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IL PENSIERO IN ETA’ PRESCOLARE (2-4 anni)
PIAGET: Il pensiero come azione
Il bambino impara:
Manipolando oggetti (far camminare il triciclo)
Manipolando idee (riflettere sugli effetti della spinta delle mani e/o dei piedi)
COME SI SVILUPPA L’INTELLIGENZA?
Quale funzione compare alla fine dello stadio sensomotorio che rende possibile la
comparsa dell’ Intelligenza rappresentativa?
FUNZIONE SIMBOLICA
Capacità di evocare mediante un segno o simbolo l’oggetto assente o l’azione non
ancora compiuta.
Simbolo e segno: sono il risultato dell’unione tra un significante e un significato. La
relazione tra i due piani è arbitraria ed è convenzionalizzata, cioè il frutto di un
accordo sociale tra due o più individui
Significato: contenuto di un determinato atto mentale.
Significante: mezzo (fisico concreto) con cui ci si riferisce ad un determinato
contenuto.
SONO TUTTI SEGNI O SIMBOLI?
L’ADATTAMENTO NELLO STADIO RAPPRESENTATIVO
Intorno a 2 anni il bambino
Attribuisce agli oggetti una esistenza reale indipendente dalla sua percezione e azione
Evoca gli oggetti che non sono presenti nel suo campo percettivo
Percepisce il proprio corpo come oggetto in mezzo agli altri, immagina i propri
spostamenti nello spazio
Le prime azioni mentali
imitare modelli (gesti, comportamenti) non attualmente presenti, grazie alla
rievocazione di immagini mentali (imitazione differita),
imitare immediatamente, senza bisogno di tentativi, modelli nuovi,
imitare oggetti materiali allo scopo di capirne il funzionamento,
usare il linguaggio,
disegnare
Caratteristiche del pensiero preconcettuale
Fase di transizione verso il pensiero preoperatorio, in cui gli schemi mentali sono
isolati:
Egocentrismo
Irreversibilità
Animismo
Realismo visivo
Nominalismo
Predominio della percezione
METODI DI RICERCA PIAGETTIANI
0-3 anni: ossevazione longitudinale con predisposizione di situazioni critiche
Dopo i 3 anni: colloquio critico; riproposizione di domande poste da bambini,
proposte di problem solving con prove critiche e colloquio di approfondimento sulle
soluzoni
Prova delle tre montagne
Il bambino viene invitato a girare attorno al modello tridimensionale,
Successivamente gli viene chiesto di scegliere tra una serie di figure quella che
rappresenta meglio ciÚ che vede un pupazzo posto di fronte. Fino a 4-5 anni il
bambino sceglie la foto che rappresenta quello che egli stesso vede.
PROVA DI CONSERVAZIONE DEI LIQUIDI
S = Stimolo Standard, rimane immodificato.
V = Stimolo Variabile, sottoposto a variazioni percettive.
1.S=V viene ottenuto l’ assenso di B.
2.V è manipolato: l’identità percettiva è distrutta ma rimane l’equivalenza
quantitativa.
3.domanda a B: S=V’?
CRITICHE A PIAGET
Scarsa numerosità del campione
Assenza di analisi statistiche
Relazione sviluppo -ambiente
Scopi dell’individuo
Comprensione del compito
Familiarità con il compito
Presentazione del compito
Critiche a Piaget: Modalit‡ di presentazione del compito
Effetti della forma delle domande:
Sulla giustificazion delle prestazioni ai compiti di conservazione.
Sulle prestazioni alle prove di inclusione.
Effetti della ripetizione della domanda.
Ipotesi sugli scopi della richiesta.
Riformulazione dei compiti in termini pi˘ comprensibili.
Vygotskij: il ruolo dell’adulto e dell’interazione sociale
Le funzioni psichiche dipendono da una rete di di fattori sociali e culturali.
Ruolo del linguaggio nella strutturazione delle funzioni psichiche (percezione,
motricit‡, emozioni, attenzione, memoria non volontaria)
Lo sviluppo dall
Lo sviluppo dall’esterno all’interno:
fase preintellettuale
fase preintellettuale
DIRIGERE LE AZIONI
Commenti linguistici proprie azioni (ling. egocentrico)
Uso di segni esteriori (contare sulle dita)
Guida l’elaborazione di piani di attività pratica
Favorisce la presa di coscienza della situazione
Sottomette l’azione a intenzione e/o progetto
PIAGET:
IMPLICAZIONI EDUCATIVE
Mastery learning (apprendimento con padronanza)
Non insegnare ai bambini cose che esulano dallo stadio di sviluppo cognitivo in cui si
trovano.
Prestare attenzione alla velocità con cui procede l’istruzione.
Fare attenzione all’ordine in cui le cose sono insegnate ai bambini
Sapere lo stato di conoscenza concettuale del bambino.
Educazione = Diagnosi cognitiva VYGOTSKIJ : IMPLICAZIONI EDUCATIVE
ZSP: Zona di sviluppo prossimale (differenza fra sviluppo effettivo e sviluppo
potenziale). Criteri di stima:
• Quanto un b. trae profitto da un addestramento specifico?
• Quanto miglioramento produce l’ addestramento?
• Quanto è stabile il miglioramento?
• Quanto addestramento aggiuntivo è necessario per rendere stabili le abilità
insegnate?
• In che misura le abilità acquisite vengono impiegate spontaneamente in
compiti diversi?
• Con quale velocità il bambino acquisisce un’abilità attraverso tipi diversi di
compiti?
BRUNER E VYGGOTSKIJ:SCAFFOLDING
“Impalcatura” per aiutare il bambino ad arrampicarsi sino ad un livello di
consapevolezza superiore.
Tutte quelle attività tramite le quali l’adulto o un coetaneo più esperto, può assistere il
bambino, permettendogli di raggiungere obiettivi che altrimenti sarebbero fuori dalla
sua portata:
MOSSE DI SCAFFOLDING 1
Reclutamento: catturare l’interesse del bambino e spronarlo a mettersi alla prova
Riduzione dei gradi di libertà: semplificare il compito riducendo il numero dei
passaggi necessari per raggiungere la soluzione
Guida ed incoraggiamento: tenere alto il livello di motivazione del bambino in
modo tale che la soluzione del problema assume per un interesse autonomo;
MOSSE DI SCAFFOLDING 2
Indicazione dei punti critici: sottolineare continuamente gli aspetti più importanti
del compito, in modo che il bambino individui le discrepanze tra ciò che ha prodotto e
la soluzione corretta del compito
Dimostrazione: elaborare i tentativi che il bambino ha già effettuato per la soluzione
del problema. In seguito il bambino elaborerà a sua volta il modello fornito
dall’adulto e lo perfezionerà ulteriormente.
IL PENSIERO IN ETA’ PRESCOLARE (4-6 anni)
PERIODO INTUITIVO
Le rappresentazioni sono AZIONI INTERIORIZZATEc
conservano la direzionalità di percezioni e movimenti,
il ricordo di una azione passata , la rappresentazione di una azione possibile e la constatazione
di un dato percettivo, non entra noa far parte di un unico atto mentale.
Per queste ragionie sono sostanzialmente rigide e irreversibili.
CONSERVAZIONE DELLA LUNGHEZZA
SI presenta una fila di gettoni blu
Compito : fare una fila con altrettanti gettoni rossi,
Fino a 5 anni: il bambino far una fila della stessa lunghezza, senza preoccuparsi del numero
(quantità = spazio occupato)
Intorno ai 6 anni: mette un gettone rosso accanto a ciascun gettone blu, ma nega l’equivalenza
se si allunga la distanza tra i gettoni di una fila, (equivalenza = corrispondenza visiva, non
logica)
PERIODO INTUITIVO
Tra 5 E 6 ANNI
Continuano ad esserci prooblemi con Reversibilità del ragionamento e Compensazione delle
dimensioni
Riesce a ragionare su un numero limitato di elementi (es. raggruppamento in classi)
Acirca 6 anni il bambino inizia a padroneggiare in modo più sistematico le operazioni di
seriazione, classificazione e quantificazione, rimanendoquasi del tutto inconsapevole dei
principi che sottostanno a tali operazioni e non sa spiegare perché le segue.
CAUSALITA’ FISICA
Come funziona una bicicletta?
Livello 1 (meno di 5 anni)
Disegno sommario e sincretico (riproducono giustapposte le partiche hanno destato
in loro interesse e di cui hanno colto chiaramente la funzione , per esempio le ruote, il
manubrio, la sella)
Spiegazione : causa il movimentouna qualsiasi delle parti che sia stata da loro
osservata in movimento: la pompa, i piedi, i pedali, il campanello, per un rapporto di
semplice partecipazione fondato su analogie strutturali cioè il movimento determina
movimento
Livello 2 (5-6 anni)
Disegno: sincretico presenti k eparti essenziali per il movimento della bicicletta (la
catena e le ruote dentate)
Disegno:: causalità globale: è il movimento d’insieme del ciclista che fa muovere la
bicicletta, la quale a sua volta costringe il ciclista a muoversi.
Livello 3 (circa 7 anni)
Disegno: presente o, pur se in modo imperfetto, il collegamento spaziale fra le parti
che concorrono al movimento della bicicletta
sella)
Spiegazione: i bambini cominciano a precisare l’azione che ciascuno dei pezzi
esercita su altri pezzi.
Livello 4 (dopo gli 8 anni)
Disegno: ricostruzione del sistema dei rapporti di causazione : pedali collegati alla
ruota dentata grande, intorno alla quale gira la catena che poi gira anche intorno alla
piccola ruota dentata posta al al centro della ruota posteriore.
sella)
Spiegazione: Completa e adeguata
AZIONE E INTERAZIONE TRA I 5 E I 6 ANNI .
VYGOTSKIJ E BRUNER : Ruolo dell’interazione tra adulto e bambino nello
sviluppo cognitivo.
Può l’interazione tra coetanei agire come elemento di facilitazione dello sviluppo
intellettivo dei bambini?
PIAGET:
il decentramento intellettivo tipico del passaggio dal pensiero preoperatorio (5 - 6 anni) a
quello operatorio (7 - 8 anni), è in parte dipendente dal processo speculare di decentramento
sociale che avviene anche attraverso l’interazione tra coetanei perché incoraggia i tentativi di
risolvere le situazioni
Botvin , Murray; Doise e collaboratori (anni 70/80): accanto al conflitto intraindividuale
(equilibrio e disequilibrio) postulato da Piaget, agisc come fattore di sviluppo anche un
conflitto interindividuale: conflitto sociocognitivo.
L’interazione sociale tra bambini che non si trovano allo stesso livello di sviluppo, è in grado
di indurre una perturbazione cognitiva capace di innescare la ricerca di una organizzazione
mentale di livello superiore e che tale perturbazione sia più efficace di quelle sperimentate
nelle solitarie interazioni con la realtà fisica o con i pari di uguale competenza.
PROCEDURA SPERIMENTALE
PRE-TEST INDIVIDUALE (es.: prova di conservazione, prova delle tre montagne)
FORMAZIONE DI PICCOLI GRUPPI composti due o tre bambini di cui uno che non
comprende il concetto che deve essere insegnato, e uno o due bambini che lo comprendono
(variante:: i bambini vengono stimolati a fornire la loro soluzione, a giustificarla e a
confrontarla con quella dei compagni).
ESPERIMENTO: una o più sessioni di gioco cooperativo durante le quali i bambini hanno
esperienze di lavoro comune sul compito.
POST-TEST INDIVIDUALI.
RISULTATI
La prestazione di bambini durante le sessioni di interazione è di solito ad un livello più alto di
quello osservato rispetto a quando i bambini lavorano individualmente
Questa superiorità è maggiore di quella spiegabile s in termini di imitazione ma alla
ristrutturazione cognitiva conseguente al conflitto tra le diverse soluzioni individuali
I bambini che hanno esperienza di interazione tra pari, mostrano una prestazione migliore ai
post-test individuali, dei soggetti di controllo che hanno lavorato da soli nel compito.
I progressi si verificano anche in situazioni in cui il bambino non viene esposto ad una
risposta migliore della propria, ma semplicemente diversa, anche se sbagliata,
Ipotesi: il conflitto interindividuale sia un fattore più potente, più efficace rispetto al conflitto
intraindividuale.
PREREQUISITI per potere approfittare cognitivamente di una interazione sociale che da
luogo a conflitto sociocognitivo,
Ordine cognitivo: il bambino deve disporre di schematismi elementari che gli permettano una
costruzione che si realizza attraverso la loro differenziazione e coordinazione.
Ordine sociale : il bambino deve essere in grado di comunicare adeguatamente e di
interpretare esattamente i messaggi degli altri.
Fasi del processo di ristrutturazione delle conoscenze:
durante la fase di elaborazione dei prerequisiti cognitivi, né l’attività individuale, né quella
collettiva conducano a un progresso.
Durante la fase di interdipendenza (le prestazioni collettive sono superiori a quelle
individuali) è la sola attività collettiva a generare un progresso.
Fase della autonomizzazione del bambino il progresso non solo viene raggiunto in attività
individuali e collettive, ma viene successivamente mantenuto.
Bruner: i coetanei possono avere un ruolo importante nel processo di scaffolding.
L’apprendimento di gruppo, se strutturato in modo appropriato, incentiva le domande, i
commenti e le critiche costruttive, e conduce alla ristrutturazione della conoscenza.
Funzionamento del tutoring tra pari: il bambino più competente non è in realtà molto più
avanti dell’altro, e riesce ad immedesimarsi nelle sue difficoltà e può aiutarlo a progredire più
speditamente.
Questi studi hanno infatti evidenziato che i bambini possono, a certe condizioni, tra cui in
particolare trovarsi nella fase terminale dello stadio, anticipare modalità di ragionamento
caratteristiche di uno stadio seguente, anche se limitatamente ad un certo ambito cognitivo,
quando si sono trovati in conflitto con dei ragazzi di poco più grandi di loro sul modo di
risolvere cognitivamente una situazione sociale coinvolgente.
Riconsiderazione della la nozione di “stadio” così come l’ha definita Piaget: le strutture
cognitive non funzionano sempre come delle totalità coerenti, compatte e applicabili nello
stesso modo a qualunque tipo di problema.

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prerequisiti della scrittura
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Pensiero 1

  • 1. IL PENSIERO IN ETA’ PRESCOLARE (2-4 anni) PIAGET: Il pensiero come azione Il bambino impara: Manipolando oggetti (far camminare il triciclo) Manipolando idee (riflettere sugli effetti della spinta delle mani e/o dei piedi) COME SI SVILUPPA L’INTELLIGENZA? Quale funzione compare alla fine dello stadio sensomotorio che rende possibile la comparsa dell’ Intelligenza rappresentativa? FUNZIONE SIMBOLICA Capacità di evocare mediante un segno o simbolo l’oggetto assente o l’azione non ancora compiuta. Simbolo e segno: sono il risultato dell’unione tra un significante e un significato. La relazione tra i due piani è arbitraria ed è convenzionalizzata, cioè il frutto di un accordo sociale tra due o più individui Significato: contenuto di un determinato atto mentale. Significante: mezzo (fisico concreto) con cui ci si riferisce ad un determinato contenuto. SONO TUTTI SEGNI O SIMBOLI? L’ADATTAMENTO NELLO STADIO RAPPRESENTATIVO Intorno a 2 anni il bambino Attribuisce agli oggetti una esistenza reale indipendente dalla sua percezione e azione Evoca gli oggetti che non sono presenti nel suo campo percettivo Percepisce il proprio corpo come oggetto in mezzo agli altri, immagina i propri spostamenti nello spazio Le prime azioni mentali imitare modelli (gesti, comportamenti) non attualmente presenti, grazie alla rievocazione di immagini mentali (imitazione differita), imitare immediatamente, senza bisogno di tentativi, modelli nuovi, imitare oggetti materiali allo scopo di capirne il funzionamento, usare il linguaggio, disegnare Caratteristiche del pensiero preconcettuale Fase di transizione verso il pensiero preoperatorio, in cui gli schemi mentali sono isolati: Egocentrismo Irreversibilità Animismo Realismo visivo Nominalismo
  • 2. Predominio della percezione METODI DI RICERCA PIAGETTIANI 0-3 anni: ossevazione longitudinale con predisposizione di situazioni critiche Dopo i 3 anni: colloquio critico; riproposizione di domande poste da bambini, proposte di problem solving con prove critiche e colloquio di approfondimento sulle soluzoni Prova delle tre montagne Il bambino viene invitato a girare attorno al modello tridimensionale, Successivamente gli viene chiesto di scegliere tra una serie di figure quella che rappresenta meglio ciÚ che vede un pupazzo posto di fronte. Fino a 4-5 anni il bambino sceglie la foto che rappresenta quello che egli stesso vede. PROVA DI CONSERVAZIONE DEI LIQUIDI S = Stimolo Standard, rimane immodificato. V = Stimolo Variabile, sottoposto a variazioni percettive. 1.S=V viene ottenuto l’ assenso di B. 2.V è manipolato: l’identità percettiva è distrutta ma rimane l’equivalenza quantitativa. 3.domanda a B: S=V’? CRITICHE A PIAGET Scarsa numerosità del campione Assenza di analisi statistiche Relazione sviluppo -ambiente Scopi dell’individuo Comprensione del compito Familiarità con il compito Presentazione del compito Critiche a Piaget: Modalit‡ di presentazione del compito Effetti della forma delle domande: Sulla giustificazion delle prestazioni ai compiti di conservazione. Sulle prestazioni alle prove di inclusione. Effetti della ripetizione della domanda. Ipotesi sugli scopi della richiesta. Riformulazione dei compiti in termini pi˘ comprensibili. Vygotskij: il ruolo dell’adulto e dell’interazione sociale Le funzioni psichiche dipendono da una rete di di fattori sociali e culturali. Ruolo del linguaggio nella strutturazione delle funzioni psichiche (percezione, motricit‡, emozioni, attenzione, memoria non volontaria) Lo sviluppo dall Lo sviluppo dall’esterno all’interno: fase preintellettuale fase preintellettuale DIRIGERE LE AZIONI
  • 3. Commenti linguistici proprie azioni (ling. egocentrico) Uso di segni esteriori (contare sulle dita) Guida l’elaborazione di piani di attività pratica Favorisce la presa di coscienza della situazione Sottomette l’azione a intenzione e/o progetto PIAGET: IMPLICAZIONI EDUCATIVE Mastery learning (apprendimento con padronanza) Non insegnare ai bambini cose che esulano dallo stadio di sviluppo cognitivo in cui si trovano. Prestare attenzione alla velocità con cui procede l’istruzione. Fare attenzione all’ordine in cui le cose sono insegnate ai bambini Sapere lo stato di conoscenza concettuale del bambino. Educazione = Diagnosi cognitiva VYGOTSKIJ : IMPLICAZIONI EDUCATIVE ZSP: Zona di sviluppo prossimale (differenza fra sviluppo effettivo e sviluppo potenziale). Criteri di stima: • Quanto un b. trae profitto da un addestramento specifico? • Quanto miglioramento produce l’ addestramento? • Quanto è stabile il miglioramento? • Quanto addestramento aggiuntivo è necessario per rendere stabili le abilità insegnate? • In che misura le abilità acquisite vengono impiegate spontaneamente in compiti diversi? • Con quale velocità il bambino acquisisce un’abilità attraverso tipi diversi di compiti? BRUNER E VYGGOTSKIJ:SCAFFOLDING “Impalcatura” per aiutare il bambino ad arrampicarsi sino ad un livello di consapevolezza superiore. Tutte quelle attività tramite le quali l’adulto o un coetaneo più esperto, può assistere il bambino, permettendogli di raggiungere obiettivi che altrimenti sarebbero fuori dalla sua portata: MOSSE DI SCAFFOLDING 1 Reclutamento: catturare l’interesse del bambino e spronarlo a mettersi alla prova Riduzione dei gradi di libertà: semplificare il compito riducendo il numero dei passaggi necessari per raggiungere la soluzione Guida ed incoraggiamento: tenere alto il livello di motivazione del bambino in modo tale che la soluzione del problema assume per un interesse autonomo; MOSSE DI SCAFFOLDING 2 Indicazione dei punti critici: sottolineare continuamente gli aspetti più importanti del compito, in modo che il bambino individui le discrepanze tra ciò che ha prodotto e la soluzione corretta del compito
  • 4. Dimostrazione: elaborare i tentativi che il bambino ha già effettuato per la soluzione del problema. In seguito il bambino elaborerà a sua volta il modello fornito dall’adulto e lo perfezionerà ulteriormente. IL PENSIERO IN ETA’ PRESCOLARE (4-6 anni) PERIODO INTUITIVO Le rappresentazioni sono AZIONI INTERIORIZZATEc conservano la direzionalità di percezioni e movimenti, il ricordo di una azione passata , la rappresentazione di una azione possibile e la constatazione di un dato percettivo, non entra noa far parte di un unico atto mentale. Per queste ragionie sono sostanzialmente rigide e irreversibili. CONSERVAZIONE DELLA LUNGHEZZA SI presenta una fila di gettoni blu Compito : fare una fila con altrettanti gettoni rossi, Fino a 5 anni: il bambino far una fila della stessa lunghezza, senza preoccuparsi del numero (quantità = spazio occupato) Intorno ai 6 anni: mette un gettone rosso accanto a ciascun gettone blu, ma nega l’equivalenza se si allunga la distanza tra i gettoni di una fila, (equivalenza = corrispondenza visiva, non logica) PERIODO INTUITIVO Tra 5 E 6 ANNI Continuano ad esserci prooblemi con Reversibilità del ragionamento e Compensazione delle dimensioni Riesce a ragionare su un numero limitato di elementi (es. raggruppamento in classi) Acirca 6 anni il bambino inizia a padroneggiare in modo più sistematico le operazioni di seriazione, classificazione e quantificazione, rimanendoquasi del tutto inconsapevole dei principi che sottostanno a tali operazioni e non sa spiegare perché le segue. CAUSALITA’ FISICA Come funziona una bicicletta? Livello 1 (meno di 5 anni) Disegno sommario e sincretico (riproducono giustapposte le partiche hanno destato in loro interesse e di cui hanno colto chiaramente la funzione , per esempio le ruote, il manubrio, la sella) Spiegazione : causa il movimentouna qualsiasi delle parti che sia stata da loro osservata in movimento: la pompa, i piedi, i pedali, il campanello, per un rapporto di semplice partecipazione fondato su analogie strutturali cioè il movimento determina movimento Livello 2 (5-6 anni) Disegno: sincretico presenti k eparti essenziali per il movimento della bicicletta (la catena e le ruote dentate) Disegno:: causalità globale: è il movimento d’insieme del ciclista che fa muovere la bicicletta, la quale a sua volta costringe il ciclista a muoversi. Livello 3 (circa 7 anni)
  • 5. Disegno: presente o, pur se in modo imperfetto, il collegamento spaziale fra le parti che concorrono al movimento della bicicletta sella) Spiegazione: i bambini cominciano a precisare l’azione che ciascuno dei pezzi esercita su altri pezzi. Livello 4 (dopo gli 8 anni) Disegno: ricostruzione del sistema dei rapporti di causazione : pedali collegati alla ruota dentata grande, intorno alla quale gira la catena che poi gira anche intorno alla piccola ruota dentata posta al al centro della ruota posteriore. sella) Spiegazione: Completa e adeguata
  • 6. AZIONE E INTERAZIONE TRA I 5 E I 6 ANNI . VYGOTSKIJ E BRUNER : Ruolo dell’interazione tra adulto e bambino nello sviluppo cognitivo. Può l’interazione tra coetanei agire come elemento di facilitazione dello sviluppo intellettivo dei bambini? PIAGET: il decentramento intellettivo tipico del passaggio dal pensiero preoperatorio (5 - 6 anni) a quello operatorio (7 - 8 anni), è in parte dipendente dal processo speculare di decentramento sociale che avviene anche attraverso l’interazione tra coetanei perché incoraggia i tentativi di risolvere le situazioni Botvin , Murray; Doise e collaboratori (anni 70/80): accanto al conflitto intraindividuale (equilibrio e disequilibrio) postulato da Piaget, agisc come fattore di sviluppo anche un conflitto interindividuale: conflitto sociocognitivo. L’interazione sociale tra bambini che non si trovano allo stesso livello di sviluppo, è in grado di indurre una perturbazione cognitiva capace di innescare la ricerca di una organizzazione mentale di livello superiore e che tale perturbazione sia più efficace di quelle sperimentate nelle solitarie interazioni con la realtà fisica o con i pari di uguale competenza. PROCEDURA SPERIMENTALE PRE-TEST INDIVIDUALE (es.: prova di conservazione, prova delle tre montagne) FORMAZIONE DI PICCOLI GRUPPI composti due o tre bambini di cui uno che non comprende il concetto che deve essere insegnato, e uno o due bambini che lo comprendono (variante:: i bambini vengono stimolati a fornire la loro soluzione, a giustificarla e a confrontarla con quella dei compagni). ESPERIMENTO: una o più sessioni di gioco cooperativo durante le quali i bambini hanno esperienze di lavoro comune sul compito. POST-TEST INDIVIDUALI. RISULTATI La prestazione di bambini durante le sessioni di interazione è di solito ad un livello più alto di quello osservato rispetto a quando i bambini lavorano individualmente Questa superiorità è maggiore di quella spiegabile s in termini di imitazione ma alla ristrutturazione cognitiva conseguente al conflitto tra le diverse soluzioni individuali I bambini che hanno esperienza di interazione tra pari, mostrano una prestazione migliore ai post-test individuali, dei soggetti di controllo che hanno lavorato da soli nel compito. I progressi si verificano anche in situazioni in cui il bambino non viene esposto ad una risposta migliore della propria, ma semplicemente diversa, anche se sbagliata, Ipotesi: il conflitto interindividuale sia un fattore più potente, più efficace rispetto al conflitto intraindividuale. PREREQUISITI per potere approfittare cognitivamente di una interazione sociale che da
  • 7. luogo a conflitto sociocognitivo, Ordine cognitivo: il bambino deve disporre di schematismi elementari che gli permettano una costruzione che si realizza attraverso la loro differenziazione e coordinazione. Ordine sociale : il bambino deve essere in grado di comunicare adeguatamente e di interpretare esattamente i messaggi degli altri. Fasi del processo di ristrutturazione delle conoscenze: durante la fase di elaborazione dei prerequisiti cognitivi, né l’attività individuale, né quella collettiva conducano a un progresso. Durante la fase di interdipendenza (le prestazioni collettive sono superiori a quelle individuali) è la sola attività collettiva a generare un progresso. Fase della autonomizzazione del bambino il progresso non solo viene raggiunto in attività individuali e collettive, ma viene successivamente mantenuto. Bruner: i coetanei possono avere un ruolo importante nel processo di scaffolding. L’apprendimento di gruppo, se strutturato in modo appropriato, incentiva le domande, i commenti e le critiche costruttive, e conduce alla ristrutturazione della conoscenza. Funzionamento del tutoring tra pari: il bambino più competente non è in realtà molto più avanti dell’altro, e riesce ad immedesimarsi nelle sue difficoltà e può aiutarlo a progredire più speditamente. Questi studi hanno infatti evidenziato che i bambini possono, a certe condizioni, tra cui in particolare trovarsi nella fase terminale dello stadio, anticipare modalità di ragionamento caratteristiche di uno stadio seguente, anche se limitatamente ad un certo ambito cognitivo, quando si sono trovati in conflitto con dei ragazzi di poco più grandi di loro sul modo di risolvere cognitivamente una situazione sociale coinvolgente. Riconsiderazione della la nozione di “stadio” così come l’ha definita Piaget: le strutture cognitive non funzionano sempre come delle totalità coerenti, compatte e applicabili nello stesso modo a qualunque tipo di problema.