Cultural-ON: l'ontologia dei luoghi della cultura e degli eventi culturaliGiorgia Lodi
La presentazione è stata fatta per un webinar organizzato in occasione della settimana dell'amministrazione aperta nel 2017 in collaborazione con Chiara Veninata del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. La presentazione si concentra sulla specifica ontologia Cultural-ON nella sua prima versione.
Al Linux Day 2014, nell'evento organizzato a Magione (Pg) dall'Associazione Gnu/Lug Perugia, Tommaso Vicarelli e Cristiano Donato (Agenda digitale dell'Umbria) hanno parlato del portale http://dati.umbria.it/ - uso di software open source, lavorazione dei dati e sviluppo di app.
Cultural-ON: l'ontologia dei luoghi della cultura e degli eventi culturaliGiorgia Lodi
La presentazione è stata fatta per un webinar organizzato in occasione della settimana dell'amministrazione aperta nel 2017 in collaborazione con Chiara Veninata del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. La presentazione si concentra sulla specifica ontologia Cultural-ON nella sua prima versione.
Al Linux Day 2014, nell'evento organizzato a Magione (Pg) dall'Associazione Gnu/Lug Perugia, Tommaso Vicarelli e Cristiano Donato (Agenda digitale dell'Umbria) hanno parlato del portale http://dati.umbria.it/ - uso di software open source, lavorazione dei dati e sviluppo di app.
Open Data: un cantiere aperto verso l'Open Data Day 2014FPA
La Poster Session a FORUM PA 2013 è stata dedicata al piano di lavoro per i prossimi mesi, verso il prossimo Open Data Day. Il primo Open data day italiano si è svolto lo scorso 23 febbraio, in 12 città con il coinvolgimento di tutta la comunità open data.
Il complesso lavoro fatto dal Progetto MAPPA dall'Open Access del suo webGIS (MAPPAgis) alla realizzazione dell'archivio Open Data dell'archeologia italiana, alla realizzazione della carta di Potenziale Archeologica di un'area urbana elaborata grazie ad un apposito modello matematico (l'algoritmo MAPPA).
LoCloud: Local Content in a Europeana Cloud (IT)locloud
Digitale Creativo: opportunità per le biblioteche - conference
Presentation about LoCloud by Giulia Coletti, Fondazione Ranieri di Sorbello, Italy
Terni, Italy
24 January 2014.
Iolanda Pensa, Wikimedia Italia / SUPSI
Le immagini del patrimonio cultruale. Un’eredità condivisa? Auditorium di Santa Apollonia, Firenze, 11 giugno 2022, CC BY-SA all
Standard e procedure per l’interoperabilità dei contenutiCulturaItalia
Sara Di Giorgio, responsabile gruppo tecnico CulturaItalia, Istituto Centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane, Incontri formativi per le biblioteche e i musei della Provincia di Roma
Mèmora. La piattaforma per gli operatori - Dimitri BrunettiCSI Piemonte
Intevento di Dimitri Brunetti, Regione Piemonte alla presentazione di "Mèmora, la nuova piattaforma per i beni culturali piemontesi" (Torino, 17 aprile 2018)
@MappaProject: un approccio computazionale innovativo per l’archeologia itali...Progetto Mappa
Il progetto MAPPA, conclusosi a fine giugno 2013, ha visto lavorare assieme un team di archeologi, geologi, matematici. La finalità principale del progetto è stata quella di studiare strumenti di calcolo predittivo applicabili al potenziale archeologico di un’area urbana e di creare un prodotto funzionale alla tutela, alla ricerca e alla governance della città e del suo patrimonio sepolto.
La strategia del Progetto si è basata su due capisaldi:
- apertura dei prodotti della ricerca attraverso una politica open access, apertura dei dati della ricerca attraverso la realizzazione del primo archivio open data dell’archeologia italiana;
- realizzazione della carta di potenziale archeologico dell’area urbana di Pisa sviluppata attraverso un modello predittivo, con l’ambizione di diventare un modello replicabile per la tutela del patrimonio sepolto e per la ricerca archeologica.
Per fare Open Data siamo partiti dallo studio legale degli aspetti connessi all’apertura dei dati e dalla necessità di garantire chi produce i dati archeologici: questi derivano sempre e comunque da un’attività di ricerca (essendo dati non replicabili) e quindi ne deve essere rispettata la paternità intellettuale attraverso l’apposizione di DOI e l’uso di licenze appropriate (CC-BY; CC-BY-SA). Per quanto riguarda la carta di potenziale siamo partiti dalla disamina dei principali modelli predittivi conosciuti in letteratura, legati sia alla pianificazione territoriale, sia alla ricerca. I modelli predittivi attualmente si basano su modelli statistici e/o geostatistici. La nostra idea è stata quella di utilizzare un modello predittivo matematico. Un modello statistico evidenzia, infatti, la maggiore o minore probabilità dell’avverarsi di un determinato fenomeno, mentre un modello matematico cerca di ricostruire, formalizzandone le regole di base, le modalità del verificarsi o meno di un certo fenomeno. Nel nostro caso il calcolo del Potenziale archeologico di un’area urbana. Il modello realizzato dal Progetto MAPPA è basato su sull’algoritmo di PageRank adeguatamente modificato fino a trasformarlo nell’algoritmo MAPPA. Tutte le fasi del progetto sono state caratterizzate da una capillare azione di comunicazione sia scientifica, sia sociale. Accanto alla pubblicazione di tutti i prodotti scientifici in modo aperto attraverso politiche open access sia tradizionali, sia interattive, come il webGIS, e alla partecipazione a convegni nazionali e internazionali, è stata fatta una forte comunicazione via web tramite il nostro sito (www.mappaproject.org) e sui social network, promuovendo forme di racconto meno convenzionali come i video di Opening the Past e più tradizionale con la presenza a convegni e incontri non strettamente scientifici. Attualmente, il Laboratorio MAPPA porta avanti e sviluppa le tematiche del progetto indirizzandosi verso l’analisi computazionale automatizzata di grandi quantità di dati, i cosiddetti Big Data, e verso i Linked Open Data.
Open Access. La valutazione della ricerca oltre le divisioni tra le scienzeFrancesca Di Donato
Incontro organizzato a partire dalla pubblicazione del volume di J.C. Guédon, Open Access. Contro gli oligopoli del sapere, a cura di F. Di Donato, ETS, 2009, presiede B. Henry, ne discutono: M.C. Carrozza, G. Comandè, Eloisa Cristiani, A. Loretoni, P. Perata, F. Strazzari, P. Tonutti, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, 20 gennaio 2010.
This document compares four open data platforms: Open-DAI, Socrata OD Portal, CKAN, and ENGAGE. It analyzes their publication features, the types of data they can handle, their basic architectures, and any additional capabilities through add-ons or extensions. The document appears to be evaluating these platforms to determine the best open data solution.
Open Data: un cantiere aperto verso l'Open Data Day 2014FPA
La Poster Session a FORUM PA 2013 è stata dedicata al piano di lavoro per i prossimi mesi, verso il prossimo Open Data Day. Il primo Open data day italiano si è svolto lo scorso 23 febbraio, in 12 città con il coinvolgimento di tutta la comunità open data.
Il complesso lavoro fatto dal Progetto MAPPA dall'Open Access del suo webGIS (MAPPAgis) alla realizzazione dell'archivio Open Data dell'archeologia italiana, alla realizzazione della carta di Potenziale Archeologica di un'area urbana elaborata grazie ad un apposito modello matematico (l'algoritmo MAPPA).
LoCloud: Local Content in a Europeana Cloud (IT)locloud
Digitale Creativo: opportunità per le biblioteche - conference
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Terni, Italy
24 January 2014.
Iolanda Pensa, Wikimedia Italia / SUPSI
Le immagini del patrimonio cultruale. Un’eredità condivisa? Auditorium di Santa Apollonia, Firenze, 11 giugno 2022, CC BY-SA all
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Mèmora. La piattaforma per gli operatori - Dimitri BrunettiCSI Piemonte
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Il progetto MAPPA, conclusosi a fine giugno 2013, ha visto lavorare assieme un team di archeologi, geologi, matematici. La finalità principale del progetto è stata quella di studiare strumenti di calcolo predittivo applicabili al potenziale archeologico di un’area urbana e di creare un prodotto funzionale alla tutela, alla ricerca e alla governance della città e del suo patrimonio sepolto.
La strategia del Progetto si è basata su due capisaldi:
- apertura dei prodotti della ricerca attraverso una politica open access, apertura dei dati della ricerca attraverso la realizzazione del primo archivio open data dell’archeologia italiana;
- realizzazione della carta di potenziale archeologico dell’area urbana di Pisa sviluppata attraverso un modello predittivo, con l’ambizione di diventare un modello replicabile per la tutela del patrimonio sepolto e per la ricerca archeologica.
Per fare Open Data siamo partiti dallo studio legale degli aspetti connessi all’apertura dei dati e dalla necessità di garantire chi produce i dati archeologici: questi derivano sempre e comunque da un’attività di ricerca (essendo dati non replicabili) e quindi ne deve essere rispettata la paternità intellettuale attraverso l’apposizione di DOI e l’uso di licenze appropriate (CC-BY; CC-BY-SA). Per quanto riguarda la carta di potenziale siamo partiti dalla disamina dei principali modelli predittivi conosciuti in letteratura, legati sia alla pianificazione territoriale, sia alla ricerca. I modelli predittivi attualmente si basano su modelli statistici e/o geostatistici. La nostra idea è stata quella di utilizzare un modello predittivo matematico. Un modello statistico evidenzia, infatti, la maggiore o minore probabilità dell’avverarsi di un determinato fenomeno, mentre un modello matematico cerca di ricostruire, formalizzandone le regole di base, le modalità del verificarsi o meno di un certo fenomeno. Nel nostro caso il calcolo del Potenziale archeologico di un’area urbana. Il modello realizzato dal Progetto MAPPA è basato su sull’algoritmo di PageRank adeguatamente modificato fino a trasformarlo nell’algoritmo MAPPA. Tutte le fasi del progetto sono state caratterizzate da una capillare azione di comunicazione sia scientifica, sia sociale. Accanto alla pubblicazione di tutti i prodotti scientifici in modo aperto attraverso politiche open access sia tradizionali, sia interattive, come il webGIS, e alla partecipazione a convegni nazionali e internazionali, è stata fatta una forte comunicazione via web tramite il nostro sito (www.mappaproject.org) e sui social network, promuovendo forme di racconto meno convenzionali come i video di Opening the Past e più tradizionale con la presenza a convegni e incontri non strettamente scientifici. Attualmente, il Laboratorio MAPPA porta avanti e sviluppa le tematiche del progetto indirizzandosi verso l’analisi computazionale automatizzata di grandi quantità di dati, i cosiddetti Big Data, e verso i Linked Open Data.
Open Access. La valutazione della ricerca oltre le divisioni tra le scienzeFrancesca Di Donato
Incontro organizzato a partire dalla pubblicazione del volume di J.C. Guédon, Open Access. Contro gli oligopoli del sapere, a cura di F. Di Donato, ETS, 2009, presiede B. Henry, ne discutono: M.C. Carrozza, G. Comandè, Eloisa Cristiani, A. Loretoni, P. Perata, F. Strazzari, P. Tonutti, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, 20 gennaio 2010.
This document compares four open data platforms: Open-DAI, Socrata OD Portal, CKAN, and ENGAGE. It analyzes their publication features, the types of data they can handle, their basic architectures, and any additional capabilities through add-ons or extensions. The document appears to be evaluating these platforms to determine the best open data solution.
3. /* il panorama*/
• WorldCat • Europeana LOD
o 44 biblioteche o Europeana Data
nazionali Model
o 81,7 milioni di records o 2,4 milioni di oggetti di
bibliografici 8 providers
www.worldcat.org pro.europeana.eu
oddit2013 – roma – 23 febbraio 2013
4. /* portale storico camera*/
le schede biografiche di 10.653 deputati, con le informazioni e i materiali digitali relativi a
tutti i loro mandati; 60.000 resoconti e bollettini sull’attività dell’Assemblea e delle
commissioni in formato pdf; 100.000 progetti di legge, 250.000 interrogazioni e mozioni
parlamentari, oltre 20.000 doc parlamentari; quasi 25.000 immagini fotografiche
oddit2013 – roma – 23 febbraio 2013
5. /* progetto reload*/
• Isad (G) Ontology
• EAC-CPF Ontology
• OAD Ontology
sperimentazione delle metodologie del
semantic web e le tecnologie standard per
i linked open data (LOD) per favorire la
condivisione di informazioni archivistiche
provenienti da una pluralità di fonti
Archivio centrale dello Stato - Istituto Beni
culturali Regione Emilia-Romagna -
Regesta.exe
http://labs.regesta.com/progettoReload/
oddit2013 – roma – 23 febbraio 2013
6. /* lodlam challenge 2013*/
summit2013.lodlam.net/challenge/
oddit2013 – roma – 23 febbraio 2013