2012 11 21 risorse comuni 2 open data - parte generale
2014 10 10 Treviso Scuola Partecipazione 2.0 Open Data - parte 2
1. OPEN DATA : MIGLIORARE LE
POLITICHE, FAVORIRE LO
SVILUPPO.
PARTE 2
Treviso, venerdì 10 otobre 2014
Daniele Crespi
@crespidaniele
about.me/daniele.crespi
2. OBIETTIVI
Spiegare cos’è l’OpenData
Spiegare perché è importante cittadini/imprese
Spiegare come si fa
Dissolvere alcuni dubbi
Fornire strumenti per approfondire
3. AGENDA
15:00 -16:00
Open Data – Cos’è e perchè
(Definizioni, Trasparenza, Servizi ai cittadini, Sviluppo
del business)
16:00 –
16:15
PAUSA
16:15 –
17:30
Open Data – come si fa
(Processo, Strumenti, Licenze, Engagement, Chi può
aiutare)
17:30-18:00 Dibattito
5. Domande chiave
Quali dati pubblicare ?
Quale licenza ?
Quali formati ?
Quale portale ?
Quanto costa ?
Come relazionarsi con la società civile ?
6. La risposta
http://www.spaghettiopendata.org/
https://groups.google.com/forum/#!forum/spaghettiopendata
13. Quali dati pubblicare ?
Tutti ! ….. impossibile
I più facili: es. quelli già pubblicati ?
Quelli che hanno maggior valore sociale ?
Quelli che chiede la società civile ?
Ognuno trova la sua
strada !
14. I dati che interessano agli italiani in versione open
14
Quali di questi dati sarebbe maggiormente interessato a utilizzare in versione Open Data, cioè
liberamente consultabili a tutti, senza restrizioni di copyright, brevetti o altre forme di controllo?
(risposta multipla)
Dati sulla spesa pubblica
Leggi o normative dello Stato
Dati sui livelli di inquinamento…
Dati sul trasporto pubblico
Dati sui rischi sismici, di terremoti
Dati sul femminicidio
Dati sull’espropriazione e …
Dati sui risultati elettorali
Dati sullo stato dei beni culturali
Dati sui tempi di attesa di…
Base: TOTALE CAMPIONE
23%
22%
21%
21%
20%
18%
16%
16%
19%
26%
38%
Nessuna di queste
16. Aspetti della qualità della vita nel modello
OCSE
16
Abitazione
Reddito
Lavoro
Comunità e Famiglia
Educazione
Ambiente
Libertà politica e Impegno civico
Salute
Soddisfazione
Sicurezza
Bilanciamento lavoro-tempo libero
17. Esempi di OD con valore sociale
Salute Sto bene
Informazioni su Qualità degli ospedali
Informazioni su Qualità dei medici di base
Informazioni su Livelli di inquinamento e loro
pericolosità
Sicurezza Sono protetto
Informazioni su intensità dei reati e tipologie dei reati
nelle diverse aree di un territorio.
Informazioni sugli incidenti automobilistici e loro
tipologia sulla rete dei trasporti.
Lavoro Ho un reddito per vivere
Informazioni sulle opportunità di lavoro
Ambiente Vivo in un luogo salubre e
piacevole
Informazioni su Aree verdi, traspo17rti, ingorghi.
28. 34 Dataset
OPEN GEODATA
www.comune.pv.it
Cartografia di base
Angoli e resti di una Pavia
La ciclabilità a Pavia
Gli alberi in città
Le scuole
Le Farmacie
Gli Uffici Pubblici
Le linee e le fermate degli
autobus
I dati relativi alle Zone a Traffico
Limitato
I dati relativi ai parcheggi
36. Licenze libere
Una licenza libera è una licenza concessa dal
detentore di un diritto d'autore, la cui caratteristica
principale è generalmente la possibilità , poste alcune
condizioni, di ripubblicazione o riutilizzare dell'opera.
Questo tipo di licenza presuppone la gratuità del
riutilizzo del prodotto dell'ingegno.
Fonte Wikipedia
49. crowdsourcing
“In primo luogo bisogna riconoscere che l’intelligenza è distribuita dovunque c’è umanità, e che
questa intelligenza, distribuita dappertutto, può essere valorizzata al massimo mediante le nuove
tecniche, soprattutto mettendola in sinergia.
Oggi, se due persone distanti sanno due cose complementari, per il tramite delle nuove
tecnologie, possono davvero entrare in comunicazione l’una con l’altra, scambiare il loro sapere,
cooperare. Detto in modo assai generale, per grandi linee, è questa in fondo l’intelligenza
collettiva.”
(concetto d’intelligenza collettiva di Lèvi )
L’articolo di Jeff Howe su Wired, ha esteso questo concetto come l’unione sinergica di:
• Crowd, folla/persone;
• Source, fonte/sorgente;
• Outsourcing, esternalizzare un’attività al di fuori della propria impresa/organizzazione/gruppo.
Crowdsourching, pertanto, risulta essere una metodologia di collaborazione con la quale le
imprese richiedono un contributo attivo alla rete (attraverso delle open call), delegando ad un
insieme distribuito di persone, che si aggregano attorno ad una piattaforma web, lo sviluppo di un
progetto o di una parte di un’attività di un’azienda.
Sono fondamentali, in questo caso, gli UGC (User generated content), i contenuti generati dagli
utenti: il loro contributo attivo è proprio quello delle persone che decidono di partecipare su base
volontaria e magari perché appassionati di quel brand in particolare.
50. Un esempio concreto di stimolo all’uso dei dati: il concorso
OpenApp
Contest aperto a giovani 18-35 anni per progettare applicazioni web e App per
dispositivi mobili basate sull’utilizzo di dati pubblici aperti, messi a disposizione
da Regione Lombardia sul sito dati.lombardia.it e da altri soggetti pubblici e privati.
È un’iniziativa
dell’Agenda Digitale
Lombarda per
valorizzare il
patrimonio informativo
pubblico e stimolare la
creatività digitale
51. Un esempio concreto di stimolo all’uso dei dati: il concorso
OpenApp
Oltre ai premi in denaro, importante contributo di molti sponsor privati, in
particolare aziende ICT, che hanno messo in palio stage, formazione e
visibilità mediatica.
52. Un esempio concreto di stimolo all’uso dei dati: il concorso
OpenApp
VALUTAZIONE
26 Giugno 2012 28 settembre 2012
HACKATON
c/o Microsoft
15 settembre 2012
CHIUSURA
OpenApp
242 utenti registrati ad OpenApp
111 Applicazioni candidate
LANCIO
OpenApp
30 novembre 2012
53. Come già dimostrato da iniziative simili realizzate da altre amministrazioni
pubbliche, si conferma che con un costo limitato si possono generare
applicazioni per un valore molto elevato.
Montepremi 60.000€
Organizzazione 15.000€
Costo 75.000€
Applicazioni 111
Valore medio 15.000€
Valore 1.665.000€
1:22
crowdsourcing
55. Normativa
A cominciare dal nuovo CAD è stato fatto uno sforzo per favorire la
circolazione dei dati.
Codice Amministrazione Digitale (D.Lgs.n.82/2005) art 52 comma 1bis
«Le pubbliche amministrazioni, al fine di valorizzare e rendere fruibili i dati pubblici di
cui sono titolari, promuovono progetti di elaborazione e di diffusione degli stessi
anche attraverso l'uso di strumenti di finanza di progetto, assicurando:
a) il rispetto di quanto previsto dall' articolo 54, comma 3 ;
b) la pubblicazione dei dati e dei documenti in formati aperti di cui all' articolo 68 ,
commi 3 e 4»
• Riutilizzo informazioni settore pubblico (D.Lgs.n.36/2006–Dir.2003/98/CE)
• Recepimento Dir .INSPIRE (D.Lgs.n.32/2010)
56. Normativa - CAD
C.A.D., art. 2 comma 1
“Lo Stato, le Regioni e le autonomie locali assicurano la disponibilità, la gestione,
l’accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell’informazione in
modalità digitale e si organizzano ed agiscono a tale fine utilizzando con le modalità
più appropriate le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.”
C.A.D., art. 50 comma 1
“I dati delle pubbliche amministrazioni sono formati, raccolti, conservati, resi
disponibili e accessibili con l'uso delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione che ne consentano la fruizione e riutilizzazione, alle condizioni
fissate dall'ordinamento, da parte delle altre pubbliche amministrazioni e dai privati”
C.A.D., art. 52 comma 1-bis
Le pubbliche amministrazioni, al fine di valorizzare e rendere fruibili i dati pubblici di
cui sono titolari, promuovono progetti di elaborazione e di diffusione degli stessi
C.A.D., art. 54 comma 3
“I dati pubblici contenuti nei siti delle pubbliche amministrazioni sono fruibili in rete
gratuitamente e senza necessità di identificazione informatica.”
60. Trasparenza è più che “pubblicità”
Il dibattito è ancora molto aperto ma si sta spingendo verso l’O.D. non solo
per garantire trasparenza:
• “La trasparenza implica che tutti i dati resi pubblici possano essere
utilizzati da parte degli interessati. Non è, infatti, sufficiente la
pubblicazione di atti e documenti perché si realizzino obiettivi di
trasparenza. Di contro, la pubblicazione di troppi dati ovvero di dati
criptici può opacizzare l’informazione e disorientare gli interessati.”
• “Il Programma triennale deve prevedere l’elenco dei dataset che
verranno pubblicati sul sito istituzionale in formato aperto, secondo la
filosofia dell’open data. A tal riguardo si rimanda al sito
http://www.dati.gov.it/, che rappresenta il punto di accesso principale ai
dati in formato aperto pubblicati dalle amministrazioni e dove vengono
raccolte le segnalazioni di disponibilità di nuovi dataset.”
(Civit, Delibera 2/2012)
62. Normativa
Il Copyright sembra un ostacolo
Le amministrazioni sono spesso non del tutto consapevoli dei
dati che trattano e del regime giuridico
(dati in condominio tra più enti o acquisiti da soggetti terzi e
non v’è diritto di pubblicarli)
È vero il per il passato, ma si può lavorare per il futuro
inserendo clausole opportune nei contratti perché la fornitura di
dati open sia prevista.