Giovani e Lavoro: dall'inserimento alla gestione del generation mixISTUD Business School
I risultati della 4 ricerca dell'Osservatorio ISTUD su giovani e lavoro presentati da Luca Quaratino durante l'evento "Giovani e Lavoro: dall'inserimento alla gestione del generation mix" svoltosi a Milano il 19 ottobre 2011
Produzione e valorizzazione del patrimonio culturale: modelli gestionali e in...Iris Network
Esperienza presentata da Sergio Capitanio in occasione del Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Venerdì 15 Settembre | ore 9
A cura di Vittoria Azzarita | Il Giornale delle Fondazioni
Intervengono:
Franco Broccardi, Federculture | Per uno statuto dell’impresa culturale
Claudio Bocci, Federculture | Politiche culturali per lo sviluppo
Susanna Zatti, Comune di Pavia | Misurare il valore delle attività culturali
Sergio Capitanio, HG80 Impresa Sociale | Impresa sociale culturale
Alessandro Mazzone, Forevergreen.Fm | Il festival Electropark
La gestione del patrimonio culturale è oggetto di costante e crescente interesse perché emergono, con sempre maggiore chiarezza, i benefici derivanti non solo dalle attività culturali in senso stretto, ma da un più vasto indotto che interagisce in modo sempre più profondo sui processi di sviluppo locale ricombinando economie di luogo e coesione sociale. D’altro canto, a fronte di un modello di sviluppo, ormai definito nella sua architettura e misurato nelle sue performance, si registra, soprattutto tra “addetti ai lavori” e policy maker, l’insoddisfazione per i modelli gestionali esistenti e quindi la necessità di dotarsi di forme giuridico organizzative più adeguate a gestire infrastrutture culturali che risultano sempre più rilevanti nei piani di sviluppo territoriali. La sessione si propone quindi di condividere le principali sfide in termini di management dei beni culturali e di focalizzare meglio il ruolo dell’impresa sociale in un quadro di crescente “competizione” con altri modelli (sia di origine nonprofit che for profit).
Giovani e Lavoro: dall'inserimento alla gestione del generation mixISTUD Business School
I risultati della 4 ricerca dell'Osservatorio ISTUD su giovani e lavoro presentati da Luca Quaratino durante l'evento "Giovani e Lavoro: dall'inserimento alla gestione del generation mix" svoltosi a Milano il 19 ottobre 2011
Produzione e valorizzazione del patrimonio culturale: modelli gestionali e in...Iris Network
Esperienza presentata da Sergio Capitanio in occasione del Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Venerdì 15 Settembre | ore 9
A cura di Vittoria Azzarita | Il Giornale delle Fondazioni
Intervengono:
Franco Broccardi, Federculture | Per uno statuto dell’impresa culturale
Claudio Bocci, Federculture | Politiche culturali per lo sviluppo
Susanna Zatti, Comune di Pavia | Misurare il valore delle attività culturali
Sergio Capitanio, HG80 Impresa Sociale | Impresa sociale culturale
Alessandro Mazzone, Forevergreen.Fm | Il festival Electropark
La gestione del patrimonio culturale è oggetto di costante e crescente interesse perché emergono, con sempre maggiore chiarezza, i benefici derivanti non solo dalle attività culturali in senso stretto, ma da un più vasto indotto che interagisce in modo sempre più profondo sui processi di sviluppo locale ricombinando economie di luogo e coesione sociale. D’altro canto, a fronte di un modello di sviluppo, ormai definito nella sua architettura e misurato nelle sue performance, si registra, soprattutto tra “addetti ai lavori” e policy maker, l’insoddisfazione per i modelli gestionali esistenti e quindi la necessità di dotarsi di forme giuridico organizzative più adeguate a gestire infrastrutture culturali che risultano sempre più rilevanti nei piani di sviluppo territoriali. La sessione si propone quindi di condividere le principali sfide in termini di management dei beni culturali e di focalizzare meglio il ruolo dell’impresa sociale in un quadro di crescente “competizione” con altri modelli (sia di origine nonprofit che for profit).
Presentazione del modulo "Impresa, lavoro ed etica sociale" all'interno della formazione svolta per i ragazzi del Servizio Civile Universale della Provincia di Trento.
Info su: http://www.serviziocivile.provincia.tn.it
Open Day 2016 Studi Professionali di Servizio Sociale laura traversi
Studio Percorsi si occupa dal 2012 di sviluppare progetti di sostegno e di accompagnamento per persone e famiglie in situazione di disagio; promuove azioni di promozione del benessere della comunità locale; sostiene gli Assistenti Sociali nei loro percorsi di studio, tirocinio e stage e formazione continua. L'Open Day è l'occasione per presentarvi le nostre attività.
Linker people at work. Le 3 T Talento Tecnologia Tolleranza. Una possible nar...daniela mangini
Slide del tavolo 3 proiettate durante il Salone della CSR e dell'Innovazione Sociale il 20 marzo a Genova e appendice con i link alle risorse. Per il video introduttivo si rimanda a https://youtu.be/8KjtJfIs-iI
European Social Innovation Competition - II editionIris Network
Febbraio 2014
La Commissione Europea ha annunciato le 30 semifinaliste della II edizione della European Social Innovation Competition.
Iris Network ha analizzato 30 proposte selezionate, basandosi sulle descrizioni del sito della Commissione. Un primo sguardo alla ricerca di indicatori di innovazione sociale. A breve un'analisi sul sito di Iris Network www.irisnetwork.it
giovanni campagnoli (2009), Aggregazione, adolescenti e visibilità dei proget...Giovanni Campagnoli
COMUNE DI BERGAMO
ISTITUZIONE PER I SERVIZI ALLA PERSONA
AREA GIOVANI E SPORT
LABORATORIO SPAZI GIOVANILI
16 GENNAIO 2009 Spazio Giovanile “Polaresco”
Comunicazione di Giovanni Campagnoli.
Andrea Bellucci | It’s raining manager_l’evoluzione delle competenze del Sust...PMexpo
Nell’era “pluviale” del PNRR, con la disponibilità di centinaia di miliardi da spendere e trasformare in progetti di valore per compiere la transizione ecologica, nuove competenze manageriali sostenibili si fanno sempre più indispensabili.
Occorre una forte capacità realizzativa, una forte vocazione all’innovazione, con una consapevolezza maggiore alla sostenibilità economica, all’impatto sul lavoro e all’ambiente.
Per questo si deve ragionare in modo ibrido, con competenze “T-Shaped”: orizzontali per gestire i rischi, il cambiamento, le nuove tecnologie, ma soprattutto verticali per utilizzare le risorse finanziarie a disposizione e trasformare i progetti in valore.
Il Sustainability Project Manager deve sviluppare la capacità di “far accadere le cose”, di portare magicamente nuove opportunità finanziarie; deve conoscere i trend rilevanti e le loro implicazioni, essere credibile e operare con una visione sistemica che connetta tutti gli aspetti ambientali, sociali ed economici, gestendo processi e relazioni complesse.
Presentazione del modulo "Impresa, lavoro ed etica sociale" all'interno della formazione svolta per i ragazzi del Servizio Civile Universale della Provincia di Trento.
Info su: http://www.serviziocivile.provincia.tn.it
Open Day 2016 Studi Professionali di Servizio Sociale laura traversi
Studio Percorsi si occupa dal 2012 di sviluppare progetti di sostegno e di accompagnamento per persone e famiglie in situazione di disagio; promuove azioni di promozione del benessere della comunità locale; sostiene gli Assistenti Sociali nei loro percorsi di studio, tirocinio e stage e formazione continua. L'Open Day è l'occasione per presentarvi le nostre attività.
Linker people at work. Le 3 T Talento Tecnologia Tolleranza. Una possible nar...daniela mangini
Slide del tavolo 3 proiettate durante il Salone della CSR e dell'Innovazione Sociale il 20 marzo a Genova e appendice con i link alle risorse. Per il video introduttivo si rimanda a https://youtu.be/8KjtJfIs-iI
European Social Innovation Competition - II editionIris Network
Febbraio 2014
La Commissione Europea ha annunciato le 30 semifinaliste della II edizione della European Social Innovation Competition.
Iris Network ha analizzato 30 proposte selezionate, basandosi sulle descrizioni del sito della Commissione. Un primo sguardo alla ricerca di indicatori di innovazione sociale. A breve un'analisi sul sito di Iris Network www.irisnetwork.it
giovanni campagnoli (2009), Aggregazione, adolescenti e visibilità dei proget...Giovanni Campagnoli
COMUNE DI BERGAMO
ISTITUZIONE PER I SERVIZI ALLA PERSONA
AREA GIOVANI E SPORT
LABORATORIO SPAZI GIOVANILI
16 GENNAIO 2009 Spazio Giovanile “Polaresco”
Comunicazione di Giovanni Campagnoli.
Andrea Bellucci | It’s raining manager_l’evoluzione delle competenze del Sust...PMexpo
Nell’era “pluviale” del PNRR, con la disponibilità di centinaia di miliardi da spendere e trasformare in progetti di valore per compiere la transizione ecologica, nuove competenze manageriali sostenibili si fanno sempre più indispensabili.
Occorre una forte capacità realizzativa, una forte vocazione all’innovazione, con una consapevolezza maggiore alla sostenibilità economica, all’impatto sul lavoro e all’ambiente.
Per questo si deve ragionare in modo ibrido, con competenze “T-Shaped”: orizzontali per gestire i rischi, il cambiamento, le nuove tecnologie, ma soprattutto verticali per utilizzare le risorse finanziarie a disposizione e trasformare i progetti in valore.
Il Sustainability Project Manager deve sviluppare la capacità di “far accadere le cose”, di portare magicamente nuove opportunità finanziarie; deve conoscere i trend rilevanti e le loro implicazioni, essere credibile e operare con una visione sistemica che connetta tutti gli aspetti ambientali, sociali ed economici, gestendo processi e relazioni complesse.
4.2 Design Di Sistema Per Equitá E Coesione Sociale Vezzoli 09 10
Lezione Prof. Giorgio Gosetti - 14 settembre 2017
1. Associazione Achille ArdigòAssociazione Achille Ardigò
La scuola dei diritti dei cittadiniLa scuola dei diritti dei cittadini
Bologna, 14 settembre 2017Bologna, 14 settembre 2017
Diritto al lavoroDiritto al lavoro
(di qualità)(di qualità)
La prospettiva della qualità della vita lavorativaLa prospettiva della qualità della vita lavorativa
giorgio gosetti
2. indice
PRIMA PARTE
Un contesto in cambiamento:
organizzazione, lavoro e vita lavorativa
SECONDA PARTE
Le dimensioni della qualità della vita lavorativa:
persone, organizzazione e lavoro
1
2
3. traiettorie del cambiamento del lavoro
ORGANIZ-
ZAZIONE
modularizzazione dei processi
complessità e
frammentazione
specializzazione flessibile (rete)
globalizzazione-localizzazione
LAVORO
attivazione («saper agire»)
disponibilità
delle persone
immaterialità / soggettività
«transizioni» lavorative
LAVORO
E VITA
diluizione spazi/tempi di lavoro
permeabilità
dei confini
disuguaglianza/e
welfare e protezione sociale
5. indice
PRIMA PARTE
Un contesto in cambiamento:
organizzazione, lavoro e vita lavorativa
SECONDA PARTE
Le dimensioni della qualità della vita lavorativa:
persone, organizzazione e lavoro
1
2
6. la qualità della vita lavorativa
relazione fra bisogni (aspettative/aspirazioni) del
lavoratore (persona)
e organizzazione del lavoro
passaggio:
1. condizioni di lavoro
2. qualità del lavoro
3. qualità della vita lavorativa
7. qualità della vita lavorativa
QUALITÀ DEL LAVORO
QUALITÀ DEL RAPP. LAVORO
E VITA
lavoro in senso stretto lavoro e vita
Dimensioni
1. economica
2. ergonomica
3. della complessità
4. dell’autonomia
5. del controllo
6. simbolica
Dimensioni
7. conciliazione fra lavoro e vita
8. protezione sociale
9. partecipazione sociale
9. qualità della vita lavorativa
q. del lavoro ELEMENTI DI ANALISI
economica BISOGNI
•sussistenza
•sicurezza economica
•riconoscimento
economico
•...
INDICATORI
retribuzione, possibilità
di carriera economica,
premi di produzione,
incentivi, benefits, ...
ergonomica
complessità
autonomia
controllo
simbolica TENDENZE
individualizzazione e concentrazione
discontinuità di reddito
«working poor» e «job in-security»
q. rap. lavoro-vita
conciliazione v-l
protezione sociale
partecipaz. sociale
10. qualità della vita lavorativa
q. del lavoro ELEMENTI DI ANALISI
economica BISOGNI
•benessere psico-fisico
•impegno psico-fisico
•sicurezza sul lavoro
•...
INDICATORI
orario, ritmi, tempo per
raggiungere il lavoro,
«territorio» del lavoro,
rumore, sforzo fisico,
conflittualità, ...
ergonomica
complessità
autonomia
controllo
simbolica TENDENZE
migl. ambiente fisico – probl. ambiente sociale
ritmi: intensificazione e discontinuità
problemi di ergonomia cognitiva
q. rap. lavoro-vita
conciliazione v-l
protezione sociale
partecipaz. sociale
11. qualità della vita lavorativa
q. del lavoro ELEMENTI DI ANALISI
economica BISOGNI
•crescita professionale
•accumulo esperienza
•creatività
•relazionalità
•comunicazione
•...
INDICATORI
varietà dei compiti,
alternative di scelta,
formazione, possibilità
di imparare cose nuove,
rapporti con i colleghi, …
ergonomica
complessità
autonomia
controllo
simbolica TENDENZE
polarizzazione (contenuti, percorsi, ...)
processi complessi e polifunzionalismo
più contatti, meno relazioni
q. rap. lavoro-vita
conciliazione v-l
protezione sociale
partecipaz. sociale
12. qualità della vita lavorativa
q. del lavoro ELEMENTI DI ANALISI
economica BISOGNI
•discrezionalità
•autodeterminazione
•definizione del quadro
operativo
•...
INDICATORI
possibilità di scegliere
l’ordine dei compiti, le
modalità operative, il
livello qualitativo del
lavoro, di affrontare
problemi imprevisti, ...
ergonomica
complessità
autonomia
controllo
simbolica TENDENZE
veri e «falsi» autonomi
autonomia selettiva (ruoli, profess., ...)
scelte organizzative: coinvolgimento
q. rap. lavoro-vita
conciliazione v-l
protezione sociale
partecipaz. sociale
13. qualità della vita lavorativa
q. del lavoro ELEMENTI DI ANALISI
economica BISOGNI
•controllo sulle
condizioni di lavoro
•controllo sui processi
organizzativi
•influenza sulle scelte
•...
INDICATORI
possibilità di accesso alle
informazioni, strumenti
e occasioni di
partecipazione ai
processi decisionali, ...
ergonomica
complessità
autonomia
controllo
simbolica TENDENZE
eterogeneità del lavoro (composiz. sociale)
distanza dei centri decisionali (accentr.-
decentr.)
crisi rappresentanza e prassi di coinvolgimento
q. rap. lavoro-vita
conciliazione v-l
protezione sociale
partecipaz. sociale
14. qualità della vita lavorativa
q. del lavoro ELEMENTI DI ANALISI
economica BISOGNI
•apprezzamento
•riconoscimento
•visibilità
•utilità
•identificazione
•...
INDICATORI
utilità, visibilità e
prestigio del lavoro,
valorizzazione e
riconoscimento del
lavoro, corrispondenza
dei valori, ...
ergonomica
complessità
autonomia
controllo
simbolica TENDENZE
difficoltà a rappresentarsi con il lavoro (valore)
individualizzazione e discontinuità
lavoro come esperienza di senso
q. rap. lavoro-vita
conciliazione v-l
protezione sociale
partecipaz. sociale
15. qualità della vita lavorativa
q. del lavoro ELEMENTI DI ANALISI
economica BISOGNI
•compatibilità vita-
lavoro
•autodeterminazione
•...
INDICATORI
rapporto tempi/spazi di
vita e lavoro, flessibilità
di orari, possibilità di
autorganizzazione,
distribuzione dei carichi
familiari, ...
ergonomica
complessità
autonomia
controllo
simbolica TENDENZE
permeabilità dei confini vita-lavoro
condizionamento vita-lavoro (scarsità supporti)
centralità della (ri-)organizzazione
q. rap. lavoro-vita
conciliazione v-l
protezione sociale
partecipaz. sociale
16. qualità della vita lavorativa
q. del lavoro ELEMENTI DI ANALISI
economica BISOGNI
•pianificazione vita
lavorativa
•continuità biografia
lavorativa
•sicurezza di vita
•...
INDICATORI
continuità di reddito e di
sviluppo competenze,
accessibilità al lavoro,
sostegno nelle
transizioni lavorative,
supporto dalle reti
sociali, ...
ergonomica
complessità
autonomia
controllo
simbolica TENDENZE
difficoltà nella continuità lavorativa (stabilità)
difficoltà di accesso a lavoro e formazione
debolezza delle reti sociali (dirette)
q. rap. lavoro-vita
conciliazione v-l
protez. sociale
partecipaz. sociale
17. qualità della vita lavorativa
q. del lavoro ELEMENTI DI ANALISI
economica BISOGNI
•coinvolgimento nella
vita socio-economico-
culturale
•partecipazione ai
processi democratici
•...
INDICATORI
partecipazione a
progetti di sviluppo
locale (e non locale),
impatto del proprio
lavoro sullo sviluppo
locale, ...
ergonomica
complessità
autonomia
controllo
simbolica TENDENZE
scarsa connessione lavoro - contesto
peso del lavoro nella rappresentazione sociale
ridefinizione glo-cale della politica
q. rap. lavoro-vita
conciliazione v-l
protezione sociale
partecip. sociale
18. OBIETTIVO ELEMENTI DI ANALISI
•comprendere le
specificità della qualità
della vita lavorativa
•discriminare
relativamente ai
risultati dell’analisi
- lavoratore
(genere, età, titolo di studio, condizione
familiare, contratto di lavoro, ecc.)
- organizzazione
(settore produttivo, dimensioni, storia, modello
organizzativo, ecc.)
- contesto pertinente
(regolamentazione del lavoro, sistema di
relazioni industriali, mercato, ecc.)
- macro - contesto
(ciclo economico, regime di produzione, sistema
di welfare, ecc.)
dimensione dei fattori discriminanti
19. qualità della vita lavorativa: evidenze empiriche
qualità del lavoro
economica working poor discontinuità polarizzazione
ergonomica miglioramento intensità/discont. ergonomia cogn.
complessità polarizzazione polifunzionalismo contatti/relazioni
autonomia selettività scelte organizz. atteggiamento
controllo asimmetria crisi rappresent. eterogeneità
simbolica crisi identità appartenenza narrazione
qualità del rapporto lavoro-vita
conciliazione v-l permeabilità supporti ri-organizzazione
protez. sociale discontinuità debolezza reti welfare (mix)
partecip. sociale rappresent. soc. globale/locale ruolo politico-soc.
20.
21. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
G. Della Rocca, V. Fortunato, Lavoro e organizzazione. Dalla fabbrica alla società postmoderna, Laterza, Roma-Bari, 2006.
D. Gallie, G. Gosetti, M. La Rosa (a cura di), Qualità del lavoro e della vita lavorativa. Cosa è cambiato e cosa sta
cambiando, numero monografico di Sociologia del lavoro, n. 127, 2012.
L. Gallino, Informatica e qualità del lavoro, Einaudi, Torino, 1983.
L. Gallino, Financapitalismo. La civiltà del denaro in crisi, Einaudi, Torino, 2011.
G. Gosetti (a cura di), Lavoro e lavori, Strumenti per comprendere il cambiamento, FrancoAngeli, Milano, 2011.
D. Gallie, G. Gosetti, M. La Rosa (a cura di), Qualità del lavoro e della vita lavorativa. Cosa è cambiato e cosa sta
cambiando, numero monografico di Sociologia del lavoro, n. 127, 2012.
G. Gosetti, Lavoro frammentato, rischio diffuso, FrancoAngeli, Milano, 2012.
G. Gosetti, Lavorare nell’impresa artigiana. Cultura del lavoro e qualità della vita lavorativa, FrancoAngeli, Milano, 2014.
G. Gosetti, Lavoratori dell’agricoltura: percorsi, culture, condizioni, FrancoAngeli, Milano, 2017.
G. Gosetti, Qualità della vita lavorativa nelle organizzazioni complesse: il caso dei servizi di salute mentale, FrancoAngeli,
Milano, 2016.
D. Harvey, L’enigma del capitale e il prezzo della sua sopravvivenza, Feltrinelli, Milano, 2011.
M. La Rosa (a cura di), Qualità della vita e qualità del lavoro, numero monografico di Sociologia del lavoro, FrancoAngeli,
Milano, 1983.
M. La Rosa (a cura di), Sociologia dei lavori, FrancoAngeli, Milano, 2002.
S. Negrelli, Sociologia del lavoro, Laterza, Roma-Bari, 2005.
T. Ohno, Lo spirito Toyota, Il modello giapponese della qualità totale. E il suo prezzo, Einaudi, Torino, 2004.
M. Revelli, Poveri noi, Einaudi, Torino, 2010
E. Rullani, Economia della conoscenza. Creatività e valore nel capitalismo delle reti, Carocci, Roma, 2004.
S. Sassen, Una sociologia della globalizzazione, Einaudi, Torino, 2008.
R. Semenza (a cura di), Il mondo del lavoro. Le prospettive della sociologia, Utet, Torino, 2014.
R. Sennet, L’uomo artigiano, Feltrinelli, Milano, 2008.
Siti utili
ILO - http://www.ilo.org
EUROFOUND - http://www.eurofound.europa.eu
ISFOL - http://www.isfol.it
INAPP - http://www.inapp.org