L'intervento di Mirna Cieniewicz in occasione dell'evento "Nautica Smart e Sostenibilità nel Mediterraneo" che si è svolto a Cagliari il 10 novembre 2015.
“Cogenerazione ad alto rendimento: opportunità per le PMI e la PA, aggiorname...
Panorama della azioni esistenti e delle sfide per il futuro - Mirna Cieniewicz
1. Panorama delle azioni esistenti
e delle sfide per il futuro
REPUBBLICA ITALIANA
Cagliari, 10 novembre 2015
Mirna Cieniewicz, European Boating Industry
Organizzato da Cluster Nautica e Cluster Energie Rinnovabili
Nautica Smart e Sostenibile nel Mediterraneo
2. REPUBBLICA ITALIANA
Chi siamo
• European Boating Industry
• Federazione europea delle industrie nautiche
• Sede a Bruxelles in Belgio
• Soci: 14 associazioni nazionali con UCINA
Confindustria Nautica per l’Italia
• Consiglio: 5 rappresentanti eletti, tutti industriali
• Presidente: Piero Formenti, vice-presidente di UCINA
e CEO del cantiere ZAR Formenti
• Vice-presidenti: Jean-Pierre Goudant (FIN, Francia) e
Piotr Jasionowski (POLBOAT, Polonia)
3. REPUBBLICA ITALIANA
Nautica Smart e Sostenibile
• Opposizione tra ambiente ed economia non regge
• L’industria nautica nei vari paesi europei già da anni
ha sviluppato riflessioni ed azioni per uno sviluppo
sostenibile
• Oggi verranno presentati:
A. Gli impatti legati all’uso della barca
B. Le azioni esistenti
C. I progressi e le sfide per il futuro
4. REPUBBLICA ITALIANA
A. Per una salvaguardia efficace
• Fonte: Studio ECNI del 2009
http://europeanboatingindustry.eu/eu-affairs/environment
• L’inquinamento marino è di origine terrestre ed
atmosferica (77%)
• La nautica provoca meno dell’1% dell’inquinamento
marino complessivo
• L’analisi del ciclo di vita della barca dimostra che
l’impatto ambientale maggiore è quello operativo,
durante i circa 30 anni di utilizzo medio
5. REPUBBLICA ITALIANA
A. Per una salvaguardia efficace
• Legislazione europea sulla qualità delle acque e gli
ecosistemi:
• Direttiva sull’acqua 2000/60/CE
• Direttiva sull’ambiente marino 2008/56/CE
• Legislazione europea per gli habitat e le specie:
• Rete Natura 2000 a terra ma anche in mare per le
aree marine protette
• Leggi anche a livello nazionale, regionale e locale
6. REPUBBLICA ITALIANA
A. Gli impatti legati all’uso della barca
• Fonte: Studio ECNI del 2009
• Tipologia degli impatti:
1. Emissioni di idrocarburi e olii
2. Emissioni sonore
3. Acque nere
4. Acque grigie
5. Pitture antivegetative
6. Rifiuti
7. Danno fisico all’ambiente naturale
8. Articoli pirotecnici (fuochi)
9. Introduzione di specie invasive
7. REPUBBLICA ITALIANA
A. 1. Emissione di idrocarburi e olii
• 26% dell’inquinamento da idrocarburi degli oceani ha
origine marittima
• Le piccole imbarcazioni (<24m, per ogni uso)
contribuiscono al 4% dell’inquinamento di origine
marittima
• Le cause sono: uso e inadeguata manutenzione dei
motori, rifornimento, scarico legale di olii e acque,
lavaggio delle cisterne
• Impatto della nuova direttiva 2013/53/UE per
ridurre i limiti di emissione
8. REPUBBLICA ITALIANA
A. 2. Emissioni sonore
• Distinzione tra rumore sopra/sotto acqua
• Regole unicamente per emissioni sonore in aria
• Sensibilità al rumore è variabile in base alla
navigazione: canali, laghi, mare aperto o porto
• Ambienti sensibili come zone residenziali, parchi
naturali e aree protette
• Emissioni sonore delle barche e moto d’acqua
stabilite dalla direttiva UE nel 1994
9. REPUBBLICA ITALIANA
A. 3. Acque nere
• 80% dell’inquinamento da liquami è dovuta ad attività
terrestri
• Lo scarico accidentale rappresenta il 2%
dell’inquinamento totale dovuto alle acque nere, nei
quali vengono contati gli scarichi dovuti alla nautica
• Le acque nere possono essere un problema
localmente, in ecosistemi sensibili e/o con una
concentrazione importante di barche
• Impatto della nuova direttiva 2013/53/UE , che
impone serbatoi e sistemi di trattamento delle acque
10. REPUBBLICA ITALIANA
A. 4. Acque grigie
• 90% dell’inquinamento chimico del Mediterraneo è
di origine terrestre
• Sotto accusa saponi e detergenti usati a bordo e per
pulire la barca
• Questo problema si risolve facilmente utilizzando
esclusivamente prodotti biodegradabili al 100% in
solo 28 giorni, sia in barca che a casa
• Bisogna leggere attentamente le etichette!
11. REPUBBLICA ITALIANA
A. 5. Pitture antivegetative
• L’avvenimento della legislazione chimica europea
REACH e la revisione della direttiva sui biocidi
limitano l’uso di sostanze pericolose
• Pitture antivegetative non inquinanti esistono sul
mercato e devono essere promosse
• Sul Lago di Costanza, tra Germania, Austria e
Svizzera, solo le pitture non inquinanti sono
autorizzate e commercializzate
12. REPUBBLICA ITALIANA
A. 6. Rifiuti
• Fra i rifiuti soprattutto la plastica è un problema
importante!
• La provenienza è terrestre e marittima (navi
commerciali e da crociera)
• Le soluzioni per limitare e gestire i rifiuti a bordo
esistono
• I porti e le marine devono avere la capacità di
raccogliere i rifiuti generati a bordo da navi e
barche, trattandoli in maniera selettiva
13. REPUBBLICA ITALIANA
A. 7. Danni fisici all’ambiente marino
• Ancoraggio in zone sensibili
• Soluzione: ormeggi organizzati senza ancoraggio
• Moto ondoso eccessivo causato dalle barche e
provocando un’erosione di sponde e rive di canali e
laghi
• Soluzione: limitazioni di velocità
• Impoverimento degli stock ittici
• Soluzione: informazione, educazione e sorveglianza
14. REPUBBLICA ITALIANA
A. 8. Articoli pirotecnici
• Le barche hanno fra le dotazioni di sicurezza articoli
pirotecnici (vari tipi di razzi, fuochi a mano, ecc)
• Poco usati e con durata di vita corta (36 a 48 mesi)
• In vari paesi europei non esiste ancora un sistema di
smaltimento di tali articoli pericolosi
• Il loro trasporto e smaltimento deve essere effetuato
da aziende specializzate ed è molto più costoso del
prezzo di acquisto
• Alternative sostenibili devono essere sviluppate
15. REPUBBLICA ITALIANA
A. 9. Introduzione di specie invasive
• Introduzione da varie fonti possibili
• Nel caso della nautica, la barca e gli attrezzi usati in
acqua possono essere vettori d’introduzione
• È raccomandato sciacquare attentamente l’ancora,
le catene, lo scafo della barca e gli attrezzi, dopo
ogni uso, per limitare il rischio
16. REPUBBLICA ITALIANA
A. Gli impatti generati dai porti
• Distinzione tra fase di costruzione e fase operativa
• Fase operativa è critica
• Legislazione europea e nazionale inquadra in maniera
precisa l’aspetto ambientale delle attività, soprattutto
nell’ambito degli studi d’impatto
• Punti da sorvegliare: i dragaggi
• Esistono vari programmi di gestione ambientale,
obbligatori e volontari
17. REPUBBLICA ITALIANA
B. Le azioni esistenti
• A livello internazionale, alcune certificazioni:
• ISO 14001
• Bandiera Blu per città, porti e spiaggie
• A livello nazionale, vari programmi:
• Francia: Programme Bateau Bleu
• Francia: Programme Ports propres
• Germania: Blauer Anker
• Inghilterra: The Green Blue
18. REPUBBLICA ITALIANA
C. I progressi e le sfide per il futuro
Ruolo importante dell’industria nautica europea:
• Analisi del ciclo di vita ed eco-concezione
• Evoluzione delle tecnologie industriali
• Scelta dei materiali e delle pitture
• Motorizzazione verde: ibrido, elettrico
• Smaltimento delle imbarcazioni usate:
• Francia, Finlandia, da poco anche Svezia
• Soluzioni innovative per il rifiuto di vetroresina:
• Brevetto italiano per un “tecnocomposito”
19. REPUBBLICA ITALIANA
C. I progressi e le sfide per il futuro
Ruolo importante degli utenti:
• Integrare gli aspetti ambientali ai corsi offerti
• Informare gli utenti con campagne specifiche all’inizio
della stagione nautica
• Migliorare la sensibilità ambientale nelle scuole di
vela-motore, i porti, i club nautici e sportivi, ecc.
• Sviluppare prodotti e soluzioni eco-sostenibili utili al
diporto
20. REPUBBLICA ITALIANA
Grazie della vostra attenzione!
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