1. PROGETTO “MERCATO COPERTO”
associazione AnNOJAti
L’idea che ha dato avvio all’elaborazione del seguente progetto, elaborato dall'archingegnere
Graziano Occhipinti, è nata dalla volontà dell’associazione ANNOJATI di Noicattaro di voler
utilizzare l’area attualmente occupata dal fatiscente e degradato mercato coperto, per costruire un
edificio polifunzionale pubblico-privato che possa dare ai cittadini, importanti spazi per lo
svolgimento di attività e servizi, di cui attualmente se ne sente il dovuto bisogno; al contempo il
progetto architettonico intende prefigurarsi come un esempio emblematico di progettazione
ecosostenibile, attento a tutte le tematiche “green”, da cui non si potrà più prescindere per la
progettazione delle opere future.
L’edificio costituito da tre piani, di cui due fuori terra, riprende l’assetto e l’orientamento della
precedente struttura modificandone sostanzialmente la forma.
Al piano terra è stato dato ampio spazio per lo svolgimento delle attività dell’Università della Terza
Età, proprio perché i nuovi pensionati sentono nuove e diverse esigenze rispetto al passato, essendo
più inclini all’informazione e all’informatica, ben lungi dal voler stazionare per intere giornate su di
una chianca in Piazza Umberto I oppure in un locale attrezzato per il gioco delle carte.
Sempre al piano terra, oltre ad uno sportello della Banca di credito cooperativo di Mola di Bari, tra i
cui ideatori e promotori figurano molte persone di Noicàttaro
(http://www.comitatopromotorebccmoladibari.it/index.php?
option=com_content&view=article&id=1&Itemid=2 ), trovano spazio una serie di uffici per servizi
prettamente pubblici come il Soccorso Stradale, la Protezione Civile, la Polizia Municipale e un
Centro Informativo, per avere più servizi vicini ai cittadini, che al di fuori degli orari pubblici
possono essere svolti da soci volontari. Tali servizi sono poi connessi con il piano interrato, nel
quale possono essere allocati i mezzi di intervento.
Al piano superiore sono invece stati ideati spazi per le aule di una sezione distaccata della Facoltà di
Agraria dell'Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, all’interno delle quali si potranno svolgere
corsi di metodi di coltivazione biologici e biodinamici al fine di incrementare la qualità sia degli
imprenditori che dei prodotti agricoli, in modo da creare un centro di élite della coltivazione.
Nell’ottica del miglioramento della sensibilizzazione ambientale si è pensato di dare spazio ad
associazioni ambientaliste operanti sul territorio, come la LIPU e Legambiente, e ad uno sportello
cittadino per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani speciali e pericolosi.
All’esterno infine sul lato nord è stata ideata un’area verde all’interno della quale sarà allocata
un’isola ecologica, mentre sul lato sud-ovest è stata predisposta la chiusura di Via Manzoni a favore
di una zona pedonale da utilizzare come luogo di incontro e come area per eventuali comizi o
rappresentazioni, dal momento che è possibile usufruire anche di un palco a scomparsa.
2. Dal punto di vista architettonico, nel rispetto delle pratiche di edilizia ecosostenibile, si è pensato di
fare un largo utilizzo di materiali riciclati e riciclabili, soprattutto per l’isolamento termico ed
acustico delle pareti esterne e dei solai. Inoltre la conformazione a cupola della copertura a nord è
stata ideata in modo tale da innescare una ventilazione naturale passiva all’interno della struttura;
sempre la cupola è stata sfruttata anche per la captazione delle acque meteoriche che verranno
stoccate in appositi serbatoi posti al piano interrato, per poter poi essere riutilizzate per l’irrigazione
e nei servizi igienici della struttura.
Dal punto di vista tecnologico invece sulla copertura piana, avente una superficie di circa 300 mq,
saranno disposti pannelli fotovoltaici. Anche la cupola sarà rivestita da film fotovoltaici sottili, e le
caratteristiche “palpebre” per l’oscuramento delle vetrate a “occhio” saranno anch’esse costituite da
elementi fotovoltaici; queste saranno inoltre azionate in maniera automatica, attraverso sistemi
domotici che, analizzando la radiazione solare incidente sulle vetrate, modificheranno l’altezza e
l’inclinazione degli elementi oscuranti.
Concludendo, tale proposta non ha la pretesa di prefigurarsi come una soluzione esatta e definitiva,
ma vuole invece sollecitare l’amministrazione a tener conto delle volontà dei cittadini e a proporre
concorsi di idee e di progetto, cosi come descritto nella Legge Regionale 14/2008, al fine di
soddisfare le necessità degli individui valorizzando e migliorando le qualità del patrimonio
architettonico.