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Velocità Dinamismo Simultaneità
Modi e forme della identità narrativa
dai primi del ‘900 all’era digitale
Gino Martorelli
martorelligino@gmail.com
www.jayah.net
2
dr. gino martorelli
Nel periodo storico definito “fin de siècle” – tra l‘800 e il ‘900 – si
verifica uno straordinario incremento nella disponibilità di fonti
energetiche al quale segue una trasformazione della esperienza del
tempo e dello spazio
Velocità Dinamismo Simultaneità
Edouard Leon Cortes (1882-1969) on "The Beautiful Era" in Paris
3
dr. gino martorelli
Gli sviluppi tecnologici emergenti porteranno, in pochi decenni, al crollo
dei tempi di comunicazione e di trasporto, alla contrazione della
distanza vissuta, avvieranno mutamenti culturali nei modi di percepire e
concettualizzare il tempo, lo spazio e i vissuti
Velocità Dinamismo Simultaneità
Edouard Leon Cortes (1882-1969) on "The Beautiful Era" in Paris
4
dr. gino martorelli
La bicicletta, circa quattro volte più rapida
dell’andatura a piedi, era difficile da montare nei suoi
primi modelli.
Dopo il 1886 le ruote furono fatte di misura uguale e
rese più comode, nel 1890, con l’uso dei cerchioni
pneumatici.
Sylvester Baxter (1850–1927) – giornalista, poeta e
urbanista di Boston – osservò che la bicicletta:
«accelera le facoltà percettive dei giovani e li rende
più vigili.»
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
1898 – Maurice Leblanc : Voici des ailes!
« Questo non è due cose differenti come l’uomo e il cavallo:
non c’è un uomo e una macchina, c’è un uomo più rapido »
Valutazione penetrante della influenza della bici sulle
facoltà sensibili e sulle relazioni sociali.
Il disegno di una donna a petto nudo, con una camicia
sbottonata che pende sotto la cintura, i capelli che fluttuano
nel vento, ai polsi nastrini che volano liberi mentre pedala
su una bicicletta alata, prelude il racconto della liberazione
sessuale, sociale e spaziale sperimentata dalle due coppie
del libro durante un giro in bicicletta.
Velocità Dinamismo Simultaneità
6
dr. gino martorelli
1895 – Apertura della grande centrale elettrica delle cascate del Niagara
La corrente impetuosa dell’acqua viene convertita
nell’ancor più rapida corrente impetuosa della
elettricità. L’evento trasformerà totalmente il ritmo
della vita di milioni di persone.
Velocità Dinamismo Simultaneità
7
dr. gino martorelli
Il chimico belga Ernest Solvay, in una
conferenza all’inaugurazione del suo Istituto
di fisiologia a Bruxelles, presenta una teoria
secondo la quale l’elettricità avrebbe
accelerato la crescita dei raccolti e
incrementato la produzione.
Velocità Dinamismo Simultaneità
8
dr. gino martorelli
L’entusiasmo per questa teoria giunge al
culmine con il chimico August Arrhenius,
vincitore del premio Nobel (1903), che si lancia in
esperimenti per verificare l’effetto della
stimolazione elettrica sulla crescita dei
bambini.
Velocità Dinamismo Simultaneità
9
dr. gino martorelli
New York – 1888
si approva la legge che sostituisce all’impiccagione
la morte per elettricità.
1890 – prima esecuzione con la “sedia elettrica”
«[…] la prima scarica di corrente non riuscì ad uccidere l’uomo, e, dopo qualche indugio, fu
data una seconda scarica. Quando tutto fu finito erano trascorsi otto minuti, la vittima era
ricoperta dal sangue fluito dai tagli subiti nei punti di contatto dei collegamenti elettrici, il
procuratore distrettuale era in lacrime, un testimone era svenuto, tutti erano in preda
all’orrore ed un cronista scrisse per il New York Times che era stato uno “spettacolo
rivoltante, assai peggiore dell’impiccagione”»
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
Elettricità e trasporti
1879 - Berlino Primo tram elettrico realizzato da Werner Siemens
1885 - America Primo tram tra Baltimora e Hampden
1890 - Londra Completata la sotterranea elettrificata
1900 - Parigi Esposizione mondiale, i visitatori restano impressionati dal nuovo
ascensore Otis e da un marciapiede mobile, progettato dai Francesi,
che rende più celere il traffico pedonale
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
Il telegrafo incoraggia l’uso di parole non ambigue, per evitare qualsiasi confusione

Il linguaggio del giornalismo diventa più uniforme

Informazione scritta con un minimo di punteggiatura

Velocità, chiarezza e semplicità formano e facilitano
l’affermarsi del nuovo stile telegrafico
La semplificazione della lingua inglese in Hemingway fu in parte una conseguenza
della sua esperienza come corrispondente dall’estero, costretto a preparare i suoi
articoli per la trasmissione via cavo attraverso l’Atlantico.
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
La tecnologia influenza ampiamente la
cronaca dei giornali e modifica il
linguaggio della comunicazione
giornalistica.
L’uso del telegrafo aumenta parallelamente alla necessità di una cronaca rapida.
L’economia dell’espressione produce risparmi monetari, i cronisti diventano sempre
più inclini a scrivere i loro articoli con il minor numero possibile di parole.
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
1880 Londra – The Times installa una linea telefonica diretta con la Camera dei
Comuni, per guadagnare 45 minuti nella cronaca dei dibattiti in tarda serata sulla loro
edizione del mattino.
Lo storico Herbert Casson in uno scritto del 1910 nota:
Con l’uso del telefono è subentrato un nuovo abito mentale.
L’atteggiamento pigro e lento ha subito una mutazione (…) la vita è
divenuta più tesa, vigile, vivace. Il cervello è stato sollevato dall’ansia
dell’attesa per una risposta (…) esso riceve istantaneamente la replica,
ed è libero di considerare altre questioni.
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
1900 – Francia circa 3.000 auto
1913 – Francia circa 100.000 auto
1896 – 1900 almeno dieci giornali sull’automobilismo
1903, il Daily Telegraph lancia una campagna per un
nuovo limite di velocità.
C.S. Rolls dichiara:
«… i nostri istinti secolari sono scossi nel vedere sulla
strada ogni cosa più rapida di un cavallo, ma non appena
i nostri sensi si saranno educati, riconosceremo il fatto
che non è pericolosa la velocità di per sé, ma è pericolosa
l’incapacità di fermarsi».
Il parlamento non si lascia ingannare dal linguaggio ambiguo dei mercanti, e nel 1904 impone
un limite di venti miglia all’ora sulle principali strade pubbliche.
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
Octave Mirbeau
Osservando i mutamenti nelle abitudini e negli
stili di vita, riferendosi alla mente dell’uomo
moderno, nota come sotto l’impatto
dell’automobile essa è divenuta come una:
« pista senza fine… i suoi pensieri, sentimenti e amori sono un turbine di vento;
dappertutto la vita si precipita furiosamente come una carica di cavalleria, e svanisce
cinematograficamente, come gli alberi e i profili lungo una strada. Ogni cosa intorno
all’uomo salta, danza e galoppa in un movimento sfasato rispetto a lui »
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
Negli ultimi decenni del secolo diciannovesimo si assiste a una netta
crescita nella produzione e importazione nazionale di orologi da taschino.
Germania: 12 milioni di orologi importati per una
popolazione tedesca di circa 52 milioni.
Cresce l’attenzione agli intervalli brevi di tempo:
interviste di cinque minuti, conversazioni
telefoniche di un minuto, cambi su biciclette di
cinque secondi.
L’abbondanza di orologi è tanto una risposta a,
quanto una causa di, un aumentato senso della
puntualità, in particolare nei centri urbani.
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
Lo sviluppo tecnologico irrompe nella
dimensione pratica della vita, frammenta
la realtà, genera ed amplifica un senso di
accelerazione nel mutamento di sé.
Questa nuova dirompente esperienza si
affaccia tematicamente alla coscienza
occidentale ed entra nella letteratura
attraverso il capolavoro letterario di
Flaubert: L’educazione sentimentale.
Velocità Dinamismo Simultaneità
Gustave Flaubert
Nel romanzo, la scomposizione della realtà in scene discrete, montate in sequenza, porta alla
luce le implicazioni delle tecnologie nella percezione della realtà: diorama, treno, telegrafo …
18
dr. gino martorelli
Nel romanzo, la scomposizione della realtà in
scene discrete, montate in sequenza, porta alla luce
le implicazioni delle tecnologie nella percezione della
realtà: diorama, treno, telegrafo …
La misura del tempo passa improvvisamente dai
quarti d’ora, agli anni, ai decenni.
Velocità e dinamismo si manifestano come
discontinuità tra una scena e l’altra, transizioni
repentine, cambiamenti inattesi, resi dall’autore
attraverso diversi espedienti letterari.
Tra questi, lo spazio bianco, quello che Proust
riconobbe come «la chose la plus belle» di
L’educazione sentimentale è, forse, il più famoso.
Velocità Dinamismo Simultaneità
Gustave Flaubert: L’educazione sentimentale
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dr. gino martorelli
Edmond Scherer, criticò il romanzo per la sua eccessiva frammentarietà:
[…] Il libro difetta di composizione.
Vediamo sfilare di fronte a noi dei
personaggi, delle scene, ma in maniera
quasi casuale. Abbiamo l’impressione di
avere a che fare con una serie di
medaglioni, o una collezione di fotografie
[…] Gli episodi non portano a nulla.
Carlo Ginzburg, Rapporti di forza, Feltrinelli
Velocità Dinamismo Simultaneità
Gustave Flaubert
L’educazione sentimentale
20
dr. gino martorelli
1898 – lo scrittore Morgan Robertson compone Futiliy
Futility è un romanzo che narra la storia della più ampia imbarcazione in
mare. Simbolo della modernità, incorporava la conoscenza di ogni
scienza, professione e mestiere noti alla civiltà di quel tempo.
Progettata per poter chiudere automaticamente i compartimenti in caso
di collisione, la nave era considerata praticamente inaffondabile, ed aveva
con sé il minimo numero legale consentito di scialuppe di salvataggio.
Gli armatori annunciarono che essa avrebbe proceduto a piena velocità
con ogni tempo.
La prima notte in mare essa tagliò in due un’altra nave. L’uomo di guardia
insistette nel riferire tutto ciò che egli sapeva, nella speranza di mettere
fine a «questa spietata distruzione di vita e di patrimoni per amore della,
velocità». Il nome della nave era Titan.
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
Nel 1912, in seguito alla tragedia del Titanic, il romanzo esce con un nuovo titolo:
Futility, or The Wreck of the Titan.
L’arroganza delle imponenti navi di linea oceaniche, il loro
perseguimento di record di velocità a rischio della vita era il soggetto
del romanzo.
«L’affondamento del Titanic fu la conseguenza più tragica della
velocità, resa possibile da una vasta rivoluzione tecnologica che influì
anche sul modo in cui le persone viaggiavano per lavoro e sulla
rapidità con cui lavoravano una volta arrivate, sul modo in cui si
incontravano e su ciò che facevano insieme, sul modo in cui danzavano
e passeggiavano e, disse qualcuno, anche sul modo in cui pensavano.»
Velocità Dinamismo Simultaneità
22
dr. gino martorelli
La frenesia dei futuristi italiani
Febbraio 1909 – Nel loro Manifesto i futuristi proclamano il più
appassionato rifiuto del passato in un progetto di distruzione dei musei
e delle accademie verso la liberazione della terra dalla
«…sua fetida cancrena di professori, d’archeologi, di ciceroni e di antiquarii.»
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
Forzare i limiti dei generi tradizionali per creare nuove forme
Enrico Prampolini delinea la Cromofonia: un nuovo stato della percezione
Carlo Carrà annuncia una nuova pittura di suoni e di odori
Luigi Russolo da vita a una «musica di rumori» composta da motori a ritorno di
fiamma, stridenti tram elettrici ed urlo di seghe meccaniche risuonanti a differenti ritmi,
in analogia con le valvole battenti e gli irregolari rumori della vita cittadina;
Gli scultori creano figure selvagge e integrano lo spazio vuoto in composizioni di
materiali sempre nuovi;
il teatro futurista balza in mezzo al pubblico e lo trascina nell’azione.
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
Luigi Russolo – Die kunst der Geräusche
Attraversiamo una grande capitale moderna, con le
orecchie più attente degli occhi, e godremo nel
distinguere i risucchi d’acqua, d’aria o di gas nei tubi
metallici, il borbottìo dei motori che fiatano e pulsano
con una indiscutibile animalità, il palpitare delle valvole,
l’andirivieni degli stantuffi, gli stridori delle seghe
meccaniche, i balzi del tram sulle rotaie, lo schioccar
delle fruste, il garrire delle tende e delle bandiere. Ci
divertiremo ad orchestrare idealmente insieme il fragore
delle saracinesche dei negozi, le porte sbatacchianti, il
brusìo e lo scarpiccìo delle folle, i diversi frastuoni delle
stazioni, delle ferrerie, delle filande, delle tipografie, delle
centrali elettriche e delle ferrovie sotterranee
Maffina, G. F., Luigi Russolo e l’arte dei rumori, Torino, ed. Martano, 1978
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
1913 – Boccioni Dinamismo di un ciclista
Uomo, bicicletta e aria si compenetrano in una
composizione di volumi e linee di forza astratti, di arti
che pompano e di vortici turbinosi di luce e di aria.
Il modello corrente di queste opere è la tecnologia,
non le macchine del tempo, né, malgrado il loro elogio
della guerra, armi e pistole.
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
L’esperienza della dinamicità e della simultaneità si
impone in ogni campo. Molti giornalisti del periodo
pensavano che le nuove tecnologie di trasporto e
comunicazione avrebbero annullato il tempo e lo spazio,
creando quella che gli storici avrebbero in seguito definito
epoca della simultaneità.
Velocità Dinamismo Simultaneità
27
dr. gino martorelli
Milioni di soldati, per la prima volta
nella storia dotati di orologi da polso,
scattano all’unisono in risposta agli
ordini telefonici inviati dai quartier
generali ai loro ufficiali.
Velocità Dinamismo Simultaneità
Prima guerra mondiale: estrema tragedia della simultaneità
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dr. gino martorelli
Bertold Brecht – Lehrstück
I drammi didattici di Brecht – La linea di
condotta, L’accordo, Nella giungla delle città,
Baal (…) – appartengono al periodo che va
dal 1928 al 1934.
Nelle Lehrstück, egli mette in
drammaturgia alcuni interrogativi urgenti,
coinvolgendo il pubblico il quale dovrà
decidere i torti e le ragioni dei fatti e dei
personaggi. Un invito a riflettere
sull’eroismo richiesto dalla causa comune
della trasformazione del mondo.
Velocità Dinamismo Simultaneità
Brecht, interprete critico della deriva modernista verso l’uomo del futuro come
annientamento dell’individuo e imitazione della macchina
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dr. gino martorelli
Bertold Brecht – Lehrstück
Nell’atto II° - La Caduta - del dramma
“L’Accordo”, Brecht mette a tema la
caduta dei sogni, spesso trasmutati in
incubi di soggiogamento.
Ci narra di uomini che sfidano l’ambizione
di poter solcare senza limiti le traiettorie
del cielo, e che inevitabilmente cadono,
sopraffatti, più che dalla tecnica, da sé
stessi, dall’individualismo esasperato, da
una volontà di potenza che sfugge loro di
mano.
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
Bertold Brecht – Lehrstück “L’accordo”
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
Bertold Brecht – Lehrstück “L’accordo”
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
In Cina le mascherine per il viso compromettono lo schema sociale di riconoscimento facciale
Lo scorso dicembre, il governo cinese ha approvato una legge che impone a chiunque registri una
nuova scheda SIM di telefonia mobile di sottoporsi a scansione del volto.
La biometria è essenziale per la vita quotidiana in Cina: dall'ordinazione di pasti veloci alla
pianificazione di appuntamenti medici fino all'imbarco di un aereo in oltre 200 aeroporti.
Il riconoscimento facciale viene anche utilizzato nei servizi igienici per impedire a un occupante
di prendere troppa carta igienica, o nelle scuole dove una telecamera registra la frequenza degli
studenti e può offrire previsioni sul comportamento e sul livello di coinvolgimento.
Dimenticammo in queste gare i nostri nomi e il nostro volto.
Alla ricerca del più rapido scatto dimenticammo lo scopo.
Bertold Brecht
Teatro, L’accordo - II La caduta (Lehrstück vom Einverständnis) , trad. it. Torino 1961
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
Bastano 2 ore di attività per
generare cambiamenti significativi
in diverse aree e strutture cerebrali
coinvolte nell’apprendimento e nei
processi relazionali.
Velocità Dinamismo Simultaneità
La storia piega i destini … e i corpi
35
dr. gino martorelli
La velocità con la quale mutano i contesti di riferimento sociali, relazionali e
culturali, piega le dinamiche di formazione delle identità verso una crescente
sintonia con fonti esterne attraverso le quali generare la propria identità e
mantenere la propria stabilità emotiva.
Nei nuovi contesti, la capacità di cogliere i segnali provenienti dagli altri diventa
un aspetto sempre più fondamentale, piegando l’esperienza comune, il modo di
raccontarla a sé e agli altri.
Velocità Dinamismo Simultaneità
1929 → 95 milioni di americani vanno settimanalmente al cinema;
1930 → 46% degli americani possiede una radio (80% nel 1940);
1950 → età d’oro della Tv e della tecnologia dell’informazione
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dr. gino martorelli
Emozioni
Kandô 感動 Kan – primo logogramma –
sentimento (kanjô), sensazione (kanji) ...
Dô – secondo logogramma –
moto, movimento, sommovimento ...
Emozione → ex-movere, moversi-da...
Muoversi, orientarsi, assumere una prospettiva sul mondo
In relazione alla prospettiva vediamo alcuni aspetti del
mondo, ne elicitiamo alcuni profili, percepiamo alcune
rilevanze, e relative possibilità, mentre ne occultiamo altre.
Valentino Rossi
37
dr. gino martorelli
Emozioni Basiche
il mondo e l’altro sono piegati alla visceralità del sentire
 coinvolgimento viscerale
 attivazione automatica
 “oggetto” di riferimento: relativo alla propria stabilità fisica ed emotiva
Emozioni Non-Basiche
il mondo ed il modo di essere dell’altro rappresentano la fonte principale di
riferimento nella percezione di sé
 coinvolgimento cognitivo-riflessivo
 attivazione mediata dalla relazione
 “oggetto” di riferimento: sociale (regole/valori, contesti, relazioni ecc…)
Emozioni
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dr. gino martorelli
Distinti antecedenti universali, distinte espressioni universali, diversi indici fisiologici,
coerenza tra risposte emotive, rapidità di insorgenza, breve durata, valutazione
automatica, attivazione spontanea, continuità tra comportamento animale e umano.
Paul Ekman * → sei emozioni di base
Robert Plutchik e Nico Frijda → otto emozioni di base
Gioia *
Sorpresa *
Rabbia *
Paura *
Disgusto *
Accettazione
Tristezza *
Anticipazione
Emozioni di base
39
dr. gino martorelli
Incapacità
Inadeguatezza
Insicurezza
Insufficienza
Inautenticità
Vuoto
Insoddisfazione
Incompetenza
Competitività
Invasività
Oppositività
Annullamento
Colpa / Vergogna
Noia
Imbarazzo
Indifferenza
Ambiguità
Ambivalenza
Il Mondo e l’Altro, come fonte principale di riferimento nella percezione di sé
 coinvolgimento cognitivo-riflessivo
 attivazione mediata dalla relazione
 “oggetto” di riferimento: sociale (regole/valori, contesti, relazioni ecc…)
Empatia (mimiking)
Tolleranza
Cura
Compassione
Dedizione
Premura
Accoglienza
Sollecitudine
Abnegazione
Consenso
Solidarietà
Perspective Taking
Interp. Coordination
Social Cues
- +
Emozioni non-basiche
40
dr. gino martorelli
Inward Outward
Dominio Outward
• Coinvolgimento cognitivo
• Attivazione mediata da relazioni
• Oggetto di riferimento sociale
• Emozioni non-basiche
Stabilità Emotiva
Dominio Inward
• Coinvolgimento viscerale
• Attivazione automatica
• Oggetto di riferimento stabilità fisica
• Emozioni basiche
Il Mondo e l’Altro piegati alla visceralità Il Sé piegato al Mondo e l’Altro
Diversi modi di emozionarsi
Domini Inward ed Outward della esperienza emotiva
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dr. gino martorelli
Nel gruppo Inward le attivazioni si sovrappongono al sistema coinvolto nella consapevolezza interocettiva
Nel gruppo Outward sono invece attivate maggiormente le regioni fronto-parietali posteriori coinvolte nel
raccogliere informazioni sul Sé e sul mondo esterno
Gruppo Inward attiva maggiormente l'
→ insula posteriore sinistra/BA13
Gruppo Outward → attiva maggiormente il precuneo/BA7, la corteccia prefrontale mediale
destra/BA10 e mediale sinistra/BA25
Inward Outward
Diversi modi di emozionarsi
Domini Inward ed Outward della esperienza emotiva
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dr. gino martorelli
La ricerca di sintonia su fonti esterne attraverso cui
generare e mantenere la propria identità diventa
l’elemento distintivo di un nuovo modo di vivere.
Riesman, agli inizi degli anni ‘50, studia il nuovo
carattere sociale emergente chiamando eterodiretti i
suoi membri tipici e società dipendente da
eterodirezione la società in cui essi vivono.
Velocità Dinamismo Simultaneità
David Riesman e l’emergenza del nuovo carattere eterodiretto
43
dr. gino martorelli
L’individuo eterodiretto si orienta verso lo smisurato palcoscenico
della realtà rappresentata dai media per cercare le linee su cui
modellare le proprie azioni ed emozioni, le immagini e i discorsi a
cui adattarsi e attraverso le quali riconoscersi.
« gli obiettivi che le persone eterodirette perseguono si spostano
seguendo questa guida: ciò che resta inalterato per tutto il corso della
vita è solamente il processo stesso dell’aver di mira l’obiettivo e il fatto
di prestare attenzione ai segnali provenienti dagli altri »
Riesman, 1955, ed. 1961, p. 81
Velocità Dinamismo Simultaneità
44
dr. gino martorelli
Caratteristiche salienti del nuovo carattere eterodiretto:
●
Forte enfasi sulla molteplicità del Sé
●
Primato del linguaggio sulla esperienza
●
Prevalenza delle emozioni cognitive sulle emozioni di base
●
Discontinuità del senso di identità
●
Incertezza della proprietà (Eigenschaft) delle esperienze vissute
●
Dissolvimento del senso di unitarietà personale
Velocità Dinamismo Simultaneità
David Riesman e l’emergenza del nuovo carattere eterodiretto
45
dr. gino martorelli
Domini Outward e Inward della esperienza emotiva
Vuoto
Inadegu
atezza
Insicurezza
Gioia
Paura
Rabbia
Tristezza
Colpa
Emozioni Basiche
Emozioni Non-basiche
46
dr. gino martorelli
L’esperienza del vivere, l’effetto che mi fa ogni
volta essere nel mondo, si esprime e si inscrive
nel corpo lasciando le tracce del mio modo di
sentirmi situato, inclinando la mia natura verso
un modo di sentirmi, ritrovarmi e riconoscermi,
mentre esisto.
Ipseità Alterità Medesimezza
L’incontro con l’Altro mi consente di sentire il corpo in una condizione
che emerge ogni volta come la mia esperienza del vivere (Jemeinigkeit).
47
dr. gino martorelli
Gli effetti generati dall’incontro con l’Altro hanno
sempre a che fare con un corpo vivo – Liebe - si
inscrivono nella carne e lasciano delle tracce che
coinvolgono i substrati fisici e neurali.
I substrati – la nostra stessa carne – nel tempo
possono inclinarsi verso modalità del sentire
orientate di più al corpo o all’Altro.
Ipseità Alterità Medesimezza
48
dr. gino martorelli
Persone prevalentemente strutturate
sulla medesimezza mantengono la
relazione con l’altro e la variabilità
situazionale attraverso la messa a
fuoco degli stati interni, privilegiando
il senso di permanenza di sé.
Hanno un’articolazione più profonda
di stati emotivi di base, le loro
esperienze emozionali sono più
viscerali e corporee.
Persone strutturate prevalentemente sul
versante della ipseità mantengono la
costanza di sé centrata prevalentemente
sull’alterità e la variabilità situazionale.
Il senso di stabilità personale passa
attraverso una focalizzazione maggiore
sull’alterità, il riconoscimento dei propri
stati emotivi avviene a partire dall’altro.
Avvertono i loro stati emotivi interni in
modo più indifferenziato, confuso, le loro
esperienze emozionali sono più cognitive,
slegate dagli stati fisiologici in atto.
Medesimezza Ipseità
Alterità – Medesimezza – Ipseità
49
dr. gino martorelli
Robert Musil → L’uomo senza qualità
La deriva verso l’eterodirezione raggiunge forse la sua forma
narrativa più matura nel capolavoro di Robert Musil:
Der Mann ohne Eigenschaften
Nel romanzo, egli mette a tema un mondo governato
dall’automazione - führung ohne führer.
È il mondo dell’egoismo al ribasso. L’essere umano, un
tempo abituato a compiere i propri atti di governo sulla vita,
è ridotto a vivere come cosa tra le cose, in una serie di
rapporti impersonali: un mondo di qualità senza più uomini.
Velocità Dinamismo Simultaneità
50
dr. gino martorelli
[...] a poco a poco "l'uomo probabile" e la "vita probabile"
incominciavano ad occupare il posto dell' “uomo vero” e
della "vita vera", che erano pura immaginazione e illusione;
come d'altronde Ulrich aveva già accennato affermando che
tutta la questione non era che la conseguenza di uno
sviluppo abbandonato a se stesso. [...] La messe aumenta, e
il suo contenuto diminuisce; come se i frutti avessero sapore
d'ombra, quando tutti i rami sono carichi!
Robert Musil, L'uomo senza qualità, vol. II°, pag. 1370-1371
Velocità Dinamismo Simultaneità
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dr. gino martorelli
Robert Musil → L’uomo senza qualità - (Der Mann ohne Eigenschaften)
Vero e proprio Lebenswerk dell’autore.
In Ulrich (Musil stesso), l’esperienza di una persona che non
arriva più stabilmente a decentrarsi, che non riesce più a
riconoscersi, a mantenersi stabilmente nel tempo e nei contesti.
In Urlich prende forma una vera e propria eclissi dell’identità e,
con essa, quel senso del vuoto che diventerà una delle emozioni
dominanti nell’era digitale, portando milioni di persone a
mendicare riconoscimento, attraverso i dispositivi, nei social
media o nella interazione compulsiva con gli smartphone.
Velocità Dinamismo Simultaneità
Ich will zu viel auf einmal! Diesen großen Fehler hat mein Schreiben
in den ersten Essays, in den Vereinigungen usw fort bis zum Mann
ohne Eigenschaften […] Und ich weiß zu selten, was ich will.
52
dr. gino martorelli
Ciò che io cerco di individuare con questo nome, è, innanzitutto, un
insieme assolutamente eterogeneo che implica discorsi, istituzioni,
strutture architettoniche, decisioni regolative, leggi, misure amministrative,
enunciati scientifici, proposizioni filosofiche, morali e filantropiche, in
breve: tanto del detto che del non-detto, ecco gli elementi del
dispositivo. Il dispositivo è la rete che si stabilisce fra questi elementi…
Dispositivo
Michel Foucault
53
dr. gino martorelli
Ho detto che il dispositivo è di natura essenzialmente strategica, il che implica che si
tratti di una certa manipolazione di rapporti di forza, di un intervento razionale e
concertato nei rapporti di forza, sia per orientarli in una certa direzione, sia per
bloccarli o per fissarli e utilizzarli. Il dispositivo è sempre iscritto in un gioco di potere
e, insieme, sempre legato a dei limiti del sapere, che derivano da esso e, nella stessa
misura, lo condizionano. Il dispositivo è appunto questo: un insieme di strategie di
rapporti di forza che condizionano certi tipi di sapere e ne sono condizionati
Dispositivo
Michel Foucault
54
dr. gino martorelli
Quel che definisce i dispositivi con cui abbiamo a che fare nella fase attuale del
capitalismo è che essi non agiscono piú tanto attraverso la produzione di un
soggetto, quanto attraverso dei processi che possiamo chiamare di
desoggettivazione. Un momento desoggettivante era certo implicito in ogni
processo di soggettivazione e l’Io penitenziale si costituiva, lo abbiamo visto, solo
attraverso la propria negazione; ma quel che avviene ora è che processi di
soggettivazione e processi di desoggettivazione sembrano diventare
reciprocamente indifferenti e non danno luogo alla ricomposizione di un
nuovo soggetto, se non in forma larvata e, per cosí dire, spettrale.
Dispositivo
Giorgio Agamben
55
dr. gino martorelli
Le società contemporanee si presentano come dei corpi inerti
attraversati da giganteschi processi di desoggettivazione cui non fa
riscontro alcuna soggettivazione reale.
Dispositivo
Giorgio Agamben
56
dr. gino martorelli
Byung-Chul Han e il “panottico digitale”
Emergenza di un nuovo sistema di
controllo, fondato su un duplice
meccanismo potentissimo.
Dati come punto nevralgico di una nuova
“dialettica dell’illuminismo” non più
fondato sul mito della ragione, bensì,
sulla fede cieca al dato puro e semplice.
Dispositivo
Quantified self → riduzione della vita umana all’io quantificato
Social networks come “luoghi” nei quali e attraverso i quali formattare la propria identità
esponendola alla valutazione degli altri in attesa di essere riconosciuti e legittimati. Ricerca
della celebrità per la celebrità. Desiderio di vivere nel panottico.
57
dr. gino martorelli
Essere se stessi è un evento sempre nell'atto di compiersi
Le emozioni – ex-movere, muoversi da – ci sorprendono nel momento in
cui i profili di mondo che le attualizzano, lasciandoci incontrare con
aspetti impensati o sconosciuti di noi stessi e del mondo, fanno saltare il
senso di sicurezza e di stabilità che accompagna il riconoscimento di sé
nella esperienza in corso.
Essere sé e riconoscersi nelle emozioni
58
dr. gino martorelli
Quanto più le emozioni ed i profili di mondo elicitati mettono in crisi
aspetti che sono a fondamento del nostro sentirci vivere, tanto più
elevato sarà il rischio di non riuscire ad integrare i vissuti in una
“coerenza” di sé sedimentata e stabilizzata, di non riconoscersi.
L’esperienza dell’incontro con l’Alterità può tradursi in una esperienza di
estraneità a sé, più o meno destabilizzante, accompagnata da emozioni
quali sorpresa, paura, rabbia, disgusto …
Essere sé e riconoscersi nelle emozioni
59
dr. gino martorelli
È proprio includendo il discordante con il concordante che
l'intrigo ricomprende il commovente nell’intelligibile.
P. Ricoeur, Tempo e Racconto, Vol1 - pag.78
Essere sé e riconoscersi nelle emozioni
60
dr. gino martorelli
Il linguaggio è radicato nell'azione1
, una delle sue funzioni più importanti consiste
nella possibilità di riconfigurare il sentire e l'agire2
Il tempo diviene tempo umano nella misura in cui è articolato
in modo narrativo; per contro il racconto è significativo nella
misura in cui disegna i tratti dell’esperienza temporale
1) Nishitani N. et all., Broca’s Region: From Action to Language – Physiology 2005: 20, 60-69
2) Paul Ricoeur, Tempo e racconto – Jacabook
Essere sé e riconoscersi nelle emozioni
61
dr. gino martorelli
Il modo di raccontare e di raccontarsi ha sempre un rimando al rapporto
che intratteniamo con il mondo, nei diversi contesti di vita.
Le situazioni di disagio sono sempre accompagnate da una difficoltà – più o
meno grave – ad aprire un accesso autentico alle esperienze vissute.
Le emozioni, portate fuori dal mondo e dalla vita vissuta, non riescono più a
fare delle promesse, le possibilità d'essere si chiudono progressivamente.
Essere sé e riconoscersi nelle emozioni
62
dr. gino martorelli
Il sentire, l’agire e la temporalità
Il linguaggio e i diversi “strati” della esperienza
tv
aspettative
azioni
emozioni
pensieri
bisogni
In ogni istante ciascuno “strato” si inscrive nello strato più profondo della esperienza vissuta
sensazioni
vissuti
tn
Il linguaggio deve dare espressione ai diversi strati della esperienza vissuta
Gli elementi e la struttura della storia devono spiegare il reale sentire ed agire
tv  tempo vissuto - temporalità
tn  tempo narrato
Intreccio
È proprio includendo il discordante con il
concordante che l'intrigo ricomprende il
commovente nell'intelligibile.
P. Ricoeur, Tempo e Racconto, Vol1 - pag.78
63
dr. gino martorelli
Appartenenza
Estraneità
Sé
Mondo Altro
Appartenenza
Estraneità
Andando incontro all’altro andiamo incontro, al tempo stesso, all’effetto che
ci fa l’altro dunque andiamo incontro a noi stessi.
Riconoscimento di sé movimento che esplicita la dialettica incessante ed irrisolvibile
tra sé, il Mondo e l'Altro
Velocità Dinamismo Simultaneità
64
dr. gino martorelli
Esistere → esser-ci qui, ora, in relazione a sé agli altri e al mondo
Leggere un romanzo significa abbandonarsi a un processo che vuole
evocare esperienze, non passare delle informazioni
Marcel Proust → Alla ricerca del tempo perduto
Tema del riconoscimento – dell’altro e di sé –
nell’esperienza dell’irriconoscibile
Velocità Dinamismo Simultaneità
65
dr. gino martorelli
Esistere → esser-ci qui, ora, in relazione a sé agli altri e al mondo
Leggere un romanzo significa abbandonarsi a un processo che vuole
evocare esperienze, non passare delle informazioni
Marcel Proust → Alla ricerca del tempo perduto
« Egli fu un grande architetto del silenzio: il tintinnio di
un cucchiaino che urta una tazza, è uno suoni più
significativi del suo romanzo. I silenzi gettano gli
amanti in una disperazione che ha la stessa forza dei
sussurri del tradimento e delle grida di insulti...»
Stephen Kern, The Culture of Time and Space 1880-1918, Cambridge, Harvard University Press, 1983
Velocità Dinamismo Simultaneità
66
dr. gino martorelli
Nella Ricerca del tempo perduto, gli orologi meccanici sono inutili.
Proust si pone in ascolto per captare le oscillazioni appena
percettibili dei ricordi impressi nel suo corpo, molto tempo
prima, e destinati a ripresentarsi a lui per vie imprevedibili e
incantevoli.
Marcel pensa che il suo corpo custodisca il suo proprio tempo
mentre egli dorme:
« … non su un quadrante segnato superficialmente ma con il
peso regolarmente crescente delle mie forze ristabilite, cui, come
un orologio potente, era consentito di scendere intaccatura per
intaccatura dal mio cervello al resto del mio corpo »
Velocità Dinamismo Simultaneità
67
dr. gino martorelli
Il riconoscimento alle prese con l’assillo dell’irriconoscibile:
« In realtà, ogni lettore, quando legge, è il lettore di se stesso.
L’opera dello scrittore è solo una specie di strumento ottico
offerto al lettore per consentirgli di discernere ciò che forse,
senza quel libro, non avrebbe potuto intravedere in se stesso. Il
riconoscere in sé, da parte del lettore, quanto il libro dice, è la
prova della verità di quest’ultimo... »
Velocità Dinamismo Simultaneità
68
dr. gino martorelli
La comprensione è un processo che implica un corpo situato
La comprensione è la condizione a fondamento dell’atto
L’eccesso di informazione inibisce l’atto
Il processo di informatizzazione genera diffidenza rispetto al corpo
Velocità Dinamismo Simultaneità
69
dr. gino martorelli
Livelli di smaterializzazione
Dal corpo e la vita vissuti al corpo e la vita modellizzati
Linguaggio il
→ sapere proviene per circa il 50% da fonti indirette – corpi non situati –
Scrittura il
→ sapere proviene per circa il 70% da fonti indirette
Digitale il
→ sapere proviene per circa il 90% da fonti indirette
Lo scarto, rispetto alla fonte indiretta – ciò che proviene dal corpo – suscita sospetto,
spaesamento e timore in quanto difficilmente o, addirittura, non più rappresentabile.
Velocità Dinamismo Simultaneità
70
dr. gino martorelli
Sono andato a letto più presto del solito; mi sento un po' raffreddato, forse ho anche la
febbre. Contemplo il soffitto, o forse la tenda rossiccia che incornicia la finestra a balcone
della mia camera d'albergo: difficile distinguere.
Avevo appena finito, quando anche tu hai incominciato a spogliarti.
Aspetto. Sto soltanto in ascolto.
Passi incomprensibili, in lungo e in largo; da questa parte della camera, dall'altra. Ti avvicini
per posare qualcosa sul letto; non lo vedo, chi sa che cosa sarà? Intanto tu apri l'armadio, vi
metti o ne tiri fuori non so che; sento che lo richiudi. Deponi sul tavolo oggetti duri e pesanti;
altri sul marmo del cassettone. Non ti fermi un momento. Poi riconosco il fruscio familiare
dei capelli che si sciolgono e che vengono spazzolati. Poi lo scrosciare dell'acqua nella
catinella. Prima avevo già udito che ti spogliavi dei vestiti, ora di nuovo: non si può
concepire quanta roba hai indosso. Adesso ti sei sfilata le scarpe. Ma ecco che le calze
vanno avanti e indietro sul tappeto morbido, come le scarpe poco fa. Versi acqua nel
bicchiere, tre, quattro volte di seguito, non mi so spiegare perché. Da molto tempo la mia
fantasia ha smesso d'immaginare tutto l'immaginabile, mentre tu evidentemente trovi
sempre qualche altra cosa da fare. Ti sento infilare la camicia da notte. Ma siamo ancora
lontani dalla fine. Ci sono cento faccende da sbrigare. So che ti spicci per riguardo a me;
dunque si vede che tutto è necessario, che fa parte del tuo Io più profondo e come il muto
affaccendarsi degli animali il tuo movimento non s'arresta dal mattino alla sera; con piccoli
gesti incoscienti e innumerevoli, di cui non sai renderti conto, tu t'immergi in un vasto spazio
dove nemmeno un soffio di me stesso t'ha mai raggiunta.
Lo sento per caso, perché ho la febbre e ti aspetto.
Velocità Dinamismo Simultaneità
Robert Musil
Percezioni finissime
71
dr. gino martorelli
Informazione e comprensione
72
dr. gino martorelli
Il digitale curva e deforma lo spazio; rende tutto immediatamente presente o assente.
Muta l'estensione del tempo, trasformando la durata in una successione di attimi.
Uno dei rischi che comporta è la perdita della capacità di stare con sé e con gli altri,
di sentirsi vivere, di annoiarsi, di generare qualcosa nella noia.
Può ridursi, fino a svanire, la capacità di dimorare nella tensione tra il non più e il
non ancora, di riaprirsi possibilità d'essere in relazione a sé e al contesto.
Relazione e Connessione
73
dr. gino martorelli
Il digitale rende più versatile l'esperienza della solitudine
porgendo diverse momentanee possibilità di uscita.
Relazione e Connessione
74
dr. gino martorelli
Al tempo stesso però compromette un accesso più autentico all'esperienza
attraverso la continua dis-locazione in un altrove caratterizzato da un alto grado
di smaterializzazione dove tutto ciò che proviene dal corpo arriva come opaco,
difficile da riconoscere e da riportare nel mondo.
Relazione e Connessione
75
dr. gino martorelli
Nell'estasi della velocità, della performance e della notorietà,
rischiano di svanire corpi, individui, legami, scopi, bisogni,
aspettative … la capacità stessa di generare qualcosa nel vuoto.
Relazione e Connessione
76
dr. gino martorelli
Quanto più le emozioni ed i profili di mondo elicitati mettono in crisi aspetti che
sono a fondamento del nostro sentirci vivere, tanto più elevato sarà il rischio di
non riuscire ad integrare i vissuti in una “coerenza” di sé sedimentata e
stabilizzata, di non riconoscersi.
L’esperienza dell’incontro con l’Alterità può tradursi in una esperienza di
estraneità a sé, più o meno destabilizzante, accompagnata da emozioni quali
sorpresa, paura, rabbia, disgusto …
Relazione e Connessione
77
dr. gino martorelli
È proprio includendo il discordante con il concordante che
l'intrigo ricomprende il commovente nell’intelligibile.
P. Ricoeur, Tempo e Racconto, Vol1 - pag.78
Relazione e Connessione
Vuoto, solitudine ed esclusione sociale
78
dr. gino martorelli
Generare e vivere l’esperienza dell’abbandono, lo stare con sé in una modalità altra
rispetto a quella vissuta nelle esperienze a più elevata reattività
Esplorare la gamma delle possibilità d’essere e delle emozioni vissute
Riconoscere e riconoscersi nelle proprie emozioni, coglierne il senso
Mettere in relazione le emozioni, il vissuto corporeo e le situazioni di contesto
Con quali modalità riusciamo a sostenere, gestire ed esprimere le emozioni
Esplorare il ruolo della parola nell’appropriazione dei vissuti emotivi e nella
riconfigurazione dell’agire e del sentire
Relazione e Connessione
Alcuni benefici dell’immersione nella letteratura
79
dr. gino martorelli
famiglia
amici
relazioni affettive
studio
relazione con sé
sociale e pubblico
lavoro
relazioni affettive
sociale e pubblico
famiglia
ora
Esistere, rapportarsi a se stessi come un poter essere in vista del futuro
Nel delinearsi di un progetto si comprendono le
proprie possibilità
Posizione esistenziale condivisa
80
dr. gino martorelli
Immagini di Sensazioni
Il corpo immaginato dall’interno
L’intuizione di Francis Bacon
Emozioni nel Corpo
81
dr. gino martorelli
L’esperienza del vivere, l’effetto che mi fa ogni
volta essere nel mondo, si esprime e si inscrive
nel corpo lasciando le tracce del mio modo di
sentirmi situato, inclinando la mia natura verso
un modo di sentirmi, ritrovarmi e riconoscermi,
mentre esisto.
Ipseità Alterità Medesimezza
L’incontro con l’Altro mi consente di sentire il corpo in una condizione
che emerge ogni volta come la mia esperienza del vivere (Jemeinigkeit).
82
dr. gino martorelli
Gli effetti generati dall’incontro con l’Altro hanno
sempre a che fare con un corpo vivo (Liebe), si
inscrivono nella carne e lasciano delle tracce
che coinvolgono i substrati fisici e neurali.
I substrati, nel tempo, possono inclinarsi verso
modalità del sentire e dell’agire orientate di
più all’Altro oppure al corpo.
Ipseità Alterità Medesimezza
83
dr. gino martorelli
Social Networks
La modalità “estrattiva” dell’economia basata sui dati
All’apice del suo potere, l’azienda fotografica Kodak impiegava più di
140mila persone e valeva 28 miliardi di dollari. Inventarono persino la
prima macchina fotografica digitale. Ma oggi Kodak è fallita, e il nuovo
protagonista della fotografia digitale è diventato Instagram. Quando
Instagram è stato venduto a Facebook per un miliardo di dollari, nel 2012,
impiegava solo tredici persone.
Dove sono spariti tutti quei posti di lavoro? E che cosa è successo alla
ricchezza creata da tutti quegli impieghi della classe media? [...]
Jaron Lanier, La dignità ai tempi di internet
84
dr. gino martorelli
Social Networks
La modalità “estrattiva” dell’economia basata sui dati
Instagram non vale un miliardo di dollari perché quei tredici lavoratori sono
straordinari. Il suo valore nasce invece dai milioni di utenti che
contribuiscono al network senza essere pagati. Per generare un valore
significativo, le reti sociali hanno bisogno che moltissimi individui vi
partecipino. Ma, quando ciò accade, solo un ristretto gruppo di persone
viene pagato. Il risultato è di centralizzare la ricchezza e limitare la crescita
economica nel suo complesso.
Invece di espandere l’economia creando più valore quantificabile, l’ascesa
delle reti digitali sta arricchendo una minoranza relativa, spostando il valore
creato dai molti al di fuori della contabilità.
Jaron Lanier, La dignità ai tempi di internet
85
dr. gino martorelli
Social Networks
La modalità “estrattiva” dell’economia basata sui dati
Il dato è estratto dalle persone
Le intelligenze artificiali, gli algoritmi e, in generale, gli agenti della computazione
prendono i dati estratti dalle persone, li elaborano e ne producono informazioni,
conoscenza e strumenti che sono ad uso dell’industria e della governance, separati
completamente dalla società, se non sotto forma di prodotti o servizi acquistabili.
Salvatore Iaconesi
https://medium.com/@xdxd_vs_xdxd/oltre-il-gdpr-b89199ad3feb
86
dr. gino martorelli
Le molecole del benessere
87
dr. gino martorelli
●
È possibile prevedere quali prodotti avranno grandi successi commerciali?
●
Perché ci piace ciò che ci piace?
●
Esistono elementi comuni e imprescindibili che legano tutti i grandi fenomeni pop?
●
Si può capire in anticipo quali saranno le tendenze future?
Derek Thompson
Hit Makers: The Science of Popularity in an Age of Distraction
88
dr. gino martorelli
The most popular games for smartphones, where the level of play
must be simple enough to execute with a stray thumb, are often puzzles,
too, including 2048 and Candy Crush. The point of these games is
neither to make players tear out their hair nor to give away the secret
too easily, but rather to design what the neurologist Judy Willis calls
an “achievable challenge.” Most advanced yet achievable — MAYA.
Smaller aha moments […] are all around us ...
BBC–BC–D → Verso – Verso – Coro – Verso – Coro – Ponte
il modo più familiare per bilanciare la ripetizione e la varietà per il pubblico occidentale moderno
https://www.youtube.com/watch?v=l9KW3GtWm30
Derek Thompson
Hit Makers: The Science of Popularity in an Age of Distraction
89
dr. gino martorelli
Nir Eyal
Digital Distraction
https://www.nirandfar.com/digital-distraction
90
dr. gino martorelli
●
Come e perché alcuni prodotti e servizi catturano l’attenzione del grande pubblico?
●
Che cosa hanno in più per coinvolgerci fino a creare nuove abitudini?
●
Esiste un pattern a fondamento del modo in cui le tecnologie ci “agganciano”?
…
●
Cosa ha portato lo smartphone nelle tasche di tutti noi?
●
Come e perché arriviamo a controllarlo molte volte a giorno?
●
Da dove nasce l'ansia da notifica di Facebook?
Nir Eyal
Hooked: How to Build Habit-Forming Products
91
dr. gino martorelli
92
dr. gino martorelli
Nir Eyal
Hooked: How to Build Habit-Forming Products
93
dr. gino martorelli
Entrambi - programmatori e scrittori - hanno a che fare con il
linguaggio, ma in maniera molto diversa: nella programmazione
l’ambiguità può portare al disastro. Quando scrivi codici il
linguaggio deve essere completamente ed esclusivamente
denotativo. Nel linguaggio poetico, al contrario, viene introdotta e
utilizzata una voluta ambiguità, un’implicazione che — stando alla
tradizione classica degli esteti indiani e ai teorici del linguaggio — è
sempre stata oltre qualsiasi possibilità di denotazione.
Linguaggio denotativo e simbolico
La poesia parla attraverso ciò che non dice, grazie alla dhvani: risonanza, vibrazione, riverbero.
dr. gino martorelli 94
dr. gino martorelli
martorelligino@gmail.com
www.jayah.net
CV
392.2874702

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  • 8. 8 dr. gino martorelli L’entusiasmo per questa teoria giunge al culmine con il chimico August Arrhenius, vincitore del premio Nobel (1903), che si lancia in esperimenti per verificare l’effetto della stimolazione elettrica sulla crescita dei bambini. Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 9. 9 dr. gino martorelli New York – 1888 si approva la legge che sostituisce all’impiccagione la morte per elettricità. 1890 – prima esecuzione con la “sedia elettrica” «[…] la prima scarica di corrente non riuscì ad uccidere l’uomo, e, dopo qualche indugio, fu data una seconda scarica. Quando tutto fu finito erano trascorsi otto minuti, la vittima era ricoperta dal sangue fluito dai tagli subiti nei punti di contatto dei collegamenti elettrici, il procuratore distrettuale era in lacrime, un testimone era svenuto, tutti erano in preda all’orrore ed un cronista scrisse per il New York Times che era stato uno “spettacolo rivoltante, assai peggiore dell’impiccagione”» Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 10. 10 dr. gino martorelli Elettricità e trasporti 1879 - Berlino Primo tram elettrico realizzato da Werner Siemens 1885 - America Primo tram tra Baltimora e Hampden 1890 - Londra Completata la sotterranea elettrificata 1900 - Parigi Esposizione mondiale, i visitatori restano impressionati dal nuovo ascensore Otis e da un marciapiede mobile, progettato dai Francesi, che rende più celere il traffico pedonale Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 11. 11 dr. gino martorelli Il telegrafo incoraggia l’uso di parole non ambigue, per evitare qualsiasi confusione  Il linguaggio del giornalismo diventa più uniforme  Informazione scritta con un minimo di punteggiatura  Velocità, chiarezza e semplicità formano e facilitano l’affermarsi del nuovo stile telegrafico La semplificazione della lingua inglese in Hemingway fu in parte una conseguenza della sua esperienza come corrispondente dall’estero, costretto a preparare i suoi articoli per la trasmissione via cavo attraverso l’Atlantico. Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 12. 12 dr. gino martorelli La tecnologia influenza ampiamente la cronaca dei giornali e modifica il linguaggio della comunicazione giornalistica. L’uso del telegrafo aumenta parallelamente alla necessità di una cronaca rapida. L’economia dell’espressione produce risparmi monetari, i cronisti diventano sempre più inclini a scrivere i loro articoli con il minor numero possibile di parole. Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 13. 13 dr. gino martorelli 1880 Londra – The Times installa una linea telefonica diretta con la Camera dei Comuni, per guadagnare 45 minuti nella cronaca dei dibattiti in tarda serata sulla loro edizione del mattino. Lo storico Herbert Casson in uno scritto del 1910 nota: Con l’uso del telefono è subentrato un nuovo abito mentale. L’atteggiamento pigro e lento ha subito una mutazione (…) la vita è divenuta più tesa, vigile, vivace. Il cervello è stato sollevato dall’ansia dell’attesa per una risposta (…) esso riceve istantaneamente la replica, ed è libero di considerare altre questioni. Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 14. 14 dr. gino martorelli 1900 – Francia circa 3.000 auto 1913 – Francia circa 100.000 auto 1896 – 1900 almeno dieci giornali sull’automobilismo 1903, il Daily Telegraph lancia una campagna per un nuovo limite di velocità. C.S. Rolls dichiara: «… i nostri istinti secolari sono scossi nel vedere sulla strada ogni cosa più rapida di un cavallo, ma non appena i nostri sensi si saranno educati, riconosceremo il fatto che non è pericolosa la velocità di per sé, ma è pericolosa l’incapacità di fermarsi». Il parlamento non si lascia ingannare dal linguaggio ambiguo dei mercanti, e nel 1904 impone un limite di venti miglia all’ora sulle principali strade pubbliche. Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 15. 15 dr. gino martorelli Octave Mirbeau Osservando i mutamenti nelle abitudini e negli stili di vita, riferendosi alla mente dell’uomo moderno, nota come sotto l’impatto dell’automobile essa è divenuta come una: « pista senza fine… i suoi pensieri, sentimenti e amori sono un turbine di vento; dappertutto la vita si precipita furiosamente come una carica di cavalleria, e svanisce cinematograficamente, come gli alberi e i profili lungo una strada. Ogni cosa intorno all’uomo salta, danza e galoppa in un movimento sfasato rispetto a lui » Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 16. 16 dr. gino martorelli Negli ultimi decenni del secolo diciannovesimo si assiste a una netta crescita nella produzione e importazione nazionale di orologi da taschino. Germania: 12 milioni di orologi importati per una popolazione tedesca di circa 52 milioni. Cresce l’attenzione agli intervalli brevi di tempo: interviste di cinque minuti, conversazioni telefoniche di un minuto, cambi su biciclette di cinque secondi. L’abbondanza di orologi è tanto una risposta a, quanto una causa di, un aumentato senso della puntualità, in particolare nei centri urbani. Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 17. 17 dr. gino martorelli Lo sviluppo tecnologico irrompe nella dimensione pratica della vita, frammenta la realtà, genera ed amplifica un senso di accelerazione nel mutamento di sé. Questa nuova dirompente esperienza si affaccia tematicamente alla coscienza occidentale ed entra nella letteratura attraverso il capolavoro letterario di Flaubert: L’educazione sentimentale. Velocità Dinamismo Simultaneità Gustave Flaubert Nel romanzo, la scomposizione della realtà in scene discrete, montate in sequenza, porta alla luce le implicazioni delle tecnologie nella percezione della realtà: diorama, treno, telegrafo …
  • 18. 18 dr. gino martorelli Nel romanzo, la scomposizione della realtà in scene discrete, montate in sequenza, porta alla luce le implicazioni delle tecnologie nella percezione della realtà: diorama, treno, telegrafo … La misura del tempo passa improvvisamente dai quarti d’ora, agli anni, ai decenni. Velocità e dinamismo si manifestano come discontinuità tra una scena e l’altra, transizioni repentine, cambiamenti inattesi, resi dall’autore attraverso diversi espedienti letterari. Tra questi, lo spazio bianco, quello che Proust riconobbe come «la chose la plus belle» di L’educazione sentimentale è, forse, il più famoso. Velocità Dinamismo Simultaneità Gustave Flaubert: L’educazione sentimentale
  • 19. 19 dr. gino martorelli Edmond Scherer, criticò il romanzo per la sua eccessiva frammentarietà: […] Il libro difetta di composizione. Vediamo sfilare di fronte a noi dei personaggi, delle scene, ma in maniera quasi casuale. Abbiamo l’impressione di avere a che fare con una serie di medaglioni, o una collezione di fotografie […] Gli episodi non portano a nulla. Carlo Ginzburg, Rapporti di forza, Feltrinelli Velocità Dinamismo Simultaneità Gustave Flaubert L’educazione sentimentale
  • 20. 20 dr. gino martorelli 1898 – lo scrittore Morgan Robertson compone Futiliy Futility è un romanzo che narra la storia della più ampia imbarcazione in mare. Simbolo della modernità, incorporava la conoscenza di ogni scienza, professione e mestiere noti alla civiltà di quel tempo. Progettata per poter chiudere automaticamente i compartimenti in caso di collisione, la nave era considerata praticamente inaffondabile, ed aveva con sé il minimo numero legale consentito di scialuppe di salvataggio. Gli armatori annunciarono che essa avrebbe proceduto a piena velocità con ogni tempo. La prima notte in mare essa tagliò in due un’altra nave. L’uomo di guardia insistette nel riferire tutto ciò che egli sapeva, nella speranza di mettere fine a «questa spietata distruzione di vita e di patrimoni per amore della, velocità». Il nome della nave era Titan. Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 21. 21 dr. gino martorelli Nel 1912, in seguito alla tragedia del Titanic, il romanzo esce con un nuovo titolo: Futility, or The Wreck of the Titan. L’arroganza delle imponenti navi di linea oceaniche, il loro perseguimento di record di velocità a rischio della vita era il soggetto del romanzo. «L’affondamento del Titanic fu la conseguenza più tragica della velocità, resa possibile da una vasta rivoluzione tecnologica che influì anche sul modo in cui le persone viaggiavano per lavoro e sulla rapidità con cui lavoravano una volta arrivate, sul modo in cui si incontravano e su ciò che facevano insieme, sul modo in cui danzavano e passeggiavano e, disse qualcuno, anche sul modo in cui pensavano.» Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 22. 22 dr. gino martorelli La frenesia dei futuristi italiani Febbraio 1909 – Nel loro Manifesto i futuristi proclamano il più appassionato rifiuto del passato in un progetto di distruzione dei musei e delle accademie verso la liberazione della terra dalla «…sua fetida cancrena di professori, d’archeologi, di ciceroni e di antiquarii.» Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 23. 23 dr. gino martorelli Forzare i limiti dei generi tradizionali per creare nuove forme Enrico Prampolini delinea la Cromofonia: un nuovo stato della percezione Carlo Carrà annuncia una nuova pittura di suoni e di odori Luigi Russolo da vita a una «musica di rumori» composta da motori a ritorno di fiamma, stridenti tram elettrici ed urlo di seghe meccaniche risuonanti a differenti ritmi, in analogia con le valvole battenti e gli irregolari rumori della vita cittadina; Gli scultori creano figure selvagge e integrano lo spazio vuoto in composizioni di materiali sempre nuovi; il teatro futurista balza in mezzo al pubblico e lo trascina nell’azione. Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 24. 24 dr. gino martorelli Luigi Russolo – Die kunst der Geräusche Attraversiamo una grande capitale moderna, con le orecchie più attente degli occhi, e godremo nel distinguere i risucchi d’acqua, d’aria o di gas nei tubi metallici, il borbottìo dei motori che fiatano e pulsano con una indiscutibile animalità, il palpitare delle valvole, l’andirivieni degli stantuffi, gli stridori delle seghe meccaniche, i balzi del tram sulle rotaie, lo schioccar delle fruste, il garrire delle tende e delle bandiere. Ci divertiremo ad orchestrare idealmente insieme il fragore delle saracinesche dei negozi, le porte sbatacchianti, il brusìo e lo scarpiccìo delle folle, i diversi frastuoni delle stazioni, delle ferrerie, delle filande, delle tipografie, delle centrali elettriche e delle ferrovie sotterranee Maffina, G. F., Luigi Russolo e l’arte dei rumori, Torino, ed. Martano, 1978 Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 25. 25 dr. gino martorelli 1913 – Boccioni Dinamismo di un ciclista Uomo, bicicletta e aria si compenetrano in una composizione di volumi e linee di forza astratti, di arti che pompano e di vortici turbinosi di luce e di aria. Il modello corrente di queste opere è la tecnologia, non le macchine del tempo, né, malgrado il loro elogio della guerra, armi e pistole. Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 26. 26 dr. gino martorelli L’esperienza della dinamicità e della simultaneità si impone in ogni campo. Molti giornalisti del periodo pensavano che le nuove tecnologie di trasporto e comunicazione avrebbero annullato il tempo e lo spazio, creando quella che gli storici avrebbero in seguito definito epoca della simultaneità. Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 27. 27 dr. gino martorelli Milioni di soldati, per la prima volta nella storia dotati di orologi da polso, scattano all’unisono in risposta agli ordini telefonici inviati dai quartier generali ai loro ufficiali. Velocità Dinamismo Simultaneità Prima guerra mondiale: estrema tragedia della simultaneità
  • 28. 28 dr. gino martorelli Bertold Brecht – Lehrstück I drammi didattici di Brecht – La linea di condotta, L’accordo, Nella giungla delle città, Baal (…) – appartengono al periodo che va dal 1928 al 1934. Nelle Lehrstück, egli mette in drammaturgia alcuni interrogativi urgenti, coinvolgendo il pubblico il quale dovrà decidere i torti e le ragioni dei fatti e dei personaggi. Un invito a riflettere sull’eroismo richiesto dalla causa comune della trasformazione del mondo. Velocità Dinamismo Simultaneità Brecht, interprete critico della deriva modernista verso l’uomo del futuro come annientamento dell’individuo e imitazione della macchina
  • 29. 29 dr. gino martorelli Bertold Brecht – Lehrstück Nell’atto II° - La Caduta - del dramma “L’Accordo”, Brecht mette a tema la caduta dei sogni, spesso trasmutati in incubi di soggiogamento. Ci narra di uomini che sfidano l’ambizione di poter solcare senza limiti le traiettorie del cielo, e che inevitabilmente cadono, sopraffatti, più che dalla tecnica, da sé stessi, dall’individualismo esasperato, da una volontà di potenza che sfugge loro di mano. Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 30. 30 dr. gino martorelli Bertold Brecht – Lehrstück “L’accordo” Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 31. 31 dr. gino martorelli Bertold Brecht – Lehrstück “L’accordo” Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 32. 32 dr. gino martorelli Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 33. 33 dr. gino martorelli In Cina le mascherine per il viso compromettono lo schema sociale di riconoscimento facciale Lo scorso dicembre, il governo cinese ha approvato una legge che impone a chiunque registri una nuova scheda SIM di telefonia mobile di sottoporsi a scansione del volto. La biometria è essenziale per la vita quotidiana in Cina: dall'ordinazione di pasti veloci alla pianificazione di appuntamenti medici fino all'imbarco di un aereo in oltre 200 aeroporti. Il riconoscimento facciale viene anche utilizzato nei servizi igienici per impedire a un occupante di prendere troppa carta igienica, o nelle scuole dove una telecamera registra la frequenza degli studenti e può offrire previsioni sul comportamento e sul livello di coinvolgimento. Dimenticammo in queste gare i nostri nomi e il nostro volto. Alla ricerca del più rapido scatto dimenticammo lo scopo. Bertold Brecht Teatro, L’accordo - II La caduta (Lehrstück vom Einverständnis) , trad. it. Torino 1961 Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 34. 34 dr. gino martorelli Bastano 2 ore di attività per generare cambiamenti significativi in diverse aree e strutture cerebrali coinvolte nell’apprendimento e nei processi relazionali. Velocità Dinamismo Simultaneità La storia piega i destini … e i corpi
  • 35. 35 dr. gino martorelli La velocità con la quale mutano i contesti di riferimento sociali, relazionali e culturali, piega le dinamiche di formazione delle identità verso una crescente sintonia con fonti esterne attraverso le quali generare la propria identità e mantenere la propria stabilità emotiva. Nei nuovi contesti, la capacità di cogliere i segnali provenienti dagli altri diventa un aspetto sempre più fondamentale, piegando l’esperienza comune, il modo di raccontarla a sé e agli altri. Velocità Dinamismo Simultaneità 1929 → 95 milioni di americani vanno settimanalmente al cinema; 1930 → 46% degli americani possiede una radio (80% nel 1940); 1950 → età d’oro della Tv e della tecnologia dell’informazione
  • 36. 36 dr. gino martorelli Emozioni Kandô 感動 Kan – primo logogramma – sentimento (kanjô), sensazione (kanji) ... Dô – secondo logogramma – moto, movimento, sommovimento ... Emozione → ex-movere, moversi-da... Muoversi, orientarsi, assumere una prospettiva sul mondo In relazione alla prospettiva vediamo alcuni aspetti del mondo, ne elicitiamo alcuni profili, percepiamo alcune rilevanze, e relative possibilità, mentre ne occultiamo altre. Valentino Rossi
  • 37. 37 dr. gino martorelli Emozioni Basiche il mondo e l’altro sono piegati alla visceralità del sentire  coinvolgimento viscerale  attivazione automatica  “oggetto” di riferimento: relativo alla propria stabilità fisica ed emotiva Emozioni Non-Basiche il mondo ed il modo di essere dell’altro rappresentano la fonte principale di riferimento nella percezione di sé  coinvolgimento cognitivo-riflessivo  attivazione mediata dalla relazione  “oggetto” di riferimento: sociale (regole/valori, contesti, relazioni ecc…) Emozioni
  • 38. 38 dr. gino martorelli Distinti antecedenti universali, distinte espressioni universali, diversi indici fisiologici, coerenza tra risposte emotive, rapidità di insorgenza, breve durata, valutazione automatica, attivazione spontanea, continuità tra comportamento animale e umano. Paul Ekman * → sei emozioni di base Robert Plutchik e Nico Frijda → otto emozioni di base Gioia * Sorpresa * Rabbia * Paura * Disgusto * Accettazione Tristezza * Anticipazione Emozioni di base
  • 39. 39 dr. gino martorelli Incapacità Inadeguatezza Insicurezza Insufficienza Inautenticità Vuoto Insoddisfazione Incompetenza Competitività Invasività Oppositività Annullamento Colpa / Vergogna Noia Imbarazzo Indifferenza Ambiguità Ambivalenza Il Mondo e l’Altro, come fonte principale di riferimento nella percezione di sé  coinvolgimento cognitivo-riflessivo  attivazione mediata dalla relazione  “oggetto” di riferimento: sociale (regole/valori, contesti, relazioni ecc…) Empatia (mimiking) Tolleranza Cura Compassione Dedizione Premura Accoglienza Sollecitudine Abnegazione Consenso Solidarietà Perspective Taking Interp. Coordination Social Cues - + Emozioni non-basiche
  • 40. 40 dr. gino martorelli Inward Outward Dominio Outward • Coinvolgimento cognitivo • Attivazione mediata da relazioni • Oggetto di riferimento sociale • Emozioni non-basiche Stabilità Emotiva Dominio Inward • Coinvolgimento viscerale • Attivazione automatica • Oggetto di riferimento stabilità fisica • Emozioni basiche Il Mondo e l’Altro piegati alla visceralità Il Sé piegato al Mondo e l’Altro Diversi modi di emozionarsi Domini Inward ed Outward della esperienza emotiva
  • 41. 41 dr. gino martorelli Nel gruppo Inward le attivazioni si sovrappongono al sistema coinvolto nella consapevolezza interocettiva Nel gruppo Outward sono invece attivate maggiormente le regioni fronto-parietali posteriori coinvolte nel raccogliere informazioni sul Sé e sul mondo esterno Gruppo Inward attiva maggiormente l' → insula posteriore sinistra/BA13 Gruppo Outward → attiva maggiormente il precuneo/BA7, la corteccia prefrontale mediale destra/BA10 e mediale sinistra/BA25 Inward Outward Diversi modi di emozionarsi Domini Inward ed Outward della esperienza emotiva
  • 42. 42 dr. gino martorelli La ricerca di sintonia su fonti esterne attraverso cui generare e mantenere la propria identità diventa l’elemento distintivo di un nuovo modo di vivere. Riesman, agli inizi degli anni ‘50, studia il nuovo carattere sociale emergente chiamando eterodiretti i suoi membri tipici e società dipendente da eterodirezione la società in cui essi vivono. Velocità Dinamismo Simultaneità David Riesman e l’emergenza del nuovo carattere eterodiretto
  • 43. 43 dr. gino martorelli L’individuo eterodiretto si orienta verso lo smisurato palcoscenico della realtà rappresentata dai media per cercare le linee su cui modellare le proprie azioni ed emozioni, le immagini e i discorsi a cui adattarsi e attraverso le quali riconoscersi. « gli obiettivi che le persone eterodirette perseguono si spostano seguendo questa guida: ciò che resta inalterato per tutto il corso della vita è solamente il processo stesso dell’aver di mira l’obiettivo e il fatto di prestare attenzione ai segnali provenienti dagli altri » Riesman, 1955, ed. 1961, p. 81 Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 44. 44 dr. gino martorelli Caratteristiche salienti del nuovo carattere eterodiretto: ● Forte enfasi sulla molteplicità del Sé ● Primato del linguaggio sulla esperienza ● Prevalenza delle emozioni cognitive sulle emozioni di base ● Discontinuità del senso di identità ● Incertezza della proprietà (Eigenschaft) delle esperienze vissute ● Dissolvimento del senso di unitarietà personale Velocità Dinamismo Simultaneità David Riesman e l’emergenza del nuovo carattere eterodiretto
  • 45. 45 dr. gino martorelli Domini Outward e Inward della esperienza emotiva Vuoto Inadegu atezza Insicurezza Gioia Paura Rabbia Tristezza Colpa Emozioni Basiche Emozioni Non-basiche
  • 46. 46 dr. gino martorelli L’esperienza del vivere, l’effetto che mi fa ogni volta essere nel mondo, si esprime e si inscrive nel corpo lasciando le tracce del mio modo di sentirmi situato, inclinando la mia natura verso un modo di sentirmi, ritrovarmi e riconoscermi, mentre esisto. Ipseità Alterità Medesimezza L’incontro con l’Altro mi consente di sentire il corpo in una condizione che emerge ogni volta come la mia esperienza del vivere (Jemeinigkeit).
  • 47. 47 dr. gino martorelli Gli effetti generati dall’incontro con l’Altro hanno sempre a che fare con un corpo vivo – Liebe - si inscrivono nella carne e lasciano delle tracce che coinvolgono i substrati fisici e neurali. I substrati – la nostra stessa carne – nel tempo possono inclinarsi verso modalità del sentire orientate di più al corpo o all’Altro. Ipseità Alterità Medesimezza
  • 48. 48 dr. gino martorelli Persone prevalentemente strutturate sulla medesimezza mantengono la relazione con l’altro e la variabilità situazionale attraverso la messa a fuoco degli stati interni, privilegiando il senso di permanenza di sé. Hanno un’articolazione più profonda di stati emotivi di base, le loro esperienze emozionali sono più viscerali e corporee. Persone strutturate prevalentemente sul versante della ipseità mantengono la costanza di sé centrata prevalentemente sull’alterità e la variabilità situazionale. Il senso di stabilità personale passa attraverso una focalizzazione maggiore sull’alterità, il riconoscimento dei propri stati emotivi avviene a partire dall’altro. Avvertono i loro stati emotivi interni in modo più indifferenziato, confuso, le loro esperienze emozionali sono più cognitive, slegate dagli stati fisiologici in atto. Medesimezza Ipseità Alterità – Medesimezza – Ipseità
  • 49. 49 dr. gino martorelli Robert Musil → L’uomo senza qualità La deriva verso l’eterodirezione raggiunge forse la sua forma narrativa più matura nel capolavoro di Robert Musil: Der Mann ohne Eigenschaften Nel romanzo, egli mette a tema un mondo governato dall’automazione - führung ohne führer. È il mondo dell’egoismo al ribasso. L’essere umano, un tempo abituato a compiere i propri atti di governo sulla vita, è ridotto a vivere come cosa tra le cose, in una serie di rapporti impersonali: un mondo di qualità senza più uomini. Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 50. 50 dr. gino martorelli [...] a poco a poco "l'uomo probabile" e la "vita probabile" incominciavano ad occupare il posto dell' “uomo vero” e della "vita vera", che erano pura immaginazione e illusione; come d'altronde Ulrich aveva già accennato affermando che tutta la questione non era che la conseguenza di uno sviluppo abbandonato a se stesso. [...] La messe aumenta, e il suo contenuto diminuisce; come se i frutti avessero sapore d'ombra, quando tutti i rami sono carichi! Robert Musil, L'uomo senza qualità, vol. II°, pag. 1370-1371 Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 51. 51 dr. gino martorelli Robert Musil → L’uomo senza qualità - (Der Mann ohne Eigenschaften) Vero e proprio Lebenswerk dell’autore. In Ulrich (Musil stesso), l’esperienza di una persona che non arriva più stabilmente a decentrarsi, che non riesce più a riconoscersi, a mantenersi stabilmente nel tempo e nei contesti. In Urlich prende forma una vera e propria eclissi dell’identità e, con essa, quel senso del vuoto che diventerà una delle emozioni dominanti nell’era digitale, portando milioni di persone a mendicare riconoscimento, attraverso i dispositivi, nei social media o nella interazione compulsiva con gli smartphone. Velocità Dinamismo Simultaneità Ich will zu viel auf einmal! Diesen großen Fehler hat mein Schreiben in den ersten Essays, in den Vereinigungen usw fort bis zum Mann ohne Eigenschaften […] Und ich weiß zu selten, was ich will.
  • 52. 52 dr. gino martorelli Ciò che io cerco di individuare con questo nome, è, innanzitutto, un insieme assolutamente eterogeneo che implica discorsi, istituzioni, strutture architettoniche, decisioni regolative, leggi, misure amministrative, enunciati scientifici, proposizioni filosofiche, morali e filantropiche, in breve: tanto del detto che del non-detto, ecco gli elementi del dispositivo. Il dispositivo è la rete che si stabilisce fra questi elementi… Dispositivo Michel Foucault
  • 53. 53 dr. gino martorelli Ho detto che il dispositivo è di natura essenzialmente strategica, il che implica che si tratti di una certa manipolazione di rapporti di forza, di un intervento razionale e concertato nei rapporti di forza, sia per orientarli in una certa direzione, sia per bloccarli o per fissarli e utilizzarli. Il dispositivo è sempre iscritto in un gioco di potere e, insieme, sempre legato a dei limiti del sapere, che derivano da esso e, nella stessa misura, lo condizionano. Il dispositivo è appunto questo: un insieme di strategie di rapporti di forza che condizionano certi tipi di sapere e ne sono condizionati Dispositivo Michel Foucault
  • 54. 54 dr. gino martorelli Quel che definisce i dispositivi con cui abbiamo a che fare nella fase attuale del capitalismo è che essi non agiscono piú tanto attraverso la produzione di un soggetto, quanto attraverso dei processi che possiamo chiamare di desoggettivazione. Un momento desoggettivante era certo implicito in ogni processo di soggettivazione e l’Io penitenziale si costituiva, lo abbiamo visto, solo attraverso la propria negazione; ma quel che avviene ora è che processi di soggettivazione e processi di desoggettivazione sembrano diventare reciprocamente indifferenti e non danno luogo alla ricomposizione di un nuovo soggetto, se non in forma larvata e, per cosí dire, spettrale. Dispositivo Giorgio Agamben
  • 55. 55 dr. gino martorelli Le società contemporanee si presentano come dei corpi inerti attraversati da giganteschi processi di desoggettivazione cui non fa riscontro alcuna soggettivazione reale. Dispositivo Giorgio Agamben
  • 56. 56 dr. gino martorelli Byung-Chul Han e il “panottico digitale” Emergenza di un nuovo sistema di controllo, fondato su un duplice meccanismo potentissimo. Dati come punto nevralgico di una nuova “dialettica dell’illuminismo” non più fondato sul mito della ragione, bensì, sulla fede cieca al dato puro e semplice. Dispositivo Quantified self → riduzione della vita umana all’io quantificato Social networks come “luoghi” nei quali e attraverso i quali formattare la propria identità esponendola alla valutazione degli altri in attesa di essere riconosciuti e legittimati. Ricerca della celebrità per la celebrità. Desiderio di vivere nel panottico.
  • 57. 57 dr. gino martorelli Essere se stessi è un evento sempre nell'atto di compiersi Le emozioni – ex-movere, muoversi da – ci sorprendono nel momento in cui i profili di mondo che le attualizzano, lasciandoci incontrare con aspetti impensati o sconosciuti di noi stessi e del mondo, fanno saltare il senso di sicurezza e di stabilità che accompagna il riconoscimento di sé nella esperienza in corso. Essere sé e riconoscersi nelle emozioni
  • 58. 58 dr. gino martorelli Quanto più le emozioni ed i profili di mondo elicitati mettono in crisi aspetti che sono a fondamento del nostro sentirci vivere, tanto più elevato sarà il rischio di non riuscire ad integrare i vissuti in una “coerenza” di sé sedimentata e stabilizzata, di non riconoscersi. L’esperienza dell’incontro con l’Alterità può tradursi in una esperienza di estraneità a sé, più o meno destabilizzante, accompagnata da emozioni quali sorpresa, paura, rabbia, disgusto … Essere sé e riconoscersi nelle emozioni
  • 59. 59 dr. gino martorelli È proprio includendo il discordante con il concordante che l'intrigo ricomprende il commovente nell’intelligibile. P. Ricoeur, Tempo e Racconto, Vol1 - pag.78 Essere sé e riconoscersi nelle emozioni
  • 60. 60 dr. gino martorelli Il linguaggio è radicato nell'azione1 , una delle sue funzioni più importanti consiste nella possibilità di riconfigurare il sentire e l'agire2 Il tempo diviene tempo umano nella misura in cui è articolato in modo narrativo; per contro il racconto è significativo nella misura in cui disegna i tratti dell’esperienza temporale 1) Nishitani N. et all., Broca’s Region: From Action to Language – Physiology 2005: 20, 60-69 2) Paul Ricoeur, Tempo e racconto – Jacabook Essere sé e riconoscersi nelle emozioni
  • 61. 61 dr. gino martorelli Il modo di raccontare e di raccontarsi ha sempre un rimando al rapporto che intratteniamo con il mondo, nei diversi contesti di vita. Le situazioni di disagio sono sempre accompagnate da una difficoltà – più o meno grave – ad aprire un accesso autentico alle esperienze vissute. Le emozioni, portate fuori dal mondo e dalla vita vissuta, non riescono più a fare delle promesse, le possibilità d'essere si chiudono progressivamente. Essere sé e riconoscersi nelle emozioni
  • 62. 62 dr. gino martorelli Il sentire, l’agire e la temporalità Il linguaggio e i diversi “strati” della esperienza tv aspettative azioni emozioni pensieri bisogni In ogni istante ciascuno “strato” si inscrive nello strato più profondo della esperienza vissuta sensazioni vissuti tn Il linguaggio deve dare espressione ai diversi strati della esperienza vissuta Gli elementi e la struttura della storia devono spiegare il reale sentire ed agire tv  tempo vissuto - temporalità tn  tempo narrato Intreccio È proprio includendo il discordante con il concordante che l'intrigo ricomprende il commovente nell'intelligibile. P. Ricoeur, Tempo e Racconto, Vol1 - pag.78
  • 63. 63 dr. gino martorelli Appartenenza Estraneità Sé Mondo Altro Appartenenza Estraneità Andando incontro all’altro andiamo incontro, al tempo stesso, all’effetto che ci fa l’altro dunque andiamo incontro a noi stessi. Riconoscimento di sé movimento che esplicita la dialettica incessante ed irrisolvibile tra sé, il Mondo e l'Altro Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 64. 64 dr. gino martorelli Esistere → esser-ci qui, ora, in relazione a sé agli altri e al mondo Leggere un romanzo significa abbandonarsi a un processo che vuole evocare esperienze, non passare delle informazioni Marcel Proust → Alla ricerca del tempo perduto Tema del riconoscimento – dell’altro e di sé – nell’esperienza dell’irriconoscibile Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 65. 65 dr. gino martorelli Esistere → esser-ci qui, ora, in relazione a sé agli altri e al mondo Leggere un romanzo significa abbandonarsi a un processo che vuole evocare esperienze, non passare delle informazioni Marcel Proust → Alla ricerca del tempo perduto « Egli fu un grande architetto del silenzio: il tintinnio di un cucchiaino che urta una tazza, è uno suoni più significativi del suo romanzo. I silenzi gettano gli amanti in una disperazione che ha la stessa forza dei sussurri del tradimento e delle grida di insulti...» Stephen Kern, The Culture of Time and Space 1880-1918, Cambridge, Harvard University Press, 1983 Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 66. 66 dr. gino martorelli Nella Ricerca del tempo perduto, gli orologi meccanici sono inutili. Proust si pone in ascolto per captare le oscillazioni appena percettibili dei ricordi impressi nel suo corpo, molto tempo prima, e destinati a ripresentarsi a lui per vie imprevedibili e incantevoli. Marcel pensa che il suo corpo custodisca il suo proprio tempo mentre egli dorme: « … non su un quadrante segnato superficialmente ma con il peso regolarmente crescente delle mie forze ristabilite, cui, come un orologio potente, era consentito di scendere intaccatura per intaccatura dal mio cervello al resto del mio corpo » Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 67. 67 dr. gino martorelli Il riconoscimento alle prese con l’assillo dell’irriconoscibile: « In realtà, ogni lettore, quando legge, è il lettore di se stesso. L’opera dello scrittore è solo una specie di strumento ottico offerto al lettore per consentirgli di discernere ciò che forse, senza quel libro, non avrebbe potuto intravedere in se stesso. Il riconoscere in sé, da parte del lettore, quanto il libro dice, è la prova della verità di quest’ultimo... » Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 68. 68 dr. gino martorelli La comprensione è un processo che implica un corpo situato La comprensione è la condizione a fondamento dell’atto L’eccesso di informazione inibisce l’atto Il processo di informatizzazione genera diffidenza rispetto al corpo Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 69. 69 dr. gino martorelli Livelli di smaterializzazione Dal corpo e la vita vissuti al corpo e la vita modellizzati Linguaggio il → sapere proviene per circa il 50% da fonti indirette – corpi non situati – Scrittura il → sapere proviene per circa il 70% da fonti indirette Digitale il → sapere proviene per circa il 90% da fonti indirette Lo scarto, rispetto alla fonte indiretta – ciò che proviene dal corpo – suscita sospetto, spaesamento e timore in quanto difficilmente o, addirittura, non più rappresentabile. Velocità Dinamismo Simultaneità
  • 70. 70 dr. gino martorelli Sono andato a letto più presto del solito; mi sento un po' raffreddato, forse ho anche la febbre. Contemplo il soffitto, o forse la tenda rossiccia che incornicia la finestra a balcone della mia camera d'albergo: difficile distinguere. Avevo appena finito, quando anche tu hai incominciato a spogliarti. Aspetto. Sto soltanto in ascolto. Passi incomprensibili, in lungo e in largo; da questa parte della camera, dall'altra. Ti avvicini per posare qualcosa sul letto; non lo vedo, chi sa che cosa sarà? Intanto tu apri l'armadio, vi metti o ne tiri fuori non so che; sento che lo richiudi. Deponi sul tavolo oggetti duri e pesanti; altri sul marmo del cassettone. Non ti fermi un momento. Poi riconosco il fruscio familiare dei capelli che si sciolgono e che vengono spazzolati. Poi lo scrosciare dell'acqua nella catinella. Prima avevo già udito che ti spogliavi dei vestiti, ora di nuovo: non si può concepire quanta roba hai indosso. Adesso ti sei sfilata le scarpe. Ma ecco che le calze vanno avanti e indietro sul tappeto morbido, come le scarpe poco fa. Versi acqua nel bicchiere, tre, quattro volte di seguito, non mi so spiegare perché. Da molto tempo la mia fantasia ha smesso d'immaginare tutto l'immaginabile, mentre tu evidentemente trovi sempre qualche altra cosa da fare. Ti sento infilare la camicia da notte. Ma siamo ancora lontani dalla fine. Ci sono cento faccende da sbrigare. So che ti spicci per riguardo a me; dunque si vede che tutto è necessario, che fa parte del tuo Io più profondo e come il muto affaccendarsi degli animali il tuo movimento non s'arresta dal mattino alla sera; con piccoli gesti incoscienti e innumerevoli, di cui non sai renderti conto, tu t'immergi in un vasto spazio dove nemmeno un soffio di me stesso t'ha mai raggiunta. Lo sento per caso, perché ho la febbre e ti aspetto. Velocità Dinamismo Simultaneità Robert Musil Percezioni finissime
  • 72. 72 dr. gino martorelli Il digitale curva e deforma lo spazio; rende tutto immediatamente presente o assente. Muta l'estensione del tempo, trasformando la durata in una successione di attimi. Uno dei rischi che comporta è la perdita della capacità di stare con sé e con gli altri, di sentirsi vivere, di annoiarsi, di generare qualcosa nella noia. Può ridursi, fino a svanire, la capacità di dimorare nella tensione tra il non più e il non ancora, di riaprirsi possibilità d'essere in relazione a sé e al contesto. Relazione e Connessione
  • 73. 73 dr. gino martorelli Il digitale rende più versatile l'esperienza della solitudine porgendo diverse momentanee possibilità di uscita. Relazione e Connessione
  • 74. 74 dr. gino martorelli Al tempo stesso però compromette un accesso più autentico all'esperienza attraverso la continua dis-locazione in un altrove caratterizzato da un alto grado di smaterializzazione dove tutto ciò che proviene dal corpo arriva come opaco, difficile da riconoscere e da riportare nel mondo. Relazione e Connessione
  • 75. 75 dr. gino martorelli Nell'estasi della velocità, della performance e della notorietà, rischiano di svanire corpi, individui, legami, scopi, bisogni, aspettative … la capacità stessa di generare qualcosa nel vuoto. Relazione e Connessione
  • 76. 76 dr. gino martorelli Quanto più le emozioni ed i profili di mondo elicitati mettono in crisi aspetti che sono a fondamento del nostro sentirci vivere, tanto più elevato sarà il rischio di non riuscire ad integrare i vissuti in una “coerenza” di sé sedimentata e stabilizzata, di non riconoscersi. L’esperienza dell’incontro con l’Alterità può tradursi in una esperienza di estraneità a sé, più o meno destabilizzante, accompagnata da emozioni quali sorpresa, paura, rabbia, disgusto … Relazione e Connessione
  • 77. 77 dr. gino martorelli È proprio includendo il discordante con il concordante che l'intrigo ricomprende il commovente nell’intelligibile. P. Ricoeur, Tempo e Racconto, Vol1 - pag.78 Relazione e Connessione Vuoto, solitudine ed esclusione sociale
  • 78. 78 dr. gino martorelli Generare e vivere l’esperienza dell’abbandono, lo stare con sé in una modalità altra rispetto a quella vissuta nelle esperienze a più elevata reattività Esplorare la gamma delle possibilità d’essere e delle emozioni vissute Riconoscere e riconoscersi nelle proprie emozioni, coglierne il senso Mettere in relazione le emozioni, il vissuto corporeo e le situazioni di contesto Con quali modalità riusciamo a sostenere, gestire ed esprimere le emozioni Esplorare il ruolo della parola nell’appropriazione dei vissuti emotivi e nella riconfigurazione dell’agire e del sentire Relazione e Connessione Alcuni benefici dell’immersione nella letteratura
  • 79. 79 dr. gino martorelli famiglia amici relazioni affettive studio relazione con sé sociale e pubblico lavoro relazioni affettive sociale e pubblico famiglia ora Esistere, rapportarsi a se stessi come un poter essere in vista del futuro Nel delinearsi di un progetto si comprendono le proprie possibilità Posizione esistenziale condivisa
  • 80. 80 dr. gino martorelli Immagini di Sensazioni Il corpo immaginato dall’interno L’intuizione di Francis Bacon Emozioni nel Corpo
  • 81. 81 dr. gino martorelli L’esperienza del vivere, l’effetto che mi fa ogni volta essere nel mondo, si esprime e si inscrive nel corpo lasciando le tracce del mio modo di sentirmi situato, inclinando la mia natura verso un modo di sentirmi, ritrovarmi e riconoscermi, mentre esisto. Ipseità Alterità Medesimezza L’incontro con l’Altro mi consente di sentire il corpo in una condizione che emerge ogni volta come la mia esperienza del vivere (Jemeinigkeit).
  • 82. 82 dr. gino martorelli Gli effetti generati dall’incontro con l’Altro hanno sempre a che fare con un corpo vivo (Liebe), si inscrivono nella carne e lasciano delle tracce che coinvolgono i substrati fisici e neurali. I substrati, nel tempo, possono inclinarsi verso modalità del sentire e dell’agire orientate di più all’Altro oppure al corpo. Ipseità Alterità Medesimezza
  • 83. 83 dr. gino martorelli Social Networks La modalità “estrattiva” dell’economia basata sui dati All’apice del suo potere, l’azienda fotografica Kodak impiegava più di 140mila persone e valeva 28 miliardi di dollari. Inventarono persino la prima macchina fotografica digitale. Ma oggi Kodak è fallita, e il nuovo protagonista della fotografia digitale è diventato Instagram. Quando Instagram è stato venduto a Facebook per un miliardo di dollari, nel 2012, impiegava solo tredici persone. Dove sono spariti tutti quei posti di lavoro? E che cosa è successo alla ricchezza creata da tutti quegli impieghi della classe media? [...] Jaron Lanier, La dignità ai tempi di internet
  • 84. 84 dr. gino martorelli Social Networks La modalità “estrattiva” dell’economia basata sui dati Instagram non vale un miliardo di dollari perché quei tredici lavoratori sono straordinari. Il suo valore nasce invece dai milioni di utenti che contribuiscono al network senza essere pagati. Per generare un valore significativo, le reti sociali hanno bisogno che moltissimi individui vi partecipino. Ma, quando ciò accade, solo un ristretto gruppo di persone viene pagato. Il risultato è di centralizzare la ricchezza e limitare la crescita economica nel suo complesso. Invece di espandere l’economia creando più valore quantificabile, l’ascesa delle reti digitali sta arricchendo una minoranza relativa, spostando il valore creato dai molti al di fuori della contabilità. Jaron Lanier, La dignità ai tempi di internet
  • 85. 85 dr. gino martorelli Social Networks La modalità “estrattiva” dell’economia basata sui dati Il dato è estratto dalle persone Le intelligenze artificiali, gli algoritmi e, in generale, gli agenti della computazione prendono i dati estratti dalle persone, li elaborano e ne producono informazioni, conoscenza e strumenti che sono ad uso dell’industria e della governance, separati completamente dalla società, se non sotto forma di prodotti o servizi acquistabili. Salvatore Iaconesi https://medium.com/@xdxd_vs_xdxd/oltre-il-gdpr-b89199ad3feb
  • 86. 86 dr. gino martorelli Le molecole del benessere
  • 87. 87 dr. gino martorelli ● È possibile prevedere quali prodotti avranno grandi successi commerciali? ● Perché ci piace ciò che ci piace? ● Esistono elementi comuni e imprescindibili che legano tutti i grandi fenomeni pop? ● Si può capire in anticipo quali saranno le tendenze future? Derek Thompson Hit Makers: The Science of Popularity in an Age of Distraction
  • 88. 88 dr. gino martorelli The most popular games for smartphones, where the level of play must be simple enough to execute with a stray thumb, are often puzzles, too, including 2048 and Candy Crush. The point of these games is neither to make players tear out their hair nor to give away the secret too easily, but rather to design what the neurologist Judy Willis calls an “achievable challenge.” Most advanced yet achievable — MAYA. Smaller aha moments […] are all around us ... BBC–BC–D → Verso – Verso – Coro – Verso – Coro – Ponte il modo più familiare per bilanciare la ripetizione e la varietà per il pubblico occidentale moderno https://www.youtube.com/watch?v=l9KW3GtWm30 Derek Thompson Hit Makers: The Science of Popularity in an Age of Distraction
  • 89. 89 dr. gino martorelli Nir Eyal Digital Distraction https://www.nirandfar.com/digital-distraction
  • 90. 90 dr. gino martorelli ● Come e perché alcuni prodotti e servizi catturano l’attenzione del grande pubblico? ● Che cosa hanno in più per coinvolgerci fino a creare nuove abitudini? ● Esiste un pattern a fondamento del modo in cui le tecnologie ci “agganciano”? … ● Cosa ha portato lo smartphone nelle tasche di tutti noi? ● Come e perché arriviamo a controllarlo molte volte a giorno? ● Da dove nasce l'ansia da notifica di Facebook? Nir Eyal Hooked: How to Build Habit-Forming Products
  • 92. 92 dr. gino martorelli Nir Eyal Hooked: How to Build Habit-Forming Products
  • 93. 93 dr. gino martorelli Entrambi - programmatori e scrittori - hanno a che fare con il linguaggio, ma in maniera molto diversa: nella programmazione l’ambiguità può portare al disastro. Quando scrivi codici il linguaggio deve essere completamente ed esclusivamente denotativo. Nel linguaggio poetico, al contrario, viene introdotta e utilizzata una voluta ambiguità, un’implicazione che — stando alla tradizione classica degli esteti indiani e ai teorici del linguaggio — è sempre stata oltre qualsiasi possibilità di denotazione. Linguaggio denotativo e simbolico La poesia parla attraverso ciò che non dice, grazie alla dhvani: risonanza, vibrazione, riverbero.
  • 94. dr. gino martorelli 94 dr. gino martorelli martorelligino@gmail.com www.jayah.net CV 392.2874702