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STORYTELLING DEL VINO
Dott.ssa Giorgia Pizzuti
“Il marketing non
riguarda più le
cose che fai
ma le storie che
racconti”
(S. Godin)
PERCHE’ LE STORIE
FUNZIONANO?
Il nostro cervello ha un innato bisogno di interpretare qualsiasi cosa: è a caccia
di “storie” – non di dati - con cui mettere ordine nel caos (M.Gazzaniga).
INTERPRETARE I DATI
DELLA REALTA’, CREANDO
DELLE STORIE, CI SERVE
PER “SOPRAVVIVERE”
Quale è Buba e quale è Kiku?
Cosa vedete?
Il cervello pesa solo 1,5 kg ma consuma 2000 Kcal giorno:
per questo risparmia energia interpretando all’istante qualsiasi stimolo (int/est)
COME IL CERVELLO
RISPARMIA ENERGIA
La prima interpretazione è a livello emotivo - amico/nemico.
Pensate a quando incontrate qualcuno per la prima volta.
LA PRIMA
DECODIFICA – PIU’
VELOCE & PIU’
“FORTE” - DI UN
MESSAGGIO VIENE
SVOLTA DAL
SISTEMA LIMBICO
Il NEUROMARKETING considera come miglior predittore dei
comportamenti di consumo proprio le nostre reazioni emotive.
- marketing emozionale, esperienziale -
Neuroeconomia: neuroscienza della decisione che
studia come risolvere problemi di tipo economico,
come ad esempio quelli legati al comportamento
di acquisto.
70% DI GRASSI IN MENO SOLO 30% DI GRASSI
VINO BIOLOGICO…E ARCHETIPO «DEL BENESSERE»
Pensate all’influenza del packaging, della collocazione
su scaffale, del prezzo (es. 5-90$)
“Le persone provano nei confronti dei brand
ciò che provano nei confronti di altre persone”
(K.Roberts, 2004)
Le emozioni svolgono un ruolo chiave nel comportamento di
acquisto di qualsiasi servizio/prodotto
COMMODITIES
“Non è proprio quello che amo
ma mi serve e non costa molto”
FADS
“Quest’anno va proprio di moda!
(chissà l’anno prossimo)”
Playstation, Swatch
BRAND
“Ottimo rapporto qualità
prezzo ma posso vivere senza”
Dell, HP, Intel
LOVEMARKS
“Non ne posso fare a meno tanto
da sacrificarmi in fila la notte
fuori dal negozio”
Apple, Disney, Nike
COMMODITIES
“Non è proprio quello che amo
ma mi serve e non costa molto”
Vino da Tavola, Brick
FADS
“Quest’anno va proprio di moda!
(chissà l’anno prossimo)”
Falanghina, Pecorino
BRAND
“Ottimo rapporto qualità
prezzo ma posso vivere senza”
Casale del Giglio
LOVEMARKS
“Non ne posso fare a meno tanto
da sacrificarmi in fila la notte
fuori dal negozio”
Biondi Santi, Ornellaia
CLIENT-PRODUCT
EMOTIONAL ENGAGEMENT
Tra i primi dieci brand al mondo con cui le persone hanno un
legame emotivo, ben sei appartengono al mondo della
tecnologia: un tempo impensabile per un prodotto “freddo”.
PENSA A CIO’ CHE
PUOI FARE CON IL
VINO, DI PER SE’
ATTIVATORE DI
EMOZIONI E
SENSAZIONI
COME E’ CAMBIATO IL
MARKETING
VENDERE
PRODOTTI
VO funzionale
SODDISFARE
IL CLIENTE
VO funzionale,
emotivo
RENDERE
MIGLIORE IL
MONDO
VO funzionale,
emotivo, spirituale
Un tempo il focus era sul mercato di massa e sulle
caratteristiche dei prodotti. Oggi sull’essere umano e sui valori.
DESIGN
THINKING
VALORE
FUNZIONALE
VALORE
SIGNIFICANTE
Il significato che
quell’oggetto può
offrire al cliente
MAPPA DELL’EMPATIA COME
PARADIGMA PRODUTTIVO
NUOVO MODELLO DI BUSINESS
VECCHIO MODELLO DI BUSINESS
IO/VOI
TU/NOI
Cosa possiamo vendere ai clienti?
Come possiamo raggiungerli?
Di cosa hanno bisogno i clienti per risolvere i loro problemi?
In che modo preferiscono essere raggiunti?
COSA IMPARARE
ALLORA DAI
LOVEMARKS PER
CREARE UNO
STORYTELLING DEL
VINO DI SUCCESSO?
Una buona storia come
un Lovemark «gioca»
sugli stessi elementi
capaci di indurre
sospensione del giudizio
e senso di
appartenenza.
LOVEMARKS &
STORYTELLING
Quello che caratterizza un Lovemark, oltre alla prestazione elevata,
è la capacità di ispirare fiducia, creare mistero, sensualità, intimità.
LOVEMARKS
BRAND
DI CUI TI INNAMORI
STORIA
DI CUI TI INNAMORI
STORYTELLING
IMMEDESIMARSI
Come un brand si trasforma in un lovemark grazie alla possibilità di
immedesimazione che offre, così una storia
quando si trasforma in un racconto coinvolgente.
POTREMMO DIRE CHE I LOVEMARK SONO COME DEGLI ARCHETIPI…
Come professionista del
vino cosa posso fare
concretamente ispirandomi
a ciò che fanno i
Lovemarks?
FACILITARE L’IMMEDESIMAZIONE DEI CLIENTI
IMPARANDO A «RACCONTARE» LA TUA «STORIA»
In realtà oggi non si parla più di bisogno di rispecchiamento,
immedesimazione dei consumatori – Lifestyle Marketing – bensì di bisogni
più profondi legati a ciò che i consumatori non hanno, quindi ricercano –
Archetipal Marketing.
Utilizzerò immedesimazione in modo intercambiabile con soddisfazione dei bisogni archetipali
COME CREARE LA “STORIA”:
PRESUPPOSTI & PRINCIPI CHIAVE
OBIETTIVICORPORATE
STORYTELLING
COMUNICAZIONE
INTERNA/ESTERNA
CHANGE
MANAGEMENT
INNOVARE UN
MODELLO DI BUSINESS
(vd Canvas)
STORE
PRODUCT DESIGN
BRAND MANAGAMENT
(REPUTATION)
DISTINGUI ‘STORY’
DA‘HISTORY’
‘Storia’: “esposizione ordinata di fatti e avvenimenti umani del
passato…” (Treccani).
Il termine “story”, invece, va tradotto in “racconto” inteso
come forma con cui vengono raccontati dei fatti.
Cosa siamo soliti ascoltare
ai banchi di assaggio?
1
L’azienda è stata fondata nel lontano 1896 da
Federico Falcini. Di lunga tradizione familiare, oggi
gestiscono l’azienda il nipote, Luigi e la moglie,
Giovanna. L’azienda si sviluppa per circa 32 ha di
cui 24 di proprietà. Il terreno argilloso favorisce…la
coltivazione di vitigni tipici della zona quali..
DATI/FATTI SENSAZIONI/EMOZIONI
ABBANDONA LA
CLASSICA LOGICA
(SCHEMI) DI
PRESENTAZIONE
STORYTELLING IS A
CONTENT MAKETING
TOOL
§ INTRATTIENI ED EDUCA
§ FAI PULL NON PUSH
§ NON PARLARE DEL
PRODOTTO
“Tecnica volta a creare e distribuire contenuti rilevanti e di valore
per attrarre, acquisire e coinvolgere un pubblico ben definito con
l’obiettivo di guidare l’utilizzatore a compiere azioni volte al
profitto dell’azienda” (Content Marketing Institute)
2
VIDEO P&G
STORYTELLING’S ROI IS
NOT MEASURABLE
Obiettivo di un racconto (film, libro…azienda
vinicola) è innanzitutto catturare l’attenzione e
generare ricordo: gli effetti economici non sono
immediatamente visibili.
“Il roi dello storytelling non è
misurabile né tangibile ma
garantisce la sopravvivenza al
tuo brand” Kay Fabella (Story
Strategist)
3
DIMENTICA L’UOVO
di OGGI E PENSA
ALLA GALLINA
di DOMANI!
«MA CHI ME LO
FA FARE?!»
IL ROI DELLO STORYTELLING
- IL CASO PIU FAMOSO -
Significantobjects (2009): R.Walker e J.Glen invitarono cento scrittori a
scrivere delle storie su dei semplici oggetti. In seguito un torsolo di mela
di legno comprato a 0.99 Cent, fu rivenduto su ebay a 103 $.
Spesero 130$ e ne guadagnarono 3.600!
Harvard Business Review:
i clienti emotivamente
coinvolti con il brand
sono meno
price-sensitive.
Nel 2011 Tiffany lancia la campagna “whatmakeslovetrue”: foto,
video reali, luoghi romantici visitati o consigliati, playlist.
FOCUS SU EMOZIONI &
BISOGNI E NON SUI FATTI
4
Una storia, come un lovemarks, parla di bisogni, di
desideri (mancanze) universali come quello di essere
amato, di essere libero, di potere, di esprimersi.
Bisogni e desideri
tuoi tanto quanto del
tuo cliente.
PITCH
PUBLIC
SPEAKING
INDIVIDUANO SEMPRE UN BISOGNO DA SODDISFARE,
UN PROBLEMA DA RISOLVERE, UN OSTACOLO DA SUPERARE…
NON E’ UN CASO SE…
STORY
TELLING
STORY UTILITY
…qualsiasi storia, non solo aziendale, è efficace solo se portatrice
di un messaggio “utile”, trasformativo.
Anche nel Public Speaking, una storia diventa coinvolgente nel
momento in cui le persone capiscono W.I.I.F.M.
PER QUESTO…
M.Jane Shlinger scoprì per prima che se la storia di uno spot “insegnava
qualcosa”, gli spettatori erano più inclini a comprare il prodotto
Pensiamo alla «storia» di
M.Incisa della Rocchetta che
a dispetto di tutto e tutti,
decise di piantare delle
barbatelle internazionali a
Bolgheri.
MESSAGGIO «UTILE»
Lottare per le proprie idee, portare avanti le
proprie convinzioni, lottare contro il destino
avverso, vincere il sentirsi «incompreso»…
NON SEI TU IL PROTAGONISTA
SE’
“AZIENDA”
ALTRO
“ARCHETIPO”
VALORI
BISOGNI
EMOZIONI
VALORI
BISOGNI
Il tuo brand deve soddisfare il desiderio principale
dell’archetipo del tuo cliente: per farlo i tuoi valori
devono essere allineati con quelli di quest’ultimo
«Stortytelling è
raccontare gli altri nella
propria storia»
A.Fontana
AUTENTICITA’
IL CORPORATE STORYTELLING FUNZIONA SOLO SE E’ AUTENTICO,
SE C’E’ REALE RISPECCHIAMENTO TRA AZIENDA (ES. POLICY INTERNE,
MODALITA’ PRODUZIONE) E STORIA NARRATA (VD MILLENNIALS)
LE AZIONI CHE COMPIAMO SONO FRUTTO DEI NOSTRI VALORI
VIDEO APPLE 1984
GLI STEP FONDAMENTALI
PER CREARE LA «TUA STORIA»
TEMA ESISTENZIALE
“WHY”
REGISTRO EMOZIONALE
MOSAICO ARCHETIPALE
BISOGNI
• CONFLITTO
• MANCANZA
• DESIDERIO
EMOZIONI
VALORISTORYTELLINGKEYSTEPS
[SE’-ALTRO]
STRUTTURA - PLOT
“Every character
should want
something, even if
only a glass of water”
K. Vonnegath
1. SCOPRI IL TUO
“WHY”
LE PERSONE NON VOGLIONO COMPRARE UN PRODOTTO
MA CONOSCERE CHI LO FA E PERCHE’ LO FA
RISPONDERE ALLA
DOMANDA PERCHE FAI
CIO CHE FAI TI CONNETTE
AD UN TEMA UNIVERSALE
CHE L’ALTRO PUO’
CONDIVIDERE
Non dirmi che è un
vino per tutte le
occasioni: per quello
compro le
commodities!
LA PEGGIOR
COSA CHE
PUOI FARE E’
PRETENDERE DI
RACCONTARE
UNA STORIA
PER TUTTI
1. WHY
(bisogni, valori)
2. HOW
3. WHAT
Per scoprire il tuo
«why» sfrutta la
tecnica dei
Cinque Perché
«WHY»-KEY MESSAGGE-TEMA ESISTENZIALE
Consapevoli o no, il perché facciamo qualcosa dipende sempre
dai nostri valori e ci riconduce sempre a due tematiche di base.
ANDARE VERSO ANDARE LONTANO DA
DESIDERIO
SPERANZA
PAURA
TIMORE
PAURA DESIDERIO
ABBANDONO
TRADIMENTO
OBLIO
ISOLAMENTO
AMORE
SALVEZZA
APPARTENENZA
CURA
§ POSIZIONE GEOGRAFICA - ESTENSIONE
§ FONDAZIONE – STORIA
§ TERROIR
§ PRODUZIONE - VITIGNI COLTIVATI
§ VITICOLTURA - VINIFICAZIONE
§ CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE
CONTENUTI
§ Goditi ogni momento
§ Divertiti con i tuoi amici
§ Riscopri le tue radici
§ Prenditi cura di te stesso
§ Stupisciti ogni giorno
§ Sii te stesso
MESSAGGI
DATI
EMOZIONI
LIBERTA’
§ Tecniche e pratiche
agrarie e di cantina
sperimentali
§ Etichette insolite
(materiale, forma)
§ Vitigni inusuali per quel
territorio; blend fuori
dal disciplinare
AMORE
§ Raccolta e selezione manuale,
viticoltura che richiede
estrema cura e impegno
§ Etichette “fatte a mano”,
disegnate su misura
§ Vitigni tipici del territorio;
nome del vino ispirato a un
amore
Posso usare contenuti simili per esprimere messaggi
diversi. Solo avendo chiaro il messaggio posso
selezionare e dare coerenza ai contenuti proposti.
COERENZACONTENUTI
LO SO…
NON E’ FACILE!
2. INDIVIDUA
L’ARCHETIPO DI
BUSINESS
E’ una sorta di “tipologia di
individuo” portatore di
caratteristiche universali in
termini di bisogni, desideri,
obiettivi, aspirazioni e paure.
Archetipo in filosofia rappresenta una sorta di forma a priori di un
pensiero. Per C.G.Jung rappresenta la struttura profonda dell’inconscio
collettivo in termini di emozioni, motivazioni e significato dell’esistenza.
LEGATO AL CONTESTO
STORICO DA’ UNA IDEA
DEI VALORI CONDIVISI
A LIVELLO DI
COSCIENZA
COLLETTIVA
HO CAPITO COSA E’, MA
COME INDIVIDUO IL MIO?!
Ci sono diversi modi per approfondire il customer journey
Scopriamone alcuni
DIFFICOLTA’-
EMOZIONI
DELL’EPOCA
ESPERIENZE
RICERCATE
DIFFICOLTA’
DELL’ETA’
MOTIVAZIONI
DESIDERI
BISOGNI
EMOZIONI
PREVALENTI
ESPERIENZ
FATTE &
RICERCATE
DIFFICOLTA’
OSTACOLI
SFIDE
CONOSCENZ
E
Spesso le aziende collaborano con studiosi delle scienze sociali
oltre a raccogliere caratteristiche sociodemografiche
Una storia – come un’innovazione di successo – richiede una
profonda conoscenza dei clienti, della “loro storia”.
DISAGIO GUADAGNO
COSA ASCOLTA ?
COSA
DICE & FA ?
COSA PENSA & SENTE REALMENTE ?
COSA VEDE?
Cosa dicono gli amici? I colleghi? I familiari?
Chi lo influenza realmente?
Quali canali di comunicazione lo influenzano?
Preoccupazioni e aspirazioni principali?
Quale conflitto potrebbe sperimentare tra ciò che dice
e ciò che pensa/sente realmente?
Quali sentimenti prova di solito?
Cosa vede nell’ambiente che lo circonda?
Chi sono i suoi amici? Cosa vede gli altri fare?
Quali problemi vede?
Quale mercato vede?
Quale è il suo atteggiamento in pubblico?
Come si comporta? Cosa lo abbiamo sentito dire?
Cosa immaginiamo dica?
Quali rischi teme di affrontare?
Quale ostacoli?
Quali sono le sue più grandi frustrazioni?
Cosa desidera?
Cosa vuole? Cosa sogna?
Di cosa ha bigogno?
Come misura il suo successo?
Riadattamento da XPLANE
§ Quali temi lo colpiscono?
§ Cosa li caratterizza il momento storico-sociale in cui vive?
§ Quali sfide sta affrontando?
§ Quali sono le sue preoccupazioni principali?
§ Cosa teme di più?
§ Quali sono i conflitti, le tipiche difficoltà che incontra?
§ Quali sono le tipiche risorse che ha a disposizione?
§ Cosa gli manca? Cosa vorrebbe avere in termini di capacità?
§ Quali emozioni prova la maggior parte del tempo?
§ Quali emozioni ricerca?
§ Quali sono i suoi bisogni, i suoi desideri principali?
MOMENTO
AUTOBIOGRAFICO
STORYLISTENER
- A. FONTANA -
A QUALI CLIENTI VUOI
PRESTARE ATTENZIONE?
QUALI TRASCURARE?
Ricordiamoci che esistono segmenti di clientela diversi quando
(Osterwalder & Pigneur)
§ i loro bisogni giustificano un offerta diversa;
§ vengono raggiunti attraverso canali distributivi diversi;
§ richiedono tipi diversi di relazione;
§ hanno redditività sostanzialmente diverse
OK, ORA SO QUALI
INFORMAZIONI
RACCOGLIERE: MA
QUALE ARCHETIPO
SCELGO?
1
I LOVEMARKS, COME UNA «BUONA STORIA»,
FAVORISCONO LA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO
ATTRAVERSO L’OFFERTA DI UNA POSSIBILITA’ DI
IMMEDESIMAZIONE.
DA TEMPO IL MARKETING NON E’ PIU’ PRODOTTO
CENTRICO ED IL VALORE OFFERTO NON E’ PIU’
LEGATO ALLE SOLE CARATTERISTICHE DEL
PRODOTTO.
2
3
I LOVEMARKS DI FATTO RACCONTANO STORIE.
NON A CASO RAPPRESENTANO ESSI STESSI DEGLI
ARCHETIPI DI BUSINESS.
4
«STORY IS NOT HISTORY»: OCCORRE DAR FORMA
A DATI/FATTI FOCALIZZANDOCI SU
EMOZIONI/SENSAZIONI.
5
LO STORYTELLING E’ UNO STRUMENTO DI
CONTENT MARKETING VOLTO AD ATTRARRE -
NON A SPINGERE I CLIENTI ALL’ACQUISTO – E
NON HA UN ROI IMMEDIATO.
NON E’ UN CASO SE PITCH, PUBLIC SPEAKING,
STORYTELLING PARTONO TUTTI DA UN PROBLEMA
DA RISOLVERE, UN BISOGNO DA SODDISFARE,
UNA SFIDA DA AFFRONTARE.
6
STORIADI«SUCCESSO»
MESSAGGIO
TRASFORMATIVO
BISOGNO-TEMA
ESISTENZIALE
AUTENTICITA’
(SE’-ALTRO)
Quali emozioni voglio far provare?
Quale messaggio voglio lasciare?
TEMA ESISTENZIALE
“WHY”
REGISTRO EMOZIONALE
MOSAICO ARCHETIPALE
BISOGNI
• CONFLITTO
• MANCANZA
• DESIDERIO
EMOZIONI
VALORISTORYTELLINGKEYSTEPS
[SE’-ALTRO]
STRUTTURA - PLOT
“Every character
should want
something, even if
only a glass of water”
K. Vonnegath
GLI ARCHETIPI DI BUSINESS:
IL MODELLO DI MARK & PEARSON
EMPATHIZE
CAPIRE AUDIENCE
IDEAS
PROGETTARE STRUTTURA
DESIGN
RELEASE
PROTOTYPE
1
2
3
4
5DESIGN THINKING &
STORYTELLING
ARCHETIPO
Non possiamo
strutturare una storia
senza aver prima
messo a fuoco a chi ci
rivolgiamo
DIFFICOLTA’-
EMOZIONI
DELL’EPOCA
ESPERIENZE
RICERCATE
DIFFICOLTA’
DELL’ETA’
MOTIVAZIONI
DESIDERI
BISOGNI
EMOZIONI
PREVALENTI
ESPERIENZE
FATTE &
RICERCATE
DIFFICOLTA’
OSTACOLI
SFIDE
CONOSCENZE
Possiamo usare anche la mappa dell’empatia.
X GEN
(1960-1980)
GEN Y
(MILLENNIALS
1980-2000)
BABY BOOMERS
(1940-1960)
NEL 2030 I MILLENNIALS SUPERERANNO I BABY BOOMERS DI 23 MILIONI
Ogni anno viaggiano circa 125 milioni di Mill/Gen X
Food & Wine Travellers fanno viaggi “enogastronomici”
AUTENTICITA’ NOVITA’ INTIMITA’
LOCAL SOCIALECLETTICA
Il 62% predilige bere vino in compagnia, anche bottiglie
costose e prevalentemente all’interno della propria abitazione.
Ma quando viaggiano…
Sono più inclini a comprare vino - anche sconosciuto - consigliato
dagli amici o dai social piuttosto che indicati nelle guide.
INDIVIDUARE L’ARCHETIPO FUNZIONA PERCHE’ «GLI ARCHETIPI OFFRONO
SIGNIFICATI, PERCHE’ RAPPRESENTANO LE NOSTRE LOTTE INTERNE» (M & P)
“Bifidus Activus”
CURA
“Think Different”
LIBERTA’
“Just do it”
RINASCITA
EROE RIBELLE
ANGELO
CUSTODE
?
VINO X
………
……..
LOVEMARKS & ARCHETIPI
Tutti incarniamo più di un archetipo, anche le aziende, i brand,
ma per loro è meglio concentrarsi solo su uno.
INDIPENDENZA CAMBIAMENTO
STABILITA’ APPARTENENZA
Ogni archetipo è
legato a costellazioni
di motivazioni,
desideri, bisogni,
paure, emozioni
CAMBIAMENTO
APPARTENENZASTABILITA’
INDIPENDENZA
o CAREGIVER
o SOVRANO
o CREATORE
o INNOCENTE
o SAGGIO
o ESPLORATORE
o EROE
o MAGO
o RIBELLE
o AMANTE
o BURLONE
o UOMO
COMUNE
Per facilitare l’identificazione di parti profonde delle persone con il brand.
In questo modo il brand viene «usato» per dare senso alla
propria esistenza, per interpretare diversamente la realtà.
DOVE TI
COLLOCHERESTI?
PERCHE’ USARE GLI ARCHETIPI?
Spirito leggero, un po’ naive, a volte tende a fuggire
dalla realtà così come dai conflitti. Ricerca il lavoro, la
famiglia, la vita perfetta, non troppo complicata.
FORREST GUMP
INNOCENTE
“La vita
deve essere semplice”
DESIDERI PAURE KEYWORDS
PUREZZA
BONTA’
FELICITA’
SEMPLICITA’
COMPLESSITA’
NEGATIVITA’
INCOMPRENSIONE
ABBANDONO
PREDITTIBILITA’
OTTIMISMO
ONESTA’
FIDUCIA,
NOSTALGIA
IDILLIO
SICUREZZA
SEMPLICE
IL LINGUAGGIO DEL VINO
INNOCENTE
o Un vino “di ed in” in famiglia, ad esempio
tipico del Sangiovese di Romagna o un
Lambrusco.
o Un vino di facile beva, semplice, immediato,
dai profumi franchi, sinceri.
o Un vino “naturale” (Col Fondo – B.Casel, E.
Pepe) ma non rude o «complicato» all’olfatto.
Difficile per un Barolo vecchio stile, un vino
tannico o dai profumi selvatici, scuri, tantomeno
quelli ossidativi degli orange wine.
E’ alla ricerca della verità finalizzata alla scoperta delle cose
e non l’esplorazione in sé. E’ curioso, vuole ampliare le sue
conoscenze per crescere e capire meglio il mondo.
YODA
SAGGIO
DESIDERI PAURE KEYWORDS
INFORMAZIONE
SERENITA’
COMPETENZA
CRESCITA
DISINFORMAZIONE
IMPOTENZA
IGNORANZA
CURIOSITA’
VERITA’
SAGGEZZA
APPRENDIMENTO
CONOSCENZA
COMPRENSIONE
o Un vino “spirituale”, da “meditazione”.
o Un vino che ti offre informazioni su come
imparare a degustare…
o Un vino di una zona che vale la pena
studiare, conoscere, approfondire come
Bordeaux, Borgogna, Langhe, Montalcino
– un Cru
o Un vino “vecchio” con una lunga storia da
capire.
IL LINGUAGGIO DEL VINO SAGGIO
Difficile per una bollicina, un vino
giovane, dagli aromi semplici
Ama l’aria aperta, gli spazi ampi. Adora viaggiare, gli
sport non competitivi, prediligendo quelli individuali.
Cambiare e cambiamento sono le cose più importanti
INDIANA JONES
ESPLORATORE
“La vita è tutta da scoprire,
un continuo divenire”
DESIDERI PAURE KEYWORDS
SCOPERTA DI SE’
AVVENTURA
LIBERTA’
AUTENTICITA’
NOVITA’
STASI
IMMOBILITA’
NO RISCHIO
ORDINARIETA’
COMUNE
VIAGGIO
RICERCA
SPIRITUALITA’
CAMBIAMENTO
OSARE
FEARLESS
VIDEO LURPARK
o Un vino “libero” (Ass.Vino Libero)
o Un vino diverso dal consueto come può
essere uno Champagne Blanc de Blanc
del West Sussex o un vino vinificato in
anfora
o Un vino che proviene da terre lontane,
poco esplorate
o Un vino che proviene da ampli spazi
aperti, inesplorati (degli abissi), difficili da
raggiungere (alta quota)
Difficile per vini commerciali,
alla moda
Ricordate i millennials wine lover?
VIDEO ZONIN
BATMAN Vuole risolvere i problemi che affliggono il mondo.
Ispira. Ricerca e trae piacere dalle sfide, dalle ”lotte”,
dall’affrontare ingiustizie e difficoltà.EROE
DESIDERI PAURE KEYWORDS
LASCIARE IL SEGNO
SFIDARE
DIFENDERE
CODARDIA
INCAPACITA’
IMPOTENZA
CORAGGIO
ISPIRAZIONE
FORZA
CAMBIARE
ECCELLENZA
EFFICIENZA
VALORE
MORALITA’
GIUSTIZIA
COMUNITA’
IL LINGUAGGIO DEL VINO EROE
o Un vino che nasce in condizioni estreme
(Viticultura eroica)
o Un vino di un produttore coraggioso, che
ha sfidato qualcuno per qualcosa di più
grande.
o Un vino potente come un Amarone, un
Valtellina superiore, un Borgogna, e/o
anche “duro” come un Barolo o un
Aglianico che vince le difficoltà di una
viticultura incerta.
Difficile per un bianco, per una bollicina o
vitigni freschi, delicati, aromatici.
VIDEO TAVERNELLO
Troviamo duro lavorare la terra con tutto il rispetto che merita. Troviamo duro
coltivare, potare, tagliare e raccogliere i suoi frutti. Troviamo duro selezionare le
viti, controllare gli acini, aspettare la pioggia se non arriva, bruciare la pelle se c’è
troppo sole.
Siamo in tredicimila, raccogliamo il nostro lavoro in 30 cantine, in tutto il paese.
Dalla creatività della primavera alla generosità dell’autunno. Senza mai risparmiare
sul tempo. Che un vino nasce dalla generosità. Ma anche dall’orgoglio. Quello che ti
fa battere il cuore, che ti gonfia il petto, che non ti fa sentire mai stanco.
Quello che ti fa diventare il più grande produttore italiano di vini, che ti fa portare
nelle tavole di tutta Italia un vino vero, un vino forte, un vino di casa.
Dalle nostre cantine nasce questo sangue della terra color rubino. Morbido come il
velluto e buono come il pane. Semplice come il vento e armonioso come un canto.
Forte come l’amore.
Ma quello che tu trovi semplice, per noi non è cosi facile. Noi di Caviro, la più grande
cantina d’Italia. Tavernello. Semplice non vuol dire Facile.
Trova la sua identità al di fuori della società (l’eroe
viceversa si identifica in essa). Vena romantica nel
distaccarsi dalla società considerata ormai corrotta.
JAMES DEAN
RIBELLE
“Le regole sono fatte
per essere infrante”
DESIDERI PAURE KEYWORDS
LIBERTA’
CAMBIAMENTO
INDIPENDENZA
ECCESSO
DIPENDENZA
BANALITA
CONFORMISMO
SPIRITO LIBERO
CONTRO LE REGOLE
VENDETTA
RIVOLUZIONE
CORAGGIO
ANTICONFORMISMO
POTENZA (NO POTERE)
o Un vino prodotto «infrangendo» le regole
(Pergole Torte, Sassicaia)
o Un vino “contro la standardizzazione, le
lobby del vino industriale”, espressione di un
movimento culturale di “rivolta” (Triple A,
biodinamico)
o Un vino dalla bottiglia o dal tappo
particolare (per assurdo anche in lattina o
con il tappo a vite)
IL LINGUAGGIO DEL VINO RIBELLE
Difficile per un vino prodotto secondo gli standard
di coltivazione, produzione, packeging.
VIDEO SLO DOWN WINES
E’ mosso innanzitutto dal desiderio di conoscere
come funziona il mondo, di trasformazione
personale e “universale”, di scoprire armi magiche.
HARRY POTTER
MAGO
DESIDERI PAURE KEYWORDS
CONOSCENZA
GUARIGIONE
TRASFORMAZIONE
SCOPERTA
IGNORANZA,
INCERTEZZA,
STAGNAZIONE
VISIONE
CARISMA
MOMENTI MAGICI
ANTICHITA’
INTUIZIONE
VIDEO SMIRNOFF
o Un vino per celebrare momenti magici
(Champagne)
o Un vino dalla “ricetta segreta”
o Un vino di un produttore che è quasi uno
sciamano, ad esempio biodinamico
o Un vino difficile da realizzare, frutto di
diversi processi da seguire come una
pozione da realizzare (ad esempio
Amarone)
IL LINGUAGGIO DEL VINO MAGICO
VIDEO CASILERO DEL DIABLO
Vuole essere parte di una comunità, cerca conferme,
rassicurazioni. Molto responsabile, pratico, una
“brava persona”. Ama prendersi in giro e rassicurare
che le cose non vanno prese troppo seriamente.
FRIENDS
UOMO COMUNE
DESIDERI PAURE KEYWORDS
AMICIZIA
CONNESSIONE
UGUAGLIANZA
COLLABORAZIONE
CAMBIAMENTO
OSTILITA’
ESSERE AL CENTRO
NORMALITA’
APPARTENZA
FAMILIARITA’
STABILITA’
LEGAME
REGOLARITA’
GRUPPO
SPENSIERATEZZA
UMILTA’
IL LINGUAGGIO DEL VINO «REGULAR»
o Un vino prodotto da un’azienda capace di
sviluppare senso di community (social, app,
wineclub)
o Un vino semplice che non cambia mai, dal
gusto sempre uguale a se stesso (tappo a
vite)
o Un vino che piace agli altri, alla moda, in
questo senso può essere anche biologico.
Difficile per vini «nuovi» che “osano” o vogliono
stupire per costo o caratteristiche (naturali,
dosage zero)
Vuole essere più bello, più sensuale, più attraente, più
“donna/uomo”. Ricerca rapporti ed amicizie speciali,
intensi, unici. Oggi in aumento tra gli uomini..
“Ho occhi solo per
te…sei unico, speciale”
M.MONROE
AMANTE
DESIDERI PAURE KEYWORDS
INTIMITA’
CONTATTO
SENSUALITA’
FUSIONE
UNICITA’
RIFIUTO
INVISIBILITA’
DISPREZZO
AMORE
PIACERE
ESTETICA
INDULGENZA
ELEGANZA
UNICITA’
RELAZIONE
ESCLUSIVITA’
GALANTERIA
VIDEO ALFA ROMEO
o Un vino dalle caratteristiche sensuali,
avvolgenti, armonioso, con il quale
sedurre i commensali
o Un vino di un’annata particolare,
ricercata, «unica». In questo senso anche
bottiglie cult.
o Un vino da terroir o vitigno particolari, di
“nicchia” come un Pelaverga, con cui fare
colpo. In questo senso anche vini naturali
e orange
IL LINGUAGGIO DEL VINO AMANTE
Ama la vita, giocare, ridere, scherzare. E’ impulsivo e
vive ogni momento cercando di goderne appieno.
Ama fare esperienze diverse perché ama la vita.
JIM CAREY
BURLONE
“Goditi la vita e non ci pensare!”
DESIDERI PAURE KEYWORDS
DIVERTIMENTO
LEGGEREZZA
POSITIVITA’
NOIA
SOLITUDINE
NEGATIVITA’
GIOIA
SPENSIERATEZZA
ORIGINALITA’
VITALITA’
QUI ED ORA
BRILLANTEZZA
GODIMENTO
SPONTANEITA’
IRRIVERENZA
ENERGIA
AUTOINDULGENZA
o Un vino per divertirsi con gli amici, una
bollicina per festeggiare, per rendere
spumeggiante la serata.
o Un vino leggero (anche di gradazione),
‘spensierato’, da tutti i giorni.
o Un vino anche «strambo» come un
orange perché bisogna vivere ogni
momento.
IL LINGUAGGIO DEL VINO BURLONE
Difficile per un vino particolarmente
strutturato, tannico, complesso,
invecchiato a lungo.
VIDEO YELLOW TAIL
Il suo bisogno primario è dare, aiutare, coccolare gli altri
è ciò che dà senso alla sua vita e lo fa star bene.
PATCH ADAMS
ANGELO CUSTODE
“Prenditi cura degli altri”
Vuole dare, aiutare, coccolare gli altri: dà senso alla sua
vita e lo fa star bene. Teme che qualcosa di brutto
accada a ciò a cui tiene (persone, cane, piante etc.).
DESIDERI PAURE KEYWORDS
CURA
PROTEZIONE
GRATITUDINE
IMPOTENZA
RIFIUTO
BIASIMO
STABILITA’
SOSTEGNO
FORZA
GENEROSITA
COMPASSIONE
COMUNITA’
SOFFERENZA ALTRUI
o Un vino che fa bene alla salute
(naturali/bio, effetto Bordeaux).
o Un vino dell’”accoglienza”: uno stare
insieme inteso come cura dell’altro più
che come sola convivialità.
o Un vino delicato, frutto di una cura
particolare o molto delicato (Nebbiolo,
Pinot Nero).
IL LINGUAGGIO DEL VINO
ANGELO CUSTODE
Il suo bisogno primario è dare, aiutare, coccolare gli altri
è ciò che dà senso alla sua vita e lo fa star bene.
RITORNO AL FUTURO
CREATORE
Ama esprimere se stesso, è un sognatore, un artista,
un innovatore, in questo senso un anticonformista.
Fugge l’assenza di immaginazione, di
autorealizzazione.
“Se puoi
immaginarlo,
puoi farlo”
DESIDERI PAURE KEYWORDS
ESPRESSIONE DI SE’
ORIGINALITA’
VISIONE
INDIFFERENZA
STASI
FAMILIARITA’
INNOVAZIONE
CREAZIONE
CREATIVITA’
LIBERTA’
IMMAGINAZIONE
INTUIZIONE
SENSAZIONE
SPERIMENTAZIONE
o Un vino che è stato “creato” con una
visione lungimirante per l’epoca come il
Brunello di Montalcino, lo Champagne di
Dom Perignon.
o Un vino frutto di un disegno originale in
una terra che all’inizio non era deputata
alla produzione di vino o di vino di qualità.
o Un vino che puoi «creare» tu stesso ad
esempio customizzando l’etichetta o il
blend.
IL LINGUAGGIO DEL VINO CREATORE
Il suo bisogno primario è dare, aiutare, coccolare gli altri
è ciò che dà senso alla sua vita e lo fa star bene.
Non si fida molto degli altri, per questo ha bisogno
di controllare tutto e per farlo ovviamente ricerca
potere, status. Forte senso di responsabilità.
IL PADRINO
SOVRANO
)
DESIDERI PAURE KEYWORDS
ORDINE
CONTROLLO
COERENZA
STABILITA
RICCHEZZA
FALLIMENTO
CAOS
IMPOTENZA
STATUS
RESPONSABILITA’
POTERE
SUCCESSO
TRADIZIONI
PREVEDIBILITA’
SOLIDITA’
ORGANIZZAZIONE
o Un vino «prestigioso», uno status symbol
(Petrus, un Brunello, Barolo di etichette
blasonate), un vino costoso.
o Un vino che per garantire le stesse
caratteristiche in certe annate non viene
prodotto.
o Un vino che ostenta potenza, struttura,
rigore nel metodo di produzione.
IL LINGUAGGIO DEL VINO SOVRANO
Difficile per i vini naturali, biodinamici in
quanto spesso esaltati per il «non controllo»
di certi processi di realizzazione
VIDEO JACOB’S CREEK
ARCHETYPAL MIX
Costruisci il tuo archetipo
definendo un archetipo di base
(70% della personalità brand)
ed uno secondario
(30% della personalità brand)
VEDIAMO UN ESEMPIO
Questo vino viene prodotto grazie ad una leggera pressatura
delle uve, necessaria per l’estrazione dei cosiddetti lieviti
indigeni presenti sulla buccia dei grappoli d’uva (precisamente
nella purina). La fermentazione viene effettuata in acciaio inox
a temperature rigorosamente controllate, utilizzando acque di
pozzo e sorgenti naturali.
La fermentazione viene successivamente bloccata ad un tenore
di zuccheri ben preciso, necessario a garantire la ripresa dello
stesso processo di fermentazione dopo le operazioni di
imbottigliamento. Non verranno poi aggiunti ulteriori zuccheri o
lieviti. I lieviti e gli enzimi presenti, serviranno ad inibire la
formazione di troppa CO2, creando, come amano dire i francesi
un “petillant”, ovvero leggermente frizzante. I vini prodotti
attraverso questo metodo sono dotati di una spuma piacevole,
non aggressiva, con aromi primari e secondari che si mescolano
a quelli donati ai lieviti, durante il lungo contatto con il vino.
COME DINAMIZZARE
LA “STORIA”
“Senza tensione narrativa non c’è coinvolgimento emotivo
e la storia non può funzionare”.
INSERISCI
UN ANTAGONISTA
“Tutti i grandi marchi come le
religioni hanno qualcosa in comune:
sconfiggere un nemico” Lindstrom
1
Qual è il tuo?
Qual è un conflitto interno o esterno (es. con le DOC, le leggi) che hai affrontato o
stai affrontando? Quale ostacolo hai superato o gestisci ogni giorno?
DESCRIVI UN CONFLITTO,UN OSTACOLO
2
LOTTA/CONFLITTO (K. VONNEGUT)
QUALCUNO SOCIETA NATURA SE STESSO
Contro una
potenza
naturale avversa
-
Un’annata
difficile, un
terreno poco
vocato
Contro il cuore
o la logica, un
altro aspetto di
sé
-
Un altro vostro
desiderata
Contro lo status
quo,
le regole, un
certo modo di
fare le cose
-
Un disciplinare
Contro
qualcuno/qualc
osa che gli
impedisce di
ottenere altro
-
Un competitor,
un padre che
non vuole
MOSTRA LA TUA VULNERABILITA’
3 Quale processo, aspetto caratteristica aziendale o di
prodotto può essere considerato “debole”?
INSERISCI UN ANTAGONISTA
Qual è il principale antagonista della tua azienda/prodotto? Individuane
almeno uno – che sia tuo ”specifico” e noto al tuo target.
DESCRIVI UN CONFLITTO
Quale ostacolo hai affrontato o affronti ogni giorno? Quale conflitto?
interno o esterno? Contro chi: qualcuno, società, natura, te stesso.
MOSTRA LA TUA VULNERABILITA’
Quale processo, aspetto, personale o aziendale o di prodotto è un tuo
punto di “debolezza”?
DINAMIZZA
IL RACCONTO
COME STRUTTURARE IL
RACCONTO
Il modello dei sette plot di C. Booker
GENERE
NARRATIVO
ROMANTICO
GIALLO
COMICO
THRILLER
AVVENTURA
MILITARE
EROTICO
POLIZIESCO
DRAMMATICO
1
MILITARE conflitto – lotta – comando – conquista - ferite
POLITICO legalità – diritto – uguaglianza – dovere – regole
SPORTIVO vittoria – perdita – forza d’animo - irriducibilità –
sfida – allenamento – gioco
MEDICO vita – morte - malattia – speranza – timore -
nutrimento - rimedi
AMOROSO distanza – vicinanza – corpo – legame - tesoro
per affascinare
ECONOMICO valore – tangibile – produzione -
RELIGIOSO salvezza – destino – clebrare – colpa - destino
STILE LINGUISTICO2
o Parti da un “dettaglio” (es aneddoto esemplare che ha
segnato in qualche modo la vita tua o dell’azienda o del
processo di ideazione del tuo prodotto.
o Scegli un’emozione ed un archetipo su cui puntare: le storie
più memorabili sono quelle che attivano emozioni profonde e
ancestrali: amore, paura, vita, morte
o Rendi il tuo pubblico l’eroe: I tuoi contenuti sono il mentore, il
coach, la guida, la prospettiva che lascia intravedere il viaggio
e ad un certo punto il tuo prodotto o servizio diventa uno
strumento necessario per completare il viaggio in maniera
appagante. I contenuti sono il veicolo nel cammino di
trasformazione dei tuoi clienti. Cerca di inquadrare i problemi
e i desideri del tuo pubblico in modo che corrispondano con
le soluzioni che i tuoi prodotti e servizi possono offrire.
o Sfrutta uno delle strutture narrative finora analizzati
STORYTELLING TIPS
TIMELINE
NASCE
L’AZIENDA
NUOVE
ACQUISIZIONI
PRIMI
RICONOSCIMENTI
ALTRI PREMI
INNOVAZIONE
PRIME PICCOLE
PRODUZIONI & PRIMI
RICONOSCIMENTI
NUOVA
GENERAZIONE
PRIME
ESPORTAZIONI
STRUTTURAZIONE DEL
RACCONTO
3
…PERSONALI E/O
PROFESSIONALI
RACCONTA ALTI E BASSI
LA PIRAMIDE DI FREYTAG
- LA STRUTTURA NARRATIVA CLASSICA -
CLIMAX
Prova centrale
RISOLUZIONE FINALE
Il personaggio mostra
come è cambiato e
cresciuto
SERIE DI
PROVE
ESPOSIZIONE
Setting e introduzione conflitto
I° Cambiamento
importante
I ATTO
II ATTO III ATTO
II° Cambiamento
importante
Il protagonista è chiamato ad entrare in un mondo straordinario, supera
diversi ostacoli, poi ottiene un tesoro e tornare a casa vittorioso
(J.Campbell; C.Vogler)
IL VIAGGIO
DELL’EROE
Peter Watts
SCONFIGGERE IL MOSTRO
- Star Wars, Avatar –
(VIAGGIO DELL’EROE)
Il personaggio combatte contro un nemico assai più forte di lui che minaccia
lo status quo (lui/la sua terra). Il personaggio parte per affrontarlo lasciando
il proprio mondo per arvi ritorno con una nuova saggezza.
L’azienda funzionava bene, poi qualcosa - “minaccia” - ha rotto lo status quo
(es.parassita). Si è affrontata la minaccia per poi tornare a lavorare forti di un
nuovo apprendimento - cognitivo (nuovi modi di viticultura), esperienziale
(esperienza di vita personale), sociale (di condivisione con altri degli
apprendimenti).
DALLE STALLE ALLE STELLE
- Cenerentola, Grandi speranze
Personaggio di umili origini vive una vita difficile. Improvvisamente ottiene
qualcosa di bellissimo (potere, salute, un partner) che però poi perde.
Combatte per riaverlo - cresce - e alla fine lo riottiene per sempre.
Un’azienda dalle origini umili o di una regione non molto nota per il vino,
all’improvviso ottiene un grande successo (es. riconoscimento guida) che
però poi perde. Combatte duramente per tornare di nuovo tra le migliori
aziende (oppure successo esportazioni, poi crollo, poi recupero).
Tutto è cominciato più di 40 anni fa, quando mio padre ancora studente di enologia, conobbe mia madre
e soprattutto un gran contadino, mio nonno Ilario. In quegli anni mio nonno aveva poco più di un ettaro
di malvasia vicino casa e, da buon contadino, vendeva tutta la sua produzione in damigiana. Finita la
scuola mio padre cominciò a lavorare in una distilleria e nel tempo libero aiutava mio nonno in
campagna e in “cantina”. In quegli anni nacquero un bambino di nome Luca, sua sorella Paola e un’
attività chiamata “la contea”. Quei bambini che si trovano ora qui a raccontare crebbero con i nonni
materni in quanto mamma e papà avevano dato vita ad un’avventura più grande dei loro stessi sogni e
dopo aver svolto tutti i giorni le loro otto ore di lavoro dipendente scendevano nello scantinato per cercar
di consolidare giorno dopo giorno i loro sforzi e sacrifici.
Ricordi, questi, ancora vivi e presenti nella nostra memoria. Tutta la mia famiglia impegnata nell’arco di
un’intera giornata ad imbottigliare 2-300 bottiglie, le etichette da incollare completamente a mano e
consegne effettuate il sabato, di persona, per coccolare i pochi clienti. In quegli anni non si parlava
ancora di “estero” e ancor meno di e-commerce.
Tutto si basava su una stretta di mano e qualche telefonata. In qualche anno questo nostro mondo ha
subito grandi cambiamenti, compreso quello del vino; tutti cominciavano ad aggredire i mercati
internazionali e ad incrementare esponenzialmente le vendite.
La sera a cena ci chiedevamo cosa stessimo sbagliando, perchè tutto il nostro lavoro, i sacrifici per
produrre vini di qualità non ci facesse”decollare”. Poi un giorno una telefonata, un importatore
americano cercava Prosecco, e si, aveva contattato anche noi. Era un giorno freddo e piovoso quando
arrivò la persona designata a trovare “il miglior Prosecco” e noi eravamo tremendamente tesi. Eravamo
consapevoli della qualità dei nostri prodotti ma sapevamo che la nostra cantina, un seminterrato grande
poco più di un garage non era certo all’altezza di tutte quelle grandi cantine che ci sono in zona, che il
nostro inglese non era dei migliori e che non siamo dei “venditori” ma dei semplici produttori. Non so
descrivervi le nostre facce quando abbiamo saputo che tra qualche decina di aziende hanno scelto
proprio noi. Da quel giorno sono passati 5 anni, siamo cresciuti, abbiamo sbagliato molto e molto
abbiamo imparato. Una cosa in noi non è cambiata… lavorare per la qualità.
THE QUEST
- Signore degli anelli, Re Artù -
Il personaggio parta alla ricerca di qualcosa (oggetto, luogo) spinto da una
forte motivazione interiore, una «missione». Incontra varie difficoltà e diversi
personaggi che lo sosterranno e diverranno pian piano anche suoi amici.
Un’azienda nata dalla profonda convinzione di qualcuno (es. nel
realizzare quel vino/costruire lì quell’azienda) che poi è riuscito a
coinvolgere e a ricevere sostegno da altri che oggi, ad esempio, fanno
parte dell’azienda.
VIAGGIO & RITORNO
- Alice, il Mago di Oz -
Il personaggio inizia un lungo viaggio in un mondo sconosciuto dove
incontra altre figure e fa diverse esperienze prima di tornare
nuovamente a casa forte di nuovi apprendimenti.
Qualcuno che prima lavorava in un altro campo poi, quasi per caso,
entra nel mondo del vino, incontra varie figure, fa diverse esperienze
(anche all’estero) e quando rientra a “casa” avvia la produzione di vino.
COMEDY
- Harry ti presento Sally -
Spesso due persone si “rincorrono”, vivono una serie di situazioni
ambigue, conflitti ma alla fine prevale l’happy ending. Il tema principale
sono le varie peripezie.
Un’azienda frutto di un’unione (tra persone, tra aziende) che
all’inizio è stata difficile, complessa, piena di conflitti, contrasti e
successive negoziazioni.
TRAGEDY
- Dorian Grey, Scarface -
Il personaggio è pieno di lati oscuri, di debolezze, ed ha commesso uno o più
gravi errori in passato. Non riesce a raggiungere i suoi obiettivi e se a volte
nel finale rimpiange ciò che ha fatto...altre volte muore…
Un’azienda che oggi è quella che è dopo aver commesso e
riconosciuto tanti errori da cui sta ancora imparando tante cose.
RINASCITA
- La bella e la bestia, Shrek -
Il protagonista è un personaggio “cattivo”, isolato dalla società. Ad un
certo punto succede qualcosa (es.incontra qualcuno) e si redime
trasformandosi per sempre in un “buono”.
Un’azienda che per varie ragioni godeva di cattiva reputazione (es.
puntava molto sulla quantità, usava molta chimica in cantina). Poi un
giorno arriva qualcuno che crede nelle sue potenzialità e la fa rinascere e
crescere.
STORYTELLING IN BREVE:
I TRE PASSI BASE
• CHI E’ IL MIO PUBBLICO
• PERCHE’ FACCIO QUELLO CHE
FACCIO?
• PERCHE HO DECISO DI
RACCONTARE/RACCONTARMI?
- QUALI EMOZIONI VOGLIO FAR
PROVARE?
- QUALE MESSAGGIO VOGLIO
VEICOLARE?
• QUALE TEMA ESISTENZIALE
VOGLIO SOLLETICARE?
• QUALE E’ IL MIO ARCHETIPO DI
BUSINESS?
Prima ancora di iniziare a
creare la storia poniti
queste domande
1° PASSO
Per creare lo scheletro della
storia domandati (Propp)
1. CHI HA FATTO COSA ?
2. PERCHE?
3. COME E QUANDO?
4. QUALI PROVE HA DOVUTO
SUPERARE?
5. QUALI DIFFICOLTA’ HA
INCONTRATO?
6. CON QUALI PROBLEMI SI E’
CONFRONTATO?
7. COSA HA IMPARATO?
8. QUALE EREDITA’ HA
LASCIATO? COSA LASCIA IN
EREDITA’?
2° PASSO
Dopo aver creato la storia,
valutane l’efficacia chiedendoti
• IL RACCONTO E’ AUTENTICO?
• LASCIA UN MESSAGGIO?
• PARLA DI TEMI ESISTENZIALI?
• EVOCA DELLE EMOZIONI?
• HA RITMO, E’ DINAMICO?
3° PASSO
NON DIMENTICARE
CHE…
________
Fare storytelling significa anche
raccontare la «storia» su più
canali di comunicazione.,
creare narrazioni diverse a
seconda del media scelto - TV,
web, - e soprattutto…
…saperlo fare quando
incontri esperti o
appassionati in
cantina, in enoteca, ad
un wine dinner, una
conferenza stampa…
STORYTELLING DEL VINO
Dott.ssa Giorgia Pizzuti
“Il marketing non
riguarda più le
cose che fai
ma le storie che
racconti”
(S. Godin)

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Storytelling del vino...e non solo

  • 1. STORYTELLING DEL VINO Dott.ssa Giorgia Pizzuti “Il marketing non riguarda più le cose che fai ma le storie che racconti” (S. Godin)
  • 2. PERCHE’ LE STORIE FUNZIONANO? Il nostro cervello ha un innato bisogno di interpretare qualsiasi cosa: è a caccia di “storie” – non di dati - con cui mettere ordine nel caos (M.Gazzaniga). INTERPRETARE I DATI DELLA REALTA’, CREANDO DELLE STORIE, CI SERVE PER “SOPRAVVIVERE”
  • 3. Quale è Buba e quale è Kiku? Cosa vedete?
  • 4. Il cervello pesa solo 1,5 kg ma consuma 2000 Kcal giorno: per questo risparmia energia interpretando all’istante qualsiasi stimolo (int/est)
  • 5. COME IL CERVELLO RISPARMIA ENERGIA La prima interpretazione è a livello emotivo - amico/nemico. Pensate a quando incontrate qualcuno per la prima volta. LA PRIMA DECODIFICA – PIU’ VELOCE & PIU’ “FORTE” - DI UN MESSAGGIO VIENE SVOLTA DAL SISTEMA LIMBICO
  • 6. Il NEUROMARKETING considera come miglior predittore dei comportamenti di consumo proprio le nostre reazioni emotive. - marketing emozionale, esperienziale - Neuroeconomia: neuroscienza della decisione che studia come risolvere problemi di tipo economico, come ad esempio quelli legati al comportamento di acquisto.
  • 7. 70% DI GRASSI IN MENO SOLO 30% DI GRASSI
  • 8. VINO BIOLOGICO…E ARCHETIPO «DEL BENESSERE» Pensate all’influenza del packaging, della collocazione su scaffale, del prezzo (es. 5-90$)
  • 9. “Le persone provano nei confronti dei brand ciò che provano nei confronti di altre persone” (K.Roberts, 2004) Le emozioni svolgono un ruolo chiave nel comportamento di acquisto di qualsiasi servizio/prodotto
  • 10. COMMODITIES “Non è proprio quello che amo ma mi serve e non costa molto” FADS “Quest’anno va proprio di moda! (chissà l’anno prossimo)” Playstation, Swatch BRAND “Ottimo rapporto qualità prezzo ma posso vivere senza” Dell, HP, Intel LOVEMARKS “Non ne posso fare a meno tanto da sacrificarmi in fila la notte fuori dal negozio” Apple, Disney, Nike
  • 11. COMMODITIES “Non è proprio quello che amo ma mi serve e non costa molto” Vino da Tavola, Brick FADS “Quest’anno va proprio di moda! (chissà l’anno prossimo)” Falanghina, Pecorino BRAND “Ottimo rapporto qualità prezzo ma posso vivere senza” Casale del Giglio LOVEMARKS “Non ne posso fare a meno tanto da sacrificarmi in fila la notte fuori dal negozio” Biondi Santi, Ornellaia
  • 12. CLIENT-PRODUCT EMOTIONAL ENGAGEMENT Tra i primi dieci brand al mondo con cui le persone hanno un legame emotivo, ben sei appartengono al mondo della tecnologia: un tempo impensabile per un prodotto “freddo”. PENSA A CIO’ CHE PUOI FARE CON IL VINO, DI PER SE’ ATTIVATORE DI EMOZIONI E SENSAZIONI
  • 13. COME E’ CAMBIATO IL MARKETING VENDERE PRODOTTI VO funzionale SODDISFARE IL CLIENTE VO funzionale, emotivo RENDERE MIGLIORE IL MONDO VO funzionale, emotivo, spirituale Un tempo il focus era sul mercato di massa e sulle caratteristiche dei prodotti. Oggi sull’essere umano e sui valori.
  • 14. DESIGN THINKING VALORE FUNZIONALE VALORE SIGNIFICANTE Il significato che quell’oggetto può offrire al cliente MAPPA DELL’EMPATIA COME PARADIGMA PRODUTTIVO
  • 15. NUOVO MODELLO DI BUSINESS VECCHIO MODELLO DI BUSINESS IO/VOI TU/NOI Cosa possiamo vendere ai clienti? Come possiamo raggiungerli? Di cosa hanno bisogno i clienti per risolvere i loro problemi? In che modo preferiscono essere raggiunti?
  • 16. COSA IMPARARE ALLORA DAI LOVEMARKS PER CREARE UNO STORYTELLING DEL VINO DI SUCCESSO?
  • 17. Una buona storia come un Lovemark «gioca» sugli stessi elementi capaci di indurre sospensione del giudizio e senso di appartenenza. LOVEMARKS & STORYTELLING Quello che caratterizza un Lovemark, oltre alla prestazione elevata, è la capacità di ispirare fiducia, creare mistero, sensualità, intimità.
  • 18. LOVEMARKS BRAND DI CUI TI INNAMORI STORIA DI CUI TI INNAMORI STORYTELLING IMMEDESIMARSI Come un brand si trasforma in un lovemark grazie alla possibilità di immedesimazione che offre, così una storia quando si trasforma in un racconto coinvolgente. POTREMMO DIRE CHE I LOVEMARK SONO COME DEGLI ARCHETIPI…
  • 19. Come professionista del vino cosa posso fare concretamente ispirandomi a ciò che fanno i Lovemarks?
  • 20. FACILITARE L’IMMEDESIMAZIONE DEI CLIENTI IMPARANDO A «RACCONTARE» LA TUA «STORIA» In realtà oggi non si parla più di bisogno di rispecchiamento, immedesimazione dei consumatori – Lifestyle Marketing – bensì di bisogni più profondi legati a ciò che i consumatori non hanno, quindi ricercano – Archetipal Marketing. Utilizzerò immedesimazione in modo intercambiabile con soddisfazione dei bisogni archetipali
  • 21. COME CREARE LA “STORIA”: PRESUPPOSTI & PRINCIPI CHIAVE
  • 22. OBIETTIVICORPORATE STORYTELLING COMUNICAZIONE INTERNA/ESTERNA CHANGE MANAGEMENT INNOVARE UN MODELLO DI BUSINESS (vd Canvas) STORE PRODUCT DESIGN BRAND MANAGAMENT (REPUTATION)
  • 23. DISTINGUI ‘STORY’ DA‘HISTORY’ ‘Storia’: “esposizione ordinata di fatti e avvenimenti umani del passato…” (Treccani). Il termine “story”, invece, va tradotto in “racconto” inteso come forma con cui vengono raccontati dei fatti. Cosa siamo soliti ascoltare ai banchi di assaggio? 1 L’azienda è stata fondata nel lontano 1896 da Federico Falcini. Di lunga tradizione familiare, oggi gestiscono l’azienda il nipote, Luigi e la moglie, Giovanna. L’azienda si sviluppa per circa 32 ha di cui 24 di proprietà. Il terreno argilloso favorisce…la coltivazione di vitigni tipici della zona quali.. DATI/FATTI SENSAZIONI/EMOZIONI
  • 25. STORYTELLING IS A CONTENT MAKETING TOOL § INTRATTIENI ED EDUCA § FAI PULL NON PUSH § NON PARLARE DEL PRODOTTO “Tecnica volta a creare e distribuire contenuti rilevanti e di valore per attrarre, acquisire e coinvolgere un pubblico ben definito con l’obiettivo di guidare l’utilizzatore a compiere azioni volte al profitto dell’azienda” (Content Marketing Institute) 2
  • 27. STORYTELLING’S ROI IS NOT MEASURABLE Obiettivo di un racconto (film, libro…azienda vinicola) è innanzitutto catturare l’attenzione e generare ricordo: gli effetti economici non sono immediatamente visibili. “Il roi dello storytelling non è misurabile né tangibile ma garantisce la sopravvivenza al tuo brand” Kay Fabella (Story Strategist) 3
  • 28. DIMENTICA L’UOVO di OGGI E PENSA ALLA GALLINA di DOMANI!
  • 29. «MA CHI ME LO FA FARE?!»
  • 30. IL ROI DELLO STORYTELLING - IL CASO PIU FAMOSO - Significantobjects (2009): R.Walker e J.Glen invitarono cento scrittori a scrivere delle storie su dei semplici oggetti. In seguito un torsolo di mela di legno comprato a 0.99 Cent, fu rivenduto su ebay a 103 $. Spesero 130$ e ne guadagnarono 3.600!
  • 31. Harvard Business Review: i clienti emotivamente coinvolti con il brand sono meno price-sensitive.
  • 32. Nel 2011 Tiffany lancia la campagna “whatmakeslovetrue”: foto, video reali, luoghi romantici visitati o consigliati, playlist.
  • 33.
  • 34. FOCUS SU EMOZIONI & BISOGNI E NON SUI FATTI 4 Una storia, come un lovemarks, parla di bisogni, di desideri (mancanze) universali come quello di essere amato, di essere libero, di potere, di esprimersi. Bisogni e desideri tuoi tanto quanto del tuo cliente.
  • 35. PITCH PUBLIC SPEAKING INDIVIDUANO SEMPRE UN BISOGNO DA SODDISFARE, UN PROBLEMA DA RISOLVERE, UN OSTACOLO DA SUPERARE… NON E’ UN CASO SE… STORY TELLING
  • 36. STORY UTILITY …qualsiasi storia, non solo aziendale, è efficace solo se portatrice di un messaggio “utile”, trasformativo. Anche nel Public Speaking, una storia diventa coinvolgente nel momento in cui le persone capiscono W.I.I.F.M. PER QUESTO… M.Jane Shlinger scoprì per prima che se la storia di uno spot “insegnava qualcosa”, gli spettatori erano più inclini a comprare il prodotto
  • 37. Pensiamo alla «storia» di M.Incisa della Rocchetta che a dispetto di tutto e tutti, decise di piantare delle barbatelle internazionali a Bolgheri.
  • 38. MESSAGGIO «UTILE» Lottare per le proprie idee, portare avanti le proprie convinzioni, lottare contro il destino avverso, vincere il sentirsi «incompreso»…
  • 39. NON SEI TU IL PROTAGONISTA SE’ “AZIENDA” ALTRO “ARCHETIPO” VALORI BISOGNI EMOZIONI VALORI BISOGNI Il tuo brand deve soddisfare il desiderio principale dell’archetipo del tuo cliente: per farlo i tuoi valori devono essere allineati con quelli di quest’ultimo
  • 40. «Stortytelling è raccontare gli altri nella propria storia» A.Fontana
  • 41. AUTENTICITA’ IL CORPORATE STORYTELLING FUNZIONA SOLO SE E’ AUTENTICO, SE C’E’ REALE RISPECCHIAMENTO TRA AZIENDA (ES. POLICY INTERNE, MODALITA’ PRODUZIONE) E STORIA NARRATA (VD MILLENNIALS) LE AZIONI CHE COMPIAMO SONO FRUTTO DEI NOSTRI VALORI
  • 43. GLI STEP FONDAMENTALI PER CREARE LA «TUA STORIA»
  • 44. TEMA ESISTENZIALE “WHY” REGISTRO EMOZIONALE MOSAICO ARCHETIPALE BISOGNI • CONFLITTO • MANCANZA • DESIDERIO EMOZIONI VALORISTORYTELLINGKEYSTEPS [SE’-ALTRO] STRUTTURA - PLOT “Every character should want something, even if only a glass of water” K. Vonnegath
  • 45. 1. SCOPRI IL TUO “WHY” LE PERSONE NON VOGLIONO COMPRARE UN PRODOTTO MA CONOSCERE CHI LO FA E PERCHE’ LO FA RISPONDERE ALLA DOMANDA PERCHE FAI CIO CHE FAI TI CONNETTE AD UN TEMA UNIVERSALE CHE L’ALTRO PUO’ CONDIVIDERE
  • 46. Non dirmi che è un vino per tutte le occasioni: per quello compro le commodities! LA PEGGIOR COSA CHE PUOI FARE E’ PRETENDERE DI RACCONTARE UNA STORIA PER TUTTI
  • 47. 1. WHY (bisogni, valori) 2. HOW 3. WHAT Per scoprire il tuo «why» sfrutta la tecnica dei Cinque Perché
  • 48. «WHY»-KEY MESSAGGE-TEMA ESISTENZIALE Consapevoli o no, il perché facciamo qualcosa dipende sempre dai nostri valori e ci riconduce sempre a due tematiche di base. ANDARE VERSO ANDARE LONTANO DA DESIDERIO SPERANZA PAURA TIMORE
  • 50.
  • 51.
  • 52. § POSIZIONE GEOGRAFICA - ESTENSIONE § FONDAZIONE – STORIA § TERROIR § PRODUZIONE - VITIGNI COLTIVATI § VITICOLTURA - VINIFICAZIONE § CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE CONTENUTI § Goditi ogni momento § Divertiti con i tuoi amici § Riscopri le tue radici § Prenditi cura di te stesso § Stupisciti ogni giorno § Sii te stesso MESSAGGI DATI EMOZIONI
  • 53. LIBERTA’ § Tecniche e pratiche agrarie e di cantina sperimentali § Etichette insolite (materiale, forma) § Vitigni inusuali per quel territorio; blend fuori dal disciplinare AMORE § Raccolta e selezione manuale, viticoltura che richiede estrema cura e impegno § Etichette “fatte a mano”, disegnate su misura § Vitigni tipici del territorio; nome del vino ispirato a un amore Posso usare contenuti simili per esprimere messaggi diversi. Solo avendo chiaro il messaggio posso selezionare e dare coerenza ai contenuti proposti. COERENZACONTENUTI
  • 54. LO SO… NON E’ FACILE!
  • 55. 2. INDIVIDUA L’ARCHETIPO DI BUSINESS E’ una sorta di “tipologia di individuo” portatore di caratteristiche universali in termini di bisogni, desideri, obiettivi, aspirazioni e paure. Archetipo in filosofia rappresenta una sorta di forma a priori di un pensiero. Per C.G.Jung rappresenta la struttura profonda dell’inconscio collettivo in termini di emozioni, motivazioni e significato dell’esistenza. LEGATO AL CONTESTO STORICO DA’ UNA IDEA DEI VALORI CONDIVISI A LIVELLO DI COSCIENZA COLLETTIVA
  • 56. HO CAPITO COSA E’, MA COME INDIVIDUO IL MIO?! Ci sono diversi modi per approfondire il customer journey Scopriamone alcuni
  • 57. DIFFICOLTA’- EMOZIONI DELL’EPOCA ESPERIENZE RICERCATE DIFFICOLTA’ DELL’ETA’ MOTIVAZIONI DESIDERI BISOGNI EMOZIONI PREVALENTI ESPERIENZ FATTE & RICERCATE DIFFICOLTA’ OSTACOLI SFIDE CONOSCENZ E Spesso le aziende collaborano con studiosi delle scienze sociali oltre a raccogliere caratteristiche sociodemografiche Una storia – come un’innovazione di successo – richiede una profonda conoscenza dei clienti, della “loro storia”.
  • 58. DISAGIO GUADAGNO COSA ASCOLTA ? COSA DICE & FA ? COSA PENSA & SENTE REALMENTE ? COSA VEDE? Cosa dicono gli amici? I colleghi? I familiari? Chi lo influenza realmente? Quali canali di comunicazione lo influenzano? Preoccupazioni e aspirazioni principali? Quale conflitto potrebbe sperimentare tra ciò che dice e ciò che pensa/sente realmente? Quali sentimenti prova di solito? Cosa vede nell’ambiente che lo circonda? Chi sono i suoi amici? Cosa vede gli altri fare? Quali problemi vede? Quale mercato vede? Quale è il suo atteggiamento in pubblico? Come si comporta? Cosa lo abbiamo sentito dire? Cosa immaginiamo dica? Quali rischi teme di affrontare? Quale ostacoli? Quali sono le sue più grandi frustrazioni? Cosa desidera? Cosa vuole? Cosa sogna? Di cosa ha bigogno? Come misura il suo successo? Riadattamento da XPLANE
  • 59. § Quali temi lo colpiscono? § Cosa li caratterizza il momento storico-sociale in cui vive? § Quali sfide sta affrontando? § Quali sono le sue preoccupazioni principali? § Cosa teme di più? § Quali sono i conflitti, le tipiche difficoltà che incontra? § Quali sono le tipiche risorse che ha a disposizione? § Cosa gli manca? Cosa vorrebbe avere in termini di capacità? § Quali emozioni prova la maggior parte del tempo? § Quali emozioni ricerca? § Quali sono i suoi bisogni, i suoi desideri principali? MOMENTO AUTOBIOGRAFICO STORYLISTENER - A. FONTANA -
  • 60. A QUALI CLIENTI VUOI PRESTARE ATTENZIONE? QUALI TRASCURARE? Ricordiamoci che esistono segmenti di clientela diversi quando (Osterwalder & Pigneur) § i loro bisogni giustificano un offerta diversa; § vengono raggiunti attraverso canali distributivi diversi; § richiedono tipi diversi di relazione; § hanno redditività sostanzialmente diverse
  • 61. OK, ORA SO QUALI INFORMAZIONI RACCOGLIERE: MA QUALE ARCHETIPO SCELGO?
  • 62. 1 I LOVEMARKS, COME UNA «BUONA STORIA», FAVORISCONO LA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO ATTRAVERSO L’OFFERTA DI UNA POSSIBILITA’ DI IMMEDESIMAZIONE. DA TEMPO IL MARKETING NON E’ PIU’ PRODOTTO CENTRICO ED IL VALORE OFFERTO NON E’ PIU’ LEGATO ALLE SOLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO. 2 3 I LOVEMARKS DI FATTO RACCONTANO STORIE. NON A CASO RAPPRESENTANO ESSI STESSI DEGLI ARCHETIPI DI BUSINESS.
  • 63. 4 «STORY IS NOT HISTORY»: OCCORRE DAR FORMA A DATI/FATTI FOCALIZZANDOCI SU EMOZIONI/SENSAZIONI. 5 LO STORYTELLING E’ UNO STRUMENTO DI CONTENT MARKETING VOLTO AD ATTRARRE - NON A SPINGERE I CLIENTI ALL’ACQUISTO – E NON HA UN ROI IMMEDIATO. NON E’ UN CASO SE PITCH, PUBLIC SPEAKING, STORYTELLING PARTONO TUTTI DA UN PROBLEMA DA RISOLVERE, UN BISOGNO DA SODDISFARE, UNA SFIDA DA AFFRONTARE. 6
  • 65. TEMA ESISTENZIALE “WHY” REGISTRO EMOZIONALE MOSAICO ARCHETIPALE BISOGNI • CONFLITTO • MANCANZA • DESIDERIO EMOZIONI VALORISTORYTELLINGKEYSTEPS [SE’-ALTRO] STRUTTURA - PLOT “Every character should want something, even if only a glass of water” K. Vonnegath
  • 66. GLI ARCHETIPI DI BUSINESS: IL MODELLO DI MARK & PEARSON
  • 67. EMPATHIZE CAPIRE AUDIENCE IDEAS PROGETTARE STRUTTURA DESIGN RELEASE PROTOTYPE 1 2 3 4 5DESIGN THINKING & STORYTELLING ARCHETIPO Non possiamo strutturare una storia senza aver prima messo a fuoco a chi ci rivolgiamo
  • 69. X GEN (1960-1980) GEN Y (MILLENNIALS 1980-2000) BABY BOOMERS (1940-1960) NEL 2030 I MILLENNIALS SUPERERANNO I BABY BOOMERS DI 23 MILIONI Ogni anno viaggiano circa 125 milioni di Mill/Gen X Food & Wine Travellers fanno viaggi “enogastronomici”
  • 70. AUTENTICITA’ NOVITA’ INTIMITA’ LOCAL SOCIALECLETTICA Il 62% predilige bere vino in compagnia, anche bottiglie costose e prevalentemente all’interno della propria abitazione. Ma quando viaggiano… Sono più inclini a comprare vino - anche sconosciuto - consigliato dagli amici o dai social piuttosto che indicati nelle guide.
  • 71.
  • 72. INDIVIDUARE L’ARCHETIPO FUNZIONA PERCHE’ «GLI ARCHETIPI OFFRONO SIGNIFICATI, PERCHE’ RAPPRESENTANO LE NOSTRE LOTTE INTERNE» (M & P)
  • 73. “Bifidus Activus” CURA “Think Different” LIBERTA’ “Just do it” RINASCITA EROE RIBELLE ANGELO CUSTODE ? VINO X ……… …….. LOVEMARKS & ARCHETIPI Tutti incarniamo più di un archetipo, anche le aziende, i brand, ma per loro è meglio concentrarsi solo su uno.
  • 74. INDIPENDENZA CAMBIAMENTO STABILITA’ APPARTENENZA Ogni archetipo è legato a costellazioni di motivazioni, desideri, bisogni, paure, emozioni
  • 75. CAMBIAMENTO APPARTENENZASTABILITA’ INDIPENDENZA o CAREGIVER o SOVRANO o CREATORE o INNOCENTE o SAGGIO o ESPLORATORE o EROE o MAGO o RIBELLE o AMANTE o BURLONE o UOMO COMUNE Per facilitare l’identificazione di parti profonde delle persone con il brand. In questo modo il brand viene «usato» per dare senso alla propria esistenza, per interpretare diversamente la realtà. DOVE TI COLLOCHERESTI? PERCHE’ USARE GLI ARCHETIPI?
  • 76.
  • 77. Spirito leggero, un po’ naive, a volte tende a fuggire dalla realtà così come dai conflitti. Ricerca il lavoro, la famiglia, la vita perfetta, non troppo complicata. FORREST GUMP INNOCENTE “La vita deve essere semplice”
  • 79. IL LINGUAGGIO DEL VINO INNOCENTE o Un vino “di ed in” in famiglia, ad esempio tipico del Sangiovese di Romagna o un Lambrusco. o Un vino di facile beva, semplice, immediato, dai profumi franchi, sinceri. o Un vino “naturale” (Col Fondo – B.Casel, E. Pepe) ma non rude o «complicato» all’olfatto. Difficile per un Barolo vecchio stile, un vino tannico o dai profumi selvatici, scuri, tantomeno quelli ossidativi degli orange wine.
  • 80. E’ alla ricerca della verità finalizzata alla scoperta delle cose e non l’esplorazione in sé. E’ curioso, vuole ampliare le sue conoscenze per crescere e capire meglio il mondo. YODA SAGGIO
  • 82. o Un vino “spirituale”, da “meditazione”. o Un vino che ti offre informazioni su come imparare a degustare… o Un vino di una zona che vale la pena studiare, conoscere, approfondire come Bordeaux, Borgogna, Langhe, Montalcino – un Cru o Un vino “vecchio” con una lunga storia da capire. IL LINGUAGGIO DEL VINO SAGGIO Difficile per una bollicina, un vino giovane, dagli aromi semplici
  • 83. Ama l’aria aperta, gli spazi ampi. Adora viaggiare, gli sport non competitivi, prediligendo quelli individuali. Cambiare e cambiamento sono le cose più importanti INDIANA JONES ESPLORATORE “La vita è tutta da scoprire, un continuo divenire”
  • 84. DESIDERI PAURE KEYWORDS SCOPERTA DI SE’ AVVENTURA LIBERTA’ AUTENTICITA’ NOVITA’ STASI IMMOBILITA’ NO RISCHIO ORDINARIETA’ COMUNE VIAGGIO RICERCA SPIRITUALITA’ CAMBIAMENTO OSARE FEARLESS
  • 86. o Un vino “libero” (Ass.Vino Libero) o Un vino diverso dal consueto come può essere uno Champagne Blanc de Blanc del West Sussex o un vino vinificato in anfora o Un vino che proviene da terre lontane, poco esplorate o Un vino che proviene da ampli spazi aperti, inesplorati (degli abissi), difficili da raggiungere (alta quota) Difficile per vini commerciali, alla moda Ricordate i millennials wine lover?
  • 88. BATMAN Vuole risolvere i problemi che affliggono il mondo. Ispira. Ricerca e trae piacere dalle sfide, dalle ”lotte”, dall’affrontare ingiustizie e difficoltà.EROE
  • 89. DESIDERI PAURE KEYWORDS LASCIARE IL SEGNO SFIDARE DIFENDERE CODARDIA INCAPACITA’ IMPOTENZA CORAGGIO ISPIRAZIONE FORZA CAMBIARE ECCELLENZA EFFICIENZA VALORE MORALITA’ GIUSTIZIA COMUNITA’
  • 90. IL LINGUAGGIO DEL VINO EROE o Un vino che nasce in condizioni estreme (Viticultura eroica) o Un vino di un produttore coraggioso, che ha sfidato qualcuno per qualcosa di più grande. o Un vino potente come un Amarone, un Valtellina superiore, un Borgogna, e/o anche “duro” come un Barolo o un Aglianico che vince le difficoltà di una viticultura incerta. Difficile per un bianco, per una bollicina o vitigni freschi, delicati, aromatici.
  • 92. Troviamo duro lavorare la terra con tutto il rispetto che merita. Troviamo duro coltivare, potare, tagliare e raccogliere i suoi frutti. Troviamo duro selezionare le viti, controllare gli acini, aspettare la pioggia se non arriva, bruciare la pelle se c’è troppo sole. Siamo in tredicimila, raccogliamo il nostro lavoro in 30 cantine, in tutto il paese. Dalla creatività della primavera alla generosità dell’autunno. Senza mai risparmiare sul tempo. Che un vino nasce dalla generosità. Ma anche dall’orgoglio. Quello che ti fa battere il cuore, che ti gonfia il petto, che non ti fa sentire mai stanco. Quello che ti fa diventare il più grande produttore italiano di vini, che ti fa portare nelle tavole di tutta Italia un vino vero, un vino forte, un vino di casa. Dalle nostre cantine nasce questo sangue della terra color rubino. Morbido come il velluto e buono come il pane. Semplice come il vento e armonioso come un canto. Forte come l’amore. Ma quello che tu trovi semplice, per noi non è cosi facile. Noi di Caviro, la più grande cantina d’Italia. Tavernello. Semplice non vuol dire Facile.
  • 93. Trova la sua identità al di fuori della società (l’eroe viceversa si identifica in essa). Vena romantica nel distaccarsi dalla società considerata ormai corrotta. JAMES DEAN RIBELLE “Le regole sono fatte per essere infrante”
  • 94. DESIDERI PAURE KEYWORDS LIBERTA’ CAMBIAMENTO INDIPENDENZA ECCESSO DIPENDENZA BANALITA CONFORMISMO SPIRITO LIBERO CONTRO LE REGOLE VENDETTA RIVOLUZIONE CORAGGIO ANTICONFORMISMO POTENZA (NO POTERE)
  • 95. o Un vino prodotto «infrangendo» le regole (Pergole Torte, Sassicaia) o Un vino “contro la standardizzazione, le lobby del vino industriale”, espressione di un movimento culturale di “rivolta” (Triple A, biodinamico) o Un vino dalla bottiglia o dal tappo particolare (per assurdo anche in lattina o con il tappo a vite) IL LINGUAGGIO DEL VINO RIBELLE Difficile per un vino prodotto secondo gli standard di coltivazione, produzione, packeging.
  • 96. VIDEO SLO DOWN WINES
  • 97. E’ mosso innanzitutto dal desiderio di conoscere come funziona il mondo, di trasformazione personale e “universale”, di scoprire armi magiche. HARRY POTTER MAGO
  • 100. o Un vino per celebrare momenti magici (Champagne) o Un vino dalla “ricetta segreta” o Un vino di un produttore che è quasi uno sciamano, ad esempio biodinamico o Un vino difficile da realizzare, frutto di diversi processi da seguire come una pozione da realizzare (ad esempio Amarone) IL LINGUAGGIO DEL VINO MAGICO
  • 102. Vuole essere parte di una comunità, cerca conferme, rassicurazioni. Molto responsabile, pratico, una “brava persona”. Ama prendersi in giro e rassicurare che le cose non vanno prese troppo seriamente. FRIENDS UOMO COMUNE
  • 103. DESIDERI PAURE KEYWORDS AMICIZIA CONNESSIONE UGUAGLIANZA COLLABORAZIONE CAMBIAMENTO OSTILITA’ ESSERE AL CENTRO NORMALITA’ APPARTENZA FAMILIARITA’ STABILITA’ LEGAME REGOLARITA’ GRUPPO SPENSIERATEZZA UMILTA’
  • 104. IL LINGUAGGIO DEL VINO «REGULAR» o Un vino prodotto da un’azienda capace di sviluppare senso di community (social, app, wineclub) o Un vino semplice che non cambia mai, dal gusto sempre uguale a se stesso (tappo a vite) o Un vino che piace agli altri, alla moda, in questo senso può essere anche biologico. Difficile per vini «nuovi» che “osano” o vogliono stupire per costo o caratteristiche (naturali, dosage zero)
  • 105. Vuole essere più bello, più sensuale, più attraente, più “donna/uomo”. Ricerca rapporti ed amicizie speciali, intensi, unici. Oggi in aumento tra gli uomini.. “Ho occhi solo per te…sei unico, speciale” M.MONROE AMANTE
  • 108. o Un vino dalle caratteristiche sensuali, avvolgenti, armonioso, con il quale sedurre i commensali o Un vino di un’annata particolare, ricercata, «unica». In questo senso anche bottiglie cult. o Un vino da terroir o vitigno particolari, di “nicchia” come un Pelaverga, con cui fare colpo. In questo senso anche vini naturali e orange IL LINGUAGGIO DEL VINO AMANTE
  • 109. Ama la vita, giocare, ridere, scherzare. E’ impulsivo e vive ogni momento cercando di goderne appieno. Ama fare esperienze diverse perché ama la vita. JIM CAREY BURLONE “Goditi la vita e non ci pensare!”
  • 111. o Un vino per divertirsi con gli amici, una bollicina per festeggiare, per rendere spumeggiante la serata. o Un vino leggero (anche di gradazione), ‘spensierato’, da tutti i giorni. o Un vino anche «strambo» come un orange perché bisogna vivere ogni momento. IL LINGUAGGIO DEL VINO BURLONE Difficile per un vino particolarmente strutturato, tannico, complesso, invecchiato a lungo.
  • 113. Il suo bisogno primario è dare, aiutare, coccolare gli altri è ciò che dà senso alla sua vita e lo fa star bene. PATCH ADAMS ANGELO CUSTODE “Prenditi cura degli altri” Vuole dare, aiutare, coccolare gli altri: dà senso alla sua vita e lo fa star bene. Teme che qualcosa di brutto accada a ciò a cui tiene (persone, cane, piante etc.).
  • 115. o Un vino che fa bene alla salute (naturali/bio, effetto Bordeaux). o Un vino dell’”accoglienza”: uno stare insieme inteso come cura dell’altro più che come sola convivialità. o Un vino delicato, frutto di una cura particolare o molto delicato (Nebbiolo, Pinot Nero). IL LINGUAGGIO DEL VINO ANGELO CUSTODE
  • 116. Il suo bisogno primario è dare, aiutare, coccolare gli altri è ciò che dà senso alla sua vita e lo fa star bene. RITORNO AL FUTURO CREATORE Ama esprimere se stesso, è un sognatore, un artista, un innovatore, in questo senso un anticonformista. Fugge l’assenza di immaginazione, di autorealizzazione. “Se puoi immaginarlo, puoi farlo”
  • 117. DESIDERI PAURE KEYWORDS ESPRESSIONE DI SE’ ORIGINALITA’ VISIONE INDIFFERENZA STASI FAMILIARITA’ INNOVAZIONE CREAZIONE CREATIVITA’ LIBERTA’ IMMAGINAZIONE INTUIZIONE SENSAZIONE SPERIMENTAZIONE
  • 118. o Un vino che è stato “creato” con una visione lungimirante per l’epoca come il Brunello di Montalcino, lo Champagne di Dom Perignon. o Un vino frutto di un disegno originale in una terra che all’inizio non era deputata alla produzione di vino o di vino di qualità. o Un vino che puoi «creare» tu stesso ad esempio customizzando l’etichetta o il blend. IL LINGUAGGIO DEL VINO CREATORE
  • 119. Il suo bisogno primario è dare, aiutare, coccolare gli altri è ciò che dà senso alla sua vita e lo fa star bene. Non si fida molto degli altri, per questo ha bisogno di controllare tutto e per farlo ovviamente ricerca potere, status. Forte senso di responsabilità. IL PADRINO SOVRANO )
  • 121. o Un vino «prestigioso», uno status symbol (Petrus, un Brunello, Barolo di etichette blasonate), un vino costoso. o Un vino che per garantire le stesse caratteristiche in certe annate non viene prodotto. o Un vino che ostenta potenza, struttura, rigore nel metodo di produzione. IL LINGUAGGIO DEL VINO SOVRANO Difficile per i vini naturali, biodinamici in quanto spesso esaltati per il «non controllo» di certi processi di realizzazione
  • 123. ARCHETYPAL MIX Costruisci il tuo archetipo definendo un archetipo di base (70% della personalità brand) ed uno secondario (30% della personalità brand) VEDIAMO UN ESEMPIO
  • 124. Questo vino viene prodotto grazie ad una leggera pressatura delle uve, necessaria per l’estrazione dei cosiddetti lieviti indigeni presenti sulla buccia dei grappoli d’uva (precisamente nella purina). La fermentazione viene effettuata in acciaio inox a temperature rigorosamente controllate, utilizzando acque di pozzo e sorgenti naturali. La fermentazione viene successivamente bloccata ad un tenore di zuccheri ben preciso, necessario a garantire la ripresa dello stesso processo di fermentazione dopo le operazioni di imbottigliamento. Non verranno poi aggiunti ulteriori zuccheri o lieviti. I lieviti e gli enzimi presenti, serviranno ad inibire la formazione di troppa CO2, creando, come amano dire i francesi un “petillant”, ovvero leggermente frizzante. I vini prodotti attraverso questo metodo sono dotati di una spuma piacevole, non aggressiva, con aromi primari e secondari che si mescolano a quelli donati ai lieviti, durante il lungo contatto con il vino.
  • 125. COME DINAMIZZARE LA “STORIA” “Senza tensione narrativa non c’è coinvolgimento emotivo e la storia non può funzionare”.
  • 126. INSERISCI UN ANTAGONISTA “Tutti i grandi marchi come le religioni hanno qualcosa in comune: sconfiggere un nemico” Lindstrom 1 Qual è il tuo?
  • 127. Qual è un conflitto interno o esterno (es. con le DOC, le leggi) che hai affrontato o stai affrontando? Quale ostacolo hai superato o gestisci ogni giorno? DESCRIVI UN CONFLITTO,UN OSTACOLO 2
  • 128. LOTTA/CONFLITTO (K. VONNEGUT) QUALCUNO SOCIETA NATURA SE STESSO Contro una potenza naturale avversa - Un’annata difficile, un terreno poco vocato Contro il cuore o la logica, un altro aspetto di sé - Un altro vostro desiderata Contro lo status quo, le regole, un certo modo di fare le cose - Un disciplinare Contro qualcuno/qualc osa che gli impedisce di ottenere altro - Un competitor, un padre che non vuole
  • 129. MOSTRA LA TUA VULNERABILITA’ 3 Quale processo, aspetto caratteristica aziendale o di prodotto può essere considerato “debole”?
  • 130. INSERISCI UN ANTAGONISTA Qual è il principale antagonista della tua azienda/prodotto? Individuane almeno uno – che sia tuo ”specifico” e noto al tuo target. DESCRIVI UN CONFLITTO Quale ostacolo hai affrontato o affronti ogni giorno? Quale conflitto? interno o esterno? Contro chi: qualcuno, società, natura, te stesso. MOSTRA LA TUA VULNERABILITA’ Quale processo, aspetto, personale o aziendale o di prodotto è un tuo punto di “debolezza”? DINAMIZZA IL RACCONTO
  • 131. COME STRUTTURARE IL RACCONTO Il modello dei sette plot di C. Booker
  • 133. MILITARE conflitto – lotta – comando – conquista - ferite POLITICO legalità – diritto – uguaglianza – dovere – regole SPORTIVO vittoria – perdita – forza d’animo - irriducibilità – sfida – allenamento – gioco MEDICO vita – morte - malattia – speranza – timore - nutrimento - rimedi AMOROSO distanza – vicinanza – corpo – legame - tesoro per affascinare ECONOMICO valore – tangibile – produzione - RELIGIOSO salvezza – destino – clebrare – colpa - destino STILE LINGUISTICO2
  • 134. o Parti da un “dettaglio” (es aneddoto esemplare che ha segnato in qualche modo la vita tua o dell’azienda o del processo di ideazione del tuo prodotto. o Scegli un’emozione ed un archetipo su cui puntare: le storie più memorabili sono quelle che attivano emozioni profonde e ancestrali: amore, paura, vita, morte o Rendi il tuo pubblico l’eroe: I tuoi contenuti sono il mentore, il coach, la guida, la prospettiva che lascia intravedere il viaggio e ad un certo punto il tuo prodotto o servizio diventa uno strumento necessario per completare il viaggio in maniera appagante. I contenuti sono il veicolo nel cammino di trasformazione dei tuoi clienti. Cerca di inquadrare i problemi e i desideri del tuo pubblico in modo che corrispondano con le soluzioni che i tuoi prodotti e servizi possono offrire. o Sfrutta uno delle strutture narrative finora analizzati STORYTELLING TIPS
  • 135. TIMELINE NASCE L’AZIENDA NUOVE ACQUISIZIONI PRIMI RICONOSCIMENTI ALTRI PREMI INNOVAZIONE PRIME PICCOLE PRODUZIONI & PRIMI RICONOSCIMENTI NUOVA GENERAZIONE PRIME ESPORTAZIONI STRUTTURAZIONE DEL RACCONTO 3
  • 137. LA PIRAMIDE DI FREYTAG - LA STRUTTURA NARRATIVA CLASSICA - CLIMAX Prova centrale RISOLUZIONE FINALE Il personaggio mostra come è cambiato e cresciuto SERIE DI PROVE ESPOSIZIONE Setting e introduzione conflitto I° Cambiamento importante I ATTO II ATTO III ATTO II° Cambiamento importante
  • 138. Il protagonista è chiamato ad entrare in un mondo straordinario, supera diversi ostacoli, poi ottiene un tesoro e tornare a casa vittorioso (J.Campbell; C.Vogler) IL VIAGGIO DELL’EROE
  • 139. Peter Watts SCONFIGGERE IL MOSTRO - Star Wars, Avatar – (VIAGGIO DELL’EROE) Il personaggio combatte contro un nemico assai più forte di lui che minaccia lo status quo (lui/la sua terra). Il personaggio parte per affrontarlo lasciando il proprio mondo per arvi ritorno con una nuova saggezza. L’azienda funzionava bene, poi qualcosa - “minaccia” - ha rotto lo status quo (es.parassita). Si è affrontata la minaccia per poi tornare a lavorare forti di un nuovo apprendimento - cognitivo (nuovi modi di viticultura), esperienziale (esperienza di vita personale), sociale (di condivisione con altri degli apprendimenti).
  • 140. DALLE STALLE ALLE STELLE - Cenerentola, Grandi speranze Personaggio di umili origini vive una vita difficile. Improvvisamente ottiene qualcosa di bellissimo (potere, salute, un partner) che però poi perde. Combatte per riaverlo - cresce - e alla fine lo riottiene per sempre. Un’azienda dalle origini umili o di una regione non molto nota per il vino, all’improvviso ottiene un grande successo (es. riconoscimento guida) che però poi perde. Combatte duramente per tornare di nuovo tra le migliori aziende (oppure successo esportazioni, poi crollo, poi recupero).
  • 141. Tutto è cominciato più di 40 anni fa, quando mio padre ancora studente di enologia, conobbe mia madre e soprattutto un gran contadino, mio nonno Ilario. In quegli anni mio nonno aveva poco più di un ettaro di malvasia vicino casa e, da buon contadino, vendeva tutta la sua produzione in damigiana. Finita la scuola mio padre cominciò a lavorare in una distilleria e nel tempo libero aiutava mio nonno in campagna e in “cantina”. In quegli anni nacquero un bambino di nome Luca, sua sorella Paola e un’ attività chiamata “la contea”. Quei bambini che si trovano ora qui a raccontare crebbero con i nonni materni in quanto mamma e papà avevano dato vita ad un’avventura più grande dei loro stessi sogni e dopo aver svolto tutti i giorni le loro otto ore di lavoro dipendente scendevano nello scantinato per cercar di consolidare giorno dopo giorno i loro sforzi e sacrifici. Ricordi, questi, ancora vivi e presenti nella nostra memoria. Tutta la mia famiglia impegnata nell’arco di un’intera giornata ad imbottigliare 2-300 bottiglie, le etichette da incollare completamente a mano e consegne effettuate il sabato, di persona, per coccolare i pochi clienti. In quegli anni non si parlava ancora di “estero” e ancor meno di e-commerce. Tutto si basava su una stretta di mano e qualche telefonata. In qualche anno questo nostro mondo ha subito grandi cambiamenti, compreso quello del vino; tutti cominciavano ad aggredire i mercati internazionali e ad incrementare esponenzialmente le vendite. La sera a cena ci chiedevamo cosa stessimo sbagliando, perchè tutto il nostro lavoro, i sacrifici per produrre vini di qualità non ci facesse”decollare”. Poi un giorno una telefonata, un importatore americano cercava Prosecco, e si, aveva contattato anche noi. Era un giorno freddo e piovoso quando arrivò la persona designata a trovare “il miglior Prosecco” e noi eravamo tremendamente tesi. Eravamo consapevoli della qualità dei nostri prodotti ma sapevamo che la nostra cantina, un seminterrato grande poco più di un garage non era certo all’altezza di tutte quelle grandi cantine che ci sono in zona, che il nostro inglese non era dei migliori e che non siamo dei “venditori” ma dei semplici produttori. Non so descrivervi le nostre facce quando abbiamo saputo che tra qualche decina di aziende hanno scelto proprio noi. Da quel giorno sono passati 5 anni, siamo cresciuti, abbiamo sbagliato molto e molto abbiamo imparato. Una cosa in noi non è cambiata… lavorare per la qualità.
  • 142. THE QUEST - Signore degli anelli, Re Artù - Il personaggio parta alla ricerca di qualcosa (oggetto, luogo) spinto da una forte motivazione interiore, una «missione». Incontra varie difficoltà e diversi personaggi che lo sosterranno e diverranno pian piano anche suoi amici. Un’azienda nata dalla profonda convinzione di qualcuno (es. nel realizzare quel vino/costruire lì quell’azienda) che poi è riuscito a coinvolgere e a ricevere sostegno da altri che oggi, ad esempio, fanno parte dell’azienda.
  • 143. VIAGGIO & RITORNO - Alice, il Mago di Oz - Il personaggio inizia un lungo viaggio in un mondo sconosciuto dove incontra altre figure e fa diverse esperienze prima di tornare nuovamente a casa forte di nuovi apprendimenti. Qualcuno che prima lavorava in un altro campo poi, quasi per caso, entra nel mondo del vino, incontra varie figure, fa diverse esperienze (anche all’estero) e quando rientra a “casa” avvia la produzione di vino.
  • 144. COMEDY - Harry ti presento Sally - Spesso due persone si “rincorrono”, vivono una serie di situazioni ambigue, conflitti ma alla fine prevale l’happy ending. Il tema principale sono le varie peripezie. Un’azienda frutto di un’unione (tra persone, tra aziende) che all’inizio è stata difficile, complessa, piena di conflitti, contrasti e successive negoziazioni.
  • 145. TRAGEDY - Dorian Grey, Scarface - Il personaggio è pieno di lati oscuri, di debolezze, ed ha commesso uno o più gravi errori in passato. Non riesce a raggiungere i suoi obiettivi e se a volte nel finale rimpiange ciò che ha fatto...altre volte muore… Un’azienda che oggi è quella che è dopo aver commesso e riconosciuto tanti errori da cui sta ancora imparando tante cose.
  • 146. RINASCITA - La bella e la bestia, Shrek - Il protagonista è un personaggio “cattivo”, isolato dalla società. Ad un certo punto succede qualcosa (es.incontra qualcuno) e si redime trasformandosi per sempre in un “buono”. Un’azienda che per varie ragioni godeva di cattiva reputazione (es. puntava molto sulla quantità, usava molta chimica in cantina). Poi un giorno arriva qualcuno che crede nelle sue potenzialità e la fa rinascere e crescere.
  • 147. STORYTELLING IN BREVE: I TRE PASSI BASE
  • 148. • CHI E’ IL MIO PUBBLICO • PERCHE’ FACCIO QUELLO CHE FACCIO? • PERCHE HO DECISO DI RACCONTARE/RACCONTARMI? - QUALI EMOZIONI VOGLIO FAR PROVARE? - QUALE MESSAGGIO VOGLIO VEICOLARE? • QUALE TEMA ESISTENZIALE VOGLIO SOLLETICARE? • QUALE E’ IL MIO ARCHETIPO DI BUSINESS? Prima ancora di iniziare a creare la storia poniti queste domande 1° PASSO
  • 149. Per creare lo scheletro della storia domandati (Propp) 1. CHI HA FATTO COSA ? 2. PERCHE? 3. COME E QUANDO? 4. QUALI PROVE HA DOVUTO SUPERARE? 5. QUALI DIFFICOLTA’ HA INCONTRATO? 6. CON QUALI PROBLEMI SI E’ CONFRONTATO? 7. COSA HA IMPARATO? 8. QUALE EREDITA’ HA LASCIATO? COSA LASCIA IN EREDITA’? 2° PASSO
  • 150. Dopo aver creato la storia, valutane l’efficacia chiedendoti • IL RACCONTO E’ AUTENTICO? • LASCIA UN MESSAGGIO? • PARLA DI TEMI ESISTENZIALI? • EVOCA DELLE EMOZIONI? • HA RITMO, E’ DINAMICO? 3° PASSO
  • 151. NON DIMENTICARE CHE… ________ Fare storytelling significa anche raccontare la «storia» su più canali di comunicazione., creare narrazioni diverse a seconda del media scelto - TV, web, - e soprattutto…
  • 152. …saperlo fare quando incontri esperti o appassionati in cantina, in enoteca, ad un wine dinner, una conferenza stampa…
  • 153. STORYTELLING DEL VINO Dott.ssa Giorgia Pizzuti “Il marketing non riguarda più le cose che fai ma le storie che racconti” (S. Godin)