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La scala d’intelligenza
WISC III
Struttura della WISC-III
Computo OBBLIGATORIO Computo FACOLTATIVO
I subtest verbali
SUBTEST VERBALI
Informazione
• Richiesta del subtest
- Rispondere ad una serie di domande su conoscenze che si possono
acquisire nella cultura corrente.
• Obiettivo generale del subtest
- Misurare le capacità del soggetto di recepire conoscenze dal suo
ambiente e di richiamarle istantaneamente.
Somiglianze
• Richiesta del subtest
- Spiegare in che cosa sono simili due cose.
• Obiettivo generale del subtest
- Misurare la capacità di individuare relazioni significative fra concetti
utilizzando appropriatamente i processi di astrazione e di
generalizzazione.
Protocollo di notazione:
INFORMAZIONE
Protocollo di notazione:
SOMIGLIANZE
I subtest verbali
Ragionamento aritmetico
• Richiesta del subtest
- Risolvere a mente, in un tempo cronometrato, dei problemi di tipo
aritmetico presentati oralmente o per iscritto.
• Obiettivo generale del subtest
- Valutare la capacità di usare i numeri, i concetti aritmetici di base ed
il ragionamento per risolvere problemi della vita quotidiana.
Vocabolario
• Richiesta del subtest
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• Obiettivo generale del subtest
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Esempio di Item:
RAGIONAMENTO ARITMETICO
Protocollo di notazione:
RAGIONAMENTO ARITMETICO
I subtest verbali
Comprensione
• Richiesta del subtest
- Descrivere come comportarsi in determinate circostanze
e indicare il motivo di certe prassi sociali.
• Obiettivo generale del subtest
- Valutare le capacità di giudizio sociale e di applicare le
conoscenze apprese sia secondo criteri di appropriatezza
formale che di effettivo buon senso.
I subtest verbali
Memoria di cifre
• Richiesta del subtest
– Cifre in Avanti: ripetere oralmente delle cifre nello stesso
ordine in cui sono state pronunciate
dall'esaminatore;
– Cifre all'Indietro: ripetere oralmente delle cifre in ordine
inverso rispetto a quello pronunciato
dall'esaminatore.
• Obiettivo generale del subtest
- Valutare la capacità di richiamo immediato di informazioni uditive.
Protocollo di notazione: MEMORIA
DI CIFRE
SUBTEST DI PERFORMANCE
Completamento di figure
• Richiesta del subtest
- Indicare entro 20 secondi di tempo la parte
mancante di una serie di 30 figure incomplete.
• Obiettivo generale del subtest
- Valutare la capacità di richiamo visuo-percettivo
e
di distinguere fra dettagli essenziali e non
essenziali.
Esempio di Item:
COMPLETAMENTO DI FIGURE
Esempio di Item:
COMPLETAMENTO DI FIGURE
Esempio di Item:
COMPLETAMENTO DI FIGURE
Esempio di Item:
COMPLETAMENTO DI FIGURE
• POSSESSO DI NOZIONI BASATE SU
PROCESSI DI CATEGORIZZAZIONE: per es.
‘cos’è una dozzina?’
• COMPRENSIONE DI NESSI IN STORIE: data
una serie di eventi qual è l’ordine corretto di essi?
• MEMORIA: Ripetizione di una sequenza di numeri
• SCOPERTA DI UNA REGOLA PER IL
COMPLETAMENTO DI UNA SERIE: es. quale
numero segue la sequenza ‘2,3,5,6,8’?
ESEMPI DI SITUAZIONI IMPLICATEESEMPI DI SITUAZIONI IMPLICATE
NELLO STUDIO DELLE DIFFERENZENELLO STUDIO DELLE DIFFERENZE
INTELLETTIVEINTELLETTIVE
• RAGIONAMENTO CONDIZIONALE: es. ‘premesso che,
se ci sono la rosa e la margherita, c’è la dalia, se si verifica la
condizione che non ci sono rosa e margherita, cosa segue? E
se si verifica la condizione che non c’è la rosa?’
• RAPPRESENTAZIONE MENTALE DI RELAZIONI
SPAZIALI: es. ‘data una figura piana con linee tratteggiate al
suo interno, individuare quale figura tridimensionale risulta
dalla piegatura del foglio in corrispondenza delle linee
tratteggiate.’
• VELOCITÀ NEL COMPIERE SEMPLICI
OPERAZIONI: per es. ‘associare in due minuti il maggior
numero di segni al loro codice.’
ESEMPI DI SITUAZIONI IMPLICATEESEMPI DI SITUAZIONI IMPLICATE
NELLO STUDIO DELLE DIFFERENZENELLO STUDIO DELLE DIFFERENZE
INTELLETTIVEINTELLETTIVE
• GLOBALI-MATURATIVE teorie dell’età
mentale definite da una gamma di funzioni.
Strumenti caratteristici di valutazione:
batterie di test di intelligenza come le scale Stanford-
Binet e Wechsler.
• MULTIPLE teoria psicometrica delle abilità e
teoria delle intelligenze multiple. Strumenti
caratteristici di valutazione: test di abilità
primarie (PMA), analisi delle prestazioni devianti,
valutazione delle abilità e delle attitudini (DAT).
PRINCIPALI CLASSI DI TEORIEPRINCIPALI CLASSI DI TEORIE
DELL’INTELLIGENZADELL’INTELLIGENZA
Teorie multiple di Guilford e
Gardner
 Concezione dell’intelligenza opposta
a quella di Spearman
L’intelligenza si compone e si articola
in un numero elevato di abilità.
Tali abilità sono distinte e autonome
tra loro.
Teoria delle abilità primarie di
Thurstone
Certe attività mentali hanno in comune un
fattore primario che le distingue da altri
gruppi di attività mentali.
Ogni fattore primario è in gran parte
indipendente dagli altri.
Cinque fattori della batteria fattoriale delle
Attitudini Mentali Primarie (PMA):
significato verbale, velocità percettiva,
facilità numerica, relazioni spaziali,
ragionamento.
Teoria triarchica di Sternberg
 Intelligenza contestuale, empirica e
componenziale
L’intelligenza contestuale è la capacità di
adattarsi al proprio ambiente.
L’intelligenza empirica è la capacità di far
fronte a nuovi compiti e di automatizzare
l’esecuzione dei compiti.
L’intelligenza componenziale è la capacità
di visione strategica della situazione, di
esecuzioni dei piani, e di apprendimento.
I test di “Abilità Mentali Primarie”
(PMA) dei Thurstone
 Misura multifattoriale e generale
dell’intelligenza: fattori di gruppo
PMA K-1: da fine scuola materna a
prima elementare.
PMA 2-4: da fine prima a terza
elementare.
PMA 4-6: da terza elementare a prima
media.
PMA Intermedia: da 11 a 17 anni
PMA K1
 4 fattori
Significato Verbale
Velocità percettiva
Facilità numerica
Relazioni spaziali
 Punteggio grezzo in QI per i singoli
fattori e in totale
PMA Intermedia
 5 fattori
Significato Verbale
Abilità spaziale
Ragionamento
Abilità numerica
Fluidità verbale
 Punteggio grezzo in QI per i singoli
fattori e in totale
PMA 4-6: Significato verbale - Parole
PMA 4-6: Significato verbale - Figure
PMA 4-6: Abilità numerica - Numeri
PMA 4-6: Abilità numerica - Addizioni
PMA 4-6: Relazioni spaziali
PMA 4-6: Ragionamento
Raggruppamento di figure
PMA 4-6: Ragionamento
Raggruppamento di parole
PMA 4-6: Velocità percettiva
• TEORIE COGNITIVISTE DEI MECCANISMI
BASICI DI ELABORAZIONE DELL’
INFORMAZIONE teoria della velocità
dell’elaborazione dell’informazione e teoria della
capacità della memoria di lavoro. Strumenti
caratteristici di valutazione: prove di
valutazione cognitivo-neuropsicologica dei processi
basici.
PRINCIPALI CLASSI DI TEORIEPRINCIPALI CLASSI DI TEORIE
DELL’INTELLIGENZADELL’INTELLIGENZA
• GERARCHICHE teoria fattoriale a
livelli e teorie del controllo.
Strumenti caratteristici di valutazione:
uso di batterie di intelligenza e calcolo dei
parametri a diversi livelli di gerarchia, prove
di valutazione cognitivo-neuropsicologiche
differenziate per modalità e grado di controllo
richiesto.
PRINCIPALI CLASSI DI TEORIEPRINCIPALI CLASSI DI TEORIE
DELL’INTELLIGENZADELL’INTELLIGENZA
Le forme fondamentali
dell’intelligenza
(Gardner, 1993)
• Intelligenza linguistica: è esemplificata da
poeti (v. per es. ELIOT), che sono particolarmente
sensibili al suono e ai significati delle parole che
usano, ma è cruciale anche per altri professionisti,
come giornalisti, pubblicitari, avvocati.
• Intelligenza musicale: implicata in compositori
(v. per es STRAVINSKI), direttori d’orchestra,
esecutori, ma anche in tecnici acustici e ingegneri
del suono
• Intelligenza logico - matematica: riguarda l’uso e
l’identificazione di relazioni astratte ed ha un
riferimento essenziale nella conoscenza numerica. Ne
sono particolarmente dotati matematici,
programmatori, analisti finanziari, scienziati (per es.
EINSTEIN).
• Intelligenza spaziale: riguarda l’abilità di percepire
l’informazione visiva o spaziale, di trasformarla e
modificarla e di ricreare immagini visive anche senza la
disponibilità dello stimolo fisico originale. Esempi di
alta competenza in questa forma di intelligenza sono gli
artisti visivi (per es. PICASSO), ma anche i giocatori di
scacchi.
Le forme fondamentali
dell’intelligenza
(Gardner, 1993)
• Intelligenza corporeo - cinestetica: riguarda l’uso
del corpo o di sue parti per risolvere problemi,
manipolare oggetti esterni, ecc.; essa è ben
rappresentata da coreografi e danzatori (si veda il caso
di Marta GRAHAM), ma anche da rocciatori, giocolieri,
ginnasti e altri atleti.
• Intelligenza intrapersonale: riguarda la capacità di
analizzarsi interiormente e di operare distinzioni nei
propri pensieri e sentimenti. Grandi scrittori dotati di
introspezione e psicologi (per es. FREUD) sono
particolarmente dotati di questa intelligenza
Le forme fondamentali
dell’intelligenza
(Gardner, 1993)
• Intelligenza interpersonale: riguarda la
capacità di riconoscere e operare distinzioni
relativamente a sentimenti, pensieri e intenzioni
altrui. Nelle sue forme più sviluppate,
l’intelligenza interpersonale si manifesta
nell’abilità di interagire, a fini umanitari, con
l’interiorità altrui, come è avvenuto per
personaggi carismatici come Gandhi.
Le forme fondamentali
dell’intelligenza
(Gardner, 1993)
Intelligenza Visuo-Spaziale:
Mental Rotation Test
DAT: Sub Test Ragionamento
meccanico
ATTITUDINE: capacità di apprendere sulla base di appropriati training ed
input ambientali
Difficoltà delle teorie multiple
• Le abilità sono correlate
• Le abilità non sembrano essere di uguale
importanza
• Le abilità sembrano moltiplicabili
• Le abilità sembrano scomponibili
• Solo i deficit in alcune abilità sembrano
compromettere il funzionamento adattivo
Fattore ‘g’
Verbale Spaziale Abilità basilari
Abilità più specifiche
Abilità altamente specifiche
Esemplificazione di unaEsemplificazione di una
rappresentazione psicometrica dellarappresentazione psicometrica della
intelligenza di tipo gerarchicointelligenza di tipo gerarchico
Teorie di ispirazione cognitivista:
Il ruolo della velocità di elaborazione
In questa prova le chiediamo di
determinare se le due immagini sono
uguali o diverse.
Se le due immagini sono uguali, scriva S
(sì, sono uguali).
Se sono diverse, scriva N (no, non sono
uguali).
Per favore cerchi di completare la prova il
più rapidamente possibile, rispondendo a
ogni confronto e senza fare errori.
Provi a completare questi item di esempio:
Modello a cono della memoria di
lavoro (Cornoldi & Vecchi, 2003)
Non-Verbale
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GradodicontrollodiML
Tipi di contenuto
Non-Verbale
Verbale
GradodicontrollodiML
Tipi di contenuto
Non-Verbale
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GradodicontrollodiML
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Non-Verbale
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GradodicontrollodiML
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Non-Verbale
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Tipi di contenuto
Meccanismi cognitivi critici e
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• Meccanismi cognitivi di base e capacità di spiegare differenze
intellettive
Animali
Sviluppo
normale
RM
Bambini con
DA
Invecchiamento
Intelligenza
elevata
Velocità di
elaborazione
-
* * * **
Funzioni
esecutive ** * - * *
Capacità di
apprendimento - - * - ** *
Memoria
immediata
-
** * - * *
Controllo della
ML * ** ** ** *
Metacogn. ** ** * - **
Il controllo della Memoria di
Lavoro
Controllo basso  span in avanti. Es. ascolta questa sequenza
di cifre e ricordala così come è stata presentata: 315272.
Controllo medio-basso  span indietro. Es. ascolta questa
sequenza di cifre e ricordala capovolgendone l’ordine: 4682
Controllo medio  listening span con richiesta di selezione.
Es. ascolta queste tre sequenze di cifre e poi ricorda solo l’ultimo di
ciascuna sequenza:
3524
4198
6351
Il controllo della Memoria di
Lavoro
Controllo medio-alto  listening con richiesta di
categorizzazione. Es. batti sul tavolo ogni volta che compare un
numero dispari e poi ricorda l’ultimo numero di ogni serie:
1-4-8
2-5-4
7-8-3
Controllo alto  compito di aggiornamento delle
informazioni in memoria di lavoro. Es. ascolta
sequenzialmente la serie di numeri presentati e quindi ripeti,
nell’ordine in cui sono stati presentati, i tre più piccoli:
9 7 5 8 4 6 3
• Controllo molto alto  compito controllato con richiesta
concomitante di secondo compito indipendente. Es.
compito uguale al precedente, più premere barra spaziatrice con
intervalli di tempo irregolari
Prove a favore della teoria del
controllo della Memoria di
Lavoro
Prove dell’importanza del controllo della memoria di lavoro (CML)
per spiegare l’intelligenza:
•1) Il CML ha una buona correlazione con i test di intelligenza
•2) Il CML è la componente che meglio discrimina i gruppi che si
caratterizzano, per definizione, per diversi livelli di intelligenza
•3) Il concetto di CML è in grado di spiegare il ruolo degli altri
meccanismi cognitivi che si è ipotizzato spiegassero l’intelligenza,
mentre non è vero il contrario
•4) Il CML può essere descritto secondo un continuum, con
diminuzioni del controllo e aumenti della importanza della natura del
materiale da elaborare, capace di descrivere la struttura gerarchica
dell’intelligenza.
Altre Prove a favore del modello del controllo della
memoria di lavoro
• 1) Nella sindrome di Down il gap di ML dipende dal tipo di contenuto
e dal grado di controllo
• 2) Un effetto parallelo si rintraccia nella sindrome di x-fragile
• 3) Test di ML controllato non discriminano altri tipi di problematica
che non sono associati a deficit intellettivi, mentre test a basso
controllo discriminano
• 4Misure di QI correlano con prove di controllo ML anche quando l’età
è tenuta sotto controllo, molto meglio di altre misure
Le 4 componenti della teoria del
controllo della memoria di lavoro
Le strutture basiche precedentemente
esposte interagiscono con:
1. La sfera emotiva-metacognitiva
2. La sfera motivazionale-culturale
3. L’esperienza
Due vantaggi del modello a cono:
a. Rende conto del grado di controllo implicato
b. Suggerisce interazioni con le 3 sfere
Il modello delle quattro componenti
dell’intelligenza
Livello del controllo massimo
Livello delle abilità generali
Livello delle abilità specifiche
Livello delle abilità semplici
GradodicontrollodiML
Fattori
Emotivo - Metacognitivi
Strutture
Intellettive
Fattorimotivazionalieculturali
Esperienza
Memoria
Livello del controllo massimo
Livello delle abilità generali
Livello delle abilità specifiche
Livello delle abilità semplici
GradodicontrollodiML
Fattori
Emotivo - Metacognitivi
Strutture
Intellettive
Fattorimotivazionalieculturali
Esperienza
Memoria
Livello del controllo massimo
Livello delle abilità generali
Livello delle abilità specifiche
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GradodicontrollodiML
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Emotivo - Metacognitivi
Strutture
Intellettive
Fattorimotivazionalieculturali
Esperienza
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GradodicontrollodiML
Fattori
Emotivo - Metacognitivi
Strutture
Intellettive
Fattorimotivazionalieculturali
Esperienza
Memoria
Batteria Neuropsicologica per
l’età evolutiva
BVN 5-11
di Bisiacchi, Cendron, Gugliotta,
Tressoldi e Vio
Le aree
• Linguaggio
• Percezione visiva
• Attenzione
• Memoria
• Prassie
• Funzioni esecutive
• Lettura, scrittura e calcolo
LINGUAGGIO
• Discriminazione uditiva: 37 coppie di parole. Il
compito è quello di dire se sono diverse o uguali.
• Ripetizione di non parole: 15 parole di lunghezza
crescente.
• Analisi fonemica: 10 parole di lunghezza
crescente. Il compito è quello di di produrre i
singoli fonemi che compongono la parola.
• Fusione fonemica: 10 parole di lunghezza
crescente. Il compito è quello di fondere i fonemi
che l’operatore pronuncia e produrre la parole che
ne risulta.
LINGUAGGIO
• Denominazione su presentazione visiva: 20 figure
in bianco e nero che il soggetto deve denominare.
• Comprensione sintattica: 18 item (dal T.R.O.G.,
Bishop, 1993) che contengono una particolare
struttura grammaticale. Il compito consiste
nell’indicare la figura corrispondente alla frase
pronunciata dall’esaminatore
Memoria a breve termine
• SPAN di numeri diretta e inversa:
rievocazione di seriale immediata, diretta e
inversa, di una stringa di numeri.
• Test di Corsi, MBT visuo-spaziale,
rievocazione immediata di posizioni
indicate dall’operatore su un’apposita
tavoletta.
Memoria a lungo termine
• Apprendimento di coppie di parole: presentazione di 3
gruppi di 12 coppie di parole. Il compito consiste nel
rievocare la II parola della coppia, data la prima parola
della coppia.
• Rievocazione libera di parole: vengono presentati 16 figure
rappresentanti oggetti, che devono essere denominati dal
soggetti. Il compito consiste nel rievocare il maggior
numero possibile di oggetti.
• Ricordo selettivo di parole: Prova di apprendimetno
(immediato e differito) di una lista di 12 parole.
Percezione visiva
• Discriminazione visiva: 10 figure
geometriche astratte. Compito del soggetto
è individuare tra 9 figure alternative quella
identica al target, nel più breve tempo
possibile
Attenzione
• Attenzione visiva selettiva: la prova è composta da
1 foglio con 10 righe di quadratini. Nella parte
superiore del foglio c’è un quadratino che si ripete
nelle righe successive. Il soggetto deve ricercare i
quadratini identici a quello situato nella parte
superiore.
• Attenzione uditiva selettiva: File uditivo. Compito
del soggetto è battere la mano sul tavolo
ogniqualvolta sente un suono target.
Prassie
• Prassie motorie.
– Modalità verbale di gesti: tutti i gesti sono
indicati verbalmente dall’operatore.
– Modalità visiva dei gesti: il bambino deve fare
gli stessi gesti richiesti precedentemente su
imitazione dello sperimentatore.
Funzioni esecutive
• Torre di Londra. E’ composta da 3 pioli disposti in
verticale e di lunghezza crescente e da 3 dischi
colorati che vengono inseriti nei pioli. Il piolo più
corto può contenere solo un disco, quello intermedio 2
e quello più lungo 3.
• Il compito del bambino è quello di ricomporre con i
dischi una configurazione che gli viene mostrata
dall’operatore, seguendo delle regole, ad es. “non si
possono fare più di un tot di mosse”.
• Oltre alle abilità di pianificazione, questo test valuta la
capacità di immaginazione e la memoria di lavoro.
Funzioni esecutive
Fluenza categoriale: 4 categorie di termini:
animali, colori, frutti e città. Il compito
consiste nel nominare quante più voci
possibili per ciascuna delle 4 categorie di
termini citate, in un minuto di tempo.
Analisi dei punteggi
• Le norme di riferimento vanno dai 5 agli 11 anni.
Ogni età è stata considerata come valore centrale
di 12 mesi. Quindi per esempio, 5 anni comprende
la fascia d’età che si estende dai 4 anni e 7 mesi ai
5 anni e 6 mesi.
• Inserendo nel foglio di calcolo presente nel CD-
ROM allegato i dati del bambini e i punteggio
grezzi ottenuti alle varie prove, è possibile
ottenere direttamente il punteggio standardizzato
(con media 100 e DS = 15)
… e qualcosa in più
• SINGLIMS (Crawford et al., 2003) permette di calcolare
la discrepanza del punteggio del bambino dai dati
normativi in termini statistici e fornisce un intervallo di
fiducia della percentuale di popolazione che rientrerebbe
sotto il punteggio ottenuto dal soggetto.
• RSDT (Crawford et al., 2003) permette di calcolare,
intermini statistici, la discrepanza tra i punteggi ottenuti in
due subtest e fornisce gli intervalli di fiducia.

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Valutazione neuropsicologica

  • 2. Struttura della WISC-III Computo OBBLIGATORIO Computo FACOLTATIVO
  • 3. I subtest verbali SUBTEST VERBALI Informazione • Richiesta del subtest - Rispondere ad una serie di domande su conoscenze che si possono acquisire nella cultura corrente. • Obiettivo generale del subtest - Misurare le capacità del soggetto di recepire conoscenze dal suo ambiente e di richiamarle istantaneamente. Somiglianze • Richiesta del subtest - Spiegare in che cosa sono simili due cose. • Obiettivo generale del subtest - Misurare la capacità di individuare relazioni significative fra concetti utilizzando appropriatamente i processi di astrazione e di generalizzazione.
  • 6. I subtest verbali Ragionamento aritmetico • Richiesta del subtest - Risolvere a mente, in un tempo cronometrato, dei problemi di tipo aritmetico presentati oralmente o per iscritto. • Obiettivo generale del subtest - Valutare la capacità di usare i numeri, i concetti aritmetici di base ed il ragionamento per risolvere problemi della vita quotidiana. Vocabolario • Richiesta del subtest - Spiegare il significato di una lista di parole. • Obiettivo generale del subtest - Misurare attraverso la conoscenza di parole il grado di padronanza e di accuratezza delle funzioni espressive del linguaggio.
  • 9. I subtest verbali Comprensione • Richiesta del subtest - Descrivere come comportarsi in determinate circostanze e indicare il motivo di certe prassi sociali. • Obiettivo generale del subtest - Valutare le capacità di giudizio sociale e di applicare le conoscenze apprese sia secondo criteri di appropriatezza formale che di effettivo buon senso.
  • 10. I subtest verbali Memoria di cifre • Richiesta del subtest – Cifre in Avanti: ripetere oralmente delle cifre nello stesso ordine in cui sono state pronunciate dall'esaminatore; – Cifre all'Indietro: ripetere oralmente delle cifre in ordine inverso rispetto a quello pronunciato dall'esaminatore. • Obiettivo generale del subtest - Valutare la capacità di richiamo immediato di informazioni uditive.
  • 11. Protocollo di notazione: MEMORIA DI CIFRE
  • 12. SUBTEST DI PERFORMANCE Completamento di figure • Richiesta del subtest - Indicare entro 20 secondi di tempo la parte mancante di una serie di 30 figure incomplete. • Obiettivo generale del subtest - Valutare la capacità di richiamo visuo-percettivo e di distinguere fra dettagli essenziali e non essenziali.
  • 17. • POSSESSO DI NOZIONI BASATE SU PROCESSI DI CATEGORIZZAZIONE: per es. ‘cos’è una dozzina?’ • COMPRENSIONE DI NESSI IN STORIE: data una serie di eventi qual è l’ordine corretto di essi? • MEMORIA: Ripetizione di una sequenza di numeri • SCOPERTA DI UNA REGOLA PER IL COMPLETAMENTO DI UNA SERIE: es. quale numero segue la sequenza ‘2,3,5,6,8’? ESEMPI DI SITUAZIONI IMPLICATEESEMPI DI SITUAZIONI IMPLICATE NELLO STUDIO DELLE DIFFERENZENELLO STUDIO DELLE DIFFERENZE INTELLETTIVEINTELLETTIVE
  • 18. • RAGIONAMENTO CONDIZIONALE: es. ‘premesso che, se ci sono la rosa e la margherita, c’è la dalia, se si verifica la condizione che non ci sono rosa e margherita, cosa segue? E se si verifica la condizione che non c’è la rosa?’ • RAPPRESENTAZIONE MENTALE DI RELAZIONI SPAZIALI: es. ‘data una figura piana con linee tratteggiate al suo interno, individuare quale figura tridimensionale risulta dalla piegatura del foglio in corrispondenza delle linee tratteggiate.’ • VELOCITÀ NEL COMPIERE SEMPLICI OPERAZIONI: per es. ‘associare in due minuti il maggior numero di segni al loro codice.’ ESEMPI DI SITUAZIONI IMPLICATEESEMPI DI SITUAZIONI IMPLICATE NELLO STUDIO DELLE DIFFERENZENELLO STUDIO DELLE DIFFERENZE INTELLETTIVEINTELLETTIVE
  • 19. • GLOBALI-MATURATIVE teorie dell’età mentale definite da una gamma di funzioni. Strumenti caratteristici di valutazione: batterie di test di intelligenza come le scale Stanford- Binet e Wechsler. • MULTIPLE teoria psicometrica delle abilità e teoria delle intelligenze multiple. Strumenti caratteristici di valutazione: test di abilità primarie (PMA), analisi delle prestazioni devianti, valutazione delle abilità e delle attitudini (DAT). PRINCIPALI CLASSI DI TEORIEPRINCIPALI CLASSI DI TEORIE DELL’INTELLIGENZADELL’INTELLIGENZA
  • 20. Teorie multiple di Guilford e Gardner  Concezione dell’intelligenza opposta a quella di Spearman L’intelligenza si compone e si articola in un numero elevato di abilità. Tali abilità sono distinte e autonome tra loro.
  • 21. Teoria delle abilità primarie di Thurstone Certe attività mentali hanno in comune un fattore primario che le distingue da altri gruppi di attività mentali. Ogni fattore primario è in gran parte indipendente dagli altri. Cinque fattori della batteria fattoriale delle Attitudini Mentali Primarie (PMA): significato verbale, velocità percettiva, facilità numerica, relazioni spaziali, ragionamento.
  • 22. Teoria triarchica di Sternberg  Intelligenza contestuale, empirica e componenziale L’intelligenza contestuale è la capacità di adattarsi al proprio ambiente. L’intelligenza empirica è la capacità di far fronte a nuovi compiti e di automatizzare l’esecuzione dei compiti. L’intelligenza componenziale è la capacità di visione strategica della situazione, di esecuzioni dei piani, e di apprendimento.
  • 23. I test di “Abilità Mentali Primarie” (PMA) dei Thurstone  Misura multifattoriale e generale dell’intelligenza: fattori di gruppo PMA K-1: da fine scuola materna a prima elementare. PMA 2-4: da fine prima a terza elementare. PMA 4-6: da terza elementare a prima media. PMA Intermedia: da 11 a 17 anni
  • 24. PMA K1  4 fattori Significato Verbale Velocità percettiva Facilità numerica Relazioni spaziali  Punteggio grezzo in QI per i singoli fattori e in totale
  • 25. PMA Intermedia  5 fattori Significato Verbale Abilità spaziale Ragionamento Abilità numerica Fluidità verbale  Punteggio grezzo in QI per i singoli fattori e in totale
  • 26. PMA 4-6: Significato verbale - Parole
  • 27. PMA 4-6: Significato verbale - Figure
  • 28. PMA 4-6: Abilità numerica - Numeri
  • 29. PMA 4-6: Abilità numerica - Addizioni
  • 30. PMA 4-6: Relazioni spaziali
  • 33. PMA 4-6: Velocità percettiva
  • 34. • TEORIE COGNITIVISTE DEI MECCANISMI BASICI DI ELABORAZIONE DELL’ INFORMAZIONE teoria della velocità dell’elaborazione dell’informazione e teoria della capacità della memoria di lavoro. Strumenti caratteristici di valutazione: prove di valutazione cognitivo-neuropsicologica dei processi basici. PRINCIPALI CLASSI DI TEORIEPRINCIPALI CLASSI DI TEORIE DELL’INTELLIGENZADELL’INTELLIGENZA
  • 35. • GERARCHICHE teoria fattoriale a livelli e teorie del controllo. Strumenti caratteristici di valutazione: uso di batterie di intelligenza e calcolo dei parametri a diversi livelli di gerarchia, prove di valutazione cognitivo-neuropsicologiche differenziate per modalità e grado di controllo richiesto. PRINCIPALI CLASSI DI TEORIEPRINCIPALI CLASSI DI TEORIE DELL’INTELLIGENZADELL’INTELLIGENZA
  • 36. Le forme fondamentali dell’intelligenza (Gardner, 1993) • Intelligenza linguistica: è esemplificata da poeti (v. per es. ELIOT), che sono particolarmente sensibili al suono e ai significati delle parole che usano, ma è cruciale anche per altri professionisti, come giornalisti, pubblicitari, avvocati. • Intelligenza musicale: implicata in compositori (v. per es STRAVINSKI), direttori d’orchestra, esecutori, ma anche in tecnici acustici e ingegneri del suono
  • 37. • Intelligenza logico - matematica: riguarda l’uso e l’identificazione di relazioni astratte ed ha un riferimento essenziale nella conoscenza numerica. Ne sono particolarmente dotati matematici, programmatori, analisti finanziari, scienziati (per es. EINSTEIN). • Intelligenza spaziale: riguarda l’abilità di percepire l’informazione visiva o spaziale, di trasformarla e modificarla e di ricreare immagini visive anche senza la disponibilità dello stimolo fisico originale. Esempi di alta competenza in questa forma di intelligenza sono gli artisti visivi (per es. PICASSO), ma anche i giocatori di scacchi. Le forme fondamentali dell’intelligenza (Gardner, 1993)
  • 38. • Intelligenza corporeo - cinestetica: riguarda l’uso del corpo o di sue parti per risolvere problemi, manipolare oggetti esterni, ecc.; essa è ben rappresentata da coreografi e danzatori (si veda il caso di Marta GRAHAM), ma anche da rocciatori, giocolieri, ginnasti e altri atleti. • Intelligenza intrapersonale: riguarda la capacità di analizzarsi interiormente e di operare distinzioni nei propri pensieri e sentimenti. Grandi scrittori dotati di introspezione e psicologi (per es. FREUD) sono particolarmente dotati di questa intelligenza Le forme fondamentali dell’intelligenza (Gardner, 1993)
  • 39. • Intelligenza interpersonale: riguarda la capacità di riconoscere e operare distinzioni relativamente a sentimenti, pensieri e intenzioni altrui. Nelle sue forme più sviluppate, l’intelligenza interpersonale si manifesta nell’abilità di interagire, a fini umanitari, con l’interiorità altrui, come è avvenuto per personaggi carismatici come Gandhi. Le forme fondamentali dell’intelligenza (Gardner, 1993)
  • 41. DAT: Sub Test Ragionamento meccanico ATTITUDINE: capacità di apprendere sulla base di appropriati training ed input ambientali
  • 42. Difficoltà delle teorie multiple • Le abilità sono correlate • Le abilità non sembrano essere di uguale importanza • Le abilità sembrano moltiplicabili • Le abilità sembrano scomponibili • Solo i deficit in alcune abilità sembrano compromettere il funzionamento adattivo
  • 43. Fattore ‘g’ Verbale Spaziale Abilità basilari Abilità più specifiche Abilità altamente specifiche Esemplificazione di unaEsemplificazione di una rappresentazione psicometrica dellarappresentazione psicometrica della intelligenza di tipo gerarchicointelligenza di tipo gerarchico
  • 44. Teorie di ispirazione cognitivista: Il ruolo della velocità di elaborazione In questa prova le chiediamo di determinare se le due immagini sono uguali o diverse. Se le due immagini sono uguali, scriva S (sì, sono uguali). Se sono diverse, scriva N (no, non sono uguali). Per favore cerchi di completare la prova il più rapidamente possibile, rispondendo a ogni confronto e senza fare errori. Provi a completare questi item di esempio:
  • 45. Modello a cono della memoria di lavoro (Cornoldi & Vecchi, 2003) Non-Verbale Verbale GradodicontrollodiML Tipi di contenuto Non-Verbale Verbale GradodicontrollodiML Tipi di contenuto Non-Verbale Verbale GradodicontrollodiML Tipi di contenuto Non-Verbale Verbale GradodicontrollodiML Tipi di contenuto Non-Verbale Verbale GradodicontrollodiML Tipi di contenuto Non-Verbale Verbale GradodicontrollodiML Tipi di contenuto Non-Verbale Verbale GradodicontrollodiML Tipi di contenuto Non-Verbale Verbale GradodicontrollodiML Tipi di contenuto
  • 46. Meccanismi cognitivi critici e confronti critici • Meccanismi cognitivi di base e capacità di spiegare differenze intellettive Animali Sviluppo normale RM Bambini con DA Invecchiamento Intelligenza elevata Velocità di elaborazione - * * * ** Funzioni esecutive ** * - * * Capacità di apprendimento - - * - ** * Memoria immediata - ** * - * * Controllo della ML * ** ** ** * Metacogn. ** ** * - **
  • 47. Il controllo della Memoria di Lavoro Controllo basso  span in avanti. Es. ascolta questa sequenza di cifre e ricordala così come è stata presentata: 315272. Controllo medio-basso  span indietro. Es. ascolta questa sequenza di cifre e ricordala capovolgendone l’ordine: 4682 Controllo medio  listening span con richiesta di selezione. Es. ascolta queste tre sequenze di cifre e poi ricorda solo l’ultimo di ciascuna sequenza: 3524 4198 6351
  • 48. Il controllo della Memoria di Lavoro Controllo medio-alto  listening con richiesta di categorizzazione. Es. batti sul tavolo ogni volta che compare un numero dispari e poi ricorda l’ultimo numero di ogni serie: 1-4-8 2-5-4 7-8-3 Controllo alto  compito di aggiornamento delle informazioni in memoria di lavoro. Es. ascolta sequenzialmente la serie di numeri presentati e quindi ripeti, nell’ordine in cui sono stati presentati, i tre più piccoli: 9 7 5 8 4 6 3 • Controllo molto alto  compito controllato con richiesta concomitante di secondo compito indipendente. Es. compito uguale al precedente, più premere barra spaziatrice con intervalli di tempo irregolari
  • 49. Prove a favore della teoria del controllo della Memoria di Lavoro Prove dell’importanza del controllo della memoria di lavoro (CML) per spiegare l’intelligenza: •1) Il CML ha una buona correlazione con i test di intelligenza •2) Il CML è la componente che meglio discrimina i gruppi che si caratterizzano, per definizione, per diversi livelli di intelligenza •3) Il concetto di CML è in grado di spiegare il ruolo degli altri meccanismi cognitivi che si è ipotizzato spiegassero l’intelligenza, mentre non è vero il contrario •4) Il CML può essere descritto secondo un continuum, con diminuzioni del controllo e aumenti della importanza della natura del materiale da elaborare, capace di descrivere la struttura gerarchica dell’intelligenza.
  • 50. Altre Prove a favore del modello del controllo della memoria di lavoro • 1) Nella sindrome di Down il gap di ML dipende dal tipo di contenuto e dal grado di controllo • 2) Un effetto parallelo si rintraccia nella sindrome di x-fragile • 3) Test di ML controllato non discriminano altri tipi di problematica che non sono associati a deficit intellettivi, mentre test a basso controllo discriminano • 4Misure di QI correlano con prove di controllo ML anche quando l’età è tenuta sotto controllo, molto meglio di altre misure
  • 51. Le 4 componenti della teoria del controllo della memoria di lavoro Le strutture basiche precedentemente esposte interagiscono con: 1. La sfera emotiva-metacognitiva 2. La sfera motivazionale-culturale 3. L’esperienza Due vantaggi del modello a cono: a. Rende conto del grado di controllo implicato b. Suggerisce interazioni con le 3 sfere
  • 52. Il modello delle quattro componenti dell’intelligenza Livello del controllo massimo Livello delle abilità generali Livello delle abilità specifiche Livello delle abilità semplici GradodicontrollodiML Fattori Emotivo - Metacognitivi Strutture Intellettive Fattorimotivazionalieculturali Esperienza Memoria Livello del controllo massimo Livello delle abilità generali Livello delle abilità specifiche Livello delle abilità semplici GradodicontrollodiML Fattori Emotivo - Metacognitivi Strutture Intellettive Fattorimotivazionalieculturali Esperienza Memoria Livello del controllo massimo Livello delle abilità generali Livello delle abilità specifiche Livello delle abilità semplici GradodicontrollodiML Fattori Emotivo - Metacognitivi Strutture Intellettive Fattorimotivazionalieculturali Esperienza Memoria Livello del controllo massimo Livello delle abilità generali Livello delle abilità specifiche Livello delle abilità semplici GradodicontrollodiML Fattori Emotivo - Metacognitivi Strutture Intellettive Fattorimotivazionalieculturali Esperienza Memoria Livello del controllo massimo Livello delle abilità generali Livello delle abilità specifiche Livello delle abilità semplici GradodicontrollodiML Fattori Emotivo - Metacognitivi Strutture Intellettive Fattorimotivazionalieculturali Esperienza Memoria Livello del controllo massimo Livello delle abilità generali Livello delle abilità specifiche Livello delle abilità semplici GradodicontrollodiML Fattori Emotivo - Metacognitivi Strutture Intellettive Fattorimotivazionalieculturali Esperienza Memoria Livello del controllo massimo Livello delle abilità generali Livello delle abilità specifiche Livello delle abilità semplici GradodicontrollodiML Fattori Emotivo - Metacognitivi Strutture Intellettive Fattorimotivazionalieculturali Esperienza Memoria Livello del controllo massimo Livello delle abilità generali Livello delle abilità specifiche Livello delle abilità semplici GradodicontrollodiML Fattori Emotivo - Metacognitivi Strutture Intellettive Fattorimotivazionalieculturali Esperienza Memoria
  • 53. Batteria Neuropsicologica per l’età evolutiva BVN 5-11 di Bisiacchi, Cendron, Gugliotta, Tressoldi e Vio
  • 54. Le aree • Linguaggio • Percezione visiva • Attenzione • Memoria • Prassie • Funzioni esecutive • Lettura, scrittura e calcolo
  • 55. LINGUAGGIO • Discriminazione uditiva: 37 coppie di parole. Il compito è quello di dire se sono diverse o uguali. • Ripetizione di non parole: 15 parole di lunghezza crescente. • Analisi fonemica: 10 parole di lunghezza crescente. Il compito è quello di di produrre i singoli fonemi che compongono la parola. • Fusione fonemica: 10 parole di lunghezza crescente. Il compito è quello di fondere i fonemi che l’operatore pronuncia e produrre la parole che ne risulta.
  • 56. LINGUAGGIO • Denominazione su presentazione visiva: 20 figure in bianco e nero che il soggetto deve denominare. • Comprensione sintattica: 18 item (dal T.R.O.G., Bishop, 1993) che contengono una particolare struttura grammaticale. Il compito consiste nell’indicare la figura corrispondente alla frase pronunciata dall’esaminatore
  • 57. Memoria a breve termine • SPAN di numeri diretta e inversa: rievocazione di seriale immediata, diretta e inversa, di una stringa di numeri. • Test di Corsi, MBT visuo-spaziale, rievocazione immediata di posizioni indicate dall’operatore su un’apposita tavoletta.
  • 58. Memoria a lungo termine • Apprendimento di coppie di parole: presentazione di 3 gruppi di 12 coppie di parole. Il compito consiste nel rievocare la II parola della coppia, data la prima parola della coppia. • Rievocazione libera di parole: vengono presentati 16 figure rappresentanti oggetti, che devono essere denominati dal soggetti. Il compito consiste nel rievocare il maggior numero possibile di oggetti. • Ricordo selettivo di parole: Prova di apprendimetno (immediato e differito) di una lista di 12 parole.
  • 59. Percezione visiva • Discriminazione visiva: 10 figure geometriche astratte. Compito del soggetto è individuare tra 9 figure alternative quella identica al target, nel più breve tempo possibile
  • 60. Attenzione • Attenzione visiva selettiva: la prova è composta da 1 foglio con 10 righe di quadratini. Nella parte superiore del foglio c’è un quadratino che si ripete nelle righe successive. Il soggetto deve ricercare i quadratini identici a quello situato nella parte superiore. • Attenzione uditiva selettiva: File uditivo. Compito del soggetto è battere la mano sul tavolo ogniqualvolta sente un suono target.
  • 61. Prassie • Prassie motorie. – Modalità verbale di gesti: tutti i gesti sono indicati verbalmente dall’operatore. – Modalità visiva dei gesti: il bambino deve fare gli stessi gesti richiesti precedentemente su imitazione dello sperimentatore.
  • 62. Funzioni esecutive • Torre di Londra. E’ composta da 3 pioli disposti in verticale e di lunghezza crescente e da 3 dischi colorati che vengono inseriti nei pioli. Il piolo più corto può contenere solo un disco, quello intermedio 2 e quello più lungo 3. • Il compito del bambino è quello di ricomporre con i dischi una configurazione che gli viene mostrata dall’operatore, seguendo delle regole, ad es. “non si possono fare più di un tot di mosse”. • Oltre alle abilità di pianificazione, questo test valuta la capacità di immaginazione e la memoria di lavoro.
  • 63. Funzioni esecutive Fluenza categoriale: 4 categorie di termini: animali, colori, frutti e città. Il compito consiste nel nominare quante più voci possibili per ciascuna delle 4 categorie di termini citate, in un minuto di tempo.
  • 64. Analisi dei punteggi • Le norme di riferimento vanno dai 5 agli 11 anni. Ogni età è stata considerata come valore centrale di 12 mesi. Quindi per esempio, 5 anni comprende la fascia d’età che si estende dai 4 anni e 7 mesi ai 5 anni e 6 mesi. • Inserendo nel foglio di calcolo presente nel CD- ROM allegato i dati del bambini e i punteggio grezzi ottenuti alle varie prove, è possibile ottenere direttamente il punteggio standardizzato (con media 100 e DS = 15)
  • 65. … e qualcosa in più • SINGLIMS (Crawford et al., 2003) permette di calcolare la discrepanza del punteggio del bambino dai dati normativi in termini statistici e fornisce un intervallo di fiducia della percentuale di popolazione che rientrerebbe sotto il punteggio ottenuto dal soggetto. • RSDT (Crawford et al., 2003) permette di calcolare, intermini statistici, la discrepanza tra i punteggi ottenuti in due subtest e fornisce gli intervalli di fiducia.