Una panoramica sullo stato delle smart city. Aspetti critici, possibili sviluppi. Il passaggio da città smart a città empatica.
Workshop in Luiss i-Lab.
Intervento di Stefano Di Dio al quarto incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Luca Settineri al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Una panoramica sullo stato delle smart city. Aspetti critici, possibili sviluppi. Il passaggio da città smart a città empatica.
Workshop in Luiss i-Lab.
Intervento di Stefano Di Dio al quarto incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
Intervento di Luca Settineri al quinto e ultimo incontro del corso di formazione per dirigenti sindacali "Le parole dell'innovazione e il lavoro", nato da una progettazione congiunta tra ISMEL e le segreterie CGIL, CISL e UIL di Torino e tenutosi tra marzo e maggio 2019.
139 Tavola Rotonda “Edge e Cloud Computing” - Automazione Oggi N. 399 – Giugn...Cristian Randieri PhD
…un vantaggio strategico per ridefinire le modalità in cui un’azienda può sviluppare i suoi servizi, fornirli ai suoi clienti e gestire in modo efficiente le sue operazioni. Ne parliamo con le aziende
Con Christian Eder, marketing director di Congatec; Giuseppe Surace, chief product & marketing officer di Eurotech; Cristian Randieri, predicente & CEO di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it); Alberto Griffini, product manager avanced PLC & Scada di Mitsubishi Electric; Alberto Olivini, portfolio consultant motion control di Siemens Italia; Lodovico Piermattei, consulting & solution engineer di Vertiv in Italia; Locatelli Claudio, membro del comitato scientifico SPS IPC Drives Italia.
95 Tavola Rotonda "La Convergenza delle reti: potenzialità e criticità" - Fie...Cristian Randieri PhD
Oggi la convergenza delle reti si sta facendo via via sempre più spinta: reti dati che trasportano anche l’alimentazione e consentono di ridurre i cablaggi, reti industriali accessibili via web e che dal web traggono informazioni per il funzionamento dei dispositivi, reti nate per il mondo ‘office’ o aziendale che si ‘trasformano’ per ‘scendere’ in campo e, doverosamente ‘modificate’ e irrobustite, vengono utilizzare anche dall’industria. Con l’avvento di concetti quali Industry 4.0 e lo svilupparsi dell’idea della ‘fabbrica interconnessa’, poi, era inevitabile che il fenomeno della convergenza si acuisse ancora di più. Con tutte le problematiche e criticità che esso comporta, da quelle legate alla sicurezza dei dati e alla privacy, alla necessità di dotarsi di soluzioni in grado di resistere alle difficili condizioni ambientali del mondo manifatturiero. Centrali poi si stanno rivelando i problemi legati alla standardizzazione dei protocolli e all’interoperabilità delle soluzioni impiegate, perché, per poter scambiare informazioni e costruire applicazioni ‘intelligenti’ sulla base dei dati raccolti, occorre che i diversi dispositivi in gioco ‘parlino’ la stessa lingua e possano quindi ‘comprendersi’. Cosa a oggi non scontata e alla quale gli organismi regolatori dovranno dare al più presto una risposta… Abbiamo cercato di capire con i maggiori vendor del settore dove ci porterà questo trend. Già ora vediamo affacciarsi sul mercato industriale nuovi player e soggetti il cui business era prima focalizzato su ambiti affini ma separati. Gli operatori Telecom, per esempio, cominciano a vedere nel mondo industriale un interessante ambito di sviluppo per le applicazioni che si basano sulle reti. Dall’m2m all’Internet of Things le reti di telecomunicazione potranno giocare un ruolo importante e le Telco intendono sfruttare a pieno questo business proponendo anche soluzioni proprie. È un mercato ancora tutto da costruire, dove mandano applicazioni e dove c’è spazio un po’ per tutti i soggetti per crescere. Vediamo dunque quali sono le impressioni raccolte da Fieldbus&Networks e quali le esperienze maturate in questo ambito.
Con Cristian Randieri, presidente e CEO di Intellisystem Technologies; Sophie Borgne, marketing director Industry BU di Schneider Electric; Alberto Griffini, manager Advanced PLC&Scada di Mitsubishi Electric; Roberto Motta, solution architect team leader Connected Enterprise di Rockwell Automation; Cristian Sartori, industrial communication product manager di Siemens Italia; Marika Silla, marketing specialist di Advantech; Francesco Tieghi, responsabile digital marketing di ServiTecno; Alexander Bufalino, chief marketing officer di Telit; Michele Frassini, responsabile sales and marketing M2M e IoT di Vodafone Italia.
148 La comunicazione via satellite per la business continuity ed il disaster ...Cristian Randieri PhD
E’ ormai un dato di fatto che le moderne applicazioni IT non possono più prescindere dalla rete mediante la quale sono garantiti i collegamenti a sedi remote, i software gestionali centralizzati, la posta elettronica, le operazioni bancarie, le applicazioni CLOUD, i sistemi IoT, e così via.
119 Più sicuri grazie al satellite - Fieldbus & Networks N. 88 – Settembre 20...Cristian Randieri PhD
Dopo i recenti lanci di satelliti, la connessione satellitare è diventa una reale alternativa alle connessioni terrestri in fibra ottica
LA COMUNICAZIONE VIA SATELLITE COSTITUISCE UNA VALIDA ALTERNATIVA ALLE TRASMISSIONI ‘TERRESTRI’ OFFRENDO PROTEZIONE E CONSENTENDO LA MESSA A PUNTO DI STRATEGIE DI BUSINESS CONTINUITY E DISASTER RECOVERY
Articolo completo disponibile alla pagina http://www.intellisystem.it/it/portfolio/fn-settembre-2016-2
IL LAVORO STA CAMBIANDO VOLTO INSIEME ALL’AFFERMARSI NEL MONDO INDUSTRIALE DI CONCETTI COME INDUSTRY 4.0, DOVE CONNESSIONE E INTERATTIVITÀ SONO CONSIDERATI PUNTI NODALI: VEDIAMO I VANTAGGI DELLA ‘MOBILITY’. A cura di Ilaria De Poli. Con Alberto Griffini, product manager advanced PLC&Scada di Mitsubishi Electric, Raffaele Esposito, product manager safety I/O&networking di Phoenix Contact, Cristian Randieri, presidente e CEO di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it), Cristian Sartori, industrial communication product manager di Siemens Italia
139 Tavola Rotonda “Edge e Cloud Computing” - Automazione Oggi N. 399 – Giugn...Cristian Randieri PhD
…un vantaggio strategico per ridefinire le modalità in cui un’azienda può sviluppare i suoi servizi, fornirli ai suoi clienti e gestire in modo efficiente le sue operazioni. Ne parliamo con le aziende
Con Christian Eder, marketing director di Congatec; Giuseppe Surace, chief product & marketing officer di Eurotech; Cristian Randieri, predicente & CEO di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it); Alberto Griffini, product manager avanced PLC & Scada di Mitsubishi Electric; Alberto Olivini, portfolio consultant motion control di Siemens Italia; Lodovico Piermattei, consulting & solution engineer di Vertiv in Italia; Locatelli Claudio, membro del comitato scientifico SPS IPC Drives Italia.
95 Tavola Rotonda "La Convergenza delle reti: potenzialità e criticità" - Fie...Cristian Randieri PhD
Oggi la convergenza delle reti si sta facendo via via sempre più spinta: reti dati che trasportano anche l’alimentazione e consentono di ridurre i cablaggi, reti industriali accessibili via web e che dal web traggono informazioni per il funzionamento dei dispositivi, reti nate per il mondo ‘office’ o aziendale che si ‘trasformano’ per ‘scendere’ in campo e, doverosamente ‘modificate’ e irrobustite, vengono utilizzare anche dall’industria. Con l’avvento di concetti quali Industry 4.0 e lo svilupparsi dell’idea della ‘fabbrica interconnessa’, poi, era inevitabile che il fenomeno della convergenza si acuisse ancora di più. Con tutte le problematiche e criticità che esso comporta, da quelle legate alla sicurezza dei dati e alla privacy, alla necessità di dotarsi di soluzioni in grado di resistere alle difficili condizioni ambientali del mondo manifatturiero. Centrali poi si stanno rivelando i problemi legati alla standardizzazione dei protocolli e all’interoperabilità delle soluzioni impiegate, perché, per poter scambiare informazioni e costruire applicazioni ‘intelligenti’ sulla base dei dati raccolti, occorre che i diversi dispositivi in gioco ‘parlino’ la stessa lingua e possano quindi ‘comprendersi’. Cosa a oggi non scontata e alla quale gli organismi regolatori dovranno dare al più presto una risposta… Abbiamo cercato di capire con i maggiori vendor del settore dove ci porterà questo trend. Già ora vediamo affacciarsi sul mercato industriale nuovi player e soggetti il cui business era prima focalizzato su ambiti affini ma separati. Gli operatori Telecom, per esempio, cominciano a vedere nel mondo industriale un interessante ambito di sviluppo per le applicazioni che si basano sulle reti. Dall’m2m all’Internet of Things le reti di telecomunicazione potranno giocare un ruolo importante e le Telco intendono sfruttare a pieno questo business proponendo anche soluzioni proprie. È un mercato ancora tutto da costruire, dove mandano applicazioni e dove c’è spazio un po’ per tutti i soggetti per crescere. Vediamo dunque quali sono le impressioni raccolte da Fieldbus&Networks e quali le esperienze maturate in questo ambito.
Con Cristian Randieri, presidente e CEO di Intellisystem Technologies; Sophie Borgne, marketing director Industry BU di Schneider Electric; Alberto Griffini, manager Advanced PLC&Scada di Mitsubishi Electric; Roberto Motta, solution architect team leader Connected Enterprise di Rockwell Automation; Cristian Sartori, industrial communication product manager di Siemens Italia; Marika Silla, marketing specialist di Advantech; Francesco Tieghi, responsabile digital marketing di ServiTecno; Alexander Bufalino, chief marketing officer di Telit; Michele Frassini, responsabile sales and marketing M2M e IoT di Vodafone Italia.
148 La comunicazione via satellite per la business continuity ed il disaster ...Cristian Randieri PhD
E’ ormai un dato di fatto che le moderne applicazioni IT non possono più prescindere dalla rete mediante la quale sono garantiti i collegamenti a sedi remote, i software gestionali centralizzati, la posta elettronica, le operazioni bancarie, le applicazioni CLOUD, i sistemi IoT, e così via.
119 Più sicuri grazie al satellite - Fieldbus & Networks N. 88 – Settembre 20...Cristian Randieri PhD
Dopo i recenti lanci di satelliti, la connessione satellitare è diventa una reale alternativa alle connessioni terrestri in fibra ottica
LA COMUNICAZIONE VIA SATELLITE COSTITUISCE UNA VALIDA ALTERNATIVA ALLE TRASMISSIONI ‘TERRESTRI’ OFFRENDO PROTEZIONE E CONSENTENDO LA MESSA A PUNTO DI STRATEGIE DI BUSINESS CONTINUITY E DISASTER RECOVERY
Articolo completo disponibile alla pagina http://www.intellisystem.it/it/portfolio/fn-settembre-2016-2
IL LAVORO STA CAMBIANDO VOLTO INSIEME ALL’AFFERMARSI NEL MONDO INDUSTRIALE DI CONCETTI COME INDUSTRY 4.0, DOVE CONNESSIONE E INTERATTIVITÀ SONO CONSIDERATI PUNTI NODALI: VEDIAMO I VANTAGGI DELLA ‘MOBILITY’. A cura di Ilaria De Poli. Con Alberto Griffini, product manager advanced PLC&Scada di Mitsubishi Electric, Raffaele Esposito, product manager safety I/O&networking di Phoenix Contact, Cristian Randieri, presidente e CEO di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it), Cristian Sartori, industrial communication product manager di Siemens Italia
Efficienza energetica e nuove convergenzeguestb06e61
I temi dell'energia, legati ai concetti di sviluppo sostenibile e di impatto ambientale, sono ormai considerati fra i più importanti (e preoccupanti) dalle maggiori potenze mondiali e dall'opinione pubblica.
Sebbene non esista un consenso unanime su come affrontare globalmente le sfide che ci attendono, è certo che i settori dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili genereranno nei prossimi anni straordinarie opportunità di sviluppo. Allo stesso tempo, sotto la spinta di normative a livello nazionale ed europeo sempre più stringenti, le aziende che non sapranno adeguare i propri prodotti, servizi e processi ai nuovi standard ambientali saranno costrette ad uscire dal mercato.
In questo contesto, le tecnologie ICT giocano un ruolo particolare.
Cloud Interno alle Pubbliche AmministrazioniAlex Curti
L’introduzione del modello “Cloud Interno nella PA” porterebbe a realizzare un risparmio pari a circa 500 mln € / anno di spesa IT e renderebbe disponibili per altre attività e servizi 8000 addetti ICT.
Se parliamo del Sistema Paese, l’adozione del Cloud Computing porterebbe un risparmio pari a circa 151 mld € entro il 2015 unitamente a 415.000 posti di lavoro.
Incredibile vero?
Incredibile non immaginare di andare in Europa e spingere con tutte le forze possibili – democraticamente – un progetto con questi numeri e questo impatto sull’economia e sul mondo del lavoro.
Io voglio andare in Europa per questo.
Per portare idee innovative e trasformarle in progetti virtuosi.
http://digitaldividemilano.com/2014/03/30/ideexeuropee-cloud-e-politiche-della-rete-04-m5s/
Similar to Opinione: al Friuli serve un "porto digitale" (20)
Edge computing, Edge AI and the 5G Cloud matrixRoberto Siagri
How IoT and related technologies are changing the production model, opening the doors to Digital Production. A sustainable production model without limits to the growth.
Creativity: the human tool in the age of intelligent machines Roberto Siagri
Digitization and technology is demanding more creativity.
In the Age of Software Defined Machines and Big Data human creativity is becoming one of the most important skill. Presentation for the 7th Italian-Slovenian Forum in Lublijana
come la digitalizzazione dei processi e dei prodotti abilita la trasformazione del modello di business ed il passaggio dall'economia del tangibile all'economia dell'intangibile
Industrial IoT and the emergence of Edge Computing Navigating the Technologic...
Opinione: al Friuli serve un "porto digitale"
1. L’OPINIONE
Al Friuli serve imprese ‘informivore’
Come la fornitura
energetica, anche le risorse
un porto digitale
informatiche devono essere
accessibili e a buon mercato.
Un aiuto arriva dalla Cloud
di roberto siagri ti si forniscono di elettricità cetto è competitivo. Inoltre,
dal gestore della rete elet- il lavoro ad alto contenuto
S
toricamente, i poli at- trica pagando il consumo, creativo è da sempre la pre-
trattori di concentra- il Cloud Computing preve- rogativa del nostro Paese,
zioni d’imprese sono de l’utilizzo dei servizi Ict a ci viene riconosciuta da
stati i porti, i crocevia di consumo. Questo significa più parti nel mondo ed è su
grosse direttrici ferroviarie, che le imprese utilizzano questa peculiarità che pos-
le autostrade e, più recente- hardware e software colle- siamo e dobbiamo fare leva.
mente, gli aeroporti, perché gandosi a centri di elabora- Nell’economia dei dati, dove
nell’economia degli atomi zione non di loro proprietà e non ci sono materie prime e
era importante l’accesso pagando secondo l’uso, sen- componenti da importare,
veloce alle infrastrutture di za acquistare tale infrastrut- possiamo ritrovare il van-
spostamento dei beni verso tura informatica e, quindi, taggio competitivo dell’in-
le strutture di trasforma- senza incorrere nelle spe- ventiva e della creatività: la
zione e dei prodotti verso i In Italia, oggi, il se di capitale e di gestione produzione di software può
mercati. È facile compren- dell’infrastruttura stessa. essere, quindi, il settore nel
dere che, laddove vi sia un costo del lavoro per Non ultimo come vantaggio, quale esprimere le nostre
facile accesso a una infra- attività di alto concetto la possibilità di rendere le peculiarità, sia per favorire
struttura chiave per un cer- è competitivo; inoltre, il proprie risorse Ict accessibi- la competitività, sia per fa-
to business, lì si sviluppino li da ogni dove e aumentare cilitare la partenza di nuove
concentrazioni di imprese
lavoro ad alto contenuto così la produttività, con ef- imprese, allora, il ‘porto di-
che operano in quel busi- creativo è da sempre fetti positivi sull’efficienza gitale’ potrebbe risultare un
ness. Apparentemente l’eco- una nostra prerogativa operativa. asset strategico per non dire
nomia digitale pare sfuggi- necessario.
re alla località fisica, ma in gestione del business
realtà non è del tutto così: di massa i magazzini, men- infrastrutture vicine
come i porti marittimi han- tre le connessioni con filo o L’Ict non è più un elemen-
no una funzione strategica senza filo, in funzione delle to differenziante per l’im- Più si è vicini al ‘porto
per l’economia della mate- loro velocità, sostituiscono presa, è un costo di gestio- digitale’, ovvero all’infra-
ria, anche per l’economia le infrastrutture della via- ne del business, così come struttura di calcolo, più la
digitale si può pensare alla bilità marittima, terreste o lo è l’elettricità. Allora, così banda dati aumenta, più
creazione di un ‘porto digi- aerea dell’economia della come per le imprese energi- alta è l’efficienza nell’inte-
tale’ ovvero un ‘Cloud Data materia. vore l’elevato costo dell’elet- razione a parità di tempo.
Center’ con connessioni a tricità è un problema, lo Ecco, quindi, che, come nel
banda larga. servizi a consumo stesso problema sorge per caso dell’energia elettrica,
l’alto costo dell’Ict. Tutte le la vicinanza alla centrale di
tonnellate di dati La grande differenza tra imprese sono ‘informivo- generazione diventa un plus
economia della materia e dei re’ e lo saranno sempre più, che innesca l’aggregazione
Cominciamo da un paral- dati è che in quest’ultima, senza contare che per le Pmi di attività che da essa di-
lelo tra i due tipi di econo- grazie alle recenti tecnolo- e gli start-up rappresenta un pendono. Il ‘porto digitale’,
mia: nell’economia dei dati, gie del Cloud Computing, è costo più elevato dell’ener- dunque, è un elemento che
i megabyte sostituiscono possibile gestire tutto il pro- gia stessa. C’è, infine, un aumenta la competitività e
le tonnellate di materia, i cesso di trasformazione del altro fattore da considerare: che può innescare un nuovo
calcolatori gli impianti di dato in modalità ‘servizio’: in Italia, oggi, il costo del la- ciclo di sviluppo per la no-
trasformazione, le memorie esattamente come gli uten- voro per attività di alto con- stra regione e l’Italia.
6 luglio 2012 ilFRIULI BUSINESS 5