Social-Network e apprendimento: una sfida possibile?Stefano Besana
Contributo di Cantoia e Besana al II convegno CKBG (Collaborative Knowledge Building Group): SNS e apprendimento, una sfida possibile?
Dati della ricerca.
Prima versione (flash)
Social-Network e apprendimento: una sfida possibile?Stefano Besana
Contributo di Cantoia e Besana al II convegno CKBG (Collaborative Knowledge Building Group): SNS e apprendimento, una sfida possibile?
Dati della ricerca.
Prima versione (flash)
Modena, 9 aprile 2014.
Seminario I-school. I nuovo obblighi normativi invitano le scuole a modificare i propri siti istituzionali secondo criteri di accessibilità e trasparenza. Non solo adempimenti, ma forse anche nuove opportunità.
A snapshot of internet, social media, and mobile use in every country in the world. This report is part of a suite of reports brought to you by We Are Social and Hootsuite - read the other reports for free at http://www.slideshare.net/wearesocialsg/presentations
Breve intervento su Didattica e Social Network di Caterina Policaro alla Tavola Rotonda "I nuovi luoghi della comunicazione: linguaggi, strategie, strumenti, trends" presso Istituto Gorjux - Bari (17 febbraio 2011)
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
Il rapporto tra tecnologie, apprendimento e innovazione organizzativa è stato per molti anni un ambito di ricerca sviluppato soprattutto dagli studi organizzativi. Da anni a queste ricerche si affiancano indagini interessanti promosse anche da aree scientifiche apparentemente lontane per tradizione e interessi, evento questo che ha generato un ampliamento degli oggetti di indagine e l’adozione di prospettive di ricerca più interdisciplinari e multisettoriali. Per esempio, all’interno del dibattito pedagogico, la rinnovata capacità di produrre dati empiricamente fondati ha generato nuovi oggetti di indagine e una più attenta tematizzazione del rapporto tra lo sviluppo personale, le pratiche lavorative e l’apprendimento organizzativo.
All’interno di questo scenario le tecnologie vengono descritte sempre più come boundary object, come oggetti culturalmente situati che danno la possibilità alle persone di produrre una conoscenza nuova e non determinabile a priori. Da prospettive teoriche in cui la tecnologia veniva interpretata anche come un ostacolo all’apprendimento, si è passati ad approcci che ne enfatizzano la funzione performativa e generativa.
L’esperienza di ricerca-formazione presentata si inserisce dentro questo backgroud teorico e nasce da un’esperienza di indagine finanziata su fondi PAR-FAS dalla Regione Toscana. Nella presentazione del lavoro saranno illustrati i risultati intermedi su due aspetti particolari: le condizioni organizzative che possono agevolare o ostacolare lo sviluppo di nuove competenze attraverso i social media nei luoghi di lavoro; l’impatto potenziale che queste possono avere nel sostenere l’apprendimento riflessivo e l’innovazione organizzativa. L’obiettivo della presentazione e quello di rendere ragione delle modalità con cui una tecnologia può diventare un trampolino di lancio per l’apprendimento, uno springboard organizzativo.
Modena, 9 aprile 2014.
Seminario I-school. I nuovo obblighi normativi invitano le scuole a modificare i propri siti istituzionali secondo criteri di accessibilità e trasparenza. Non solo adempimenti, ma forse anche nuove opportunità.
A snapshot of internet, social media, and mobile use in every country in the world. This report is part of a suite of reports brought to you by We Are Social and Hootsuite - read the other reports for free at http://www.slideshare.net/wearesocialsg/presentations
Breve intervento su Didattica e Social Network di Caterina Policaro alla Tavola Rotonda "I nuovi luoghi della comunicazione: linguaggi, strategie, strumenti, trends" presso Istituto Gorjux - Bari (17 febbraio 2011)
Una introduzione alla "necessità" di corrispondere alla realtà dei bambini e dei ragazzi con una educazione mediale forte e significativa. Punti di criticità e riflessioni senza l'effetto alone dei pregiudizi.
Il rapporto tra tecnologie, apprendimento e innovazione organizzativa è stato per molti anni un ambito di ricerca sviluppato soprattutto dagli studi organizzativi. Da anni a queste ricerche si affiancano indagini interessanti promosse anche da aree scientifiche apparentemente lontane per tradizione e interessi, evento questo che ha generato un ampliamento degli oggetti di indagine e l’adozione di prospettive di ricerca più interdisciplinari e multisettoriali. Per esempio, all’interno del dibattito pedagogico, la rinnovata capacità di produrre dati empiricamente fondati ha generato nuovi oggetti di indagine e una più attenta tematizzazione del rapporto tra lo sviluppo personale, le pratiche lavorative e l’apprendimento organizzativo.
All’interno di questo scenario le tecnologie vengono descritte sempre più come boundary object, come oggetti culturalmente situati che danno la possibilità alle persone di produrre una conoscenza nuova e non determinabile a priori. Da prospettive teoriche in cui la tecnologia veniva interpretata anche come un ostacolo all’apprendimento, si è passati ad approcci che ne enfatizzano la funzione performativa e generativa.
L’esperienza di ricerca-formazione presentata si inserisce dentro questo backgroud teorico e nasce da un’esperienza di indagine finanziata su fondi PAR-FAS dalla Regione Toscana. Nella presentazione del lavoro saranno illustrati i risultati intermedi su due aspetti particolari: le condizioni organizzative che possono agevolare o ostacolare lo sviluppo di nuove competenze attraverso i social media nei luoghi di lavoro; l’impatto potenziale che queste possono avere nel sostenere l’apprendimento riflessivo e l’innovazione organizzativa. L’obiettivo della presentazione e quello di rendere ragione delle modalità con cui una tecnologia può diventare un trampolino di lancio per l’apprendimento, uno springboard organizzativo.
problema della documentazione e diffusione dell'utilizzo delle nuove tecnolòogie in ambito didattico. Contrapposizione tra il modello della didattica conforme alla logica della progettazione pianificazione (LMS, piattaforme, Learning objects) e coltivazione (Wenger). Riferimenti a sapere tacito, informale, apprendistato cognitivo, imitazione, cooperazione, comunità di pratica, ecc.
Il workshop vuole costituire un momento di riflessione e approfondimento sul tema della comunicazione nell’impatto sulle logiche dello sviluppo di comunità; gruppi, reti, conflitti e dinamiche partecipative. Metodologicamente verranno intrecciati spazi e tempi dedicati all’inquadramento teorico, all’esplosione delle esperienze e dei punti di vista dei partecipanti, lavori di gruppo e condivisione in plenaria attorno ad alcuni nodi della discussione su comunicazione e social media con la presentazione di esperienze in materia.
Gamify your business - Migliorare i processi di business giocandoStefano Besana
Migliorare i processi di business con la Gamification? Una sfida possibile? Le slide del mio intervento allo Young Digital Lab di Milano del 17 Novembre 2011.
1. SOCIAL-NETWORK LEARNING
RICERCHE, STRUMENTI E PROSPETTIVE FUTURE PER
APPRENDIMENTI (IN)FORMALI E RISULTATI CONCRETI
Stefano Besana
13 Aprile 2010
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
2. RIFERIMENTI TEORICI:
Il modello trifasico di Romm et al. (1997) → influenza reciproca tra
community virtuali, ambiente e società
Il bi-circular bi-directional framework di Antonietti e Colombo (2008) →
il ruolo delle credenze individuali nell’orientare l’accettazione sociale e le
pratiche d’uso dei nuovi media
5. OBIETTIVI DELLA RICERCA:
Indagare la comunità di fruitori di Social-Network Sites rispetto a:
auto-attribuzione di caratteristiche peculiari sia a livello cognitivo che
sociale
obiettivi e atteggiamenti nella fruizione dei SNS
analisi delle caratteristiche metodologiche e organizzative attribuite dagli
utenti ad un eventuale evento formativo all’interno dei SNS
attenzione alla validità ecologica della ricerca
analisi metacognitiva della fruizione di un corso in Teach The People
6. PIANO DELLA RICERCA:
1. Primo questionario in due lingue (320
partecipanti)
2. Secondo questionario focus sull’uso dei SNS
in contesti formativi (70 partecipanti)
3. Intervista a studenti che hanno utilizzato
Teach The People (9 partecipanti)
12. LA RICERCA
Cantoia M., Besana S. (2010), Social Network e apprendimento: una sfida possibile?
In Cesareni D., Manca S. (a cura di) Formazione, innovazione e tecnologie,
Scriptaweb, Napoli. (in stampa)
I SNS potrebbero essere utili
nell’apprendimento?
18%
37% Si, perchè stimolanti
No
13% Si, rendono la comunicazione immediata
Non possono essere unica modalità
Si, favoriscono gli scambi di gruppo
2%
30%
13. RISULTATI
Aspetti positivi degli ambienti di Aspetti negativi degli ambienti di SNS in
SNS in contesti di formazione contesti di formazione
0% = dover condividere il
2,9% proprio lavoro con altri
2,9% 10%
20,0% 2,9%
4,3%
2,9%
4,3% 40,7%
5,7% 45,7%
1,4%
21,4% 33,3% 1,4%
Perdere il controllo sul proprio lavoro
Co-Costruzione
Passarci troppo tempo
Confronto con tante idee diverse
Dover accettare i tempi degli altri
Condivisione di interessi
Dover accettare le opinioni degli altri
Nessun vincolo spazio/tempo
Esclusione
Tutte o più opzioni
Mancanza di confronto
Ambiente innovativo
Overload informativo
Condivisione di responsabilità
Comunicazione Asincrona
14. RISULTATI
Concezioni sull’apprendimento
Serve l’apporto di un esperto
Servono incontri in presenza
Il gruppo è sempre occasione di crescita
E’ importante il confronto
E’ importante riuscire ad applicare le conoscenze
Sono importanti letture e approfondimenti
Sono importanti la concentrazione e l’impegno individuali
E’ importante credere in se stessi
E’ importante potersi riferire a un modello, a un esperto
E’ importante sapere che cosa si vuole ottenere e come farlo
E’ importante avere pazienza e perseverare
E’ importante ricevere feedback per migliorare
Gli errori sono un’esperienza necessaria
E’ importante che qualcuno ti incoraggi
0 0,58 1,15 1,73 2,30 4
16. COME SI POTREBBE LAVORARE
ALL’INTERNO DI UN SNS? E COSA SI
POTREBBE IMPARARE?
17. Come impareresti in
un SNS?
3%
20%
54%
23%
Lavorando da solo e riferendoti al gruppo quando necessario
Condividendo ogni fase di lavoro
Alternandoti tra un sottogruppo e il gruppo principale
Alternandoti tra il gruppo e il lavoro individuale
18. Cosa impareresti in un
SNS? 13%
47%
19-25
32%
19-25
3% 3%
2%
Relazione Mezzo
Nulla Strumentale
Contenutistico Tutto
19. QUALE LIVELLO DI APPRENDIMENTO?
Possibilità di affrontare tre livelli di apprendimento all’interno dei SNS:
1. Strutturazione di corsi ad hoc (SNS specifici o corsi tematici
all’interno di piattaforme generiche).
2. Piattaforme di supporto alla didattica e facilitazione di apprendimento
(Social Network per la collaborazione tra studenti del liceo fuori dalle
ore scolastiche).
3. Apprendimento informale e co-costruzione di esperienze e significati
a livello più o meno formale (Comunità di pratica).
27. PER CHI?
Persone singole - apprendimenti informali
Aziende - apprendimenti formali e informali
Education - apprendimenti informali e formali
28. CONCLUDENDO...
Accompagnamento e trasformazione: la rivoluzione non è solo
tecnologica.
L’esperienza di utilizzo dello strumento porta ad attribuirne significati
positivi o negativi
In contesti di formazione mediata da SNS è richiesta una maggiore
consapevolezza da parte dei discenti e del docente: educare alla
tecnologia
Mediazione tra i SNS e le logiche didattiche: verso il blended learning
29. PROSPETTIVE FUTURE...
• Nativi e immigranti: davvero cosi’ digitalmente differenti e lontani? Guidare
alla consapevolezza dei fini legati al mezzo.
•E-learning e SNS-Learning: quali le aree di confronto e ibridazione?
•Quale valutazione per gli ambienti di apprendimento mediati da SNS? (SNA
- Elvis Mazzoni)