di Trinchieri Samuele, IIIA, a.s. 2013-14, Ist. Compr. San Vito di San Vito Romano (Rm). Per fare memoria e ricordo dei genocidi dimenticati
www.arringo.wordpress.com
Di Giorgia Quaresima, IIIA, a.s. 2013-2014, Ist. Compr. "San Vito", San Vito Romano (Rm).
Attività: http://arringo.wordpress.com/2014/04/06/memoria-e-ricordo-oggi-i-genocidi-dimenticati_africa_iiia/
di Alin Acsente, IIIA, a.s. 2013-14, Ist. Compr. San Vito di San Vito Romano (Rm). Per fare memoria e ricordo dei genocidi dimenticati
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I genocidi del Congo, a cura di Giacomo Colaneri, IIIA, a.s. 2013-2014, Istituto Comprensivo "San Vito", San Vito Romano (Rm). Per far memoria e ricordo oggi. Nell'ambito dell'approfondimento dei genocidi africani.
L'attività in cui è inserito il lavoro è al link: http://arringo.wordpress.com/2014/04/06/memoria-e-ricordo-oggi-i-genocidi-dimenticati_africa_iiia/
di Trinchieri Samuele, IIIA, a.s. 2013-14, Ist. Compr. San Vito di San Vito Romano (Rm). Per fare memoria e ricordo dei genocidi dimenticati
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Di Giorgia Quaresima, IIIA, a.s. 2013-2014, Ist. Compr. "San Vito", San Vito Romano (Rm).
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di Alin Acsente, IIIA, a.s. 2013-14, Ist. Compr. San Vito di San Vito Romano (Rm). Per fare memoria e ricordo dei genocidi dimenticati
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I genocidi del Congo, a cura di Giacomo Colaneri, IIIA, a.s. 2013-2014, Istituto Comprensivo "San Vito", San Vito Romano (Rm). Per far memoria e ricordo oggi. Nell'ambito dell'approfondimento dei genocidi africani.
L'attività in cui è inserito il lavoro è al link: http://arringo.wordpress.com/2014/04/06/memoria-e-ricordo-oggi-i-genocidi-dimenticati_africa_iiia/
Progettare e realizzare
prodotti informatici personalizzati
per aiutare i nostri clienti
a migliorare i processi aziendali
e a risolvere il loro bisogno di comunicare strategicamente attraverso i media.
Fact Sheet: Hedge Funds Care/Help For Children 16th Annual Open Your Heart to...Mitch Ackles
HFC is an international charity supported largely by the hedge fund industry. Its sole mission is to support efforts to prevent and treat child abuse. HFC has 2 goals: to raise as much money as possible to fund the groups that address child abuse and to showcase the philanthropy of the hedge fund and finance industry. Learn more at http://www.hfc.org
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Lavoro multimediale di geografia sulla Francia realizzato dai nostri alunni come potenziamento in gruppi di lavoro.
A cura delle prof.sse Franca Storace e Annapaola Capuano
1. INTRODUZIONE
• Nome completo del paese: Repubblica di Tunisia
• Superficie: 163.610 kmq
• Popolazione: 9.800.000 abitanti
• Capitale: Tunisi (699.700 abitanti, 1.660.300 nell'area metropolitana)
• Popoli: 98% arabo-berberi, 1% europei, 1% ebrei e altri
• Lingua: arabo (lingua ufficiale), francese
• Religione: 98% musulmana, 1% cristiana, 1% ebraica e altre religioni
• Ordinamento dello stato: repubblica parlamentare
• Presidente: Zine El Abidine Ben Ali (1987)
• Primo ministro: Mohamed Ghannouchi (1999)
• PIL: 70,88 miliardi di dollari
CONFRONTO TRA TUNISIA, ITALIA E FRANCIA
TUNISIA ITALIA FRANCIA
superficie 163.610 kmq 301.336 kmq 559.000kmq
Religione 98% mussulmana (91,6%) cristiana (62%) cristiana
1% cristiana (4.4%) atei (41%) atei
1% ebraica (7%) mussulmani
popolazione 9.800.000 60.494.632 abitanti 62.616.488
PIL 8 000 $ 30.581 $ 34.205 $
Partner economici: Francia, Italia, Germania, Belgio, Libia, Spagna.
2. LA STORIA
Nonostante la Tunisia sia lo stato più piccolo
dell'Africa settentrionale, la sua posizione
strategica le ha assicurato una storia ricca di
avvenimenti.
Tra i primi in assoluto a mettervi piede fu
probabilmente il nostro antico progenitore,
l'Homo erectus, che attraversò il territorio
tunisino alcune centinaia di migliaia di anni.
I FENICI si stabilirono per la prima volta in
Tunisia presso Utica nel 1100 a.C.. Il dominio
della città durò fino alle guerre puniche tra
Roma e Cartagine, che iniziarono nel 263 a.C.
e si conclusero nel 146 a.C. con Cartagine completamente rasa al suolo e i suoi abitanti venduti
come schiavi.
Il territorio tunisino passò quindi nelle mani di ROMA. L'imperatore Giulio Cesare fondò
nuovamente Cartagine come città romana nel 44 a.C. , dichiarandola capitale dell'Africa
Proconsularis, ovvero dei possedimenti africani di Roma.
All'inizio del V secolo, quando ormai la potenza di Roma aveva raggiunto il declino completo, i
VANDALI decisero che era giunto il loro momento. Nello spazio di 10 anni, presero Cartagine,
ne fecero la capitale e diedero vita all'attività che più li rese famosi, il vandalismo.
I BIZANTINI di Costantinopoli, che strapparono il territorio di mano ai Vandali nel 533 e ne
mantennero il controllo per i successivi 150 anni, non si comportarono meglio.
In seguito venero i mussulmani nel VII secolo, quando gli eserciti ARABI si spinsero fuori dai
confini dell'Arabia alla conquista dell'Egitto. All'inizio dell'VIII secolo, gli arabi avevano già
conquistato l'intera Africa settentrionale e, con Kairouan come capitale, la regione era
diventata una provincia del crescente impero islamico controllato dai califfi di Damasco.
I berberi seguirono l'insegnamento religioso islamico, ma non poterono accettare il duro
trattamento ricevuto dagli arabi.
Con la conquista turca nel 1574, divenne parte del territorio OTTOMANO. Il dominio
ottomano durò fino al XIX secolo, quando la FRANCIA divenne la nuova potenza del
Mediterraneo occidentale. La capitolazione della Francia nella seconda guerra mondiale diede
l'opportunità al movimento nazionalista tunisino di organizzare la propria campagna per
l'indipendenza che la Tunisia acquistò formalmente nel 1956, con Bourguiba come primo
ministro. L'anno successivo fu proclamata la repubblica e Bourguiba ne divenne il primo
presidente, intraprendendo un programma di vaste riforme in ambito politico e sociale.
La presidenza di Bourguiba durò fino al 1987, quando, dopo anni di impegno volto a combattere
il partito islamico, venne tradito dal suo stesso ministro degli interni, Zine el Abidine Ben Ali
che, approfittando delle tensioni tra i cittadini islamici, lo fece dichiarare mentalmente
3. instabile e lo costrinse a 'ritirarsi' in un palazzo fuori Monastir.
BEN ALI si diede subito da fare per tranquillizzare l'opposizione islamica, recandosi in
pellegrinaggio alla Mecca e ordinando il rispetto del digiuno durante il Ramadan. Il suo partito
si insediò saldamente al governo. Oggi i principali partiti di opposizione sono emarginati e la
censura è un fatto comune. Nelle elezioni svoltesi nell'ottobre del 1999, Ben Ali riportò la
vittoria con il 99,44% dei suffragi - un numero troppo grande per essere vero. La morte di
Bourguiba nell'aprile 2000 ha prodotto manifestazioni di malcontento e aperto dissenso
contro il regime di Ben Ali, e da allora la gente ha ripreso, dopo tanto tempo, a esprimere
apertamente delle critiche contro il potere, contro la censura, la mancata libertà di stampa, la
corruzione politica e a difendere la democrazia e i diritti umani.
Ora la Tunisia è in uno stato di grande squilibrio a causa della rivolta a Tunisi. Non si sa se il
popolo tunisino riuscirà a liberarsi dalla tirannia di Ben Ali o se il capo dittatore ritornerà al
potere
LA CULTURA TUNISINA
Nonostante i berberi siano stati i primi abitanti della
Tunisia, le ondate di immigrazioni che si sono susseguite nel
corso dei secoli hanno visto l'arrivo nel paese di fenici,
ebrei, romani, vandali e arabi. Il paese è liberale,l'Islam è la
religione di stato. Il numero di cattolici si aggira intorno a
20.000.L’ex presidente ha ampliato le libertà delle
donne,permettendo ad esse di rifiutare eventuali proposte di
matrimonio,di sposarsi dai 17 anni in poi…Inoltre l’uso del
velo ha subito una forte diminuzione. Nonostante ciò la
visione delle donne con abiti corti provoca ancora grande scalpore, lo stesso vale per gli
uomini. Il paese, oggi, è praticamente bilingue: l'arabo è la lingua ufficiale, ma quasi tutti
parlano almeno un po' di francese. Anche l'inglese e il tedesco vengono insegnati a scuola. La
lingua berbera, il chelha, è parlata unicamente nei villaggi isolati. Gli hammam (bagni pubblici)
costituiscono uno dei punti focali della vita tunisina. Ogni città ha almeno un hammam, con
aree separate per gli uomini e per le donne, a volte addirittura in edifici distinti. Le arti in
Tunisia sono state enormemente influenzate dalla mescolanza di culture che contraddistingue
il paese. Malouf, che significa 'normale', è il nome di una forma musicale di stile arabo
tradizionale che è diventata una sorta di istituzione nazionale in Tunisia. In Tunisia, sono stati
scoperti un numero notevole di pavimenti a mosaico che, grazie al clima caldo e asciutto del
paese, si sono conservati in ottimo stato fino ai giorni nostri. Il Museo del Bardo di Tunisi ne
vanta una straordinaria collezione, così come il Museo El-Jem. Introdotta per la prima volta
dai francesi, la pittura è oggi un'arte ben affermata a Tunisi, con stili che spaziano dalle
forme geometriche alle intricate e armoniose calligrafie arabe. Durante il dominio francese,
molti europei si recarono in Tunisia per trovare ispirazione. Le moderne gallerie d'arte si
trovano soprattutto nell'area di Tunisi. Il piatto nazionale tunisino è il 'couscous', che,
insieme al pane, costituisce la base della dieta quotidiana. Il couscous è semola di grano duro;
viene in genere servito in una grande ciotola accompagnato da stufato di carne e
dall'immancabile 'harissa' (salsa di peperoncino). Caffè e tè sono bevande molto diffuse.
L'unico alcolico di produzione locale è un robusto distillato di fichi chiamato 'boukha'.
4. L’ECONOMIA
L’agricoltura occupa il 16%, l'industria il
28,5%, e i servizi il 55,5%.
agricoltura e industria
alimentare: la Tunisia produce ed
esporta cereali, olive e olio di oliva,
frutta; possiede una potente flotta
da pesca, che entra spesso in
concorrenza con i pescherecci
italiani.
industria: si produce molto per l'esportazione, grazie al basso costo della manodopera:
i settori industriali prevalenti sono quelli di trasformazione di prodotti alimentari e
petroliferi e il tessile. La Tunisia è al 6° posto nella produzione mondiale di fosfati.
Il turismo è un settore d'importanza in crescita. Sorgono numerosi villaggi
con animazione: il deserto del Sahara a sud e i siti archeologici come Cartagine, El
Djem, Boulla Reggia o Dougga.
I principali partners commerciali della Tunisia
sono: Francia, Italia, Libia, Germania, Belgio, Spagna.
Il tasso di disoccupazione raggiunge il 14,1%, anche a causa dell'alta natalità (crescita annua
dell'0,99%); in questo modo la metà della popolazione ha oggi meno di 15 anni.
La Tunisia è uno dei paesi mediterranei a forte emigrazione, e l'Italia è la seconda
destinazione dei migranti tunisini, almeno in transito: in Italia i cittadini tunisini con permesso
di soggiorno erano oltre 152 mila nel 2009.
LE METE PIU’ INTERESSANTI
TUNISI
Tunisi si presenta come poco più di un grosso centro di campagna. Il centro della città è facile
da attraversare e le mete più visitate sono le zone tra Medina e la compatta ville nouvelle.
La Medina è il centro storico culturale e della Tunisi moderna è il luogo ideale per cogliere lo
spirito vitale della città.Sempre nella Medina, si trova il un enorme mausoleo che ospita i resti
di molte personalità del posto (il Tourbet el-Bey). Non molto distante, il Museo Dar Ben
Abdallah ospita il Centro di arti e tradizioni popolari. Nella stessa area si trova il Dar el-
Haddad, una delle residenze più antiche della Medina. Nel 1981, la Medina è stata dichiarata
dall'UNESCO Patrimonio mondiale dell'Umanità.
Le strade della ville nouvelle sono fiancheggiate da palazzi in stile francese.Non bisogna
tralasciare la Cattedrale di San Vincenzo de' Paoli, la cui struttura è il frutto di una
straordinaria e curiosa fusione di stili contrastanti: gotico, bizantino, nordafricano.
Una visita da non perdere al di fuori del centro di Tunisi è quella al Museo del Bardo, situato
5. all'interno dell'ex Palazzo del Bardo, residenza ufficiale dei bey husseiniti. Al suo interno, la
collezione è suddivida in sezioni relative alle epoche cartaginese, romana, paleocristiana e
arabo-islamica. La sezione romana contiene una delle più incantevoli raccolte di statue e
mosaici romani del mondo. Il museo si trova circa 4 km ad ovest del centro ed è facilmente
raggiungibile in taxi o in tram.
CARTAGINE
Poche rovine rimangono a testimonianza della storia e della posizione di dominio di questa
città.
I principali luoghi di interesse sono sei, ma sfortunatamente si trovano a una distanza
notevole l’uno dall’altro. Il miglior luogo dal quale iniziare è la Collina di Byrsa, dalla quale si
domina l'intera area e si può godere uno splendido panorama.
Ai suoi piedi si trova la cattedrale di San Luigi, recentemente ristrutturata e aperta al
pubblico.
Sul retro della cattedrale è situato il museo nazionale che è senz’altro da vedere. Sul
versante occidentale della collina Byrsa si trova l’anfiteatro romano. Sembra essere stato uno
dei più grandi dell'impero, sebbene oggi rimanga ben poco a testimonianza.
La serie di enormi cisterne a nordest dell'anfiteatro costituiva la principale fonte idrica per
Cartagine durante l'epoca romana. Oggi, le cisterne si trovano in uno stato di degrado
avanzato e non vale la pena di arrampicarsi tra spinosi cactus per vederle. Le Terme di
Antonio si trovano più in basso, verso il mare. Più a sud si trova il Quartiere Magon, un altro
parco archeologico sul mare.
La scoperta del Santuario di Tophet nel 1921 fu accolta con enorme entusiasmo e scatenò
sentimenti di un'intensità tale da stimolare la creazione di numerose opere di prosa. Il Tophet
era un luogo sacrificale. Oggi il sito è tutt'altro che entusiasmante: si presenta come poco più
di una macchia di erbacce con qualche fossa scavata qua e là.
SIDI BOU SAID CAP BON
Sidi Bou Saïd è un piccolo villaggio di casette vecchie e bianche sulla cima di una collina sul
Golfo di Tunisi. Questa è una famosa meta turistica.
Il faro che sovrasta il paese è costruito sul sito di un forte del IX secolo.
PENISOLA DI CAP BON
Questa fertile penisola si estende in direzione
del Mediterraneo, a nordest di Tunisi.
A metà strada tra i due paesini di Kelibia e El-
Haouaria si trova il sito cartaginese di
Kerkouane, una città fondata nel VI secolo a.C.
che visse per meno di 300 anni, prima che le
forze romane la distruggessero. Il piccolo
villaggio di El-Haouaria si trova nascosto sotto la
cima montagnosa di Cap Bon. Buona parte delle
6. pietre utilizzate per costruire Cartagine vennero recuperate da questo straordinario
complesso di grotte in pietra arenaria gialla: i cavatori scoprirono che la qualità della pietra
alla base delle scogliere era superiore a quella della pietra di superficie, e pertanto scelsero
di scavare delle gallerie all'interno delle scogliere piuttosto che di abbatterle. Le grotte che
vediamo oggi sono il risultato di quasi 1000 anni di scavi.
DOUGGA
Le rovine romane di Dougga sono considerate le più spettacolari e meglio conservate della
Tunisia. Si trovano in posizione dominante rispetto alle montagne Tebersouk, al di sopra della
fertile valle dell'Oued Kalled. Il sito fu occupato fino all'inizio degli anni '50 di questo secolo,
quando i residenti vennero trasferiti in modo da poter preservare le rovine.
Il primo monumento è il teatro ricavato nel fianco della collina e fatto costruire nel 188 d.C.
da uno dei ricchi abitanti della città. Grazie ad importanti lavori di restauro offre una cornice
spettacolare per rappresentazioni di drammi classici durante il Festival di Dougga in luglio e
agosto. Si possono visitare anche il Tempio di Saturno, la Piazza dei venti e un altro tempio,
oltre al mercato e il campidoglio. Il campidoglio è uno straordinario monumento, uno dei più
belli della Tunisia, costruito nel 166 d.C. Il portico, che si trova a 8 m da terra, è sorretto da
sei enormi colonne scanalate. La rappresentazione scultorea del fregio si è conservata sino al
giorno d'oggi in eccellenti condizioni e ritrae l'imperatore Antonino Pio prigioniero di
un'aquila. All'interno del monumento, si trovava un'enorme statua di Giove, di cui vengono
conservati alcuni frammenti nel Museo del Bardo a Tunisi. A poca distanza, si trova la Casa di
Dioniso e Ulisse, in passato una sontuosa residenza nella quale venne rinvenuto il mosaico di
Ulisse incantato dalle sirene, oggi esposto al Museo del Bardo.
EL JEM
Ben pochi luoghi in Tunisia sono più suggestivi di El-Jem,l'antico e ben conservato colosseo,
situato su un altopiano da dove domina l'intera
area circostante. Costruito molto probabilmente
tra il 230 e il 238 d.C., subì notevoli danni nel
corso del XVII secolo, quando le truppe di
Mohammed Bey aprirono una breccia nel muro
occidentale per fare uscire gli uomini delle tribù
locali che si erano ribellati a coloro che
imponevano loro le tasse. La breccia venne
ulteriormente allargata nel 1850 ma,
fortunatamente, la maggiore attenzione posta
oggi alla salvaguardia dei monumenti ha fatto sì che l'intero sito sia stato dichiarato
dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
Il colosseo ha una capacità di circa 30.000 posti a sedere, che lo rende uno dei monumenti
romani più imponenti dell'Africa. Ci si può arrampicare fino all'anello superiore per ammirare
dall'alto l'arena in tutta la sua maestosità. S può inoltre esplorare i due lunghi passaggi
sotterranei nei quali animali, gladiatori e altri sventurati attendevano di entrare nell'arena.
7. TOZEUR
Tozeur è una delle mete più visitate dai turisti in
Tunisia. È una città molto antica ed è quindi una
città molto interessante. È presente anche uno
spettacolare museo.
Il quartiere antico della città fu costruito nel XIV
secolo d.C per ospitare il clan El Hadef. L’aerea è
molto ricca di vicoli stretti e di piazzette ed è
molto famosa per le sue decorazioni con i mattoni.
Il museo è molto piccolo però merita di essere
visitato.
Anche, il Museo Dar Charait merita una visita: ha una vasta collezione di ceramiche e
antichità,di particolare interesse sono le stanze con la ricostruzione della vita tunisina di ieri
e oggi. È presente anche una galleria d’arte.
La palmeraie di Tozeur è la seconda più grande del paese.
Il miglior modo di esplorare la palmeraie è a piedi o con una bicicletta noleggiata all'entrata.
NOTIZIE VARIE
Documenti e Visti
I viaggiatori di nazionalità italiana non hanno bisogno di visto turistico per soggiorni inferiori
ai tre mesi. All'arrivo sarà sufficiente mostrare il passaporto in corso di validità. La carta
d'identità è accettata unicamente nel caso in cui si faccia parte di un viaggio organizzato. E’
richiesta la sola compilazione a bordo dell’aereo o della nave, di un modulo con i propri dati
anagrafici e la motivazione del viaggio.
Valuta
In Tunisia si usa come moneta il Dinaro Tunisino (DT).
Fuso Orario
La Tunisia,come fuso orario, è un’ora avanti rispetto al meridiano di Greenwich.