A marzo 2016 TIM, anche con il supporto della tecnologia Huawei, ha avviato un’importante attività di infrastrutturazione degli edifici scolastici su tutto il territorio italiano. Tra gli obiettivi del progetto: garantire un equo accesso alla rete, rafforzare i servizi digitali del territorio e facilitare la gestione delle attività amministrative. Le attività si sono inserite nell’ambito della Convenzione Consip Reti Locali 5, volta alla fornitura di prodotti e servizi per la realizzazione, manutenzione e gestione di reti locali.
Architetture informatiche, media di interazione e nuove tecnologie nel mondo...italo losero
Intervento provincia di torino
GESTIRE L’AUTONOMIA SCOLASTICA
STRUMENTI PER OTTIMIZZARE I PROCESSI DECISIONALI E COMUNICATIVI
Architetture informatiche, media di interazione e nuove tecnologie nel mondo della scuola attuale e futuro
Italo Losero
Private cloud computing in organizzazioni complesseLuca Garlaschelli
Private Cloud Computing nell’ambito di Organizzazioni complesse: il caso dell’Università di Bologna nel Software as a Service a supporto dell’attività didattica e dei servizi agli studenti.
Il rapporto 2010 dell'osservatorio "Il Futuro della Rete"FPA
L’Osservatorio “Il Futuro della Rete” nasce su impulso del Presidente della IX Commissione Trasporti, Poste e TLC che ha proposto ai principali operatori ICT e TLC di costituire un centro di osservazione sulla diffusione delle reti telematiche e dei servizi on- line. L'osservatorio è realizzato con la collaborazione di FORUM PA.
Il CSI comunica le principali attività svolte nel corso degli anni anche attraverso il Rapporto annuale, affiancandolo alla Carta dei Servizi: e al sito web istituzionale www.csi.unina.it
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Il CSI comunica le principali attività svolte nel corso degli anni anche attraverso il Rapporto annuale, affiancandolo alla Carta dei Servizi: e al sito web istituzionale www.csi.unina.it
Al giorno d’oggi abbiamo a disposizione tante risorse online che messe in collegamento tra loro possono fare maturare velocemente il livello delle competenze digitali possedute dalla popolazione italiana, soprattutto se la scuola si organizza in modo da sfruttarle appieno in tempi rapidi. Nelle scuole, data la ristrettezza delle risorse economiche, gli investimenti vanno incanalati nelle infrastrutture di rete e nei servizi critici per garantire la sicurezza, come indicato dall’Avviso MIUR rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione, l'ampliamento o l'adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale "Per la scuola – Competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020. Il bando permette di accedere a finanziamenti dedicati che includano, oltre alla rete LAN/WLAN, anche le infrastrutture per la gestione federata dell’identità digitale e il controllo degli accessi alle risorse online. La Federazione di identità IDEM, basata sul protocollo SAML, è operativa da un decennio nelle università italiane e ora propone la propria qualificata esperienza anche alle scuole. IDEM permette di governare e controllare l’accesso degli utenti ai servizi online, effettuati da tutti i dispositivi digitali, sia dell’università che della scuola, che quelli personali, sia quando ci colleghiamo da scuola, da casa, in mobilità dovunque ci troviamo, garantendo alla scuola digitale il controllo e la sicurezza necessari allo svolgimento appropriato della propria missione.
Vision - Pilastri per l’evoluzione della scuola verso il digitale
Cambiano i contenuti a supporto della didattica
Between e la scuola: Progetto Scuola Expo Milano 2015
Between e la scuola: Il Piano Industriale Scuola Digitale
CLOUD COMPUTING: OPEN DATA AND BIG DATA - Giorgio Pietro MAGGI -- Giacinto DO...Apulian ICT Living Labs
Presentazione nell'ambito del workshop: OPEN DATA E CLOUD COMPUTING: OPPORTUNITÀ DI BUSINESS. Una vista internazionale - 15 Settembre 2014 Pad. 152 della Regione Puglia - 78 Fiera del Levante Bari
Cloud computing indicazioni per l’utilizzo consapevole dei servizi (Garante P...AmmLibera AL
L’Autorità nell’ottica di promuovere un utilizzo corretto delle nuove modalità di erogazione dei servizi informatici, specie per quelli erogati tramite cloudpubbliche (public cloud), che comportano l’esternalizzazione di dati e documenti, ritiene opportuna e doverosa un’opera di informazione orientata a tutelare l’importante patrimonio informativo costituito dai dati personali.
Tali indicazioni si propongono, quindi, di offrire un primo insieme di indicazioni utili a tutti gli utenti di dimensioni contenute e di limitate risorse economiche (singoli,
piccole o medie imprese, amministrazioni locali quali i piccoli comuni, ecc.) destinatari della crescente offerta di servizi di cloud computing(pubbliche o ibride), con l’obiettivo di favorire l'adozione consapevole e responsabile di tale tipologia di servizi.
Le avvertenze di seguito enucleate costituiscono un primo quadro di cautele che favoriscono il corretto trattamento dei dati personali attraverso l’utilizzo dei
predetti servizi virtuali e, pertanto, si indirizzano anche ai fornitori, i quali possono fare riferimento a tali indicazioni nella predisposizione dei loro servizi, con l’accortezza
di informare opportunamente gli utenti in ordine alla loro adozione.
L’Autorità - nella consapevolezza che l’utilizzo dei servizi di cloud computing prefigura problematiche ben difficilmente risolvibili a livello nazionale che richiedono,
invece, una riflessione condivisa a livello sia europeo sia internazionale, e in considerazione di tutte le sue implicazioni in relazione al trattamento dei dati personali - intende in ogni caso continuare a seguire l’evoluzione del fenomeno, anche partecipando con altri decisori istituzionali a specifici tavoli di lavoro aperti in materia, in particolare con DigitPAper quanto attiene all’adozione di modelli orientati alle cloud in ambito pubblico. L’Autorità, inoltre, si riserva, laddove ne rilevasse la necessità, di adottare in futuro specifiche e dettagliate prescrizioni indirizzate a utenti e fornitori, specie
sotto il profilo delle misure di sicurezza.
Le azioni del CSI per l'Agenda Digitale - intervento di Ennio Caggiati, CSI Piemonte, al Lunch Seminar "Agenda Digitale del Piemonte" del 13 luglio 2015, organizzato dal CSI-Piemonte
148 La comunicazione via satellite per la business continuity ed il disaster ...Cristian Randieri PhD
E’ ormai un dato di fatto che le moderne applicazioni IT non possono più prescindere dalla rete mediante la quale sono garantiti i collegamenti a sedi remote, i software gestionali centralizzati, la posta elettronica, le operazioni bancarie, le applicazioni CLOUD, i sistemi IoT, e così via.
Il CSI comunica le principali attività svolte nel corso degli anni anche attraverso il Rapporto annuale, affiancandolo alla Carta dei Servizi: e al sito web istituzionale www.csi.unina.it
Internet delle cose: „smart is the new green“
Internet delle cose: che cos’è; tecnologie correlate; sfide; ambiti di applicazione e use case; come cambia la documentazione tecnica e di prodotto
Annual Report 2017 di FPA. Presentazione a cura di Carlo Mochi SismondiFPA
Presentati a Roma l’Annual Report 2017 e i risultati dell’indagine “Riforma Madia: un bilancio di fine legislatura” condotta attraverso un questionario online da FPA, su un panel di persone “informate sui fatti”. La percezione che della Riforma della PA hanno i suoi dirigenti è che la rivoluzione non c’è stata.
“L’Idra di Lerna e la rivoluzione che (ancora) non c’è stata” a cura di Carlo Mochi Sismondi. In queste slide dieci consigli NON richiesti al nuovo Governo.
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Tali indicazioni si propongono, quindi, di offrire un primo insieme di indicazioni utili a tutti gli utenti di dimensioni contenute e di limitate risorse economiche (singoli,
piccole o medie imprese, amministrazioni locali quali i piccoli comuni, ecc.) destinatari della crescente offerta di servizi di cloud computing(pubbliche o ibride), con l’obiettivo di favorire l'adozione consapevole e responsabile di tale tipologia di servizi.
Le avvertenze di seguito enucleate costituiscono un primo quadro di cautele che favoriscono il corretto trattamento dei dati personali attraverso l’utilizzo dei
predetti servizi virtuali e, pertanto, si indirizzano anche ai fornitori, i quali possono fare riferimento a tali indicazioni nella predisposizione dei loro servizi, con l’accortezza
di informare opportunamente gli utenti in ordine alla loro adozione.
L’Autorità - nella consapevolezza che l’utilizzo dei servizi di cloud computing prefigura problematiche ben difficilmente risolvibili a livello nazionale che richiedono,
invece, una riflessione condivisa a livello sia europeo sia internazionale, e in considerazione di tutte le sue implicazioni in relazione al trattamento dei dati personali - intende in ogni caso continuare a seguire l’evoluzione del fenomeno, anche partecipando con altri decisori istituzionali a specifici tavoli di lavoro aperti in materia, in particolare con DigitPAper quanto attiene all’adozione di modelli orientati alle cloud in ambito pubblico. L’Autorità, inoltre, si riserva, laddove ne rilevasse la necessità, di adottare in futuro specifiche e dettagliate prescrizioni indirizzate a utenti e fornitori, specie
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2. Scuola digitale, l’accesso come prerequisito
all’innovazione: il Progetto
CASE STUDY
2
Scuola digitale: l’accesso come
prerequisito all’innovazione
A marzo 2016 TIM, anche con il supporto della tecnologia
Huawei, ha avviato un’importante attività di infrastruttu-
razione degli edifici scolastici su tutto il territorio italiano.
Tra gli obiettivi del progetto: garantire un equo accesso
alla rete, rafforzare i servizi digitali del territorio e facilita-
re la gestione delle attività amministrative.
Le attività si sono inserite nell’ambito della Convenzio-
ne Consip Reti Locali 5, volta alla fornitura di prodotti e
servizi per la realizzazione, manutenzione e gestione di
reti locali. La Convenzione ha permesso alle scuole di sce-
gliere tra varie componenti di fornitura e di servizio (dato
a vari livelli selezionabili dall’utente), soddisfacendo così
richieste di semplice fornitura di prodotti, rinnovo o ade-
guamento di infrastrutture attive/passive esistenti.
Tramite la Convenzione è stato anche possibile realiz-
zare per le scuole reti pronte per il trasporto di servizi
innovativi di rapida evoluzione (come ad esempio Voip,
Videoconferenza su IP, Videosorveglianza, Soluzioni di
automazione di edificio). Ne è derivato un rilevante bene-
ficio economico per gli Istituti scolastici che hanno avuto
accesso a soluzioni tecnologiche di ultima generazione a
prezzi concorrenziali rispetto al mercato privato.
Dotare gli edifici scolastici di un’infrastruttura digi-
tale significa abilitare una scuola inclusiva e digitale,
in linea con le esigenze espresse oggi dal mercato del
lavoro e auspicate dal legislatore nel Piano Nazionale
Scuola Digitale. Con le AZIONI #1, #2 e #3 il Piano ave-
va, infatti, individuato questi primi obiettivi di sviluppo:
fibra per banda ultralarga per ogni scuola; cablaggio
interno di tutte le scuole (LAN/W-LAN) e diritto a inter-
net. Già il Piano Nazionale Banda Ultralarga del Mise,
pubblicato in una prima versione a marzo 2015 e tra i
documenti in materia più importanti del Governo, rico-
nosceva l’importanza strategica dell’accesso alla rete
per tutti: è da qui che è partita la sfida dell’educazione
nell’era digitale, formalizzata dal Miur e dal Mise in un
protocollo d’intesa che prevede che, entro il 2020, tutti i
plessi scolastici siano raggiunti dalla fibra ottica.
Photo by rawpixel.com on Unsplash
3. CASE STUDY
3
Scuola digitale: l’accesso come
prerequisito all’innovazione
Perché è necessario un partenariato per una
nuova scuola
La Buona Scuola (legge n.107/2015) è un percorso con-
diviso di innovazione culturale, organizzativa, sociale e
istituzionale in cui il digitale è “strumento abilitante, con-
nettore e volano di cambiamento”.
Non può esserci innovazione senza una moderna infra-
struttura tecnologica che dia nuove connessioni, energia
e capacità alla didattica. Le nuove tecnologie sono condi-
zione imprescindibile per ambienti propedeutici agli ap-
prendimenti attivi, a nuovi modelli di interazione didattica
che avvicinino gli studenti al mondo del lavoro, rafforzan-
do le competenze relative alla comprensione e alla pro-
duzione dei contenuti.
L’impegno di tutti gli attori che a vario titolo intervengono
nello sviluppo sociale ed economico del Paese è priorita-
rio. Connettere in Rete l’intera scuola italiana non sareb-
be possibile solo attraverso il mandato del Miur, richiede
azioni sinergiche in cui aziende leader del settore lavorino
di pari passo ad interventi pubblici. Una sorta di “parte-
nariato permanente che renda la nostra scuola capace di
sostenere il cambiamento e l’innovazione”, recita il Pnsd.
TIM e Huawei hanno lavorato in questa direzione: rea-
lizzare, ampliare o in alcuni casi adeguare le infrastrut-
ture di rete LAN e Wireless LAN delle scuole su tutto il
territorio nazionale. Il fine è stato trasformare gli spa-
zi interni agli edifici scolastici, in aree con connettivi-
tà cablata e senza fili per la fruizione di risorse digitali
nella didattica in classe e per le attività amministrative
(come ad esempio il Registro elettronico del docente).
Sono, infatti, le carenze strutturali e infrastrutturali il
vero ostacolo all’utilizzo diffuso di risorse e ambienti
digitali.
Photo by Štefan Štefančík on Unsplash
4. CASE STUDY
4
Scuola digitale: l’accesso come
prerequisito all’innovazione
Perché è necessario un partenariato per una
nuova scuola
Le soluzioni adottate garantiscono la massima prote-
zione su tutti i fronti di accesso (che sia LAN o wireless),
affinché sia gli studenti che i docenti possano utilizza-
re a scuola i propri dispositivi personali senza rischi, così
come previsto dal Piano nazionale Scuola Digitale.
Particolari blocchi sono stati inoltre previsti per contenuti
e applicazioni non idonei alla didattica. Inoltre il progetto
complessivo, seppur nella specificità di ogni singolo isti-
tuto, si è basato su una forte standardizzazione dei pro-
cessi, che ha permesso di realizzare in tempi molto rapidi
ogni singola connessione. Image by Huawei
5. CASE STUDY
5
Scuola digitale: l’accesso come
prerequisito all’innovazione
Scuole in rete: a che punto siamo
La rilevazione sull’anno scolastico 2014-2015 effettua-
ta dall’Osservatorio tecnologico gestito dal MIUR, riporta
che il 70% delle 326.000 aule, presenti nei plessi scolastici
attivi oggetto di analisi, è connessa in Rete in modalità
cablata o wireless.
Mentre l’82,5% dei laboratori (sul totale di 65.650) è con-
nesso in Rete in modalità cablata o wireless. Un aggior-
namento al 2017 di questi dati ci viene restituito, con
maggiore dettaglio, dall’Osservatorio eGovernment della
School of Management del Politecnico di Milano che, in
collaborazione con l’ANP – Associazione Nazionale Diri-
genti e Alte professionalità della Scuola, ha realizzato tra
gennaio e febbraio 2017 un’indagine volta a verificare il
livello attuale di digitalizzazione dei processi organizza-
tivi e gestionali interni alla scuola. Va da sé che il punto
di partenza di questa analisi è la verifica del tipo di con-
nessione utilizzata, essendo la copertura delle scuole con
infrastruttura in banda ultralarga la precondizione per la
realizzazione delle azioni previste dal Pnsd.
I risultati mostrano che seppur tutti i rispondenti siano
dotati di connessione, nella maggior parte dei casi (55%)
è di tipo DSL, nel 29% in fibra ottica, nel 21% tramite ope-
ratore wireless fisso WISP, mentre solo il 6% utilizza un
modem tradizionale a 56 Kbps.
Importante rilevare che, secondo la ricerca del Politecni-
co di Milano, solo il 25% del campione imputa le difficoltà
all’introduzione di soluzioni digitali nei processi e nella
didattica alla scarsa disponibilità di soluzioni tecnologi-
che idonee. Significa che il progetto di infrastrutturazio-
ne realizzato da TIM, con il supporto di Huawei, è andato
nella giusta direzione.
Image by “eGovernment: uno, nessuno, centomila”,
Osservatorio eGovernment, Politecnico di Milano
6. CASE STUDY
6
Scuola digitale: l’accesso come
prerequisito all’innovazione
La tecnologia utilizzata: un dettaglio
Circa 25000 Access Point, 1000 Firewall e quasi 2000 swi-
tch e Access Controller. Sono questi i numeri della tec-
nologia Huawei impiegata nel progetto. Per le reti wi-
fi l’azienda ha utilizzato prodotti di categoria Enterprise
pensati per scenari ad alta densità di utilizzo, con appli-
cazioni di accesso e di videosorveglianza per una gestio-
ne sicura, centralizzata e semplificata del hardware.
I prodotti Access Point (sia da indoor che da outdoor) che
forniscono l’accesso WLAN alla rete sono di ultima gene-
razione, con prestazioni fino a 1,75Gbps che garantiscono
tempi di download e upload eccellenti e un’alta qualità di
video streaming. Il controllo e la loro gestione è centraliz-
zata e affidata ad un Access Controller che ne velocizza
e ne semplifica l’installazione e la configurazione. Que-
sto permette di avere da un unico punto di accesso un
quadro completo dell’andamento di tutta la infrastruttu-
ra di rete. Con il supporto del software eSight, presente
in convenzione come Network Management System, la
configurazione, il provisioning e il monitoraggio della rete
sono fortemente semplificati, con un’ottimizzazione del-
le prestazioni. In pratica il software è dotato di una fun-
zionalità di diagnostica intelligente che identifica i guasti
nei dispositivi della stazione lato utente (STA) causati da
configurazioni sbagliate, come ad esempio errate impo-
stazioni dell’adattatore di rete wireless o impostazioni
non corrette dell’assistenza del sistema. Attraverso vi-
sualizzazioni topologiche degli access controller (AC) e
degli access point (AP) corredate da dati su utilizzo, pre-
stazioni e interferenze, si hanno dettagli immediati sullo
stato della Wireless LAN.
A supporto il WMM per una corretta allocazione delle ri-
sorse radio ai diversi servizi trasportati, con mappatura
delle priorità sull’interfaccia wireless e via cavo. L’imple-
mentazione è stata semplificata attraverso l’utilizzo di
switch, conformi con IEEE 802.3af/at e presenti in Con-
venzione, che potessero telealimentare gli Access Point
attraverso il cablaggio strutturato realizzato.
La sicurezza e la protezione da minacce esterne è garan-
tita da un apparato multi purpose Next Generation Fi-
rewall USG6310, certificato ICSA Labs e NSS Labs, che in-
tegra funzionalità di application firewall, VPN (IPSec, SSL,
L2TP, MPLS, GRE VPN), intrusion prevention/detection
(signature-based, identificando oltre 5000 vulnerabili-
tà), antivirus (cinque milioni di Virus/Troyan con databa-
se aggiornato quotidianamente), Data Leak Prevention
(identificazione e filtro su oltre 120 tipi di files e conte-
nuto), SSL Decryption, Anti-DDOS (dieci tipi di attacchi
DDos), Application Control e Url filtering (predefined URL
category database da ottantacinque milioni di URL).
7. CASE STUDY
7
Scuola digitale: l’accesso come
prerequisito all’innovazione
Scuola digitale, l’accesso come prerequisito
all’innovazione. Conclusioni
Photo by Kelly Sikkema on Unsplash
Photo by Kelly Sikkema on Unsplash
La moderna infrastruttura tecnologica realizzata da TIM
e Huawei ha contributo ad abilitare il futuro di una nuo-
va scuola, che accoglie in tutte le attività della vita sco-
lastica, dalla didattica all’amministrazione, l’innovazio-
ne come processo permanente e strutturato.