2. Il problema
I sistemi di Knowledge Management:
PRO CONTRO
• Sono alimentati dai sistemi informativi e • Seguono la strutturazione dei sistemi
dai documentali aziendali documentali (ECM)
• Utilizzano una logica già nota agli utenti • Sono limitati alla conoscenza esplicita
contenuta negli ECM
I sistemi di ricerca (es. Google):
• Sono semplici e veloci da usare • Normalmente presentano il problema
dell’eccessivo numero di rispondenze
• Sono difficili da implementare in termini
di conoscenza
Wiki e Social network (es. Facebook):
• Sono molto diffusi e semplici da usare • Presentano poca autorevolezza
• Permettono lo scambio di opinioni • Sono finalizzati alla comunicazione e non
• Permettono di incrementare la al KM
conoscenza implicita
3.
4. Offre servizi per la costruzione di un dedicato ed innovativo
Knowledge Management System che:
•favorisce un contesto comune per l’elaborazione ed il confronto
tra le “conoscenze”:
– Si crea una comunità “qualificata” di utenti
•formalizza e organizza la conoscenza esplicita:
– Archivia oggetti di qualsiasi tipo (multimedia, documenti, web) e/o link
– Permette di inserire campi strutturati, informazioni non strutturate e tag
– Associa tra loro i tag (i-pertinenza)
•fa emergere la conoscenza implicita:
– Utenti qualificati possono inserire commenti, segnalazioni e/o tag
•rende disponibile e accessibile il “sistema di conoscenze”
individuali e delle organizzazioni:
– È possibile definire le regole di accesso ad oggetti, commenti e/o tag
•combina le competenze degli utenti e dei gruppi professionali:
– Diventano attivi sia gli utenti che inseriscono oggetti che quelli che li
leggono e li commentano
– I gruppi diventano centro di comunicazione e scambio della conoscenza
5. Elementi di valutazione dei
benefici economici
• la valutazione del valore economico:
– dell’informazione puntuale mirata e pertinente per garantire un’adeguata
prestazione lavorativa (o professionale) e per il raggiungimento degli
obiettivi;
– dell’apprendimento informale nel fornire le informazioni e le conoscenze
utili all’attività professionale e lavorativa;
• la valutazione del costo economico di reperimento
dell’informazione da parte di ogni operatore (anche in
considerazione del numero di operatori che ricerca la
stessa informazione);
• la necessità di introdurre opportunità di risparmio
senza ridurre (anzi se possibile accrescere) la capacità di
rispondere alle esigenze produttive di beni e servizi;
6. Elementi di valutazione dei
benefici economici
• la necessità di individuare soluzioni formative innovative
per sviluppare a costi sempre più contenuti le
competenze delle risorse umane;
• il vantaggio economico di adottare una soluzione di
produzione delle informazioni e di gestione della
conoscenza di tipo bottom-up:
– la capacità di produrre informazioni mirate e corrispondenti ai bisogni degli
utenti è maggiore se gli utenti stessi sono coinvolti piuttosto che se
prodotta in forma centralizzata;
– la gestione di un sistema di produzione e distribuzione delle informazioni di
tipo centralizzato (top-down) richiede risorse ad oggi spesso non
disponibili.
7. I Social Network negli U.S.A.
• Il 66% delle agenzie governative utilizza
strumenti di social networking e il 65% di
queste ne usa più di uno
• Nel settore pubblico solo il 29% delle
organizzazioni ancora non fa uso di strumenti di
social networking
• mentre nel settore privato la percentuale
scende al 15%....[…]
Da: Casaleggio Associati – 20/01/2010
8. I Social Network negli U.S.A.
• I siti pubblici di social networking sono utilizzati in genere
per fornire servizi alla cittadinanza, mantenere "buone
relazioni" con gli elettori, selezionare personale - come fa
la CIA con Facebook, fornire informazioni tempestive in
caso di calamità naturali.
• Le funzionalità di SN, invece, hanno lo scopo di creare
comunità di pratica tra i dipendenti e supportare alcuni
processi interni, ad esempio la formazione del personale.
• Il SN non è la soluzione di tutte i problemi organizzativi e
operativi; risulta essere molto efficace per la condivisione
di conoscenze (71%), la condivisione di feedback che
provengono dal mondo esterno all'organizzazione (70%), la
formazione "informale" (67%), il miglioramento del
servizio pubblico (53%).
Da: Casaleggio Associati – 20/01/2010
9. Referenze di ThinkTag Sma
• Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta
• Università di Torino
• Università di Roma 3
• Università La Sapienza
• Università Milano Bicocca
• McLuhan Program – University of Toronto
• Ministero della Salute
• Comitato per le Celebrazioni del centenario della nascita di Norberto
Bobbio
• Provincia di Milano
• Provincia di Livorno
• Progetto Interreg - " Med More & Better Jobs"
• Centro Studi per le Professioni Infermieristiche
• Università di Torino - Divisione Ricerca Università di Torino - Divisione
Cooperazione Internazionale
• NursesArea.it
• Comune di Carmagnola
• Provincia di Novara