1. La Spezia:
i camini delle navi da crociera si
aggiungono a quelli
della centrale Enel a carbone
Daniela Patrucco – 28 maggio 2018
Palazzo Verde, Via del Molo, 63 -Genova
7. 2011 – NOx PORTO della Spezia pari alla centrale
8. 2013
Alla centrale e al traffico
del porto commerciale
si aggiungono le crociere
90.000 passeggeri nel 2011
454.000 passeggeri nel 2017
(fonte: assoporti)
Attracchi quasi assenti nel 2011,
152 previsti nel 2018
9. Le navi da crociera ormeggiano al Molo Garibaldi e Calata Paita, sopravento (con vento dal mare) alla
centralina di monitoraggio Arpal di Via San Cipriano. Incrociando i valori delle emissioni di CO, NO2, PM10,
PM2,5 e SO2 con gli attracchi delle navi da crociera del periodo 1gennaio/10 novembre 2016, il Comitato
verifica un aumento generalizzato della media delle emissioni in concomitanza con gli arrivi delle navi: la
media delle emissioni medie orarie di NO2 e SO2 aumenta rispettivamente del 17 e del 7%, mentre la media
delle emissioni massime orarie aumenta rispettivamente del 24 e del 30%. Il dato è particolarmente
significativo per il biossido di azoto.
2016 - Il Comitato analizza i dati Arpal
Alla Spezia media emissioni massime in aumento in
presenza delle navi da crociera
10. “Si segnala per quanto concerne l’NO2 il ritorno di un valore medio piuttosto
elevato, 47 mg/m3 (dunque superiore al limite di 40 mg/m3, da valutare però su
base annua) nella postazione di Via San Cipriano in un contesto di valori medi mensili
nella zona urbana della città che, in nessuna altra postazione, hanno raggiunto i 40
mg/m3. Come già detto in precedenti report è probabile che tale fenomeno sia in
parte attribuibile alla permanenza durante le ore diurne presso il molo
Garibaldi/calata Paita delle navi da crociera (nel corso del mese si sono contati 18
accosti), in un contesto di condizioni meteo favorevoli (forte stabilità con venti deboli
ancora con prevalenza del regime di brezza) allo spostamento ed accumulo degli
inquinanti derivanti dalla combustione presso l’area sottovento prossima alla zona di
attracco, dove è per l’appunto localizzata la postazione di Via San Cipriano.”
2017 – Un anno dopo la denuncia,
Arpal è possibilista su ipotesi SVDC
Fonte:
http://www.ninin.liguria.it/fileadmin/archivio/ninin/report_arpal_spezia_ott_2017_01.pdf
11. 2016 - 2018: cosa abbiamo fatto
7/2016 – proposta di costituzione di tavolo di lavoro
partecipato da SVDC, Capitaneria di Porto e Autorità Portuale
11/2016 – accoglimento della proposta da parte di CP e AP
11/2016 – ampliamento della proposta al Comune della Spezia
12/2016 – prima riunione del tavolo - in assenza di SVDC per
esplicita decisione del Comune della Spezia - con la nuova
presidente di ADSP della Spezia e la CdP
6/2017 – elezioni amministrative- cambio amministrazione
4/2018 – Convocazione commissione consiliare con odg "Valori
attuali combustibili marini ed eventuale adeguamento”, già
rinviata due volte apparentemente a causa di indisponibilità
ADSP della Spezia.
12. 2016 - 2018: cosa chiediamo
- Emissione di ordinanza per utilizzo di combustibile BTZ
(0,1%) prima dell’ingresso nel golfo, a 12 miglia dalla costa
invece che entro le due ore dall’ormeggio
- Pubblicazione dei controlli alle navi e dei loro esiti da parte
della CdP
- Dichiarazione del Sindaco a favore della costituzione di area
SECA/NECA nel Mediterraneo
- Dal 2012 il Comitato SpeziaViaDalCarbone chiede una
indagine epidemiologica che per la parte ambientale rilevi
le sorgenti di inquinamento (chi, inquina, come e quanto)
con la tecnica del source apportionment (peraltro prescritta
anche nell’AIA della centrale Enel)
- LE INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE E AMBIENTALI, I
CONTROLLI E I MONITORAGGI, NON SONO PROPEDEUTICI
NÉ ALTERNATIVI ALL’ADOZIONE DELLE MTD UTILI PER LA
RIDUZIONE IMMEDIATA DEL DANNO AMBIENTALE E
SANITARIO
13. Porti e armatori poco impegnati
L’italiana Moby Line ha annunciato per il 2018 importanti sforzi che
hanno raccolto la soddisfazione delle associazioni ambientaliste di Bastia
e Nizza. “il gruppo (Moby Lines) ha preso la decisione di usare gasolio con
contenuto di zolfo non superiore a 0,1% a dieci miglia nautiche dalla
costa, un’ora prima dell’ormeggio e un’ora dopo la partenza”.
La compagnia non ha però ritenuto al momento di adottare questa buona
pratica anche in Italia, dove sbarca/imbarca dai principali porti di Toscana,
Liguria, Campania, Sardegna e Sicilia.
Fonte: http://www.qualenergia.it/articoli/20180503-emissioni-marittime-in-italia-e-nel-
mediterraneo-siamo-grave-ritardo
14. Cosa possono fare i porti?
Incentivi finanziari portuali per mitigare le emissioni di gas serra:
- tassa portuale differenziata a livello ambientale. È applicata in
circa 28 dei 100 porti più grandi in termini di volume totale di merci,
passeggeri e contenitori movimentati.
- USA. incentivi finanziari per le navi che riducono la velocità quando
si avvicinano al porto.
- Autorità del Canale di Panama ha uno schema che fornisce
l'attracco prioritario alle navi più ecologiche.
- Spagna include incentivi ambientali nell'offerta e nei criteri di
rilascio delle licenze per i servizi forniti nei porti dai rimorchiatori.
- Norvegia è in vigore una tassa sull’NOx
Il rapporto “Reducing Shipping - Greenhouse Gas Emissions - Lessons
From Port-Based Incentives” raccomanda di:
- riconoscere l'importante ruolo dei porti nel mitigare le emissioni
marittime
- espandere gli incentivi portuali per le navi a basse emissioni
- collegare gli incentivi portuali alle attuali emissioni di gas serra;
- passare a un'applicazione più armonizzata delle tasse ambientali
nei porti.
Fonte: http://www.qualenergia.it/articoli/20180426-emissioni-
marittime-di-gas-serra-gli-impegni-imo-il-ruolo-di-porti-e-armatori
15. Conclusioni
- In prospettiva, la elettrificazione delle banchine, con produzione di
energia da fonte rinnovabile, può contribuire a migliorare la qualità
dell’aria nelle città di porto.
- La futura adozione del GNL come combustibile marino non risolve
il problema del cambiamento climatico, essendo il GNL emettitore
di CO2.
- La mancata costituzione di un’area SECA/NECA nel Mediterraneo
impone ai cittadini di quest’area un livello di inquinamento
superiore a quello cui sono sottoposti i cittadini del Nord Europa.
- Lo slittamento dell’introduzione delle MTD alla centrale a carbone
della Spezia ha determinato un significativo maggiore
inquinamento fino al 9/2016 – che si sarebbe potuto e dovuto
evitare in applicazione alla normativa AIA.
- Attendere il 2020, con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni
per l’utilizzo del combustibile BTZ (0,50%), prolunga gli alti livelli di
inquinamento e il danno ambientale e sanitario.
16. Ne sappiamo già abbastanza
“Ne sappiamo già abbastanza, oggi la priorità è prevenire ed
è sulla prevenzione che si dovrebbe concentrare l’impegno
degli epidemiologi e delle associazioni… la prevenzione
comincia con l'impiantistica”. Benedetto Terracini,
epidemiologo.
art. 5 del loro Codice Deontologico “Il medico è tenuto a
considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale
fondamentale determinante della salute dei cittadini. A tal fine il
medico è tenuto a promuovere una cultura civile tesa all’utilizzo
appropriato delle risorse materiali, anche allo scopo di garantire
alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile. Il medico
favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di tutela della
salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e
collettiva”.
La responsabilità dei medici