Presentazione del libro Viki che voleva andare a scuola. Il lavoro è stato svolto da Nicholas Cicerchia, alunno della IC dell'I. C. Giacomo Matteotti 11 di Cave (Rm).
I ragazzi della Levi Civita incontrano Martha Scherepita: ragazza polacca, lavoratrice forzata nelle campagne tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale. La storia di Martha è stata raccolta e raccontata da Lorenza Pizzo, che con pazienza ha registrato il racconto di questa ragazza, ha ordinato le sue memorie in un testo preziosissimo, che ci porta in un tempo difficile e doloroso.
Giornata della Memoria 27 gennaio 2015, visione dello spettacolo teatrale "Come sorelle" al teatro Sociale di Como.
Alunni e docenti della scuola secondaria Prandoni di Torno.
2. PERSONAGGI PRINICPALI:
LA BAMBINA.
la bambina, di cui l’autrice non rivela il nome, è timida ma si rivela
decisa e coraggiosa nei momenti di difficoltà. La madre è gentile e di
animo buono. Il padre è molto tranquillo, la ama ed è pronto a
sacrificarsi per lei.
3. PERSONAGGI SECONDARI:
oltre ai genitori ci sono le suore, che aiutano la protagonista e la
sua famiglia a rifugiarsi allo stermino tedesco
il professore, che fa capire alla bambina la dura realtà
diversi conoscenti e persone con cui la storia della bambina si
intreccia, mettendo ancora in risalto la difficoltà di essere Ebrei
durante la Seconda Guerra Mondiale
4. Una bambina e basta, è ambientato nella seconda guerra mondiale e nel
dopoguerra, visti attraverso gli occhi di una bambina ebrea.
La sua famiglia e lei, sono costretti a cambiare di continuo città per rispettare le
leggi di Mussolini, e inoltre la bambina è obbligata ad abbandonare la sua vecchia
scuola, ed andare in una di soli Ebrei.
Un pomeriggio, dopo la scuola, la madre le comunica una tremenda verità, i
Tedeschi sono arrivati a Roma, per portare tutti gli Ebrei della città in un campo di
concentramento, per questo loro devono scappare a nascondersi in un convento.
Per non lasciare nessuna traccia di loro, le suore del convento cambiano il nome a
lei e sua sorella, in modo da non destare sospetti. Qualche settimana dopo, al
convento arriva sua madre e comunica alle figlie, che il padre si trova in una pensione,
e che quando sarà finito tutto, potranno essere ancora una famiglia felice.
5. Poco tempo dopo, nel convento irrompono i Tedeschi per verificare che nessun
Ebreo sfuggisse al loro attacco, ma per fortuna non sospettano di nulla.
La guerra finisce, e la protagonista si trova ad affrontare la dura vita del dopoguerra, e
la bambina, ormai divenuta ragazza, scopre la dura verità: le discriminazioni non sono
finite. Infatti il suo professore la distaccava dai compagni, dicendo che era impossibile
che una ragazza ebrea fosse la più brava della classe. Intanto arriva il momento per tutti
di votare tra monarchia e repubblica, e per la prima volta il voto è aperto anche alle
donne. Nella classe della ragazza avviene una vera e propria divisione, fra quelli che
volevano la monarchia e quelli che volevano la repubblica. Ma quando arriva il momento
di votare vince la repubblica, e la ragazza spera che questa sia una svolta per far sì che
ogni tipo di discriminazione possa cessare: per essere finalmente non una bambina ebrea,
ma una bambina e basta.