2. Vita
1. 1919 (Levi nasce a Torino da una famiglia ebraica)
2. 1934 (Iscrizione al liceo D'Azeglio)
3. 1941 (Laurea con lode nella facoltà di scienze)
4. 1943 (viene catturato e deportato dai nazisti)
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3. Opere
• Se questo è un uomo
Un'opera Dove Levi racconta la sua permanenza nel campo di
concentramento tramite un approccio quasi scientifico usato per
tentare di capire il movente che ha scatenato quella situazione
• La tregua
Un'opera dove viene raccontata l'epopea dello scrittore per far
ritorno nella sua terra natale.
• I sommersi e i salvati
Un testo degli ultimi anni dove vengono rielaborati degli
avvenimenti del periodo da deportato, in questo testo
Levi descrive le opinioni e sensazioni comuni a tutti i deportati
che sono riusciti a scappare dalle grinfie nemiche.
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4. Se questo è un uomo
Se questo è un uomo è il testo principe di Primo
Levi dove vengono raccontate le drammatiche
storie vissute all'interno del lager. Lo scopo di
questo libro, come viene dichiarato da Levi
stesso nella prefazione, è duplice; infatti il testo
ha il dovere di far conoscere e divulgare gli orrori
avvenuti durante la guerra non solo per una
nobiltà d'animo ma anche per redenzione
personale.
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5. Se questo è un uomo
Il testo presenta una struttura semplice e lineare:
gli eventi vengono raccontati per ordine
cronologico e viene usato un lessico comune. Nel
testo Levi racconta delle faccende per poi
analizzarle, come un esperimento scientifico, per
analizzare e studiare i meccanismi dell'animo
umano. Nel testo viene descritta quella società
deformata che si crea nel lager, predominata dal
sopruso e da una divisione tra oppressori e
oppressi.
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6. La tregua
La tregua è il secondo testo di Levi che racconta il suo
rientro in patria dopo la liberazione. Questa odissea
simboleggia una ricostruzione di quell'umanità distrutta
all'interno del lager; un duplice ritorno alla normalità: sia
fisico in quanto torna a casa sia psicologico in quanto il
viaggio scrolla via quelle abitudini costrette del lager. Il
testo però prende poi un risvolto negativo, la guerra ha
lasciato un segno indelebile sottoforma di paura e con
la convinzione che la guerra non sia finita. Questo
spiega anche il titolo dell'opera che descrive il viaggio
per tornare a casa come una tregua tra gli orrori del
lager e il resto della propria vita passato con il peso
della possibilità che ciò riaccada.
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