2
3
«Corso sulla
Comunicazione
& Tecniche di Vendita
Persuasive»
per:
Docente: Francesco Trofa
Consulente Strategico Senior
& PNL coach certificato.
4
Modalità operative
• L’Academy è composta da 5 Moduli formativi
• La durata dei moduli è di circa due ore e mezza in modalità sincrona, in aula.
• I moduli verranno inseriti su una piattaforma e-learning e, per ciascun modulo,
sono previsti test/quiz per la verifica dell’apprendimento.
• Sarà possibile, per ciascun partecipante, consultare il materiale formativo
direttamente sulla piattaforma
• Per le classi, per consentire maggior interazione, si suggerisce un numero
inferiore a 30 partecipanti.
5
Modulo 1 e 2
MODULO 1
• I 5 Assiomi della Comunicazione & la
teoria dei 2 cervelli
• Comunicazione Verbale, Paraverbale e
Non Verbale
• La regola della «bubble» per capire le
distanze corrette con le tipologie di
interlocutore, Fisiognomica & Cinesica
MODULO 2
• La Comunicazione Empatica
• Riconoscere le emozioni dell’interlocutore
• Diventare un vero Detective della
menzogna!
6
Modulo 3 e 4
MODULO 3
• La comunicazione non verbale come
elemento chiave quando si dialoga con
una persona con la mascherina
• I canali Rappresentazionali: visivo,
uditivo, cenestesico
• La Piramide dei Bisogni di Maslow
MODULO 4
• Le tendenze comportamentali dei
Clienti
• Il ricalco e la calibrazione con i diversi
Clienti
• Comunicare e Vendere al Telefono!
7
Modulo 5
• La frasi «tipo» per Convincere
chiunque
• La scienza della Persuasione
• Tecnica di Negoziazione Avanzata:
gestione delle Obiezioni
• La Comunicazione Ipnotica nelle
Vendite
GAME CONOSCITIVO
Corso sulla
Comunicazione
D O C E N T E :
FRANCESCO TROFA
C O N S U L E N T E S T R AT E G I C O
S E N I O R & P N L C O A C H
MODULO 1
La Comunicazione
Modulo 1
Questionario PNL
MODULO 1
La Comunicazione
Modulo 1
AGENDA: Modulo1
• Presentazione Academy & Piattaforma
• Assiomi della Comunicazione
• Comunicazione VERBALE, PARAVERBALE & NON VERBALE
• Fisiognomica, Prossemica & Cinesica
• Conclusioni & Questionario
I FONDAMENTI DELLA
COMUNICAZIONE
RETTILIANO
• Sopravvivenza
• Istinto
LIMBICO
• Emozioni primarie
• Sentimento
CORTECCIA
• Intelligenza
• Creatività
• Solidarietà
16
Parola
Analisi
Logica
Matematica
Razionale
Dettagliato
Linguaggio
EMISFERO SINISTRO
Area strutturata
RAZIONALE
EMISFERO DESTRO
Area destrutturata
IRRAZIONALE
Immaginazione
Intuizione
Visione d’insieme
Capacità artistiche
Pensiero metaforico
Pensiero impulsivo
Pensiero intuitivo
19
Gli Assiomi della Comunicazione:
20
Gli Assiomi della Comunicazione:
“Comunicazione è qualsiasi evento, cosa,
comportamento che modifica il valore di
probabilità del comportamento di un
organismo”
(Paul Watzlawick).
La Comunicazione
La comunicazione è un fatto inevitabile
quando si è in presenza di altri.
NON SI PUÒ NON COMUNICARE
Il corpo, la gestualità, l’espressione del volto,
l’uso degli occhi, della postura:
tutto comunica
I N T R O
GAME LAVAGNA
Il punto non è che cosa dici ma
come lo dici
In una comunicazione,
la componente NON VERBALE influisce
per il 92% sull’esito della stessa,
contro il 8% della componente VERBALE.
Il linguaggio del corpo contribuisce
per il 60-80%.
L A C O M U N I C A Z I O N E
24
Gli Assiomi della Comunicazione:
I livelli della comunicazione
26
LIVELLI di Comunicazione & Meta Comunicazione
• Ritenere attendibile il
proprio interlocutore.
• Possedere buone
conoscenze per
adeguate risposte.
• Mantenere un buon
clima di accettazione.
27
E…mantenere un clima di fiducia
• Valorizzare l’interlocutore.
• Esprimere calore.
• Avere un tono di voce flessibile.
• Dimostrare di percepire i sentimenti dell’altro.
• Assumere una posizione del corpo che comunica partecipazione.
• Mantenere la relazione con l’interlocutore attraverso lo sguardo, il
contatto fisico e i gesti.
28
Gli Assiomi della Comunicazione:
Video Punteggiatura
Whirlpool Corporation - Confidential
31
Gli Assiomi della Comunicazione:
32
Gli Assiomi della Comunicazione:
Emisfero Sinistro/Razionale
Gli Assiomi della Comunicazione:
Emisfero Destro/Irrazionale
Emisfero Destro/Irrazionale
• Gestualità
• Micro espressioni facciali
• Prossemica
• Sorriso
• Postura
Gli Assiomi della Comunicazione:
Comunicazione Simmetrica
38
Comunicazione Simmetrica
39
Comunicazione Complementare o
Asimmetrica
Comunicazione Asimmetrica
Coffee Break
La Comunicazione Empatica: significato
I tre elementi chiave della comunicazione empatica:
1. trasparenza;
2. autocontrollo;
3. accettazione incondizionata.
L’empatia è la capacità di “mettersi nei panni dell’altro”
percependo, in questo modo, emozioni e pensieri.
E’ un termine che deriva dal greco, en-pathos “sentire
dentro”.
• La nostra lingua non è all’altezza delle
emozioni, ma il nostro corpo è un
esperto chiacchierone.
• Non esiste soltanto il linguaggio
verbale, ne esiste uno più sottile, al
quale dovremmo più spesso prestare
attenzione, ed è quello dei gesti e
delle espressioni: il vocabolario del
corpo.
L’emozione non ha voce?
Video LIE TO ME
Il linguaggio del corpo
• Il comportamento non verbale riguarda il comportamento
spaziale della postura, dell'espressione del volto, dello sguardo e
della gestualità.
• La postura è il modo di stare in piedi, seduti o distesi
49
3 PRINCIPI di Comunicazione
NON VERBALE
1. FISIOGNOMICA
2. PROSSEMICA
3. CINESICA
50
1. FISIOGNOMICA: significato
Studio del Volto e delle gestualità delle
persone
51
1. FISIOGNOMICA
Il linguaggio del volto
• Il principale luogo di
manifestazione delle nostre
emozioni è il viso. Le forme di
espressione del volto vanno
sempre considerate come
segnali da interpretarsi in
correlazione fra loro.
• Le 3 parti del volto sono:
▪ FRONTALE
▪ MEDIANA
▪ BOCCA E MENTO
52
• FRONTALE: le pieghe orizzontali della fronte indicano
che l’attenzione è fortemente attratta da qualcosa Le
pieghe verticali della fronte indicano che tutta
l’attenzione è concentrata intensamente su qualcosa
• MEDIANA: il contatto oculare si chiama così perché
stabilisce un contatto; intenso come occhiate di
controllo costituisce un aspetto essenziale per la
buona conduzione di un colloquio
• BOCCA E MENTO: la bocca è legata al gusto. La zona
della bocca, delle labbra e della lingua, più delle altre
parti del corpo, indica gradimento. Ad esempio:
simulare un bacio, accarezzarsi le labbra con le dita o il
dorso delle mani, l’esposizione della lingua o la sua
rotazione sulle labbra.
1. FISIOGNOMICA
Il linguaggio del volto
53
• Viso rotondo: hanno il viso paffuto e carnoso. Essi sono noti per
essere sensibili e premurosi. La forma di questo viso è legato alla
loggia acqua in medicina cinese.
• Viso allungato: il viso lungo e sottile è collegato alla loggia legno.
Queste persone possono avere un fisico muscoloso e atletico. Sono
solitamente pratici, metodici e tendono ad essere un po' più
oberati di lavoro. Sono narcisisti e possono avere relazioni
problematiche.
• Viso Triangolare: questo tipo di volto di solito è legato ad un corpo
sottile e alla persuasione intellettuale. Sono considerati creativi e
hanno un temperamento legato alla loggia fuoco.
• Viso Squadrato: Collegati alla loggia metallo, queste persone
hanno una mente intelligente, analitica e decisiva. La forma del
viso è associata con una natura aggressiva e dominante.
1. FISIOGNOMICA es. Studio del Viso
54
• Lo studioso
americano Edward
Hall ha definito
prossemico lo studio
dell’uso che le
persone fanno dello
spazio sociale e
personale.
2. PROSSEMICA: significato
55
Lo stesso antropologo T. Edward Hall nel 1963, ha
osservato che la distanza relazionale tra le
persone è correlata con la distanza fisica, ha
definito e misurato quindi quattro "zone"
interpersonali:
La distanza intima (0-45 cm).
La distanza personale (45–120 cm) per
l'interazione tra amici.
La distanza sociale (1,2-3,5 metri) per la
comunicazione tra conoscenti o il rapporto
insegnante-allievo.
La distanza pubblica (oltre i 3,5 metri) per le
pubbliche relazioni.
2. PROSSEMICA: significato
56
• Come reagiamo
all’invasione del nostro
territorio:
• Contrazione muscolare
• Dondolarsi (gamba, sedia)
• Chiusura (braccia, mento
basso, spalle chiuse)
• Cambiamento di posto
2. PROSSEMICA: «The Bubble»
57
2. Prossemica: La zona intima e personale
• La zona intima: entro 45 cm usato solitamente nelle
relazioni intime, in quanto consente di percepire
l’odore dell’altro e l’intensità delle sue emozioni,
nonché di parlare a bassa voce. La condizione per cui
lasciamo che qualcuno acceda alla nostra zona intima
è la FIDUCIA. La grandezza della zona intima deriva
da: Sicurezza e Status.
• La zona personale: Inizia dove finisce la zona intima:
da 45 cm a 1,20 metri permette di toccare l’altro.
• I porcospini di Nietzsche - "per non sentire freddo,
essi si raggruppano fra loro, ma se si avvicinano
troppo l'uno all'altro, si pungono reciprocamente con
i loro aculei. Quindi occorre trovare la giusta
"vicinanza" alla quale non "si ha freddo" ed evitare
quell'intimità che in determinati casi può "ferire"!
«I Porcospini di Nietzsche»
58
• Sociale: la zona sociale confina con la zona
personale, da metri 2,65 a metri 3,65 tipica
delle relazioni più impersonali, distanza
simile a quella tenuta quando si parla da
dietro una scrivania.
• Pubblica: la zona pubblica si estende al di
là della zona personale, va da metri 3,65 a
distanze superiori è la distanza di un
oratore in un palco dal pubblico.
2. Prossemica: la zona Sociale e Pubblica
59
La cinesica è la scienza che studia il linguaggio del corpo.
Il termine cinesica venne ideato dall'antropologo
americano Ray Birdwhistell negli anni cinquanta del XX
secolo.
•il 55% della NS comunicazione è non verbale; tutto ciò lo deduciamo
dal linguaggio visivo del corpo (gesti, posture e mimica facciale).
Quindi, quando un linguaggio non è allineato per qualche motivo,
menzogna, disagio o altro, la maggior parte di un nostro messaggio
viene segnalato dal nostro corpo e non dal significato puro delle
nostre parole.
3. CINESICA: significato
60
È stato riscontrato che parte del linguaggio corporeo è universale, ad
esempio ogni cultura adotta la stessa mimica facciale per esprimere
in modo spontaneo le emozioni principali (rabbia, tristezza, paura,
ecc.), per cui si pensa che siano gesti geneticamente prestabiliti da
spinte evolutive derivate dal nostro passato animale.
Per esempio scoprire i denti e dilatare le narici sono gesti universali
per avvertire che siamo pronti ad attaccare o a difenderci; la
dilatazione delle narici ci porta ad iperossigenare prima dello scatto.
Un altro esempio è il gesto delle “spallucce” normalmente tradotto
con non si sa quello che l'interlocutore sta domandando. Questo
gesto può essere diviso in tre componenti:
•l'alzata di spalle, per proteggere la gola da eventuali attacchi;
•i palmi aperti, per mostrare che non si hanno armi in mano;
•la fronte corrugata, gesto universale di sottomissione.
3. CINESICA
61
BIBLIOGRAFIA
62
• Il linguaggio del cambiamento: Paul WATZLAWICH
• IL POTERE DELLE PAROLE E DELLA PNL: Robert Dilts
BIBLIOGRAFIA
Questionario FINALE
6
«ARRIVEDERCI AL PROSSIMO 23 MAGGIO !!!»

Modulo1_Elettrocasa_Academy

  • 2.
  • 3.
    3 «Corso sulla Comunicazione & Tecnichedi Vendita Persuasive» per: Docente: Francesco Trofa Consulente Strategico Senior & PNL coach certificato.
  • 4.
    4 Modalità operative • L’Academyè composta da 5 Moduli formativi • La durata dei moduli è di circa due ore e mezza in modalità sincrona, in aula. • I moduli verranno inseriti su una piattaforma e-learning e, per ciascun modulo, sono previsti test/quiz per la verifica dell’apprendimento. • Sarà possibile, per ciascun partecipante, consultare il materiale formativo direttamente sulla piattaforma • Per le classi, per consentire maggior interazione, si suggerisce un numero inferiore a 30 partecipanti.
  • 5.
    5 Modulo 1 e2 MODULO 1 • I 5 Assiomi della Comunicazione & la teoria dei 2 cervelli • Comunicazione Verbale, Paraverbale e Non Verbale • La regola della «bubble» per capire le distanze corrette con le tipologie di interlocutore, Fisiognomica & Cinesica MODULO 2 • La Comunicazione Empatica • Riconoscere le emozioni dell’interlocutore • Diventare un vero Detective della menzogna!
  • 6.
    6 Modulo 3 e4 MODULO 3 • La comunicazione non verbale come elemento chiave quando si dialoga con una persona con la mascherina • I canali Rappresentazionali: visivo, uditivo, cenestesico • La Piramide dei Bisogni di Maslow MODULO 4 • Le tendenze comportamentali dei Clienti • Il ricalco e la calibrazione con i diversi Clienti • Comunicare e Vendere al Telefono!
  • 7.
    7 Modulo 5 • Lafrasi «tipo» per Convincere chiunque • La scienza della Persuasione • Tecnica di Negoziazione Avanzata: gestione delle Obiezioni • La Comunicazione Ipnotica nelle Vendite
  • 8.
  • 9.
    Corso sulla Comunicazione D OC E N T E : FRANCESCO TROFA C O N S U L E N T E S T R AT E G I C O S E N I O R & P N L C O A C H
  • 10.
  • 11.
  • 12.
  • 13.
    AGENDA: Modulo1 • PresentazioneAcademy & Piattaforma • Assiomi della Comunicazione • Comunicazione VERBALE, PARAVERBALE & NON VERBALE • Fisiognomica, Prossemica & Cinesica • Conclusioni & Questionario
  • 14.
  • 15.
    RETTILIANO • Sopravvivenza • Istinto LIMBICO •Emozioni primarie • Sentimento CORTECCIA • Intelligenza • Creatività • Solidarietà
  • 16.
  • 17.
    Parola Analisi Logica Matematica Razionale Dettagliato Linguaggio EMISFERO SINISTRO Area strutturata RAZIONALE EMISFERODESTRO Area destrutturata IRRAZIONALE Immaginazione Intuizione Visione d’insieme Capacità artistiche Pensiero metaforico Pensiero impulsivo Pensiero intuitivo
  • 19.
    19 Gli Assiomi dellaComunicazione:
  • 20.
    20 Gli Assiomi dellaComunicazione: “Comunicazione è qualsiasi evento, cosa, comportamento che modifica il valore di probabilità del comportamento di un organismo” (Paul Watzlawick).
  • 21.
    La Comunicazione La comunicazioneè un fatto inevitabile quando si è in presenza di altri. NON SI PUÒ NON COMUNICARE Il corpo, la gestualità, l’espressione del volto, l’uso degli occhi, della postura: tutto comunica I N T R O
  • 22.
  • 23.
    Il punto nonè che cosa dici ma come lo dici In una comunicazione, la componente NON VERBALE influisce per il 92% sull’esito della stessa, contro il 8% della componente VERBALE. Il linguaggio del corpo contribuisce per il 60-80%. L A C O M U N I C A Z I O N E
  • 24.
    24 Gli Assiomi dellaComunicazione:
  • 25.
    I livelli dellacomunicazione
  • 26.
    26 LIVELLI di Comunicazione& Meta Comunicazione • Ritenere attendibile il proprio interlocutore. • Possedere buone conoscenze per adeguate risposte. • Mantenere un buon clima di accettazione.
  • 27.
    27 E…mantenere un climadi fiducia • Valorizzare l’interlocutore. • Esprimere calore. • Avere un tono di voce flessibile. • Dimostrare di percepire i sentimenti dell’altro. • Assumere una posizione del corpo che comunica partecipazione. • Mantenere la relazione con l’interlocutore attraverso lo sguardo, il contatto fisico e i gesti.
  • 28.
    28 Gli Assiomi dellaComunicazione:
  • 29.
  • 30.
  • 31.
    31 Gli Assiomi dellaComunicazione:
  • 32.
    32 Gli Assiomi dellaComunicazione:
  • 33.
  • 34.
    Gli Assiomi dellaComunicazione:
  • 35.
  • 36.
    Emisfero Destro/Irrazionale • Gestualità •Micro espressioni facciali • Prossemica • Sorriso • Postura
  • 37.
    Gli Assiomi dellaComunicazione:
  • 38.
  • 39.
  • 40.
  • 41.
  • 42.
  • 43.
    La Comunicazione Empatica:significato I tre elementi chiave della comunicazione empatica: 1. trasparenza; 2. autocontrollo; 3. accettazione incondizionata. L’empatia è la capacità di “mettersi nei panni dell’altro” percependo, in questo modo, emozioni e pensieri. E’ un termine che deriva dal greco, en-pathos “sentire dentro”.
  • 44.
    • La nostralingua non è all’altezza delle emozioni, ma il nostro corpo è un esperto chiacchierone. • Non esiste soltanto il linguaggio verbale, ne esiste uno più sottile, al quale dovremmo più spesso prestare attenzione, ed è quello dei gesti e delle espressioni: il vocabolario del corpo. L’emozione non ha voce?
  • 45.
  • 47.
    Il linguaggio delcorpo • Il comportamento non verbale riguarda il comportamento spaziale della postura, dell'espressione del volto, dello sguardo e della gestualità. • La postura è il modo di stare in piedi, seduti o distesi
  • 48.
    49 3 PRINCIPI diComunicazione NON VERBALE 1. FISIOGNOMICA 2. PROSSEMICA 3. CINESICA
  • 49.
    50 1. FISIOGNOMICA: significato Studiodel Volto e delle gestualità delle persone
  • 50.
    51 1. FISIOGNOMICA Il linguaggiodel volto • Il principale luogo di manifestazione delle nostre emozioni è il viso. Le forme di espressione del volto vanno sempre considerate come segnali da interpretarsi in correlazione fra loro. • Le 3 parti del volto sono: ▪ FRONTALE ▪ MEDIANA ▪ BOCCA E MENTO
  • 51.
    52 • FRONTALE: lepieghe orizzontali della fronte indicano che l’attenzione è fortemente attratta da qualcosa Le pieghe verticali della fronte indicano che tutta l’attenzione è concentrata intensamente su qualcosa • MEDIANA: il contatto oculare si chiama così perché stabilisce un contatto; intenso come occhiate di controllo costituisce un aspetto essenziale per la buona conduzione di un colloquio • BOCCA E MENTO: la bocca è legata al gusto. La zona della bocca, delle labbra e della lingua, più delle altre parti del corpo, indica gradimento. Ad esempio: simulare un bacio, accarezzarsi le labbra con le dita o il dorso delle mani, l’esposizione della lingua o la sua rotazione sulle labbra. 1. FISIOGNOMICA Il linguaggio del volto
  • 52.
    53 • Viso rotondo:hanno il viso paffuto e carnoso. Essi sono noti per essere sensibili e premurosi. La forma di questo viso è legato alla loggia acqua in medicina cinese. • Viso allungato: il viso lungo e sottile è collegato alla loggia legno. Queste persone possono avere un fisico muscoloso e atletico. Sono solitamente pratici, metodici e tendono ad essere un po' più oberati di lavoro. Sono narcisisti e possono avere relazioni problematiche. • Viso Triangolare: questo tipo di volto di solito è legato ad un corpo sottile e alla persuasione intellettuale. Sono considerati creativi e hanno un temperamento legato alla loggia fuoco. • Viso Squadrato: Collegati alla loggia metallo, queste persone hanno una mente intelligente, analitica e decisiva. La forma del viso è associata con una natura aggressiva e dominante. 1. FISIOGNOMICA es. Studio del Viso
  • 53.
    54 • Lo studioso americanoEdward Hall ha definito prossemico lo studio dell’uso che le persone fanno dello spazio sociale e personale. 2. PROSSEMICA: significato
  • 54.
    55 Lo stesso antropologoT. Edward Hall nel 1963, ha osservato che la distanza relazionale tra le persone è correlata con la distanza fisica, ha definito e misurato quindi quattro "zone" interpersonali: La distanza intima (0-45 cm). La distanza personale (45–120 cm) per l'interazione tra amici. La distanza sociale (1,2-3,5 metri) per la comunicazione tra conoscenti o il rapporto insegnante-allievo. La distanza pubblica (oltre i 3,5 metri) per le pubbliche relazioni. 2. PROSSEMICA: significato
  • 55.
    56 • Come reagiamo all’invasionedel nostro territorio: • Contrazione muscolare • Dondolarsi (gamba, sedia) • Chiusura (braccia, mento basso, spalle chiuse) • Cambiamento di posto 2. PROSSEMICA: «The Bubble»
  • 56.
    57 2. Prossemica: Lazona intima e personale • La zona intima: entro 45 cm usato solitamente nelle relazioni intime, in quanto consente di percepire l’odore dell’altro e l’intensità delle sue emozioni, nonché di parlare a bassa voce. La condizione per cui lasciamo che qualcuno acceda alla nostra zona intima è la FIDUCIA. La grandezza della zona intima deriva da: Sicurezza e Status. • La zona personale: Inizia dove finisce la zona intima: da 45 cm a 1,20 metri permette di toccare l’altro. • I porcospini di Nietzsche - "per non sentire freddo, essi si raggruppano fra loro, ma se si avvicinano troppo l'uno all'altro, si pungono reciprocamente con i loro aculei. Quindi occorre trovare la giusta "vicinanza" alla quale non "si ha freddo" ed evitare quell'intimità che in determinati casi può "ferire"! «I Porcospini di Nietzsche»
  • 57.
    58 • Sociale: lazona sociale confina con la zona personale, da metri 2,65 a metri 3,65 tipica delle relazioni più impersonali, distanza simile a quella tenuta quando si parla da dietro una scrivania. • Pubblica: la zona pubblica si estende al di là della zona personale, va da metri 3,65 a distanze superiori è la distanza di un oratore in un palco dal pubblico. 2. Prossemica: la zona Sociale e Pubblica
  • 58.
    59 La cinesica èla scienza che studia il linguaggio del corpo. Il termine cinesica venne ideato dall'antropologo americano Ray Birdwhistell negli anni cinquanta del XX secolo. •il 55% della NS comunicazione è non verbale; tutto ciò lo deduciamo dal linguaggio visivo del corpo (gesti, posture e mimica facciale). Quindi, quando un linguaggio non è allineato per qualche motivo, menzogna, disagio o altro, la maggior parte di un nostro messaggio viene segnalato dal nostro corpo e non dal significato puro delle nostre parole. 3. CINESICA: significato
  • 59.
    60 È stato riscontratoche parte del linguaggio corporeo è universale, ad esempio ogni cultura adotta la stessa mimica facciale per esprimere in modo spontaneo le emozioni principali (rabbia, tristezza, paura, ecc.), per cui si pensa che siano gesti geneticamente prestabiliti da spinte evolutive derivate dal nostro passato animale. Per esempio scoprire i denti e dilatare le narici sono gesti universali per avvertire che siamo pronti ad attaccare o a difenderci; la dilatazione delle narici ci porta ad iperossigenare prima dello scatto. Un altro esempio è il gesto delle “spallucce” normalmente tradotto con non si sa quello che l'interlocutore sta domandando. Questo gesto può essere diviso in tre componenti: •l'alzata di spalle, per proteggere la gola da eventuali attacchi; •i palmi aperti, per mostrare che non si hanno armi in mano; •la fronte corrugata, gesto universale di sottomissione. 3. CINESICA
  • 60.
  • 61.
    62 • Il linguaggiodel cambiamento: Paul WATZLAWICH • IL POTERE DELLE PAROLE E DELLA PNL: Robert Dilts BIBLIOGRAFIA
  • 62.
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