In considerazione del crescente interesse dei colleghi tirocinanti in medicina generale e giovani medici di medicina generale per l’Hippokrates Programme, è con grande entusiasmo che abbiamo pensato di presentare con questi due documenti il programma. Sperando di aprire un interessante dialogo e una vivace collaborazione Vi auguriamo una Buona lettura,

1. La voce a chi ha scelto l’Hippokrates Programme in Europa…e in Italia
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Barbara from Solvenia to UK
The visit in Britain was useful for me, because I have begun to think what should be improved in our primary health system. Not
considering there is deficit of family doctors and consequently time, I would say it is not medical knowledge, we should miss. It is the
relation to ourselves, we estimate ourselves in negative way too often, we rarely see ourselves in a positive way, which is needed to be a
good doctor willing to help people. I have found the importance of communication skills which are urgent in relation doctor - patient.
I would recommend the exchange to all Slovenian GP trainee and their teachers as well.
Leticia from Spain to UK
To sum up, this has been a very useful experience that has helped me to compare the differences between the two Health Systems, and I
have learnt other ways of working that sometimes are better than ours and other times they are not. And also it has made me realise the
importance of speaking a language fluently so that patients can understand. I hope that this experience will be useful when I will be a GP,
and I am absolutely sure that it will be.
Naldy from Spain to Denmark
My first impression when I arrive there a Monday morning was the informatics and appointment system. Every morning for 1 hour they
attend telephone consultations which last up to 2 minutes, if that takes long they arrange an appointment considering it is not something
they can solve in a short consultation. I found not only very good professionals but also fantastic people who welcome me from the first
day, who gave me a motivation shot and took time to explain me everything and do their job. The most important message I got from all
that I have seen there is that we can be more family doctors than what we are now and I will try it. Thank you very much. Undoubtedly, this
will be an unforgettable experience.
Rosa from Spain to UK
In my opinion, Hippokrates Exchange programme has been a very very nice experience, and if I study a lot of English, I would like to work
in England, but in summer, because in winter it’s dark at 5:00 PM and it’s very cold!!

2. La voce a chi ha scelto l’Hippokrates Programme in Europa…e in Italia
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Myriam from France to UK
In addition to this open-mindedness, I took many other advantages of this exchange: improvement of language skills, learning
medical vocabulary, examples of the role of culture in medical practice, cultural exchanges and mostly meeting unforgettable persons. And
finally, I have understood with this experience, that with some efforts of adaptation to the local language and system (and some
administrative procedures), it is really possible to practise general medicine in other countries of European Union.
In conclusion, even if I never had a doubt, this exchange confirmed me that opening to other cultures is a great luck. The
Hippokrates exchange programme is a very good opportunity to live this experience, in a simple way, adjusted to young GPs, permitting to
fulfil the aims defined by the Vasco da Gama Movement. In particular, it is a way for the visitor as well as for the host, of going further into
their considerations about healthcare systems, especially the one they know better, and see if “the grass is greener at the neighbours”.
Exchanges between us, European general practitioners, can be so rich ; let's take the opportunities of meeting each other and work
together !
Helene from France to Norway
I have learned a lot of things during these 2 weeks. It was a really good experience. I still don’t know if this exchange will have an impact
for the future, for my way to work as a GP, but I will not forget these 2 weeks. I really recommend this experience.
Alisha from UK to France
The transfer of money within the consultation was novel to me and in all honesty made me feel uncomfortable. Patient’s and GP’s however
seemed to have a very matter of fact attitude to it. And it was helpful to me to learn that although most GPs are in private practice, their
income comes, all be it indirectly, from national health insurance funds, which are administered by non-profit organisations
This challenged me greatly to appreciate the services available to my patients and I in the UK. Surprisingly to me, it has also provoked a
keen interest in the systems and changes in UK healthcare, that until now I’m ashamed to admit I have failed to find the time or space to
properly consider.

3. La voce a chi ha scelto l’Hippokrates Programme in Europa…e in Italia
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This exchange has been a wholly positive experience. It has given me a deep appreciation for Dr P and his GP colleagues, as well as an
admiration of the quality of service they provide within the limits of their (as of any) healthcare system. It has helped me better
understand, critique and want to be involved in change in my own person, practice and the UK’s far from perfect systems. It has
challenged my negative attitudes to French primary care, helped me better understand the needs and expectations of French patients and
left me with a sense that, if they’d have me, I could happily find a place there
Lucia Gioia dalla Campania a Madrid
Scrivo per raccontare la bellissima ed estremamente formativa esperienza di scambio quale il programma “Mini-Hippokrates”a cui ho avuto modo di
partecipare grazie al Vasco da Gama Movement e al Movimento Giotto dal 10 al 15 Marzo 2013 a Madrid.
Lo scambio,organizzato in maniera eccellente dai colleghi specializzandi in medicina generale spagnoli, ha previsto la frequenza per una settimana
dell’ambulatorio di un medico di medicina generale spagnolo,il che mi ha permesso di conoscere a fondo l’organizzazione dell’attenzione primaria in
Spagna, oltre ad avermi dato la possibilità di entrare in contatto con medici dotati di grande preparazione e professionalità.
Altro momento fondamentale dello scambio è stato l’incontro presso la SoMaMFyC (Società Madrilena di Medicina di Famiglia Comunitaria) con gli altri
10 colleghi ospitati provenienti da diversi paesi europei quali Turchia, Olanda, Portogallo, Romania, Repubblica Ceca. Durante tale incontro ognuno di
noi ha avuto modo di descrivere l’organizzazione e strutturazione del sistema sanitario del proprio paese,dell’attenzione primaria e del corso di
formazione (che, ci tengo particolarmente a precisarlo, in tutti i paesi citati sopra è considerata una specializzazione a tutti gli effetti) venendosi a creare
così un momento di fortissimo confronto in cui ognuno di noi ha potuto valutare criticità e punti di forza di ciascun sistema sanitario.
Il programma si è concluso con la partecipazione al Congresso “Medicina de Familia, medicina para todos” articolato in due momenti: in mattinata i
colleghi specializzandi spagnoli hanno presentato casi clinici che avevano gestito e che si erano dimostrati particolarmente interessanti , nel
pomeriggio,invece, sono stati organizzati workshops pratici e teorici.
In conclusione posso dire che la partecipazione al programma di scambio è stata un’opportunità importante di confronto, crescita professionale e
personale. Sarebbe auspicabile che programmi di questo tipo fossero riconosciuti come parte integrante della nostra attività formativa perché vanno ad
arricchire e dare un valore aggiunto alle conoscenze acquisite durante il percorso di formazione.

4. La voce a chi ha scelto l’Hippokrates Programme in Europa…e in Italia
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Isabella Roiatti dal Trentino alla “punta” della Scozia
Partire per un exchange…ho pensato…fantastico, sarà una nuova avventura!!! Eh già, è tutto ciò che, incoscientemente, ho pensato nel momento in cui
durante una lezione veniva proposta questo progetto che avrebbe permesso di visitare una practice in un diverso paese europeo.
11 giugno 2012: parto alla volta di Elgin-Scozia dove per due settimane frequenterò quotidianamente una practice locale sotto la guida di un giovane
medico che sarà il mio referente. Sono partita sull’onda del solo entusiasmo, pensando che mi veniva data una grande opportunità e che come tale
andava colta.
Mai avrei potuto immaginare quanto due sole settimane avrebbero poi effettivamente inciso sulla mia intera vita. Sono stata osservatrice diretta di un
diverso modo di lavorare e questo ha incluso la possibilità di apprezzare tanto gli aspetti manageriali della practice quanto quelli relazionali tra le
diverse figure professionali che convergono sulla practice stessa ( infermiera, assistenti sociali, psicologi…e come perno di questo meccanismo ben
strutturato ci sono i Medici di Medicina Generale ). Non da ultimo è stato affascinante e costruttivo osservare la relazione medico-paziente, potendo
cogliere quanto essa sia influenzata dalla cultura di un determinato luogo. L’ osservare e vivere da vicino queste situazioni mi ha aperto gli occhi e mi ha
costretta a riflettere mettendo sul piatto della bilancia pro e contro di due sistemi: quello scozzese e quello italiano. Al mio ritorno ho condiviso le nuove
idee e le proposte per un cambiamento nella mia realtà alla luce degli aspetti positivi e funzionali del sistema lavorativo/umano che avevo sperimentato.
In questo modo non si è trattato di un arricchimento culturale e relazionale meramente personale ma è divenuta un’esperienza da condividere, un modo
per “contagiare” altri colleghi ad aprirsi alla collaborazione con i colleghi che lavorano al di là dei confini italiani, un’opportunità per agire in modo
nuovo ed entusiasta a livello locale grazie al confronto con altre realtà lavorative nell’ambito della Medicina Generale. Il fatto di aver vissuto in modo
tanto positivo e costruttivo questa esperienza è stato possibile anche grazie al fatto che da parte della mia scuola vi è stato pieno sostegno e le due
settimane di permanenza in Scozia sono state considerate esattamente come due settimane di frequenza presso il tutor Medico di Medicina Generale.
Da quando nasce l’uomo apprende attraverso il confronto e quindi perché non continuare semplicemente a farlo?