StudioPhi - Il Punto N.3 - Il Contropiede di Draghistudiophi.ch
La conferenza stampa del 6 novembre di Mario Draghi arriva dopo un prolungato periodo di instabilità sui mercati alimentata, tra l’altro, da pensieri, parole e opere dei principali banchieri centrali. Settimane nelle quali Kuroda e la Yellen, governatori rispettivamente della Banca del Giappone e della Federal Reserve, hanno agito; Mario Draghi, viceversa, ha “subito” un incessante sabotaggio mediatico. Il primo ha stupito tutti con un ulteriore gigantesca scommessa di acrobazia monetaria portando gli acquisti di titoli pubblici e privati fino a 700 miliardi di dollari annui.
[...]
Fin qui si potrebbe sostenere che Draghi non ha affermato nulla di nuovo. Non è così perché, sia pure implicitamente, il Governatore fa capire che nuove iniziative potrebbero essere considerate prima del previsto, forse già a dicembre.
Lo si deduce dall’esplicito riferimento al fatto che gli organismi competenti della BCE sono già stati attivati per studiare e preparare gli ulteriori
strumenti da utilizzare in caso di bisogno.
Azioni rese necessarie dalla crescente urgenza che deriva da un peggioramento dello scenario per crescita e inflazione, di cui ormai ha preso atto anche la Commissione Europea con la recentissima diffusione delle nuove stime per il 2015. Si tratta di una ennesima sforbiciata dello 0,6% e dello 0,4% su Pil e inflazione attesi, con il primo che a livello comunitario crescerebbe solo dell’1,1% e con i prezzi in aumento solo dello 0,8%.
(articolo originalmente pubblicato alla pagina http://www.studiophi.ch/New/documenti/)
StudioPhi - Il Punto N.3 - Il Contropiede di Draghistudiophi.ch
La conferenza stampa del 6 novembre di Mario Draghi arriva dopo un prolungato periodo di instabilità sui mercati alimentata, tra l’altro, da pensieri, parole e opere dei principali banchieri centrali. Settimane nelle quali Kuroda e la Yellen, governatori rispettivamente della Banca del Giappone e della Federal Reserve, hanno agito; Mario Draghi, viceversa, ha “subito” un incessante sabotaggio mediatico. Il primo ha stupito tutti con un ulteriore gigantesca scommessa di acrobazia monetaria portando gli acquisti di titoli pubblici e privati fino a 700 miliardi di dollari annui.
[...]
Fin qui si potrebbe sostenere che Draghi non ha affermato nulla di nuovo. Non è così perché, sia pure implicitamente, il Governatore fa capire che nuove iniziative potrebbero essere considerate prima del previsto, forse già a dicembre.
Lo si deduce dall’esplicito riferimento al fatto che gli organismi competenti della BCE sono già stati attivati per studiare e preparare gli ulteriori
strumenti da utilizzare in caso di bisogno.
Azioni rese necessarie dalla crescente urgenza che deriva da un peggioramento dello scenario per crescita e inflazione, di cui ormai ha preso atto anche la Commissione Europea con la recentissima diffusione delle nuove stime per il 2015. Si tratta di una ennesima sforbiciata dello 0,6% e dello 0,4% su Pil e inflazione attesi, con il primo che a livello comunitario crescerebbe solo dell’1,1% e con i prezzi in aumento solo dello 0,8%.
(articolo originalmente pubblicato alla pagina http://www.studiophi.ch/New/documenti/)
Los consumidores colombianos ahorran cambiando de marcaBrandStrat
Con tal de cumplir sus planes de ahorro, para la mayoría de consumidores nacionales no es importante una marca en especial por encima de los precios que signifiquen menos gasto. Por ende, prefieren cambiar a un producto con similar calidad, penetración y de menor precio, con tal de cumplir sus objetivos.
Los consumidores colombianos ahorran cambiando de marcaBrandStrat
Con tal de cumplir sus planes de ahorro, para la mayoría de consumidores nacionales no es importante una marca en especial por encima de los precios que signifiquen menos gasto. Por ende, prefieren cambiar a un producto con similar calidad, penetración y de menor precio, con tal de cumplir sus objetivos.
1. i dossier
www.freefoundation.com
TORMENTONE SPREAD
IL TERMOMETRO DEL RISCHIO ITALIANO
4 settembre 2012 a cura di Renato Brunetta
2. Annuncio dimissioni governo Berlusconi 11/11/2011
600
settembre-ottobre2011 15 marzo – 15 maggio
(fase di pre-crisi) 553 2012
536
500
Asta BCE
442 439
456 21/12/2011
439
400
Area influenza
decisioni BCE
Asta BCE
29/2/2012
300
291 290
Area influenza aste BCE
200
100
0
31/8/11 30/9/11 31/10/11 30/11/11 31/12/11 31/1/12 29/2/12 31/3/12 30/4/12 31/5/12 30/6/12 31/7/12 31/8/12
3. TORMENTONE SPREAD
3
L’andamento degli spread nel periodo settembre-
ottobre 2011, che ha portato all’esplosione di
novembre 2011 e alla crisi del governo Berlusconi, è
assolutamente sovrapponibile, per arco temporale,
punti base e inclinazione, all’andamento di metà
marzo-metà maggio 2012 (da 290-291 punti base a
439-442).
4. TORMENTONE SPREAD
4
Allo stesso modo, la media degli spread nel periodo
primo novembre - metà dicembre 2011, pari a 468
punti base, si attesta a un livello molto simile a
quello della media degli spread nel periodo metà
maggio - fine luglio 2012, pari a 455 punti base:
alto, altissimo, febbrile.
5. TORMENTONE SPREAD
5
Ricordiamo che il calcolo della media degli spread
per un dato periodo serve a stimare gli oneri del
servizio del debito collegati ai rendimenti dei titoli
assegnati nelle aste di quello stesso periodo;
L’andamento degli spread sul mercato secondario
nei periodi precedenti ogni singola asta, infatti,
influenza i rendimenti dei titoli emessi sul mercato
primario.
6. TORMENTONE SPREAD
6
Analizzando i rendimenti dei titoli del mercato
primario, emerge che nulla è cambiato da luglio
2011 (mese in cui è scoppiata la tempesta degli
spread) ad oggi, nonostante il governo tecnico.
7. TORMENTONE SPREAD
7
Il rendimento medio ponderato dei Btp a 10 anni
collocati sul mercato primario con le ultime 8 aste
del governo Berlusconi (aprile 2011-novembre
2011), è più basso dello 0,84% rispetto al
rendimento medio ponderato dei Btp a 10 anni
collocati con le 8 aste del governo Monti (dicembre
2011-luglio 2012).
8. TORMENTONE SPREAD
8
Una riduzione degli spread si era verificata tra metà
dicembre 2011 e metà marzo 2012 grazie
all’intervento della BCE, che ha fornito liquidità al
sistema bancario europeo per più di 1.000 miliardi
di euro a un tasso di interesse dell’1%;
Tuttavia, gli effetti sono stati solo temporanei, così
come non sarebbero duraturi gli effetti dello scudo
anti-spread fortemente voluto dal premier Monti.
9. TORMENTONE SPREAD
9
Il 26 luglio, le dichiarazioni del Presidente della BCE,
Mario Draghi, di disponibilità a fare tutto il
necessario per salvare l’euro, con la garanzia che
sarà sufficiente, hanno fatto diminuire lo spread
dimostrando che quella dei mercati è solo
speculazione, che i mercati sono reattivi solo alle
azioni e alle strategie della Banca Centrale
Europea, e che quello che fanno gli Stati sotto
pressione speculativa conta poco o nulla.
10. TORMENTONE SPREAD
10
Altrettanto significativa sui mercati è stata la
giornata del 2 agosto, data della riunione mensile
del Consiglio direttivo della Banca Centrale
Europea;
Lo spread aveva aperto speranzoso in vista di
questo appuntamento, ma poi ha bruciato oltre 60
punti di speranza a fine seduta.
11. TORMENTONE SPREAD
11
È seguita un’altra giornata turbolenta: il 20 agosto, il
giorno dell’ennesimo conflitto tra Bundesbank e BCE,
sull’eventualità che la Banca Centrale Europea
usasse il meccanismo dei tetti per tenere sotto
controllo gli spread dei rendimenti dei titoli dei
debiti sovrani dei paesi sotto attacco speculativo
rispetto al Bund tedesco.
12. TORMENTONE SPREAD
12
Infine, gli spread hanno chiuso in ribasso lunedì 3
settembre, a seguito dell’audizione in Parlamento
europeo del presidente della BCE, Mario Draghi, e
della sua difesa a spada tratta dell’operato
dell’Eurotower nel periodo della crisi;
I mercati guardano con fiducia al 6 settembre,
prossima riunione del Consiglio direttivo della BCE, e
alle misure anti-spread che quest’ultima potrebbe
adottare.
13. TORMENTONE SPREAD
13
Quello che c’è da fare in Europa è chiaro a tutti, da
tempo: unione bancaria, economica, fiscale e
politica, nonché attribuzione alla Banca Centrale
Europea, attraverso le necessarie modifiche dei
trattati, del ruolo di prestatore di ultima istanza. E
bisogna farlo subito.