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Il Papa venuto dalla fine del mondo
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Raffaele Nappi
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Estratto dal Corriere della Sera di martedì 9 luglio 2013 Articolo scritto da Mauro Magatti
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Anche se i musulmani nel mondo sono oggi diversi per origine etnica e correnti religiose interne e sono cittadini di diversi Stati indipendenti, rimane però vero che la fede musulmana è di per se stessa un universalismo che oltrepassa le frontiere e rimane sensibile a grandi appelli al ritorno alle origini, così come avviene oggi nei movimenti fondamentalisti. Se non è facile parlare di islam in generale, in conseguenza della storia molto complessa e ricca di questa religione, più difficile ancora è definire il fenomeno dell'islam tra noi, dell'islam in Europa.
Noi e l'Islam (Discorso di S. Ambrogio - Milano, 6.12.1990)
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Raffaele Nappi
Di recente, Crema è salita alla ribalta per le controversie legate alla presenza di profughi in una struttura diocesana e per la lettera scritta al riguardo dal vescovo Oscar Cantoni. Per completare il quadro di questa realtà, vale la pena di leggere la lettera di uno degli ospiti della casa di accoglienza della Caritas. Leonardo è uno degli ospiti della casa di accoglienza Giovanni Paolo II, ai Sabbioni. Pochi giorni fa ha raccolto i suoi pensieri in una lettera (qui il testo integrale), in cui racconta la sua “vera presa di coscienza”: il momento in cui presso la struttura di via Toffetti sono arrivati i profughi e rifugiati sbarcati a Lampedusa. “Voglio riportare l’esperienza di un egiziano con cui condivisi in seguito la stanza – scrive Leonardo – un sedicenne, di religione cristiano-ortodossa”.
ACCOGLIERE ED ACCOGLIERSI
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LAVORO, cammino di santità. Riflessioni: Parole di San Josemaría
Novena per il Lavoro a san Josemaría Escrivá
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L’indagine a supporto della campagna “Anche le parole possono uccidere” è stata realizzata da SWG nell’ottobre 2014 attraverso una rilevazione demoscopica con metodo CAWI, su un campione di 706 italiani maggiorenni. La campagna sarà veicolata in forma di locandine in oltre 10mila parrocchie, oratori e scuole. ‘Le parole possono uccidere’ vuole essere la prima iniziativa di altre, raccolte sotto il concept #migliorisipuò, con l’obiettivo di promuovere una comunicazione sociale di qualità, che possa affrontare nel tempo temi di rilevanza pubblica e per promuovere una nuova cultura e sensibilità sociale, stimolando il cambiamento.
Progetto di Social Media Advertising: “#migliorisipuò”
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Raffaele Nappi
I prodotti Herbalife sono noti per la loro qualità ed efficacia. Per mantenere la nostra posizione di leader nel mondo nel campo della nutrizione, continuiamo a realizzare prodotti innovativi e formulati scientificamente in conformità con le normative più rigorose in materia di ricerca, sviluppo e produzione. Per una consulenza nutrizionale con relativa valutazione del benessere, o semplicemente per ricevere ulteriori chiarimenti sul tema, il contatto mail è: cristina.saponaro@gmail.com
Catalogo Herbalife 2014
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Raffaele Nappi
Effectiveness is often referred to as doing the right thing, while efficiency is doing things right. Effectiveness is an external measure of process output or quality.
Doing the Right Things Right
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Raffaele Nappi
Raccolta dei testi delle udienze generali di papa Francesco dal 9 aprile al 11 giugno 2014, riguardanti le catechesi sui doni dello Spirito Santo Un ringraziamento a CATECHISTI 2.0 http://www.catechistaduepuntozero.it/
I doni dello spirito santo - Udienze di papa Francesco
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Raffaele Nappi
Musica, teatro, danza, testimonianze e preghiere si uniranno per dare vita a un moderno sacro dramma nel cuore di Milano. Un grande evento di arte e di fede con la partecipazione dell 'Arcivescovo, cardinale Angelo Scola e animato da protagonisti della cultura e dello spettacolo. Giovedì 8 maggio alle ore 21, in piazza Duomo, andrà in scena “Venite a vedere questo spettacolo”. Sul palco montato sul sagrato della Cattedrale, diretti dalla regia di Andrea Chiodi, si alterneranno il critico d 'arte Philippe Daverio, lo scrittore Luca Doninelli, gli attori Massimo Popolizio, Pamela Villoresi e Giacomo Poretti, il cantautore Davide Van de Sfroos , il tenore Vittorio Grigòlo e il busker Marco Sbarbati. E poi ancora l 'orchestra giovanile Futurorchestra e il coro Song voluti da Claudio Abbado. Gemma Capra Calabresi, intervistata dal giornalista Michele Brambilla, porterà la sua testimonianza di fede e perdono.
«Venite a vedere questo spettacolo» Milano piazza Duomo, 8 maggio 2014 ore 21
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Raffaele Nappi
Questo è il nostro Ideale: Gesù crocefisso e abbandonato in noi e fuori di noi, nel mondo intero, da sollevare e confortare. La nostra piccola esperienza ci dice che non c’è vita cristiana se non in coloro che si consacrano alla croce, perché la nostra esperienza non è che una delle innumerevoli attuazioni della parola di Gesù: "Chi vuol venire... prenda la sua croce e mi segua". -- Chiara Lubich - Movimento dei Focolari.
Gesù crocifisso e abbandonato
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Raffaele Nappi
Articolo di Mauro Magatti sul Corriere della Sera del 12 aprile 2014
La società delle differenze non equivalenti
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Raffaele Nappi
di Chiara Giaccardi Custodire e coltivare i beni di comunità Superare la frammentazione e la passività, produrre 'valore contestuale': rimettere in relazione moneta, servizi, legami, significati. Valorizzare elementi di 'capacitazione', attivare riconoscimento e partecipazione. Ripensare il welfare uscendo da impasse pubblico/privato per un modello a tre pilastri: pubblico, privato e civile. Potenziare il civile come luogo di apporto contributivo (per fronteggiare i nuovi bisogni, vedi rapporto Caritas)
La povertà oggi: sintomo, metodo, profezia
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SPAZIO DI INCONTRO NELLA FEDE, RIVOLTO A PERSONE SEPARATE, DIVORZIATE O CHE VIVONO NUOVE UNIONI
Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito
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Raffaele Nappi
Articolo di M.E. Gandolfi dalla rivista: "Il Regno" Caro papa Francesco, grazie! Si potrebbe sintetizzare così il sentimento generale e condiviso di chi ha deciso di rispondere al questionario preparatorio per il Sinodo straordinario sulla famiglia che si celebrerà nel prossimo ottobre, e di farlo avere alla Segreteria vaticana tramite la nostra rivista, che ha lanciato ai lettori l’iniziativa chiamandola «Aiuta il papa ad ascoltare la Chiesa».
Prime riflessioni dai questionari del Sinodo sulla famiglia
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di Miguel Delgado Galindo Sottosegretario del Pontificio Consiglio per i Laici --------------------------- Durante il Pontificio Consiglio per i Laici nel 2008, Benedetto XVI pronunciò queste parole: «I movimenti ecclesiali e le nuove comunità sono una delle novità più importanti suscitate dallo Spirito Santo nella Chiesa per l’attuazione del Concilio Vaticano II. Si diffusero proprio a ridosso dell’assise conciliare, soprattutto negli anni immediatamente successivi, in un periodo carico di entusiasmanti promesse, ma segnato anche da difficili prove. Paolo VI e Giovanni Paolo II seppero accogliere e discernere, incoraggiare e promuovere l’imprevista irruzione delle nuove realtà laicali che, in forme varie e sorprendenti, ridonavano vitalità, fede e speranza a tutta la Chiesa»
La recezione del concilio vaticano ii nei movimenti ecclesiali
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Raffaele Nappi
Alcune pagine su Chiara Amirante estratte dal numero di gennaio della rivista: "Credere" ed il primo capitolo del libro: "E gioia Sia" con prefazione di Lorella Cuccarini. Quando si cade nell’abisso della disperazione è possibile risorgere a vita nuova e credere ancora nel futuro? Chiara Amirante – da vent’anni in prima linea con la comunità “Nuovi Orizzonti” per aiutare giovani e persone che vivono disagi di ogni genere – ne è convinta: nella sua lotta quotidiana a sostegno di chi soffre, ha incontrato ragazzi sbandati, alcolisti, barboni, disoccupati, manager affermati ma infelici, e tante persone impaurite e sole, che patiscono il peso di una società[...] Quando si cade nell’abisso della disperazione è possibile risorgere a vita nuova e credere ancora nel futuro? Chiara Amirante – da vent’anni in prima linea con la comunità “Nuovi Orizzonti” per aiutare giovani e persone che vivono disagi di ogni genere – ne è convinta: nella sua lotta quotidiana a sostegno di chi soffre, ha incontrato ragazzi sbandati, alcolisti, barboni, disoccupati, manager affermati ma infelici, e tante persone impaurite e sole, che patiscono il peso di una società disumanizzata che ha smarrito la preziosità delle relazioni autentiche. Molti di loro sono riusciti a cambiare vita e a rinascere.In questo dialogo diretto e interlocutorio con il lettore – ricco di condivisioni personali – l’autrice invita a intraprendere un percorso di crescita interiore per vincere le proprie paure, le assuefazioni a droghe e sostanze, le tante forme nocive di dipendenza dal giudizio altrui, le sfide quotidiane che impone la crisi economica e culturale del nostro Paese e dell’intero Occidente.In ognuno di noi c’è un potenziale inespresso – ci confida Chiara – e la felicità dipende da come decidiamo di utilizzarlo per non fuggire di fronte a tutto ciò che di doloroso e meraviglioso la vita ci regala.
Chiara amirante e gioia sia - Il libro
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Raffaele Nappi
dal "Sole 24 ore"
Uomo-Donna, testa a testa
Uomo-Donna, testa a testa
Raffaele Nappi
Quando si ha l'opportunità di accorgersi veramente del valore assoluto di un figlio, difficilmente si riesce a dimenticare il valore di ogni persona. Quando si ha la possibilità di vivere l'alleanza con Dio, il far coppia con Lui, allora si riconosce ogni vita umana, e non solo quella dei nostri familiari, come scaturita dal progetto di Dio: «Domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo, ad ognuno di suo fratello» (Gn 9,5). Ogni persona viene affidata da Dio non solo ai propri genitori, ma anche alla paternità spirituale di tutti coloro che avranno modo di entrare in contatto con lei. Coloro che incontro nella mia vita mi sono affidate. Le persone con cui ho l’occasione di stabilire relazioni, Dio vuole che le consideri in un certo senso «miei figli». E non solo coloro che per la giovane età potrebbero essere veramente figli, ma anche chi è coetaneo o addirittura anziano, bisognoso però della nostra paternità spirituale per crescere nella sua pienezza di figli di Dio. (da "La fecondità degli sposi oltre la fertilità", di Renzo Bonetti, ed. San Paolo)
La famiglia genera la vita
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Raffaele Nappi
Qual è il primo comandamento? Quello dell’idolatria! Siamo idolatri perché cerchiamo la vita (quindi divinizziamo) esagerando l’importanza di cose e persone che non ci possono dare quello che chiediamo. Questo è fonte di infelicità per noi e di violenza e incomunicabilità nelle relazioni con gli altri. Per tutti gli altri comandamenti si procede con lo stesso tono: si scavalca l’interpretazione semplificata (pur vera) del comandamento di Dio e ne si annuncia il significato profondo, spesso sorprendente. Il secondo comandamento non è solo la proibizione di bestemmiare, è un invito a invocare il nome di Dio con verità, ad entrare in rapporto totalizzante con Lui. Il terzo comandamento non è solo l’imperativo di andare a messa la domenica, ma l’annuncio che esiste il vero riposo che non dipende dalle circostanze favorevoli ma dall’amare e conoscere la volontà di Dio. Il quarto comandamento non impone di credere che i genitori hanno sempre ragione ma l’annuncio che esiste una Paternità divina che dà senso e dignità ad ogni paternità terrena. Il quinto comandamento è la descrizione dell’essenza di una nuova vita, descrive quali sono gli atti tipici di questa nuova natura: gli atti dell’amore. Non uccidere quindi non si riferisce solo al togliere la vita fisica ma, secondo l’esegesi di Gesù, a quel santo debito di amore che tutti abbiamo nei confronti di tutti, compresi i nostri nemici. Poi il decalogo insegna come questo amore si concretizza: si tratta di amare con il corpo (sesto comandamento) e di amare con beni (settimo comandamento). L’ottavo comandamento invita, in questa prospettiva, a considerare in modo più completo ed esistenziale il problema della verità: non si tratta solo di dire la verità ma di essere veri, dare testimonianza con tutto ciò che siamo e facciamo a favore della bontà e dell’amore di Dio Padre. Gli ultimi due comandamenti, che a molti sembrano una specie di appendice trascurabile, diventano la chiave di volta di tutto il percorso, unificandosi nel comandamento non desiderare. Esso ci inchioda tutti ad un problema insormontabile: anche qualora riuscissimo a controllare i nostri comportamenti per conformarci alla legge, il nostro cuore smetterebbe di desiderare il male? Ma apre gli ascoltatori all’opera santificatrice dello Spirito, al desiderio nuovo di una vita santa.
Il decalogo nella catechesi: perché puntare sui dieci comandamenti?
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Raffaele Nappi
«In fondo l’“amore” è un’unica realtà, seppur con diverse dimensioni; di volta in volta, l’una o l’altra dimensione può emergere maggiormente. Dove però le due dimensioni si distaccano completamente l’una dall’altra, si profila una caricatura o in ogni caso una forma riduttiva dell’amore». BENEDETTO XVI Estratto da: L. Bruni (2006), Reciprocità. Dinamiche di cooperazione, economia e società civile, Mondadori, Milano.
RECIPROCITÀ di Luigino BRUNI
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Raffaele Nappi
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