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INTRODUZIONE
Dove si colloca l’inconscio nel panorama scientifico e re-
lazionale moderno?
Se pensiamo che ormai anche le neuroscienze riconosco-
no che quasi la totalità delle operazioni mentali si situano
sotto il livello di coscienza, a maggior ragione, come psi-
coterapeuti psicodinamici e psicoanalisti, possiamo dire
oggi, con ancora più forza, che l’inconscio sottende e
condiziona il sentire, il pensare e l’agire umano.
Questo a dispetto del sempre più ampio e diffuso deside-
rio, o bisogno, di prevedibilità e di controllo, che sembra
caratterizzare la nostra contemporaneità, così affasci-
nata dal primato della logica e della razionalità. E proprio
mentre gli scenari socioeconomici cambiano velocemen-
te le coordinate e i confini di riferimento (geografici, tem-
porali, culturali) appaiono più mutevoli e più “liquidi”.
Ma, ci chiediamo: è cambiato l’inconscio oggi?
Rispetto a quello che osservavano, in ben altri tempi e
panorami culturali e socio-economici, i clinici di 100 e più
anni fa? Quali vecchi e nuovi elementi ci troviamo ad os-
servare oggi? E con quali strumenti ci troviamo ad inter-
venire oggi? All’interno di quali attuali teorie e cornici del
modello psicodinamico?
Nelle Giornate COIRAG di Fiesole 2016, organizzate
anche quest’anno dalla Commissione Scientifica Nazio-
nale della COIRAG (CSN), partiremo da questi interro-
gativi per attivare una riflessione sullo stato dell’arte
del modello psicodinamico, riesaminato attraverso
le attuali esperienze nella clinica, nel pubblico come nel
privato e nel sociale, cercando di individuare il filo rosso
dell’inconscio ed il suo dispiegarsi nei gruppi.
Partendo dal lavoro fatto insieme in COIRAG, con
lo stimolo di diversi Relatori, avvieremo un percorso che
vorrebbe condurci anche verso la costruzione del prossi-
mo Convegno COIRAG del 2017.
partecipaZIONE
Le Giornate di Studio Franco Fasolo 2014
si terranno presso il Centro Studi CISL Studium
Via della Piazzuola 71, 50133 Firenze
www.centrostudi.cisl.it
L’inconscio oggi
nella concezione
e nella pratica
dei gruppi
6 / 8
MAGGIO 2016
GIORNATE DI FIESOLE
FRANCO FASOLO
La partecipazione alle Giornate è gratuita e aperta:
ai Soci individuali della COIRAG,
ai Soci delle O.C. della COIRAG,
ai Diplomati della Scuola di Psicoterapia della COIRAG
PRENOTAZIONE
Per la prenotazione e la partecipazione ai lavori
delle Giornate rivolgersi entro il 15 Aprile al Segretario
COIRAG Dr.ssa Federica Cavallaro,
segretario@coirag.org
Per la prenotazione alberghiera contattare invece di-
rettamente il Centro Studi CISL Studium, telefonando al
numero 055-5032111, citando la Convenzione COIRAG.
I prezzi convenzionati sono:
Camera singola con prima colazione	 euro 47,00 a notte
Camera doppia con prima colazione	 euro 76,00 a notte
Camera doppia uso singola
con prima colazione 	 euro 54,00 a notte
Pasto singolo al self service della struttura	 euro 16,50
Tutti i prezzi si intendono comprensivi di IVA.
Non è inclusa la Tassa Comunale di Soggiorno
di 1,50 a notte per persona.
Come raggiungere
il Centro Studi CISL Studium
Il Centro Studi si trova a Firenze, in Via della Piazzuola 71
(che fiancheggia la vecchia strada per Fiesole) ed è raggiun-
gibile dalla Stazione di S. Maria Novella col Bus n°7, scen-
dendo alla fermata dell’Ospedale di Camerata.
COIRAGCONFEDERAZIONE DI ORGANIZZAZIONI ITALIANE
PER LA RICERCA ANALITICA SUI GRUPPI
GIORNATE
DI STUDIO
Programma delle Giornate
VENERDI 6 maggio / Pomeriggio
15.00 / 17.00	 Riunione preliminare CSN e staff
	 Relatori, conduttori e osservatori
17.15	 Introduzione alle Giornate
	 Marco Longo / Presidente COIRAG
17.30 / 20.00	 Plenaria
Chairman 	 Raffaele Barone / Vicepresidente COIRAG
17.30 / 18.30	 Relazione introduttiva
	 Giuseppe Saraò /Livio Comin
	 Il posto delle fragole:
	Modelli di conduzione
	 e setting multipli
	 in un servizio di salute mentale
18.30 / 20.00	 Discussione in plenaria
20.30 	 Cena sociale
SABATO 7 MAGGIO / Mattina
9.00 / 13.00	 Plenaria
Chairman 	 Marco Longo
	
	 Tavola rotonda
	con i 6 relatori COIRAG
Discussant 	 Giuseppe Saraò 		
	 Vincenzo Bellia / LGA
	 Silvia Corbella / APG
	 Alma Gentinetta / APRAGI
	 Stefano Polimanti / CATG
	 Leonardo Speri / ARIELE Psicoterapia
	 Laura Stradella / APRAGIP
9.00 / 11.00	 Presentazione di 6 brevi relazioni
	 dei Relatori COIRAG
11.00 / 11.30	 Pausa
11.30 / 13.00	 Discussione in plenaria
	 tra i Relatori COIRAG e il Discussant
SABATO 7 MAGGIO / Pomeriggio
14.30 / 18.00	 Discussione in tre gruppi mediani
	 dei temi presentati nella Relazione
	 Introduttiva del giorno precedente e nella
	 Tavola Rotonda del sabato mattina.
Gruppo A	
Conduttore 	 Sergio Fava / ASVEGRA
Osservatore 	 Alessia Lucidi / ASVEGRA
Gruppo B	
Conduttore 	 Giovanna Lorusso / SIPSA
Osservatore 	 Elisabetta Mussio / SIPSA
Gruppo C	
Conduttore 	 Ingrid Hugnet / Il Cerchio
Osservatore 	 Maria Facilone / Il Cerchio
14.30 / 16.00	 Discussione in tre gruppi mediani
16.00 / 16.30	 Pausa
16.30 / 18.00	 Ripresa della Discussione
	 nei tre Gruppi Mediani
18.00 / 19.00	 Riunione Intermedia di CSN e Staff
	 Conduttori e Osservatori
DOMENICA 8 maggio / Mattina
9.00 / 10.30	 Ripresa della discussione
	 nei tre gruppi mediani
10.30 / 11.00	 Pausa
11.00 / 13.00	 Plenaria
Chairman 	 Marco Longo / Raffaele Barone
11.00 / 11.30	 Report degli osservatori
	 dei tre gruppi mediani
11.30 / 13.00	 Discussione in Plenaria
13.00 / 13.15	 Conclusione delle Giornate
	 Marco Longo
DOMENICA 8 maggio / POMERIGGIO
14.00 / 16.00	 Riunione conclusiva CSN e staff
	 Conduttori e Osservatori
ABSTRACT DELLA RELAZIONE
INTRODUTTIVA
VENERDI 6 maggio
Giuseppe Saraò / Livio Comin
“Il posto delle fragole: modelli
di conduzione e setting multipli in un servizio
di salute mentale”.
Questa presentazione si basa sul concetto che l’in-
conscio del paziente ( o meglio i suoi derivati, a
cominciare dai sintomi) non va cercato solo con lo
strumento dei setting individuali, ma anche dentro
le pieghe del lavoro in gruppo (spazi interstiziali ad
esempio) e soprattutto, come spazio decisivo, den-
tro il setting della terapia di gruppo, nelle sue varie
forme. L’articolazione di questo concetto si riferisce
a due ambiti. Un primo ambito riguarda il sistema di
conduzione dei gruppi. Questo, dentro un servizio
strutturato sulla équipe multiprofessionale, non può
essere mono-professionale, per quanto di ottima
fattura.
A questo livello, quello che accade in un gruppo
terapeutico con un assetto di conduzione gruppale
(un conduttore e uno o più coconduttori) rappre-
senta una potente lente di lettura rispetto agli acca-
dimenti della terapia di gruppo. Inoltre la presenza
di diverse figure costituisce un sottosistema di vita
psichica con cui il gruppo si può rispecchiare e –
da quanto osservato nelle nostre esperienze – può
costituire una scenario provvisorio dove si possano
depositare dei fantasmi in attesa di essere rappre-
sentati. Le figure della conduzione si fanno trami-
te rispetto al resto degli operatori che rimangono
esclusi dal setting di terapia: tramite anche nel sen-
so di ponte fra il campo del gruppo terapeutico ed
il campo del servizio; senza contare i vantaggi di
una formidabile formazione personale, in progress,
di psicodinamica gruppale.
Un secondo ambito concerne quello che accade
nello scenario dei setting multipli che naturalmente
interagiscono in un servizio di comunità (cioè in un
servizio di salute mentale provvisto di più stazioni,
più setting, pensati sia nel loro funzionamento che
nella loro integrazione, pensati come organi dentro
un organismo).
Qui una questione che abbiamo spesso osservato
come cruciale, riguarda gli elementi che si deposi-
tano tra le pieghe, particolarmente che tipo di ma-
teriale primitivo (pensando al sincretismo di Bleger)
staziona: materiale proveniente dal portato dello
psichismo dei pazienti, da quello degli operatori
ma anche da quello veicolato dalle famiglie dei pa-
zienti. Partendo dal vertice della natura gruppale
dell’inconscio, la nostra esperienza ha evidenziato
che la cura, in un servizio di salute mentale di co-
munità, necessita di una articolazione di setting a
prevalenza gruppale in cui poter ricercare-ricono-
scere le forme e le deformazioni della vita psichica,
in attesa di una trascrizione possibile per lo psichi-
smo del paziente e sopportabile per quello degli
operatori coinvolti.
ABSTRACT DEI RELATORI
della Tavola Rotonda	
SABATO 7 MAGGIO
Vincenzo Bellia
Laboratorio di Gruppoanalisi
L’intervento intende stimolare il dibattito sulle
componenti antropologico-culturali che (co)deter-
minano i processi inconsci nei setting terapeutici, a
partire dagli spunti forniti da alcuni casi clinici tratti
sia dalla psicoterapia in ambito privato che dalla
pratica psichiatrica sul campo.
Si intende altresì evidenziare il ruolo delle struttu-
re corporee, ritmiche e spaziali sull’organizzazione
profonda dei processi relazionali. Con il modello
della Danzaterapia Espressivo-Relazionale, anzi, è
possibile descrivere gli eventi collettivi in termini di
processi coreografici.
Silvia Corbella
APG
Attualità del lavoro del preconscio
nella società contemporanea
e nel piccolo gruppo
analiticamente orientato
Il preconscio è il sistema dell’apparato psichico nel
quale si effettuano i processi di trasformazione che
sostengono dinamiche e contenuti inconsci perché
possano arrivare alla coscienza. A questo sistema è
legata la capacità associativa, figurativa e interpre-
tativa della psiche. In questo momento di crisi che
attraversa la società occidentale, il lavoro del pre-
conscio a mio parere è particolarmente importante
per riattivare funzioni fondamentali sia per l’indi-
viduo sia per la società, che attualmente paiono a
rischio. Ritengo che il setting per eccellenza in cui il
lavoro del preconscio esplicita al meglio la propria
attività sia il piccolo gruppo analiticamente orien-
tato e porterò esempi in proposito. Consapevole di
questo, ho sperato con Liberi legami che fosse pos-
sibile espandere nel sociale più allargato la cultura
che si crea nel lavoro gruppoanalitico in modo da
cercare, anche se in piccola parte, di ridurre il ma-
lessere attuale. E a questo mio libro farò oggi riferi-
mento. Parole chiave Preconscio Gruppo Creatività
Sogno Social dreaming.
Alma Gentinetta
Apragi
L’inconscio, questo sconosciuto.
Nella nostra società postindustriale, postmoderna,
immersa in un flusso costante ed incalzante di in-
formazioni, stimoli, richieste di performance, ade-
guamento e produttività, la domanda di aiuto che
arriva agli psicoterapeuti e’ spesso configurabile
come la richiesta di ‘aggiustare’ una o più ‘parti non
funzionanti’ della ‘macchina persona’, isomorfa ad
una visione parcellizzata e frammentata, ‘modulare’
del mondo e di sé.
La psicoterapia psicoanalitica, individuale e grup-
pale, pone come uno dei fondamenti del proprio
modello la delicata, paziente, sorprendente ricerca
delle tracce sedimentate nell’inconscio al fine di
dare pensabilità’ e quindi senso a comportamenti,
emozioni, relazioni, conflitti, che possano diventare
il più possibile connessi ed interrelati in modo da
concorrere a restituire una visione complessa ed in-
terdipendente dei vari aspetti della persona e delle
sue relazioni con gli altri. Quali prospettive allora,
oggi, per la psicoterapia psicoanalitica?
È possibile non rinunciare al potere trasformativo
dell’analisi dell’inconscio e nello stesso tempo ri-
spondere, senza cedere, alle richieste della società
contemporanea?
Stefano Polimanti
CATG
L’inconscio ieri ed oggi:
l’inconscio sociale tra Se individuale
e Se sociale.
Obiettivo della nostra relazione, tenuto conto del-
la storia che ha portato alla nascita delconcetto di
inconscio e alla sua declinazione nella teoria pul-
sionale classica, nonché le modifiche successive
apportate dalla teoria delle relazioni d’oggetto e
dalle successive evoluzioni post-freudiane (intersog-
gettività, teoria del Sé, psicoanalisi della relazione
ecc.), con un accenno anche all’idea di inconscio
collettivo, sarà quello di occuparsi in modo più det-
tagliato della modalità con cui è stata revisionata la
letteratura sull’inconscio sociale, da Elias a Foulkes,
fino alle recenti innovazioni apportate da Volkan,
Hopper e Wimberg, tra gli altri.
Ci si soffermerà inoltre sul concetto bipolare dell’in-
conscio sociale quale nodo conflittuale tra Se indivi-
duale e Se sociale a partire dagli studi del Professore
Jaime Ondarza Linares e sulle ripercussioni del con-
cetto nella pratica clinica e nell’ottica gruppoanaliti-
ca del lavoro istituzionale.
Leonardo Speri
ARIELE Psicoterapia
I gruppi continuano, ineluttabilmente, a formarsi e
ad accadere, restando oggetto delle più diversifica-
te visioni, letture, interpretazioni ed interventi.
Restando refrattari ad una adeguata comprensibi-
lità per chi rimane in superficie, ci dicono che as-
sumere con loro un vertice osservativo che tenga
conto dell’inconscio rimane una sfida per noi fonda-
mentale ed attuale. Dobbiamo però chiederci come
può il pensiero sull’inconscio, il pensiero psicoana-
litico (per noi psicocosocioanalitico, ma così valga
per altri modelli che dell’inconscio tengano conto)
essere fertile strumento di trasformazione. Un ap-
proccio “clinico” (da clínomai - mi chino verso l’altro
per osservare, ascoltare) prevede un’analisi della do-
manda, un patto, un percorso che tenga conto del
transfert e del controtransfert; prevede uno spazio-
tempo per l’osservazione e l’elaborazione. La ridu-
zione di questi spazi-tempi e la fatica di sostenere
l’incertezza, assieme alla pretesa di un pronto risul-
tato, rappresentano forse la difficoltà, e contempo-
raneamente la difesa, dall’incontro con l’inconscio,
che continua a fare paura.
Abbiamo una storia e continui esempi di come la
“clinica” orientata alla comprensione delle dinami-
che inconsce sia invece utilmente a disposizione e
possa declinarsi in setting diversi, come quelli della
terapia, della formazione, del sociale/istituzionale,
setting che mantengono la propria specificità (per
la psicosocioanalisi legata al compito) ma che sono
attraversati da flussi latenti, tanto più disturbanti
quanto più ignorati (elusi).
Laura Stradella
Apragip
L’inconscio oggi
nello psicodramma individuativo.
Il concetto d’inconscio, nello psicodramma indivi-
duativo è mediato da quello junghiano di complesso
autonomo e introduce quelli di ruolo e di copione
interpersonale. Il gruppo è in primo luogo un punto
d’incontro di copioni e ruoli interni che si palesano
attraverso le proiezioni e le attribuzioni di parti nei
giochi. Nel gruppo si dispiegano tanto i ruoli che il
soggetto riconosce a se stesso, quanto quelli che gli
sono ignoti, l’Ombra o le Ombre junghiane. Nel gio-
co psicodrammatico, infatti, sono attivi sia i ruoli in-
terpersonali, sia quelli intrapsichici, che imprimono
la loro impronta nei materiali dell’attività ideativa e
rappresentativa, cioè simbolica. È compito del tera-
peuta farli dialogare. Gli aspetti riparativi della cura
terapeutica s’intrecciano con quelli della necessità
che l’Io assuma la responsabilità verso l’intero fa-
scio dei ruoli della propria personalità e quindi delle
relazioni. Le figure del sogno svolgono un compito
in questo doppio lavoro, richiamando l’attenzione
del sognatore e del gruppo su di essi. Si attiva uno
spazio psichico, forse il Sé, ove le immagini e i ruoli,
proprii ma elaborati dal gruppo, attraverso i movi-
menti delle identificazioni, delle differenziazioni e
delle immaginazioni possono creare una riserva di
senso (d’Anima) cui attingere nella vita quotidiana.
RELATORI
della Plenaria Introduttiva
VENERDI 6 maggio
Giuseppe Saraò		 Psichiatra, responsabile (dal 2000 al di-
cembre 2015) del Servizio di Salute
Mentale Adulti- Firenze 2. Dal genna-
io 2016 esercita attività clinica come
libero professionista (dopo pensiona-
mento). Psicoanalista S.P.I. , membro
ordinario. Fa parte della redazione
della rivista “Interazioni”, diretta da
A.M.Nicolò. Fondatore (insieme ad al-
tri) del “ Centro Ricerca Psicoanalitica
Coppia-Famiglia di Firenze. Professore
a contratto alla facoltà di Psicologia di
Firenze (insegna “Psicodinamica dei
Gruppi”). Insegna al Master di per-
fezionamento della terapia psicoana-
litica della coppia e della famiglia di
Roma e Napoli. In particolare si è occu-
pato e scritto di : patologie gravi, co-
munità terapeutiche, organizzazione
dei servizi e funzionamento dei gruppi
multi-disciplinari, terapie gruppali con
i genitori (piccoli e grandi gruppi) e
con pazienti gravi, lavoro di supporto
alla genitorialità in difficolta, terapia
della coppia coniugale e della famiglia,
formazione continua del personale.
Giuseppe Livio Comin 	Psicologo e psicoterapeuta. Da svariati
anni si occupa di psicoterapia di grup-
po ad oriantamento analitico, a questo
riguardo:
		 haeffettuatountraininganaliticodigrup-
po di 5 anni con il Prof. Claudio Neri;
è stato socio del Centro ricerche psi-
coanalitiche di gruppo Il Pollaiolo di
Roma; è stato docente di “Dinamiche
di gruppo” per due anni accademi-
ci e di “Psicoterapia di gruppo” per
quattro anni accademici alla Scuola di
specializzazione in psicologia clinica e
psicoterapia della Facoltà di medicina
dell’università di Firenze; ha pubblica-
to vari lavori fra cui: “Omogeneità e
fruibilità gruppale” in “Gruppi Omo-
genei”, Borla, Roma, 2004; “Il gruppo
psicoterapeutico ed il gruppo di cura:
l’utilità della ripresa” in Gruppi Vol.
VII 3, Angeli, Milano, 2005; “Gruppo
clinico nelle strutture residenziali del
DSM. Fenomeni in transumanza” in
Koinos, anno XXVIII, Numeri 1-2, Bor-
la, Roma, 2008.
RELATORI
della Tavola Rotonda
SABATO 7 maggio
Vincenzo Bellia		 Psichiatra, psicoterapeuta, docente di
Gruppoanalisi nella sede Coirag di
Palermo, direttore della Scuola di
Danzamovimentoterapia Espressivo-
Relazionale (Catania).
Silvia Corbella		 Psicoanalista,membroSPI.DidattaAPGe
Docente Coirag.
Alma Gentinetta	 Psicoterapeuta gruppoanalista, do-
cente Coirag. È stata Presidente
dell’Apragi e Direttrice della Sede
di Torino della Scuola Coirag. Libero
professionista e psicologa convenzio-
nata presso l’ASL TO 2, dove conduce
psicoterapie e coordina l’attività dei
gruppi del Centro di Psicoterapia.
Stefano Polimanti	 Psichiatra ,Psicoterapeuta, Gruppoa-
nalista, Vice -Presidente C.A.T.G (Cen-
tro di Analisi Terapeutica di Gruppo),
Direttore Medico, Docente e Super-
visore dell’equipe presso la “Casa di
Cura Villa Silvia” in Senigallia.
Leonardo Speri		 Psicologo,Psicoterapeuta,Psicosocioana-
lista, socio di Ariele Psicoterapia, do-
cente della scuola di psicoterapia Coi-
rag, Responsabile Servizio Progetti e
Promozione della Salute Dipartimento
di Prevenzione - Az. ULSS 20 Verona.
Laura Stradella	 Psicoterapeuta, socia APRAGIPsico-
dramma, analista ARPA, IAAP Interna-
tional Association for Analytical Psy-
chology, Psychodrama Didactic Trainer
FEPTO. È stata docente per il training.
CONDUTTORI E OSSERVATORI
dei GRUPPI MEDIANI
Maria Facilone		 Psicologa,Psicoterapeuta,Gruppoanalista,
Psicologo Giuridico / Psicopatologo
Forense, Psicodiagnosta clinico/foren-
se. Attività clinica privata. Ausiliario
P.M./P.G. Attività peritale(CTU/CTP).
ConsulenteInseminazione Artificiale
Eterologa. In passato, Day-Hospital
Disturbi della Sessualità ed Identità di
Genere.
Sergio Fava		 Neuropsichiatra,psicoterapeutaadindi-
rizzo psicoanalitico. Docente Scuola
COIRAG. Socio Fondatore ASVEGRA,
Socio COIRAG, già Primario in vari Ser-
vizi Psichiatrici pubblici, già presidente
ASVEGRA e già Direttore Sede di Pa-
dova Scuola COIRAG. Numerose pub-
blicazioni con particolare riferimento
al vertice istituzionale.
Ingrid Hugnet		 PsicologaPsicoterapeuta,liberoprofessio-
nista Aree di interesse:Dipendenze,
Perinatalità.
Giovanna Lorusso	 Psicologa, Psicoterapeuta, membro
didatta S.I.Ps.A. , membro ordinario
S.I.P.S.I.A. (Società italiana di psico-
terapia del bambino, dll’adolescente e
della coppia). Lavora come libero pro-
fessionista.
Alessia Lucidi 		 Laureata in psicologia clinica dinamica e
specializzata Coirag a Padova, socia
ASVEGRA, lavora in ambito istituzio-
nale e privato in psicoterapia indivi-
duale, di coppia e familiare.
Elisabetta Mussio	 Psicologa, psicoterapeuta. Membro
Associato S.I.Ps.A., Socio candida-
to ALBORAN, convenzionata ASLAL,
area adolescenti e giovani adulti, libe-
ro professionista.
Organizzazione
Commissione Scientifica Nazionale COIRAG CSN
Coordinamento	 Marco Longo
		 Presidente COIRAG
		 Raffaele Barone
		 Vicepresidente COIRAG
		 Federica Cavallaro
		 Segretario COIRAG
Rappresentanti Scientifici
delle OC della COIRAG
	 APG	 Nadia Fina
	 APRAGI 	 Marta Gianaria
	 APRAGIP 	 Stefano Cavalitto
	 ARIELE
	 Psicoterapia	 Noemi Tomasoni
	 ASVEGRA	 Ivan Ambrosiano
	 CATG	 Francesca Martinelli
	 IL CERCHIO	 Serena De Gennaro
	 LABORATORIO
	DI GRUPPOANALISI	 Stefano Alba
	 SIPSA	 Laura Scotti

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Depliant giornate studi COIRAG

  • 1. INTRODUZIONE Dove si colloca l’inconscio nel panorama scientifico e re- lazionale moderno? Se pensiamo che ormai anche le neuroscienze riconosco- no che quasi la totalità delle operazioni mentali si situano sotto il livello di coscienza, a maggior ragione, come psi- coterapeuti psicodinamici e psicoanalisti, possiamo dire oggi, con ancora più forza, che l’inconscio sottende e condiziona il sentire, il pensare e l’agire umano. Questo a dispetto del sempre più ampio e diffuso deside- rio, o bisogno, di prevedibilità e di controllo, che sembra caratterizzare la nostra contemporaneità, così affasci- nata dal primato della logica e della razionalità. E proprio mentre gli scenari socioeconomici cambiano velocemen- te le coordinate e i confini di riferimento (geografici, tem- porali, culturali) appaiono più mutevoli e più “liquidi”. Ma, ci chiediamo: è cambiato l’inconscio oggi? Rispetto a quello che osservavano, in ben altri tempi e panorami culturali e socio-economici, i clinici di 100 e più anni fa? Quali vecchi e nuovi elementi ci troviamo ad os- servare oggi? E con quali strumenti ci troviamo ad inter- venire oggi? All’interno di quali attuali teorie e cornici del modello psicodinamico? Nelle Giornate COIRAG di Fiesole 2016, organizzate anche quest’anno dalla Commissione Scientifica Nazio- nale della COIRAG (CSN), partiremo da questi interro- gativi per attivare una riflessione sullo stato dell’arte del modello psicodinamico, riesaminato attraverso le attuali esperienze nella clinica, nel pubblico come nel privato e nel sociale, cercando di individuare il filo rosso dell’inconscio ed il suo dispiegarsi nei gruppi. Partendo dal lavoro fatto insieme in COIRAG, con lo stimolo di diversi Relatori, avvieremo un percorso che vorrebbe condurci anche verso la costruzione del prossi- mo Convegno COIRAG del 2017. partecipaZIONE Le Giornate di Studio Franco Fasolo 2014 si terranno presso il Centro Studi CISL Studium Via della Piazzuola 71, 50133 Firenze www.centrostudi.cisl.it L’inconscio oggi nella concezione e nella pratica dei gruppi 6 / 8 MAGGIO 2016 GIORNATE DI FIESOLE FRANCO FASOLO La partecipazione alle Giornate è gratuita e aperta: ai Soci individuali della COIRAG, ai Soci delle O.C. della COIRAG, ai Diplomati della Scuola di Psicoterapia della COIRAG PRENOTAZIONE Per la prenotazione e la partecipazione ai lavori delle Giornate rivolgersi entro il 15 Aprile al Segretario COIRAG Dr.ssa Federica Cavallaro, segretario@coirag.org Per la prenotazione alberghiera contattare invece di- rettamente il Centro Studi CISL Studium, telefonando al numero 055-5032111, citando la Convenzione COIRAG. I prezzi convenzionati sono: Camera singola con prima colazione euro 47,00 a notte Camera doppia con prima colazione euro 76,00 a notte Camera doppia uso singola con prima colazione euro 54,00 a notte Pasto singolo al self service della struttura euro 16,50 Tutti i prezzi si intendono comprensivi di IVA. Non è inclusa la Tassa Comunale di Soggiorno di 1,50 a notte per persona. Come raggiungere il Centro Studi CISL Studium Il Centro Studi si trova a Firenze, in Via della Piazzuola 71 (che fiancheggia la vecchia strada per Fiesole) ed è raggiun- gibile dalla Stazione di S. Maria Novella col Bus n°7, scen- dendo alla fermata dell’Ospedale di Camerata. COIRAGCONFEDERAZIONE DI ORGANIZZAZIONI ITALIANE PER LA RICERCA ANALITICA SUI GRUPPI GIORNATE DI STUDIO
  • 2. Programma delle Giornate VENERDI 6 maggio / Pomeriggio 15.00 / 17.00 Riunione preliminare CSN e staff Relatori, conduttori e osservatori 17.15 Introduzione alle Giornate Marco Longo / Presidente COIRAG 17.30 / 20.00 Plenaria Chairman Raffaele Barone / Vicepresidente COIRAG 17.30 / 18.30 Relazione introduttiva Giuseppe Saraò /Livio Comin Il posto delle fragole: Modelli di conduzione e setting multipli in un servizio di salute mentale 18.30 / 20.00 Discussione in plenaria 20.30 Cena sociale SABATO 7 MAGGIO / Mattina 9.00 / 13.00 Plenaria Chairman Marco Longo Tavola rotonda con i 6 relatori COIRAG Discussant Giuseppe Saraò Vincenzo Bellia / LGA Silvia Corbella / APG Alma Gentinetta / APRAGI Stefano Polimanti / CATG Leonardo Speri / ARIELE Psicoterapia Laura Stradella / APRAGIP 9.00 / 11.00 Presentazione di 6 brevi relazioni dei Relatori COIRAG 11.00 / 11.30 Pausa 11.30 / 13.00 Discussione in plenaria tra i Relatori COIRAG e il Discussant SABATO 7 MAGGIO / Pomeriggio 14.30 / 18.00 Discussione in tre gruppi mediani dei temi presentati nella Relazione Introduttiva del giorno precedente e nella Tavola Rotonda del sabato mattina. Gruppo A Conduttore Sergio Fava / ASVEGRA Osservatore Alessia Lucidi / ASVEGRA Gruppo B Conduttore Giovanna Lorusso / SIPSA Osservatore Elisabetta Mussio / SIPSA Gruppo C Conduttore Ingrid Hugnet / Il Cerchio Osservatore Maria Facilone / Il Cerchio 14.30 / 16.00 Discussione in tre gruppi mediani 16.00 / 16.30 Pausa 16.30 / 18.00 Ripresa della Discussione nei tre Gruppi Mediani 18.00 / 19.00 Riunione Intermedia di CSN e Staff Conduttori e Osservatori DOMENICA 8 maggio / Mattina 9.00 / 10.30 Ripresa della discussione nei tre gruppi mediani 10.30 / 11.00 Pausa 11.00 / 13.00 Plenaria Chairman Marco Longo / Raffaele Barone 11.00 / 11.30 Report degli osservatori dei tre gruppi mediani 11.30 / 13.00 Discussione in Plenaria 13.00 / 13.15 Conclusione delle Giornate Marco Longo DOMENICA 8 maggio / POMERIGGIO 14.00 / 16.00 Riunione conclusiva CSN e staff Conduttori e Osservatori ABSTRACT DELLA RELAZIONE INTRODUTTIVA VENERDI 6 maggio Giuseppe Saraò / Livio Comin “Il posto delle fragole: modelli di conduzione e setting multipli in un servizio di salute mentale”. Questa presentazione si basa sul concetto che l’in- conscio del paziente ( o meglio i suoi derivati, a cominciare dai sintomi) non va cercato solo con lo strumento dei setting individuali, ma anche dentro le pieghe del lavoro in gruppo (spazi interstiziali ad esempio) e soprattutto, come spazio decisivo, den- tro il setting della terapia di gruppo, nelle sue varie forme. L’articolazione di questo concetto si riferisce a due ambiti. Un primo ambito riguarda il sistema di conduzione dei gruppi. Questo, dentro un servizio strutturato sulla équipe multiprofessionale, non può essere mono-professionale, per quanto di ottima fattura. A questo livello, quello che accade in un gruppo terapeutico con un assetto di conduzione gruppale (un conduttore e uno o più coconduttori) rappre- senta una potente lente di lettura rispetto agli acca- dimenti della terapia di gruppo. Inoltre la presenza di diverse figure costituisce un sottosistema di vita psichica con cui il gruppo si può rispecchiare e – da quanto osservato nelle nostre esperienze – può costituire una scenario provvisorio dove si possano depositare dei fantasmi in attesa di essere rappre- sentati. Le figure della conduzione si fanno trami- te rispetto al resto degli operatori che rimangono esclusi dal setting di terapia: tramite anche nel sen- so di ponte fra il campo del gruppo terapeutico ed il campo del servizio; senza contare i vantaggi di una formidabile formazione personale, in progress, di psicodinamica gruppale. Un secondo ambito concerne quello che accade nello scenario dei setting multipli che naturalmente interagiscono in un servizio di comunità (cioè in un servizio di salute mentale provvisto di più stazioni, più setting, pensati sia nel loro funzionamento che nella loro integrazione, pensati come organi dentro un organismo). Qui una questione che abbiamo spesso osservato come cruciale, riguarda gli elementi che si deposi- tano tra le pieghe, particolarmente che tipo di ma- teriale primitivo (pensando al sincretismo di Bleger) staziona: materiale proveniente dal portato dello psichismo dei pazienti, da quello degli operatori ma anche da quello veicolato dalle famiglie dei pa- zienti. Partendo dal vertice della natura gruppale dell’inconscio, la nostra esperienza ha evidenziato che la cura, in un servizio di salute mentale di co- munità, necessita di una articolazione di setting a prevalenza gruppale in cui poter ricercare-ricono- scere le forme e le deformazioni della vita psichica, in attesa di una trascrizione possibile per lo psichi- smo del paziente e sopportabile per quello degli operatori coinvolti. ABSTRACT DEI RELATORI della Tavola Rotonda SABATO 7 MAGGIO Vincenzo Bellia Laboratorio di Gruppoanalisi L’intervento intende stimolare il dibattito sulle componenti antropologico-culturali che (co)deter- minano i processi inconsci nei setting terapeutici, a partire dagli spunti forniti da alcuni casi clinici tratti sia dalla psicoterapia in ambito privato che dalla pratica psichiatrica sul campo.
  • 3. Si intende altresì evidenziare il ruolo delle struttu- re corporee, ritmiche e spaziali sull’organizzazione profonda dei processi relazionali. Con il modello della Danzaterapia Espressivo-Relazionale, anzi, è possibile descrivere gli eventi collettivi in termini di processi coreografici. Silvia Corbella APG Attualità del lavoro del preconscio nella società contemporanea e nel piccolo gruppo analiticamente orientato Il preconscio è il sistema dell’apparato psichico nel quale si effettuano i processi di trasformazione che sostengono dinamiche e contenuti inconsci perché possano arrivare alla coscienza. A questo sistema è legata la capacità associativa, figurativa e interpre- tativa della psiche. In questo momento di crisi che attraversa la società occidentale, il lavoro del pre- conscio a mio parere è particolarmente importante per riattivare funzioni fondamentali sia per l’indi- viduo sia per la società, che attualmente paiono a rischio. Ritengo che il setting per eccellenza in cui il lavoro del preconscio esplicita al meglio la propria attività sia il piccolo gruppo analiticamente orien- tato e porterò esempi in proposito. Consapevole di questo, ho sperato con Liberi legami che fosse pos- sibile espandere nel sociale più allargato la cultura che si crea nel lavoro gruppoanalitico in modo da cercare, anche se in piccola parte, di ridurre il ma- lessere attuale. E a questo mio libro farò oggi riferi- mento. Parole chiave Preconscio Gruppo Creatività Sogno Social dreaming. Alma Gentinetta Apragi L’inconscio, questo sconosciuto. Nella nostra società postindustriale, postmoderna, immersa in un flusso costante ed incalzante di in- formazioni, stimoli, richieste di performance, ade- guamento e produttività, la domanda di aiuto che arriva agli psicoterapeuti e’ spesso configurabile come la richiesta di ‘aggiustare’ una o più ‘parti non funzionanti’ della ‘macchina persona’, isomorfa ad una visione parcellizzata e frammentata, ‘modulare’ del mondo e di sé. La psicoterapia psicoanalitica, individuale e grup- pale, pone come uno dei fondamenti del proprio modello la delicata, paziente, sorprendente ricerca delle tracce sedimentate nell’inconscio al fine di dare pensabilità’ e quindi senso a comportamenti, emozioni, relazioni, conflitti, che possano diventare il più possibile connessi ed interrelati in modo da concorrere a restituire una visione complessa ed in- terdipendente dei vari aspetti della persona e delle sue relazioni con gli altri. Quali prospettive allora, oggi, per la psicoterapia psicoanalitica? È possibile non rinunciare al potere trasformativo dell’analisi dell’inconscio e nello stesso tempo ri- spondere, senza cedere, alle richieste della società contemporanea? Stefano Polimanti CATG L’inconscio ieri ed oggi: l’inconscio sociale tra Se individuale e Se sociale. Obiettivo della nostra relazione, tenuto conto del- la storia che ha portato alla nascita delconcetto di inconscio e alla sua declinazione nella teoria pul- sionale classica, nonché le modifiche successive apportate dalla teoria delle relazioni d’oggetto e dalle successive evoluzioni post-freudiane (intersog- gettività, teoria del Sé, psicoanalisi della relazione ecc.), con un accenno anche all’idea di inconscio collettivo, sarà quello di occuparsi in modo più det- tagliato della modalità con cui è stata revisionata la letteratura sull’inconscio sociale, da Elias a Foulkes, fino alle recenti innovazioni apportate da Volkan, Hopper e Wimberg, tra gli altri. Ci si soffermerà inoltre sul concetto bipolare dell’in- conscio sociale quale nodo conflittuale tra Se indivi- duale e Se sociale a partire dagli studi del Professore Jaime Ondarza Linares e sulle ripercussioni del con- cetto nella pratica clinica e nell’ottica gruppoanaliti- ca del lavoro istituzionale. Leonardo Speri ARIELE Psicoterapia I gruppi continuano, ineluttabilmente, a formarsi e ad accadere, restando oggetto delle più diversifica- te visioni, letture, interpretazioni ed interventi. Restando refrattari ad una adeguata comprensibi- lità per chi rimane in superficie, ci dicono che as- sumere con loro un vertice osservativo che tenga conto dell’inconscio rimane una sfida per noi fonda- mentale ed attuale. Dobbiamo però chiederci come può il pensiero sull’inconscio, il pensiero psicoana- litico (per noi psicocosocioanalitico, ma così valga per altri modelli che dell’inconscio tengano conto) essere fertile strumento di trasformazione. Un ap- proccio “clinico” (da clínomai - mi chino verso l’altro per osservare, ascoltare) prevede un’analisi della do- manda, un patto, un percorso che tenga conto del transfert e del controtransfert; prevede uno spazio- tempo per l’osservazione e l’elaborazione. La ridu- zione di questi spazi-tempi e la fatica di sostenere l’incertezza, assieme alla pretesa di un pronto risul- tato, rappresentano forse la difficoltà, e contempo- raneamente la difesa, dall’incontro con l’inconscio, che continua a fare paura. Abbiamo una storia e continui esempi di come la “clinica” orientata alla comprensione delle dinami- che inconsce sia invece utilmente a disposizione e possa declinarsi in setting diversi, come quelli della terapia, della formazione, del sociale/istituzionale, setting che mantengono la propria specificità (per la psicosocioanalisi legata al compito) ma che sono attraversati da flussi latenti, tanto più disturbanti quanto più ignorati (elusi). Laura Stradella Apragip L’inconscio oggi nello psicodramma individuativo. Il concetto d’inconscio, nello psicodramma indivi- duativo è mediato da quello junghiano di complesso autonomo e introduce quelli di ruolo e di copione interpersonale. Il gruppo è in primo luogo un punto d’incontro di copioni e ruoli interni che si palesano attraverso le proiezioni e le attribuzioni di parti nei giochi. Nel gruppo si dispiegano tanto i ruoli che il soggetto riconosce a se stesso, quanto quelli che gli sono ignoti, l’Ombra o le Ombre junghiane. Nel gio- co psicodrammatico, infatti, sono attivi sia i ruoli in- terpersonali, sia quelli intrapsichici, che imprimono la loro impronta nei materiali dell’attività ideativa e rappresentativa, cioè simbolica. È compito del tera- peuta farli dialogare. Gli aspetti riparativi della cura terapeutica s’intrecciano con quelli della necessità che l’Io assuma la responsabilità verso l’intero fa- scio dei ruoli della propria personalità e quindi delle relazioni. Le figure del sogno svolgono un compito in questo doppio lavoro, richiamando l’attenzione del sognatore e del gruppo su di essi. Si attiva uno spazio psichico, forse il Sé, ove le immagini e i ruoli, proprii ma elaborati dal gruppo, attraverso i movi- menti delle identificazioni, delle differenziazioni e delle immaginazioni possono creare una riserva di senso (d’Anima) cui attingere nella vita quotidiana.
  • 4. RELATORI della Plenaria Introduttiva VENERDI 6 maggio Giuseppe Saraò Psichiatra, responsabile (dal 2000 al di- cembre 2015) del Servizio di Salute Mentale Adulti- Firenze 2. Dal genna- io 2016 esercita attività clinica come libero professionista (dopo pensiona- mento). Psicoanalista S.P.I. , membro ordinario. Fa parte della redazione della rivista “Interazioni”, diretta da A.M.Nicolò. Fondatore (insieme ad al- tri) del “ Centro Ricerca Psicoanalitica Coppia-Famiglia di Firenze. Professore a contratto alla facoltà di Psicologia di Firenze (insegna “Psicodinamica dei Gruppi”). Insegna al Master di per- fezionamento della terapia psicoana- litica della coppia e della famiglia di Roma e Napoli. In particolare si è occu- pato e scritto di : patologie gravi, co- munità terapeutiche, organizzazione dei servizi e funzionamento dei gruppi multi-disciplinari, terapie gruppali con i genitori (piccoli e grandi gruppi) e con pazienti gravi, lavoro di supporto alla genitorialità in difficolta, terapia della coppia coniugale e della famiglia, formazione continua del personale. Giuseppe Livio Comin Psicologo e psicoterapeuta. Da svariati anni si occupa di psicoterapia di grup- po ad oriantamento analitico, a questo riguardo: haeffettuatountraininganaliticodigrup- po di 5 anni con il Prof. Claudio Neri; è stato socio del Centro ricerche psi- coanalitiche di gruppo Il Pollaiolo di Roma; è stato docente di “Dinamiche di gruppo” per due anni accademi- ci e di “Psicoterapia di gruppo” per quattro anni accademici alla Scuola di specializzazione in psicologia clinica e psicoterapia della Facoltà di medicina dell’università di Firenze; ha pubblica- to vari lavori fra cui: “Omogeneità e fruibilità gruppale” in “Gruppi Omo- genei”, Borla, Roma, 2004; “Il gruppo psicoterapeutico ed il gruppo di cura: l’utilità della ripresa” in Gruppi Vol. VII 3, Angeli, Milano, 2005; “Gruppo clinico nelle strutture residenziali del DSM. Fenomeni in transumanza” in Koinos, anno XXVIII, Numeri 1-2, Bor- la, Roma, 2008. RELATORI della Tavola Rotonda SABATO 7 maggio Vincenzo Bellia Psichiatra, psicoterapeuta, docente di Gruppoanalisi nella sede Coirag di Palermo, direttore della Scuola di Danzamovimentoterapia Espressivo- Relazionale (Catania). Silvia Corbella Psicoanalista,membroSPI.DidattaAPGe Docente Coirag. Alma Gentinetta Psicoterapeuta gruppoanalista, do- cente Coirag. È stata Presidente dell’Apragi e Direttrice della Sede di Torino della Scuola Coirag. Libero professionista e psicologa convenzio- nata presso l’ASL TO 2, dove conduce psicoterapie e coordina l’attività dei gruppi del Centro di Psicoterapia. Stefano Polimanti Psichiatra ,Psicoterapeuta, Gruppoa- nalista, Vice -Presidente C.A.T.G (Cen- tro di Analisi Terapeutica di Gruppo), Direttore Medico, Docente e Super- visore dell’equipe presso la “Casa di Cura Villa Silvia” in Senigallia. Leonardo Speri Psicologo,Psicoterapeuta,Psicosocioana- lista, socio di Ariele Psicoterapia, do- cente della scuola di psicoterapia Coi- rag, Responsabile Servizio Progetti e Promozione della Salute Dipartimento di Prevenzione - Az. ULSS 20 Verona. Laura Stradella Psicoterapeuta, socia APRAGIPsico- dramma, analista ARPA, IAAP Interna- tional Association for Analytical Psy- chology, Psychodrama Didactic Trainer FEPTO. È stata docente per il training. CONDUTTORI E OSSERVATORI dei GRUPPI MEDIANI Maria Facilone Psicologa,Psicoterapeuta,Gruppoanalista, Psicologo Giuridico / Psicopatologo Forense, Psicodiagnosta clinico/foren- se. Attività clinica privata. Ausiliario P.M./P.G. Attività peritale(CTU/CTP). ConsulenteInseminazione Artificiale Eterologa. In passato, Day-Hospital Disturbi della Sessualità ed Identità di Genere. Sergio Fava Neuropsichiatra,psicoterapeutaadindi- rizzo psicoanalitico. Docente Scuola COIRAG. Socio Fondatore ASVEGRA, Socio COIRAG, già Primario in vari Ser- vizi Psichiatrici pubblici, già presidente ASVEGRA e già Direttore Sede di Pa- dova Scuola COIRAG. Numerose pub- blicazioni con particolare riferimento al vertice istituzionale. Ingrid Hugnet PsicologaPsicoterapeuta,liberoprofessio- nista Aree di interesse:Dipendenze, Perinatalità. Giovanna Lorusso Psicologa, Psicoterapeuta, membro didatta S.I.Ps.A. , membro ordinario S.I.P.S.I.A. (Società italiana di psico- terapia del bambino, dll’adolescente e della coppia). Lavora come libero pro- fessionista. Alessia Lucidi Laureata in psicologia clinica dinamica e specializzata Coirag a Padova, socia ASVEGRA, lavora in ambito istituzio- nale e privato in psicoterapia indivi- duale, di coppia e familiare. Elisabetta Mussio Psicologa, psicoterapeuta. Membro Associato S.I.Ps.A., Socio candida- to ALBORAN, convenzionata ASLAL, area adolescenti e giovani adulti, libe- ro professionista. Organizzazione Commissione Scientifica Nazionale COIRAG CSN Coordinamento Marco Longo Presidente COIRAG Raffaele Barone Vicepresidente COIRAG Federica Cavallaro Segretario COIRAG Rappresentanti Scientifici delle OC della COIRAG APG Nadia Fina APRAGI Marta Gianaria APRAGIP Stefano Cavalitto ARIELE Psicoterapia Noemi Tomasoni ASVEGRA Ivan Ambrosiano CATG Francesca Martinelli IL CERCHIO Serena De Gennaro LABORATORIO DI GRUPPOANALISI Stefano Alba SIPSA Laura Scotti