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Prevenzione dei rischi nel settore HORECA #1 |
Formazione Turismo
http://www.formaz ioneturismo.com/sicurez z a- sul- lavoro/prevenz ione- dei- rischi- nel- settore- horeca- 1   March 11, 2013



Riprendiamo il nostro approfondimento
sull’importanza della sicurezza sul lavoro in ambito
alberghiero e ricettivo, in generale, aiutati anche
dalla recente pubblicazione da parte dell’autorevole
Agenzia Europea sulla Sicurezza sul lavoro, la EU-
OSHA, che ha realizzato lo scorso 17 luglio un
dettagliato articolo che ricorda i rischi dei settori
HORECA Hotel-Restaurant-Catering, settore che
in estate vede aumentare gli impieghi stagionali e i
fattori di rischio.
La mia prima esperienza di formazione e
sensibilizzazione sulla sicurezza sul lavoro è stata
proprio durante il mio lavoro in un elegante e
raffinato hotel di Roma, intorno a piazza Barberini.
Nonostante la sensibilità in tale materia sita
crescendo notevolmente, non è facile trovare un direttore di albergo di medie dimensioni che
metta a norma di sicurezza tutta la struttura e formi tutti i suoi dipendenti con corsi appropriati
di antincendio, pronto soccorso e prove di evacuazione, visite mediche, questionario dello
stress-lavoro correlato e pianifichi l’aggiornamento annuale di tutti i lavoratori.

L’articolo dell’Agenzia europea constata che il settore alberghiero, della ristorazione e del
catering è uno dei settori in più rapida crescita in Europa. Nel 2004 questo settore impiegava
oltre 7,8 milioni di persone (Eurostat, 2005) e generava un fatturato di oltre 338 miliardi di euro
(Eurofound, 2005). Si sottolinea che “nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di piccole
imprese, con meno di 10 dipendenti e le donne costituiscono poco più della metà della forza
lavoro”. (Eurofound 2005: Hotels and catering – policies, issues and the future – Industria
alberghiera e della ristorazione: politiche, problematiche e prospettive future)

L’ambito HORECA, nonostante il grosso peso in termini di Pil e di forza lavoro impiegata, come
molti lettori sanno, esprime caratteristiche poco lusinghiere per i lavoratori: i posti di lavoro
tendono a essere stagionali, con orari irregolari, retribuzioni basse e scarse prospettive di
carriera. Nonostante una percentuale elevata delle persone impiegate in questo settore sia
costituita da giovani.

Le carat t erist iche del set t ore alberghiero e della rist orazione che possono avere
conseguenze negative sulla sicurezza e sulla salute sul lavoro (SSL), secondo la OSHA sono:
• carichi di lavoro pesanti
• posture erette e statiche per periodi prolungati
• contatto con clienti (a volte difficili)
• numerosi turni di lavoro nelle ore serali e notturne e nei fine settimana, a scapito dell’equilibrio
vita-lavoro delle persone
• elevati livelli di stress
• lavoro monotono
• molestie e persino violenze da parte di clienti, colleghi e datori di lavoro
• discriminazione verso le donne e gli stranieri.

L’Unione Europea ha elaborato fin dal 1989 precise indicazioni legislative in materia, affidando
poi ai singoli Stati membri l’ulteriore approfondimento appropriato al contesto nazionale.

Legislazione
I lavoratori dell’Unione Europea sono tutelati dalla diret t iva 89/391/CE (direttiva quadro). Il
principio sui cui si fonda la direttiva è quello della prevenzione dei rischi. La normativa impone
pertanto ai dat ori di lavoro di svolgere valut azioni del rischio e di garant ire salubrit à e
sicurezza dei luoghi di lavoro.

La direttiva quadro è stata integrata da singole direttive, fra cui la direttiva europea sull’orario di
lavoro, la direttiva 89/654/CE sui luoghi di lavoro e la direttiva 2003/10/CE sul rumore.

La pubblicazione della OSHA elenca diverse cause di inf ort uni e offre indicazioni per diminuire
i fattori di rischio.
Ne vediamo qui una prima parte che proseguiremo in un secondo appuntamento.

Scivoloni, inciampate e cadute
Scivoloni, inciampate e cadute rappresentano la causa più comune di infortunio nel settore
alberghiero e della ristorazione, soprat t ut t o nei locali cucina. Si tratta di infortuni che sono
principalmente provocati da superfici rese scivolose dall’acqua, da residui di cibo o dall’olio.
L’uso delle calzature sbagliate aumenta il rischio.

Cosa si può fare?
• Valutare il rischio specifico e mettere a punto un piano per eliminare o ridurre al minimo i rischi
e informare il personale.
• Provvedere a una corretta pulizia dell’ambiente di lavoro e delle zone calpestabili e mantenere
questi spazi liberi da ostacoli.
• Utilizzare calzature adeguate.
• Garantire un’illuminazione idonea.
• Utilizzare tappetini antiscivolo.
• Collocare segnali di sicurezza per avvisare del pericolo.
• Fare attenzione alle zone che sono nascoste alla vista come freezer, celle frigorifero e
magazzini, banchine di carico e zone ad accesso vietato.

Una ragazza di 16 anni lavorava in un fast-food come addetta alla friggitura. Un giorno è
scivolata sul pavimento bagnato perchè la macchina del ghiaccio perdeva acqua. Per evitare la
caduta, si è allungata d’istinto in avanti e un braccio le è finito nella friggitrice piena di olio
bollente a 180°C. La ragazza ha riportato gravi ustioni alla mano e al braccio sinistro.

Utensili taglienti e coltelli
Nelle cucine prof essionali sono molto diffusi gli utensili taglienti come affettatrici, tritacarne,
frullatori e coltelli. La maggior parte degli infortuni nelle cucine sono ferite da taglio dovute
all’uso oppure alla pulizia di questi utensili.

Cosa si può fare?
• Valutare il rischio specifico e mettere a punto un piano per eliminare o ridurre al minimo i rischi
e informare il personale.
• I coltelli devono essere ben affilati e mantenuti in buone condizioni di funzionamento. I coltelli
devono essere lavati separatamente rispetto alle altre stoviglie.
• Utilizzare sempre il coltello specifico per l’operazione che si sta svolgendo.
• Usare un tagliere adeguato, antiscivolo.
• I coltelli devono essere conservati in un portacoltelli, su uno scaffale apposito oppure su un
supporto magnetico a parete.
• Istruire i dipendenti a un uso sicuro degli strumenti di lavoro.
• Fare in modo che tutte le macchine da taglio siano dotate di protezioni e che tutti i lavoratori
ne facciano uso durante l’utilizzo. Le affettatrici devono essere dotate di protezioni per i pollici
(paradita) e di dispositivi ultima fetta.
• I tasti di spegnimento devono essere facilmente raggiungibili.

Ustioni e bruciature. Cosa si può fare?
• Valutare il rischio specifico e mettere a punto un piano per eliminare o ridurre al minimo i rischi
e informare il personale.
• Usare un vassoio o un carrello per servire alimenti liquidi o piatti bollenti o per trasportare
utensili caldi.
• Alzare gli oggetti bollenti con panni asciutti.

L’olio bollente è un grosso pericolo per gli addetti alle friggitrici. Se l’olio o il grasso non è
lasciato raffreddare prima di maneggiare la friggitrice, o se i lavoratori non utilizzano adeguati
dispositivi di protezione, possono verificarsi ustioni gravi.

Movimentazione manuale di carichi e disturbi muscoloscheletrici
Molte delle attività proprie di questo settore richiedono operazioni di movimentazione manuale
di carichi: sollevare pent ole e t egami pieni oppure cestelli di lavastoviglie, portare pile di
piat t i, sporgersi sulle f riggit rici per pulirle e aspirare. Un lavoratore può riportare lesioni di
questo tipo con un unico grave incidente, ma spesso anche in seguito all’accumulo di stress e
tensione nel lungo periodo. Sollevare e trasportare oggetti pesanti è una delle principali cause di
mal di schiena, mentre svolgere attività ripetitive che richiedono l’uso della forza e l’assunzione
di posture scorrette può danneggiare le estremità superiori.
I dist urbi muscoloschelet rici (DMS) da movimentazione manuale dei carichi o da attività
ripetitive sono una patologia diffusa nel settore alberghiero e della ristorazione. I DMS sono
disturbi legati all’attività lavorativa che colpiscono parti specifiche del corpo quali muscoli,
articolazioni, tendini, legamenti e nervi. La maggior parte dei DMS da lavoro è costituita da
dist urbi di t ipo cumulat ivo, frutto di un’esposizione ripet ut a a carichi di alta o bassa
intensità per un periodo di tempo prolungato. Rientrano peraltro nella nozione di DMS anche
traumi acuti, come fratture, che possono verificarsi a causa di un infortunio. Questi disturbi
interessano prevalentemente la schiena, il collo, le spalle e gli arti superiori, ma possono
anche colpire gli arti inferiori.

I lavoratori del settore alberghiero e della ristorazione sono particolarmente esposti al rischio di
DMS, essendo addetti sovente a mansioni che li portano a restare a lungo in postura eretta o
ad assumere posizioni scorrette. Si tratta di lavori spesso fisicamente estenuanti, con st ress
elevat o e che impongono orari di lavoro prolungat i. Infine, si tratta del settore che impiega
un elevato numero di lavorat ori st agionali e di giovani; nel primo caso, questi lavoratori non
hanno il tempo di adattarsi alla nuova situazione lavorativa, nel secondo, i lavoratori non hanno
alle spalle un’esperienza di lavoro adeguata.

Cosa si può fare?
• Esaminare le zone di lavoro per individuare eventuali rischi di DMS e, soprattutto, per stabilire
se è possibile evitare sollevamenti e trasporto di carichi.
• Utilizzare ove possibile mezzi meccanici come carrelli a due o a quattro ruote.
• Modificare la disposizione del luogo di lavoro d’accordo con il lavoratore e assicurarsi che i
dipendenti ricevano istruzioni adeguate per il corretto utilizzo dei mezzi meccanici.
• Se è necessario, sollevare o trasportare un carico, tenere quest’ultimo il più possibile vicino al
corpo.
• Acquistare dai fornitori carichi più leggeri e quantità più ridotte.
• Immagazzinare le merci sugli scaffali in piena sicurezza.

Per proteggere i lavoratori da tutti questi rischi è quindi indispensabile che i lavoratori siano ben
inf ormat i e f ormat i, che conoscano le procedure per lavorare in sicurezza, che gli ambienti di
lavoro siano resi il più sicuri possibile e che i lavoratori possano disporre di tutti i DPI che
necessitano.

Le attività sulla sicurezza sul lavoro sono tante in una struttura recettiva, ed i risultati che ne
derivano per i lavoratori e per gli ospiti che transitano, sono impareggiabili.

Nel prossimo appuntamento esamineremo rischi legati al Rumore, alle Sost anze pericolose, al
Gas compresso per la mescit a di bevande, all’Esposizione a t emperat ure elevat e, ai
Pericoli di incendio e ai Pericoli di nat ura psicosociale.

Se non l’hai già f at t o leggi anche:
• La sicurezza sul lavoro migliora efficienza e brand reputation

di Michele Trabucco – Responsabile sales and marketing di Lomac sicurezza, giornalista, già
receptionist in hotels, laureato in Economia dello sviluppo, corso UET in web marketing
turistico.
Puoi contattarmi a m.trabucco@lomacsicurezza.it e seguirmi su twitter

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  • 2. I lavoratori dell’Unione Europea sono tutelati dalla diret t iva 89/391/CE (direttiva quadro). Il principio sui cui si fonda la direttiva è quello della prevenzione dei rischi. La normativa impone pertanto ai dat ori di lavoro di svolgere valut azioni del rischio e di garant ire salubrit à e sicurezza dei luoghi di lavoro. La direttiva quadro è stata integrata da singole direttive, fra cui la direttiva europea sull’orario di lavoro, la direttiva 89/654/CE sui luoghi di lavoro e la direttiva 2003/10/CE sul rumore. La pubblicazione della OSHA elenca diverse cause di inf ort uni e offre indicazioni per diminuire i fattori di rischio. Ne vediamo qui una prima parte che proseguiremo in un secondo appuntamento. Scivoloni, inciampate e cadute Scivoloni, inciampate e cadute rappresentano la causa più comune di infortunio nel settore alberghiero e della ristorazione, soprat t ut t o nei locali cucina. Si tratta di infortuni che sono principalmente provocati da superfici rese scivolose dall’acqua, da residui di cibo o dall’olio. L’uso delle calzature sbagliate aumenta il rischio. Cosa si può fare? • Valutare il rischio specifico e mettere a punto un piano per eliminare o ridurre al minimo i rischi e informare il personale. • Provvedere a una corretta pulizia dell’ambiente di lavoro e delle zone calpestabili e mantenere questi spazi liberi da ostacoli. • Utilizzare calzature adeguate. • Garantire un’illuminazione idonea. • Utilizzare tappetini antiscivolo. • Collocare segnali di sicurezza per avvisare del pericolo. • Fare attenzione alle zone che sono nascoste alla vista come freezer, celle frigorifero e magazzini, banchine di carico e zone ad accesso vietato. Una ragazza di 16 anni lavorava in un fast-food come addetta alla friggitura. Un giorno è scivolata sul pavimento bagnato perchè la macchina del ghiaccio perdeva acqua. Per evitare la caduta, si è allungata d’istinto in avanti e un braccio le è finito nella friggitrice piena di olio bollente a 180°C. La ragazza ha riportato gravi ustioni alla mano e al braccio sinistro. Utensili taglienti e coltelli Nelle cucine prof essionali sono molto diffusi gli utensili taglienti come affettatrici, tritacarne, frullatori e coltelli. La maggior parte degli infortuni nelle cucine sono ferite da taglio dovute all’uso oppure alla pulizia di questi utensili. Cosa si può fare? • Valutare il rischio specifico e mettere a punto un piano per eliminare o ridurre al minimo i rischi e informare il personale. • I coltelli devono essere ben affilati e mantenuti in buone condizioni di funzionamento. I coltelli devono essere lavati separatamente rispetto alle altre stoviglie. • Utilizzare sempre il coltello specifico per l’operazione che si sta svolgendo. • Usare un tagliere adeguato, antiscivolo. • I coltelli devono essere conservati in un portacoltelli, su uno scaffale apposito oppure su un supporto magnetico a parete. • Istruire i dipendenti a un uso sicuro degli strumenti di lavoro. • Fare in modo che tutte le macchine da taglio siano dotate di protezioni e che tutti i lavoratori
  • 3. ne facciano uso durante l’utilizzo. Le affettatrici devono essere dotate di protezioni per i pollici (paradita) e di dispositivi ultima fetta. • I tasti di spegnimento devono essere facilmente raggiungibili. Ustioni e bruciature. Cosa si può fare? • Valutare il rischio specifico e mettere a punto un piano per eliminare o ridurre al minimo i rischi e informare il personale. • Usare un vassoio o un carrello per servire alimenti liquidi o piatti bollenti o per trasportare utensili caldi. • Alzare gli oggetti bollenti con panni asciutti. L’olio bollente è un grosso pericolo per gli addetti alle friggitrici. Se l’olio o il grasso non è lasciato raffreddare prima di maneggiare la friggitrice, o se i lavoratori non utilizzano adeguati dispositivi di protezione, possono verificarsi ustioni gravi. Movimentazione manuale di carichi e disturbi muscoloscheletrici Molte delle attività proprie di questo settore richiedono operazioni di movimentazione manuale di carichi: sollevare pent ole e t egami pieni oppure cestelli di lavastoviglie, portare pile di piat t i, sporgersi sulle f riggit rici per pulirle e aspirare. Un lavoratore può riportare lesioni di questo tipo con un unico grave incidente, ma spesso anche in seguito all’accumulo di stress e tensione nel lungo periodo. Sollevare e trasportare oggetti pesanti è una delle principali cause di mal di schiena, mentre svolgere attività ripetitive che richiedono l’uso della forza e l’assunzione di posture scorrette può danneggiare le estremità superiori. I dist urbi muscoloschelet rici (DMS) da movimentazione manuale dei carichi o da attività ripetitive sono una patologia diffusa nel settore alberghiero e della ristorazione. I DMS sono disturbi legati all’attività lavorativa che colpiscono parti specifiche del corpo quali muscoli, articolazioni, tendini, legamenti e nervi. La maggior parte dei DMS da lavoro è costituita da dist urbi di t ipo cumulat ivo, frutto di un’esposizione ripet ut a a carichi di alta o bassa intensità per un periodo di tempo prolungato. Rientrano peraltro nella nozione di DMS anche traumi acuti, come fratture, che possono verificarsi a causa di un infortunio. Questi disturbi interessano prevalentemente la schiena, il collo, le spalle e gli arti superiori, ma possono anche colpire gli arti inferiori. I lavoratori del settore alberghiero e della ristorazione sono particolarmente esposti al rischio di DMS, essendo addetti sovente a mansioni che li portano a restare a lungo in postura eretta o ad assumere posizioni scorrette. Si tratta di lavori spesso fisicamente estenuanti, con st ress elevat o e che impongono orari di lavoro prolungat i. Infine, si tratta del settore che impiega un elevato numero di lavorat ori st agionali e di giovani; nel primo caso, questi lavoratori non hanno il tempo di adattarsi alla nuova situazione lavorativa, nel secondo, i lavoratori non hanno alle spalle un’esperienza di lavoro adeguata. Cosa si può fare? • Esaminare le zone di lavoro per individuare eventuali rischi di DMS e, soprattutto, per stabilire se è possibile evitare sollevamenti e trasporto di carichi. • Utilizzare ove possibile mezzi meccanici come carrelli a due o a quattro ruote. • Modificare la disposizione del luogo di lavoro d’accordo con il lavoratore e assicurarsi che i dipendenti ricevano istruzioni adeguate per il corretto utilizzo dei mezzi meccanici. • Se è necessario, sollevare o trasportare un carico, tenere quest’ultimo il più possibile vicino al corpo. • Acquistare dai fornitori carichi più leggeri e quantità più ridotte. • Immagazzinare le merci sugli scaffali in piena sicurezza. Per proteggere i lavoratori da tutti questi rischi è quindi indispensabile che i lavoratori siano ben
  • 4. inf ormat i e f ormat i, che conoscano le procedure per lavorare in sicurezza, che gli ambienti di lavoro siano resi il più sicuri possibile e che i lavoratori possano disporre di tutti i DPI che necessitano. Le attività sulla sicurezza sul lavoro sono tante in una struttura recettiva, ed i risultati che ne derivano per i lavoratori e per gli ospiti che transitano, sono impareggiabili. Nel prossimo appuntamento esamineremo rischi legati al Rumore, alle Sost anze pericolose, al Gas compresso per la mescit a di bevande, all’Esposizione a t emperat ure elevat e, ai Pericoli di incendio e ai Pericoli di nat ura psicosociale. Se non l’hai già f at t o leggi anche: • La sicurezza sul lavoro migliora efficienza e brand reputation di Michele Trabucco – Responsabile sales and marketing di Lomac sicurezza, giornalista, già receptionist in hotels, laureato in Economia dello sviluppo, corso UET in web marketing turistico. Puoi contattarmi a m.trabucco@lomacsicurezza.it e seguirmi su twitter