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Filosofia e interculturaFilosofia e intercultura
Prof. S. CurciProf. S. Curci
SIMI 30 ottobreSIMI 30 ottobre
Mondo biblicoMondo biblico
 «Ricordati di quando eri straniero!»«Ricordati di quando eri straniero!»
(Deut.)(Deut.)
 Abramo alle querce di MamreAbramo alle querce di Mamre
(Genesi)(Genesi)
 «non c’è più né giudeo né greco, né«non c’è più né giudeo né greco, né
schiavo né libero, né uomo né donna»schiavo né libero, né uomo né donna»
(Gal, 3,28)(Gal, 3,28)
OmeroOmero
 I ciclopi sono ottusi perché non consideranoI ciclopi sono ottusi perché non considerano
le regole dellale regole della xeniaxenia: Polifemo dice che: Polifemo dice che
divorare gli ospiti è il suodivorare gli ospiti è il suo xeineionxeineion, dono, dono
ospitale. La guerra di Troia comincia da unaospitale. La guerra di Troia comincia da una
lesa ospitalità. Quando il greco Diomedelesa ospitalità. Quando il greco Diomede
deve combattere il troiano Glauco desistedeve combattere il troiano Glauco desiste
quando scopre che quello discende da unquando scopre che quello discende da un
antico ospite della sua famigliaantico ospite della sua famiglia
 Nausicaa dice alle ancelle: “stranieri eNausicaa dice alle ancelle: “stranieri e
mendicanti vengono tutti da Zeus; ciò chemendicanti vengono tutti da Zeus; ciò che
ricevono, anche se poco, è gradito”ricevono, anche se poco, è gradito”
PlatonePlatone
 SofistaSofista, Socrate presenta lo straniero, Socrate presenta lo straniero
dicendo “simili a stranieri di altridicendo “simili a stranieri di altri
paesi, anche gli dei, assumendopaesi, anche gli dei, assumendo
forme diverse, vanno per le città aforme diverse, vanno per le città a
vedere se gli uomini sono giusti ovedere se gli uomini sono giusti o
ingiusti”. È loingiusti”. È lo xenosxenos che viene da Eleache viene da Elea
che spinge al parricidio parmenideo.che spinge al parricidio parmenideo.
 SimposioSimposio, Diotima straniera e donna., Diotima straniera e donna.
Mondo grecoMondo greco
 LoLo xenosxenos è sempre “ospite” a menoè sempre “ospite” a meno
che non siache non sia barbarosbarbaros, (antiumano), (antiumano)
 Nel mondo greco-romano spessoNel mondo greco-romano spesso
l’ostilità verso lo straniero si combinal’ostilità verso lo straniero si combina
con l’oblio degli deicon l’oblio degli dei
 Nella Grecia classica c’è il Prosseno,Nella Grecia classica c’è il Prosseno,
un abitante che prende sotto il suoun abitante che prende sotto il suo
patrocinio una comunità immigratapatrocinio una comunità immigrata
(sponsor)(sponsor)
Kant, terzo articolo della Pace
perpetua
 “ospitalità (Wirthbarkeit) significa il diritto che uno
straniero ha di non essere trattato come un nemico a
causa del suo arrivo sulla terra di un altro. Questi può
mandarlo via, se ciò non mette a repentaglio la sua
vita, ma fino a quando sta pacificamente al suo posto
non si deve agire verso di lui in senso ostile. Non è un
diritto d’accoglienza a cui lo straniero possa appellarsi
(…), ma un diritto di visita, che spetta a tutti gli
uomini, il diritto di offrire la loro società in virtù del
diritto della proprietà comune della superficie
terrestre, sulla quale, in quanto sferica, gli uomini non
possono disperdersi all’infinito, ma alla fine devono
sopportare di stare l’uno a fianco dell’altro;
originariamente però nessuno ha più diritto di un altro
ad abitare una località della Terra”
Kant ha avuto un seguito?
 Il diritto all’ospitalità universale proibisce
agli Stati di negare asilo a chi ha intenzioni
pacifiche.
 La dichiarazione universale dei diritti umani
riconosce il diritto a emigrare, ma non a
immigrare (art. 13). L’articolo 14
condiziona il diritto d’asilo a determinate
circostanze. Ma non parla di obblighi per gli
Stati, perciò mantiene la contraddizione tra
diritti umani universali e sovranità
territoriale.
 La Convenzione di Ginevra (1951) e il
protocollo aggiunto nel 1967 sono
vincolanti solo per i Paesi firmatari.
Però contestano la sovranità
westfaliana, per cui lo Stato ha
l’autorità ultima su tutti i soggetti
presenti nel suo territorio
Norme cosmopolitiche
 Con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo
(ONU 1948) siamo entrati in una nuova
fase della società mondiale, caratterizzata
da un passaggio da norme internazionali a
norme cosmopolitiche, come un diritto
pubblico internazionale che vincola e
sottomette il volere degli Stati sovrani.
 La diffusione di norme cosmopolitiche e la
nascita di un regime internazionale dei
diritti umani incontra rapporti sempre più
conflittuali con la sovranità dello Stato.
FreudFreud Das unheimlicheDas unheimliche
 Un- (negazione) heim (casa)Un- (negazione) heim (casa)
 ““Ciò che doveva restare nascosto e che èCiò che doveva restare nascosto e che è
invece affiorato”. Il ritorno di qualcosa diinvece affiorato”. Il ritorno di qualcosa di
familiare che è stato rimossofamiliare che è stato rimosso
 Il sosia, l’ombra è in connessione con ilIl sosia, l’ombra è in connessione con il
soggetto ma è altro da luisoggetto ma è altro da lui
 Egli porta la morte non come minacciaEgli porta la morte non come minaccia
immediata ma come sfondo oscuro eimmediata ma come sfondo oscuro e
indeterminatoindeterminato
 Il perturbante consiste “nell’imbattersi inIl perturbante consiste “nell’imbattersi in
qualcosa che è capace di evocare in noi ilqualcosa che è capace di evocare in noi il
senso della morte, come conseguenza dellasenso della morte, come conseguenza della
scoperta di una ineludibile duplicità.scoperta di una ineludibile duplicità.
 A turbarmi profondamente è laA turbarmi profondamente è la
consapevolezza che ciò con cui entro inconsapevolezza che ciò con cui entro in
rapporto è, in se stesso, irriducibilmenterapporto è, in se stesso, irriducibilmente
duplice; è uno e molti; è una cosa eduplice; è uno e molti; è una cosa e
insieme anche il suo opposto”insieme anche il suo opposto”
 L’elemento angoscioso è il rimossoL’elemento angoscioso è il rimosso
che ritorna, è l’idea che non c’èche ritorna, è l’idea che non c’è
opposizione assoluta tra “casa” eopposizione assoluta tra “casa” e
“non-casa”, in ciò che è familiare c’è“non-casa”, in ciò che è familiare c’è
la minaccia. La casa ospita anche ciòla minaccia. La casa ospita anche ciò
che è estraneo ad essa. Il vacillareche è estraneo ad essa. Il vacillare
dei confini che separano il “me” edei confini che separano il “me” e
“l’altro-da-me” destabilizza le“l’altro-da-me” destabilizza le
certezze.certezze.
Julia Kristeva, Stranieri a se stessi
 Riprende il perturbante di Freud, che Kristeva legge
come una lezione per imparare a tollerare nello
straniero la controfigura dell'estraneo che portiamo in
noi.
 La tesi dell'autrice è radicale: la possibilità di vivere
«con gli altri» senza rifiutarli, ma allo stesso tempo
senza annullare le differenze, passa attraverso il
riconoscimento del nostro essere «stranieri a noi
stessi». Rispettare lo straniero nella sua differenza
significa riconnettersi al nostro diritto alla singolarità,
che è l'ultima conseguenza dei diritti e dei doveri
dell'essere umano.
LetteraturaLetteratura
 Homo sum, nihil humani a meHomo sum, nihil humani a me
alienum puto (Terenzio)alienum puto (Terenzio)
 Tu proverai si come sa di sale lo paneTu proverai si come sa di sale lo pane
altrui, e come è duro calle lo scenderaltrui, e come è duro calle lo scender
e’l salir per l’altrui scale (Dante,e’l salir per l’altrui scale (Dante,
Paradiso XVII)Paradiso XVII)
LévinasLévinas
 La filosofia di Lévinas è incardinataLa filosofia di Lévinas è incardinata
sulla venuta dell’altro, assolutamentesulla venuta dell’altro, assolutamente
estraneo e separato, straniero eestraneo e separato, straniero e
irriducibile ai miei schemi mentali: “lairriducibile ai miei schemi mentali: “la
trascendenza del volto è, ad untrascendenza del volto è, ad un
tempo, la sua assenza dal mondo intempo, la sua assenza dal mondo in
cui entra, lo sdradicamento da uncui entra, lo sdradicamento da un
essere, la sua condizione di straniero,essere, la sua condizione di straniero,
di privo di tutto, di proletario….di privo di tutto, di proletario….
 …….. L’estraneità che è libertà è anche.. L’estraneità che è libertà è anche
estraneità-miseria. La libertà siestraneità-miseria. La libertà si
presenta come l’Altro; al Medesimopresenta come l’Altro; al Medesimo
che, per conto suo, è sempreche, per conto suo, è sempre
l’autoctono dell’essere, semprel’autoctono dell’essere, sempre
privilegiato nella sua dimora. L’altro, ilprivilegiato nella sua dimora. L’altro, il
libero è anche lo straniero”libero è anche lo straniero”
LévinasLévinas
 Caterina Resta: Lévinas non intende conCaterina Resta: Lévinas non intende con
questo negare la libertà, ma contestarnequesto negare la libertà, ma contestarne
quel primato che il pensiero occidentale,quel primato che il pensiero occidentale,
soprattutto a partire dall’Età moderna, glisoprattutto a partire dall’Età moderna, gli
ha riconosciuto, in quanto il Soggetto siha riconosciuto, in quanto il Soggetto si
autoponeautopone
 l’auto-nomia è la legge dello Stessol’auto-nomia è la legge dello Stesso
incapace di aprirsi al totalmente altro,incapace di aprirsi al totalmente altro,
legge di una libertà incondizionata, che conlegge di una libertà incondizionata, che con
altri si scopre arbitraria e tirannicaaltri si scopre arbitraria e tirannica
LévinasLévinas
 ““la nudità del volto è indigenza.la nudità del volto è indigenza.
Riconoscere significa riconoscere una fame.Riconoscere significa riconoscere una fame.
Riconoscere Altri significa donare”.Riconoscere Altri significa donare”.
 L’incontro con l’altro, con il suo volto èL’incontro con l’altro, con il suo volto è
traumatico, perché mette in questione latraumatico, perché mette in questione la
mia libertà, visto che prima di essa c’è lamia libertà, visto che prima di essa c’è la
responsabilità che già mi ha convocato,responsabilità che già mi ha convocato,
anche se non ho firmato nessun contratto,anche se non ho firmato nessun contratto,
come se fossi già da subito in ritardo e concome se fossi già da subito in ritardo e con
il fiato corto. Questa situazione paradossaleil fiato corto. Questa situazione paradossale
è possibile perché il volto proviene da un alè possibile perché il volto proviene da un al
di là, mi porta uno scompiglio misteriosodi là, mi porta uno scompiglio misterioso
che ha il significato di unache ha il significato di una tracciatraccia: “l’al di là: “l’al di là
da cui proviene il volto significa in quantoda cui proviene il volto significa in quanto
traccia (…)traccia (…)
 Il volto è precisamente l’unicaIl volto è precisamente l’unica
apertura in cui la significatività delapertura in cui la significatività del
Trascendente non annulla laTrascendente non annulla la
trascendenza per farla entrare intrascendenza per farla entrare in
unauna dimensionedimensione immanente, ma inimmanente, ma in
cui, al contrario, la trascendenzacui, al contrario, la trascendenza
si mantiene come trascendenzasi mantiene come trascendenza
sempre dileguata delsempre dileguata del
trascendente”trascendente”
LévinasLévinas
 l’altro, il prossimo, prima di esserel’altro, il prossimo, prima di essere
individuato con qualche categoriaindividuato con qualche categoria
psicologica o sociologica, è il perseguitato,psicologica o sociologica, è il perseguitato,
“perseguitato di cui io sono responsabile“perseguitato di cui io sono responsabile
fino ad essere il suo ostaggio e in cui la miafino ad essere il suo ostaggio e in cui la mia
responsabilità – invece di scoprirmi nellaresponsabilità – invece di scoprirmi nella
mia ‘essenza’ di Io trascendentale – mimia ‘essenza’ di Io trascendentale – mi
spoglia, e non cessa di spogliarmi, di tuttospoglia, e non cessa di spogliarmi, di tutto
ciò che potrei avere in comune con un altrociò che potrei avere in comune con un altro
uomo – che potrebbe così sostituirmi – peruomo – che potrebbe così sostituirmi – per
interpellarmi nella mia unicità come colui ainterpellarmi nella mia unicità come colui a
cui nessuno può sostituirsi”cui nessuno può sostituirsi”
DerridaDerrida
 Commemorando la morte dell’amico,Commemorando la morte dell’amico,
Derrida ha parlato di un’implacabileDerrida ha parlato di un’implacabile
legge dell’ospitalità: l’ospite chelegge dell’ospitalità: l’ospite che
accoglie e che si crede proprietarioaccoglie e che si crede proprietario
dei luoghi è in realtà un ospitedei luoghi è in realtà un ospite
ricevuto nella propria casa. “Egliricevuto nella propria casa. “Egli
riceve l’ospitalità che offrericeve l’ospitalità che offre nellanella
propria casa, la ricevepropria casa, la riceve dalladalla propriapropria
casa – che in fondo non glicasa – che in fondo non gli
appartiene”appartiene”
DerridaDerrida
 ““la venuta dell’altro è dunque lala venuta dell’altro è dunque la
parola d’ordine cui si ispira laparola d’ordine cui si ispira la
decostruzione dell’etica e delladecostruzione dell’etica e della
politica, che come ogni decostruzionepolitica, che come ogni decostruzione
non è demolizione, ma ricostruzionenon è demolizione, ma ricostruzione
(…) le riflessioni sulle tematiche(…) le riflessioni sulle tematiche
etiche si configurano come una sortaetiche si configurano come una sorta
di fenomenologia dell’impossibile,di fenomenologia dell’impossibile,
dell’impresentabile,dell’impresentabile,
dell’irrappresentabile”dell’irrappresentabile”
DerridaDerrida
 Da Platone in poi si può parlare diDa Platone in poi si può parlare di
una legge dell’ospitalità, “leggeuna legge dell’ospitalità, “legge
formale sottesa al concetto generaleformale sottesa al concetto generale
di ospitalità, appare come una leggedi ospitalità, appare come una legge
paradossale, snaturabile oparadossale, snaturabile o
snaturante. Sembra suggerire chesnaturante. Sembra suggerire che
l’ospitalità assoluta rompe con lal’ospitalità assoluta rompe con la
legge dell’ospitalità come diritto olegge dell’ospitalità come diritto o
dovere, con il ‘patto’ d’ospitalità.dovere, con il ‘patto’ d’ospitalità.
 In altre parole, l’ospitalità assoluta esigeIn altre parole, l’ospitalità assoluta esige
che io apra la mia dimora e che la offra nonche io apra la mia dimora e che la offra non
soltanto allo straniero (provvisto di unsoltanto allo straniero (provvisto di un
cognome, di uno statuto sociale di stranierocognome, di uno statuto sociale di straniero
eccetera), ma all’altro assoluto,eccetera), ma all’altro assoluto,
sconosciuto, anonimo, e che glisconosciuto, anonimo, e che gli dia luogodia luogo,,
che lo lasci venire, che lo lasci arrivare eche lo lasci venire, che lo lasci arrivare e
aver luogo nel luogo che gli offro, senzaaver luogo nel luogo che gli offro, senza
chiedergli né reciprocità (l’entrata in unchiedergli né reciprocità (l’entrata in un
patto) e neppure il suo nome. La leggepatto) e neppure il suo nome. La legge
dell’ospitalità assoluta impone di romperedell’ospitalità assoluta impone di rompere
con l’ospitalità di diritto, con la legge o lacon l’ospitalità di diritto, con la legge o la
giustizia come diritto”giustizia come diritto”
DerridaDerrida
 Infatti lo straniero – scrive Derrida – non è soloInfatti lo straniero – scrive Derrida – non è solo
qualcuno a cui dire “vieni”, ma “entra senzaqualcuno a cui dire “vieni”, ma “entra senza
aspettare”, “affrettati a entrare”, “prendi posto in me”:aspettare”, “affrettati a entrare”, “prendi posto in me”:
“strana logica, ma per noi chiarificatrice, quella di un“strana logica, ma per noi chiarificatrice, quella di un
padrone di casa impaziente che attende l’ospite comepadrone di casa impaziente che attende l’ospite come
un liberatore, il suo emancipatore. Èun liberatore, il suo emancipatore. È come secome se lolo
straniero tenesse le chiavi”, come se lo stranierostraniero tenesse le chiavi”, come se lo straniero
potesse salvare il padrone di casa dal suo potere, perpotesse salvare il padrone di casa dal suo potere, per
cui, riecheggiando Lévinas, “l’ospite, l’ostaggiocui, riecheggiando Lévinas, “l’ospite, l’ostaggio
invitato (invitato (guestguest), diviene colui che invita chi lo invita, il), diviene colui che invita chi lo invita, il
padrone dell’ospite (padrone dell’ospite (hosthost). L’ospite diviene l’ospite). L’ospite diviene l’ospite
dell’ospite. L’ospite (dell’ospite. L’ospite (guestguest) diviene l’ospite () diviene l’ospite (hosthost))
dell’ospite (dell’ospite (hosthost)”)”
DerridaDerrida
 Lo straniero (l’arrivante assoluto) richiedeLo straniero (l’arrivante assoluto) richiede
un’ospitalità assoluta, un rispetto assolutoun’ospitalità assoluta, un rispetto assoluto
della sua alterità irriducibile, al di là di ognidella sua alterità irriducibile, al di là di ogni
norma e persino di ogni diritto o legge dinorma e persino di ogni diritto o legge di
ospitalità?ospitalità?
 L’incondizionatezza di questa ospitalitàL’incondizionatezza di questa ospitalità
potrebbe persino doversi spingere fino alpotrebbe persino doversi spingere fino al
punto di non richiedere più nullapunto di non richiedere più nulla
all’arrivante assoluto, di ospitarlo, diall’arrivante assoluto, di ospitarlo, di
rispondere alla sua venutarispondere alla sua venuta primaprima di ognidi ogni
domanda?domanda?
DerridaDerrida
 C’è dunque una grande aporia, legata alloC’è dunque una grande aporia, legata allo
scarto che c’è tra il diritto che ha bisognoscarto che c’è tra il diritto che ha bisogno
che ognuno sia legato al suo documento diche ognuno sia legato al suo documento di
identità e una giustizia molto più esigente,identità e una giustizia molto più esigente,
iperbolica, incondizionata, al di là dellaiperbolica, incondizionata, al di là della
legge: la legge dell’ospitalità assoluta.legge: la legge dell’ospitalità assoluta.
 Come se la legge assoluta dell’ospitalità ciCome se la legge assoluta dell’ospitalità ci
spingesse a trasgredire le leggi del dirittospingesse a trasgredire le leggi del diritto
che condizionano e regolamentanoche condizionano e regolamentano
l’ospitalità: “ma pur tenendosi al di sopral’ospitalità: “ma pur tenendosi al di sopra
delle leggi dell’ospitalità,delle leggi dell’ospitalità, lala leggelegge
incondizionata dell’ospitalità ha bisognoincondizionata dell’ospitalità ha bisogno
delle leggi, ledelle leggi, le esigeesige””
DerridaDerrida
 La radicalità della proposta di Derrida è sulla linea diLa radicalità della proposta di Derrida è sulla linea di
quella di Lévinas: l’ospitalità non è un etica tra lequella di Lévinas: l’ospitalità non è un etica tra le
altre, ma l’etica stessa, che implica una precedenzaaltre, ma l’etica stessa, che implica una precedenza
dell’altro, come se avessimo contratto un debito versodell’altro, come se avessimo contratto un debito verso
colui che deve arrivare, prima che potessimocolui che deve arrivare, prima che potessimo
assumere esplicitamente qualsiasi impegno.assumere esplicitamente qualsiasi impegno.
 Una simile filosofia non è traducibile nel diritto e nellaUna simile filosofia non è traducibile nel diritto e nella
politica di uno Stato?politica di uno Stato?
 Ma Una politica che non faccia riferimento al principioMa Una politica che non faccia riferimento al principio
di ospitalità incondizionata è destinata a perdere ildi ospitalità incondizionata è destinata a perdere il
contatto con la giustizia. Questo principio ècontatto con la giustizia. Questo principio è
impossibile da applicare nell’immediato, ma non è unimpossibile da applicare nell’immediato, ma non è un
desiderio irenico, ma un pungolo incessante per ildesiderio irenico, ma un pungolo incessante per il
diritto e la politica.diritto e la politica.
Derrida
 Si tratta di decostruire l’abusatoSi tratta di decostruire l’abusato
schema che lega la politica alschema che lega la politica al
concetto di amicizia e fraternità,concetto di amicizia e fraternità,
intesi come rapporto simmetrico diintesi come rapporto simmetrico di
uguaglianza.uguaglianza.
Derrida: Cosmopoliti di tutti i paesi,Derrida: Cosmopoliti di tutti i paesi,
ancora uno sforzoancora uno sforzo
 Con il pretesto di lottare controCon il pretesto di lottare contro
un’immigrazione travestita da esilio oun’immigrazione travestita da esilio o
in fuga dalla persecuzione politica, gliin fuga dalla persecuzione politica, gli
Stati respingono sempre più spesso leStati respingono sempre più spesso le
domande di diritto d’asilo. Anchedomande di diritto d’asilo. Anche
quando non lo fanno sotto la forma diquando non lo fanno sotto la forma di
una risposta giuridica esplicita euna risposta giuridica esplicita e
motivata, lasciano spesso che sia lamotivata, lasciano spesso che sia la
polizia a fare la legge”.polizia a fare la legge”.
Cosmopoliti di tutti i paesi, ancoraCosmopoliti di tutti i paesi, ancora
uno sforzouno sforzo
 Ma se la polizia fa la legge invece di limitarsi aMa se la polizia fa la legge invece di limitarsi a
farla rispettare “diventa onnipresente e spettrale”,farla rispettare “diventa onnipresente e spettrale”,
perché la sua violenza è “senza forma”, dunque senzaperché la sua violenza è “senza forma”, dunque senza
responsabilità. L’azione della polizia deve essereresponsabilità. L’azione della polizia deve essere
sempre subordinata a chi vigila sui diritti dell’uomo esempre subordinata a chi vigila sui diritti dell’uomo e
del diritto d’asilo allargato.del diritto d’asilo allargato.
 Contro leggi che vorrebbero punire per “associazioneContro leggi che vorrebbero punire per “associazione
a delinquere” anche chi dà ospitalità a stranieria delinquere” anche chi dà ospitalità a stranieri
“irregolari” o ““irregolari” o “sans-papierssans-papiers”, Derrida sostiene un’etica”, Derrida sostiene un’etica
dell’ospitalità:dell’ospitalità:
Cosmopoliti di tutti i paesi, ancoraCosmopoliti di tutti i paesi, ancora
uno sforzouno sforzo
 ““l’ospitalità è la cultura stessa e non èl’ospitalità è la cultura stessa e non è
un’etica fra le altre. Nella misura in cuiun’etica fra le altre. Nella misura in cui
tocca l’tocca l’ethosethos, cioè la dimora, l’esser presso-, cioè la dimora, l’esser presso-
di-sé, il luogo del soggiorno familiaredi-sé, il luogo del soggiorno familiare
quanto il modo di esserci, il modo diquanto il modo di esserci, il modo di
rapportarsi a sé e agli altri, agli altri comerapportarsi a sé e agli altri, agli altri come
ai propri o agli estranei,ai propri o agli estranei, l’etica è ospitalitàl’etica è ospitalità,,
(…) c’è una storia dell’ospitalità, una(…) c’è una storia dell’ospitalità, una
perversione sempre possibileperversione sempre possibile delladella LeggeLegge
dell’ospitalità (che può sembraredell’ospitalità (che può sembrare
incondizionata) eincondizionata) e delledelle leggi che la limitanoleggi che la limitano
e la condizionano, iscrivendola in un diritto”e la condizionano, iscrivendola in un diritto”
RicoeurRicoeur
 Primato dell’etica: “aspirazione ad una vitaPrimato dell’etica: “aspirazione ad una vita
buona con e per l’altro all’interno dibuona con e per l’altro all’interno di
istituzioni giuste”istituzioni giuste”
 Ci sono tre tipi di stranieri nella nostraCi sono tre tipi di stranieri nella nostra
realtà quotidiana: il visitatore, l’immigratorealtà quotidiana: il visitatore, l’immigrato
e il rifugiato. Il visitatore è una figurae il rifugiato. Il visitatore è una figura
pacifica, gode della libertà di circolare epacifica, gode della libertà di circolare e
commerciare, condivide alcune garanziecommerciare, condivide alcune garanzie
sociali, incarna il “diritto di visita” di cuisociali, incarna il “diritto di visita” di cui
parlava Kant. Il modello di questo incontroparlava Kant. Il modello di questo incontro
con lo straniero è testimoniato dallacon lo straniero è testimoniato dalla
traduzione, come ospitalità di linguaggiotraduzione, come ospitalità di linguaggio
RicoeurRicoeur
 I lavoratori stranieri esistono per il crescente bisogno diI lavoratori stranieri esistono per il crescente bisogno di
manodopera poco qualificata, e l’ambito non è più quellomanodopera poco qualificata, e l’ambito non è più quello
della libera scelta ma quello della necessità. Essi dovrebberodella libera scelta ma quello della necessità. Essi dovrebbero
avere diritti sindacali e diritti di alloggio come i residenti,avere diritti sindacali e diritti di alloggio come i residenti,
ma non sono cittadini e non possono dare il loro consenso ama non sono cittadini e non possono dare il loro consenso a
chi governa.chi governa.
 Vengono chiamati talvolta “ospiti” (Vengono chiamati talvolta “ospiti” (GastarbeiterGastarbeiter in Germaniain Germania
ee Guest workersGuest workers in Inghilterra) ma non per gentilezza, main Inghilterra) ma non per gentilezza, ma
perché si calcola che quando il loro contratto sarà terminatoperché si calcola che quando il loro contratto sarà terminato
e il loro visto scaduto andranno via.e il loro visto scaduto andranno via.
 Hanno molti problemi, che spaziano dal ricongiungimentoHanno molti problemi, che spaziano dal ricongiungimento
familiare al recupero della loro cultura di origine, dallafamiliare al recupero della loro cultura di origine, dalla
libertà di culto alla precarietà che si aggrava quandolibertà di culto alla precarietà che si aggrava quando
entrano in competizione con i cittadini nel mercato delentrano in competizione con i cittadini nel mercato del
lavoro: oltre ai “fantasmi dell’opinione pubblica” (sospetto,lavoro: oltre ai “fantasmi dell’opinione pubblica” (sospetto,
diffidenza, xenofobia, paura del terrorismo).diffidenza, xenofobia, paura del terrorismo).
[[
RicoeurRicoeur
 La situazione – afferma Ricoeur – èLa situazione – afferma Ricoeur – è
degradata e va affrontata su due livelli: ildegradata e va affrontata su due livelli: il
primo è quello della giustizia politica che siprimo è quello della giustizia politica che si
deve ai lavoratori, per cui bisogna pensaredeve ai lavoratori, per cui bisogna pensare
un’ammissione di primo grado, primaun’ammissione di primo grado, prima
dell’ammissione di secondo gradodell’ammissione di secondo grado
consistente nella naturalizzazione e nellaconsistente nella naturalizzazione e nella
partecipazione alle elezioni locali. Servepartecipazione alle elezioni locali. Serve
una negoziazione con gli Stati diuna negoziazione con gli Stati di
provenienzaprovenienza
RicoeurRicoeur
 Si chiede Ricoeur: “il richiedente nonSi chiede Ricoeur: “il richiedente non
dovrebbe forse, fin dal suo ingressodovrebbe forse, fin dal suo ingresso
sul territorio del paese di accoglienza,sul territorio del paese di accoglienza,
essere presunto rifugiato? E laessere presunto rifugiato? E la
definizione del rifugiato, che datadefinizione del rifugiato, che data
essenzialmente al 1951, non è forseessenzialmente al 1951, non è forse
troppo restrittiva? Non bisognerebbetroppo restrittiva? Non bisognerebbe
forse inventare un nuovo dirittoforse inventare un nuovo diritto
d’asilo?”d’asilo?”
RicoeurRicoeur
 Il problema è che i paesi industrializzati si coalizzanoIl problema è che i paesi industrializzati si coalizzano
come fortezze contro i flussi migratori scatenati daicome fortezze contro i flussi migratori scatenati dai
disastri del XX secolo, spesso adottando misure chedisastri del XX secolo, spesso adottando misure che
contrastano con la tradizione di asilo e protezione deicontrastano con la tradizione di asilo e protezione dei
diritti della persona, tutto per respingere il più altodiritti della persona, tutto per respingere il più alto
numero di quelli che chiedono asilo lontano dallenumero di quelli che chiedono asilo lontano dalle
proprie frontiere.proprie frontiere.
 Perciò “il dovere di prestar soccorso agli stranieriPerciò “il dovere di prestar soccorso agli stranieri
sfortunati resta di poco peso, per tutto il tempo in cuisfortunati resta di poco peso, per tutto il tempo in cui
il senso dell’ospitalità universale e la dedizione a unil senso dell’ospitalità universale e la dedizione a un
nuovo ‘progetto di pace perpetua’ non avrannonuovo ‘progetto di pace perpetua’ non avranno
superato, fin nella comprensione che abbiamo di noisuperato, fin nella comprensione che abbiamo di noi
stessi, la legittima soddisfazione di appartenere, astessi, la legittima soddisfazione di appartenere, a
titolo di liberi cittadini, alla ‘nostra’ comunitàtitolo di liberi cittadini, alla ‘nostra’ comunità
nazionale”nazionale”
Bibliografia
 Curci S., Pedagogia del volto. Educare dopo Lévinas, Emi,
2002.
 Curi U., Lo straniero, Raffaello Cortina 2010
 Derrida J., Addio a Emmanuel Lévinas, Jaca Book, 1998.
 Derrida J., Cosmopoliti di tutti i paesi, ancora uno sforzo!,
Cronopio 2005.
 Freud S., Il perturbante, in Saggi sull’arte, la letteratura, il
linguaggio, Bollati Boringhieri 1991.
 Iannotta D. (cur), Paul Ricoeur in dialogo, Effatà, 2008.
 Levinas E, Umanesimo dell’altro uomo, Il melangolo.
 Resta C., L’evento dell’altro. Etica e politica in Derrida,
Bollati Boringhieri 2003.
 Resta C., L’Estraneo, Il melangolo, 2008.

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Lo straniero e cultura occidentale

  • 1. Filosofia e interculturaFilosofia e intercultura Prof. S. CurciProf. S. Curci SIMI 30 ottobreSIMI 30 ottobre
  • 2. Mondo biblicoMondo biblico  «Ricordati di quando eri straniero!»«Ricordati di quando eri straniero!» (Deut.)(Deut.)  Abramo alle querce di MamreAbramo alle querce di Mamre (Genesi)(Genesi)  «non c’è più né giudeo né greco, né«non c’è più né giudeo né greco, né schiavo né libero, né uomo né donna»schiavo né libero, né uomo né donna» (Gal, 3,28)(Gal, 3,28)
  • 3. OmeroOmero  I ciclopi sono ottusi perché non consideranoI ciclopi sono ottusi perché non considerano le regole dellale regole della xeniaxenia: Polifemo dice che: Polifemo dice che divorare gli ospiti è il suodivorare gli ospiti è il suo xeineionxeineion, dono, dono ospitale. La guerra di Troia comincia da unaospitale. La guerra di Troia comincia da una lesa ospitalità. Quando il greco Diomedelesa ospitalità. Quando il greco Diomede deve combattere il troiano Glauco desistedeve combattere il troiano Glauco desiste quando scopre che quello discende da unquando scopre che quello discende da un antico ospite della sua famigliaantico ospite della sua famiglia  Nausicaa dice alle ancelle: “stranieri eNausicaa dice alle ancelle: “stranieri e mendicanti vengono tutti da Zeus; ciò chemendicanti vengono tutti da Zeus; ciò che ricevono, anche se poco, è gradito”ricevono, anche se poco, è gradito”
  • 4. PlatonePlatone  SofistaSofista, Socrate presenta lo straniero, Socrate presenta lo straniero dicendo “simili a stranieri di altridicendo “simili a stranieri di altri paesi, anche gli dei, assumendopaesi, anche gli dei, assumendo forme diverse, vanno per le città aforme diverse, vanno per le città a vedere se gli uomini sono giusti ovedere se gli uomini sono giusti o ingiusti”. È loingiusti”. È lo xenosxenos che viene da Eleache viene da Elea che spinge al parricidio parmenideo.che spinge al parricidio parmenideo.  SimposioSimposio, Diotima straniera e donna., Diotima straniera e donna.
  • 5. Mondo grecoMondo greco  LoLo xenosxenos è sempre “ospite” a menoè sempre “ospite” a meno che non siache non sia barbarosbarbaros, (antiumano), (antiumano)  Nel mondo greco-romano spessoNel mondo greco-romano spesso l’ostilità verso lo straniero si combinal’ostilità verso lo straniero si combina con l’oblio degli deicon l’oblio degli dei  Nella Grecia classica c’è il Prosseno,Nella Grecia classica c’è il Prosseno, un abitante che prende sotto il suoun abitante che prende sotto il suo patrocinio una comunità immigratapatrocinio una comunità immigrata (sponsor)(sponsor)
  • 6. Kant, terzo articolo della Pace perpetua  “ospitalità (Wirthbarkeit) significa il diritto che uno straniero ha di non essere trattato come un nemico a causa del suo arrivo sulla terra di un altro. Questi può mandarlo via, se ciò non mette a repentaglio la sua vita, ma fino a quando sta pacificamente al suo posto non si deve agire verso di lui in senso ostile. Non è un diritto d’accoglienza a cui lo straniero possa appellarsi (…), ma un diritto di visita, che spetta a tutti gli uomini, il diritto di offrire la loro società in virtù del diritto della proprietà comune della superficie terrestre, sulla quale, in quanto sferica, gli uomini non possono disperdersi all’infinito, ma alla fine devono sopportare di stare l’uno a fianco dell’altro; originariamente però nessuno ha più diritto di un altro ad abitare una località della Terra”
  • 7. Kant ha avuto un seguito?  Il diritto all’ospitalità universale proibisce agli Stati di negare asilo a chi ha intenzioni pacifiche.  La dichiarazione universale dei diritti umani riconosce il diritto a emigrare, ma non a immigrare (art. 13). L’articolo 14 condiziona il diritto d’asilo a determinate circostanze. Ma non parla di obblighi per gli Stati, perciò mantiene la contraddizione tra diritti umani universali e sovranità territoriale.
  • 8.  La Convenzione di Ginevra (1951) e il protocollo aggiunto nel 1967 sono vincolanti solo per i Paesi firmatari. Però contestano la sovranità westfaliana, per cui lo Stato ha l’autorità ultima su tutti i soggetti presenti nel suo territorio
  • 9. Norme cosmopolitiche  Con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo (ONU 1948) siamo entrati in una nuova fase della società mondiale, caratterizzata da un passaggio da norme internazionali a norme cosmopolitiche, come un diritto pubblico internazionale che vincola e sottomette il volere degli Stati sovrani.  La diffusione di norme cosmopolitiche e la nascita di un regime internazionale dei diritti umani incontra rapporti sempre più conflittuali con la sovranità dello Stato.
  • 10. FreudFreud Das unheimlicheDas unheimliche  Un- (negazione) heim (casa)Un- (negazione) heim (casa)  ““Ciò che doveva restare nascosto e che èCiò che doveva restare nascosto e che è invece affiorato”. Il ritorno di qualcosa diinvece affiorato”. Il ritorno di qualcosa di familiare che è stato rimossofamiliare che è stato rimosso  Il sosia, l’ombra è in connessione con ilIl sosia, l’ombra è in connessione con il soggetto ma è altro da luisoggetto ma è altro da lui  Egli porta la morte non come minacciaEgli porta la morte non come minaccia immediata ma come sfondo oscuro eimmediata ma come sfondo oscuro e indeterminatoindeterminato
  • 11.  Il perturbante consiste “nell’imbattersi inIl perturbante consiste “nell’imbattersi in qualcosa che è capace di evocare in noi ilqualcosa che è capace di evocare in noi il senso della morte, come conseguenza dellasenso della morte, come conseguenza della scoperta di una ineludibile duplicità.scoperta di una ineludibile duplicità.  A turbarmi profondamente è laA turbarmi profondamente è la consapevolezza che ciò con cui entro inconsapevolezza che ciò con cui entro in rapporto è, in se stesso, irriducibilmenterapporto è, in se stesso, irriducibilmente duplice; è uno e molti; è una cosa eduplice; è uno e molti; è una cosa e insieme anche il suo opposto”insieme anche il suo opposto”
  • 12.  L’elemento angoscioso è il rimossoL’elemento angoscioso è il rimosso che ritorna, è l’idea che non c’èche ritorna, è l’idea che non c’è opposizione assoluta tra “casa” eopposizione assoluta tra “casa” e “non-casa”, in ciò che è familiare c’è“non-casa”, in ciò che è familiare c’è la minaccia. La casa ospita anche ciòla minaccia. La casa ospita anche ciò che è estraneo ad essa. Il vacillareche è estraneo ad essa. Il vacillare dei confini che separano il “me” edei confini che separano il “me” e “l’altro-da-me” destabilizza le“l’altro-da-me” destabilizza le certezze.certezze.
  • 13. Julia Kristeva, Stranieri a se stessi  Riprende il perturbante di Freud, che Kristeva legge come una lezione per imparare a tollerare nello straniero la controfigura dell'estraneo che portiamo in noi.  La tesi dell'autrice è radicale: la possibilità di vivere «con gli altri» senza rifiutarli, ma allo stesso tempo senza annullare le differenze, passa attraverso il riconoscimento del nostro essere «stranieri a noi stessi». Rispettare lo straniero nella sua differenza significa riconnettersi al nostro diritto alla singolarità, che è l'ultima conseguenza dei diritti e dei doveri dell'essere umano.
  • 14. LetteraturaLetteratura  Homo sum, nihil humani a meHomo sum, nihil humani a me alienum puto (Terenzio)alienum puto (Terenzio)  Tu proverai si come sa di sale lo paneTu proverai si come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scenderaltrui, e come è duro calle lo scender e’l salir per l’altrui scale (Dante,e’l salir per l’altrui scale (Dante, Paradiso XVII)Paradiso XVII)
  • 15. LévinasLévinas  La filosofia di Lévinas è incardinataLa filosofia di Lévinas è incardinata sulla venuta dell’altro, assolutamentesulla venuta dell’altro, assolutamente estraneo e separato, straniero eestraneo e separato, straniero e irriducibile ai miei schemi mentali: “lairriducibile ai miei schemi mentali: “la trascendenza del volto è, ad untrascendenza del volto è, ad un tempo, la sua assenza dal mondo intempo, la sua assenza dal mondo in cui entra, lo sdradicamento da uncui entra, lo sdradicamento da un essere, la sua condizione di straniero,essere, la sua condizione di straniero, di privo di tutto, di proletario….di privo di tutto, di proletario….
  • 16.  …….. L’estraneità che è libertà è anche.. L’estraneità che è libertà è anche estraneità-miseria. La libertà siestraneità-miseria. La libertà si presenta come l’Altro; al Medesimopresenta come l’Altro; al Medesimo che, per conto suo, è sempreche, per conto suo, è sempre l’autoctono dell’essere, semprel’autoctono dell’essere, sempre privilegiato nella sua dimora. L’altro, ilprivilegiato nella sua dimora. L’altro, il libero è anche lo straniero”libero è anche lo straniero”
  • 17. LévinasLévinas  Caterina Resta: Lévinas non intende conCaterina Resta: Lévinas non intende con questo negare la libertà, ma contestarnequesto negare la libertà, ma contestarne quel primato che il pensiero occidentale,quel primato che il pensiero occidentale, soprattutto a partire dall’Età moderna, glisoprattutto a partire dall’Età moderna, gli ha riconosciuto, in quanto il Soggetto siha riconosciuto, in quanto il Soggetto si autoponeautopone  l’auto-nomia è la legge dello Stessol’auto-nomia è la legge dello Stesso incapace di aprirsi al totalmente altro,incapace di aprirsi al totalmente altro, legge di una libertà incondizionata, che conlegge di una libertà incondizionata, che con altri si scopre arbitraria e tirannicaaltri si scopre arbitraria e tirannica
  • 18. LévinasLévinas  ““la nudità del volto è indigenza.la nudità del volto è indigenza. Riconoscere significa riconoscere una fame.Riconoscere significa riconoscere una fame. Riconoscere Altri significa donare”.Riconoscere Altri significa donare”.  L’incontro con l’altro, con il suo volto èL’incontro con l’altro, con il suo volto è traumatico, perché mette in questione latraumatico, perché mette in questione la mia libertà, visto che prima di essa c’è lamia libertà, visto che prima di essa c’è la responsabilità che già mi ha convocato,responsabilità che già mi ha convocato, anche se non ho firmato nessun contratto,anche se non ho firmato nessun contratto, come se fossi già da subito in ritardo e concome se fossi già da subito in ritardo e con il fiato corto. Questa situazione paradossaleil fiato corto. Questa situazione paradossale è possibile perché il volto proviene da un alè possibile perché il volto proviene da un al di là, mi porta uno scompiglio misteriosodi là, mi porta uno scompiglio misterioso che ha il significato di unache ha il significato di una tracciatraccia: “l’al di là: “l’al di là da cui proviene il volto significa in quantoda cui proviene il volto significa in quanto traccia (…)traccia (…)
  • 19.  Il volto è precisamente l’unicaIl volto è precisamente l’unica apertura in cui la significatività delapertura in cui la significatività del Trascendente non annulla laTrascendente non annulla la trascendenza per farla entrare intrascendenza per farla entrare in unauna dimensionedimensione immanente, ma inimmanente, ma in cui, al contrario, la trascendenzacui, al contrario, la trascendenza si mantiene come trascendenzasi mantiene come trascendenza sempre dileguata delsempre dileguata del trascendente”trascendente”
  • 20. LévinasLévinas  l’altro, il prossimo, prima di esserel’altro, il prossimo, prima di essere individuato con qualche categoriaindividuato con qualche categoria psicologica o sociologica, è il perseguitato,psicologica o sociologica, è il perseguitato, “perseguitato di cui io sono responsabile“perseguitato di cui io sono responsabile fino ad essere il suo ostaggio e in cui la miafino ad essere il suo ostaggio e in cui la mia responsabilità – invece di scoprirmi nellaresponsabilità – invece di scoprirmi nella mia ‘essenza’ di Io trascendentale – mimia ‘essenza’ di Io trascendentale – mi spoglia, e non cessa di spogliarmi, di tuttospoglia, e non cessa di spogliarmi, di tutto ciò che potrei avere in comune con un altrociò che potrei avere in comune con un altro uomo – che potrebbe così sostituirmi – peruomo – che potrebbe così sostituirmi – per interpellarmi nella mia unicità come colui ainterpellarmi nella mia unicità come colui a cui nessuno può sostituirsi”cui nessuno può sostituirsi”
  • 21. DerridaDerrida  Commemorando la morte dell’amico,Commemorando la morte dell’amico, Derrida ha parlato di un’implacabileDerrida ha parlato di un’implacabile legge dell’ospitalità: l’ospite chelegge dell’ospitalità: l’ospite che accoglie e che si crede proprietarioaccoglie e che si crede proprietario dei luoghi è in realtà un ospitedei luoghi è in realtà un ospite ricevuto nella propria casa. “Egliricevuto nella propria casa. “Egli riceve l’ospitalità che offrericeve l’ospitalità che offre nellanella propria casa, la ricevepropria casa, la riceve dalladalla propriapropria casa – che in fondo non glicasa – che in fondo non gli appartiene”appartiene”
  • 22. DerridaDerrida  ““la venuta dell’altro è dunque lala venuta dell’altro è dunque la parola d’ordine cui si ispira laparola d’ordine cui si ispira la decostruzione dell’etica e delladecostruzione dell’etica e della politica, che come ogni decostruzionepolitica, che come ogni decostruzione non è demolizione, ma ricostruzionenon è demolizione, ma ricostruzione (…) le riflessioni sulle tematiche(…) le riflessioni sulle tematiche etiche si configurano come una sortaetiche si configurano come una sorta di fenomenologia dell’impossibile,di fenomenologia dell’impossibile, dell’impresentabile,dell’impresentabile, dell’irrappresentabile”dell’irrappresentabile”
  • 23. DerridaDerrida  Da Platone in poi si può parlare diDa Platone in poi si può parlare di una legge dell’ospitalità, “leggeuna legge dell’ospitalità, “legge formale sottesa al concetto generaleformale sottesa al concetto generale di ospitalità, appare come una leggedi ospitalità, appare come una legge paradossale, snaturabile oparadossale, snaturabile o snaturante. Sembra suggerire chesnaturante. Sembra suggerire che l’ospitalità assoluta rompe con lal’ospitalità assoluta rompe con la legge dell’ospitalità come diritto olegge dell’ospitalità come diritto o dovere, con il ‘patto’ d’ospitalità.dovere, con il ‘patto’ d’ospitalità.
  • 24.  In altre parole, l’ospitalità assoluta esigeIn altre parole, l’ospitalità assoluta esige che io apra la mia dimora e che la offra nonche io apra la mia dimora e che la offra non soltanto allo straniero (provvisto di unsoltanto allo straniero (provvisto di un cognome, di uno statuto sociale di stranierocognome, di uno statuto sociale di straniero eccetera), ma all’altro assoluto,eccetera), ma all’altro assoluto, sconosciuto, anonimo, e che glisconosciuto, anonimo, e che gli dia luogodia luogo,, che lo lasci venire, che lo lasci arrivare eche lo lasci venire, che lo lasci arrivare e aver luogo nel luogo che gli offro, senzaaver luogo nel luogo che gli offro, senza chiedergli né reciprocità (l’entrata in unchiedergli né reciprocità (l’entrata in un patto) e neppure il suo nome. La leggepatto) e neppure il suo nome. La legge dell’ospitalità assoluta impone di romperedell’ospitalità assoluta impone di rompere con l’ospitalità di diritto, con la legge o lacon l’ospitalità di diritto, con la legge o la giustizia come diritto”giustizia come diritto”
  • 25. DerridaDerrida  Infatti lo straniero – scrive Derrida – non è soloInfatti lo straniero – scrive Derrida – non è solo qualcuno a cui dire “vieni”, ma “entra senzaqualcuno a cui dire “vieni”, ma “entra senza aspettare”, “affrettati a entrare”, “prendi posto in me”:aspettare”, “affrettati a entrare”, “prendi posto in me”: “strana logica, ma per noi chiarificatrice, quella di un“strana logica, ma per noi chiarificatrice, quella di un padrone di casa impaziente che attende l’ospite comepadrone di casa impaziente che attende l’ospite come un liberatore, il suo emancipatore. Èun liberatore, il suo emancipatore. È come secome se lolo straniero tenesse le chiavi”, come se lo stranierostraniero tenesse le chiavi”, come se lo straniero potesse salvare il padrone di casa dal suo potere, perpotesse salvare il padrone di casa dal suo potere, per cui, riecheggiando Lévinas, “l’ospite, l’ostaggiocui, riecheggiando Lévinas, “l’ospite, l’ostaggio invitato (invitato (guestguest), diviene colui che invita chi lo invita, il), diviene colui che invita chi lo invita, il padrone dell’ospite (padrone dell’ospite (hosthost). L’ospite diviene l’ospite). L’ospite diviene l’ospite dell’ospite. L’ospite (dell’ospite. L’ospite (guestguest) diviene l’ospite () diviene l’ospite (hosthost)) dell’ospite (dell’ospite (hosthost)”)”
  • 26. DerridaDerrida  Lo straniero (l’arrivante assoluto) richiedeLo straniero (l’arrivante assoluto) richiede un’ospitalità assoluta, un rispetto assolutoun’ospitalità assoluta, un rispetto assoluto della sua alterità irriducibile, al di là di ognidella sua alterità irriducibile, al di là di ogni norma e persino di ogni diritto o legge dinorma e persino di ogni diritto o legge di ospitalità?ospitalità?  L’incondizionatezza di questa ospitalitàL’incondizionatezza di questa ospitalità potrebbe persino doversi spingere fino alpotrebbe persino doversi spingere fino al punto di non richiedere più nullapunto di non richiedere più nulla all’arrivante assoluto, di ospitarlo, diall’arrivante assoluto, di ospitarlo, di rispondere alla sua venutarispondere alla sua venuta primaprima di ognidi ogni domanda?domanda?
  • 27. DerridaDerrida  C’è dunque una grande aporia, legata alloC’è dunque una grande aporia, legata allo scarto che c’è tra il diritto che ha bisognoscarto che c’è tra il diritto che ha bisogno che ognuno sia legato al suo documento diche ognuno sia legato al suo documento di identità e una giustizia molto più esigente,identità e una giustizia molto più esigente, iperbolica, incondizionata, al di là dellaiperbolica, incondizionata, al di là della legge: la legge dell’ospitalità assoluta.legge: la legge dell’ospitalità assoluta.  Come se la legge assoluta dell’ospitalità ciCome se la legge assoluta dell’ospitalità ci spingesse a trasgredire le leggi del dirittospingesse a trasgredire le leggi del diritto che condizionano e regolamentanoche condizionano e regolamentano l’ospitalità: “ma pur tenendosi al di sopral’ospitalità: “ma pur tenendosi al di sopra delle leggi dell’ospitalità,delle leggi dell’ospitalità, lala leggelegge incondizionata dell’ospitalità ha bisognoincondizionata dell’ospitalità ha bisogno delle leggi, ledelle leggi, le esigeesige””
  • 28. DerridaDerrida  La radicalità della proposta di Derrida è sulla linea diLa radicalità della proposta di Derrida è sulla linea di quella di Lévinas: l’ospitalità non è un etica tra lequella di Lévinas: l’ospitalità non è un etica tra le altre, ma l’etica stessa, che implica una precedenzaaltre, ma l’etica stessa, che implica una precedenza dell’altro, come se avessimo contratto un debito versodell’altro, come se avessimo contratto un debito verso colui che deve arrivare, prima che potessimocolui che deve arrivare, prima che potessimo assumere esplicitamente qualsiasi impegno.assumere esplicitamente qualsiasi impegno.  Una simile filosofia non è traducibile nel diritto e nellaUna simile filosofia non è traducibile nel diritto e nella politica di uno Stato?politica di uno Stato?  Ma Una politica che non faccia riferimento al principioMa Una politica che non faccia riferimento al principio di ospitalità incondizionata è destinata a perdere ildi ospitalità incondizionata è destinata a perdere il contatto con la giustizia. Questo principio ècontatto con la giustizia. Questo principio è impossibile da applicare nell’immediato, ma non è unimpossibile da applicare nell’immediato, ma non è un desiderio irenico, ma un pungolo incessante per ildesiderio irenico, ma un pungolo incessante per il diritto e la politica.diritto e la politica.
  • 29. Derrida  Si tratta di decostruire l’abusatoSi tratta di decostruire l’abusato schema che lega la politica alschema che lega la politica al concetto di amicizia e fraternità,concetto di amicizia e fraternità, intesi come rapporto simmetrico diintesi come rapporto simmetrico di uguaglianza.uguaglianza.
  • 30. Derrida: Cosmopoliti di tutti i paesi,Derrida: Cosmopoliti di tutti i paesi, ancora uno sforzoancora uno sforzo  Con il pretesto di lottare controCon il pretesto di lottare contro un’immigrazione travestita da esilio oun’immigrazione travestita da esilio o in fuga dalla persecuzione politica, gliin fuga dalla persecuzione politica, gli Stati respingono sempre più spesso leStati respingono sempre più spesso le domande di diritto d’asilo. Anchedomande di diritto d’asilo. Anche quando non lo fanno sotto la forma diquando non lo fanno sotto la forma di una risposta giuridica esplicita euna risposta giuridica esplicita e motivata, lasciano spesso che sia lamotivata, lasciano spesso che sia la polizia a fare la legge”.polizia a fare la legge”.
  • 31. Cosmopoliti di tutti i paesi, ancoraCosmopoliti di tutti i paesi, ancora uno sforzouno sforzo  Ma se la polizia fa la legge invece di limitarsi aMa se la polizia fa la legge invece di limitarsi a farla rispettare “diventa onnipresente e spettrale”,farla rispettare “diventa onnipresente e spettrale”, perché la sua violenza è “senza forma”, dunque senzaperché la sua violenza è “senza forma”, dunque senza responsabilità. L’azione della polizia deve essereresponsabilità. L’azione della polizia deve essere sempre subordinata a chi vigila sui diritti dell’uomo esempre subordinata a chi vigila sui diritti dell’uomo e del diritto d’asilo allargato.del diritto d’asilo allargato.  Contro leggi che vorrebbero punire per “associazioneContro leggi che vorrebbero punire per “associazione a delinquere” anche chi dà ospitalità a stranieria delinquere” anche chi dà ospitalità a stranieri “irregolari” o ““irregolari” o “sans-papierssans-papiers”, Derrida sostiene un’etica”, Derrida sostiene un’etica dell’ospitalità:dell’ospitalità:
  • 32. Cosmopoliti di tutti i paesi, ancoraCosmopoliti di tutti i paesi, ancora uno sforzouno sforzo  ““l’ospitalità è la cultura stessa e non èl’ospitalità è la cultura stessa e non è un’etica fra le altre. Nella misura in cuiun’etica fra le altre. Nella misura in cui tocca l’tocca l’ethosethos, cioè la dimora, l’esser presso-, cioè la dimora, l’esser presso- di-sé, il luogo del soggiorno familiaredi-sé, il luogo del soggiorno familiare quanto il modo di esserci, il modo diquanto il modo di esserci, il modo di rapportarsi a sé e agli altri, agli altri comerapportarsi a sé e agli altri, agli altri come ai propri o agli estranei,ai propri o agli estranei, l’etica è ospitalitàl’etica è ospitalità,, (…) c’è una storia dell’ospitalità, una(…) c’è una storia dell’ospitalità, una perversione sempre possibileperversione sempre possibile delladella LeggeLegge dell’ospitalità (che può sembraredell’ospitalità (che può sembrare incondizionata) eincondizionata) e delledelle leggi che la limitanoleggi che la limitano e la condizionano, iscrivendola in un diritto”e la condizionano, iscrivendola in un diritto”
  • 33. RicoeurRicoeur  Primato dell’etica: “aspirazione ad una vitaPrimato dell’etica: “aspirazione ad una vita buona con e per l’altro all’interno dibuona con e per l’altro all’interno di istituzioni giuste”istituzioni giuste”  Ci sono tre tipi di stranieri nella nostraCi sono tre tipi di stranieri nella nostra realtà quotidiana: il visitatore, l’immigratorealtà quotidiana: il visitatore, l’immigrato e il rifugiato. Il visitatore è una figurae il rifugiato. Il visitatore è una figura pacifica, gode della libertà di circolare epacifica, gode della libertà di circolare e commerciare, condivide alcune garanziecommerciare, condivide alcune garanzie sociali, incarna il “diritto di visita” di cuisociali, incarna il “diritto di visita” di cui parlava Kant. Il modello di questo incontroparlava Kant. Il modello di questo incontro con lo straniero è testimoniato dallacon lo straniero è testimoniato dalla traduzione, come ospitalità di linguaggiotraduzione, come ospitalità di linguaggio
  • 34. RicoeurRicoeur  I lavoratori stranieri esistono per il crescente bisogno diI lavoratori stranieri esistono per il crescente bisogno di manodopera poco qualificata, e l’ambito non è più quellomanodopera poco qualificata, e l’ambito non è più quello della libera scelta ma quello della necessità. Essi dovrebberodella libera scelta ma quello della necessità. Essi dovrebbero avere diritti sindacali e diritti di alloggio come i residenti,avere diritti sindacali e diritti di alloggio come i residenti, ma non sono cittadini e non possono dare il loro consenso ama non sono cittadini e non possono dare il loro consenso a chi governa.chi governa.  Vengono chiamati talvolta “ospiti” (Vengono chiamati talvolta “ospiti” (GastarbeiterGastarbeiter in Germaniain Germania ee Guest workersGuest workers in Inghilterra) ma non per gentilezza, main Inghilterra) ma non per gentilezza, ma perché si calcola che quando il loro contratto sarà terminatoperché si calcola che quando il loro contratto sarà terminato e il loro visto scaduto andranno via.e il loro visto scaduto andranno via.  Hanno molti problemi, che spaziano dal ricongiungimentoHanno molti problemi, che spaziano dal ricongiungimento familiare al recupero della loro cultura di origine, dallafamiliare al recupero della loro cultura di origine, dalla libertà di culto alla precarietà che si aggrava quandolibertà di culto alla precarietà che si aggrava quando entrano in competizione con i cittadini nel mercato delentrano in competizione con i cittadini nel mercato del lavoro: oltre ai “fantasmi dell’opinione pubblica” (sospetto,lavoro: oltre ai “fantasmi dell’opinione pubblica” (sospetto, diffidenza, xenofobia, paura del terrorismo).diffidenza, xenofobia, paura del terrorismo). [[
  • 35. RicoeurRicoeur  La situazione – afferma Ricoeur – èLa situazione – afferma Ricoeur – è degradata e va affrontata su due livelli: ildegradata e va affrontata su due livelli: il primo è quello della giustizia politica che siprimo è quello della giustizia politica che si deve ai lavoratori, per cui bisogna pensaredeve ai lavoratori, per cui bisogna pensare un’ammissione di primo grado, primaun’ammissione di primo grado, prima dell’ammissione di secondo gradodell’ammissione di secondo grado consistente nella naturalizzazione e nellaconsistente nella naturalizzazione e nella partecipazione alle elezioni locali. Servepartecipazione alle elezioni locali. Serve una negoziazione con gli Stati diuna negoziazione con gli Stati di provenienzaprovenienza
  • 36. RicoeurRicoeur  Si chiede Ricoeur: “il richiedente nonSi chiede Ricoeur: “il richiedente non dovrebbe forse, fin dal suo ingressodovrebbe forse, fin dal suo ingresso sul territorio del paese di accoglienza,sul territorio del paese di accoglienza, essere presunto rifugiato? E laessere presunto rifugiato? E la definizione del rifugiato, che datadefinizione del rifugiato, che data essenzialmente al 1951, non è forseessenzialmente al 1951, non è forse troppo restrittiva? Non bisognerebbetroppo restrittiva? Non bisognerebbe forse inventare un nuovo dirittoforse inventare un nuovo diritto d’asilo?”d’asilo?”
  • 37. RicoeurRicoeur  Il problema è che i paesi industrializzati si coalizzanoIl problema è che i paesi industrializzati si coalizzano come fortezze contro i flussi migratori scatenati daicome fortezze contro i flussi migratori scatenati dai disastri del XX secolo, spesso adottando misure chedisastri del XX secolo, spesso adottando misure che contrastano con la tradizione di asilo e protezione deicontrastano con la tradizione di asilo e protezione dei diritti della persona, tutto per respingere il più altodiritti della persona, tutto per respingere il più alto numero di quelli che chiedono asilo lontano dallenumero di quelli che chiedono asilo lontano dalle proprie frontiere.proprie frontiere.  Perciò “il dovere di prestar soccorso agli stranieriPerciò “il dovere di prestar soccorso agli stranieri sfortunati resta di poco peso, per tutto il tempo in cuisfortunati resta di poco peso, per tutto il tempo in cui il senso dell’ospitalità universale e la dedizione a unil senso dell’ospitalità universale e la dedizione a un nuovo ‘progetto di pace perpetua’ non avrannonuovo ‘progetto di pace perpetua’ non avranno superato, fin nella comprensione che abbiamo di noisuperato, fin nella comprensione che abbiamo di noi stessi, la legittima soddisfazione di appartenere, astessi, la legittima soddisfazione di appartenere, a titolo di liberi cittadini, alla ‘nostra’ comunitàtitolo di liberi cittadini, alla ‘nostra’ comunità nazionale”nazionale”
  • 38. Bibliografia  Curci S., Pedagogia del volto. Educare dopo Lévinas, Emi, 2002.  Curi U., Lo straniero, Raffaello Cortina 2010  Derrida J., Addio a Emmanuel Lévinas, Jaca Book, 1998.  Derrida J., Cosmopoliti di tutti i paesi, ancora uno sforzo!, Cronopio 2005.  Freud S., Il perturbante, in Saggi sull’arte, la letteratura, il linguaggio, Bollati Boringhieri 1991.  Iannotta D. (cur), Paul Ricoeur in dialogo, Effatà, 2008.  Levinas E, Umanesimo dell’altro uomo, Il melangolo.  Resta C., L’evento dell’altro. Etica e politica in Derrida, Bollati Boringhieri 2003.  Resta C., L’Estraneo, Il melangolo, 2008.

Editor's Notes

  1. Sofista 216b
  2. U. Curi, Straniero, Raffaello Cortina, Milano 2010, p. 43.