SlideShare a Scribd company logo
LL’’ ACCOGLIENZA INTEGRATA DELLO SPRARACCOGLIENZA INTEGRATA DELLO SPRAR
GLI STRUMENTI PER LGLI STRUMENTI PER L’’AVVIOAVVIO
ALLALL’’INSERIMENTO LAVORATIVOINSERIMENTO LAVORATIVO
Consentire
alle persone in accoglienza di
avviare un percorso personaleavviare un percorso personale
dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico
in vista della
((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia
Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
Consentire
alle persone in accoglienza di
avviare un percorso personaleavviare un percorso personale
dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico
in vista della
((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia
Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
Consentire
alle persone in accoglienza di
avviare un percorso personaleavviare un percorso personale
dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico
in vista della
((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia
Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
Consentire
alle persone in accoglienza di
avviare un percorso personaleavviare un percorso personale
dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico
in vista della
((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia
Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
Consentire
alle persone in accoglienza di
avviare un percorso personaleavviare un percorso personale
dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico
in vista della
((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia
Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
Consentire
alle persone in accoglienza di
avviare un percorso personaleavviare un percorso personale
dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico
in vista della
((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia
Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
Consentire
alle persone in accoglienza di
avviare un percorso personaleavviare un percorso personale
dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico
in vista della
((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia
Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
Consentire
alle persone in accoglienza di
avviare un percorso personaleavviare un percorso personale
dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico
in vista della
((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia
Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
Consentire
alle persone in accoglienza di
avviare un percorso personaleavviare un percorso personale
dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico
in vista della
((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia
Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
INDICAZIONI METODOLOGICHEINDICAZIONI METODOLOGICHE
L’orientamento al lavoro
richiede
- a partire dalla redazione del curriculum vitae
e dall’analisi delle competenze -
figure professionali espertefigure professionali esperte
che possono essere:
••parte integrante dellparte integrante dell’’equipeequipe
••e/o figure professionali esterne alle/o figure professionali esterne all’é’équipequipe ma semprema sempre
integrate con il lavoro complessivo di presa in caricointegrate con il lavoro complessivo di presa in carico.
INDICAZIONI METODOLOGICHEINDICAZIONI METODOLOGICHE
Gli interventi di orientamento e accompagnamento all’inserimento
lavorativo, dovranno necessariamente tenere conto e strutturarsi
in base a:
•apprendimento della lingua italiana L2
•orientamento legale
•orientamento e l’accesso ai servizi del territorio
•misure predisposte dall’educatore professionale e dal tutore in
caso di minore non accompagnato
•emersione di situazioni di vulnerabilità (tortura, violenza; tratta;
fragilità psicologica; ecc.) e le relative misure di supporto, presa in
carico e riabilitazione
•generale condizione di salute, tanto fisica quanto mentale
INDICAZIONI METODOLOGICHEINDICAZIONI METODOLOGICHE
Questo al fine di predisporre e realizzare
un progetto individualizzato, o un PEI nel caso di
minore, che nell’arco dell’accoglienza si sviluppi
rendendo complementari tutte le azionirendendo complementari tutte le azioni svolte
per ogni beneficiario a garanzia della sua
efficienza ed efficacia.
Infatti il conseguimento dei risultati è determinato
anche da una
adeguata e specifica gestione delle modalità e dei
tempi di realizzazione.
CarattereCarattere TEMPORANEOTEMPORANEO delldell’’AccoglienzaAccoglienza
LA TEMPORANEITATEMPORANEITA’’ DELLDELL’’ACCOGLIENZAACCOGLIENZA
E’ UN CARDINE FONDAMENTALE CHE DEVE ESSERE:
ALLA BASE DEL LAVORO DELL’EQUIPE
E
ASSOLUTAMENTE CHIARO ALLA PERSONA ACCOLTA
UN OBIETTIVO SENZA I SUOI TEMPIUN OBIETTIVO SENZA I SUOI TEMPI
RESTA UNRESTA UN’’INTENZIONE!INTENZIONE!
TemporaneitTemporaneitàà delldell’’accoglienzaaccoglienza
INDICAZIONI METODOLOGICHEINDICAZIONI METODOLOGICHE
Essenziale la condivisione attivacondivisione attiva con il beneficiario, a
partire dalla chiarezza degli obiettivi fissati, anche per
non incorrere in equivoci sul ruolo degli operatori e
sulle aspettative in merito all’effettivo inserimento
lavorativo.
Anche i minori non accompagnati hanno
il diritto di partecipare attivamente alle decisioni che li
riguardano, secondo le modalità che tengano conto
dell’età, del grado di maturità e delle singole capacità e
attitudini[1].
[1] Convezione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, artt. 5 e 12.
INDICAZIONI METODOLOGICHEINDICAZIONI METODOLOGICHE
La realizzazione e il buon esito del lavoro dell’équipe per
l’accompagnamento all’integrazione lavorativa
presuppongono necessariamente
collaborazioni e sinergie con i soggetti del territoriocollaborazioni e sinergie con i soggetti del territorio
titolari e competenti in materiatitolari e competenti in materia:
•centri per l’impiego
•centri di orientamento al lavoro o altri servizi comunali
preposti
•centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA)
•centri di formazione accreditati
•etc.
INDICAZIONI METODOLOGICHEINDICAZIONI METODOLOGICHE
Stessa cosa dicasi per il mercato del lavoro localemercato del lavoro locale
per quanto concerne la realizzazione sia di esperienze
formative on the job che di possibili inserimenti lavorativi.
La rete territoriale del progetto dovrà necessariamente
arricchirsi delle relazioni con le realtrelazioni con le realtàà aziendaliaziendali di
varia tipologia, a partire da una mappatura e da azioni di
sensibilizzazione e promozione rivolte alle stesse
In definitiva si tratta di interlocutori indispensabili
da includere nella rete localerete locale che risulterche risulteràà
strategicastrategica solo in tal modosolo in tal modo.
INDICAZIONI METODOLOGICHEINDICAZIONI METODOLOGICHE
PIANO FINANZIARIO MACROVOCE IPIANO FINANZIARIO MACROVOCE I –– PERCORSIPERCORSI
DD’’INSERIMENTO SOCIOINSERIMENTO SOCIO--ECONOMICOECONOMICO
corsi di formazione
tirocini/borse lavoro
altre attività per l’integrazione (laboratori, autoimpiego,
etc.)
Si deve prevedere almeno 7% del contributo
richiesto (escluso il cofinanziamento)
Per il dettaglio delle attività sviluppabili si rimanda ai
Manuali
Macrovoce I: spese espressamente legate
alle attività di inserimento
socio-economico dei beneficiari
CHI PUOCHI PUO’’ LAVORARELAVORARE
Oltre ai titolari di una forma di protezione – possono
svolgere un’attività lavorativa:
•i richiedentirichiedenti asiloasilo, se la decisione sulla loro domanda
di protezione non viene adottata entro due mesi dalla
presentazione della domanda stessa;
•i ricorrentiricorrenti se hanno diritto a permanere in Italia con
un permesso di soggiorno che consenta lo svolgimento
di un’attività lavorativa.
STRUMENTI FINALIZZATI ALLSTRUMENTI FINALIZZATI ALL’’INSERIMENTOINSERIMENTO
LAVORATIVOLAVORATIVO
••IL CURRICULUM VITAEIL CURRICULUM VITAE
•• LA RICERCA DEL LAVOROLA RICERCA DEL LAVORO
••LA PREPARAZIONE AL COLLOQUIOLA PREPARAZIONE AL COLLOQUIO DIDI LAVOROLAVORO
••LA FORMAZIONE PROFESSIONALE E LLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E L’’IDAIDA
•• ILIL TIROCINIO FORMATIVO EFORMATIVO E DIDI ORIENTAMENTOORIENTAMENTO
•• LA BORSA LAVOROLA BORSA LAVORO
•• IL LAVORO OCCASIONALE: I VOUCHERIL LAVORO OCCASIONALE: I VOUCHER
•• LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO
•• NOTE SUL JOBS ACT: IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO ENOTE SUL JOBS ACT: IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO E
INDETERMINATOINDETERMINATO
••IL LAVORO AUTONOMOIL LAVORO AUTONOMO
••II CO.CO.COCO.CO.CO E I CONTRATTIE I CONTRATTI DIDI LAVORO OCCASIONALELAVORO OCCASIONALE
Il CURRICULUM VITAEIl CURRICULUM VITAE
Il CURRICULUM VITAEIl CURRICULUM VITAE
Il CVCV presenta l’insieme delle
esperienze formative e lavorative.
E’ possibile far emergere, oltre alle conoscenze e
competenze professionali, anche gli interessi, le capacità
e le attitudini riguardanti altri ambiti d’interesse della
persona, così fornendo un quadro più completo.
“Carta d’identità del lavoratore”,
nonché strumento fondamentale di auto-promozione,
il cv è dunque finalizzato a
suscitare l’interesse del potenziale datore di lavoro.
Il CV se costruito con
attenzione e con l’ausilio di professionalità adeguate
contribuisce all’attività complessiva di orientamento al
lavoro in una logica di empowermentempowerment, aiuta la persona a
focalizzare meglio se stesso rispetto agli obiettivi fissati.
E’ fondamentale che il cv sia redatto con una
partecipazione attivapartecipazione attiva della persona, perché ne sia reale
possessore.
Infatti, è anche alla base del supporto da fornire riguardo
allo sviluppo della capacità di svolgere una
ricerca attiva e autonoma del lavororicerca attiva e autonoma del lavoro.
Il CURRICULUM VITAEIl CURRICULUM VITAE
LA RICERCA DEL LAVOROLA RICERCA DEL LAVORO
LA RICERCA DEL LAVOROLA RICERCA DEL LAVORO
Nell’ambito delle attività di orientamento
è fondamentale
fornire informazioni sulla ricerca del lavoro.
Aiutando la persona alla
predisposizione/aggiornamento del suo cvpredisposizione/aggiornamento del suo cv
il supporto necessario si completa, aiutandola nella
conoscenza e comprensione della ricerca del lavoro:
••i suoi passaggi fondamentalii suoi passaggi fondamentali
••gli strumenti pigli strumenti piùù strategicistrategici.
Gli strumenti piGli strumenti piùù diffusi per la ricerca del lavoro sono:diffusi per la ricerca del lavoro sono:
•la definizione, l’aggiornamento e l’invio del CV;
•la selezione di potenziali datori di lavoro attraverso
mailing list e una loro mappatura;
•la selezione di annunci di lavoro, attraverso le testate e
i siti specializzati;
•incontri con patronati, associazioni sindacali per
informazione e assistenza sulle regole che disciplinano i
rapporti di lavoro.
LA RICERCA DEL LAVOROLA RICERCA DEL LAVORO
Viste le opportunità presenti on-line, bisogna
supportare la persona allsupportare la persona all’’utilizzo del webutilizzo del web, anche
attraverso la navigazione assistita di siti tematici,navigazione assistita di siti tematici,
social networksocial network, blog, fiere virtuali, ecc, blog, fiere virtuali, ecc.
Questo pacchetto deve essere completato –
come già visto - con i servizi per lservizi per l’’impiegoimpiego che
hanno sia siti web, sia sportelli cui rivolgersi (centro
per l'impiego, la borsa continua nazionale del lavoro,
agenzie di lavoro).
LA RICERCA DEL LAVOROLA RICERCA DEL LAVORO
LA PREPARAZIONELA PREPARAZIONE
AL COLLOQUIOAL COLLOQUIO DIDI LAVOROLAVORO
LA PREPARAZIONE AL COLLOQUIOLA PREPARAZIONE AL COLLOQUIO DIDI LAVOROLAVORO
E’ essenziale che la persona possa prepararsi.
La preparazione può essere incentrata su diversi aspetti
del colloquio:
•le aspettativeaspettative del “candidato”
••unun’’analisi condivisa del settore e di quanto si sa oanalisi condivisa del settore e di quanto si sa o èè
possibile sapere dellpossibile sapere dell’’aziendaazienda in questione
•le possibili domande che possono essere fattepossibili domande che possono essere fatte dal
selezionatore del personale (domande personali, sulle
esperienze di lavoro e di formazione, sul cv presentato,
sul lavoro proposto).
LA PREPARAZIONE AL COLLOQUIOLA PREPARAZIONE AL COLLOQUIO DIDI LAVOROLAVORO
L’equipe deve garantire un supporto finalizzato a
empowermentempowerment della persona, per aiutarla a sentirsi
parte attiva e consapevole dei propri diritti/doveri
durante il colloquio.
E’ ugualmente importante fornire alcune
norme comportamentalinorme comportamentali:
•presentarsi al colloquio puntuale e, quindi, informarsi per tempo
su dove si trova la sede, come ci si arriva e in quanto tempo;
•consigliare di adottare un abbigliamento sobrio e ordinato.
aiutare la persona a interagire anche attraverso la capacità di
ascolto.
Per tutto quanto esposto, possono essere molto efficaci
simulazioni del colloquiosimulazioni del colloquio
PRINCIPALE NORMATIVA NAZIONALEPRINCIPALE NORMATIVA NAZIONALE
DIDI RIFERIMENTORIFERIMENTO
LEGGE 28 GIUGNO 2012 , n. 92 (c.d. RIFORMA FORNERO):
“Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una
prospettiva di crescita.” (12G0115)
DECRETO LEGISLATIVO 15 giugno 2015, n. 81 (c.d. JOBS ACT)
“Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della
normativa in tema di mansioni”, a norma dell’art. 1, comma 7, della
legge 10 dicembre 2014, n. 183
DECRETO LEGISLATIVO 4 marzo 2015, n. 23 (c.d. JOBS ACT)
“Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato
a tutele crescenti” in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183
NORMATIVA REGIONALENORMATIVA REGIONALE
DIDI RIFERIMENTORIFERIMENTO
OGNI TERRITORIO RISPONDEOGNI TERRITORIO RISPONDE
ALAL RECEPIMENTORECEPIMENTO DELLADELLA
NORMATIVA NAZIONALENORMATIVA NAZIONALE
ATTUATO DALLA PROPRIA REGIONEATTUATO DALLA PROPRIA REGIONE
LA FORMAZIONE PROFESSIONALELA FORMAZIONE PROFESSIONALE
LA FORMAZIONE PROFESSIONALELA FORMAZIONE PROFESSIONALE
Ogni territorio dispone della propria offerta formativaOgni territorio dispone della propria offerta formativa che nel
rispetto della normativa vigente nazionale e regionale, indica:
• la tipologia di offerta per settore, durata ed eventuali
titoli finali
• i requisiti richiesti per accedervi ed in molti casi tra
questi può essere indicato:
per i cittadini stranieri, adulti e/o minori, il possesso
del permesso di soggiorno
l’assolvimento dell’obbligo scolastico per i minori
LL’’IDAIDA
è l'insieme delle opportunità formative, formali e non,
rivolte ai cittadini italiani e stranieri dai 16 anni in poi,
con o senza titoli di studio, per l'acquisizione di
competenze personali di base
in diversi ambiti e per l'arricchimento del patrimonio
culturale. L' IDA quindi favorisce:
••rientro nel sistema formale dellrientro nel sistema formale dell’’istruzione e dellaistruzione e della
formazione professionale;formazione professionale;
••diffusione e estensione delle conoscenze;diffusione e estensione delle conoscenze;
••acquisizione di specifiche competenze connesse alacquisizione di specifiche competenze connesse al
lavoro e alla vita socialelavoro e alla vita sociale.
LL’’IDAIDA
L'attuazione della legge n. 296/06 ha provveduto a
riorganizzare gli interventi rivolti all'educazione
degli adulti. Sono stati riorganizzati
i centri territoriali permanenti (CTP)centri territoriali permanenti (CTP) che,
unitamente ai corsi serali presso gli istituti di
istruzione secondaria di secondo grado,
formano una struttura denominata
CPIACPIA -- CCentri provinciali per lentri provinciali per l’’istruzione degli adultiistruzione degli adulti [1].
[1] Decreto ministeriale 25 ottobre 2007.
LL’’IDAIDA
Presso i CPIA si possono frequentare a titolo gratuito o
con una partecipazione economica bassa:
•corsi previsti dall’ordinamento scolastico per
conseguire il relativo titolo di studio (soprattutto la
licenza media);
•corsi per rispondere a un’ampia gamma di bisogni
conoscitivi e disciplinari (variabile da centro a centro per
esempio informatica, lingue straniere,ecc.);
•corsi per l’integrazione linguistica e sociale dei
cittadini stranieri (come l’apprendimento della lingua
italiana L2).
LL’’IDAIDA
Rilascio di titoli, certificazioni o attestazioni di crediti
•titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione
(I livello);
•certificazione delle competenze connesse all'obbligo di
istruzione (I livello);
•riconoscimento formale dei percorsi di alfabetizzazione e
di apprendimento della lingua italiana l2 (non inferiore al
livello A2- base livello elementare- del quadro comune
europeo).
Si conferma il
consolidato ruolo strategico dei CPIA
determinando risultati anche in termini di integrazione
TIROCINIO FORMATIVO ETIROCINIO FORMATIVO E
DIDI ORIENTAMENTOORIENTAMENTO
TIROCINIO FORMATIVO ETIROCINIO FORMATIVO E DIDI ORIENTAMENTOORIENTAMENTO
EE’’ un periodo di formazione allun periodo di formazione all’’interno di unainterno di una
realtrealtàà lavorativalavorativa..
Finalizzato alFinalizzato al
SOSTEGNO ALLSOSTEGNO ALL’’INSERIMENTO LAVORATIVOINSERIMENTO LAVORATIVO
può essere destinato a:può essere destinato a:
••lavoratori inoccupati o disoccupati;lavoratori inoccupati o disoccupati;
••persone svantaggiate (varie categorie);persone svantaggiate (varie categorie);
••persone diversamente abili.persone diversamente abili.
TIROCINIO: ELEMENTI ESSENZIALITIROCINIO: ELEMENTI ESSENZIALI
•non costituisce rapporto di lavoro subordinato
•Il tirocinio può essere attivato a partire da 16 anni di
età ma solo avendo assolto all’obbligo scolastico
•viene attivato sulla base di apposite Convenzioni
stipulate tra l’ente promotore e l’azienda ospitante
•la durata è definita in base alla categoria cui
appartiene il beneficiario
TIROCINIO: ELEMENTI ESSENZIALITIROCINIO: ELEMENTI ESSENZIALI
Massimo 24 mesi• Per i portatori di handicap
MassimoMassimo 12 mesi12 mesi•• Per lePer le persone svantaggiatepersone svantaggiate
Massimo 6 mesi
•lavoratori inoccupati o disoccupati
compresi iscritti liste di mobilità;
•allievi Istituti professionali di Stato,
di corsi di formazione professionale;
•studenti che frequentano attività
formative post diploma o post laurea.
DurataSoggetti beneficiari
TIROCINIO: I SOGGETTI PROMOTORITIROCINIO: I SOGGETTI PROMOTORI
••Agenzie regionali per lAgenzie regionali per l’’impiegoimpiego;;
••Strutture di collocamento individuate dalle Regioni;Strutture di collocamento individuate dalle Regioni;
••UniversitUniversitàà e istituti di istruzione universitaria;e istituti di istruzione universitaria;
••Provveditorati agli studi;Provveditorati agli studi;
••Scuole statali/non statali che rilasciano titoli di studio conScuole statali/non statali che rilasciano titoli di studio con
valore legale;valore legale;
••Centri pubblici di formazione e/o orientamento o centri aCentri pubblici di formazione e/o orientamento o centri a
partecipazione pubblica o in regime di convenzione con lapartecipazione pubblica o in regime di convenzione con la
Regione o la Provincia;Regione o la Provincia;
••ComunitComunitàà terapeutiche eterapeutiche e cooperative socialicooperative sociali;;
••Servizi di inserimento lavorativo per disabili gestiti da entiServizi di inserimento lavorativo per disabili gestiti da enti
pubblici delegati dalla Regione;pubblici delegati dalla Regione;
••Istituzioni formative private non aventi scopo di lucroIstituzioni formative private non aventi scopo di lucro
specificatamente autorizzate dalla Regione.specificatamente autorizzate dalla Regione.
TIROCINIO: ATTIVAZIONETIROCINIO: ATTIVAZIONE
I tirocini sono realizzati conI tirocini sono realizzati con apposita Convenzioneapposita Convenzione
stipulata tra l'Ente promotore e il datore di lavoro ospitante,stipulata tra l'Ente promotore e il datore di lavoro ospitante,
alla quale deve essere allegato uno specificoalla quale deve essere allegato uno specifico progettoprogetto
formativoformativo
IlIl tirocinantetirocinante deve essere assicuratodeve essere assicurato contro gli infortunicontro gli infortuni
sul lavoro e per la responsabilitsul lavoro e per la responsabilitàà civile verso terzicivile verso terzi
Deve essere prevista l'erogazione di unaDeve essere prevista l'erogazione di una indennitindennitàà aa
favore del tirocinante che non può in alcun modofavore del tirocinante che non può in alcun modo
configurarsi come forma di retribuzione.configurarsi come forma di retribuzione.
TIROCINIO: LA RIFORMA FORNEROTIROCINIO: LA RIFORMA FORNERO
La Legge n. 92 emanata il 28 giugno 2012
Disposizioni in materia di riforma del mercato del
lavoro in una prospettiva di crescita
ha interessato anche
I tirocini formativi
e ha condotto in sede di Conferenza permanente ad un
accordo e alla definizione di LINEE GUIDALINEE GUIDA condivise in
materia di tirocini formativi e di orientamento.
LA BORSA LAVOROLA BORSA LAVORO
LA BORSA LAVOROLA BORSA LAVORO
LA BORSA LAVOROLA BORSA LAVORO
èè uno strumento particolarmente flessibileuno strumento particolarmente flessibile
di avvio alldi avvio all’’inserimento al lavoroinserimento al lavoro
per categorie svantaggiateper categorie svantaggiate
ee
non costituisce un rapporto di lavoronon costituisce un rapporto di lavoro
Può essere prevista l'erogazione di una "Può essere prevista l'erogazione di una "borsa di studioborsa di studio--lavorolavoro""
a favore del tirocinante che non può in alcun modo configurarsia favore del tirocinante che non può in alcun modo configurarsi
come forma di retribuzione L. 196/97 e D. M. 142/98)come forma di retribuzione L. 196/97 e D. M. 142/98)
LA BORSA LAVORO: ELEMENTI ESSENZIALILA BORSA LAVORO: ELEMENTI ESSENZIALI
•Essere regolarmente soggiornanti in Italia
• Per i minori: aver compiuto almeno 16 anni di età
assolvimento dell’obbligo scolastico
•assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e per la
responsabilità civile verso terzi
•è comunque opportuno stipulare un accordo scritto
tra ente promotore e azienda ospitante indicando
finalità formative, durata e contributo destinato al
borsista
IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO
IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO
I BUONI LAVORO (o VOUCHER)
rappresentano un SISTEMA DI PAGAMENTO
del LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO cioè di
PRESTAZIONI DI LAVORO SVOLTE
IN MODO DISCONTINUO E SALTUARIO
AL DI FUORI DI UN NORMALE CONTRATTO DI
LAVORO
Spetta all'INPS il ruolo di concessionario del servizio
IL SISTEMA DEI BUONI LAVORO: IL JOBS ACTIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO: IL JOBS ACT
Già la Riforma Fornero era intervenuta sulle
PRESTAZIONI DI LAVORO DI TIPO ACCESSORIO
JOBS ACTJOBS ACT
Attualmente sono intervenute anche le novità legislative
previste dal
decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 artt.48,49, 50.
Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione
della normativa in tema di mansioni, a norma dell’art. 1,
comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183
IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO
Il VALORE NOMINALEVALORE NOMINALE DIDI UN BUONOUN BUONO ÈÈ DIDI 10 EURO10 EURO
e comprende la contribuzione in favore della
Gestione separata
dell’Inps (13%), l’assicurazione all’Inail (7%)
e un compenso all’Inps per la gestione del servizio
(5%).
IL VALORE NETTO PER IL PRESTATOREVALORE NETTO PER IL PRESTATORE ÈÈ DIDI
7,50 EURO7,50 EURO.
IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO
VANTAGGIVANTAGGI
Il committente (datore di lavorodatore di lavoro)
può beneficiare di prestazioni nella completa legalità
•Con contribuzione INPS e copertura assicurativa
INAIL
•senza dover stipulare alcun tipo di contratto;
•SI DEVE comunicare alla sede territoriale
dell’Ispettorato del lavoro i dati anagrafici del
lavoratore e la durata della prestazione
a seguito del decreto di modifiche del Jobs Act per la
tracciabilità del voucher (24 settembre 2016);
IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO
I COMMITTENTICOMMITTENTI possono essere:
famiglie, privati, aziende, imprese familiari
operanti nel settore del commercio, turismo e
servizi, imprenditori agricoli, enti senza fini di
lucro, enti pubblici.
Il ricorso ai buoni lavoro è limitato al rapporto diretto
tra prestatore e utilizzatore finale
IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO
Per il PRESTATOREil PRESTATORE (lavoratore)(lavoratore)
Il prestatore può integrare le sue entrate con le
prestazioni occasionali, il cui compenso è esente
da ogni imposizione fiscale e non incide sullo
stato di
disoccupato o inoccupato.
I BUONI LAVOROI BUONI LAVORO: IL JOBS ACT: IL JOBS ACT
AMBITIAMBITI DIDI ATTIVITAATTIVITA’’ e TIPOLOGIAe TIPOLOGIA DIDI PRESTATORIPRESTATORI:
Con il d.lgs. 81 è confermata
l’eliminazione dei limiti oggettivi e soggettivi
per l’espletamento di prestazioni di lavoro accessorio.
Le più diverse attività possono essere svolte
da qualsiasi soggetto:
disoccupato, inoccupato, lavoratore autonomo o
subordinato, full-time o part-time, pensionato,
studente, percettore di prestazioni a sostegno del
reddito.
La sola eccezione riguarda il settore agricolo
I LIMITI ECONOMICI DEL LAVORO ACCESSORIOI LIMITI ECONOMICI DEL LAVORO ACCESSORIO
Il d.lgs. n.81/2015 (Jobs Act) in tema di buoni lavoro ha
stabilito che
IN UN ANNO SOLARE
IL PRESTATORE (lavoratore)
DEVE RISPETTARE I SEGUENTI LIMITI ECONOMICI:
7.000 euro netti (9.333 euro lordi) con riferimento alla totalità
dei committenti; art.48, comma1
3.000 euro netti (4.000 euro lordi) per i soggetti percettori di
prestazioni integrative del salario o con sostegno al reddito
2.000 euro netti (2.666 euro lordi) per prestazioni accessorie
svolte a favore di imprenditori commerciali o professionisti
con riferimento a ciascun committente
IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO
Tra i PRESTATORIPRESTATORI ci sono
i giovani con meno di 25 anni di età, regolarmente
iscritti ad un ciclo di studi presso l’università o un
istituto scolastico di ogni ordine e grado.
I giovani debbono, comunque, aver compiuto i 16 anni
di età e, se minorenni, debbono possedere
autorizzazione alla prestazione di lavoro occasionale da
parte del genitore
o di chi esercita la patria potestà.
IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO
RESTRIZIONI TEMPORALIRESTRIZIONI TEMPORALI
Gli studentistudenti possono accedere al lavoro occasionale accessorio
per attività rese nell’ambito di qualsiasi settore produttivo
il sabato e la domenica, oltre che nei periodi di vacanza.
I “periodi di vacanza” si riferiscono a:
a)“vacanze natalizie” il periodo che va dal 1° dicembre al 10
gennaio;
b) “vacanze pasquali” il periodo che va dalla domenica delle
Palme al martedì successivo il lunedì dell’Angelo;
c) “vacanze estive” i giorni compresi dal 1° giugno al 30
settembre;
IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO
I PRESTATORI STRANIERII PRESTATORI STRANIERI
possono svolgere lavoro occasionale accessorio se
hanno:
• permesso di soggiorno che consente attività
lavorativa, compreso quello per studio;
• nei periodi di disoccupazione, se in possesso di
permesso di soggiorno per “attesa occupazione”.
I BUONI LAVORO: JOBS ACTI BUONI LAVORO: JOBS ACT
I PRESTATORI STRANIERII PRESTATORI STRANIERI
Il d.lgs. n. 81 conferma all’art. 48 comma 5 che
IL COMPENSO DA LAVORO ACCESSORIO
VIENE INCLUSO nella
DETERMINAZIONE DEL REDDITO COMPLESSIVODETERMINAZIONE DEL REDDITO COMPLESSIVO
PER IL RILASCIO O RINNOVO DEL PERMESSOPER IL RILASCIO O RINNOVO DEL PERMESSO DIDI
SOGGIORNOSOGGIORNO
caratterizzandosi per la sua funzione
esclusivamente integrativa.
I BUONI LAVOROI BUONI LAVORO
Tutte le INFORMAZIONI DETTAGLIATE
riguardanti i buoni lavoro possono essere reperite su:
Sito dell’INPS
www.inps.it
LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO
LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO
JOBS ACTJOBS ACT
Diverse le novità in materia di apprendistato derivanti
dal d.lgs. 15 giugno 2015 n. 81d.lgs. 15 giugno 2015 n. 81
Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in
tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10
dicembre 2014, n. 183.
Capo V del d.lgs. n. 81/2015.
Decreto Ministero del lavoro e delle politiche sociali 12Decreto Ministero del lavoro e delle politiche sociali 12
ottobre 2015 (in GU del 21 dicembre 2015)ottobre 2015 (in GU del 21 dicembre 2015)
Definizione degli standard formativi dellDefinizione degli standard formativi dell’’apprendistato eapprendistato e
criteri generali per la realizzazione dei percorsi dicriteri generali per la realizzazione dei percorsi di
apprendistatoapprendistato
LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO
Art. 41, comma 1Art. 41, comma 1
DefinizioneDefinizione
““LL’’apprendistatoapprendistato èè unun contratto di lavoro a tempocontratto di lavoro a tempo
indeterminatoindeterminato finalizzato alla formazione edfinalizzato alla formazione ed
occupazione dei giovanioccupazione dei giovani..””
La formazione professionaleformazione professionale è un elemento
fondamentale.
Infatti è inserita all’interno di questo tipo di contratto di
lavoro, la cui causa è lo scambio tra prestazione
lavorativa e retribuzione a cui si aggiunge l’obbligo
formativo a carico del datore di lavoro.
LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO
PERCHEPERCHE’’ LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO
Il giovane che studia può
contestualmente lavorare e formarsi a
livello professionale
Il datore di lavoro può assumere
giovani ad un costo del lavoro molto più
vantaggioso grazie a diverse
agevolazioni e incentivi.
LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO
Anche per il 2017 sono previsti una serie di
INCENTIVIINCENTIVI per i datori di lavoroper i datori di lavoro per le tre tipologie
di apprendistatoapprendistato disciplinate dal D.Lgs 81/2015:
•• CONTRIBUTIVICONTRIBUTIVI
•• ECONOMICI E RETRIBUTIVIECONOMICI E RETRIBUTIVI
•• NORMATIVINORMATIVI
•• FISCALIFISCALI
Particolare attenzione è rivolta agli incentivi per le due tipologie
correlate alla creazione di un sistema duale di alternanza
scuola-lavoro.
E’ IMPORTANTE sapere che
la normativa è stata recepita con modalità differenti
a livello regionale
Fonte: www.cliclavoro.gov.it
LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO
Art. 42, comma 4Art. 42, comma 4
Disciplina generaleDisciplina generale
Al termine del periodo di apprendistato le parti possono
recedere dal contratto, ai sensi dell'articolo 2118 del codice civile,...
Se nessuna delle parti recede
il rapporto prosegue come ordinario rapporto di
lavoro subordinato a tempo indeterminato.
L’apprendistato è per definizione un contratto di lavoro a tempo
indeterminato,
ma per le regioni e le province autonome che abbiano un sistema
di alternanza scuola-lavoro, la contrattazione collettiva può
definire l’utilizzo di tale contratto, anche a tempo determinato
per le attività stagionali.
LL’’APPRENDISTATO: Disciplina generaleAPPRENDISTATO: Disciplina generale
Il contratto di apprendistato prevede la forma scrittaforma scritta:
• del contratto,del contratto,
•• del patto di provadel patto di prova
•• del piano formativo individuale (PFI)del piano formativo individuale (PFI) che può essere
redatto anche in forma sintetica all'interno del contratto
stesso, quindi contestualmente all’assunzione.
Il PFI può essere definito anche in base a moduli e
formulari stabiliti dalla contrattazione collettiva o dagli
enti bilaterali.
LL’’APPRENDISTATO: Disciplina generaleAPPRENDISTATO: Disciplina generale
•durata minima 6 mesi, salvo attività stagionali;
•vale la normativa vigente sul licenziamento.
•divieto di retribuzione a cottimo
•possibilità di inquadrare il lavoratore fino a due livelli
inferiori rispetto alla categoria spettante in applicazione
del CCNL o, in alternativa, una riduzione della
retribuzione in misura percentuale e graduata in
relazione alla anzianità di servizio;
• presenza di un tutor o referente aziendale.
LL’’APPRENDISTATO: Disciplina generaleAPPRENDISTATO: Disciplina generale
Possibilità di:
-finanziare i percorsi formativi aziendali con i fondi pariteticifondi paritetici
interprofessionaliinterprofessionali anche attraverso accordi con le Regioni;
- riconoscimento della qualifica professionalericonoscimento della qualifica professionale sulla base
dei risultati conseguiti nel percorso di formazione esterna e
interna all’impresa, ai fini contrattuali e delle competenze
acquisite ai fini del proseguimento degli studi o nei percorsi
di istruzione degli adulti;
LL’’APPRENDISTATO: Disciplina generaleAPPRENDISTATO: Disciplina generale
• registrazione della formazione effettuata e della qualifica
professionale eventualmente acquisita nel librettolibretto
formativoformativo, oppure, il datore di lavoro può rilasciare una
dichiarazione per ldichiarazione per l’’accertamento e per la certificazioneaccertamento e per la certificazione
delle competenzedelle competenze e della formazione svolta dall’apprendista
• possibilità di prolungare il periodo di apprendistato inprolungare il periodo di apprendistato in
caso di malattia, infortunio o altra causa di sospensionecaso di malattia, infortunio o altra causa di sospensione
involontaria del rapportoinvolontaria del rapporto, superiore a trenta giorni;
LL’’APPRENDISTATO: Disciplina generaleAPPRENDISTATO: Disciplina generale
PREVIDENZA E ASSISTENZA SOCIALEPREVIDENZA E ASSISTENZA SOCIALE
• assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e
le malattie professionali;
• indennità di malattia;
• assicurazione contro l'invalidità e vecchiaia;
• maternità;
• assegno familiare
• Naspi – indennità di disoccupazione
LL’’APPRENDISTATO: LE 3 TIPOLOGIEAPPRENDISTATO: LE 3 TIPOLOGIE
Il nuovo contratto di apprendistato prevedeIl nuovo contratto di apprendistato prevede 3 tipologie3 tipologie didi
contratto e formazionecontratto e formazione::
• I° LIVELLO - Apprendistato per la qualifica e
il diploma professionale, il diploma di
istruzione secondaria superiore e il certificato
di specializzazione tecnica superiore
• II° LIVELLO - Apprendistato
professionalizzante o contratto di mestiere
• III° LIVELLO - Apprendistato di alta
formazione e ricerca
LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO II°° LIVELLOLIVELLO
Apprendistato per la qualifica e il diplomaApprendistato per la qualifica e il diploma
professionale,professionale,
Il diploma di istruzione secondaria superiore eIl diploma di istruzione secondaria superiore e
il certificato di specializzazione tecnica superioreil certificato di specializzazione tecnica superiore::
• è una forma contrattuale in tutti i settori di attività
per adolescenti/giovani dai 15 anni compiuti fino
a 25 anni che devono concludere il periodo del
diritto - dovere di istruzione e formazione.
• ha una durata massima di 3 anni o di 4 nel caso di
diploma quadriennale regionale.
LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO II°° LIVELLOLIVELLO
Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale,Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale,
Il diploma di istruzione secondaria superiore eIl diploma di istruzione secondaria superiore e
il certificato di specializzazione tecnica superioreil certificato di specializzazione tecnica superiore
si rivolge anchesi rivolge anche ::
•ai giovani che non hanno assolto lgiovani che non hanno assolto l’’obbligo scolasticoobbligo scolastico che
potranno così conseguire il diploma di istruzione
secondaria superiore (es. MSNA)(es. MSNA)
•ma anche agli iscritti a partire dal secondo anno degli
istituti tecnici e professionali di istruzione secondaria
superiore.
•il datore di lavoro deve sottoscrivere un protocollo
con l'istituzione formativa a cui lo studente è iscritto
LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO IIII°° LIVELLOLIVELLO
Apprendistato professionalizzante o contratto diApprendistato professionalizzante o contratto di
mestiere:mestiere:
•consente al giovane lavoratore di conseguire una
qualifica professionale
•questo apprendimento tecnico professionale è rivolto a
giovani tra 18 e 29 anni in tutti i settori di attività, pubblici e
privati
•la durata contrattuale non può essere superiore a 3
anni, 5 per le figure professionali dell’artigianato
LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO IIII°° LIVELLOLIVELLO
Apprendistato professionalizzante o contratto diApprendistato professionalizzante o contratto di
mestiere:mestiere:
• La Regione comunica al datore di lavoro, entro 45 giorni dalla
comunicazione dell’instaurazione del rapporto, l’offerta formativa
pubblica per la formazione trasversale e di base, incluse sedi e
calendario delle attività, per un monte ore totale di 120 ore di
formazione per la durata del triennio.
• Alla formazione trasversale e di base, si affianca la formazione
per l’acquisizione delle competenze tecnico-professionali e
specialistiche, in funzione del profilo professionale e secondo
quanto stabilito dagli accordi interconfederali e dai contratti
collettivi.
LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO IIIIII°° LIVELLOLIVELLO
Apprendistato di alta formazione e ricerca:Apprendistato di alta formazione e ricerca:
Possono essere assunte, in tutti i settori di attività, le persone
di età compresa tra i 18 e i 29 anni.
La finalità è il conseguimento di:
• titoli di studio universitari e di alta formazione compresi il
dottorato di ricerca;
• diplomi rilasciati dagli istituti tecnici superiori (ITS);
• praticantato per l'accesso alle professioni relative a ordini
professionali.
La regolamentazione e la durata del periodo di apprendistato
è decisa dalle singole RegioniRegioni.
LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO
Per approfondire si consiglia:
http://www.cliclavoro.gov.it
JOBS ACTJOBS ACT
BREVI NOTEBREVI NOTE
JOBS ACTJOBS ACT –– AGEVOLAZIONI 2017AGEVOLAZIONI 2017
Sono previste agevolazioni economiche, normative e
fiscali nel nostro sistema giuridico per incentivare le nuove
assunzioni.
Sono previsti alleggerimenti del costo del lavoro per specifiche
categorie di lavoratori e tipologie contrattuali, supportando
economicamente ingresso, reinserimento e stabilizzazione nel
mondo del lavoro.
Nello specifico per il 2017 è previsto un esonero contributivo totale
per le assunzioni stabili di giovani e disoccupati nelle Regioni del
Sud.
Le agevolazioni per le assunzioni si rivolgono anche alle donne, ai
giovani genitori, ai lavoratori over 50, ai lavoratori rientranti nelle
categorie svantaggiate o con status di disabilità accertato e ai
percettori di Naspi e Cigs
Fonte: www.cliclavoro.gov.it
JOBS ACTJOBS ACT –– AGEVOLAZIONI 2017AGEVOLAZIONI 2017
È disponibile una
GUIDA INCENTIVI ALLGUIDA INCENTIVI ALL’’ASSUNZIONE E CREAZIONEASSUNZIONE E CREAZIONE DIDI IMPRESAIMPRESA
di Anpal Servizi.
https://www.cliclavoro.gov.it/Aziende/Incentivi/Documents/guida_incentivi_2017.pdf
Fonte: www.cliclavoro.gov.it
BREVI NOTE SUI CONTRATTIBREVI NOTE SUI CONTRATTI DIDI LAVOROLAVORO
SUBORDINATOSUBORDINATO
CONTRATTO A TEMPO DETERMINATOCONTRATTO A TEMPO DETERMINATO
Il D.Lgs 81/15D.Lgs 81/15 ha eliminato leliminato l’’obbligo di specificare laobbligo di specificare la
causalecausale, cioè
il datore di lavoro non deve più indicare le ragioni
di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo che
lo hanno indotto ad utilizzare la forma contrattuale
a tempo determinato.
Si parla quindi di contratto a termine acausalecontratto a termine acausale
valido per lo svolgimento di qualunque tipo di mansione, sia
nella forma del contratto a termine,
sia nell’ambito di un contratto di somministrazione.
BREVI NOTE SUI CONTRATTIBREVI NOTE SUI CONTRATTI DIDI LAVORO SUBORDINATOLAVORO SUBORDINATO
CONTRATTO A TEMPO DETERMINATOCONTRATTO A TEMPO DETERMINATO
Non può avere una durata superiore a
36 mesi36 mesi
è prorogabile fino a un massimo di
5 volte5 volte
nei limiti della durata massima prevista
(36 mesi).
BREVI NOTE SUI CONTRATTIBREVI NOTE SUI CONTRATTI DIDI LAVORO SUBORDINATOLAVORO SUBORDINATO
CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATOCONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO
Licenziamento discriminatorio, nullo o orale
(art. 2 del D.lgs. 23/2015(art. 2 del D.lgs. 23/2015))
LLa reintegrazione nel posto di lavoro e del risarcimento
del danno è riservato:
•ai casi di illegittimità molto gravi legati a ragioni
discriminatorie/illecite individuate dalla legge (es.
licenziamento della lavoratrice madre o a causa di
matrimonio) che rendono il licenziamento nullo
•ai licenziamenti intimati oralmente e ai casi in cui il giudice
accerta una carenza nella giustificazione di licenziamento
legato alla disabilità fisica o psichica del lavoratore.
IL LAVORO AUTONOMOIL LAVORO AUTONOMO
IL LAVORO AUTONOMOIL LAVORO AUTONOMO
Autoimpiego o autoimpresa sono riservati ai
titolari di protezione internazionale etitolari di protezione internazionale e
umanitariaumanitaria.
ATTENZIONE
èè necessario rivolgersi a personale enecessario rivolgersi a personale e
enti qualificatienti qualificati
in grado di garantire assoluta precisione riguardo a
informazioni, orientamento e accompagnamento
per l’attivazione di un percorso di lavoro autonomo.
IL LAVORO AUTONOMOIL LAVORO AUTONOMO
II principali servizi competentiprincipali servizi competenti cui rivolgersi a
livello locale – come sempre strategici ed essenziali
all’implementazione e realizzazione di queste attività -
possono essere di varia natura:
•camere di commercio;
• incubatori d’impresa;
•associazioni di categoria;
•sportelli e agenzie specializzate.
IL LAVORO AUTONOMOIL LAVORO AUTONOMO
Si può però contribuire comecontribuire come ééquipe per gli aspettiquipe per gli aspetti
informativi generali e con linformativi generali e con l’’accompagnamento durante iaccompagnamento durante i
diversi passaggidiversi passaggi della creazione di impresa.
Infatti, le fasi da seguire sono molteplici, complesse e articolate:
•studio e analisi della fattibilità;
•programmazione e pianificazione (studio del territorio;
analisi della potenziale clientela; stima del budget preventivo;
previsione almeno triennale dei bilanci; piano degli
investimenti e dei finanziamenti; piano degli interventi; analisi
dei rischi e delle possibili soluzioni; individuazione della
forma giuridica più indicata; ecc.);
IL LAVORO AUTONOMOIL LAVORO AUTONOMO
Infatti, le fasi da seguire sono molteplici, complesse e articolate:
•ricerca dei finanziamenti;
•iter burocratici da seguire (apertura della partita Iva;
iscrizione alla camera di commercio, ecc);
•start up dell’impresa;
•accompagnamento successivo all’avvio.
IL LAVORO AUTONOMOIL LAVORO AUTONOMO
Mappare e monitorare anche in questo caso i siti internetMappare e monitorare anche in questo caso i siti internet
dedicati e rivolgersi ai servizi competenti, è sicuramente
strategico soprattutto riguardo
alle diverse forme di sostegno economicoforme di sostegno economico:
• a fondo perduto
• prestiti d’onore
• microcredito
• ecc.
Si rammenta l’importanza di confrontarsi con il
Servizio CentraleServizio Centrale per verificare la possibilità di sostenere
attraverso il budget progettuale lo start up d’impresa o altri
aspetti dell’avvio al lavoro autonomo del/i beneficiario/i.
IL LAVORO AUTONOMO: JOBS ACTIL LAVORO AUTONOMO: JOBS ACT
Le collaborazioni coordinate e continuative
le vecchie “Co.co.co.”
continuano ad esistere
seppur in ambito sempre più ristretto
e andranno a regolare gli autentici rapporti
di questo tipo.
Ciò allo scopo di segnare una
netta demarcazione tra
lavoro dipendente e lavoro effettivamente autonomo.
IL LAVORO AUTONOMO: JOBS ACTIL LAVORO AUTONOMO: JOBS ACT
I CONTRATTI DI LAVORO OCCASIONALE
In presenza di
prestazioni d’opera
(di impresa e professionali)
di cui all’art. 2222 del codice civile
sarà possibile per aziende e professionisti
continuare ad avvalersi delle
prestazioni di lavoro autonomo occasionale
documentate da ordinarie note compenso e
corrisposte ai prestatori al netto della ritenuta
d’acconto del 20%.
GRAZIEGRAZIE

More Related Content

Viewers also liked

Antimicrobial coatings market
Antimicrobial coatings marketAntimicrobial coatings market
Antimicrobial coatings market
pallavi_1234
 
Ebook 6-passos
Ebook 6-passosEbook 6-passos
Ebook 6-passos
info_cimol
 
Accessory organs of digestive system in goat
Accessory organs of digestive system in goat Accessory organs of digestive system in goat
Accessory organs of digestive system in goat
PMAS Arid Agriculture Univsersity Rawalpindi
 
Tarea 1
Tarea 1Tarea 1
Embryogenesis
Embryogenesis Embryogenesis
STUDY OF MACRO LEVEL PROPERTIES OF SCC USING SILICA FUME AND FLY ASH BY USING...
STUDY OF MACRO LEVEL PROPERTIES OF SCC USING SILICA FUME AND FLY ASH BY USING...STUDY OF MACRO LEVEL PROPERTIES OF SCC USING SILICA FUME AND FLY ASH BY USING...
STUDY OF MACRO LEVEL PROPERTIES OF SCC USING SILICA FUME AND FLY ASH BY USING...
IAEME Publication
 
IoT enabled intelligent fleet management
IoT enabled intelligent fleet managementIoT enabled intelligent fleet management
IoT enabled intelligent fleet management
Kalman Tiboldi
 
POTENTIAL HEALTH RISK ASSESSMENT FOR SOIL AND AIR HEAVY METAL CONTAMINATION I...
POTENTIAL HEALTH RISK ASSESSMENT FOR SOIL AND AIR HEAVY METAL CONTAMINATION I...POTENTIAL HEALTH RISK ASSESSMENT FOR SOIL AND AIR HEAVY METAL CONTAMINATION I...
POTENTIAL HEALTH RISK ASSESSMENT FOR SOIL AND AIR HEAVY METAL CONTAMINATION I...
IAEME Publication
 
Apresentação escola
Apresentação escolaApresentação escola
Díptic portes obertes
Díptic portes obertesDíptic portes obertes
Díptic portes obertes
reixac5
 
Contabilidad basica
Contabilidad basicaContabilidad basica
Contabilidad basica
marlonbenitez28
 
Respiratory system of goat
Respiratory system of goatRespiratory system of goat
Niveles de atencion en colombia
Niveles de atencion en colombiaNiveles de atencion en colombia
Niveles de atencion en colombia
Milton Villalba
 

Viewers also liked (13)

Antimicrobial coatings market
Antimicrobial coatings marketAntimicrobial coatings market
Antimicrobial coatings market
 
Ebook 6-passos
Ebook 6-passosEbook 6-passos
Ebook 6-passos
 
Accessory organs of digestive system in goat
Accessory organs of digestive system in goat Accessory organs of digestive system in goat
Accessory organs of digestive system in goat
 
Tarea 1
Tarea 1Tarea 1
Tarea 1
 
Embryogenesis
Embryogenesis Embryogenesis
Embryogenesis
 
STUDY OF MACRO LEVEL PROPERTIES OF SCC USING SILICA FUME AND FLY ASH BY USING...
STUDY OF MACRO LEVEL PROPERTIES OF SCC USING SILICA FUME AND FLY ASH BY USING...STUDY OF MACRO LEVEL PROPERTIES OF SCC USING SILICA FUME AND FLY ASH BY USING...
STUDY OF MACRO LEVEL PROPERTIES OF SCC USING SILICA FUME AND FLY ASH BY USING...
 
IoT enabled intelligent fleet management
IoT enabled intelligent fleet managementIoT enabled intelligent fleet management
IoT enabled intelligent fleet management
 
POTENTIAL HEALTH RISK ASSESSMENT FOR SOIL AND AIR HEAVY METAL CONTAMINATION I...
POTENTIAL HEALTH RISK ASSESSMENT FOR SOIL AND AIR HEAVY METAL CONTAMINATION I...POTENTIAL HEALTH RISK ASSESSMENT FOR SOIL AND AIR HEAVY METAL CONTAMINATION I...
POTENTIAL HEALTH RISK ASSESSMENT FOR SOIL AND AIR HEAVY METAL CONTAMINATION I...
 
Apresentação escola
Apresentação escolaApresentação escola
Apresentação escola
 
Díptic portes obertes
Díptic portes obertesDíptic portes obertes
Díptic portes obertes
 
Contabilidad basica
Contabilidad basicaContabilidad basica
Contabilidad basica
 
Respiratory system of goat
Respiratory system of goatRespiratory system of goat
Respiratory system of goat
 
Niveles de atencion en colombia
Niveles de atencion en colombiaNiveles de atencion en colombia
Niveles de atencion en colombia
 

Similar to Webinar strumenti finalizzati all’inserimento lavorativo

Documento di approfondimento
Documento di approfondimentoDocumento di approfondimento
Documento di approfondimento
ritacalascibetta
 
Career education
Career educationCareer education
Career education
MARIO RIGOLDI
 
Slide il formatore alla sicurezza
Slide il formatore alla sicurezzaSlide il formatore alla sicurezza
Slide il formatore alla sicurezza
Mauro Pepe
 
Politiche di coesione
Politiche di coesionePolitiche di coesione
Politiche di coesione
Partito democratico
 
Alessandra Damiani - Rapporti professionali e Interprofessionali
Alessandra Damiani - Rapporti professionali e InterprofessionaliAlessandra Damiani - Rapporti professionali e Interprofessionali
Alessandra Damiani - Rapporti professionali e Interprofessionali
Barbieri & Associati Dottori Commercialisti - Bologna
 
Relazione infor group spa
Relazione infor group spaRelazione infor group spa
Relazione infor group spaGiorgio Cingari
 
Presentazione corsi
Presentazione corsiPresentazione corsi
Presentazione corsi
Sistemi Qualità
 
INSPIRING ABILITY - WORD.pdf
INSPIRING ABILITY - WORD.pdfINSPIRING ABILITY - WORD.pdf
INSPIRING ABILITY - WORD.pdf
Ilaria Summa
 
Le condizioni di successo dell’alternanza scuola lavoro - L’esperienza presso...
Le condizioni di successo dell’alternanza scuola lavoro - L’esperienza presso...Le condizioni di successo dell’alternanza scuola lavoro - L’esperienza presso...
Le condizioni di successo dell’alternanza scuola lavoro - L’esperienza presso...
itecasarano
 
Articolo1 è Ente Promotre per l'attivazione degli stage in Regione
Articolo1 è Ente Promotre per l'attivazione degli stage in RegioneArticolo1 è Ente Promotre per l'attivazione degli stage in Regione
Articolo1 è Ente Promotre per l'attivazione degli stage in Regione
Agostino Tantini
 
Expatriate Management
Expatriate ManagementExpatriate Management
Expatriate Management
Alfonso Buonaiuto
 
progetto agemap healthcare
progetto agemap healthcareprogetto agemap healthcare
progetto agemap healthcare
tommaso bisagno
 
Pacchetto avvio progetto ONG
Pacchetto avvio progetto ONGPacchetto avvio progetto ONG
Pacchetto avvio progetto ONG
Yellow Shirts
 
Cosa può offrire La Bisaccia alla vostra impresa
Cosa può offrire La Bisaccia alla vostra impresaCosa può offrire La Bisaccia alla vostra impresa
Cosa può offrire La Bisaccia alla vostra impresa
Associazione La Bisaccia
 
Formazione continua
Formazione continuaFormazione continua
Formazione continua
ConfindustriaFirenze
 
Gestione degli espatriati in azienda
Gestione degli espatriati in aziendaGestione degli espatriati in azienda
Gestione degli espatriati in azienda
Alfonso Buonaiuto
 
Reti per il lavoro: riqualificare e assumere personale.
Reti per il lavoro: riqualificare e assumere personale. Reti per il lavoro: riqualificare e assumere personale.
Reti per il lavoro: riqualificare e assumere personale.
ARIFL Regione Lombardia
 
Presentazione primo giorno_mazzarello
Presentazione primo giorno_mazzarelloPresentazione primo giorno_mazzarello
Presentazione primo giorno_mazzarello
Silvio Grosso
 

Similar to Webinar strumenti finalizzati all’inserimento lavorativo (20)

Documento di approfondimento
Documento di approfondimentoDocumento di approfondimento
Documento di approfondimento
 
Career education
Career educationCareer education
Career education
 
Slide il formatore alla sicurezza
Slide il formatore alla sicurezzaSlide il formatore alla sicurezza
Slide il formatore alla sicurezza
 
Politiche di coesione
Politiche di coesionePolitiche di coesione
Politiche di coesione
 
Alessandra Damiani - Rapporti professionali e Interprofessionali
Alessandra Damiani - Rapporti professionali e InterprofessionaliAlessandra Damiani - Rapporti professionali e Interprofessionali
Alessandra Damiani - Rapporti professionali e Interprofessionali
 
Relazione infor group spa
Relazione infor group spaRelazione infor group spa
Relazione infor group spa
 
Presentazione corsi
Presentazione corsiPresentazione corsi
Presentazione corsi
 
INSPIRING ABILITY - WORD.pdf
INSPIRING ABILITY - WORD.pdfINSPIRING ABILITY - WORD.pdf
INSPIRING ABILITY - WORD.pdf
 
Le condizioni di successo dell’alternanza scuola lavoro - L’esperienza presso...
Le condizioni di successo dell’alternanza scuola lavoro - L’esperienza presso...Le condizioni di successo dell’alternanza scuola lavoro - L’esperienza presso...
Le condizioni di successo dell’alternanza scuola lavoro - L’esperienza presso...
 
Articolo1 è Ente Promotre per l'attivazione degli stage in Regione
Articolo1 è Ente Promotre per l'attivazione degli stage in RegioneArticolo1 è Ente Promotre per l'attivazione degli stage in Regione
Articolo1 è Ente Promotre per l'attivazione degli stage in Regione
 
Expatriate Management
Expatriate ManagementExpatriate Management
Expatriate Management
 
progetto agemap healthcare
progetto agemap healthcareprogetto agemap healthcare
progetto agemap healthcare
 
Pacchetto avvio progetto ONG
Pacchetto avvio progetto ONGPacchetto avvio progetto ONG
Pacchetto avvio progetto ONG
 
Cosa può offrire La Bisaccia alla vostra impresa
Cosa può offrire La Bisaccia alla vostra impresaCosa può offrire La Bisaccia alla vostra impresa
Cosa può offrire La Bisaccia alla vostra impresa
 
Brochure MConsulting
Brochure MConsultingBrochure MConsulting
Brochure MConsulting
 
96 2015 lavoratore-autonomo_promozione_salute
96   2015   lavoratore-autonomo_promozione_salute96   2015   lavoratore-autonomo_promozione_salute
96 2015 lavoratore-autonomo_promozione_salute
 
Formazione continua
Formazione continuaFormazione continua
Formazione continua
 
Gestione degli espatriati in azienda
Gestione degli espatriati in aziendaGestione degli espatriati in azienda
Gestione degli espatriati in azienda
 
Reti per il lavoro: riqualificare e assumere personale.
Reti per il lavoro: riqualificare e assumere personale. Reti per il lavoro: riqualificare e assumere personale.
Reti per il lavoro: riqualificare e assumere personale.
 
Presentazione primo giorno_mazzarello
Presentazione primo giorno_mazzarelloPresentazione primo giorno_mazzarello
Presentazione primo giorno_mazzarello
 

Webinar strumenti finalizzati all’inserimento lavorativo

  • 1. LL’’ ACCOGLIENZA INTEGRATA DELLO SPRARACCOGLIENZA INTEGRATA DELLO SPRAR GLI STRUMENTI PER LGLI STRUMENTI PER L’’AVVIOAVVIO ALLALL’’INSERIMENTO LAVORATIVOINSERIMENTO LAVORATIVO
  • 2. Consentire alle persone in accoglienza di avviare un percorso personaleavviare un percorso personale dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico in vista della ((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
  • 3. Consentire alle persone in accoglienza di avviare un percorso personaleavviare un percorso personale dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico in vista della ((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
  • 4. Consentire alle persone in accoglienza di avviare un percorso personaleavviare un percorso personale dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico in vista della ((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
  • 5. Consentire alle persone in accoglienza di avviare un percorso personaleavviare un percorso personale dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico in vista della ((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
  • 6. Consentire alle persone in accoglienza di avviare un percorso personaleavviare un percorso personale dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico in vista della ((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
  • 7. Consentire alle persone in accoglienza di avviare un percorso personaleavviare un percorso personale dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico in vista della ((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
  • 8. Consentire alle persone in accoglienza di avviare un percorso personaleavviare un percorso personale dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico in vista della ((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
  • 9. Consentire alle persone in accoglienza di avviare un percorso personaleavviare un percorso personale dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico in vista della ((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
  • 10. Consentire alle persone in accoglienza di avviare un percorso personaleavviare un percorso personale dd’’inserimento socioinserimento socio--economicoeconomico in vista della ((riri)conquista della propria autonomia)conquista della propria autonomia Obiettivo dellObiettivo dell’’accoglienza SPRARaccoglienza SPRAR
  • 11. INDICAZIONI METODOLOGICHEINDICAZIONI METODOLOGICHE L’orientamento al lavoro richiede - a partire dalla redazione del curriculum vitae e dall’analisi delle competenze - figure professionali espertefigure professionali esperte che possono essere: ••parte integrante dellparte integrante dell’’equipeequipe ••e/o figure professionali esterne alle/o figure professionali esterne all’é’équipequipe ma semprema sempre integrate con il lavoro complessivo di presa in caricointegrate con il lavoro complessivo di presa in carico.
  • 12. INDICAZIONI METODOLOGICHEINDICAZIONI METODOLOGICHE Gli interventi di orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, dovranno necessariamente tenere conto e strutturarsi in base a: •apprendimento della lingua italiana L2 •orientamento legale •orientamento e l’accesso ai servizi del territorio •misure predisposte dall’educatore professionale e dal tutore in caso di minore non accompagnato •emersione di situazioni di vulnerabilità (tortura, violenza; tratta; fragilità psicologica; ecc.) e le relative misure di supporto, presa in carico e riabilitazione •generale condizione di salute, tanto fisica quanto mentale
  • 13. INDICAZIONI METODOLOGICHEINDICAZIONI METODOLOGICHE Questo al fine di predisporre e realizzare un progetto individualizzato, o un PEI nel caso di minore, che nell’arco dell’accoglienza si sviluppi rendendo complementari tutte le azionirendendo complementari tutte le azioni svolte per ogni beneficiario a garanzia della sua efficienza ed efficacia. Infatti il conseguimento dei risultati è determinato anche da una adeguata e specifica gestione delle modalità e dei tempi di realizzazione.
  • 15. LA TEMPORANEITATEMPORANEITA’’ DELLDELL’’ACCOGLIENZAACCOGLIENZA E’ UN CARDINE FONDAMENTALE CHE DEVE ESSERE: ALLA BASE DEL LAVORO DELL’EQUIPE E ASSOLUTAMENTE CHIARO ALLA PERSONA ACCOLTA UN OBIETTIVO SENZA I SUOI TEMPIUN OBIETTIVO SENZA I SUOI TEMPI RESTA UNRESTA UN’’INTENZIONE!INTENZIONE! TemporaneitTemporaneitàà delldell’’accoglienzaaccoglienza
  • 16. INDICAZIONI METODOLOGICHEINDICAZIONI METODOLOGICHE Essenziale la condivisione attivacondivisione attiva con il beneficiario, a partire dalla chiarezza degli obiettivi fissati, anche per non incorrere in equivoci sul ruolo degli operatori e sulle aspettative in merito all’effettivo inserimento lavorativo. Anche i minori non accompagnati hanno il diritto di partecipare attivamente alle decisioni che li riguardano, secondo le modalità che tengano conto dell’età, del grado di maturità e delle singole capacità e attitudini[1]. [1] Convezione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, artt. 5 e 12.
  • 17. INDICAZIONI METODOLOGICHEINDICAZIONI METODOLOGICHE La realizzazione e il buon esito del lavoro dell’équipe per l’accompagnamento all’integrazione lavorativa presuppongono necessariamente collaborazioni e sinergie con i soggetti del territoriocollaborazioni e sinergie con i soggetti del territorio titolari e competenti in materiatitolari e competenti in materia: •centri per l’impiego •centri di orientamento al lavoro o altri servizi comunali preposti •centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) •centri di formazione accreditati •etc.
  • 18. INDICAZIONI METODOLOGICHEINDICAZIONI METODOLOGICHE Stessa cosa dicasi per il mercato del lavoro localemercato del lavoro locale per quanto concerne la realizzazione sia di esperienze formative on the job che di possibili inserimenti lavorativi. La rete territoriale del progetto dovrà necessariamente arricchirsi delle relazioni con le realtrelazioni con le realtàà aziendaliaziendali di varia tipologia, a partire da una mappatura e da azioni di sensibilizzazione e promozione rivolte alle stesse In definitiva si tratta di interlocutori indispensabili da includere nella rete localerete locale che risulterche risulteràà strategicastrategica solo in tal modosolo in tal modo.
  • 19. INDICAZIONI METODOLOGICHEINDICAZIONI METODOLOGICHE PIANO FINANZIARIO MACROVOCE IPIANO FINANZIARIO MACROVOCE I –– PERCORSIPERCORSI DD’’INSERIMENTO SOCIOINSERIMENTO SOCIO--ECONOMICOECONOMICO
  • 20. corsi di formazione tirocini/borse lavoro altre attività per l’integrazione (laboratori, autoimpiego, etc.) Si deve prevedere almeno 7% del contributo richiesto (escluso il cofinanziamento) Per il dettaglio delle attività sviluppabili si rimanda ai Manuali Macrovoce I: spese espressamente legate alle attività di inserimento socio-economico dei beneficiari
  • 21. CHI PUOCHI PUO’’ LAVORARELAVORARE Oltre ai titolari di una forma di protezione – possono svolgere un’attività lavorativa: •i richiedentirichiedenti asiloasilo, se la decisione sulla loro domanda di protezione non viene adottata entro due mesi dalla presentazione della domanda stessa; •i ricorrentiricorrenti se hanno diritto a permanere in Italia con un permesso di soggiorno che consenta lo svolgimento di un’attività lavorativa.
  • 22. STRUMENTI FINALIZZATI ALLSTRUMENTI FINALIZZATI ALL’’INSERIMENTOINSERIMENTO LAVORATIVOLAVORATIVO ••IL CURRICULUM VITAEIL CURRICULUM VITAE •• LA RICERCA DEL LAVOROLA RICERCA DEL LAVORO ••LA PREPARAZIONE AL COLLOQUIOLA PREPARAZIONE AL COLLOQUIO DIDI LAVOROLAVORO ••LA FORMAZIONE PROFESSIONALE E LLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E L’’IDAIDA •• ILIL TIROCINIO FORMATIVO EFORMATIVO E DIDI ORIENTAMENTOORIENTAMENTO •• LA BORSA LAVOROLA BORSA LAVORO •• IL LAVORO OCCASIONALE: I VOUCHERIL LAVORO OCCASIONALE: I VOUCHER •• LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO •• NOTE SUL JOBS ACT: IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO ENOTE SUL JOBS ACT: IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO E INDETERMINATOINDETERMINATO ••IL LAVORO AUTONOMOIL LAVORO AUTONOMO ••II CO.CO.COCO.CO.CO E I CONTRATTIE I CONTRATTI DIDI LAVORO OCCASIONALELAVORO OCCASIONALE
  • 23. Il CURRICULUM VITAEIl CURRICULUM VITAE
  • 24. Il CURRICULUM VITAEIl CURRICULUM VITAE Il CVCV presenta l’insieme delle esperienze formative e lavorative. E’ possibile far emergere, oltre alle conoscenze e competenze professionali, anche gli interessi, le capacità e le attitudini riguardanti altri ambiti d’interesse della persona, così fornendo un quadro più completo. “Carta d’identità del lavoratore”, nonché strumento fondamentale di auto-promozione, il cv è dunque finalizzato a suscitare l’interesse del potenziale datore di lavoro.
  • 25. Il CV se costruito con attenzione e con l’ausilio di professionalità adeguate contribuisce all’attività complessiva di orientamento al lavoro in una logica di empowermentempowerment, aiuta la persona a focalizzare meglio se stesso rispetto agli obiettivi fissati. E’ fondamentale che il cv sia redatto con una partecipazione attivapartecipazione attiva della persona, perché ne sia reale possessore. Infatti, è anche alla base del supporto da fornire riguardo allo sviluppo della capacità di svolgere una ricerca attiva e autonoma del lavororicerca attiva e autonoma del lavoro. Il CURRICULUM VITAEIl CURRICULUM VITAE
  • 26. LA RICERCA DEL LAVOROLA RICERCA DEL LAVORO
  • 27. LA RICERCA DEL LAVOROLA RICERCA DEL LAVORO Nell’ambito delle attività di orientamento è fondamentale fornire informazioni sulla ricerca del lavoro. Aiutando la persona alla predisposizione/aggiornamento del suo cvpredisposizione/aggiornamento del suo cv il supporto necessario si completa, aiutandola nella conoscenza e comprensione della ricerca del lavoro: ••i suoi passaggi fondamentalii suoi passaggi fondamentali ••gli strumenti pigli strumenti piùù strategicistrategici.
  • 28. Gli strumenti piGli strumenti piùù diffusi per la ricerca del lavoro sono:diffusi per la ricerca del lavoro sono: •la definizione, l’aggiornamento e l’invio del CV; •la selezione di potenziali datori di lavoro attraverso mailing list e una loro mappatura; •la selezione di annunci di lavoro, attraverso le testate e i siti specializzati; •incontri con patronati, associazioni sindacali per informazione e assistenza sulle regole che disciplinano i rapporti di lavoro. LA RICERCA DEL LAVOROLA RICERCA DEL LAVORO
  • 29. Viste le opportunità presenti on-line, bisogna supportare la persona allsupportare la persona all’’utilizzo del webutilizzo del web, anche attraverso la navigazione assistita di siti tematici,navigazione assistita di siti tematici, social networksocial network, blog, fiere virtuali, ecc, blog, fiere virtuali, ecc. Questo pacchetto deve essere completato – come già visto - con i servizi per lservizi per l’’impiegoimpiego che hanno sia siti web, sia sportelli cui rivolgersi (centro per l'impiego, la borsa continua nazionale del lavoro, agenzie di lavoro). LA RICERCA DEL LAVOROLA RICERCA DEL LAVORO
  • 30. LA PREPARAZIONELA PREPARAZIONE AL COLLOQUIOAL COLLOQUIO DIDI LAVOROLAVORO
  • 31. LA PREPARAZIONE AL COLLOQUIOLA PREPARAZIONE AL COLLOQUIO DIDI LAVOROLAVORO E’ essenziale che la persona possa prepararsi. La preparazione può essere incentrata su diversi aspetti del colloquio: •le aspettativeaspettative del “candidato” ••unun’’analisi condivisa del settore e di quanto si sa oanalisi condivisa del settore e di quanto si sa o èè possibile sapere dellpossibile sapere dell’’aziendaazienda in questione •le possibili domande che possono essere fattepossibili domande che possono essere fatte dal selezionatore del personale (domande personali, sulle esperienze di lavoro e di formazione, sul cv presentato, sul lavoro proposto).
  • 32. LA PREPARAZIONE AL COLLOQUIOLA PREPARAZIONE AL COLLOQUIO DIDI LAVOROLAVORO L’equipe deve garantire un supporto finalizzato a empowermentempowerment della persona, per aiutarla a sentirsi parte attiva e consapevole dei propri diritti/doveri durante il colloquio. E’ ugualmente importante fornire alcune norme comportamentalinorme comportamentali: •presentarsi al colloquio puntuale e, quindi, informarsi per tempo su dove si trova la sede, come ci si arriva e in quanto tempo; •consigliare di adottare un abbigliamento sobrio e ordinato. aiutare la persona a interagire anche attraverso la capacità di ascolto. Per tutto quanto esposto, possono essere molto efficaci simulazioni del colloquiosimulazioni del colloquio
  • 33. PRINCIPALE NORMATIVA NAZIONALEPRINCIPALE NORMATIVA NAZIONALE DIDI RIFERIMENTORIFERIMENTO LEGGE 28 GIUGNO 2012 , n. 92 (c.d. RIFORMA FORNERO): “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita.” (12G0115) DECRETO LEGISLATIVO 15 giugno 2015, n. 81 (c.d. JOBS ACT) “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni”, a norma dell’art. 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183 DECRETO LEGISLATIVO 4 marzo 2015, n. 23 (c.d. JOBS ACT) “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti” in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183
  • 34. NORMATIVA REGIONALENORMATIVA REGIONALE DIDI RIFERIMENTORIFERIMENTO OGNI TERRITORIO RISPONDEOGNI TERRITORIO RISPONDE ALAL RECEPIMENTORECEPIMENTO DELLADELLA NORMATIVA NAZIONALENORMATIVA NAZIONALE ATTUATO DALLA PROPRIA REGIONEATTUATO DALLA PROPRIA REGIONE
  • 35. LA FORMAZIONE PROFESSIONALELA FORMAZIONE PROFESSIONALE
  • 36. LA FORMAZIONE PROFESSIONALELA FORMAZIONE PROFESSIONALE Ogni territorio dispone della propria offerta formativaOgni territorio dispone della propria offerta formativa che nel rispetto della normativa vigente nazionale e regionale, indica: • la tipologia di offerta per settore, durata ed eventuali titoli finali • i requisiti richiesti per accedervi ed in molti casi tra questi può essere indicato: per i cittadini stranieri, adulti e/o minori, il possesso del permesso di soggiorno l’assolvimento dell’obbligo scolastico per i minori
  • 37. LL’’IDAIDA è l'insieme delle opportunità formative, formali e non, rivolte ai cittadini italiani e stranieri dai 16 anni in poi, con o senza titoli di studio, per l'acquisizione di competenze personali di base in diversi ambiti e per l'arricchimento del patrimonio culturale. L' IDA quindi favorisce: ••rientro nel sistema formale dellrientro nel sistema formale dell’’istruzione e dellaistruzione e della formazione professionale;formazione professionale; ••diffusione e estensione delle conoscenze;diffusione e estensione delle conoscenze; ••acquisizione di specifiche competenze connesse alacquisizione di specifiche competenze connesse al lavoro e alla vita socialelavoro e alla vita sociale.
  • 38. LL’’IDAIDA L'attuazione della legge n. 296/06 ha provveduto a riorganizzare gli interventi rivolti all'educazione degli adulti. Sono stati riorganizzati i centri territoriali permanenti (CTP)centri territoriali permanenti (CTP) che, unitamente ai corsi serali presso gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, formano una struttura denominata CPIACPIA -- CCentri provinciali per lentri provinciali per l’’istruzione degli adultiistruzione degli adulti [1]. [1] Decreto ministeriale 25 ottobre 2007.
  • 39. LL’’IDAIDA Presso i CPIA si possono frequentare a titolo gratuito o con una partecipazione economica bassa: •corsi previsti dall’ordinamento scolastico per conseguire il relativo titolo di studio (soprattutto la licenza media); •corsi per rispondere a un’ampia gamma di bisogni conoscitivi e disciplinari (variabile da centro a centro per esempio informatica, lingue straniere,ecc.); •corsi per l’integrazione linguistica e sociale dei cittadini stranieri (come l’apprendimento della lingua italiana L2).
  • 40. LL’’IDAIDA Rilascio di titoli, certificazioni o attestazioni di crediti •titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione (I livello); •certificazione delle competenze connesse all'obbligo di istruzione (I livello); •riconoscimento formale dei percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana l2 (non inferiore al livello A2- base livello elementare- del quadro comune europeo). Si conferma il consolidato ruolo strategico dei CPIA determinando risultati anche in termini di integrazione
  • 41. TIROCINIO FORMATIVO ETIROCINIO FORMATIVO E DIDI ORIENTAMENTOORIENTAMENTO
  • 42. TIROCINIO FORMATIVO ETIROCINIO FORMATIVO E DIDI ORIENTAMENTOORIENTAMENTO EE’’ un periodo di formazione allun periodo di formazione all’’interno di unainterno di una realtrealtàà lavorativalavorativa.. Finalizzato alFinalizzato al SOSTEGNO ALLSOSTEGNO ALL’’INSERIMENTO LAVORATIVOINSERIMENTO LAVORATIVO può essere destinato a:può essere destinato a: ••lavoratori inoccupati o disoccupati;lavoratori inoccupati o disoccupati; ••persone svantaggiate (varie categorie);persone svantaggiate (varie categorie); ••persone diversamente abili.persone diversamente abili.
  • 43. TIROCINIO: ELEMENTI ESSENZIALITIROCINIO: ELEMENTI ESSENZIALI •non costituisce rapporto di lavoro subordinato •Il tirocinio può essere attivato a partire da 16 anni di età ma solo avendo assolto all’obbligo scolastico •viene attivato sulla base di apposite Convenzioni stipulate tra l’ente promotore e l’azienda ospitante •la durata è definita in base alla categoria cui appartiene il beneficiario
  • 44. TIROCINIO: ELEMENTI ESSENZIALITIROCINIO: ELEMENTI ESSENZIALI Massimo 24 mesi• Per i portatori di handicap MassimoMassimo 12 mesi12 mesi•• Per lePer le persone svantaggiatepersone svantaggiate Massimo 6 mesi •lavoratori inoccupati o disoccupati compresi iscritti liste di mobilità; •allievi Istituti professionali di Stato, di corsi di formazione professionale; •studenti che frequentano attività formative post diploma o post laurea. DurataSoggetti beneficiari
  • 45. TIROCINIO: I SOGGETTI PROMOTORITIROCINIO: I SOGGETTI PROMOTORI ••Agenzie regionali per lAgenzie regionali per l’’impiegoimpiego;; ••Strutture di collocamento individuate dalle Regioni;Strutture di collocamento individuate dalle Regioni; ••UniversitUniversitàà e istituti di istruzione universitaria;e istituti di istruzione universitaria; ••Provveditorati agli studi;Provveditorati agli studi; ••Scuole statali/non statali che rilasciano titoli di studio conScuole statali/non statali che rilasciano titoli di studio con valore legale;valore legale; ••Centri pubblici di formazione e/o orientamento o centri aCentri pubblici di formazione e/o orientamento o centri a partecipazione pubblica o in regime di convenzione con lapartecipazione pubblica o in regime di convenzione con la Regione o la Provincia;Regione o la Provincia; ••ComunitComunitàà terapeutiche eterapeutiche e cooperative socialicooperative sociali;; ••Servizi di inserimento lavorativo per disabili gestiti da entiServizi di inserimento lavorativo per disabili gestiti da enti pubblici delegati dalla Regione;pubblici delegati dalla Regione; ••Istituzioni formative private non aventi scopo di lucroIstituzioni formative private non aventi scopo di lucro specificatamente autorizzate dalla Regione.specificatamente autorizzate dalla Regione.
  • 46. TIROCINIO: ATTIVAZIONETIROCINIO: ATTIVAZIONE I tirocini sono realizzati conI tirocini sono realizzati con apposita Convenzioneapposita Convenzione stipulata tra l'Ente promotore e il datore di lavoro ospitante,stipulata tra l'Ente promotore e il datore di lavoro ospitante, alla quale deve essere allegato uno specificoalla quale deve essere allegato uno specifico progettoprogetto formativoformativo IlIl tirocinantetirocinante deve essere assicuratodeve essere assicurato contro gli infortunicontro gli infortuni sul lavoro e per la responsabilitsul lavoro e per la responsabilitàà civile verso terzicivile verso terzi Deve essere prevista l'erogazione di unaDeve essere prevista l'erogazione di una indennitindennitàà aa favore del tirocinante che non può in alcun modofavore del tirocinante che non può in alcun modo configurarsi come forma di retribuzione.configurarsi come forma di retribuzione.
  • 47. TIROCINIO: LA RIFORMA FORNEROTIROCINIO: LA RIFORMA FORNERO La Legge n. 92 emanata il 28 giugno 2012 Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita ha interessato anche I tirocini formativi e ha condotto in sede di Conferenza permanente ad un accordo e alla definizione di LINEE GUIDALINEE GUIDA condivise in materia di tirocini formativi e di orientamento.
  • 48. LA BORSA LAVOROLA BORSA LAVORO
  • 49. LA BORSA LAVOROLA BORSA LAVORO LA BORSA LAVOROLA BORSA LAVORO èè uno strumento particolarmente flessibileuno strumento particolarmente flessibile di avvio alldi avvio all’’inserimento al lavoroinserimento al lavoro per categorie svantaggiateper categorie svantaggiate ee non costituisce un rapporto di lavoronon costituisce un rapporto di lavoro Può essere prevista l'erogazione di una "Può essere prevista l'erogazione di una "borsa di studioborsa di studio--lavorolavoro"" a favore del tirocinante che non può in alcun modo configurarsia favore del tirocinante che non può in alcun modo configurarsi come forma di retribuzione L. 196/97 e D. M. 142/98)come forma di retribuzione L. 196/97 e D. M. 142/98)
  • 50. LA BORSA LAVORO: ELEMENTI ESSENZIALILA BORSA LAVORO: ELEMENTI ESSENZIALI •Essere regolarmente soggiornanti in Italia • Per i minori: aver compiuto almeno 16 anni di età assolvimento dell’obbligo scolastico •assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e per la responsabilità civile verso terzi •è comunque opportuno stipulare un accordo scritto tra ente promotore e azienda ospitante indicando finalità formative, durata e contributo destinato al borsista
  • 51. IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO
  • 52. IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO I BUONI LAVORO (o VOUCHER) rappresentano un SISTEMA DI PAGAMENTO del LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO cioè di PRESTAZIONI DI LAVORO SVOLTE IN MODO DISCONTINUO E SALTUARIO AL DI FUORI DI UN NORMALE CONTRATTO DI LAVORO Spetta all'INPS il ruolo di concessionario del servizio
  • 53. IL SISTEMA DEI BUONI LAVORO: IL JOBS ACTIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO: IL JOBS ACT Già la Riforma Fornero era intervenuta sulle PRESTAZIONI DI LAVORO DI TIPO ACCESSORIO JOBS ACTJOBS ACT Attualmente sono intervenute anche le novità legislative previste dal decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 artt.48,49, 50. Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’art. 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183
  • 54. IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO Il VALORE NOMINALEVALORE NOMINALE DIDI UN BUONOUN BUONO ÈÈ DIDI 10 EURO10 EURO e comprende la contribuzione in favore della Gestione separata dell’Inps (13%), l’assicurazione all’Inail (7%) e un compenso all’Inps per la gestione del servizio (5%). IL VALORE NETTO PER IL PRESTATOREVALORE NETTO PER IL PRESTATORE ÈÈ DIDI 7,50 EURO7,50 EURO.
  • 55. IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO VANTAGGIVANTAGGI Il committente (datore di lavorodatore di lavoro) può beneficiare di prestazioni nella completa legalità •Con contribuzione INPS e copertura assicurativa INAIL •senza dover stipulare alcun tipo di contratto; •SI DEVE comunicare alla sede territoriale dell’Ispettorato del lavoro i dati anagrafici del lavoratore e la durata della prestazione a seguito del decreto di modifiche del Jobs Act per la tracciabilità del voucher (24 settembre 2016);
  • 56. IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO I COMMITTENTICOMMITTENTI possono essere: famiglie, privati, aziende, imprese familiari operanti nel settore del commercio, turismo e servizi, imprenditori agricoli, enti senza fini di lucro, enti pubblici. Il ricorso ai buoni lavoro è limitato al rapporto diretto tra prestatore e utilizzatore finale
  • 57. IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO Per il PRESTATOREil PRESTATORE (lavoratore)(lavoratore) Il prestatore può integrare le sue entrate con le prestazioni occasionali, il cui compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato.
  • 58. I BUONI LAVOROI BUONI LAVORO: IL JOBS ACT: IL JOBS ACT AMBITIAMBITI DIDI ATTIVITAATTIVITA’’ e TIPOLOGIAe TIPOLOGIA DIDI PRESTATORIPRESTATORI: Con il d.lgs. 81 è confermata l’eliminazione dei limiti oggettivi e soggettivi per l’espletamento di prestazioni di lavoro accessorio. Le più diverse attività possono essere svolte da qualsiasi soggetto: disoccupato, inoccupato, lavoratore autonomo o subordinato, full-time o part-time, pensionato, studente, percettore di prestazioni a sostegno del reddito. La sola eccezione riguarda il settore agricolo
  • 59. I LIMITI ECONOMICI DEL LAVORO ACCESSORIOI LIMITI ECONOMICI DEL LAVORO ACCESSORIO Il d.lgs. n.81/2015 (Jobs Act) in tema di buoni lavoro ha stabilito che IN UN ANNO SOLARE IL PRESTATORE (lavoratore) DEVE RISPETTARE I SEGUENTI LIMITI ECONOMICI: 7.000 euro netti (9.333 euro lordi) con riferimento alla totalità dei committenti; art.48, comma1 3.000 euro netti (4.000 euro lordi) per i soggetti percettori di prestazioni integrative del salario o con sostegno al reddito 2.000 euro netti (2.666 euro lordi) per prestazioni accessorie svolte a favore di imprenditori commerciali o professionisti con riferimento a ciascun committente
  • 60. IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO Tra i PRESTATORIPRESTATORI ci sono i giovani con meno di 25 anni di età, regolarmente iscritti ad un ciclo di studi presso l’università o un istituto scolastico di ogni ordine e grado. I giovani debbono, comunque, aver compiuto i 16 anni di età e, se minorenni, debbono possedere autorizzazione alla prestazione di lavoro occasionale da parte del genitore o di chi esercita la patria potestà.
  • 61. IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO RESTRIZIONI TEMPORALIRESTRIZIONI TEMPORALI Gli studentistudenti possono accedere al lavoro occasionale accessorio per attività rese nell’ambito di qualsiasi settore produttivo il sabato e la domenica, oltre che nei periodi di vacanza. I “periodi di vacanza” si riferiscono a: a)“vacanze natalizie” il periodo che va dal 1° dicembre al 10 gennaio; b) “vacanze pasquali” il periodo che va dalla domenica delle Palme al martedì successivo il lunedì dell’Angelo; c) “vacanze estive” i giorni compresi dal 1° giugno al 30 settembre;
  • 62. IL SISTEMA DEI BUONI LAVOROIL SISTEMA DEI BUONI LAVORO I PRESTATORI STRANIERII PRESTATORI STRANIERI possono svolgere lavoro occasionale accessorio se hanno: • permesso di soggiorno che consente attività lavorativa, compreso quello per studio; • nei periodi di disoccupazione, se in possesso di permesso di soggiorno per “attesa occupazione”.
  • 63. I BUONI LAVORO: JOBS ACTI BUONI LAVORO: JOBS ACT I PRESTATORI STRANIERII PRESTATORI STRANIERI Il d.lgs. n. 81 conferma all’art. 48 comma 5 che IL COMPENSO DA LAVORO ACCESSORIO VIENE INCLUSO nella DETERMINAZIONE DEL REDDITO COMPLESSIVODETERMINAZIONE DEL REDDITO COMPLESSIVO PER IL RILASCIO O RINNOVO DEL PERMESSOPER IL RILASCIO O RINNOVO DEL PERMESSO DIDI SOGGIORNOSOGGIORNO caratterizzandosi per la sua funzione esclusivamente integrativa.
  • 64. I BUONI LAVOROI BUONI LAVORO Tutte le INFORMAZIONI DETTAGLIATE riguardanti i buoni lavoro possono essere reperite su: Sito dell’INPS www.inps.it
  • 66. LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO JOBS ACTJOBS ACT Diverse le novità in materia di apprendistato derivanti dal d.lgs. 15 giugno 2015 n. 81d.lgs. 15 giugno 2015 n. 81 Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183. Capo V del d.lgs. n. 81/2015. Decreto Ministero del lavoro e delle politiche sociali 12Decreto Ministero del lavoro e delle politiche sociali 12 ottobre 2015 (in GU del 21 dicembre 2015)ottobre 2015 (in GU del 21 dicembre 2015) Definizione degli standard formativi dellDefinizione degli standard formativi dell’’apprendistato eapprendistato e criteri generali per la realizzazione dei percorsi dicriteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistatoapprendistato
  • 67. LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO Art. 41, comma 1Art. 41, comma 1 DefinizioneDefinizione ““LL’’apprendistatoapprendistato èè unun contratto di lavoro a tempocontratto di lavoro a tempo indeterminatoindeterminato finalizzato alla formazione edfinalizzato alla formazione ed occupazione dei giovanioccupazione dei giovani..”” La formazione professionaleformazione professionale è un elemento fondamentale. Infatti è inserita all’interno di questo tipo di contratto di lavoro, la cui causa è lo scambio tra prestazione lavorativa e retribuzione a cui si aggiunge l’obbligo formativo a carico del datore di lavoro.
  • 68. LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO PERCHEPERCHE’’ LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO Il giovane che studia può contestualmente lavorare e formarsi a livello professionale Il datore di lavoro può assumere giovani ad un costo del lavoro molto più vantaggioso grazie a diverse agevolazioni e incentivi.
  • 69. LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO Anche per il 2017 sono previsti una serie di INCENTIVIINCENTIVI per i datori di lavoroper i datori di lavoro per le tre tipologie di apprendistatoapprendistato disciplinate dal D.Lgs 81/2015: •• CONTRIBUTIVICONTRIBUTIVI •• ECONOMICI E RETRIBUTIVIECONOMICI E RETRIBUTIVI •• NORMATIVINORMATIVI •• FISCALIFISCALI Particolare attenzione è rivolta agli incentivi per le due tipologie correlate alla creazione di un sistema duale di alternanza scuola-lavoro. E’ IMPORTANTE sapere che la normativa è stata recepita con modalità differenti a livello regionale Fonte: www.cliclavoro.gov.it
  • 70. LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO Art. 42, comma 4Art. 42, comma 4 Disciplina generaleDisciplina generale Al termine del periodo di apprendistato le parti possono recedere dal contratto, ai sensi dell'articolo 2118 del codice civile,... Se nessuna delle parti recede il rapporto prosegue come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. L’apprendistato è per definizione un contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma per le regioni e le province autonome che abbiano un sistema di alternanza scuola-lavoro, la contrattazione collettiva può definire l’utilizzo di tale contratto, anche a tempo determinato per le attività stagionali.
  • 71. LL’’APPRENDISTATO: Disciplina generaleAPPRENDISTATO: Disciplina generale Il contratto di apprendistato prevede la forma scrittaforma scritta: • del contratto,del contratto, •• del patto di provadel patto di prova •• del piano formativo individuale (PFI)del piano formativo individuale (PFI) che può essere redatto anche in forma sintetica all'interno del contratto stesso, quindi contestualmente all’assunzione. Il PFI può essere definito anche in base a moduli e formulari stabiliti dalla contrattazione collettiva o dagli enti bilaterali.
  • 72. LL’’APPRENDISTATO: Disciplina generaleAPPRENDISTATO: Disciplina generale •durata minima 6 mesi, salvo attività stagionali; •vale la normativa vigente sul licenziamento. •divieto di retribuzione a cottimo •possibilità di inquadrare il lavoratore fino a due livelli inferiori rispetto alla categoria spettante in applicazione del CCNL o, in alternativa, una riduzione della retribuzione in misura percentuale e graduata in relazione alla anzianità di servizio; • presenza di un tutor o referente aziendale.
  • 73. LL’’APPRENDISTATO: Disciplina generaleAPPRENDISTATO: Disciplina generale Possibilità di: -finanziare i percorsi formativi aziendali con i fondi pariteticifondi paritetici interprofessionaliinterprofessionali anche attraverso accordi con le Regioni; - riconoscimento della qualifica professionalericonoscimento della qualifica professionale sulla base dei risultati conseguiti nel percorso di formazione esterna e interna all’impresa, ai fini contrattuali e delle competenze acquisite ai fini del proseguimento degli studi o nei percorsi di istruzione degli adulti;
  • 74. LL’’APPRENDISTATO: Disciplina generaleAPPRENDISTATO: Disciplina generale • registrazione della formazione effettuata e della qualifica professionale eventualmente acquisita nel librettolibretto formativoformativo, oppure, il datore di lavoro può rilasciare una dichiarazione per ldichiarazione per l’’accertamento e per la certificazioneaccertamento e per la certificazione delle competenzedelle competenze e della formazione svolta dall’apprendista • possibilità di prolungare il periodo di apprendistato inprolungare il periodo di apprendistato in caso di malattia, infortunio o altra causa di sospensionecaso di malattia, infortunio o altra causa di sospensione involontaria del rapportoinvolontaria del rapporto, superiore a trenta giorni;
  • 75. LL’’APPRENDISTATO: Disciplina generaleAPPRENDISTATO: Disciplina generale PREVIDENZA E ASSISTENZA SOCIALEPREVIDENZA E ASSISTENZA SOCIALE • assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali; • indennità di malattia; • assicurazione contro l'invalidità e vecchiaia; • maternità; • assegno familiare • Naspi – indennità di disoccupazione
  • 76. LL’’APPRENDISTATO: LE 3 TIPOLOGIEAPPRENDISTATO: LE 3 TIPOLOGIE Il nuovo contratto di apprendistato prevedeIl nuovo contratto di apprendistato prevede 3 tipologie3 tipologie didi contratto e formazionecontratto e formazione:: • I° LIVELLO - Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore • II° LIVELLO - Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere • III° LIVELLO - Apprendistato di alta formazione e ricerca
  • 77. LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO II°° LIVELLOLIVELLO Apprendistato per la qualifica e il diplomaApprendistato per la qualifica e il diploma professionale,professionale, Il diploma di istruzione secondaria superiore eIl diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superioreil certificato di specializzazione tecnica superiore:: • è una forma contrattuale in tutti i settori di attività per adolescenti/giovani dai 15 anni compiuti fino a 25 anni che devono concludere il periodo del diritto - dovere di istruzione e formazione. • ha una durata massima di 3 anni o di 4 nel caso di diploma quadriennale regionale.
  • 78. LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO II°° LIVELLOLIVELLO Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale,Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, Il diploma di istruzione secondaria superiore eIl diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superioreil certificato di specializzazione tecnica superiore si rivolge anchesi rivolge anche :: •ai giovani che non hanno assolto lgiovani che non hanno assolto l’’obbligo scolasticoobbligo scolastico che potranno così conseguire il diploma di istruzione secondaria superiore (es. MSNA)(es. MSNA) •ma anche agli iscritti a partire dal secondo anno degli istituti tecnici e professionali di istruzione secondaria superiore. •il datore di lavoro deve sottoscrivere un protocollo con l'istituzione formativa a cui lo studente è iscritto
  • 79. LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO IIII°° LIVELLOLIVELLO Apprendistato professionalizzante o contratto diApprendistato professionalizzante o contratto di mestiere:mestiere: •consente al giovane lavoratore di conseguire una qualifica professionale •questo apprendimento tecnico professionale è rivolto a giovani tra 18 e 29 anni in tutti i settori di attività, pubblici e privati •la durata contrattuale non può essere superiore a 3 anni, 5 per le figure professionali dell’artigianato
  • 80. LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO IIII°° LIVELLOLIVELLO Apprendistato professionalizzante o contratto diApprendistato professionalizzante o contratto di mestiere:mestiere: • La Regione comunica al datore di lavoro, entro 45 giorni dalla comunicazione dell’instaurazione del rapporto, l’offerta formativa pubblica per la formazione trasversale e di base, incluse sedi e calendario delle attività, per un monte ore totale di 120 ore di formazione per la durata del triennio. • Alla formazione trasversale e di base, si affianca la formazione per l’acquisizione delle competenze tecnico-professionali e specialistiche, in funzione del profilo professionale e secondo quanto stabilito dagli accordi interconfederali e dai contratti collettivi.
  • 81. LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO IIIIII°° LIVELLOLIVELLO Apprendistato di alta formazione e ricerca:Apprendistato di alta formazione e ricerca: Possono essere assunte, in tutti i settori di attività, le persone di età compresa tra i 18 e i 29 anni. La finalità è il conseguimento di: • titoli di studio universitari e di alta formazione compresi il dottorato di ricerca; • diplomi rilasciati dagli istituti tecnici superiori (ITS); • praticantato per l'accesso alle professioni relative a ordini professionali. La regolamentazione e la durata del periodo di apprendistato è decisa dalle singole RegioniRegioni.
  • 82. LL’’APPRENDISTATOAPPRENDISTATO Per approfondire si consiglia: http://www.cliclavoro.gov.it
  • 83. JOBS ACTJOBS ACT BREVI NOTEBREVI NOTE
  • 84. JOBS ACTJOBS ACT –– AGEVOLAZIONI 2017AGEVOLAZIONI 2017 Sono previste agevolazioni economiche, normative e fiscali nel nostro sistema giuridico per incentivare le nuove assunzioni. Sono previsti alleggerimenti del costo del lavoro per specifiche categorie di lavoratori e tipologie contrattuali, supportando economicamente ingresso, reinserimento e stabilizzazione nel mondo del lavoro. Nello specifico per il 2017 è previsto un esonero contributivo totale per le assunzioni stabili di giovani e disoccupati nelle Regioni del Sud. Le agevolazioni per le assunzioni si rivolgono anche alle donne, ai giovani genitori, ai lavoratori over 50, ai lavoratori rientranti nelle categorie svantaggiate o con status di disabilità accertato e ai percettori di Naspi e Cigs Fonte: www.cliclavoro.gov.it
  • 85. JOBS ACTJOBS ACT –– AGEVOLAZIONI 2017AGEVOLAZIONI 2017 È disponibile una GUIDA INCENTIVI ALLGUIDA INCENTIVI ALL’’ASSUNZIONE E CREAZIONEASSUNZIONE E CREAZIONE DIDI IMPRESAIMPRESA di Anpal Servizi. https://www.cliclavoro.gov.it/Aziende/Incentivi/Documents/guida_incentivi_2017.pdf Fonte: www.cliclavoro.gov.it
  • 86. BREVI NOTE SUI CONTRATTIBREVI NOTE SUI CONTRATTI DIDI LAVOROLAVORO SUBORDINATOSUBORDINATO CONTRATTO A TEMPO DETERMINATOCONTRATTO A TEMPO DETERMINATO Il D.Lgs 81/15D.Lgs 81/15 ha eliminato leliminato l’’obbligo di specificare laobbligo di specificare la causalecausale, cioè il datore di lavoro non deve più indicare le ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo che lo hanno indotto ad utilizzare la forma contrattuale a tempo determinato. Si parla quindi di contratto a termine acausalecontratto a termine acausale valido per lo svolgimento di qualunque tipo di mansione, sia nella forma del contratto a termine, sia nell’ambito di un contratto di somministrazione.
  • 87. BREVI NOTE SUI CONTRATTIBREVI NOTE SUI CONTRATTI DIDI LAVORO SUBORDINATOLAVORO SUBORDINATO CONTRATTO A TEMPO DETERMINATOCONTRATTO A TEMPO DETERMINATO Non può avere una durata superiore a 36 mesi36 mesi è prorogabile fino a un massimo di 5 volte5 volte nei limiti della durata massima prevista (36 mesi).
  • 88. BREVI NOTE SUI CONTRATTIBREVI NOTE SUI CONTRATTI DIDI LAVORO SUBORDINATOLAVORO SUBORDINATO CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATOCONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO Licenziamento discriminatorio, nullo o orale (art. 2 del D.lgs. 23/2015(art. 2 del D.lgs. 23/2015)) LLa reintegrazione nel posto di lavoro e del risarcimento del danno è riservato: •ai casi di illegittimità molto gravi legati a ragioni discriminatorie/illecite individuate dalla legge (es. licenziamento della lavoratrice madre o a causa di matrimonio) che rendono il licenziamento nullo •ai licenziamenti intimati oralmente e ai casi in cui il giudice accerta una carenza nella giustificazione di licenziamento legato alla disabilità fisica o psichica del lavoratore.
  • 89. IL LAVORO AUTONOMOIL LAVORO AUTONOMO
  • 90. IL LAVORO AUTONOMOIL LAVORO AUTONOMO Autoimpiego o autoimpresa sono riservati ai titolari di protezione internazionale etitolari di protezione internazionale e umanitariaumanitaria. ATTENZIONE èè necessario rivolgersi a personale enecessario rivolgersi a personale e enti qualificatienti qualificati in grado di garantire assoluta precisione riguardo a informazioni, orientamento e accompagnamento per l’attivazione di un percorso di lavoro autonomo.
  • 91. IL LAVORO AUTONOMOIL LAVORO AUTONOMO II principali servizi competentiprincipali servizi competenti cui rivolgersi a livello locale – come sempre strategici ed essenziali all’implementazione e realizzazione di queste attività - possono essere di varia natura: •camere di commercio; • incubatori d’impresa; •associazioni di categoria; •sportelli e agenzie specializzate.
  • 92. IL LAVORO AUTONOMOIL LAVORO AUTONOMO Si può però contribuire comecontribuire come ééquipe per gli aspettiquipe per gli aspetti informativi generali e con linformativi generali e con l’’accompagnamento durante iaccompagnamento durante i diversi passaggidiversi passaggi della creazione di impresa. Infatti, le fasi da seguire sono molteplici, complesse e articolate: •studio e analisi della fattibilità; •programmazione e pianificazione (studio del territorio; analisi della potenziale clientela; stima del budget preventivo; previsione almeno triennale dei bilanci; piano degli investimenti e dei finanziamenti; piano degli interventi; analisi dei rischi e delle possibili soluzioni; individuazione della forma giuridica più indicata; ecc.);
  • 93. IL LAVORO AUTONOMOIL LAVORO AUTONOMO Infatti, le fasi da seguire sono molteplici, complesse e articolate: •ricerca dei finanziamenti; •iter burocratici da seguire (apertura della partita Iva; iscrizione alla camera di commercio, ecc); •start up dell’impresa; •accompagnamento successivo all’avvio.
  • 94. IL LAVORO AUTONOMOIL LAVORO AUTONOMO Mappare e monitorare anche in questo caso i siti internetMappare e monitorare anche in questo caso i siti internet dedicati e rivolgersi ai servizi competenti, è sicuramente strategico soprattutto riguardo alle diverse forme di sostegno economicoforme di sostegno economico: • a fondo perduto • prestiti d’onore • microcredito • ecc. Si rammenta l’importanza di confrontarsi con il Servizio CentraleServizio Centrale per verificare la possibilità di sostenere attraverso il budget progettuale lo start up d’impresa o altri aspetti dell’avvio al lavoro autonomo del/i beneficiario/i.
  • 95. IL LAVORO AUTONOMO: JOBS ACTIL LAVORO AUTONOMO: JOBS ACT Le collaborazioni coordinate e continuative le vecchie “Co.co.co.” continuano ad esistere seppur in ambito sempre più ristretto e andranno a regolare gli autentici rapporti di questo tipo. Ciò allo scopo di segnare una netta demarcazione tra lavoro dipendente e lavoro effettivamente autonomo.
  • 96. IL LAVORO AUTONOMO: JOBS ACTIL LAVORO AUTONOMO: JOBS ACT I CONTRATTI DI LAVORO OCCASIONALE In presenza di prestazioni d’opera (di impresa e professionali) di cui all’art. 2222 del codice civile sarà possibile per aziende e professionisti continuare ad avvalersi delle prestazioni di lavoro autonomo occasionale documentate da ordinarie note compenso e corrisposte ai prestatori al netto della ritenuta d’acconto del 20%.