A eccezione della Terra, tutti i pianeti e i satelliti del Sistema Solare hanno grosse limitazioni per la vita come noi la conosciamo.
Nel nostro Sistema Solare, Europa, Marte e Titano possono avere (o avere avuto in passato) condizioni adatte alla vita.
La ricerca di vita nell’universo richiede dei metodi per identificare e caratterizzare i pianeti abitabili attorno ad altre stelle.
Il concetto di zona abitabile intorno a una stella rappresenta il procedimento più facile per identificare i pianeti abitabili.
ATTENZIONE: "abitabile" non significa "abitato"
La classificazione permette non solo di capire quali osservazioni possono essere prioritarie rispetto ad altre, ma anche di confrontare i risultati fra loro.
A eccezione della Terra, tutti i pianeti e i satelliti del Sistema Solare hanno grosse limitazioni per la vita come noi la conosciamo.
Nel nostro Sistema Solare, Europa, Marte e Titano possono avere (o avere avuto in passato) condizioni adatte alla vita.
La ricerca di vita nell’universo richiede dei metodi per identificare e caratterizzare i pianeti abitabili attorno ad altre stelle.
Il concetto di zona abitabile intorno a una stella rappresenta il procedimento più facile per identificare i pianeti abitabili.
ATTENZIONE: "abitabile" non significa "abitato"
La classificazione permette non solo di capire quali osservazioni possono essere prioritarie rispetto ad altre, ma anche di confrontare i risultati fra loro.
E’ da quattro secoli che l’uomo osserva il cielo attraverso telescopi, di potenza
via via crescente, fino ai colossi dei nostri giorni, e da circa ottant’anni lo
“ascolta” con quelle grandi “orecchie” chiamate radiotelescopi. Lo sviluppo di
questi strumenti ed il loro intenso uso hanno portato ad un grande numero di
scoperte; gli astri ci hanno svelato molti dei loro segreti. Le sostanze che
compongono le stelle, la loro distanza, i movimenti e la massa dei pianeti, sono
tutte cose oggi piuttosto ben note. Ma per quanto interessanti possano essere le
caratteristiche dei mondi che ci circondano, è molto più entusiasmante scoprire
se qualcuno di questi ospita una civiltà evoluta, paragonabile alla nostra.
Walter Ferreri
Osservatorio Astronomico di Torino
http://www.gravita-zero.org
"a che tante facelle" dott. Davide Maino Astrofisico Milanogiuseppe peranzoni
Corso di aggiornamento presso il Michelangelo Buonarroti di Trento - 12 febraio 2007 - Direzione del corso didattica e innovazione scolastica (DIESSE Trento)
Stage astrofisica 2010- 9. Pianeta e Clima Terrestre - P.Saraceno
1. Pianeta e Clima terreste Febbraio 2010 Paolo Saraceno IFSI INAF Roma
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3. Nel 1990 dopo un viaggio di 13 anni e aver esplorato i pianeti esterni del sistema solare (Giove, Saturno, Urano e Nettuno) la sonda Voyager 2 , era arrivata a 6 miliardi di km dalla terra raggiungendo il primato di essere l’oggetto costruito dall’uomo più lontano dalla Terra. Il golden record A quel punto i tecnici della NASA decisero di fotografare la Terra, prima che la sonda si allontanasse per sempre il sistema solare
4. La nostra convinzione di avere un ruolo nell’Universo, di occuparne una posizione privilegiata è terribilmente ridimensionato da quel puntino di luce pallida, da quel solitario granello nel buio dell’oceano cosmico. Una vastità, che nulla sa della nostra esistenza e da cui nessun aiuto potrà mai arrivare per salvarci dagli errori che facciamo. La Terra è il solo mondo che conosciamo. Non c’è altro luogo, dove, nella nostra epoca, la nostra specie può emigrare. Che ci piaccia o no, questo è il solo luogo in cui noi possiamo vivere . Carl Sagan 1990 E quel granello di polvere è difeso da un’Universo ostile dall’ atmosfera La terra fotografata da Voyager nel 1990 da una distanza di 6 miliardi di Km (la foto ha impiegato 15 ore ad arrivare)
5. “ Quel puntino è la nostra casa. Li ha trascorso la sua vita ogni persona di cui abbiamo sentito parlare. In quel puntino ci sono le nostre gioie le nostre sofferenze, le religioni, le ideologie, le dottrine in cui abbiamo creduto. Li sono vissuti tutti gli eroi e tutti i codardi della nostra storia; tutti i creatori e i distrutori, i re e i contadini, le madri e i padri, i santi e i peccatori. Li ci sono tutte le speranze dei fanciulli, degli innamorati, degli inventori, degli esploratori, degli insegnanti, dei politici, delle superstar e dei governanti della Terra. Tutta la storia della nostra specie si è svota su quel piccolo granello sospeso su di un raggio di sole. Generali e imperatori hanno sparso fiumi di sangue per possederne una piccola frazione. La nostra convinzione di avere un ruolo nell’Universo, di occuparne una posizione privilegiata è terribilmente ridimensionato da quel puntino di luce pallida, da quel solitario granello nel buio dell’oceano cosmico. Una vastità, che nulla sa della nostra esistenza e da cui nessun aiuto potrà mai arrivare per salvarci dagli errori che facciamo. La Terra è il solo mondo che conosciamo. Non c’è altro luogo, dove, nella nostra epoca, la nostra specie può emigrare. Che ci piaccia o no, questo è il solo luogo in cui noi possiamo vivere.
6. L’atmosfera è il sottile strato che ci difende da un universo ostile Regola il Clima della Terra e permette alla vita di esistere
7. La temperatura della Terra dipende dall’equilibrio tra l’energia che entra ed esce Se l’energia incidente non cambia il clima è controllato dall’atmosfera Se cambia la temperatura cambia il clima - P in = P out Œ T terra 4
9. L’atmosfera ! - mantiene stabile la temperatura del pianeta Senza atmosfera la temperatura media della terra sarebbe di -18°C Mentre per miliardi di anni la temperatura media della terra è restata tra 5-40°C Essenziale per la sopravvivenza della maggior parte delle specie animali. - ci fornisce l’ossigeno con cui respiriamo batterio escherichia coli.
10. L’atmosfera ! - mantiene stabile la temperatura del pianeta - ci fornisce l’ossigeno con cui respiriamo - ci difende dai raggi UV (e da piccoli meteoriti, raggi X e γ ) Prodotto dalle foreste e dal plancton degli oceani senza di cui l’ossigeno scomparirebbe
11. L’atmosfera ! - mantiene stabile la temperatura del pianeta - ci fornisce l’ossigeno con cui respiriamo - ci difende dai raggi UV (e da piccoli meteoriti, raggi X e γ ) Lo studio del passato mostra che ogni volta che si è modificata la composizione dell’atmosfera è cambiato il clima e sono avvenute estinzioni di massa.
12. Anche l’estinzione dei dinosauri fu causata da cambiamenti climatici causati dall’impatto di un meteorite Che distrusse tutti gli animali di grande taglia (i dinosauri di piccola taglia sopravvissero e divennero gli uccelli)
13. Per anni, si pensò che la causa della loro estinzione fossero sconvolgimenti climatici provocati da un eruzione vulcanica Poi si trovò il cratere di Chicxulub nello Yucatan
14. Dal diametro del cratere si valutò l’energia sprigionata dall’impatto pari ad 1 miliardo di bombe d’Hiroshima 180 km
15. Le ossa di Dinosauro si trovano solo sotto lo strato KT Strato KT
16. Gubbio (Italia) Ramonal (Messico) Carvaca (Spagna) più largo perchè più vicino al punto d’impatto Le dimensioni del cratere e il materiale contenuto nello strato K-T hanno permesso di ricostruire l’evento
19. Il 10% del materiale è sfuggito all’attrazione terrestre il resto è ricaduta sulla terra con milioni di leteoriti infuocati che hanno appicca incendi in tutti i punti della Terra
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21. Lo studio dei pollini, mostra che le specie vegetali si ridussero in modo drammatico, ma non scomparvero del tutto, quando il sole ricomparve i semi ripresero a germinare ed è ricominciata la vita.
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23. Ma come si è costruita questa atmosfera ? Come si è costruito un pianeta “abitabile” ?
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25. La Terra è il solo pianeta conosciuto con forme di vita animale evoluta. Il solo che possiamo studiare. Essa è il risultato: - della sua biologia che ha radicalmente cambiato la sua superfice e l’atmosfera - della sua straordinaria geologia - del suo posto nell’Universo - del suo posto nel sistema solare
26. NGC2977 Nostra Galassia D 90.000 a.l. La vita non è possibile nella parte centrale ; alta densità di stelle: supernovae, buchi neri, passaggi ravvicinati di stelle E’ poco probabile nelle regioni esterne: gli elemnti chimici con cui costruirla potrebbero non essere sufficienti 28.000 a.l. dal centro
27. LE ZONE ABITABILI DELLA GALASSIA La vita nelle galassie sembra quindi possibile solo in una zona intermedia, non troppo vicina al centro per non essere distrutta, non troppo lontana dal centro per avere gli elementi con cui costruirla
28. La Terra è il solo pianeta abitato da vita animale evoluta che conosciamo. Il solo che possiamo studiare. Essa è il risultato: - della sua biologia che ha radicalmente cambiato la sua superfice e l’atmosfera - della sua straordinaria geologia - del suo posto nell’Universo - del suo posto nel sistema solare
36. Mex – Stereo camera Fields of volcanic cones at Martian north pole Letto di un fiume?
37. An impact crater in the Vastitas Borealis: 70.5° N, 103° E. The ground resolution is about 15 metres per pixel. The crater is 35 kilometres wide and about 2 km depth. The white material in the centre is water ice. The colours are close to natural, but the vertical relief is exaggerated three times. The view is looking east. altra acqua ! Ma non c’è vita evoluta
38. Venere ! Per la sua distanza dal Sole La sua temperatura poteva essere di 27° C Ma per effetto serra e’ di 480 ° C
39. Perché la vita animale esiste solo sulla Terra ?? E non su Marte dove c’è acqua ? A cosa assomiglia Marte ??
40. La Terra è il solo pianeta abitato da vita animale evoluta che conosciamo. Il solo che possiamo studiare. Essa è il risultato: - della sua biologia che ha radicalmente cambiato la sua superfice e l’atmosfera - della sua straordinaria geologia - del suo posto nell’Universo - del suo posto nel sistema solare
41. La Terra: un pianeta vivo L’mportanza dei vulcani e dei terremoti
42. La Terra all’origine era coperta d’acqua, solo qualche vulcano emergeva.
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45. Qunado Ponza nacque la nostra antenata Lucy era già scomparsa da 1.5 milioni d’anni... e stava nascendo l’Homo erectus Ovunque sulla Terra si vedono tracce d’erosione La Terra solo pianeta del sistema solare con un’erosione così forte, perché nessun altro pianeta ha un’atmosfera simile Un esempio Ponza: Sorta dal mare 2 miloni di anni fa Oggi quasi interamente distrutta dall’erosione
46. La deriva dei continenti è il meccanismo che ci restituisce le terre erose
47. Oggi i movimenti delle placche continentali si misurano direttamente
50. Per effetto della deriva dei continenti si stima che le terre emerse crescano oggi di 600 km 3 /anno 10 volte quanto perso per erosione
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54. Subduzione: un processo drammatico e vitale per la Terra: - ad esso sono legati i peggiori terremoti e le eruzioni vulcaniche - senza questo processo, la vita non esisterebbe sulla Terra.
56. La mancanza di vulcanismo associato a fenomeni tettonici potrebbe essere la ragione per cui non c’è vita animale evoluta su Marte
57. Dipende dall’ atmosfera ! Se l’esistenza della vita sulla Terra
58. l’atmosfera ! Dipende dall’esistenza della vita sulla Terra
59. La Terra è il solo pianeta abitato da vita animale evoluta che conosciamo. Il solo che possiamo studiare. Esso è il risultato: - della sua biologia che ha radicalmente cambiato la sua superfice e l’atmosfera - della sua straordinaria geologia - del suo posto nell’Universo - del suo posto nel sistema solare
60. - 4 miliardi Nascita Terra Quando la Terra è nata la sua atmosfera era prevalentemente composta dagli elementi leggeri più abbondanti che erano: H, O, C , N Che si sono combinati formare : H 2 O acqua CO 2 anidride carbonica NH 3 ammoniaca CH 4 metano Con cui si è costruita la prima atmosfera della Terra Una miscela mortale per tutte le specie animali che oggi abitano la Terra. NON C ’ ERA OSSIGENO 73% 24,7%
61. - 4 miliardi -3.5 miliardi Oggi Nascita Vita Nascita Terra In queste condizioni è nata la vita quando la Terra era ancora calda
62. - 4 miliardi Oggi -2 miliardi Fotosintesi Nascita Terra Quelle cellule hanno cominciato la loro evoluzione e dopo 1.5 miliardi anni scoprirono la fotosintesi Che cambiò l’atmosfera della Terra permettendo ad organismi più complessi di esistere -3.5 miliardi Nascita Vita
63. permettendo alla vita di nascere ed evolversi L’atmosfera ha stabilizzato la temperatura attorno ai 15 gradi batterio escherichia coli.
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65. L’impatto delle attività umane sull’atmosfera sta modificando il clima con gravi rischi per il nostro futuro
66. AATSR Fire Atlas - year 2003 Ogni anno scompaiono tra i 10 e i 13 milioni di ettari di foreste e con esse si riduce la capacità della natura di sottrarre anidride carbonica all’atmosfera e di produrre ossigeno.
67. C C C C C Con la scomparsa delle foreste si riduce la capacità delle piante di fissare nel suolo la C dell’atmosfera In un terreno incolto si accumulano 130 tonnellate di C per ettaro che vengono in gran parte segregati (70 t in quelli coltivati) CO 2 atmosferica
68. Il risultato è l’aumento della CO 2 nell’atmosfera + 12 %
70. della terra e del mare 1° La crescita della temperatura
71. al polo 1979 NASA Goddard Space Flight Center 2000 Riduzione dei ghiacci Sulle Alpi 1920 2000
72. Il problema Groenlandia 2005 2007 Giorni di ghiaccio sciolto rispetto alla media dal 1988 Numero di km 2 x Numero di giorni in cui il ghiaccio è sciolto Lo scioglimento dei ghiacci: - alzerebbe il livello dei mari di 7 metri - potrebbe fermare la corrente del golfo e iniziare una nuova glaciazione
73. provocando la scomparsa di specie locali e l’apparizione di specie aliene non sempre gradite Cambiamenti che influenzano la biosfera Si costruiscono corridoi sud-nord per facilitare lo spostamento degli animali, perchè le variazioni sono troppo veloci per permettere alle specie di adattarsi Noi non ce ne rendiamo conto perchè viviamo in ambienti artificiali, ma le specie che vivono all’esterno lo sentono moltissimo
74. Petit et al. Nature 3 giugno 1999 Milutin Milankovitch (1879-1958) Oggi 380 Oggi 1780
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76. Petit et al. Nature 3 giugno 1999 Milutin Milankovitch (1879-1958) Oggi 380 Oggi 1780
77. Causa del problema: - la crescita della popolazione mondiale - e del suo benessere E di conseguenza: - l’aumento dei consumi energetici - la distruzione del territorio Fenomeni destinati ad aggravarsi se non si cambia modello di società
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80. La domanda d’energia cresceraà soprattutto per lo sviluppo dei paesi poveri a cui non si può parlare di risparmio energetico.... il risparmio energetico non risolve il problema...
81. I paesi “poveri” sono dal 2000 i maggiori emettitori di gas serra Emissioni CO 2 [Miliardi di tonnellate] Poichè non si può impedire loro di svilupparsi, la soluzione ai gas serra può essere solo trovata in un modo diverso di produrre energia. Il sorpasso nel 2000
82. Una situazione drammatica che potrebbe presto portare a cambiamenti irreversibili perchè E spesso si leggono sui giornali (ma non sulle riviste scientifiche) articoli che negano il problema Non tutti sono però convinti della drammaticità della situazione Il clima può richiedere migliaia di anni per tornare alle condizioni “normali” Dopo l’estinzione dei dinosauri il ciclo del Carbomio è tornato ai valori precedenti in più di 100.00 anni
83. Nei sistemi complessi le valuta zioni sono date in modo probabilistico ed è quello che l’IPCC (International Panel on Climate Change) fa dal 1990* Nel 2° rapporto (1995) stabilisce al 66% la responsabilita dell’ uomo nei cambiamenti climatici Nel 3° rapporto (2001) stabilisce al 95% la responsabilita dell’ uomo nei cambiamenti climatici e nell’innalzamento osservato degli oceani Nel 4° rapporto (2007) dichiara che: l’aumento della temperatura, del livello degli oceani, lo scioglimento dei ghiacci sono inequivocabilmente dovuti ad attività umane (probabilità > 99%). La ragione è che non esistono modelli che spiegano in modo semplice il modo con cui l’atmosfera regola il clima Un fatto che crea molta confusione e permette di minimizzare il problema
84. Conclusioni Anche se non ci sono modelli “soddisfacenti” per i cambaimenti climatici l’uomo è il responsabile più probabile. - un nuovo tipo di società che massimizzi l’efficienza e, se possibile, minimizzi i consumi - un nuovo modo per produrre energia che elimini le emissioni di gas serra (superando il tabù del nucleare) - nuove forme di agricoltura che producano meno gas serra e non degradino il territorio I rischi sono enormi per cui il principio di prudenza spinge a considerare il problema seriamente ed a cercare soluzioni che dovranno passare per: - investimenti importanti in ricerca perchè molte soluzioni mancano Anche se non ci fosse un’emergenza climatica, dobbiamo ricordare che i combustibili fossili finiranno, e queste soluzioni andranno comunque adottate
85. A noi la saggezza di evitare la fine dei dinosauri FINE La maggior parte delle specie del passato si è estinto.