet? 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 9
ECCO COME HA RISPOSTO LA SMART 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 10
“SALVE, COME POSSO AIUTARTI?” 
Gli utenti (/clienti)? Non hanno più sempre 
ragione. 
La Customer Care Online lascia spiazzati, 
sorprende e colpisce, centra l'obiettivo. 
Può essere sempre così? 
11 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
ENTRIAMO NEL VIVO 
La Social Care che punta tutto sull'ironia va 
sempre bene? 
Alcuni interrogativi rimangono... 
se, perché, come e quando 
12 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
È CAMBIATA LA COMUNICAZIONE, 
VE NE SIETE ACCORTI? 
Tutto ciò che conosciamo della 
comunicazione viene stravolto da: 
• Real Time Communication 
• Reti sociali 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 13
DA DOVE PASSA IL CAMBIAMENTO? 
Il cambiamento passa da 4 fattori: 
• dai motori di ricerca 
• dalla rete come infrattura reticolare 
• dalla nascita di strumenti web semplici 
• dalla nascita di nuovi spazi di relazione 
come i Social Network 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 14
ALCUNE CARATTERISTICHE 
DEI SOCIAL NETWORK 
• Persistenza 
• Ricercabilità 
• Replicabilità 
• Pubblico invisibile 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 15
LA “RELAZIONE” 
I social network (così come i blog e i forum) sono 
spazi di relazione, in cui tutti sono allo stesso 
tempo fruitori e consumatori. 
“Tutti diventano soggetti di comunicazione e non 
più solo oggetto di comunicazione”. 
(Giovanni Boccia Artieri, Network Effetct) 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 16
PARLIAMO DI NETWORKING 
Cambia il ruolo delle persone all'interno delle 
organizzazioni 
Cambia il ruolo degli utenti nel processo 
comunicativo 
17 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
DOVE SONO GLI UTENTI? 
Gli utenti sono già parte attiva e non 
passiva della biblioteca... 
… ed esprimono pareri, conversano, 
condividono suggeriscono anche nella 
Rete. 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 18
COME È CAMBIATO IL RUOLO DELLE 
PERSONE NELLE ORGANIZZAZIONI 
“Con l'affermarsi della società in Rete e il 
successivo, inevitabile dissolvimento della 
rete nella società, il ruolo della 
comunicazione in azienda sta cambiando 
inesorabilmente, indipendentemente dalla 
consapevolezza e dai comportamenti, 
spesso reazionari, dei comunicatori, siano 
essi uomini di marketing o relatori 
pubblici”. 
(Vincenzo Cosenza, Social media ROI) 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 19
BIBLIOTECA 2.0 O BIBLIOTECA -2.0? 
Se all'accesso 
all'informazione 
aggiungiamo: 
COINVOLGIMENTO 
20 
COLLABORAZIONE 
CONDIVISIONE 
RETI SOCIALI 
… è biblioteca 2.0 o -2.0? 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
FATEVI DELLE DOMANDE… 
TROVERETE DELLE RISPOSTE 
Perché la vostra biblioteca dovrebbe utilizzare 
i social network? 
• Per ricercare nuove utenze? 
• Per promuovere servizi? 
• Per dare un'immagine positiva della 
propria biblioteca? 
• Per ricercare alleanze? 
• Per creare un nuovo canale per il sevizio 
di reference? 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 21
PICCOLI PASSI 
Disorientati o entusiasti? 
Sperimentare: lavoriamo sugli obiettivi e sulle regole 
Consolidare: diffondiamo il piano strategico 
Integrare: integriamo la comunicazione social nel 
piano comunicativo generale 
22 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
COME COSTRUIRE 
UN BUON PIANO COMUNICATIVO 
Strategia 
Contenuti 
Calendario 
Obiettivi da raggiungere 
Linguaggio, stile... 
23 
Ogni contenuto ha un 
peso diverso e si 
calendarizza 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
ORA PENSIAMO ALLA 
STRATEGIA COMUNICATIVA 
• Analisi del contesto 
• Obiettivi 
• Utenza 
• Scelta della/e piattaforme 
• Personale 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 24
ANALISI DEL CONTESTO 
Conoscere il proprio capitale umano 
(soprattuto il livello di conoscenza dei 
social media) 
Conoscere il quadro normativo 
Conoscere la dotazione tecnologica a 
disposizione 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 25
OBIETTIVI 
Far conoscere la biblioteca a chi ancora 
non la conosce (servizi, raccolte...) 
Cercare di capire come la nostra 
biblioteca è percepita (punto di vista 
esterno) 
Partecipare e promuovere conversazioni 
Avvicinarsi agli utenti 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 26
CHI SONO I NOSTRI UTENTI? 
Li conosciamo? Cosa dicono di noi? 
Fare rete e ricercare alleanze 
Andare oltre il concetto di bacino d'utenza 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 27
SCEGLIAMO IL NS. SOCIAL 
Conosciamo le caratteristiche e le 
metriche comunicative dei diversi social. 
Ora scegliamo in base agli obiettivi che ci 
siamo dati… 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 28
DILETTANTI ALLO SBARAGLIO? 
Creiamo un piano strategico: 
• Tempi 
• Modi 
• Condivisione con lo staff 
• Corsi di formazione 
• Stabilire delle regole 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 29
NESSUNO ESCLUSO 
COLLABORIAMO 
Condividere con tutta l'organizzazione i 
motivi per cui si è deciso di utilizzare i 
social network. 
Siamo dei rivoluzionari? No, grazie! 
Innovazione non Sostituzione 
30 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
ACCETTIAMO LA CRITICA 
Le critiche: 
• il sito è l'unico canale per comunicare sul web 
• i social sono una moda passeggera 
• perdita del controllo della comunicazione 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 31
SEI STATO NOMINATO 
Chi si occuperà della comunicazione social? 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 32
SOCIAL MEDIA MANAGER 
Caratteristiche del Social Media Manger 
• Umiltà 
• Buon senso 
• Curiosità 
• Dinamismo 
• Chiarezza 
• Padronanza della lingua di riferimento 
• Capacità di capire le persone 
• Non autoreferenziale 
• Saper dialogare 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 33
ALCUNI PASSI DA FARE PER PUBBLICARE 
UN POST 
Quali sono i passi da fare prima di 
pubblicare un post? 
Quali domande ci si deve porre prima di 
pubblicare? 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 34
35 
Fonte: GliscoMarketing 
(http://www.gliscomarketing.com/i-passi- 
per-pubblicare-un-post-di-successo- 
nei-social-network/) 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
SOCIAL MEDIA POLICY 
La SMP è il documento necessario per creare 
un programma di gestione dei social media. 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 36
SOCIAL MEDIA POLICY 
Linee guida per i siti web della PA. 
Vademecum Pubblica Amministrazione 
e Social Media 
curato da Formez PA 
(dicembre 2011) 
Policy interna 
Policy esterna 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 37
SOCIAL MEDIA POLICY INTERNA 
La SMP interna stabilisce le regole di 
comportamento dei dipendenti e 
dell'organizzazione rispetto agli strumenti 
e i contesti disponibili. 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 38
PERCHÉ UNA 
SOCIAL MEDIA POLICY INTERNA 
Sono le regole che la biblioteca intende 
darsi. 
È un documento destinato al personale e 
vengono definiti i comportamenti: 
• Ufficiali 
• Personali 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 39
COSA INSERIRE NELLA 
SOCIAL MEDIA POLICY INTERNA 
• Modalità d'uso (sia privato che ufficiale) 
• Modalità di gestione degli account 
• Codice comportamento del personale 
• Gestione dei contenuti 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 40
SOCIAL MEDIA POLICY ESTERNA 
La SMP esterna indica agli utenti le regole di 
comportamento da tenere negli ambienti social in 
cui la biblioteca è iscritta e allo stesso tempo 
indica i contenuti e il tipo di relazione che gli 
utenti si devono aspettare dalla biblioteca 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 41
PERCHÉ UNA 
SOCIAL MEDIA POLICY ESTERNA 
Tutela la biblioteca (critiche, 
contenziosi e attacchi gratuiti) 
Tutela gli utenti (trasparenza) 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 42
COME REDIGERE UNA 
SOCIAL MEDIA POLICY ESTERNA 
Cosa è opportuno inserire: 
• Chi gestisce lo spazio 
• Finalità 
• Contenuti 
• Comportamenti 
• Privacy 
• Contatti 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 43
MA ‘NDO VAI SE LA 
SOCIAL MEDIA POLICY NUN CE L’HAI? 
• Scrivete in modo da essere letti 
• Non copiate, ma leggete le policy degli altri 
• Non riempire la policy di divieti 
• Non imponete i documento dall'alto 
(Ernesto Belisario) 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 44
PIANO EDITORIALE 
• Definizione della presenza sui vari canali social 
• Verifica dell'efficacia delle azioni intraprese 
• Monitoraggio 
• Individuazione di un target 
• Definisce come ci si vuole narrare 
• Condivisione con gli utenti 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 45
CI SI ORGANIZZA SE… 
• Flessibilità 
• Saper adattarsi al cambiamento 
Il piano editoriale deve essere una guida, ma 
deve essere pensato e costruito per lasciare 
margini di manovra 
Non diventiamo schiavi del nostro piano editoriale 
46 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
CALENDARIO EDITORIALE 
È lo strumento per programmare le nostre 
azioni sui social network. 
Cosa contiene: 
 Data (e ora) 
• Argomento 
• Allegati (foto, video, link) 
• Hashtag 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 47
SOCIAL MEDIA TOOLS 
Automatizzare o pianificare? 
Automatizzare: significa non riconoscere 
la personalità di ogni social network, 
rinunciare ad un proprio stile espressivo, 
togliere valore alle persone 
Pianificare: permette di controllare il tuo 
modo di scrivere, di decidere a che ora un 
post va pubblicato e seguire l’eventuale 
discussione che si crea 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 48
CRISIS MANAGEMENT 
Cos'è la crisi? 
È una situazione problematica che può nascere 
in Rete e che può danneggiare negativamente la 
credibilità di chi è oggetto della critica. 
Cosa fare: 
• Stabilire cosa sono le crisi 
• Stabilire procedure per affrontarla 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 50
CRISIS MANAGEMENT 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 51
CRISIS MANAGEMENT 
Twitter 
Da poche decine di tweet al giorno 
con menzione Moncler 
a 3000 menzioni il 3 novembre 2014 
(viralizzazione) 
Facebook 
Da 30 commenti giornalieri a 1800 nel post del 2 
novembre 2014 (engagement) 
Ricerchiamo la parola Moncler su Google. 
Che risultati ottengo? 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 52
SOCIAL CARE 
Davanti alla critica, il #SocialCare deve 
essere pronto e immediato, mettendosi a 
disposizione di chi ci chiama in aiuto, ma 
non si può rispondere a tutto... 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 53
SOCIAL MEDIA PLAN 
Il SMP è analisi, strategia e monitoraggio 
54 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
SOCIAL MEDIA PLAN: ANALISI 
Analizzare chi siamo e da dove partiamo 
• Cosa si dice di noi in Rete 
• Target 
• La nostra identità in Rete 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 55
SOCIAL BUSINESS PLAN: OBIETTIVI 
Decidere gli obiettivi da raggiungere 
Quando mi è chiaro chi sono e la 
situazione in cui mi trovo, mi posso 
pensare a degli obiettivi concreti 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 56
SOCIAL MEDIA PLAN: 
STRATEGIA 
Cosa fare per raggiungere i miei obiettivi 
• Target da raggiungere 
• Social Media Policy 
• Calendario editoriale 
• Stile comunicativo 
• Persone 
• Tool 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 57
SOCIAL MEDIA PLAN: 
MISURAZIONE 
Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi? 
Monitorare e misurare. 
È la fase più delicata ed anche arbitraria 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 58
ASCOLTO 
Comunicazione orientata all'ascolto 
La relazione, il network, assume un ruolo centrale 
La biblioteca e gli utenti comunicano alla pari, 
mettendo al centro del processo comunicativo la 
relazione 
Ai contenuti informativi vanno associati: 
emozioni, senso di appartenenza, apertura 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 59
ASCOLTO 
• Esistono community di riferimento? 
• Come interagiscono gli utenti fra di loro? 
• Come parlano della biblioteca? 
• Come viene percepita? E questa percezione è in 
linea con quello che intendevamo comunicare? 
• Quali strumenti utilizzano? 
• Quali sono i bisogni che emergono? 
• Le conversazioni sui social si propagano? 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 60
QUALI VANTAGGI PER GLI UTENTI? 
Efficacia: nuovi canali comunicativi 
Efficienza: servizio ampio a un costo minore 
Dialogo: apertura che crea fiducia 
Trasparenza: apertura spontanea 
Collaborazione: la collaborazione tra utenti e 
biblioteca fa aumentare la consapevolezza verso il 
bene pubblico 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 61
VERSO UN MARKETING COLLABORATIVO 
Verso un marketing 3.0? 
L'identità della biblioteca coincide con la 
sua storia, con i suoi valori, con le sue 
raccolte, con i suoi servizi e con la sua 
mission 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 62
BRAND STORY E STORYTELLING 
Brand story: si costruisce attraverso sistemi 
comunicativi transmediali basati sullo 
storytelling 
Lo storytelling diventa il mezzo per narrare la 
biblioteca 
63 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
E LA COMUNICAZIONE INTERNA? 
La fiducia, la condivisione di obiettivi e valori in 
tutta l’organizzazione stanno alla base del 
cambiamento. 
La diffusione della conoscenza 
nell’organizzazione, permette a ciascun 
membro di essere allo stesso tempo recettore 
ed emittente di conoscenza, 
così come la comunicazione orientata 
all’ascolto con gli utenti, li rende 
consumatori/produttori di informazione. 
Firenze, 4 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 64
COMMUNITY 
Informare, formare, orientare, motivare, creare 
consenso non basta più, occorre conoscere e 
ascoltare ogni persona che forma il sistema 
biblioteca. 
Creare community, significa mettere al centro le 
persone, con le loro competenze e le loro abilità 
(soft skills) 
65 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
DAL FARE SQUADRA AL FARE RETE 
… ancora una volta sono le persone a 
determinare il cambiamento, non i mezzi 
tecnologici... 
66 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
Grazie! 
Mi trovate qui: 
Facebook, Twitter, LinkedIn, Foursquare, 
Google+, aNobii, GoodReads… 
Se volete parlare e scambiare idee su questi 
argomenti, scrivetemi: 
tatiana.wakefield@gmail.com 
@tatiwake 
Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 67

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  • 2. ORGANIZZARE UN PIANO EDITORIALE Da dove si parte? E cosa vuol dire costruire un piano editoriale? • Avere una strategia • Obiettivi chiari • Definire i contenuti • Calendarizzare • Ascoltare Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 2
  • 3. IL DUBBIO Le biblioteche sono capaci di informare e comunicare. Ma se osassero andare oltre? Ne sarebbero capaci? È quello che vogliono? Lavoriamo sui dubbi, non cerchiamo certezze Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 3
  • 4. DI COSA PARLEREMO OGGI • Comunicazione • Contenuti • Stile comunicativo • Piano editoriale • Calendario editoriale • Crisis management • Social media policy • Social media plan • Persone Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 4
  • 5. CONTENUTI Regola dell'1% Chi crea i contenuti? Prendiamo 100 persone: 90 sono osservatori (lurkers) 9 commentano (contributors) 1 persona crea contenuti (creator) (Ben McConnell) Solo l'1% crea i famosi UGC (User Generated Content) Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 5
  • 6. ANCORA SUI CONTENUTI Gli utenti si aspettano di trovare le biblioteche online e si aspettano che siano creatrici di contenuti. Poche regole: • Scegliere il social giusto • Conoscere le regole sulla privacy e la policy della piattaforma scelta • Pensare bene a cosa si vuole scrivere • Scrivere con attenzione • Scrivere con regolarità • Scrivere correttamente Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 6
  • 7. SAPPIAMO COSA E COME SCRIVONO I NOSTRI UTENTI? Le biblioteche fanno parte dell'1%, ma sanno cosa scrivono gli altri che ne fanno parte? Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 7
  • 8. UN ESEMPIO “FAMOSO” Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 8
  • 9. Voi siete la Smart, come avreste risposto al tweet? Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 9
  • 10. ECCO COME HA RISPOSTO LA SMART Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 10
  • 11. “SALVE, COME POSSO AIUTARTI?” Gli utenti (/clienti)? Non hanno più sempre ragione. La Customer Care Online lascia spiazzati, sorprende e colpisce, centra l'obiettivo. Può essere sempre così? 11 Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
  • 12. ENTRIAMO NEL VIVO La Social Care che punta tutto sull'ironia va sempre bene? Alcuni interrogativi rimangono... se, perché, come e quando 12 Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
  • 13. È CAMBIATA LA COMUNICAZIONE, VE NE SIETE ACCORTI? Tutto ciò che conosciamo della comunicazione viene stravolto da: • Real Time Communication • Reti sociali Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 13
  • 14. DA DOVE PASSA IL CAMBIAMENTO? Il cambiamento passa da 4 fattori: • dai motori di ricerca • dalla rete come infrattura reticolare • dalla nascita di strumenti web semplici • dalla nascita di nuovi spazi di relazione come i Social Network Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 14
  • 15. ALCUNE CARATTERISTICHE DEI SOCIAL NETWORK • Persistenza • Ricercabilità • Replicabilità • Pubblico invisibile Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 15
  • 16. LA “RELAZIONE” I social network (così come i blog e i forum) sono spazi di relazione, in cui tutti sono allo stesso tempo fruitori e consumatori. “Tutti diventano soggetti di comunicazione e non più solo oggetto di comunicazione”. (Giovanni Boccia Artieri, Network Effetct) Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 16
  • 17. PARLIAMO DI NETWORKING Cambia il ruolo delle persone all'interno delle organizzazioni Cambia il ruolo degli utenti nel processo comunicativo 17 Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
  • 18. DOVE SONO GLI UTENTI? Gli utenti sono già parte attiva e non passiva della biblioteca... … ed esprimono pareri, conversano, condividono suggeriscono anche nella Rete. Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 18
  • 19. COME È CAMBIATO IL RUOLO DELLE PERSONE NELLE ORGANIZZAZIONI “Con l'affermarsi della società in Rete e il successivo, inevitabile dissolvimento della rete nella società, il ruolo della comunicazione in azienda sta cambiando inesorabilmente, indipendentemente dalla consapevolezza e dai comportamenti, spesso reazionari, dei comunicatori, siano essi uomini di marketing o relatori pubblici”. (Vincenzo Cosenza, Social media ROI) Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 19
  • 20. BIBLIOTECA 2.0 O BIBLIOTECA -2.0? Se all'accesso all'informazione aggiungiamo: COINVOLGIMENTO 20 COLLABORAZIONE CONDIVISIONE RETI SOCIALI … è biblioteca 2.0 o -2.0? Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
  • 21. FATEVI DELLE DOMANDE… TROVERETE DELLE RISPOSTE Perché la vostra biblioteca dovrebbe utilizzare i social network? • Per ricercare nuove utenze? • Per promuovere servizi? • Per dare un'immagine positiva della propria biblioteca? • Per ricercare alleanze? • Per creare un nuovo canale per il sevizio di reference? Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 21
  • 22. PICCOLI PASSI Disorientati o entusiasti? Sperimentare: lavoriamo sugli obiettivi e sulle regole Consolidare: diffondiamo il piano strategico Integrare: integriamo la comunicazione social nel piano comunicativo generale 22 Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
  • 23. COME COSTRUIRE UN BUON PIANO COMUNICATIVO Strategia Contenuti Calendario Obiettivi da raggiungere Linguaggio, stile... 23 Ogni contenuto ha un peso diverso e si calendarizza Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
  • 24. ORA PENSIAMO ALLA STRATEGIA COMUNICATIVA • Analisi del contesto • Obiettivi • Utenza • Scelta della/e piattaforme • Personale Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 24
  • 25. ANALISI DEL CONTESTO Conoscere il proprio capitale umano (soprattuto il livello di conoscenza dei social media) Conoscere il quadro normativo Conoscere la dotazione tecnologica a disposizione Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 25
  • 26. OBIETTIVI Far conoscere la biblioteca a chi ancora non la conosce (servizi, raccolte...) Cercare di capire come la nostra biblioteca è percepita (punto di vista esterno) Partecipare e promuovere conversazioni Avvicinarsi agli utenti Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 26
  • 27. CHI SONO I NOSTRI UTENTI? Li conosciamo? Cosa dicono di noi? Fare rete e ricercare alleanze Andare oltre il concetto di bacino d'utenza Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 27
  • 28. SCEGLIAMO IL NS. SOCIAL Conosciamo le caratteristiche e le metriche comunicative dei diversi social. Ora scegliamo in base agli obiettivi che ci siamo dati… Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 28
  • 29. DILETTANTI ALLO SBARAGLIO? Creiamo un piano strategico: • Tempi • Modi • Condivisione con lo staff • Corsi di formazione • Stabilire delle regole Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 29
  • 30. NESSUNO ESCLUSO COLLABORIAMO Condividere con tutta l'organizzazione i motivi per cui si è deciso di utilizzare i social network. Siamo dei rivoluzionari? No, grazie! Innovazione non Sostituzione 30 Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
  • 31. ACCETTIAMO LA CRITICA Le critiche: • il sito è l'unico canale per comunicare sul web • i social sono una moda passeggera • perdita del controllo della comunicazione Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 31
  • 32. SEI STATO NOMINATO Chi si occuperà della comunicazione social? Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 32
  • 33. SOCIAL MEDIA MANAGER Caratteristiche del Social Media Manger • Umiltà • Buon senso • Curiosità • Dinamismo • Chiarezza • Padronanza della lingua di riferimento • Capacità di capire le persone • Non autoreferenziale • Saper dialogare Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 33
  • 34. ALCUNI PASSI DA FARE PER PUBBLICARE UN POST Quali sono i passi da fare prima di pubblicare un post? Quali domande ci si deve porre prima di pubblicare? Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 34
  • 35. 35 Fonte: GliscoMarketing (http://www.gliscomarketing.com/i-passi- per-pubblicare-un-post-di-successo- nei-social-network/) Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
  • 36. SOCIAL MEDIA POLICY La SMP è il documento necessario per creare un programma di gestione dei social media. Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 36
  • 37. SOCIAL MEDIA POLICY Linee guida per i siti web della PA. Vademecum Pubblica Amministrazione e Social Media curato da Formez PA (dicembre 2011) Policy interna Policy esterna Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 37
  • 38. SOCIAL MEDIA POLICY INTERNA La SMP interna stabilisce le regole di comportamento dei dipendenti e dell'organizzazione rispetto agli strumenti e i contesti disponibili. Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 38
  • 39. PERCHÉ UNA SOCIAL MEDIA POLICY INTERNA Sono le regole che la biblioteca intende darsi. È un documento destinato al personale e vengono definiti i comportamenti: • Ufficiali • Personali Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 39
  • 40. COSA INSERIRE NELLA SOCIAL MEDIA POLICY INTERNA • Modalità d'uso (sia privato che ufficiale) • Modalità di gestione degli account • Codice comportamento del personale • Gestione dei contenuti Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 40
  • 41. SOCIAL MEDIA POLICY ESTERNA La SMP esterna indica agli utenti le regole di comportamento da tenere negli ambienti social in cui la biblioteca è iscritta e allo stesso tempo indica i contenuti e il tipo di relazione che gli utenti si devono aspettare dalla biblioteca Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 41
  • 42. PERCHÉ UNA SOCIAL MEDIA POLICY ESTERNA Tutela la biblioteca (critiche, contenziosi e attacchi gratuiti) Tutela gli utenti (trasparenza) Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 42
  • 43. COME REDIGERE UNA SOCIAL MEDIA POLICY ESTERNA Cosa è opportuno inserire: • Chi gestisce lo spazio • Finalità • Contenuti • Comportamenti • Privacy • Contatti Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 43
  • 44. MA ‘NDO VAI SE LA SOCIAL MEDIA POLICY NUN CE L’HAI? • Scrivete in modo da essere letti • Non copiate, ma leggete le policy degli altri • Non riempire la policy di divieti • Non imponete i documento dall'alto (Ernesto Belisario) Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 44
  • 45. PIANO EDITORIALE • Definizione della presenza sui vari canali social • Verifica dell'efficacia delle azioni intraprese • Monitoraggio • Individuazione di un target • Definisce come ci si vuole narrare • Condivisione con gli utenti Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 45
  • 46. CI SI ORGANIZZA SE… • Flessibilità • Saper adattarsi al cambiamento Il piano editoriale deve essere una guida, ma deve essere pensato e costruito per lasciare margini di manovra Non diventiamo schiavi del nostro piano editoriale 46 Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
  • 47. CALENDARIO EDITORIALE È lo strumento per programmare le nostre azioni sui social network. Cosa contiene:  Data (e ora) • Argomento • Allegati (foto, video, link) • Hashtag Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 47
  • 48. SOCIAL MEDIA TOOLS Automatizzare o pianificare? Automatizzare: significa non riconoscere la personalità di ogni social network, rinunciare ad un proprio stile espressivo, togliere valore alle persone Pianificare: permette di controllare il tuo modo di scrivere, di decidere a che ora un post va pubblicato e seguire l’eventuale discussione che si crea Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 48
  • 49. CRISIS MANAGEMENT Cos'è la crisi? È una situazione problematica che può nascere in Rete e che può danneggiare negativamente la credibilità di chi è oggetto della critica. Cosa fare: • Stabilire cosa sono le crisi • Stabilire procedure per affrontarla Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 50
  • 50. CRISIS MANAGEMENT Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 51
  • 51. CRISIS MANAGEMENT Twitter Da poche decine di tweet al giorno con menzione Moncler a 3000 menzioni il 3 novembre 2014 (viralizzazione) Facebook Da 30 commenti giornalieri a 1800 nel post del 2 novembre 2014 (engagement) Ricerchiamo la parola Moncler su Google. Che risultati ottengo? Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 52
  • 52. SOCIAL CARE Davanti alla critica, il #SocialCare deve essere pronto e immediato, mettendosi a disposizione di chi ci chiama in aiuto, ma non si può rispondere a tutto... Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 53
  • 53. SOCIAL MEDIA PLAN Il SMP è analisi, strategia e monitoraggio 54 Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
  • 54. SOCIAL MEDIA PLAN: ANALISI Analizzare chi siamo e da dove partiamo • Cosa si dice di noi in Rete • Target • La nostra identità in Rete Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 55
  • 55. SOCIAL BUSINESS PLAN: OBIETTIVI Decidere gli obiettivi da raggiungere Quando mi è chiaro chi sono e la situazione in cui mi trovo, mi posso pensare a degli obiettivi concreti Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 56
  • 56. SOCIAL MEDIA PLAN: STRATEGIA Cosa fare per raggiungere i miei obiettivi • Target da raggiungere • Social Media Policy • Calendario editoriale • Stile comunicativo • Persone • Tool Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 57
  • 57. SOCIAL MEDIA PLAN: MISURAZIONE Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi? Monitorare e misurare. È la fase più delicata ed anche arbitraria Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 58
  • 58. ASCOLTO Comunicazione orientata all'ascolto La relazione, il network, assume un ruolo centrale La biblioteca e gli utenti comunicano alla pari, mettendo al centro del processo comunicativo la relazione Ai contenuti informativi vanno associati: emozioni, senso di appartenenza, apertura Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 59
  • 59. ASCOLTO • Esistono community di riferimento? • Come interagiscono gli utenti fra di loro? • Come parlano della biblioteca? • Come viene percepita? E questa percezione è in linea con quello che intendevamo comunicare? • Quali strumenti utilizzano? • Quali sono i bisogni che emergono? • Le conversazioni sui social si propagano? Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 60
  • 60. QUALI VANTAGGI PER GLI UTENTI? Efficacia: nuovi canali comunicativi Efficienza: servizio ampio a un costo minore Dialogo: apertura che crea fiducia Trasparenza: apertura spontanea Collaborazione: la collaborazione tra utenti e biblioteca fa aumentare la consapevolezza verso il bene pubblico Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 61
  • 61. VERSO UN MARKETING COLLABORATIVO Verso un marketing 3.0? L'identità della biblioteca coincide con la sua storia, con i suoi valori, con le sue raccolte, con i suoi servizi e con la sua mission Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 62
  • 62. BRAND STORY E STORYTELLING Brand story: si costruisce attraverso sistemi comunicativi transmediali basati sullo storytelling Lo storytelling diventa il mezzo per narrare la biblioteca 63 Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
  • 63. E LA COMUNICAZIONE INTERNA? La fiducia, la condivisione di obiettivi e valori in tutta l’organizzazione stanno alla base del cambiamento. La diffusione della conoscenza nell’organizzazione, permette a ciascun membro di essere allo stesso tempo recettore ed emittente di conoscenza, così come la comunicazione orientata all’ascolto con gli utenti, li rende consumatori/produttori di informazione. Firenze, 4 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 64
  • 64. COMMUNITY Informare, formare, orientare, motivare, creare consenso non basta più, occorre conoscere e ascoltare ogni persona che forma il sistema biblioteca. Creare community, significa mettere al centro le persone, con le loro competenze e le loro abilità (soft skills) 65 Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
  • 65. DAL FARE SQUADRA AL FARE RETE … ancora una volta sono le persone a determinare il cambiamento, non i mezzi tecnologici... 66 Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield
  • 66. Grazie! Mi trovate qui: Facebook, Twitter, LinkedIn, Foursquare, Google+, aNobii, GoodReads… Se volete parlare e scambiare idee su questi argomenti, scrivetemi: tatiana.wakefield@gmail.com @tatiwake Firenze, 5 novembre 2014 - Tatiana Wakefield 67