La Grecia ed il suo nuovo governo di sinistra hanno avviato una complessa partita con l'UE, per dare seguito a quanto promesso in campagna elettorale, ovvero un cambio radicale rispetto alla gestione del debito ed ai diktat della "troika".
Il ritorno dell'incertezza e il ruolo del credito bancarioCommerce Commercio
PResentazione di Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, alla Conferenza stampa di apertura della 18ma edizione del Forum Confcommercio - 31 marzo 2017
La Grecia ed il suo nuovo governo di sinistra hanno avviato una complessa partita con l'UE, per dare seguito a quanto promesso in campagna elettorale, ovvero un cambio radicale rispetto alla gestione del debito ed ai diktat della "troika".
Il ritorno dell'incertezza e il ruolo del credito bancarioCommerce Commercio
PResentazione di Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, alla Conferenza stampa di apertura della 18ma edizione del Forum Confcommercio - 31 marzo 2017
Il meeting organizzato da FIMIT SGR Fondi Immobiliari Italiani, si è svolto quest'anno in Toscana, nella Valle dell'Ombrone, una terra benedetta dall'arte, quella dei capolavori della pittura e della gastronomia. Teatro dell'incontro è stato Castel Monastero http://www.castelmonastero.com piccolo borgo medioevale, intatto, risalente all'XI secolo e ricordato nelle cronache dell'epoca con il nome di Monastero dell'Ombrone.
Tema principale dell'edizione 2010 del seminario di FIMIT SGR Fondi Immobiliari Italiani è stato:
"ITALIA: PIAZZA DEL REAL ESTATE EUROPEO ?"
Tra i temi di maggior rilievo emersi dalle relazioni, è chiaro il fatto che l'Italia è molto meno vulnerabile che in passato rispetto ai principali competitor e soprattutto che non sta peggio di altri Paesi europei, come ha notato il Rettore della Bocconi, Guido Tabellini. Il nostro Paese, anche sotto il profilo del mercato immobiliare, appare interessante e attraente per gli investitori internazionali in questo periodo grazie ad una sostanziale tenuta dell'economia del nostro Paese, ad una consolidata trasparenza nei sistemi di funzionamento del nostro mercato e da una sostanziale solidità del nostro sistema finanziario e creditizio poco indebitato e con bassa esposizione verso prodotti strutturati e derivati.
risparmio e ricchezza famiglie italianeidealistait
il risparmio e la ricchezza delle famiglie italiane negli ultimi vent'anni e in particolar modo nel periodo successivo alla crisi economica e finanziaria
Introduzione al Rapporto ACT sugli Strumenti FinanziariSalvatore Vescina
Il primo Rapporto dell’Agenzia per la Coesione Territoriale sugli strumenti finanziari cofinanziati dai Fondi strutturali e di investimento europei
Tra le mie più recenti attività è il coordinamento del primo Rapporto sugli strumenti finanziari cofinanziati dai Fondi strutturali e di investimento europei, pubblicato sul sito web dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. Il report, redatto con Rosanna Romano e Federico Tomassi, verte sui meccanismi di stimolo dell’economia reale che si sostanziano in prestiti, garanzie e partecipazioni al capitale di rischio i quali richiedono insieme alle competenze e alle risorse pubbliche quelle degli intermediari finanziari (banche, confidi, Sgr, ecc.) che, assumendo una porzione di rischio, compiono le scelte allocative sui singoli prenditori. Il perimetro di queste misure, previsto dai POR e dai PON (Programmi Operativi Regionali e Nazionali) è molto vasto e ricomprende misure come il Fondo di garanzia per le PMI e la quasi totalità degli incentivi veicolati tramite banche e confidi.
Il Rapporto è pubblicato sul sito web dell'Agenzia per la Coesione Territoriale, insieme all'allegato statistico e contiene gli iperlink a una serie di documenti di lavoro (Cfr. Riquadro 4.1.).
http://www.agenziacoesione.gov.it/it/politiche_e_attivita/programmazione_2014-2020/Strumenti_finanziari/Strumenti_finanziari.html
Prelios - Real Estate Pills del 2 marzo 2015Prelios
Milano - Economia & Immobiliare - Tra le pillole di questa settimana: Borsa: spread Btp-Bund sotto i 100 punti Lo spread tra Btp e Bund è in oscillazione su quota 100, con il rendimento del 10 anni italiano all'1,33%. Il differenziale tra i titoli di Grecia e Germania...
Il meeting organizzato da FIMIT SGR Fondi Immobiliari Italiani, si è svolto quest'anno in Toscana, nella Valle dell'Ombrone, una terra benedetta dall'arte, quella dei capolavori della pittura e della gastronomia. Teatro dell'incontro è stato Castel Monastero http://www.castelmonastero.com piccolo borgo medioevale, intatto, risalente all'XI secolo e ricordato nelle cronache dell'epoca con il nome di Monastero dell'Ombrone.
Tema principale dell'edizione 2010 del seminario di FIMIT SGR Fondi Immobiliari Italiani è stato:
"ITALIA: PIAZZA DEL REAL ESTATE EUROPEO ?"
Tra i temi di maggior rilievo emersi dalle relazioni, è chiaro il fatto che l'Italia è molto meno vulnerabile che in passato rispetto ai principali competitor e soprattutto che non sta peggio di altri Paesi europei, come ha notato il Rettore della Bocconi, Guido Tabellini. Il nostro Paese, anche sotto il profilo del mercato immobiliare, appare interessante e attraente per gli investitori internazionali in questo periodo grazie ad una sostanziale tenuta dell'economia del nostro Paese, ad una consolidata trasparenza nei sistemi di funzionamento del nostro mercato e da una sostanziale solidità del nostro sistema finanziario e creditizio poco indebitato e con bassa esposizione verso prodotti strutturati e derivati.
risparmio e ricchezza famiglie italianeidealistait
il risparmio e la ricchezza delle famiglie italiane negli ultimi vent'anni e in particolar modo nel periodo successivo alla crisi economica e finanziaria
Introduzione al Rapporto ACT sugli Strumenti FinanziariSalvatore Vescina
Il primo Rapporto dell’Agenzia per la Coesione Territoriale sugli strumenti finanziari cofinanziati dai Fondi strutturali e di investimento europei
Tra le mie più recenti attività è il coordinamento del primo Rapporto sugli strumenti finanziari cofinanziati dai Fondi strutturali e di investimento europei, pubblicato sul sito web dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. Il report, redatto con Rosanna Romano e Federico Tomassi, verte sui meccanismi di stimolo dell’economia reale che si sostanziano in prestiti, garanzie e partecipazioni al capitale di rischio i quali richiedono insieme alle competenze e alle risorse pubbliche quelle degli intermediari finanziari (banche, confidi, Sgr, ecc.) che, assumendo una porzione di rischio, compiono le scelte allocative sui singoli prenditori. Il perimetro di queste misure, previsto dai POR e dai PON (Programmi Operativi Regionali e Nazionali) è molto vasto e ricomprende misure come il Fondo di garanzia per le PMI e la quasi totalità degli incentivi veicolati tramite banche e confidi.
Il Rapporto è pubblicato sul sito web dell'Agenzia per la Coesione Territoriale, insieme all'allegato statistico e contiene gli iperlink a una serie di documenti di lavoro (Cfr. Riquadro 4.1.).
http://www.agenziacoesione.gov.it/it/politiche_e_attivita/programmazione_2014-2020/Strumenti_finanziari/Strumenti_finanziari.html
Prelios - Real Estate Pills del 2 marzo 2015Prelios
Milano - Economia & Immobiliare - Tra le pillole di questa settimana: Borsa: spread Btp-Bund sotto i 100 punti Lo spread tra Btp e Bund è in oscillazione su quota 100, con il rendimento del 10 anni italiano all'1,33%. Il differenziale tra i titoli di Grecia e Germania...
Toh, è stata tutta colpa della grecia o, meglio, della germania
1. 46 i dossier
www.freefoundation.com
TOH, È STATA TUTTA COLPA
DELLA GRECIA O, MEGLIO,
DELLA GERMANIA!
19 marzo 2012 a cura di Renato Brunetta
2. EXECUTIVE SUMMARY
2
Per salvare la Grecia bastava intervenire subito (metà 2010)
in nome della solidarietà tra i Paesi dell’Unione Europea;
L’Europa dell’ultimo anno e mezzo si è concentrata unicamente
su rigore e austerità dimostrando, nella gestione della crisi
greca, tutta la propria impotenza;
È prevalso un atteggiamento egoistico da parte della
Germania che, avallando comportamenti opportunistici da
parte delle proprie banche, ha fatto detonare in tutta Europa
gli effetti della crisi finanziaria greca.
3. INDICE
3
Germania e Grecia a confronto
Lo scoppio della crisi in Grecia
I principali vertici europei
La soluzione (?)
Andamento CDS Italia e CDS Grecia dall’1/10/2009 al
16/3/2012
Circolo vizioso
Andamento spread Europa
L’accordo per la Grecia del 20 febbraio 2012
4. GERMANIA E GRECIA A CONFRONTO
4
Germania Grecia
In Germania crescita e surplus Se non ci fosse l’euro, il basso
della bilancia commerciale valore della moneta nazionale
derivano da una moneta, l’euro, greca consentirebbe al Paese di
il cui valore si mantiene basso a vendere molto di più all’estero,
causa delle debolezze degli con conseguente sollievo delle
Stati periferici dell’Unione; finanze pubbliche.
se non ci fosse l’euro, il valore
della moneta nazionale tedesca
sarebbe più alto e la Germania
farebbe fatica a vendere
all’estero.
5. LO SCOPPIO DELLA CRISI IN GRECIA
5
Ottobre 2009: elezioni politiche in Grecia, si scopre un buco di
bilancio nei conti pubblici di Atene
Dicembre 2009: il Parlamento greco approva un piano di austerità
per porre rimedio ai problemi di finanza pubblica ma le misure
adottate non bastano
Gennaio 2010: si ipotizzano i primi aiuti internazionali alla Grecia
Maggio 2010: iniziano gli interventi (fallimentari) delle autorità
europee
Una serie di (non) decisioni e di errori si susseguono per un
anno e mezzo fino all’esplosione nell’autunno del 2011
6. I PRINCIPALI VERTICI EUROPEI
6
24 giugno 2011: i Paesi della zona euro si impegnano a compiere
ogni passo necessario per garantire la stabilità finanziaria
21 luglio 2011: il Consiglio Europeo conviene di sostenere un
programma a favore delle finanze pubbliche della Grecia
26 ottobre 2011: gli Stati membri della zona euro si confermano
decisi a proseguire la politica di risanamento di bilancio e di riforme
strutturali
3 fumate nere che si ripercuotono sull’andamento
dei mercati finanziari
7. LA SOLUZIONE (?)
7
9 dicembre 2011: verso una più rigida sorveglianza sulle manovre di
rientro dal debito dei Paesi dell’UE e una più attenta
regolamentazione delle politiche di bilancio degli Stati attraverso
l’entrata in vigore del Six Pack e la stipula entro marzo 2012 del
Fiscal Compact
20 febbraio 2012: varato un pacchetto di aiuti alla Grecia, per 130
miliardi di euro, a fronte di una serie di misure che il Paese si
impegna ad implementare sotto la sorveglianza di Commissione
Europea, BCE e FMI
8. ANDAMENTO CDS GRECIA E CDS ITALIA
DALL’1/10/2009 AL 16/3/2012
26.000
24.000
22.000
20.000
18.000
16.000
14.000
12.000
Grecia
10.000 Italia
8.000
6.000
4.000
2.000
0
9. CIRCOLO VIZIOSO
9
misure di
austerità
le entrate calano i profitti
fiscali per lo aziendali
Stato si riducono
la domanda si le imprese tagliano
indebolisce e con essa gli stipendi dei
la crescita economica dipendenti
del paese
10. ANDAMENTO SPREAD EUROPA
10
600
Consiglio Europeo Cons Eur Cons Eur Cons Eur Cons Eur
550 24 giugno 21 luglio 26 ottobre 9 dicembre 20 febbraio
500
450
Media Italia:
431
400
Media
350
Spagna: 351
ITALIA
300 SPAGNA
FRANCIA
AUSTRIA
250
200
Media
150 Francia: 120
100
Media
50
Austria: 117
0
3/1/11 3/2/11 3/3/11 3/4/11 3/5/11 3/6/11 3/7/11 3/8/11 3/9/11 3/10/11 3/11/11 3/12/11 3/1/12 3/2/12 3/3/12
11. L’ACCORDO PER LA GRECIA DEL 20 FEBBRAIO 2012
11
Gli impegni della Grecia:
tagli di spesa per 325 milioni di euro;
privatizzazioni;
riforma del lavoro;
apertura concorrenziale del mercato di beni e servizi;
avanzo primario a partire dal 2013;
monitoraggio costante dell’andamento del debito e priorità
di destinazione delle risorse pubbliche al servizio dello stesso;
versamento anticipato di un trimestre, in un apposito conto
bloccato, degli importi destinati al servizio del debito.
12. L’ACCORDO PER LA GRECIA DEL 20 FEBBRAIO 2012
12
Gli impegni dei creditori pubblici:
gli Stati Membri accettano un blocco retroattivo dei tassi di
interesse sui titoli greci detenuti in portafoglio all’1,5%.
Questa misura inciderà sulle finanze pubbliche della Grecia
per un importo complessivo di 1,4 miliardi di euro, pari a
una riduzione del 2,8% del rapporto debito/PIL nel 2020;
i governi degli Stati Membri le cui Banche Centrali
detengono titoli greci in portafoglio si impegnano a
trasferire alla Grecia gli interessi che matureranno su tali
titoli fino al 2020. Questa misura avrà un impatto di 1,8
miliardi di euro, pari a una riduzione dell’1,8% del
rapporto debito/PIL nel 2020.
13. L’ACCORDO PER LA GRECIA DEL 20 FEBBRAIO 2012
13
Gli impegni dei creditori privati:
i detentori privati di titoli greci rinunciano al 53,5% del
proprio credito (cd. haircut);
i restanti titoli in portafoglio saranno sostituiti da nuovi bond
che maturano interessi del:
2% fino al 2014;
3% nel periodo 2015-2020;
4,3% dal 2021 in poi.