1. TAVOLO LAVORO N. 7
Infezioni correlate all’assistenza
Brusaferro, Durante, Lattes, Tattoli, Rafaschieri, Romaniello,
Silvestri, Marino, Vantaggiato, Venezia, Tockner
2. Struttura organizzativa del tavolo
• Attese
• Definizione di alcune caratteristiche del
risultato atteso
• Priorità
• Raccomandazioni/ proposte finali
3. Attese parole chiave
• Compliance
• Governance
– Regionale
– aziendale
• Rete assistenziale
– comunicazione
• Formazione
• Dati
– averli e farli circolare
• contenzioso
– Rapporti e percorsi nel contenzioso
4. Definizione di alcune caratteristiche
del risultato atteso
• Istanze/raccomandazioni
1. Concrete
2. Misurabili
3. Realizzabili
1. nei nostri contesti regionali
2. con le risorsedi cui disponiamo
3. In un arco di tempo medio/breve ( 1-3 anni)
5. Capitoli x una agenda
• Governance
• Sorveglianza
• Control
• Formazione
• Accountability
6. Priorità
Governance generale
• RM la funzione di deve essere
• la funzione RM deve coordinare ed
armonizzare I vari programmi di patietn safety
( ombrello)
• Il RM è auspicabile afferisca al DS
• I programmi per ICA sono compresi in questo
ombrello con la loro specificità e le risorse
dedicate come da raccomandazioni ( es. ICI)
7. Priorità
Governance ICA
• Ogni organizzazione deve individuare almeno
un referente per programma IC formato
secondo le IC/HH core competencies europee
– È auspicabile che le regioni richiedano a tutte le
aziende l’identificazione di tale referente
• I programmi non possono prescindere dalla
presenza della ICI
8. Priorità
sorveglianza
• Accanto ai sistemi noti da letteratura si
raccomanda
– l’utilizzo a livello di unità operative di sistemi di
rilevazione e per rendere sensibili ed attivi tutti I
professionisti attorno al problema (es run chart);
– Di report periodici ai clinici che combinino I dati
microbiologici con i dati di utilizzo degli
antimicrobici
– Di integrare I dati relativi al contenzioso nelle
analisi delle ICA e la loro restituzione.
9. Priorità
controllo
• Si raccomanda che nella documentazione
sanitaria che accompagna il paziente nella
rete assistenziale ( es lettera di dimissione)
venga evidenziata la eventuale presenza di
germi patogeno con le raccomandazioni per la
corretta gestione;
10. Priorità
controllo
• La compliance con le raccomandazioni oggi è una
delle sfide più importanti (le evidenze disponibili
sono molte critica è invece la loro sistemtaica
adozione)
• Per affrontarla occorre mettere in campo più
iniziative da tarare in base alla realtà locale
– Presenza di una raccomandazione (sul tema rispetto
al quale si chiede la compliance) condivisa ed
formalmente adottata e diffusa
– Raccolta dati, ritorno dati e analisi critica scritt da
parte dei team interessati
– Adozione di 2 o più iniziative finalizzate al
miglioramento della compliance ( es. job description,
budget, premialità, formazione obbligatoria e
facoltativa, sistemi multimediali, ecc.)
11. Priorità
formazione
• Referente programma aziendale adeguatamente
formato
• Almeno 4 crediti ECM sul tema controllo del
rischio infettivo e per ogni sanitario anche
attraverso la formazione sul campo
• Uso delle simulazioni (di vari livelli di
complessità)
– Su casi realmente accaduti
• Attenzione alla relazione con paziente e familiari
che hanno un evento ICA.
12. Priorità
Accountability
• I contenziosi spesso nascono da una cattiva relazione
– Si raccomanda di specificare la presenza di rischio ICA nel
consenso informato generale
– In caso di ICA comunicare efficacemente e
tempestivamente con il paziente e sui familiari e riportarlo
nella documentazione sanitaria
• Dati
– Si raccomanda di adottare il framework WHO per il lavagio
delle mani rendeno pubbclio il proprio punteggio
possilmente a lvello regionale
• Incontri tra pari a livello nazionale
– Si raccomanda di svlluppare reti x scambio di esperienze
con site visit su argomenti specifici e con report finali
13. Misure a costo zero per migliorare il
controllo del rischio infettivo*
* Sono aggiuntive oltre a quanto già
raccomandato in letteratura
e specifiche per la realtà italiana