3. I subtest verbali
SUBTEST VERBALI
Informazione
• Richiesta del subtest
- Rispondere ad una serie di domande su conoscenze che si possono
acquisire nella cultura corrente.
• Obiettivo generale del subtest
- Misurare le capacità del soggetto di recepire conoscenze dal suo
ambiente e di richiamarle istantaneamente.
Somiglianze
• Richiesta del subtest
- Spiegare in che cosa sono simili due cose.
• Obiettivo generale del subtest
- Misurare la capacità di individuare relazioni significative fra concetti
utilizzando appropriatamente i processi di astrazione e di
generalizzazione.
6. I subtest verbali
Ragionamento aritmetico
• Richiesta del subtest
- Risolvere a mente, in un tempo cronometrato, dei problemi di tipo
aritmetico presentati oralmente o per iscritto.
• Obiettivo generale del subtest
- Valutare la capacità di usare i numeri, i concetti aritmetici di base ed
il ragionamento per risolvere problemi della vita quotidiana.
Vocabolario
• Richiesta del subtest
- Spiegare il significato di una lista di parole.
• Obiettivo generale del subtest
- Misurare attraverso la conoscenza di parole il grado di padronanza e
di accuratezza delle funzioni espressive del linguaggio.
9. I subtest verbali
Comprensione
• Richiesta del subtest
- Descrivere come comportarsi in determinate circostanze
e indicare il motivo di certe prassi sociali.
• Obiettivo generale del subtest
- Valutare le capacità di giudizio sociale e di applicare le
conoscenze apprese sia secondo criteri di appropriatezza
formale che di effettivo buon senso.
10. I subtest verbali
Memoria di cifre
• Richiesta del subtest
– Cifre in Avanti: ripetere oralmente delle cifre nello stesso
ordine in cui sono state pronunciate
dall'esaminatore;
– Cifre all'Indietro: ripetere oralmente delle cifre in ordine
inverso rispetto a quello pronunciato
dall'esaminatore.
• Obiettivo generale del subtest
- Valutare la capacità di richiamo immediato di informazioni uditive.
12. SUBTEST DI PERFORMANCE
Completamento di figure
• Richiesta del subtest
- Indicare entro 20 secondi di tempo la parte
mancante di una serie di 30 figure incomplete.
• Obiettivo generale del subtest
- Valutare la capacità di richiamo visuo-percettivo
e
di distinguere fra dettagli essenziali e non
essenziali.
17. • POSSESSO DI NOZIONI BASATE SU
PROCESSI DI CATEGORIZZAZIONE: per es.
‘cos’è una dozzina?’
• COMPRENSIONE DI NESSI IN STORIE: data
una serie di eventi qual è l’ordine corretto di essi?
• MEMORIA: Ripetizione di una sequenza di numeri
• SCOPERTA DI UNA REGOLA PER IL
COMPLETAMENTO DI UNA SERIE: es. quale
numero segue la sequenza ‘2,3,5,6,8’?
ESEMPI DI SITUAZIONI IMPLICATEESEMPI DI SITUAZIONI IMPLICATE
NELLO STUDIO DELLE DIFFERENZENELLO STUDIO DELLE DIFFERENZE
INTELLETTIVEINTELLETTIVE
18. • RAGIONAMENTO CONDIZIONALE: es. ‘premesso che,
se ci sono la rosa e la margherita, c’è la dalia, se si verifica la
condizione che non ci sono rosa e margherita, cosa segue? E
se si verifica la condizione che non c’è la rosa?’
• RAPPRESENTAZIONE MENTALE DI RELAZIONI
SPAZIALI: es. ‘data una figura piana con linee tratteggiate al
suo interno, individuare quale figura tridimensionale risulta
dalla piegatura del foglio in corrispondenza delle linee
tratteggiate.’
• VELOCITÀ NEL COMPIERE SEMPLICI
OPERAZIONI: per es. ‘associare in due minuti il maggior
numero di segni al loro codice.’
ESEMPI DI SITUAZIONI IMPLICATEESEMPI DI SITUAZIONI IMPLICATE
NELLO STUDIO DELLE DIFFERENZENELLO STUDIO DELLE DIFFERENZE
INTELLETTIVEINTELLETTIVE
19. • GLOBALI-MATURATIVE teorie dell’età
mentale definite da una gamma di funzioni.
Strumenti caratteristici di valutazione:
batterie di test di intelligenza come le scale Stanford-
Binet e Wechsler.
• MULTIPLE teoria psicometrica delle abilità e
teoria delle intelligenze multiple. Strumenti
caratteristici di valutazione: test di abilità
primarie (PMA), analisi delle prestazioni devianti,
valutazione delle abilità e delle attitudini (DAT).
PRINCIPALI CLASSI DI TEORIEPRINCIPALI CLASSI DI TEORIE
DELL’INTELLIGENZADELL’INTELLIGENZA
20. Teorie multiple di Guilford e
Gardner
Concezione dell’intelligenza opposta
a quella di Spearman
L’intelligenza si compone e si articola
in un numero elevato di abilità.
Tali abilità sono distinte e autonome
tra loro.
21. Teoria delle abilità primarie di
Thurstone
Certe attività mentali hanno in comune un
fattore primario che le distingue da altri
gruppi di attività mentali.
Ogni fattore primario è in gran parte
indipendente dagli altri.
Cinque fattori della batteria fattoriale delle
Attitudini Mentali Primarie (PMA):
significato verbale, velocità percettiva,
facilità numerica, relazioni spaziali,
ragionamento.
22. Teoria triarchica di Sternberg
Intelligenza contestuale, empirica e
componenziale
L’intelligenza contestuale è la capacità di
adattarsi al proprio ambiente.
L’intelligenza empirica è la capacità di far
fronte a nuovi compiti e di automatizzare
l’esecuzione dei compiti.
L’intelligenza componenziale è la capacità
di visione strategica della situazione, di
esecuzioni dei piani, e di apprendimento.
23. I test di “Abilità Mentali Primarie”
(PMA) dei Thurstone
Misura multifattoriale e generale
dell’intelligenza: fattori di gruppo
PMA K-1: da fine scuola materna a
prima elementare.
PMA 2-4: da fine prima a terza
elementare.
PMA 4-6: da terza elementare a prima
media.
PMA Intermedia: da 11 a 17 anni
24. PMA K1
4 fattori
Significato Verbale
Velocità percettiva
Facilità numerica
Relazioni spaziali
Punteggio grezzo in QI per i singoli
fattori e in totale
25. PMA Intermedia
5 fattori
Significato Verbale
Abilità spaziale
Ragionamento
Abilità numerica
Fluidità verbale
Punteggio grezzo in QI per i singoli
fattori e in totale
34. • TEORIE COGNITIVISTE DEI MECCANISMI
BASICI DI ELABORAZIONE DELL’
INFORMAZIONE teoria della velocità
dell’elaborazione dell’informazione e teoria della
capacità della memoria di lavoro. Strumenti
caratteristici di valutazione: prove di
valutazione cognitivo-neuropsicologica dei processi
basici.
PRINCIPALI CLASSI DI TEORIEPRINCIPALI CLASSI DI TEORIE
DELL’INTELLIGENZADELL’INTELLIGENZA
35. • GERARCHICHE teoria fattoriale a
livelli e teorie del controllo.
Strumenti caratteristici di valutazione:
uso di batterie di intelligenza e calcolo dei
parametri a diversi livelli di gerarchia, prove
di valutazione cognitivo-neuropsicologiche
differenziate per modalità e grado di controllo
richiesto.
PRINCIPALI CLASSI DI TEORIEPRINCIPALI CLASSI DI TEORIE
DELL’INTELLIGENZADELL’INTELLIGENZA
36. Le forme fondamentali
dell’intelligenza
(Gardner, 1993)
• Intelligenza linguistica: è esemplificata da
poeti (v. per es. ELIOT), che sono particolarmente
sensibili al suono e ai significati delle parole che
usano, ma è cruciale anche per altri professionisti,
come giornalisti, pubblicitari, avvocati.
• Intelligenza musicale: implicata in compositori
(v. per es STRAVINSKI), direttori d’orchestra,
esecutori, ma anche in tecnici acustici e ingegneri
del suono
37. • Intelligenza logico - matematica: riguarda l’uso e
l’identificazione di relazioni astratte ed ha un
riferimento essenziale nella conoscenza numerica. Ne
sono particolarmente dotati matematici,
programmatori, analisti finanziari, scienziati (per es.
EINSTEIN).
• Intelligenza spaziale: riguarda l’abilità di percepire
l’informazione visiva o spaziale, di trasformarla e
modificarla e di ricreare immagini visive anche senza la
disponibilità dello stimolo fisico originale. Esempi di
alta competenza in questa forma di intelligenza sono gli
artisti visivi (per es. PICASSO), ma anche i giocatori di
scacchi.
Le forme fondamentali
dell’intelligenza
(Gardner, 1993)
38. • Intelligenza corporeo - cinestetica: riguarda l’uso
del corpo o di sue parti per risolvere problemi,
manipolare oggetti esterni, ecc.; essa è ben
rappresentata da coreografi e danzatori (si veda il caso
di Marta GRAHAM), ma anche da rocciatori, giocolieri,
ginnasti e altri atleti.
• Intelligenza intrapersonale: riguarda la capacità di
analizzarsi interiormente e di operare distinzioni nei
propri pensieri e sentimenti. Grandi scrittori dotati di
introspezione e psicologi (per es. FREUD) sono
particolarmente dotati di questa intelligenza
Le forme fondamentali
dell’intelligenza
(Gardner, 1993)
39. • Intelligenza interpersonale: riguarda la
capacità di riconoscere e operare distinzioni
relativamente a sentimenti, pensieri e intenzioni
altrui. Nelle sue forme più sviluppate,
l’intelligenza interpersonale si manifesta
nell’abilità di interagire, a fini umanitari, con
l’interiorità altrui, come è avvenuto per
personaggi carismatici come Gandhi.
Le forme fondamentali
dell’intelligenza
(Gardner, 1993)
41. DAT: Sub Test Ragionamento
meccanico
ATTITUDINE: capacità di apprendere sulla base di appropriati training ed
input ambientali
42. Difficoltà delle teorie multiple
• Le abilità sono correlate
• Le abilità non sembrano essere di uguale
importanza
• Le abilità sembrano moltiplicabili
• Le abilità sembrano scomponibili
• Solo i deficit in alcune abilità sembrano
compromettere il funzionamento adattivo
43. Fattore ‘g’
Verbale Spaziale Abilità basilari
Abilità più specifiche
Abilità altamente specifiche
Esemplificazione di unaEsemplificazione di una
rappresentazione psicometrica dellarappresentazione psicometrica della
intelligenza di tipo gerarchicointelligenza di tipo gerarchico
44. Teorie di ispirazione cognitivista:
Il ruolo della velocità di elaborazione
In questa prova le chiediamo di
determinare se le due immagini sono
uguali o diverse.
Se le due immagini sono uguali, scriva S
(sì, sono uguali).
Se sono diverse, scriva N (no, non sono
uguali).
Per favore cerchi di completare la prova il
più rapidamente possibile, rispondendo a
ogni confronto e senza fare errori.
Provi a completare questi item di esempio:
45. Modello a cono della memoria di
lavoro (Cornoldi & Vecchi, 2003)
Non-Verbale
Verbale
GradodicontrollodiML
Tipi di contenuto
Non-Verbale
Verbale
GradodicontrollodiML
Tipi di contenuto
Non-Verbale
Verbale
GradodicontrollodiML
Tipi di contenuto
Non-Verbale
Verbale
GradodicontrollodiML
Tipi di contenuto
Non-Verbale
Verbale
GradodicontrollodiML
Tipi di contenuto
Non-Verbale
Verbale
GradodicontrollodiML
Tipi di contenuto
Non-Verbale
Verbale
GradodicontrollodiML
Tipi di contenuto
Non-Verbale
Verbale
GradodicontrollodiML
Tipi di contenuto
46. Meccanismi cognitivi critici e
confronti critici
• Meccanismi cognitivi di base e capacità di spiegare differenze
intellettive
Animali
Sviluppo
normale
RM
Bambini con
DA
Invecchiamento
Intelligenza
elevata
Velocità di
elaborazione
-
* * * **
Funzioni
esecutive ** * - * *
Capacità di
apprendimento - - * - ** *
Memoria
immediata
-
** * - * *
Controllo della
ML * ** ** ** *
Metacogn. ** ** * - **
47. Il controllo della Memoria di
Lavoro
Controllo basso span in avanti. Es. ascolta questa sequenza
di cifre e ricordala così come è stata presentata: 315272.
Controllo medio-basso span indietro. Es. ascolta questa
sequenza di cifre e ricordala capovolgendone l’ordine: 4682
Controllo medio listening span con richiesta di selezione.
Es. ascolta queste tre sequenze di cifre e poi ricorda solo l’ultimo di
ciascuna sequenza:
3524
4198
6351
48. Il controllo della Memoria di
Lavoro
Controllo medio-alto listening con richiesta di
categorizzazione. Es. batti sul tavolo ogni volta che compare un
numero dispari e poi ricorda l’ultimo numero di ogni serie:
1-4-8
2-5-4
7-8-3
Controllo alto compito di aggiornamento delle
informazioni in memoria di lavoro. Es. ascolta
sequenzialmente la serie di numeri presentati e quindi ripeti,
nell’ordine in cui sono stati presentati, i tre più piccoli:
9 7 5 8 4 6 3
• Controllo molto alto compito controllato con richiesta
concomitante di secondo compito indipendente. Es.
compito uguale al precedente, più premere barra spaziatrice con
intervalli di tempo irregolari
49. Prove a favore della teoria del
controllo della Memoria di
Lavoro
Prove dell’importanza del controllo della memoria di lavoro (CML)
per spiegare l’intelligenza:
•1) Il CML ha una buona correlazione con i test di intelligenza
•2) Il CML è la componente che meglio discrimina i gruppi che si
caratterizzano, per definizione, per diversi livelli di intelligenza
•3) Il concetto di CML è in grado di spiegare il ruolo degli altri
meccanismi cognitivi che si è ipotizzato spiegassero l’intelligenza,
mentre non è vero il contrario
•4) Il CML può essere descritto secondo un continuum, con
diminuzioni del controllo e aumenti della importanza della natura del
materiale da elaborare, capace di descrivere la struttura gerarchica
dell’intelligenza.
50. Altre Prove a favore del modello del controllo della
memoria di lavoro
• 1) Nella sindrome di Down il gap di ML dipende dal tipo di contenuto
e dal grado di controllo
• 2) Un effetto parallelo si rintraccia nella sindrome di x-fragile
• 3) Test di ML controllato non discriminano altri tipi di problematica
che non sono associati a deficit intellettivi, mentre test a basso
controllo discriminano
• 4Misure di QI correlano con prove di controllo ML anche quando l’età
è tenuta sotto controllo, molto meglio di altre misure
51. Le 4 componenti della teoria del
controllo della memoria di lavoro
Le strutture basiche precedentemente
esposte interagiscono con:
1. La sfera emotiva-metacognitiva
2. La sfera motivazionale-culturale
3. L’esperienza
Due vantaggi del modello a cono:
a. Rende conto del grado di controllo implicato
b. Suggerisce interazioni con le 3 sfere
52. Il modello delle quattro componenti
dell’intelligenza
Livello del controllo massimo
Livello delle abilità generali
Livello delle abilità specifiche
Livello delle abilità semplici
GradodicontrollodiML
Fattori
Emotivo - Metacognitivi
Strutture
Intellettive
Fattorimotivazionalieculturali
Esperienza
Memoria
Livello del controllo massimo
Livello delle abilità generali
Livello delle abilità specifiche
Livello delle abilità semplici
GradodicontrollodiML
Fattori
Emotivo - Metacognitivi
Strutture
Intellettive
Fattorimotivazionalieculturali
Esperienza
Memoria
Livello del controllo massimo
Livello delle abilità generali
Livello delle abilità specifiche
Livello delle abilità semplici
GradodicontrollodiML
Fattori
Emotivo - Metacognitivi
Strutture
Intellettive
Fattorimotivazionalieculturali
Esperienza
Memoria
Livello del controllo massimo
Livello delle abilità generali
Livello delle abilità specifiche
Livello delle abilità semplici
GradodicontrollodiML
Fattori
Emotivo - Metacognitivi
Strutture
Intellettive
Fattorimotivazionalieculturali
Esperienza
Memoria
Livello del controllo massimo
Livello delle abilità generali
Livello delle abilità specifiche
Livello delle abilità semplici
GradodicontrollodiML
Fattori
Emotivo - Metacognitivi
Strutture
Intellettive
Fattorimotivazionalieculturali
Esperienza
Memoria
Livello del controllo massimo
Livello delle abilità generali
Livello delle abilità specifiche
Livello delle abilità semplici
GradodicontrollodiML
Fattori
Emotivo - Metacognitivi
Strutture
Intellettive
Fattorimotivazionalieculturali
Esperienza
Memoria
Livello del controllo massimo
Livello delle abilità generali
Livello delle abilità specifiche
Livello delle abilità semplici
GradodicontrollodiML
Fattori
Emotivo - Metacognitivi
Strutture
Intellettive
Fattorimotivazionalieculturali
Esperienza
Memoria
Livello del controllo massimo
Livello delle abilità generali
Livello delle abilità specifiche
Livello delle abilità semplici
GradodicontrollodiML
Fattori
Emotivo - Metacognitivi
Strutture
Intellettive
Fattorimotivazionalieculturali
Esperienza
Memoria
54. Le aree
• Linguaggio
• Percezione visiva
• Attenzione
• Memoria
• Prassie
• Funzioni esecutive
• Lettura, scrittura e calcolo
55. LINGUAGGIO
• Discriminazione uditiva: 37 coppie di parole. Il
compito è quello di dire se sono diverse o uguali.
• Ripetizione di non parole: 15 parole di lunghezza
crescente.
• Analisi fonemica: 10 parole di lunghezza
crescente. Il compito è quello di di produrre i
singoli fonemi che compongono la parola.
• Fusione fonemica: 10 parole di lunghezza
crescente. Il compito è quello di fondere i fonemi
che l’operatore pronuncia e produrre la parole che
ne risulta.
56. LINGUAGGIO
• Denominazione su presentazione visiva: 20 figure
in bianco e nero che il soggetto deve denominare.
• Comprensione sintattica: 18 item (dal T.R.O.G.,
Bishop, 1993) che contengono una particolare
struttura grammaticale. Il compito consiste
nell’indicare la figura corrispondente alla frase
pronunciata dall’esaminatore
57. Memoria a breve termine
• SPAN di numeri diretta e inversa:
rievocazione di seriale immediata, diretta e
inversa, di una stringa di numeri.
• Test di Corsi, MBT visuo-spaziale,
rievocazione immediata di posizioni
indicate dall’operatore su un’apposita
tavoletta.
58. Memoria a lungo termine
• Apprendimento di coppie di parole: presentazione di 3
gruppi di 12 coppie di parole. Il compito consiste nel
rievocare la II parola della coppia, data la prima parola
della coppia.
• Rievocazione libera di parole: vengono presentati 16 figure
rappresentanti oggetti, che devono essere denominati dal
soggetti. Il compito consiste nel rievocare il maggior
numero possibile di oggetti.
• Ricordo selettivo di parole: Prova di apprendimetno
(immediato e differito) di una lista di 12 parole.
59. Percezione visiva
• Discriminazione visiva: 10 figure
geometriche astratte. Compito del soggetto
è individuare tra 9 figure alternative quella
identica al target, nel più breve tempo
possibile
60. Attenzione
• Attenzione visiva selettiva: la prova è composta da
1 foglio con 10 righe di quadratini. Nella parte
superiore del foglio c’è un quadratino che si ripete
nelle righe successive. Il soggetto deve ricercare i
quadratini identici a quello situato nella parte
superiore.
• Attenzione uditiva selettiva: File uditivo. Compito
del soggetto è battere la mano sul tavolo
ogniqualvolta sente un suono target.
61. Prassie
• Prassie motorie.
– Modalità verbale di gesti: tutti i gesti sono
indicati verbalmente dall’operatore.
– Modalità visiva dei gesti: il bambino deve fare
gli stessi gesti richiesti precedentemente su
imitazione dello sperimentatore.
62. Funzioni esecutive
• Torre di Londra. E’ composta da 3 pioli disposti in
verticale e di lunghezza crescente e da 3 dischi
colorati che vengono inseriti nei pioli. Il piolo più
corto può contenere solo un disco, quello intermedio 2
e quello più lungo 3.
• Il compito del bambino è quello di ricomporre con i
dischi una configurazione che gli viene mostrata
dall’operatore, seguendo delle regole, ad es. “non si
possono fare più di un tot di mosse”.
• Oltre alle abilità di pianificazione, questo test valuta la
capacità di immaginazione e la memoria di lavoro.
63. Funzioni esecutive
Fluenza categoriale: 4 categorie di termini:
animali, colori, frutti e città. Il compito
consiste nel nominare quante più voci
possibili per ciascuna delle 4 categorie di
termini citate, in un minuto di tempo.
64. Analisi dei punteggi
• Le norme di riferimento vanno dai 5 agli 11 anni.
Ogni età è stata considerata come valore centrale
di 12 mesi. Quindi per esempio, 5 anni comprende
la fascia d’età che si estende dai 4 anni e 7 mesi ai
5 anni e 6 mesi.
• Inserendo nel foglio di calcolo presente nel CD-
ROM allegato i dati del bambini e i punteggio
grezzi ottenuti alle varie prove, è possibile
ottenere direttamente il punteggio standardizzato
(con media 100 e DS = 15)
65. … e qualcosa in più
• SINGLIMS (Crawford et al., 2003) permette di calcolare
la discrepanza del punteggio del bambino dai dati
normativi in termini statistici e fornisce un intervallo di
fiducia della percentuale di popolazione che rientrerebbe
sotto il punteggio ottenuto dal soggetto.
• RSDT (Crawford et al., 2003) permette di calcolare,
intermini statistici, la discrepanza tra i punteggi ottenuti in
due subtest e fornisce gli intervalli di fiducia.