Presentazione tre geni della tecnologia informatica
Elezione mattarella
1. Mattarella eletto col sistema elettorale “antico”
Scottato dalla passata esperienza di Prodi impallinato dai franchi tiratori, stavolta il Presidente è corso ai ripari e lo ha
fatto, lui grande rottamatore, col sistema in auge nella prima Repubblica. Con un colpo da maestro ha, prima chiesto i
consensi per l’uomo Mattarella, poi non fidandosi dei suoi e degli altri alleati, ha blindato il voto perché si sa nel buio della
cabina elettorale ripensamenti dell’ultimo momento… insomma può succedere di tutto. In pratica con un sistema arcaico,
ma estremamente funzionale, ha segnato il voto e in altre parole ha fatto votare sempre Mattarella ai diversi gruppi in
modo che si capisse bene quale gruppo non fosse stato coerente. Ai tempi della D.C, tutta la sinistra biasimava questo
metodo di voto.
Al quarto scrutinio l’ex ministro e attuale giudice della Corte costituzionale, candidato daRenzi, ha ottenuto 665 voti. La
presidente della Camera Laura Boldrini, durante e dopo la lettura delle schede, su richiesta di Renzi, ha letto le schede
tutte per esteso. Insomma ha dato conto con precisione di tutto quello che riportavano, quindi udivamo da Mattarella
secco a “S. (leggeva il punto) Mattarella fino a Sergio Mattarella, passando da “On. Prof. Sergio Mattarella ad On.
Mattarella e On. Sergio Mattarella.
Ricordiamo che sono stati diversi i “segni” che i gruppi parlamentari hanno scelto, per rendere riconoscibile il proprio voto
per il neo presidente della Repubblica. In questo modo hanno vanificato l’azione di eventuali franchi tiratori e
consentendo così, ad alcuni deputati, di vedere se qualcuno avesse mancato all’impegno assunto di votare per Sergio
Mattarella.
Certo c è da capire che Renzi non si fida più di una stretta di mano, visto i precedenti, e quindi ha deciso di controllare i
furbetti del voto. C’è poco da stupirsi di Franceschini, di Alfano e compagnia che hanno dimostrato ancora una volta che
sono solo pedine dello scacchiere di Renzi. Ma dov’ è la sovranità dell’Italia ed il voto segreto?? Tutto ciò lascia trasparire
un chiaro segnale di disaffezione al rispetto delle regole e della legge elettorale. Ma forse, per molti, è un segno di
democrazia che farà felici tutti quelli che vedevano Berlusconi dittatore e che ora ovviamente trovano giusto quello che fa
Mister Bean.
Ma perché questi politici possono fare in modo che il voto, segreto, possa essere riconducibile ad un gruppo o addirittura
ad una persona? Quello che ha votato ON. PROF. MATTARELLA S. non l’ha fatto come segno di deferenza nei confronti
di Mattarella, ma solo per rendersi riconoscibile ed avere in cambio ciò che gli è stato promesso! A meno di omonimie tra
candidati, nel qual caso è giusto e necessario apporre anche il nome, ove queste non ci siano dovrebbero tutti votare
indicando il solo cognome, pena l’annullamento della scheda.
Anche nelle scuole sarebbe stata più democratica l’elezione di un capoclasse !! Ma in politica, molto spesso, vanno di
moda i teatrini e questo fa seriamente pensare che nelle alte sfere i principi, a seconda delle circostanze, si calpestano
nell’indifferenza più assoluta.
Giorgio Lecis
Sardegna Reporter