I^ sessione laboratorio organizzato da Itis Hertz,Itic Lattanzio-Divittorio e Liceo Francesco d'Assisi di Roma con la collaborazione di Seniores Italia Lazio
La documentazione. Dal catalogo alla multimedialitàanafesto
L'evoluzione dell'Archivio Nazionale di Buone Pratiche Didattiche GOLD (Global On line Documentation, http://gold.indire.it/).
Documentare le buone pratiche didattiche con tecniche archivistiche, con la multimedialità e con le tecnologie del Web 2.0.
Una documentazione "generativa" per la diffusione della cultura della documentazione in ambienti di knowledge management.
La documentazione dal catalogo alla multimedialitàanafesto
L'evoluzione dell'Archivio Nazionale di Buone Pratiche Didattiche GOLD (Global On line Documentation, http://gold.indire.it/).
Documentare le buone pratiche didattiche con tecniche archivistiche, con la multimedialità e con le tecnologie del Web 2.0.
Una documentazione "generativa" per la diffusione della cultura della documentazione in ambienti di knowledge management.
La documentazione. Dal catalogo alla multimedialitàanafesto
L'evoluzione dell'Archivio Nazionale di Buone Pratiche Didattiche GOLD (Global On line Documentation, http://gold.indire.it/).
Documentare le buone pratiche didattiche con tecniche archivistiche, con la multimedialità e con le tecnologie del Web 2.0.
Una documentazione "generativa" per la diffusione della cultura della documentazione in ambienti di knowledge management.
La documentazione dal catalogo alla multimedialitàanafesto
L'evoluzione dell'Archivio Nazionale di Buone Pratiche Didattiche GOLD (Global On line Documentation, http://gold.indire.it/).
Documentare le buone pratiche didattiche con tecniche archivistiche, con la multimedialità e con le tecnologie del Web 2.0.
Una documentazione "generativa" per la diffusione della cultura della documentazione in ambienti di knowledge management.
La competenza è l' insieme, riconosciuto e provato,delle rappresentazioni, conoscenze, capacità e comportamenti mobilizzati e combinati in maniera pertinente in un contesto dato.
Paper prepared for CONVEGNO “FORMAZIONE OUTDOOR IN ITALIA 1991-2011 - Sestri Levante, where I've been chairman in the session "Rielaborazione dell’esperienza: diversi stili, diversi risultati"
Le slide sono un estratto del corso online sui metodi di discussione, mirati a favorire la partecipazione attiva degli studenti e favorire un apprendimento signiticativo.
Luciano Mariani - Il lato nascosto della competenza: dal prodotto al processoLuciano Mariani
Lo scopo principale di questo contributo è di sostenere la tesi che lo sviluppo di una competenza implica e richiede un’esplorazione e una consapevolezza dei processi sottostanti i compiti attraverso i quali la competenza stessa viene sviluppata e valutata. In altre parole, oltre a che cosa ci si attende che una persona sappia e sappia fare, è importante rendersi conto di chi sia questa persona, di come proceda nell’apprendimento e di dove e perché sia chiamata ad esprimere la competenza in questione.
Questa esplorazione è tanto più necessaria perché, da un lato, si possa incoraggiare il trasferimento delle conoscenze e delle capacità dal contesto originale di apprendimento ad altre situazioni, e perché, dall’altro lato, si possa prendere in carico la sfida delle differenze individuali. Così, stili di apprendimento, intelligenze, attitudini, convinzioni, atteggiamenti e motivazioni, che tanto spesso condizionano la scelta e l’uso di opportune strategie, possono essere rivalutati come parte integrante, non più solo “nascosta”, del processo formativo.
La gestione di una rete così complessa di relazioni richiede una capacità di autoregolazione che può essere favorita da approcci didattici che, partendo dall’esperienza, facciano leva sulla metacognizione per far verbalizzare e socializzare la riflessione sulle pratiche. In tal modo, l’accresciuta consapevolezza della natura degli oggetti di studio, dei processi di apprendimento e di se stessi in quanto persone che imparano può aiutare a capire che, più che possedere una competenza, competenti si è.
Augmented Didactics - Teach the Teacher Edition
Why APPs are important for Education
(consciousness, multiple intelligence, disruptive innovation in educational and evaluation solutions)
How to Implement Educational Tools and Processes merging digital and traditional solutions
Progetto Autismo 2011-2012
6 settembre
Carolina Coco, Raffaele Ettrapini, Ulisse Paolini, Michela Zaninelli
Laboratorio di Osservazione e Diagnostica Funzionale
La competenza è l' insieme, riconosciuto e provato,delle rappresentazioni, conoscenze, capacità e comportamenti mobilizzati e combinati in maniera pertinente in un contesto dato.
Paper prepared for CONVEGNO “FORMAZIONE OUTDOOR IN ITALIA 1991-2011 - Sestri Levante, where I've been chairman in the session "Rielaborazione dell’esperienza: diversi stili, diversi risultati"
Le slide sono un estratto del corso online sui metodi di discussione, mirati a favorire la partecipazione attiva degli studenti e favorire un apprendimento signiticativo.
Luciano Mariani - Il lato nascosto della competenza: dal prodotto al processoLuciano Mariani
Lo scopo principale di questo contributo è di sostenere la tesi che lo sviluppo di una competenza implica e richiede un’esplorazione e una consapevolezza dei processi sottostanti i compiti attraverso i quali la competenza stessa viene sviluppata e valutata. In altre parole, oltre a che cosa ci si attende che una persona sappia e sappia fare, è importante rendersi conto di chi sia questa persona, di come proceda nell’apprendimento e di dove e perché sia chiamata ad esprimere la competenza in questione.
Questa esplorazione è tanto più necessaria perché, da un lato, si possa incoraggiare il trasferimento delle conoscenze e delle capacità dal contesto originale di apprendimento ad altre situazioni, e perché, dall’altro lato, si possa prendere in carico la sfida delle differenze individuali. Così, stili di apprendimento, intelligenze, attitudini, convinzioni, atteggiamenti e motivazioni, che tanto spesso condizionano la scelta e l’uso di opportune strategie, possono essere rivalutati come parte integrante, non più solo “nascosta”, del processo formativo.
La gestione di una rete così complessa di relazioni richiede una capacità di autoregolazione che può essere favorita da approcci didattici che, partendo dall’esperienza, facciano leva sulla metacognizione per far verbalizzare e socializzare la riflessione sulle pratiche. In tal modo, l’accresciuta consapevolezza della natura degli oggetti di studio, dei processi di apprendimento e di se stessi in quanto persone che imparano può aiutare a capire che, più che possedere una competenza, competenti si è.
Augmented Didactics - Teach the Teacher Edition
Why APPs are important for Education
(consciousness, multiple intelligence, disruptive innovation in educational and evaluation solutions)
How to Implement Educational Tools and Processes merging digital and traditional solutions
Progetto Autismo 2011-2012
6 settembre
Carolina Coco, Raffaele Ettrapini, Ulisse Paolini, Michela Zaninelli
Laboratorio di Osservazione e Diagnostica Funzionale
2. 2
1^Sessione
La sola persona che sia stata “educata” è la
persona che ha imparato come si impara.
La persona che ha imparato come adattarsi e
cambiare.
La persona che si è resa conto che nessuna
conoscenza è sicura, che solo il processo di
cercare la conoscenza dà una base di sicurezza.
Carl Rogers, Freedom to Learn
3. 3
1^Sessione
LEGGENDE METROPOLITANE
L’alternanza si può fare soltanto
• fuori dall’istituto scolastico
• durante l’anno scolastico
• grazie al lavoro dei soli responsabili
SENZA
• definire le competenze attese ed i loro descrittori
• coinvolgere gli animatori digitali
• modificare i programmi e la didattica
4. 4
1^Sessione
COSA FAREMO OGGI
• PAMOR
• Il CONTESTO
• ORGANIZZAZIONE LAVORI
• L’ALTERNANZA NELLA NUVOLA
• RISULTATI QUESTIONARI
• COMPITI PRIMA DEL PROSSIMO
INCONTRO(iscrizione piattaforma, quaderno
apprenditore)
14. 14
1^Sessione
0rganizzazione lavoro
SESSIONE ARGOMENTI
Avvio
Programma e Presentazione, Aspettative, Metodo, Organizzazione, Regole,
Contesto, Organizzazione percorso, L’ALTERNANZA NELLA NUVOLA, risultati dei
questionari, quaderno apprenditore,
Organizzazione del lavoro
Scelta del tema e gruppi, come organizzo il gruppo di lavoro, criteri successo x
prestazione ed apprendimento, strumenti (contratto apprendimento, scelta
ruoli, tempistica)
Presentazione risultati Presentazione (15') risultati ogni gruppo e griglie di osservazione
Analisi retrospettiva Linea del tempo, la gara degli artefatti, i poster, verifica quaderno apprenditore
Valutazione lavoro svolto
Acquisizioni, Didattica, Interventi migliorativi, Organizzazione, Soddisfazione
e questionario valutazione
15. 15
1^Sessione
Un’esperienza di cui sono
orgoglioso1)Descrivi una tua esperienza come mappa mentale
(lavoro,sociale,sport,scuola, amici , amore,.....)
15
16. 16
1^Sessione
Un’esperienza di cui sono orgoglioso
2)Scrivi:
*abilità,competenze mostrate
*attitudini
*difficoltà affrontate
*emozioni provate
16
18. 18
1^Sessione
Percorsi
1)Tradizionale: ascolto le lezioni,studio il libro,faccio gli esercizi
2)Autogestito:
autovalutazione
definizione obiettivi individuali e di gruppo
lavoro di gruppo autogestito
analisi retrospettiva
valutazione complessiva
19. 19
1^Sessione
UN PERCORSO INDIMENTICABILE
• AUTOVALUTAZIONE Competenze,conoscenze,atteggiamenti ed abilità+criteri ed
indicatori di successo
• SPERIMENTAZIONE situazioni caratteristiche (percezione altri, negoziazione,
motivazione, trasmissione conoscenze)
• ANALISI RISULTATI sulla base dei criteri ed indicatori definiti all’inizio del corso
19
21. 21
1^Sessione
TRE FASI
PRIMA
valuta/impegnaTi/programma
AUTOVALUTAZIONE STILI
PAMOR
(Presentazione,Aspettative,
Metodo, Organizzazione, Regole)
Scelta della iniziativa
Selezione dei gruppi
Obiettivi SMARTER (Specifici,
Misurabili, Rilevanti, Tracciabili,
Entusiasmanti, Remunerativi)
Criteri e Indicatori di Successo
Contratto d’apprendimento
Organizzazione gruppi
Progettazione lavoro di gruppo
SECONDA
agisci
Svolgimento lavoro di gruppo
Apprendimento on line,
collaborativo e blended
Prime bozze dei progetti
TERZA
condividi/valuta
Presentazione prodotti
e di video illustrativo 5’
Autovalutazione
Analisi Retrospettiva
Valutazione del corso
ADIOS (Acquisizioni,
Didattica,
Idee per migliorare,
Obiettivi, Soddisfazione)
23. 23
1^Sessione
Obiettivi
• Fornire un inquadramento operativo per le scelte delle
persone operanti nella economia globalizzata della
conoscenza
• Sperimentare alcune situazioni caratteristiche del lavoro di
gruppo
• Sensibilizzare all’apprendimento per tutta la vita
23
26. 26
1^Sessione
UN PERCORSO
INDIMENTICABILE
• AUTOVALUTAZIONE Competenze,conoscenze,atteggiamenti
ed abilità+criteri ed indicatori di successo
• SPERIMENTAZIONE situazioni caratteristiche (percezione altri,
negoziazione, motivazione, trasmissione conoscenze)
• ANALISI RISULTATI sulla base dei criteri ed indicatori definiti
all’inizio del corso
26
30. 30
1^Sessione
L’ALTERNANZA NELLA NUVOLA
• L’Alternanza nella Nuvola è una piattaforma offerta da Seniores
Italia Lazio a tutti coloro che sono coinvolti nell’esperienze di
Alternanza Scuola-Lavoro in vista del superamento delle difficoltà
di avvio della nuova modalità di apprendimento e per ridurre gli
abbandoni.
• L’apprendimento autogestito affidando alle persone la
responsabilità ed autonomia di cosa, come, quando e perché
imparare può, anzi deve, essere una competenza essenziale
delle persone per svolgere un attivo, positivo ruolo nel mondo del
lavoro e nella società, investita dalla economia delle conoscenze
globalizzate.
31. 31
1^Sessione
I link
INDICE DEBITI IL TEAM L’APPROCCIO
PERCORSO
PROGETTARE
SUCCESSO
COMPETENZE
& FUTURO
TUTOR
COMITATI
SCIENTIFICI
ANIMATORE
DIGITALE
LOGISTICA
DIFFICOLTA’
TEACHING
NOTES
DOCUMENTI SITI
VIDEO APPLICATIVI STRUMENTI PIATTAFORMA
FAC-SIMILI CONDIVISIONI
E-BOOK
SPUNTI
35. 35
1^Sessione
UDITIVA ( A ) Maggiore coscienza delle
"immagini uditive"
CARATTERISTICHE • Ricevere informazioni di lavoro nei formati "uditivi"
(es.: conversazioni, discussioni, messaggi vocali di posta,
nastri, audio, telefonate, ...)
• Acquisire esperienze e recepire eventi descritti con un
linguaggio "uditivo"
(es. : Ciò mi "suona" magnifico, posso "sentire" ciò che mi
stai dicendo, "ascoltiamo"la tua spiegazione, ...)
• Creare un proprio pensiero costruito sulla base di
"immagini uditive"
(es.: propensione a produrre un "dialogo interno"nella
mente, ascoltare la musica preferita con attenzione ai
cambiamenti di tono, tendenza a ripetere parole, frasi,
suoni, toni, ecc. finché non sono immessi nella memoria)
MODALITÀ' SENSORIALE PREFERITA
36. 36
1^Sessione
MODALITÀ' SENSORIALE PREFERITA
VISIVA ( V )
Maggiore coscienza delle
"immagini visive"
CARATTERISTICHE • Ricevere informazioni di lavoro per mezzo di formati visivi
(es.: diagrammi, grafici, note, posta elettronica, fax, video,
lucidi,...)
• Acquisire esperienze e recepire eventi descritti con un
linguaggio ricco di termini "visivi"
(es. : Posso "vedere" questo, che "idea brillante", ciò ha
"colorito" la mia opinione, ...)
• Creare un proprio pensiero costruito sulla base di
"fotografie mentali" di persone, eventi, ......
Una specie di "film della mente"
37. 37
1^Sessione
CINESTESICA ( K )
Maggiore coscienza delle
"immagini cinestesiche"
CARATTERISTICHE
• Ricevere informazioni di lavoro nei formati "cinestesia”
(es.: dimostrazioni di un prodotto, di un servizio ...)
• Acquisire la descrizione di eventi ed esperienze con un linguaggio
cinestesico
(es. : Posso "entrare in contatto" con questo, puoi ”afferrare il
concetto?"...)
• Creare un proprio pensiero costruito sulla base di sensazioni e
sentimenti percepiti a "livello viscerale".
• Essere coscienti delle "emozioni" e dei cambiamenti di umore
(es. : rimurginare gli eventi nello stomaco, camminare
nervosamente quando si pensa, sentirsi consapevoli delle tensioni
e dei movimenti del proprio corpo, percepire la vicinanza degli
altri, le relazioni di spazio, ...)
• La modalità d'apprendimento preferenziale è di ripetere
mentalmente i movimenti e le sensazioni ciò che si sta cercando
d'imparare e di fare almeno una "prova" prima del "debutto“.
MODALITÀ' SENSORIALE PREFERITA
39. 39
1^Sessione
CARATTERISTICHE DEL PROCESSO
«SERIALE»
CARATTERISTICHE DEL PROCESSO
«PARALLELO»
Attenzione ai dettagli Attenzione al quadro più generale
Focalizzazione l’attenzione su un
singolo compito
Focalizzare l’attenzione su più
compiti alla volta
Eseguire un compito dopo l’altro un
passo per volta
Eseguire più compiti per volta
Finire un compito prima di iniziarne
un altro
Completare un compito con diverse
interruzioni
Abilità nel costruire passo passo una
logica di analisi
Abilità nell’eseguire una analisi su
più livelli
Dominanza dell’emisfero sinistro Dominanza dell’emisfero destro
Le espressioni colloquiali
comprendono:
Le espressioni colloquiali
comprendono:
chi conta i ceci, chi è fissato per i
dettagli, chi è ben organizzato.
una persona a trecentosessanta
gradi, un visionario, uno scervellato.
STILI DI PENSIERO
41. 41
1^Sessione
ESEMPI DI SEQUENZE (1)
Visivo-Seriale-Cinestesico
• Tende a prestare attenzione alle parole scritte, ai numeri, alle
cifre e ad altre dettagliate immagini visive
• Organizza le immagini nella sua testa in dettaglio e controlla il
compito una volta che lo ha completato
• Il mondo attorno a lui/lei è nitido e fisicamente ordinato
• Quando le cose non gli sembrano corrette diventano tesi e si
scaricano con attività fisiche e discutono dei loro sentimenti e
su come reagiscono a ciò
• Tentano di fissare ciò che vedono attraverso cambiamenti
fisici
42. 42
1^Sessione
ESEMPI DI SEQUENZE (2)
Uditivo-Seriale-Visivo
• Tende a prestare attenzione alle parole dette, agli idiomi, alle
frasi, ai detti, alla grammatica e ad altre dettagliate immagini
uditive
• Tende a correggere qualcuno il cui discorso non è
grammaticalmente corretto
• Organizza il suo pensiero attuando un dialogo interno che
consiste in dettagliate conversazioni e in ripetizioni di parole o
frasi
• Si esprime attraverso specifiche note, appunti e lettere,
prestando attenzione alle parole scritte.
43. 43
1^Sessione
APPLICAZIONI
• Regola 1:
– «Il mio modo di esprimermi si adatta al tuo modo di
percepire?»
• Regola 2:
– «Il tuo modo di esprimerti si adatta al mio modo di
percepire?»
49. 49
1^Sessione
Concreto
Adattativo Divergente
Concreto
Aspetti dominanti: • esperienza concreta
• sperimentazione attiva
Aspetti dominanti: • esperienza concreta
• osservazione riflessiva
Punti di forza: • capacità realizzativa
• pianificazione
• coinvolgimento in nuove esperienze
• ricerca di opportunità
• assunzione di rischio
• azione
Punti di forza: • abilità immaginativa
• consapevolezza del significato e dei valori
Divergente • considerazione di situazioni concrete da
più punti di vista
• generazione di idee e soluzioni
alternative
• pensiero parallelo
Adattativo • capacità di adattarsi ai cambiamento delle
situazioni circostanti
Caratteristiche delle
persone:
• conoscenze fondate sul ragionamento
intuitivo (prove ed errori)
• ricerca di informazioni delegata anche ad
altri
• a proprio agio con le persone
• spesso impazienti e pressanti
Caratteristiche delle
persone:
• interesse alle relazioni interpersonali
• tendenza all'immaginazione
• sensibilità agli aspetti affettivi delle
situazioni
Es.:manager,responsabilidifunzionioperative, ... Ex.: consulenti,professionisti,addettialpersonale...
Astratto
Convergente Assimilativo
Astratto
Aspetti dominanti: • concettualizzazione astratta
• sperimentazione attiva
Aspetti dominanti: • concettualizzazione
• osservazione riflessiva
Punti di forza: • soluzione dei problemi
• presa di decisioni
• applicazione pratica di idee
• conoscenza fondala sul ragionamento
deduttivo e focalizzazione su problemi
specifici
Punti di forza: • ragionamento induttivo
• capacità di creare modelli teorici
Assimilativo • assimilazione di più osservazioni in una
spiegazione integrata
Convergente • ricerca della soluzione unica, la sola risposta
corretta e più efficiente per il problema
Caratteristiche delle
persone:
• tendenza al controllo delle emozioni
• preferenza nel trattare problemi tecnici più
che affrontare situazioni sociali ed
interpersonali
Caratteristiche delle
persone:
• minor orientamento alle persone
• maggiore attenzione ai concetti e all'idee
valutate non in base a criteri di praticità
quanto di precisione icorica
50. 50
1^Sessione
STILE CONVERGENTE
• Lo stile convergente è fondato prevalentemente sulle abilità di
concettualizzazione astratta e sperimentazione attiva.
• Punti di forza di questo approccio sono la soluzione di
problemi, la presa di decisioni e l'applicazione pratica di idee.
• Il termine convergente viene utilizzato perché una persona
con questo stile sembra produrre risultati migliori nelle
situazioni in cui vi è una sola risposta corretta o una soluzione
unica ad un problema.
• In questo stile la conoscenza è organizzata in modo tale che,
attraverso il ragionamento deduttivo, essa può venire
localizzata su problemi specifici.
• Le ricerche hanno mostrato che le persone con questo stile
sono controllate nell'espressione delle loro emozioni. Esse
preferiscono trattare problemi tecnici piuttosto che dover
affrontare situazioni sociali o interpersonali
51. 51
1^Sessione
STILE DIVERGENTE
• Lo stile divergente enfatizza l'esperienza concreta e la
osservazione riflessiva. i punti di forza di questo orientamento
sono l'abìlità immaginativa e la consapevolezza dei significati
e dei valori.
• La principale capacità adattiva collegata a questo stile di
apprendimento consiste nel considerare le situazioni concrete
da numerosi punti di vista e nell'organizzare le diverse
relazioni in un tutto significativo. Privilegia l'osservazione
piuttosto che l'azione.
• Lo stile è denominato divergente perché le persone che lo
condividono danno prestazioni migliori nelle situazioni che
richiedono generazione di idee e soluzioni alternative.
• Le persone orientate alla divergenza sono interessate alle
relazioni interpersonali e tendono ad essere immaginative e
sensibili agli aspetti affettivi delle situazioni.
52. 52
1^Sessione
STILE ASSIMILATIVO
• Lo stile assimilativo le capacità di apprendimento dominanti
sono la concettualizzazione e l'osservazione riflessiva.
• I punti di forza di questo orientamento sono il ragionamento
induttivo, la capacità di creare modelli teorici e di assimilare
osservazioni disparate in una spiegazione integrata.
• Come per lo stile convergente, questo orientamento è meno
localizzato sulle persone e più sui concetti e sulle idee. Queste
ultime, tuttavia, non sono valutate, in questo orientamento,
in base al loro valore pratico ma piuttosto in base alla loro
fondatezza teorica ed alla loro precisione.
53. 53
1^Sessione
STILE ADATTIVO
• Lo stile adattivo enfatizza l'esperienza concreta e la
sperimentazione attiva.
• I punti di forza di questo orientamento sono la capacità
realizzativa, di pianificazione e di coinvolgimento in nuove
esperienze.In questo orientamento è dominante la ricerca di
opportunità, l'assunzione di rischio e l'azione.
• Lo stile viene denominato adattivo perché è più adeguato per
quelle situazioni in cui le persone devono adattarsi al
cambiamento delle situazioni circostanti.
• Nelle situazioni in cui la teoria o i piani non coincidono con i fatti,
le persone con uno stile adattivo tendono ad abbandonare i piani
o la teoria (al contrario di coloro che condividono lo stile
assimilativo che tendono a trascurare o a riesaminare i fatti).
• Gli individui con questo orientamento tendono a risolvere i
problemi in modo intmtivo, per prove ed errori, ricorrendo, per le
informazioni di cui necessitano, ad altre persone piuttosto che
affidandosi alla loro capacità di analisi. Sono a proprio agio con le
persone ma sono spesso considerati impazienti e pressanti.
55. 55
1^Sessione
I COMPORTAMENTI
NELLE ORGANIZZAZIONI
• CONSIGLIARE: Ottenere e distribuire informazioni
• INNOVARE: Creare e sperimentare nuove idee
• PROMUOVERE: Cercare nuove possibilità e persuadere gli altri
• SVILUPPARE: Valutare e sperimentare l'applicabilità di nuovi
approcci
• ORGANIZZARE: Stabilire e implementare modi e mezzi di far
funzionare le cose
• PRODURRE: Operare con i sistemi e le procedure prestabilire
su base regolare
• VERIFICARE: Controllare che i sistemi funzionino
• MANTENERE: Assicurarsi che gli standard e le procedure
vengano rispettati.
59. 59
1^Sessione
RELATORI - CONSULENTI
Preferiscono e reagiscono
particolarmente bene a:
Non amano e reagiscono
negativamente a:
• Approcci flessibili
• Sviluppo delle relazioni
• Cooperazione piuttosto di
confronto
• Riconoscimento e ringraziamenti
personali
• Armonia e consenso
• Situazioni che permettono loro di
esprimere le loro preoccupazioni
• Situazioni dove ci si focalizza sui
fatti piuttosto che sulle emozioni
• Situazioni dove si mette loro
fretta e dove hanno l'impressione
di essere male informati
• Manager che fanno economia di
verità o che sembrano poco
sinceri
Lavorando con un Relatore-Consulente è consigliabile stare molto attenti
agli orari ed alle scadenze
60. 60
1^Sessione
* *
38
CREATORI - INNOVATORI
Preferiscono e reagiscono
particolarmente bene a:
Non amano e reagiscono
negativamente a:
• Possibilità di esplorare idee
• Persone entusiaste
• Persone che sono al corrente
della situazione e capiscono al
volo i concetti
• Riconoscimenti e ringraziamenti
personali
• I manager che tollerano la loro
mancanza di struttura
• Eccessiva struttura
• Scadenze brevi o non ragionevoli
• Pensiero convergente, un passo
dopo l'altro
Lavorando con un Creatore- Innovatore è utile riassumere le decisioni e le
istruzioni per scritto
61. 61
1^Sessione
ESPLORATORI - PROMOTORI
Preferiscono e reagiscono
particolarmente bene a:
Non amano e reagiscono
negativamente a:
• Opportunità di esplorare idee
• Possibilità di parlare
• Manager entusiasti
• Discussioni concentrate sulle
possibilità future
• La possibilità di essere flessibili
• Decisioni ed istruzioni riassunte
per scritto
• Situazioni che richiedono
attenzione ad una massa di
dettagli
• Situazioni dove le loro opinioni
vengono continuamente messe in
questione
• Discussioni concentrate sul
passato
Lavorando con un Esploratore - Promotore è utile controllare se le priorità
decise ieri sono ancora valide oggi
62. 62
1^Sessione
40
VALUTATORI - SVILUPPATORI
Preferiscono e reagiscono
particolarmente bene a:
Non amano e reagiscono
negativamente a:
• Manager e collaboratori ben
preparati
• Situazioni e questioni analizzate
bene e a fondo
• Discussioni che si basano sui fatti
• Comunicazioni chiare, logiche e
precise
• Persone che pensano in tutte le
direzioni
• Persone che parlano delle loro
opinioni invece che dei fatti
• Persone o situazioni speculative o
vaglie
• Situazioni che non producono un
risultato o che fanno loro perdere
del tempo
Lavorando con un Valutatore - Sviluppatore è utile aver pensato in
anticipo alle implicazioni pratiche delle vostre idee e pioposte
63. 63
1^Sessione
REALIZZATORI - ORGANIZZATORI
Preferiscono e reagiscono
particolarmente bene a:
Non amano e reagiscono
negativamente a:
• Manager professionali
• Persone metodiche
• Discussioni focalizzate sui fatti
• Scadenze, punti di riferimento e
persone
• Persone che fanno succedere le
cose
• Rapporti di lavoro e riassunti delle
azioni
• Critiche sul loro stile piuttosto che
sulle loro prestazioni
• Discussioni che ignorano i fatti
• L’ambiguità o una vasta scala di
opzioni
• Persone che non si attengono al
soggetto
• Persone die non danno
importanza ai fatti
Lavorando con un Realizzatore- Organizzatore è meglio essere ben
preparati
64. 64
1^Sessione
42
Preferiscono e reagiscono
particolarmente bene a:
Non amano e reagiscono
negativamente a:
• Persone che mettono l’enfasi sulla
struttura e le procedure
• Preavvisi scritti di tutti i
cambiamenti proposti
• Persone pratiche
• Persone consistenti
• Scadenze e risultati
• Persone che cambiano idea o che
non riescono a decidersi
• Persone che parlano troppo
• Compiti per i quali non riescono a
vedere un’applicazione pratica
FINALIZZATORI - PRODUTTORI
65. 65
1^Sessione
Preferiscono e reagiscono
particolarmente bene a:
Non amano e reagiscono
negativamente a:
• Comunicazioni scritte, memo e
agende formali
• Persone che incanalano le cose in
procedure sistematiche
• La possibilità di riflettere e poi
esporre i loro punti di vista
• I manager che curano i dettagli
• Le persone che pensano prima di
parlare
• Le persone che hanno "fatto i
compiti”
• Le persone pratiche
• Persone che si presentano senza
preavviso
• Sorprese
• Persone eccessivamente ottimiste
• Che si metta loro fretta
• I manager che si concentr ano sul
futuro a danno del presente
Lavorando con un Controllore - Ispettore è importante dare un preavviso
alle vostre esigenze e necessità
CONTROLLORI - ISPETTORI
66. 66
1^Sessione
SOSTENITORI - CONSERVATORI
Preferiscono e reagiscono
particolarmente bene a:
Non amano e reagiscono
negativamente a:
• Situazioni dove si mette l’enfasi
sulle relazioni personali
• Comunicazioni chiare e precise
• I manager che danno sostegno,
dando altrettanto valore alle per
sone che al compito
• Le persone che hanno i loro stessi
valori
• Le persone che li incoraggiano a
parlare
• Persone che ignorano i loro
sentimenti
• Manager che cambiano "tanto
per cambiare”
• Le persone che dominano le
conversazioni (soprattutto se non
portano nessun contributo)
Lavorando con un Sostenitore - Conservatore è importante assicurarsi di
aver ascoltato attentamente ogni obiezione che possa avere sui vostri
suggerimenti prima di implementarli