Giuseppe Biesuz al Matching Fieramilano rivendicati i meriti del nuovo contratto
Bonfrisco Stanziamenti Terremotati, Governo 6 più 6 miliardi di euro
1. Solidarietà, Bonfrisco, importante stanziamento
per zone terremotate
Stanziamenti zone terremotate, Senatrice Bonfrisco, segnale positivo per Mirandola.
Soave e Monteforte dimostrazione che è possibile ripartire.
Testo integrale dell’articolo apparso su larena.it del 3 dicembre 2012.
Soave e Monteforte. Otto-novecento suppergiù: sono i podisti che ieri hanno colorato
piazza Venturi a Monteforte e le colline di Soave, nonostante il freddo e la pioggia, per
esprimere la loro vicinanza alla popolazione terremotata di Mirandola. Tre le presenze
significative: quella, tra i podisti, di alcune famiglie toccate direttamente dall'alluvione,
quella dei gruppi (col più lontano che arrivava da Recoaro) e quella di un podista che non
ha voluto mancare all'appuntamento caricandosi sulle spalle l'ossigeno e infischiandosene
del tubicino che gli solcava le guance. Sei o dieci chilometri non ha fatto differenza: la
differenza l'ha fatta chi ha comprato il pettorale che si trasformerà in quota parte per i
lavori di ripristino dell'asilo «Adani» di Mirandola. C'era anche Sauro Prandi ieri, assessore
ai Lavori pubblici del Comune modenese. Non ha potuto non ricordare le sei vittime
mirandolsesi del dramma, lavoratori che il sisma ha colto sotto le volte dei capannoni.
A Soave e a Monteforte l'emergenza non c'è più: a Mirandola oggi è costituita dalla
necessità di costruire 250 moduli abitativi provvisori che costituiranno la casa per 800
persone. «L'emergenza continua», ha detto Prandi, «ma la solidarietà c'è sempre». Di qui
il suo grazie, ribadito anche a Mammuna Patrizia Guerresi che ha donato una scultura
destinata a diventare una sorta di sigillo su questo «gemellaggio del cuore». Solidarietà
che hanno sperimentato due anni fa anche i sindaci che ieri erano i padroni di casa: «Quel
che ci ha dato più forza è stato il poter contare sull'amicizia e il sostegno di tante persone
in tante zone d'Italia», ha detto il sindaco di Soave Lino Gambaretto, «abbiamo imparato
2. che è proprio nei momenti più difficili che bisogna dare il massimo». Carlo Tessari, sindaco
di Monteforte, s'è fatto invece interprete «di un disagio che abbiamo tutti sperimentato e
che comprendiamo bene».
Cinzia Bonfrisco, senatrice del Pdl, ha mandato un segnale positivo a Mirandola, «il
Governo ha stanziato 6 più 6 miliardi di euro per le zone terremotate», ma ha anche
indicato le comunità di Soave e Monteforte come «dimostrazione che si può ripartire e si
impara a dimostrare attenzione agli altri».
Perla Stancari, prefetto di Verona e da 48 ore ex Commissario straordinario per l'alluvione,
ha fatto una sorpresa a tutti arrivando in piazza precisa come un orologio: «La solidarietà
espressa da Soave e Monteforte, come da altri Comuni del Veneto, esprime la solidarietà
di persone che hanno vissuto il bisogno e capiscono». Nicola Da Toma, per il Rotary, ha
portato il saluto degli 85 club del distretto 2060 (che hanno scelto l'aiuto alle zone
terremotate come proprio service per il 2012-2013) e quello dei nove club della provincia
mentre Ariella Stubelj, che ha coordinato l'iniziativa che presto si concluderà con la
consegna dei fondi raccolti, ha voluto chiamare sul palco tutti quelli che, secondo lei,
andavano ringraziati.
Dai carabinieri (presente il comandante della Compagnia di San Bonifacio Salvatore Gueli)
alla Protezione civile, dagli attivissimi volontari del Gruppo sportivo dilettantistico
Valdalpone-De Megni (irrinunciabile partner tecnico del progetto), alla Pro loco, e poi i
volontari del soccorso della Croce rossa di San Bonifacio, i vigili. In mezzo anche la
piccola folla dei 22 gruppi aderenti: il più numeroso il Varmosel di Salizzole e dietro i
padroni di casa dell'Hellas Monteforte e il Gp Casoni di Legnago. Al Palazzo vescovile è
stata visitatissima la mostra delle foto di Giovanni Brighente e Lella Vaccari dedicate,
rispettivamente, all'alluvione a Monteforte e Soave. Sui tavoli anche gli scatti che
raccontavano il dramma del sisma a Mirandola. Sul sagrato della chiesa i volontari della
Onlus Le Ali di Thomas hanno continuato la loro raccolta pro Mortizzuolo, la piccola
frazione di Mirandola «adottata» dal volontariato montefortiano.
FONTE: L’Arena