La Senatrice Cinzia Bonfrisco interviene all’incontro dei candidati veronesi con la Confederazione nazionale dell’artigianato, piccola e media impresa. “Il credito dovrà per forza cambiare” afferma la Senatrice Bonfrisco, “c’è una spesa pubblica buona, che garantisce i servizi, è da eliminare quella improduttiva e diminuire la burocrazia. Puntare sulle defiscalizzazioni e sul project financing”.
Marco Simeon (Rai), Riconoscimento Speciale al 37° Galà Niaf
Bonfrisco, Cna Verona: “Il credito dovrà per forza cambiare”
1. Incontro Cna Verona, Bonfrisco: Accesso al credito più
semplice e investire sulle piccole imprese
La Senatrice Cinzia Bonfrisco interviene all’incontro dei candidati veronesi con
la Confederazione nazionale dell'artigianato, piccola e media impresa. “Il
credito dovrà per forza cambiare” afferma la Senatrice Bonfrisco, “c'è una
spesa pubblica buona, che garantisce i servizi, è da eliminare quella
improduttiva e diminuire la burocrazia. Puntare sulle defiscalizzazioni e sul
project financing”.
Testo integrale dell’articolo apparso su L’Arena il 22 febbraio 2013.
Costo del lavoro, peso fiscale e accesso al credito. Queste le priorità che
dovranno essere inserite nell'agenda del prossimo governo secondo Angiolina
Mignolli, presidente Cna Verona, Confederazione nazionale dell'artigianato,
piccola e media impresa. E questi temi discussi dai candidati veronesi
intervenuti all'incontro organizzato dalla Cna, a due giorni dalle elezioni.
«Le piccole e medie imprese sono il tessuto del Paese», riflette Mignolli, «ma
nel 2012 ne abbiamo perse 10mila, oltre 2mila solo a Verona. La politica se ne
deve occupare. Basta con le lamentele, vogliamo essere propositivi, instaurare
un rapporto di collaborazione, per poter finalmente uscire da questa crisi». Per
farlo, secondo i piccoli imprenditori, è necessario che venga reso più semplice
l'accesso al credito e investire nella formazione. «Bisogna investire nella
formazione», concorda Diego Zardini, candidato nelle file del Pd, «e nel
reinserimento di chi ha perso il lavoro».
Concorde la senatrice Cinzia Bonfrisco (Pdl): «Il credito dovrà per forza
cambiare».
Per il candidato Udc Stefano Valdegamberi la formazione professionale dà
possibilità di sbocchi nel lavoro e non bisogna rinunciarci. «Il problema sono le
banche», sostiene il leghista Matteo Bragantini, «devono dare fondi alle Pmi».
Una proposta arriva dal candidato del Movimento 5 stelle, Fabio Pimazzoni:
«Una banca di investimenti, strumento che ad oggi in Italia non esiste». «Il Pd
punta ad abbattere il cuneo fiscale, per alleggerire il peso della tassazione sul
lavoro. Da ridurre è anche la spesa pubblica», precisa Zardini.
Per Bonfrisco bisogna dire no ai tagli orizzontali: «C'è una spesa pubblica
buona, che garantisce i servizi, è da eliminare quella improduttiva e diminuire
2. la burocrazia. Puntare sulle defiscalizzazioni e sul project financing». Meno
Stato e più impresa è la ricetta di Valdegamberi: «Liberalizzare e ridurre gli
enti». Per Bragantini «in alcuni casi è stato il privato a non funzionare.
Necessario un tetto massimo agli stipendi dei manager pubblici, adottare i costi
standard e un vero federalismo». A favore del taglio delle Province il grillino
Pimazzoni: «Consentirà una riorganizzazione. Il fisco deve essere amico con le
grandi opere».
FONTE: L’Arena