3. Scilla era una ninfa che viveva sulle coste
della Sicilia ed era solita recarsi sulla
spiaggia di Zancle e fare il bagno
nell’acqua del mare.
4. Una sera, sulla spiaggia, vide apparire tra
le onde Glauco, figlio di Poseidone, che un
tempo era stato un mortale, ma oramai
era un dio marino metà uomo e metà
pesce.
5. La ninfa, impressionata alla sua vista, si
rifugiò sulla vetta di un monte che
sorgeva vicino alla spiaggia. Il dio, a cui
non andò bene la reazione della ninfa,
iniziò a gridarle il suo amore, ma Scilla
fuggì lasciandolo solo nel suo dolore.
6. Quindi Glauco si recò dalla maga Circe e le chiese
un filtro d’amore per fare in modo che la ninfa si
innamorasse lui, ma Circe, desiderando il dio per
sé, gli propose di unirsi a lei.
7. Glauco si rifiutò di tradire il suo amore
per Scilla e Circe, furiosa per essere stata
respinta al posto di una mortale, volle
vendicarsi.
8. Circe preparò una pozione malefica e si recò presso la spiaggia di
Zancle, versò il filtro in mare e ritornò alla sua dimora. Quando la
ninfa arrivò e s'immerse in acqua per fare un bagno, vide crescere
intorno a sé delle mostruose teste di cani.
9. Spaventata fuggì dall’acqua ma si accorse che
i cani erano attaccati alle sue gambe con un
collo serpentino. Si rese conto allora che sino
al bacino era ancora una ninfa ma al posto
delle gambe spuntavano sei musi feroci di
cane.
10. Per l’orrore Scilla si gettò in mare e andò
a vivere nella cavità di uno scoglio
vicino alla grotta dove abitava anche
Cariddi.