Le contexte
- Intoxications : statistiques d’un Centre Antipoison
- Suicides - Tentatives de suicide
Place des analyses toxicologiques
- Intérêt pour le diagnostic
- Intérêt pour le pronostic
- Intérêt pour le traitement
Techniques analytiques en toxicologie clinique
Le contexte
- Intoxications : statistiques d’un Centre Antipoison
- Suicides - Tentatives de suicide
Place des analyses toxicologiques
- Intérêt pour le diagnostic
- Intérêt pour le pronostic
- Intérêt pour le traitement
Techniques analytiques en toxicologie clinique
The document provides an overview of solar power purchase agreements (SPPAs) for organizations considering installing solar photovoltaic systems. It discusses how SPPAs work, their benefits, and parameters for successful SPPA projects. Specifically:
- SPPAs allow organizations to install solar with no upfront costs by purchasing solar electricity from a third party owner over 15-20 years at a predetermined price.
- Benefits include predictable electricity costs, no equipment ownership or maintenance responsibilities, and support for renewable energy jobs.
- Ideal SPPA projects involve customers using over 200,000 kWh annually who control property space for a solar array and demonstrate creditworthiness.
- Under an SPPA,
The document provides an overview of solar power purchase agreements (SPPAs) for organizations considering installing solar photovoltaic systems. It discusses how SPPAs work, their benefits, and parameters for successful SPPA projects. Specifically:
- SPPAs allow organizations to install solar with no upfront costs by purchasing solar electricity from a third party owner over 15-20 years at a predetermined price.
- Benefits include predictable electricity costs, no equipment ownership or maintenance responsibilities, and support for renewable energy jobs.
- Ideal SPPA projects involve customers using over 200,000 kWh annually who control property space for a solar array and demonstrate creditworthiness.
- Under an SPPA,
Paolo Coen, Lezioni calabresi e abruzzesi, # 4paolo coen
The lesson is part of a short course of history of art given at the University of Calabria in 2014-2015 and later at the University of Teramo in 2016-2017. The course's destined to students having a poor cognitions of art history and art in general.
Anna Cerboni Baiardi parla della tecnica del disegno di Raffaello, come genesi dell'opera
https://mooc.uniurb.it/raffaello
Didattica universitaria aperta dell'Università di Urbino, in collaborazione con Accademia Raffaello, Galleria nazionale delle Marche, Città di Urbino e RAI Cultura.
Canale Telegram https://t.me/s/raffaello2020
ATTPT - Agostino Pepoli, uomo e collezionistasiciliambiente
Sabato 8 novembre 2014 alle ore 18.30 nella sala delle riunioni dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32, con la partecipazione di un numeroso pubblico di soci, di ospiti e di simpatizzanti si è tenuto il settimanale incontro previsto dal calendario del XXVIII Corso di cultura per l'anno 2014.
L'ospite della sera, Prof.ssa Lina Novara, storico dell'Arte e Presidente dell'Associazione '' Amici del Museo Pepoli '' è stata accolta dal Presidente e dai presenti con cordialità ed affettuosità perchè ben nota a tutti per avere partecipato alle attività dell'Associazione fin dalla sua fondazione.
Apertura gratuita per i residenti dei Musei Civici il 4/8/2019mauvet52
Ingresso gratuito nei Musei Civici per i residenti a Roma e nella Città Metropolitana per la prima domenica del mese di agosto. L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Paolo Coen, Ponti oltre la manica, Architetti e mercato dell'arte al tempo di...Paolo Coen
English below
Presentazione per il convegno su Giacomo Quarenghi, Roma, Accademia di San Luca, 25-26 maggio 2017. Tre casi per contestualizzare Quarenghi e il rapporto fra architettura e mercato dell'arte: 1) Giuseppe Sardi, 2) Gavin Hamilton e Francesco Panini, 3) James Durno
Presentation related to a paper given at the Giacomo Quarenghi's symposium held at the Accademia di San Luca, Rome, on May 25th and 26th, 2017. Three case-studies to put Quarenghi's relationship betw. architecture and the art market in its proper context, i.e. Giuseppe Sardi, Gavin Hamilton&Francesco Panini at Shelburne House, London, and James Durno.
Vita di Michelangelo - Napoli, Maggio - Agosto 2010
Paolo Coen - Arte e industria a Roma fra 1870 e 1911: punti di sutura
1. Arte e industria a Roma fra 1870 e 1911: punti di sutura
Paolo Coen, PhD
Università degli Studi Teramo
pcoen@unite.it
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
3. Prima del 1870
• Già al tempo di Pio IX Roma era stata teatro di alcuni confronti tra arte e
industria, soprattutto nel settore delle arti applicate
• Quasi sempre Roma si era dovuta rivolgere all’esterno, specialmente alla Francia
• Lo stato dell’industria romana, in particolare nel settore delle fonderie, impediva
di fatto la realizzazione di imprese di grande caratura
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
4. La nuova stazione Termini nel 1868
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
5. Roma dopo il 20 settembre 1870
• La breccia di Porta Pia e il nuovo ruolo di capitale del Regno aprono scenari
inattesi
• Da allora Roma diventa il teatro di molti e alle volte importanti confronti tra arte e
industria
• In questa sede ne osserveremo tre e approfondiremo il discorso nel settore delle
fonderie artistico industriali attraverso un caso di studio
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
6. La chiesa di San Paolo entro le Mura, o Saint Paul’s within the Walls
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
7. La chiesa di San Paolo entro le Mura, o Saint Paul’s within the Walls
• Concepita dal reverendo Robert J. Nevin all’indomani di Porta Pia,
chiesa degli episcopali americani è il primo luogo di culto non
cattolico eretto all’interno della cerchia di Aureliano
• Ideologicamente è il «manifesto» della nuova libertà di culto ai
tempi del Regno d’Italia, garantita dall’art. 1 dello Statuto Albertino
• Nell’architettura e nelle decorazioni è letteralmente importata
dall’Inghilterra
• L’architetto è George E. Street; i mosaici sono disegnati da Edward
Burne-Jones e prodotti a Venezia con metodi industriali dalla
Venezia-Murano Company, di proprietà e conduzione britanniche
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
8. Baldassarre Odescalchi e il Museo Artistico Industriale
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
9. Baldassarre Odescalchi e il Museo Artistico Industriale
• Il principe Baldassarre Odescalchi (1844-1909) è una importante
figura di collezionista, mecenate e «attivista» dell’arte a Roma
negli anni settanta e ottanta
• Prova a impiantare a Roma il modello di museo che aveva
osservato a Londra con il South Kensington, il futuro Victoria &
Albert Museum, e ancor meglio a Vienna con il Museo Imperiale di
arti applicate all’industria
• Insieme ad altri cittadini, fra cui il mercante Augusto Castellani,
fonda nel 1874 il Museo Artistico Industriale, o MAI
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
10. Le fonderie artistiche
• La fonderia artistica è un luogo dove si realizzano oggetti artistici in metallo, per
lo più in bronzo
• A Roma già prima del 1870 esistevano diverse imprese di questo genere: la più
antica e per certi versi la più importante era la Fonderia Vaticana
• Nel corso del XIX secolo le fonderie erano andato decadendo, come del resto
molti settori delle arti applicate
• Al tempo di Pio IX si era dovuto perciò fare riferimento a materiale già pronto
importato dall’estero, dalla Francia o in casi più sporadici dal Regno Unito
• Negli anni successivi al 20 settembre 1870 sorgono diversi stabilimenti del
genere, come la fonderia Bruni o la fonderia Bastianelli
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11. La Fonderia Romana Artistico Industriale di Alessandro Nelli
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
12. La Fonderia Romana Artistico Industriale di Alessandro Nelli
• Alessandro Nelli (1842-post 1902) nasce in una famiglia di
argentieri e di scultori in metallo
• 1862 Alessandro apre il primo stabilimento ‘domestico’ in
via della Lungara
• 1870-1882 inizia ad affermarsi come fonditore di bronzi
artistici
• Traduce in metallo, per lo più in bronzo, materiale
preparatorio che gli viene fornito da artisti, da scultori
italiani e stranieri
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
13. Felipe Moratilla Parreto – Alessandro Nelli, Il pescatore
napoletano, 1877, Madrid, Prado
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14. Randolph Rogers – Alessandro Nelli, The Last Arrow, 1879, New
York, Metropolitan Museum of Art
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15. Gallo morente (Galata Capitolino), Roma, Musei Capitolini
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16. Alessandro Nelli: da artigiano a industriale
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17. Da artigiano a industriale
• 1882 Nelli gioca la carta della fabbrica d’arte: egli fonda una
nuova, grande fonderia in via Luciano Manara, a Trastevere.
• Lo stabilimento si estende per 6.000 mq e occupa 150
persone, suddivise nelle varie fasi della traduzione del
modello in bronzo
• Rimarrà attivo fino al principio del 1900
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18. Pietro Costa – Alessandro Nelli, Vittorio Emanuele II, 1881, Torino
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19. Odoardo Tabacchi – Alessandro Nelli, Arnaldo da Brecia, 1882,
Brescia
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20. Ercole Rosa – Alessandro Nelli, Monumento ai fratelli Cairoli, 1883,
Roma
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21. La Fonderia Romana: la segmentazione dell’offerta in base alla domanda
• Domanda di fascia bassa
- Oggetti per la devozione domestica e popolare
- Repliche di capolavori antichi, del Rinascimento, fino al Neoclassicismo
• Domanda di fascia elevata
- Lavori su commissione: copie da bronzi perduti o rubati; grandi monumenti
tradotti da modelli precedenti
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22. Alessandro Nelli, Reliquario di Sant’Adamo (copia da), 1886,
Guglionesi (CB)
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23. Ettore Ferrari – Alessandro Nelli, Monumento a Vittorio
Emanuele II, 1888-1889, Bologna
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24. Randolph Rogers, Porte di Cristoforo Colombo, 1855-1861,
Washington, Campidoglio
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25. Randolph Rogers, Porte di Cristoforo Colombo, 1855-1861, Washington,
Campidoglio
• Prima di Nelli, gli scultori americani residenti a Roma che
lavoravano in bronzo dovevano rivolgersi a fonderie straniere,
come le Fonderie Reali di Monaco di Baviera
• Nelli li convince a tradurre i propri lavori a Roma
• La Fonderia Romana di Nelli produce ed esporta molti lavori
negli Stati Uniti e anche in Sud America, fra l’altro in Argentina,
Colombia e Cile
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26. William Wetmore Story – Alessandro Nelli, Monumento a John Marshall, Washington D.C.
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27. Quali schemi, o modelli produttivi spiegano il percorso di Nelli?
• Il sistema tradizionale della bottega
• Le fonderie «generaliste»
• Le fonderie artistiche frutto della rivoluzione industriale
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28. Il sistema tradizionale della bottega
• Veramente caratteristico del Rinascimento italiano
• Struttura piramidale: capo-bottega / aiutanti / garzoni
• Unità tipica del sapere della bottega: riunione in un solo individuo di un
patrimonio di nozioni sia artistiche, cioè linguistiche, sia tecnico-artigiane
• Trasmissione diretta, attraverso il sistema a ricaduta maestro-allievo
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29. Benvenuto Cellini, Ninfa di Fontainebleau, 1543-1544, Parigi, Louvre
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30. Benvenuto Cellini, Perseo, 1545-1555, Firenze, Loggia dei Lanzi
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31. Jean de Boulogne, detto Giambologna, Nettuno, 1563-1567, Bologna
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32. La bottega di Giambologna
• È la più importante a cavallo fra XVI e XVII secolo
• Forma alcuni tra i più importanti bronzisti europei del primo XVII secolo, come
Hubert Gerhard, Hubert Le Sueur, Adriaen de Vries e Pietro Tacca
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33. Ferdinando Bandini e Pietro Tacca, Monumento a Ferdinando I de’ Medici (Quattro
mori), 1595-1626, Livorno
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34. Carlo Marochetti, Monumento a Riccardo Cuor di Leone, 1851-1853, Londra
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35. Le fonderie «generaliste»
• È un modello parallelo e alternativo al sistema delle botteghe
• Queste aziende servono a realizzare oggetti di bronzo, a cominciare dalle armi e
dalle campane; a titolo saltuario, ma non specifico, possono anche realizzare
statue
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36. Johann Balthazar Keller (1638-1702)
• Nasce e si forma a Zurigo
• Si trasferisce alla corte di Luigi XIV di Francia insieme al fratello: fabbrica per lo
più armi, oltre che opere d’arte
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37. François Girardon, Luigi XIV a cavallo, 1685-1687, Parigi, Louvre
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38. François Girardon, Luigi XIV a cavallo, 1685-1687, Parigi, Louvre
• Il monumento originale è alto circa 7 metri
• François Girardon fornisce il materiale preparatorio, in particolare
il modello
• Johann Balthazar Keller fonde il monumento nel 1692, utilizzando
circa 40 tonnellate di bronzo
• Eretto nel sito dell’attuale Place Vendôme, a Parigi, il monumento
Girardon-Keller andrà distrutto nel 1792
• Il bronzo ora al Louvre proviene dalle collezioni reali ed è l’unico
modello in scala ridotta «firmato» da Girardon
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39. La Royal Brass Foundry di Woolwich
• 1717 è fondata per realizzare i cannoni della Royal Navy
• XIX secolo è utilizzata diverse volte per realizzare statue e
gruppi, fra l’altro da scultori come Sir Francis Chantrey
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40. La fonderia di Lauchammer
• 1725 L’imprenditrice tedesca Benedicta Margareta
von Löwendal impianta una fonderia nella propria
tenuta di Mückenberg, vicino alla cittadina di
Lauchammer, al confine tra Prussia e Sassonia
• La fonderia è inizialmente specializzata in campane
da chiesa
• Sotto la direzione dell’erede di Benedicta Margareta,
il conte Detlev Carl von Einsiedel, produce anche
sculture: per questo ingaggia artisti come Joseph
Mattersberger e Thaddäus Ignatius Wiskotschill
• La fonderia resterà attiva fino all’epoca moderna
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41. Le fonderie nella rivoluzione industriale
• Fra XVIII e XVIII secolo si verifica un cambio di passo, anche per via della
progressiva disponibilità di grandi quantità di metallo a basso prezzo e per la
diffusione a livello borghese dei bronzetti da tavolino
• La fisionomia delle fonderie cambia notevolmente: da fonderie generiche esse
diventano stabilimenti specializzati solo per produrre sculture e/o oggetti d’arte
applicata
• Partono da disegni, bozzetti, modelli o altro materiale preparatorio fornito da un
artista esterno
• Il materiale di riferimento per il prodotto finito rimane il bronzo, ma talora si
usano la ghisa, oppure lo zinco, il ferro o l’acciaio
• Il modello si estende in tutta Europa, dall’Inghilterra alla Germania fino alla
Francia
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42. 1889-1902: la crisi della Fonderia Artistico-Industriale di Alessandro Nelli
• 1889 primi segni della crisi: la Fonderia accumula debiti, non riesce ad aggiornare
i macchinari
• Nelli corre ai ripari e fra l’altro affina gli strumenti promozionali: egli pubblica due
cataloghi della ditta, il primo catalogo esce nel 1892, il secondo nel 1898
• Nel 1893 partecipa all’Expo di Chicago, spedendo merce per circa 400.000 lire
• 1890-1900 la produzione di oggetti monumentali si dirada tuttavia notevolmente
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43. Emilio Gallori – Alessandro Nelli, Monumento a Giuseppe Garibaldi, 1895, Roma
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44. Alessandro Nelli, Monumento funebre Casuccini, Siena, Cimitero Monumentale
Si ringraziano l’amico storico dell’arte Cesare Baglioni, il provveditore dell’arciconfraternita della
Misericordia Andrea Valboni e Giovanni Battista Guasconi.
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45. Una domanda chiave: quali furono i motivi della crisi?
• 1902 la Banca d’Italia impone il rientro dei crediti elargiti
• 1902 Nelli, in quanto insolvente, si vede sequestrare la Fonderia
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46. Il ruolo della Francia
• Diventa la nazione leader nel campo delle fonderie artistiche
• Fa leva sulle richieste di grandi monumenti in bronzo e ancor più sulla richiesta
capillare di piccoli bronzi, destinata a una clientela borghese anonima
• Ingaggia artisti di fama – come Antoine-Louise Barye – che realizzano modelli
spesso di scarso impegno tematico, es. animali.
• Questi bronzetti si adattano a tutti i gusti e possono facilmente spostarsi di casa in
casa, anche quando la famiglia si reca in vacanza
• Dagli anni quaranta diventa un segmento molto florido del mercato dell’arte, che
porta alla crescita o alla costituzione ex novo di un congruo numero di aziende
• La vendita avviene attraverso gallerie d’arte o i grandi magazzini come Le Bon
Marché
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47. Antoine-Louis Barye, Leone, 1825-1830, New York, Metropolitan Museum of Art
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49. Ferdinand Barbedienne (1810-1892)
• Si specializza nell’industria applicata alle arti
• 1830-1835 si afferma nel campo dei papier peints, ovvero nelle carte
da parati
• 1836 incontra Achille Collas, l’inventore di pantografo, ovvero di un
meccanismo capace di riprodurre in scala ogni tipo di scultura
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50. Il pantografo di Achille Collas
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51. Ferdinand Barbedienne (1810-1892)
• 1839 Barbedienne e Collas fondano un’azienda per produrre in serie
copie in scala di statue celebri
• 1859 morto Collas, Barbedienne rimane solo alla guida dell’azienda
• Utilizza strumenti e metodi di marketing sempre più aggressivi, fra
cui cataloghi di vendita
• L’azienda raggiunge i 300 dipendenti, capaci di produrre 2000
bronzetti all’anno
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52. Il binomio Barbedienne-bronzetti di animali
• 1876 acquista alla vendita dei beni di Antoine-Louis Barye compra 125 modelli per
fusione, per lo più per bronzetti di animali, per i quali crea un catalogo a parte
• In un’impostazione industriale il settore garantisce ottimi margini di guadagno:
- Ogni statuetta continua a rimanere legittimamente connessa al nome, cioè al ‘marchio’
di un grande maestro e viene perciò considerata un’opera d’arte;
- può essere replicata teoricamente all’infinito
- Una volta abbattuti i costi di ammortamento e le spese vive (materiali, personale) ha un
costo unitario ridotto
- Si crea in tal modo una forbice fra costo di produzione e costo di vendita, che per lungo
tempo non è riempita dai diritti d’autore, né da un’estetica adeguata
- Solo più tardi, ai primi del Novecento, viene elaborata una legge sui diritti d’autore
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53. Torniamo alla domanda di qualche minuto fa. Perché la fabbrica artistica di
Alessandro Nelli va in crisi?
• Limiti imprenditoriali: obsolescenza rapida delle attrezzature rendono l’azienda
incapace di tenere il passo della concorrenza, fra cui la Bastianelli
• Catalogo ristretto, che non presenta nomi di artisti contemporanei di rilievo
• Incapacità di puntare sui bronzi di piccolo taglio, à la Barbedienne, che
garantiscono ottimi margini di guadagno
• Incapacità di imporre un vero ‘marchio di fabbrica’, a vantaggio del fonditore
• Mancanza di un pubblico borghese, lo ‘zoccolo duro’ del mercato di fascia media
• Permanenza a Roma di un gusto legato al retaggio della manifattura artigiana
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54. Le prospettive di studio
• Quanto accaduto a Roma non è una situazione isolata
• Fra il 1861 e il 1914 l’Italia visse una stagione importante nel campo delle
fonderie artistiche
• Alcune città vedono lo sviluppo di autentici «distretti artistico industriali»: questo
discorso coinvolge Verona, Milano, Pistoia, ma anche Napoli e in parte anche
Palermo
• Il periodo indicato si pone come una sorta di «anello mancante» nella lunga
catena che dal mondo artigiano del Fatto-in-Italia porterà al Made in Italy
• A differenza di quanto accaduto in Francia, Gran Bretagna e anche in Germania, lo
studio sistematico delle realtà italiane è ancora agli inizi, in termini di produzione,
di mercato e di flussi di esportazione
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