SlideShare a Scribd company logo
www.swg.it | info@swg.it | pec: info@pec.swg.it 
sedi operative (certificazione UNI EN ISO 9001:2008) 
Trieste, via S. Francesco 24, 34133 – t +39.040.362525 – f +39.040.635050 
Milano, Via G. Bugatti 7/A 20144 – t +39.02.43911320 – f +39.040.635050 
SWG S.p.A. - sede legale: via S. Francesco, 24 - 34133 Trieste 
capitale sociale: € 129.217,28 i.v. - c.f./p.iva/reg. imp. ts: 00532540325 
Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento 
della Mowgli S.r.l. - c. f. 07378400969 
per 
Progetto di Social Media Advertising: 
“#migliorisipuò”. 
Campagna contro la discriminazione: 
“Anche le parole possono uccidere”. 
Ricerca 
“Gli italiani e la discriminazione” 
Sintesi per la stampa 
Roma, 23 ottobre 2014 
La ricerca. 
L’indagine a supporto della campagna “Anche le parole possono uccidere” è stata realizzata da 
SWG nell’ottobre 2014 attraverso una rilevazione demoscopica con metodo CAWI, su un campione 
di 706 italiani maggiorenni iscritti alla community online SWG, rappresentativo della popolazione di 
riferimento. 
L’assunto di partenza dell’indagine è che, per orientarsi nell’insieme delle relazioni che 
caratterizzano la quotidianità, tutti noi utilizziamo strumenti di pre-comprensione della realtà basati 
sia sull’esperienza individuale (“cosa mi è già accaduto in una situazione del genere?”) sia su quella 
collettiva (“cosa mi è stato narrato che sia accaduto ad altri in una situazione del genere?”). Questi 
strumenti di pre-comprensione sono spesso all’origine e conseguenza di atteggiamenti e 
comportamenti discriminatori. 
Il peso della narrazione collettiva 
Poiché l’esperienza individuale è per sua natura limitata, nello strutturare le nostre prefigurazioni 
della realtà (che sono poi alla base dei nostri orientamenti all’azione) il ruolo della narrazione 
collettiva è fondamentale. La forza di queste narrazioni è tale da orientare fortemente i nostri 
comportamenti.
2 
Così, se è molto probabile che nessuno degli intervistati abbia vissuto l’esperienza diretta di un attentato terroristico di matrice araba, il 36% dichiara di avere temuto che una persona araba vista all’aeroporto potesse essere un terrorista. Allo stesso modo per quanto ben pochi, probabilmente, sono stati borseggiati da una persona di etnia Rom su un autobus, l’83% degli intervistati dichiara di avere tenuto sotto controllo il proprio portafoglio quando una “zingara” è salita sull’autobus che stavano utilizzando. 
Le emozioni generate dalla quotidianità 
Alla radice della discriminazione molto spesso vi sono emozioni (in particolare quelle di paura e invidia) che riducono la nostra capacità di analisi ed interpretazione razionale delle situazioni. 
Anche queste emozioni sono fortemente correlate alla narrazione collettiva prevalente. 
La ricerca ha sottoposto agli intervistati otto situazioni tipo, misurando le emozioni riferite per ciascuna di esse, espresse dalle persone che dichiarano avere sperimentato quella situazione nei sei mesi precedenti l’intervista. 
I risultati evidenziano come vedere persone che chiedono la carità, un tossicodipendente accasciato su una panchina o un gruppo di persone Rom generino prevalentemente emozioni negative: disagio nei confronti dei mendicanti (32%), rabbia nei confronti dei tossicodipendenti (29%) e paura nei confronti dei Rom (27%). 
L’atteggiamento verso gli altri 
Per approfondire la presenza o meno di atteggiamenti discriminatori e narrazioni sociali negative nei confronti di particolari tipologie persone, è stato chiesto agli intervistati di esprimere il proprio grado di simpatia/antipatia nei confronti di una serie soggetti. 
Ne è emerso che gli italiani provano una marcata simpatia (punteggio medio superiore a 7 in una scala da 1 a 10) per i giovani, le donne, gli anziani, i poveri, gli uomini, i cristiani e i meridionali. 
Rientrano invece in “un’area di neutralità” (punteggio pari a 6) i settentrionali, le persone di colore, le persone molto magre, gli omosessuali, le persone molto grasse e gli ebrei. 
Suscitano antipatia (punteggio medio tra 4 e 5) i ricchi, i musulmani e le persone che chiedono la carità. 
Infine, le categorie di persone per cui i rispondenti provano una marcata antipatia (punteggio medio inferiore a 4) sono i Rom e Sinti e i Tossicodipendenti. 
Va evidenziato, però, che per ogni categoria presa in considerazione esiste una quota di intervistati decisamente favorevole ed una quota di intervistati contraria, e ciò testimonia come, al di là della narrazione collettiva prevalente, per ogni gruppo esistano delle subnarrazioni contrastanti. 
Se prendiamo in considerazione le due categorie più estreme (i giovani e tossicodipendenti), osserviamo ad esempio che se il 62% degli intervistati esprime una valutazione positiva nei confronti dei giovani, esiste comunque un 13% di intervistati che li valuta negativamente; allo stesso modo, se il 71% della popolazione esprime un giudizio negativo nei confronti dei tossicodipendenti, esiste un 15% che prova simpatia nei loro confronti. 
Ciò evidenzia come, per ogni ambito della quotidianità esistano delle narrazioni diametralmente opposte, che originano da assunti diversi e portano a mettere in atto comportamenti fortemente differenziati. Per approfondire quali siano gli atteggiamenti di fondo che portano a queste diverse interpretazioni della realtà, i dati rilevati dall’indagine sono stati incrociati con altri dati derivati dall’osservatorio SWG sulla popolazione. Ciò ha permesso di osservare come chi fa riferimento ai valori della patria e ai tradizione cattolica tende a mostrare una
3 
tolleranza più ampia rispetto al totale della popolazione, tranne che (soprattutto tra i cattolici più intransigenti) per gli omosessuali. Allo stesso modo, chi crede molto nel valore della scuola e formazione si mostra più tollerante della media rispetto a tutte le categorie considerate. 
Anche il senso di insicurezza, la percezione di essere inclusi o esclusi nella società e il generale atteggiamento verso i migranti mostrano una correlazione significativa con alcune specifiche categorie. 
Ciò sembra confermare che da un lato gli elementi culturali ed educativi hanno un effetto di protezione sulla crescita di atteggiamenti discriminatori, mentre le difficoltà e le paure individuali li alimentano. 
Situazioni che mettono a disagio 
Nell’indagine si è tentato anche di misurare come, in prospettiva, alcune situazioni potessero essere fonte di imbarazzo per gli intervistati. 
Da questo punto di vista si conferma come Tossicodipendente e Rom/Sinti siano le categorie sociali nei confronti delle quali è più alto il senso di disagio. Infatti il 70% dei rispondenti si sentirebbe a disagio ad andare a cena con un tossicodipendente e il 74% ad averlo come vicino di casa. Allo stesso modo il 66% degli intervistati sarebbe in difficoltà ad andare a cena con una persona di etnia Rom/sinti e ben il 70% ad averla come vicino di casa. 
Anche nei confronti delle persone extracomunitarie e dei musulmani è evidente la presenza di significative difficoltà di approccio da parte una quota rilevante intervistati. Il 41% si sentirebbe a disagio ad avere un vicino di casa extracomunitario e il 28% ad averlo come collega di lavoro, mentre il 42% degli intervistati nutrirebbe lo stesso sentimento ad avere come vicino di casa un musulmano ed il 33% ad averlo come collega. Persistono poi anche pregiudizi di lunga durata: il 13% degli intervistati si sentirebbe a disagio ad avere sul lavoro una donna come capo (15% tra i maschi) e il 24% ad avere come vicini persone di origine ebraica. 
Il pregiudizio aumenta tanto più sentiamo il rischio di un coinvolgimento personale. Una figlia fidanzata con un tossicodipendente metterebbe a disagio l’82% degli intervistati. Lo stesso accadrebbe se il fidanzato fosse un ragazzo rom/sinti (73%), un musulmano (69%), un uomo molto più anziano di lei (58%), un’altra donna (54%), un extra-comunitario (50%), un disabile (39%), un ebreo (38%) o un ragazzo povero (29%). 
La discriminazione percepita e quella vissuta. 
La percezione e l’attenzione nei confronti del fenomeno è molto ampia. Non solo la grande maggioranza degli intervistati ha la percezione che in Italia siano diffusi atteggiamenti discriminatori, in particolare legati alle preferenze sessuali (87%) e origini etniche 83%), o ha assistito in prima persona a situazioni cui qualcuno veniva discriminato, ma ben il 66% degli intervistati dichiara di essersi sentito discriminato almeno una volta, e il 51% di avere vissuto più episodi di discriminazione nel corso della propria vita. I motivi più frequenti per cui si sono sentiti discriminati i rispondenti sono: la condizione economica (40%), i motivi estetici (36%), il peso (35%) e il genere (34%).

More Related Content

Similar to Progetto di Social Media Advertising: “#migliorisipuò”

Sondaggio Comunione Ai Divorziati Dic.2009
Sondaggio Comunione Ai Divorziati   Dic.2009Sondaggio Comunione Ai Divorziati   Dic.2009
Sondaggio Comunione Ai Divorziati Dic.2009
guest00e5d2
 
Stereotipi della immigrazione: Percezione interculturale
Stereotipi della immigrazione: Percezione interculturaleStereotipi della immigrazione: Percezione interculturale
Stereotipi della immigrazione: Percezione interculturale
camanuel
 
Omofobia e sessismo nel luogo di lavoro
Omofobia e sessismo nel luogo di lavoroOmofobia e sessismo nel luogo di lavoro
Omofobia e sessismo nel luogo di lavoro
Luca Pietrantoni
 
Scuola secondaria di primo grado Carlo Poerio (Na), La violenza in.... gener...
 Scuola secondaria di primo grado Carlo Poerio (Na), La violenza in.... gener... Scuola secondaria di primo grado Carlo Poerio (Na), La violenza in.... gener...
Scuola secondaria di primo grado Carlo Poerio (Na), La violenza in.... gener...
Istituto nazionale di statistica
 
Proposta di legge regionale contro cyberbullismo
Proposta di legge regionale contro cyberbullismo Proposta di legge regionale contro cyberbullismo
Proposta di legge regionale contro cyberbullismo
Quotidiano Piemontese
 
Osservatorio Adolescenti
Osservatorio AdolescentiOsservatorio Adolescenti
Osservatorio Adolescenti
Doxa
 
Sondaggio "Comunione ai divorziati" 75% favorevole
Sondaggio "Comunione ai divorziati" 75% favorevoleSondaggio "Comunione ai divorziati" 75% favorevole
Sondaggio "Comunione ai divorziati" 75% favorevole
Barometro Srl
 
Adolescenza e sessualità
Adolescenza e sessualitàAdolescenza e sessualità
Adolescenza e sessualità
Eugenio Bedini
 
Ricerca Airt sull'Adolescenza
Ricerca Airt sull'AdolescenzaRicerca Airt sull'Adolescenza
Ricerca Airt sull'Adolescenza
Psicolinea
 
Stereotipi dell'immigrazione: Percezione interculturale
Stereotipi dell'immigrazione: Percezione interculturaleStereotipi dell'immigrazione: Percezione interculturale
Stereotipi dell'immigrazione: Percezione interculturalecamanuel
 
Giovani e condotte a rischio
Giovani e condotte a rischioGiovani e condotte a rischio
Giovani e condotte a rischio
Paola Panarese
 
Rapporto finale ricerca "Omofobia e sessismo sul luogo di lavoro"
Rapporto finale ricerca "Omofobia e sessismo sul luogo di lavoro"Rapporto finale ricerca "Omofobia e sessismo sul luogo di lavoro"
Rapporto finale ricerca "Omofobia e sessismo sul luogo di lavoro"
Luca Pietrantoni
 
Fake news
Fake newsFake news
Fake news
Dario De Lucia
 
Bucarest
BucarestBucarest
Bucarest
Saska Fetahi
 
Una generazione di Nativi Digitali?
Una generazione di Nativi Digitali? Una generazione di Nativi Digitali?
Una generazione di Nativi Digitali?
Luca Rossi
 
Educazione civica
Educazione civica Educazione civica
Educazione civica
Serah24
 
I ceti bassi: il passaggio obbligato per chi vuole vincere le elezioni
I ceti bassi: il passaggio obbligato per chi vuole vincere le elezioniI ceti bassi: il passaggio obbligato per chi vuole vincere le elezioni
I ceti bassi: il passaggio obbligato per chi vuole vincere le elezioni
Digital marketing & Social listening strategist
 
Indagine sul bullismo
Indagine sul bullismoIndagine sul bullismo
Indagine sul bullismo
Alessandro Giorni
 
La rappresentazione mediatica di migranti e rifugiati Conoscere e applicare l...
La rappresentazione mediatica di migranti e rifugiati Conoscere e applicare l...La rappresentazione mediatica di migranti e rifugiati Conoscere e applicare l...
La rappresentazione mediatica di migranti e rifugiati Conoscere e applicare l...
tommaso bisagno
 
Carderi Anna: Educazione Sessuale ed Internet. Congresso sezione L.A.M.S. S.I...
Carderi Anna: Educazione Sessuale ed Internet. Congresso sezione L.A.M.S. S.I...Carderi Anna: Educazione Sessuale ed Internet. Congresso sezione L.A.M.S. S.I...
Carderi Anna: Educazione Sessuale ed Internet. Congresso sezione L.A.M.S. S.I...
Anna Carderi
 

Similar to Progetto di Social Media Advertising: “#migliorisipuò” (20)

Sondaggio Comunione Ai Divorziati Dic.2009
Sondaggio Comunione Ai Divorziati   Dic.2009Sondaggio Comunione Ai Divorziati   Dic.2009
Sondaggio Comunione Ai Divorziati Dic.2009
 
Stereotipi della immigrazione: Percezione interculturale
Stereotipi della immigrazione: Percezione interculturaleStereotipi della immigrazione: Percezione interculturale
Stereotipi della immigrazione: Percezione interculturale
 
Omofobia e sessismo nel luogo di lavoro
Omofobia e sessismo nel luogo di lavoroOmofobia e sessismo nel luogo di lavoro
Omofobia e sessismo nel luogo di lavoro
 
Scuola secondaria di primo grado Carlo Poerio (Na), La violenza in.... gener...
 Scuola secondaria di primo grado Carlo Poerio (Na), La violenza in.... gener... Scuola secondaria di primo grado Carlo Poerio (Na), La violenza in.... gener...
Scuola secondaria di primo grado Carlo Poerio (Na), La violenza in.... gener...
 
Proposta di legge regionale contro cyberbullismo
Proposta di legge regionale contro cyberbullismo Proposta di legge regionale contro cyberbullismo
Proposta di legge regionale contro cyberbullismo
 
Osservatorio Adolescenti
Osservatorio AdolescentiOsservatorio Adolescenti
Osservatorio Adolescenti
 
Sondaggio "Comunione ai divorziati" 75% favorevole
Sondaggio "Comunione ai divorziati" 75% favorevoleSondaggio "Comunione ai divorziati" 75% favorevole
Sondaggio "Comunione ai divorziati" 75% favorevole
 
Adolescenza e sessualità
Adolescenza e sessualitàAdolescenza e sessualità
Adolescenza e sessualità
 
Ricerca Airt sull'Adolescenza
Ricerca Airt sull'AdolescenzaRicerca Airt sull'Adolescenza
Ricerca Airt sull'Adolescenza
 
Stereotipi dell'immigrazione: Percezione interculturale
Stereotipi dell'immigrazione: Percezione interculturaleStereotipi dell'immigrazione: Percezione interculturale
Stereotipi dell'immigrazione: Percezione interculturale
 
Giovani e condotte a rischio
Giovani e condotte a rischioGiovani e condotte a rischio
Giovani e condotte a rischio
 
Rapporto finale ricerca "Omofobia e sessismo sul luogo di lavoro"
Rapporto finale ricerca "Omofobia e sessismo sul luogo di lavoro"Rapporto finale ricerca "Omofobia e sessismo sul luogo di lavoro"
Rapporto finale ricerca "Omofobia e sessismo sul luogo di lavoro"
 
Fake news
Fake newsFake news
Fake news
 
Bucarest
BucarestBucarest
Bucarest
 
Una generazione di Nativi Digitali?
Una generazione di Nativi Digitali? Una generazione di Nativi Digitali?
Una generazione di Nativi Digitali?
 
Educazione civica
Educazione civica Educazione civica
Educazione civica
 
I ceti bassi: il passaggio obbligato per chi vuole vincere le elezioni
I ceti bassi: il passaggio obbligato per chi vuole vincere le elezioniI ceti bassi: il passaggio obbligato per chi vuole vincere le elezioni
I ceti bassi: il passaggio obbligato per chi vuole vincere le elezioni
 
Indagine sul bullismo
Indagine sul bullismoIndagine sul bullismo
Indagine sul bullismo
 
La rappresentazione mediatica di migranti e rifugiati Conoscere e applicare l...
La rappresentazione mediatica di migranti e rifugiati Conoscere e applicare l...La rappresentazione mediatica di migranti e rifugiati Conoscere e applicare l...
La rappresentazione mediatica di migranti e rifugiati Conoscere e applicare l...
 
Carderi Anna: Educazione Sessuale ed Internet. Congresso sezione L.A.M.S. S.I...
Carderi Anna: Educazione Sessuale ed Internet. Congresso sezione L.A.M.S. S.I...Carderi Anna: Educazione Sessuale ed Internet. Congresso sezione L.A.M.S. S.I...
Carderi Anna: Educazione Sessuale ed Internet. Congresso sezione L.A.M.S. S.I...
 

More from Raffaele Nappi

ACCOGLIERE ED ACCOGLIERSI
ACCOGLIERE ED ACCOGLIERSIACCOGLIERE ED ACCOGLIERSI
ACCOGLIERE ED ACCOGLIERSI
Raffaele Nappi
 
Catalogo Herbalife 2014
Catalogo Herbalife 2014Catalogo Herbalife 2014
Catalogo Herbalife 2014
Raffaele Nappi
 
I doni dello spirito santo - Udienze di papa Francesco
I doni dello spirito santo - Udienze di papa FrancescoI doni dello spirito santo - Udienze di papa Francesco
I doni dello spirito santo - Udienze di papa Francesco
Raffaele Nappi
 
«Venite a vedere questo spettacolo» Milano piazza Duomo, 8 maggio 2014 ore 21
«Venite a vedere questo spettacolo» Milano piazza Duomo, 8 maggio 2014 ore 21«Venite a vedere questo spettacolo» Milano piazza Duomo, 8 maggio 2014 ore 21
«Venite a vedere questo spettacolo» Milano piazza Duomo, 8 maggio 2014 ore 21
Raffaele Nappi
 
Gesù crocifisso e abbandonato
Gesù crocifisso e abbandonatoGesù crocifisso e abbandonato
Gesù crocifisso e abbandonato
Raffaele Nappi
 
La società delle differenze non equivalenti
La società delle differenze non equivalentiLa società delle differenze non equivalenti
La società delle differenze non equivalenti
Raffaele Nappi
 
La povertà oggi: sintomo, metodo, profezia
La povertà oggi: sintomo, metodo, profeziaLa povertà oggi: sintomo, metodo, profezia
La povertà oggi: sintomo, metodo, profezia
Raffaele Nappi
 
Bibbia, eros e famiglia
Bibbia, eros e famigliaBibbia, eros e famiglia
Bibbia, eros e famigliaRaffaele Nappi
 
Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito
Il Signore è vicino a chi ha il cuore feritoIl Signore è vicino a chi ha il cuore ferito
Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito
Raffaele Nappi
 
Prime riflessioni dai questionari del Sinodo sulla famiglia
Prime riflessioni dai questionari del Sinodo sulla famigliaPrime riflessioni dai questionari del Sinodo sulla famiglia
Prime riflessioni dai questionari del Sinodo sulla famiglia
Raffaele Nappi
 
La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesiali
La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesialiLa recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesiali
La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesiali
Raffaele Nappi
 
Chiara amirante e gioia sia - Il libro
Chiara amirante   e gioia sia - Il libroChiara amirante   e gioia sia - Il libro
Chiara amirante e gioia sia - Il libro
Raffaele Nappi
 
Uomo-Donna, testa a testa
Uomo-Donna, testa a testaUomo-Donna, testa a testa
Uomo-Donna, testa a testa
Raffaele Nappi
 
La famiglia genera la vita
La famiglia genera la vitaLa famiglia genera la vita
La famiglia genera la vita
Raffaele Nappi
 
Il decalogo nella catechesi: perché puntare sui dieci comandamenti?
Il decalogo nella catechesi: perché puntare sui dieci comandamenti?Il decalogo nella catechesi: perché puntare sui dieci comandamenti?
Il decalogo nella catechesi: perché puntare sui dieci comandamenti?
Raffaele Nappi
 
RECIPROCITÀ di Luigino BRUNI
RECIPROCITÀ di Luigino BRUNIRECIPROCITÀ di Luigino BRUNI
RECIPROCITÀ di Luigino BRUNI
Raffaele Nappi
 
Famiglia: dalle ferite alla speranza
Famiglia: dalle ferite alla speranzaFamiglia: dalle ferite alla speranza
Famiglia: dalle ferite alla speranza
Raffaele Nappi
 
Papa Francesco intervistato da padre Antonio Spadaro
Papa Francesco intervistato da padre Antonio SpadaroPapa Francesco intervistato da padre Antonio Spadaro
Papa Francesco intervistato da padre Antonio Spadaro
Raffaele Nappi
 
FAMIGLIA, VIVI LA GIOIA DELLA FEDE! Roma, 26-27 ottobre 2013
FAMIGLIA, VIVI LA GIOIA DELLA FEDE! Roma, 26-27 ottobre 2013FAMIGLIA, VIVI LA GIOIA DELLA FEDE! Roma, 26-27 ottobre 2013
FAMIGLIA, VIVI LA GIOIA DELLA FEDE! Roma, 26-27 ottobre 2013
Raffaele Nappi
 
Il Papa venuto dalla fine del mondo
Il Papa venuto dalla fine del mondoIl Papa venuto dalla fine del mondo
Il Papa venuto dalla fine del mondo
Raffaele Nappi
 

More from Raffaele Nappi (20)

ACCOGLIERE ED ACCOGLIERSI
ACCOGLIERE ED ACCOGLIERSIACCOGLIERE ED ACCOGLIERSI
ACCOGLIERE ED ACCOGLIERSI
 
Catalogo Herbalife 2014
Catalogo Herbalife 2014Catalogo Herbalife 2014
Catalogo Herbalife 2014
 
I doni dello spirito santo - Udienze di papa Francesco
I doni dello spirito santo - Udienze di papa FrancescoI doni dello spirito santo - Udienze di papa Francesco
I doni dello spirito santo - Udienze di papa Francesco
 
«Venite a vedere questo spettacolo» Milano piazza Duomo, 8 maggio 2014 ore 21
«Venite a vedere questo spettacolo» Milano piazza Duomo, 8 maggio 2014 ore 21«Venite a vedere questo spettacolo» Milano piazza Duomo, 8 maggio 2014 ore 21
«Venite a vedere questo spettacolo» Milano piazza Duomo, 8 maggio 2014 ore 21
 
Gesù crocifisso e abbandonato
Gesù crocifisso e abbandonatoGesù crocifisso e abbandonato
Gesù crocifisso e abbandonato
 
La società delle differenze non equivalenti
La società delle differenze non equivalentiLa società delle differenze non equivalenti
La società delle differenze non equivalenti
 
La povertà oggi: sintomo, metodo, profezia
La povertà oggi: sintomo, metodo, profeziaLa povertà oggi: sintomo, metodo, profezia
La povertà oggi: sintomo, metodo, profezia
 
Bibbia, eros e famiglia
Bibbia, eros e famigliaBibbia, eros e famiglia
Bibbia, eros e famiglia
 
Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito
Il Signore è vicino a chi ha il cuore feritoIl Signore è vicino a chi ha il cuore ferito
Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito
 
Prime riflessioni dai questionari del Sinodo sulla famiglia
Prime riflessioni dai questionari del Sinodo sulla famigliaPrime riflessioni dai questionari del Sinodo sulla famiglia
Prime riflessioni dai questionari del Sinodo sulla famiglia
 
La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesiali
La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesialiLa recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesiali
La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesiali
 
Chiara amirante e gioia sia - Il libro
Chiara amirante   e gioia sia - Il libroChiara amirante   e gioia sia - Il libro
Chiara amirante e gioia sia - Il libro
 
Uomo-Donna, testa a testa
Uomo-Donna, testa a testaUomo-Donna, testa a testa
Uomo-Donna, testa a testa
 
La famiglia genera la vita
La famiglia genera la vitaLa famiglia genera la vita
La famiglia genera la vita
 
Il decalogo nella catechesi: perché puntare sui dieci comandamenti?
Il decalogo nella catechesi: perché puntare sui dieci comandamenti?Il decalogo nella catechesi: perché puntare sui dieci comandamenti?
Il decalogo nella catechesi: perché puntare sui dieci comandamenti?
 
RECIPROCITÀ di Luigino BRUNI
RECIPROCITÀ di Luigino BRUNIRECIPROCITÀ di Luigino BRUNI
RECIPROCITÀ di Luigino BRUNI
 
Famiglia: dalle ferite alla speranza
Famiglia: dalle ferite alla speranzaFamiglia: dalle ferite alla speranza
Famiglia: dalle ferite alla speranza
 
Papa Francesco intervistato da padre Antonio Spadaro
Papa Francesco intervistato da padre Antonio SpadaroPapa Francesco intervistato da padre Antonio Spadaro
Papa Francesco intervistato da padre Antonio Spadaro
 
FAMIGLIA, VIVI LA GIOIA DELLA FEDE! Roma, 26-27 ottobre 2013
FAMIGLIA, VIVI LA GIOIA DELLA FEDE! Roma, 26-27 ottobre 2013FAMIGLIA, VIVI LA GIOIA DELLA FEDE! Roma, 26-27 ottobre 2013
FAMIGLIA, VIVI LA GIOIA DELLA FEDE! Roma, 26-27 ottobre 2013
 
Il Papa venuto dalla fine del mondo
Il Papa venuto dalla fine del mondoIl Papa venuto dalla fine del mondo
Il Papa venuto dalla fine del mondo
 

Progetto di Social Media Advertising: “#migliorisipuò”

  • 1. www.swg.it | info@swg.it | pec: info@pec.swg.it sedi operative (certificazione UNI EN ISO 9001:2008) Trieste, via S. Francesco 24, 34133 – t +39.040.362525 – f +39.040.635050 Milano, Via G. Bugatti 7/A 20144 – t +39.02.43911320 – f +39.040.635050 SWG S.p.A. - sede legale: via S. Francesco, 24 - 34133 Trieste capitale sociale: € 129.217,28 i.v. - c.f./p.iva/reg. imp. ts: 00532540325 Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento della Mowgli S.r.l. - c. f. 07378400969 per Progetto di Social Media Advertising: “#migliorisipuò”. Campagna contro la discriminazione: “Anche le parole possono uccidere”. Ricerca “Gli italiani e la discriminazione” Sintesi per la stampa Roma, 23 ottobre 2014 La ricerca. L’indagine a supporto della campagna “Anche le parole possono uccidere” è stata realizzata da SWG nell’ottobre 2014 attraverso una rilevazione demoscopica con metodo CAWI, su un campione di 706 italiani maggiorenni iscritti alla community online SWG, rappresentativo della popolazione di riferimento. L’assunto di partenza dell’indagine è che, per orientarsi nell’insieme delle relazioni che caratterizzano la quotidianità, tutti noi utilizziamo strumenti di pre-comprensione della realtà basati sia sull’esperienza individuale (“cosa mi è già accaduto in una situazione del genere?”) sia su quella collettiva (“cosa mi è stato narrato che sia accaduto ad altri in una situazione del genere?”). Questi strumenti di pre-comprensione sono spesso all’origine e conseguenza di atteggiamenti e comportamenti discriminatori. Il peso della narrazione collettiva Poiché l’esperienza individuale è per sua natura limitata, nello strutturare le nostre prefigurazioni della realtà (che sono poi alla base dei nostri orientamenti all’azione) il ruolo della narrazione collettiva è fondamentale. La forza di queste narrazioni è tale da orientare fortemente i nostri comportamenti.
  • 2. 2 Così, se è molto probabile che nessuno degli intervistati abbia vissuto l’esperienza diretta di un attentato terroristico di matrice araba, il 36% dichiara di avere temuto che una persona araba vista all’aeroporto potesse essere un terrorista. Allo stesso modo per quanto ben pochi, probabilmente, sono stati borseggiati da una persona di etnia Rom su un autobus, l’83% degli intervistati dichiara di avere tenuto sotto controllo il proprio portafoglio quando una “zingara” è salita sull’autobus che stavano utilizzando. Le emozioni generate dalla quotidianità Alla radice della discriminazione molto spesso vi sono emozioni (in particolare quelle di paura e invidia) che riducono la nostra capacità di analisi ed interpretazione razionale delle situazioni. Anche queste emozioni sono fortemente correlate alla narrazione collettiva prevalente. La ricerca ha sottoposto agli intervistati otto situazioni tipo, misurando le emozioni riferite per ciascuna di esse, espresse dalle persone che dichiarano avere sperimentato quella situazione nei sei mesi precedenti l’intervista. I risultati evidenziano come vedere persone che chiedono la carità, un tossicodipendente accasciato su una panchina o un gruppo di persone Rom generino prevalentemente emozioni negative: disagio nei confronti dei mendicanti (32%), rabbia nei confronti dei tossicodipendenti (29%) e paura nei confronti dei Rom (27%). L’atteggiamento verso gli altri Per approfondire la presenza o meno di atteggiamenti discriminatori e narrazioni sociali negative nei confronti di particolari tipologie persone, è stato chiesto agli intervistati di esprimere il proprio grado di simpatia/antipatia nei confronti di una serie soggetti. Ne è emerso che gli italiani provano una marcata simpatia (punteggio medio superiore a 7 in una scala da 1 a 10) per i giovani, le donne, gli anziani, i poveri, gli uomini, i cristiani e i meridionali. Rientrano invece in “un’area di neutralità” (punteggio pari a 6) i settentrionali, le persone di colore, le persone molto magre, gli omosessuali, le persone molto grasse e gli ebrei. Suscitano antipatia (punteggio medio tra 4 e 5) i ricchi, i musulmani e le persone che chiedono la carità. Infine, le categorie di persone per cui i rispondenti provano una marcata antipatia (punteggio medio inferiore a 4) sono i Rom e Sinti e i Tossicodipendenti. Va evidenziato, però, che per ogni categoria presa in considerazione esiste una quota di intervistati decisamente favorevole ed una quota di intervistati contraria, e ciò testimonia come, al di là della narrazione collettiva prevalente, per ogni gruppo esistano delle subnarrazioni contrastanti. Se prendiamo in considerazione le due categorie più estreme (i giovani e tossicodipendenti), osserviamo ad esempio che se il 62% degli intervistati esprime una valutazione positiva nei confronti dei giovani, esiste comunque un 13% di intervistati che li valuta negativamente; allo stesso modo, se il 71% della popolazione esprime un giudizio negativo nei confronti dei tossicodipendenti, esiste un 15% che prova simpatia nei loro confronti. Ciò evidenzia come, per ogni ambito della quotidianità esistano delle narrazioni diametralmente opposte, che originano da assunti diversi e portano a mettere in atto comportamenti fortemente differenziati. Per approfondire quali siano gli atteggiamenti di fondo che portano a queste diverse interpretazioni della realtà, i dati rilevati dall’indagine sono stati incrociati con altri dati derivati dall’osservatorio SWG sulla popolazione. Ciò ha permesso di osservare come chi fa riferimento ai valori della patria e ai tradizione cattolica tende a mostrare una
  • 3. 3 tolleranza più ampia rispetto al totale della popolazione, tranne che (soprattutto tra i cattolici più intransigenti) per gli omosessuali. Allo stesso modo, chi crede molto nel valore della scuola e formazione si mostra più tollerante della media rispetto a tutte le categorie considerate. Anche il senso di insicurezza, la percezione di essere inclusi o esclusi nella società e il generale atteggiamento verso i migranti mostrano una correlazione significativa con alcune specifiche categorie. Ciò sembra confermare che da un lato gli elementi culturali ed educativi hanno un effetto di protezione sulla crescita di atteggiamenti discriminatori, mentre le difficoltà e le paure individuali li alimentano. Situazioni che mettono a disagio Nell’indagine si è tentato anche di misurare come, in prospettiva, alcune situazioni potessero essere fonte di imbarazzo per gli intervistati. Da questo punto di vista si conferma come Tossicodipendente e Rom/Sinti siano le categorie sociali nei confronti delle quali è più alto il senso di disagio. Infatti il 70% dei rispondenti si sentirebbe a disagio ad andare a cena con un tossicodipendente e il 74% ad averlo come vicino di casa. Allo stesso modo il 66% degli intervistati sarebbe in difficoltà ad andare a cena con una persona di etnia Rom/sinti e ben il 70% ad averla come vicino di casa. Anche nei confronti delle persone extracomunitarie e dei musulmani è evidente la presenza di significative difficoltà di approccio da parte una quota rilevante intervistati. Il 41% si sentirebbe a disagio ad avere un vicino di casa extracomunitario e il 28% ad averlo come collega di lavoro, mentre il 42% degli intervistati nutrirebbe lo stesso sentimento ad avere come vicino di casa un musulmano ed il 33% ad averlo come collega. Persistono poi anche pregiudizi di lunga durata: il 13% degli intervistati si sentirebbe a disagio ad avere sul lavoro una donna come capo (15% tra i maschi) e il 24% ad avere come vicini persone di origine ebraica. Il pregiudizio aumenta tanto più sentiamo il rischio di un coinvolgimento personale. Una figlia fidanzata con un tossicodipendente metterebbe a disagio l’82% degli intervistati. Lo stesso accadrebbe se il fidanzato fosse un ragazzo rom/sinti (73%), un musulmano (69%), un uomo molto più anziano di lei (58%), un’altra donna (54%), un extra-comunitario (50%), un disabile (39%), un ebreo (38%) o un ragazzo povero (29%). La discriminazione percepita e quella vissuta. La percezione e l’attenzione nei confronti del fenomeno è molto ampia. Non solo la grande maggioranza degli intervistati ha la percezione che in Italia siano diffusi atteggiamenti discriminatori, in particolare legati alle preferenze sessuali (87%) e origini etniche 83%), o ha assistito in prima persona a situazioni cui qualcuno veniva discriminato, ma ben il 66% degli intervistati dichiara di essersi sentito discriminato almeno una volta, e il 51% di avere vissuto più episodi di discriminazione nel corso della propria vita. I motivi più frequenti per cui si sono sentiti discriminati i rispondenti sono: la condizione economica (40%), i motivi estetici (36%), il peso (35%) e il genere (34%).