8. filosofia “slow”
The only thing for certain is that
everything changes. The rate of change
increases. If you want to hang on you
better speed up. That is the message of
today. It could however be useful to
remind everyone that our basic needs
never change. The need to be seen and
appreciated! It is the need to belong. The
need for nearness and care, and for a
little love! This is given only through
slowness in human relations. In order to
master changes, we have to recover
slowness, reflection and togetherness.
There we will find real renewal.
(Guttorm Floistad)
La sola cosa certa è che tutto cambia. Il
tasso di crescita aumenta. Se vuoi
rimanere alto è meglio accelerare. Questo
è il messaggio di oggi. Sarebbe utile
anche ricordare che i nostri bisogni di
base non cambiano mai. Il bisogno di
essere visto e apprezzato! Sono i bisogni
di appartenenza. Il bisogno di vicinanza
e affetto, di un piccolo amore. Sono
possibili solo con relazioni umane
“lente”. Per governare il cambiamento,
dobbiamo recupare la lentezza, la
riflessione, l’unione. Allora troveremo il
vero rinnovamento
(Guttorm Floistad)
9. altre voci
“la calma nell’azione. Come una cascata
diventa nella caduta più lenta e sospesa,
così il grande uomo d’azione suole agire
con più calma di quanto il suo impetuoso
desiderio facesse prevedere prima
dell’azione” (F. Nietzsche)
“… c’è un legame segreto tra lentezza e memoria, tra
velocità e oblio.
“la nostra epoca è ossessionata dal desiderio di
dimenticare, ed è per realizzare tale desiderio che si
abbandona al demone della velocità” (M.K.)
“la velocità è la forma di estasi che la
rivoluzione tecnologica ha regalato
all’uomo. .. Ma quando l’uomo delega il
potere di produrre velocità a una
macchina, allora tutto cambia: il suo
corpo è fuori gioco, e la velocità a cui si
abbandona è incorporea, immateriale”
“ dar forma a una durata è l’esigenza
della bellezza, ma è anche quella della
memoria.” (M.K.)
Nel “cyber life” l’uomo si divide in “on line” e “off
line”: oggi giochiamo a riprodurre e ricreare ogni giorno
la nostra vita relazionale; diventiamo produttori e
consumatori. La mancata negoziazione nella relazione
è segno della nostra primordiale fragilità?” (S.
Bauman)
10. Il “tempo” nelle organizzazioni
I tempi dell’esperienza organizzativa contemporanea si sono progressivamente
diluiti, fino a coincidere con il breve termine (Sennet 1999)
Immersi in tale nuova, obbligata temporalità dell’istante, le persone sperimentano
quotidianamente i sentieri di un inedito nomadismo, e orfani delle grandi
narrazioni, vivono la condanna del frammento all’interno di vissuti comunitari
deboli, nei quali i criteri di misurazione si appannano e nei quali è sempre più arduo
reperire valori condivisibili ai più.
Tutti sono obbligati a un protagonismo individuale esasperato.
Tale prospettiva necessita di una continua ri-analisi di ogni fare in relazione al
nuovo bagaglio di conoscenze nutrito dall’azione quotidiana stessa. Il carattere
provvisorio di ogni conoscenza rende oggi la riflessività un’attività di
accompagnamento continuo di ogni azione, capace in sé si una emancipazione
crescente dei soggetti umani rispetto alle strutture (Tomassini 2006)
11. Il “tempo” nelle organizzazioni
L’organizzazione è in sé < contenitore e contenuto > (Bion): la sua possibilità di
contenere e nutrire colloca il “sapere al lavoro” al centro della scena organizzativa e
attraverso la relazionalità la capacità di generare senso.
La prospettiva è quella di cogliere in ogni frammento del tempo organizzativo una
porzione di autosviluppo del sé
La sfida dell’ambiguità: cogliere simultaneamente il molteplice
14. possibili bisogni, possibili interventi
CORPO
Mindfullness
SENSI
Cocaching di gruppo
RELAZIONE
counselling
PROGETTO
Gruppi di supervisione
COMUNITA’
Comunità di pratica
CONDIVISIONE
Story telling
SENSO DELLA STORIA
Laboratori sulla leadership
VISIONE
Laboratori comunità-istituzione
15. per dei momenti lenti
http://www.shopping24.ilsole24ore.com/sh4/catalog/Category.jsp?CATID=Shopping24Collaterals
18. IL PARADOSSO DEL NOSTRO TEMPO
Abbiamo case più grandi ma famiglie più piccole;
Più comodità, ma meno tempo;
Abbiamo più diplomi, ma meno senso;
Più conoscenza, ma meno giudizio;
Più esperti, ma più problemi;
Più medicine, ma meno salute;
Siamo andati e tornati dalla luna,
Ma abbiamo problemi ad attraversare la strada per
incontrare il nuovo vicino di casa.
Abbiamo costruito più computer per immagazzinare più
informazioni e produrre più informazione,
Ma abbiamo meno comunicazione;
Abbiamo aumentato la quantità,
Ma diminuito la qualità.
Questi sono i tempi del fast food
Ma di digestioni lente;
Alti uomini con piccoli caratteri;
Più profitti ma relazioni superficiali.
È un tempo dove c’è molto fuori dalla finestra,
Ma poco dentro la stanza