3. Obiettivi dell’incontro:
Conoscenza degli indicatori predittivi di
D.S.A. nella scuola di infanzia
Proposta di attività metafonologiche,
prerequisiti delle abilità di letto-
scrittura
4. Indicatori linguistici predittivi di
D.S.A.
Ritardo di linguaggio (RDL):
- il linguaggio si sviluppa tardivamente rispetto
all’età anagrafica
- presenza di disturbi fonetici–fonologici : es
incapacità di produrre un suono (es. la /r/) oppure la
sostituzione di suono con un altro (es. pesse per
pesce, pioza per pioggia)
- difficoltà di programmazione fonologica : es.
matati per matita, seda per sedia
- ritardo nella costruzione morfo-sintattica della
frase (es. frase incompleta o confusa, frase semplice
senza relative…)
5. Indicatori linguistici predittivi di
D.S.A.
Difficoltà con le attività metafonologiche
Difficoltà della memoria a breve termine e nel
memorizzare le filastrocche
Uso di parole inadeguate al contesto o di parole
sostitutive
Mancata memorizzazione di nomi conosciuti
Difficoltà nell’ordinare sequenze di
immagini e sequenze di una storia
6. Indicatori non verbali predittivi
di D.S.A.
Movimenti goffi e deambulazione scoordinata
Persistente difficoltà nel vestirsi da soli in modo
efficiente (es. mettersi i calzini o allacciarsi le
scarpe)
Difficoltà e confusione nella scelta della mano con cui
operare (Lateralizzazione)
Difficoltà di motricità fine della mano e
nell’impugnatura del pennarello
Difficoltà di attenzione
Difficoltà nella copia da modello e disordine nello
gestione dello spazio del foglio
7. Indicatori non verbali predittivi
di D.S.A.
Riconoscimento destra/sinistra
inadeguati
Difficoltà a memorizzare i giorni della
settimana, i mesi, l’ordine alfabetico
Difficoltà a ricordare la propria data di
nascita e quella dei familiari
Presenza di familiari con DSA
8. LA PROPOSTA DI UN
LABORATORIO
METAFONOLOGICO
NELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
9. Perché un laboratorio
metafonologico?
Perchè lo sviluppo di adeguate abilità
FONOLOGICHE e METAFONOLOGICHE
rappresenta un requisito fondamentale per
l’apprendimento della letto-scrittura.
Esiste una correlazione altamente
significativa tra la capacità di riconoscere
correttamente i suoni e la capacità di
scrittura e lettura nel primo anno della scuola
primaria.
10. Metafonologia
La competenza metafonologica:
è la capacità di riflettere sulla
struttura fonologica del linguaggio
aiuta il bambino a scoprire come
trattare la parola orale per darle una
veste scritta.
12. Fonologia globale
Si sviluppa spontaneamente in età prescolare
Implica la capacità del bambino di compiere
alcune attività:
- Riconoscimento/riproduzione rime
- Scansione sillabica parole
- Manipolazione parole attraverso suffissi
- Giudizi di lunghezza sulle parole
13. Fonologia analitica
Si sviluppa mediante processo di
apprendimento durante il periodo scolare
Implica la capacità di svolgere alcuni esercizi:
- Segmentazione fonemica
- Fusione fonemica
- Riconoscimento fonema iniziale, intermedio,
finale
- Manipolazione dei suoni (elisione, aggiunta,
sostituzione)
14. Lavoro fonologico e
metafonologico
Sin dalla scuola dell’infanzia è molto
importante svolgere con tutti i bambini
attività fonologiche e metafonologiche.
L’obiettivo di queste attività è quello di
insegnare al bambino a manipolare i suoni della
propria lingua al fine di sviluppare un’adeguata
consapevolezza linguistica.
Questa consapevolezza rappresenta una
condizione per poter apprendere il codice
grafemico convenzionale.
16. I SUONI, IL CORPO, LE PAROLE
GIOCHI SULL’ASCOLTO
GIOCHI SUL RITMO
GIOCHI DI RINFORZO DEI
MOVIMENTI BUCCO-FONATORI
GIOCHI FONOLOGICI
GIOCHI DI PAROLE
17. GIOCHI SULL’ASCOLTO
Il potenziamento della percezione uditiva
influisce sul linguaggio perché permette di
capire i messaggi verbali degli altri e di
imparare a “farsi capire” producendo messaggi
comprensibili agli altri.
I fonemi organizzati e articolati fra di loro
differenziano la nostra lingua dalle altre.
I fonemi, anche se spesso organizzati in modo
simile, danno origine a parole con significati
diversi (CANE – PANE – RANE).
18. GIOCHI SULL’ASCOLTO
Tombola con i versi di animali (distribuzione
delle cartelle con le foto degli animali- ascolto
dei versi dell’animale- individuazione degli
animali sulle cartelle in loro possesso)
Gioco dei suoni e dei rumori (riconoscere suoni
e rumori registrati e cercare l’immagine
corrispondente)
19. GIOCHI SULL’ASCOLTO
Io sono il tuo specchio parlante (coppia di
bambini- uno produce una frase a scelta e il
compagno la ripete a specchio)
Il telefono senza fili
Gioco della Mosca cieca curiosona (un bambino
bendato fa la mosca, un altro fa un rumore; la
mosca deve individuare il bambino e il rumore
prodotto)
20. GIOCHI SUL RITMO
I bambini sono in grado di riconoscere alcuni suoni e
riescono a riprodurli in una successione ritmica, col
corpo.
Li raggruppano secondo la durata o l’intensità
percependo e costruendo i propri ritmi.
È importante che agiscano con il corpo in funzione
della durata, con movimenti e con gesti, in modo da
viverli e percepirli con maggiore concretezza e
partecipazione.
Lo svolgimento di attività di psico-ritmica aiutano i
bambini a diventare più sensibili alla durata e
all’intensità dei suoni.
21. GIOCHI SUL RITMO
Gioco dei soldatini (marciare al ritmo del tamburello
battuto dall’insegnante)
Gioco della ranocchia salterina (cerchi per stagno; un
bambino-ranocchia; suono del tamburello, salto nel
cerchio; silenzio del tamburello- pausa- il bambino si
accovaccia; sequenza ritmica di salto e accovacciarsi)
Gioco delle corse degli animali (ogni bambino imita
l’andatura di un dato animale; deve camminare
all’interno di un percorso tracciato, seguendo il ritmo
e le pause del tamburello)
22. GIOCHI SUL RITMO
Gioco dei cavallini (i bambini sono tutti
cavallini; a seconda del ritmo del tamburello,
devono andare al passo, al trotto o al galoppo)
Canti (canti con parole onomatopeiche
accompagnate da gesti: TUM TUM per il
tamburo con battito mani sulle ginocchia,
TACA TACA per il cavallo e schiocco della
lingua…)
Ascolto di brani musicali
23. GIOCHI DI RINFORZO DEI
MOVIMENTI BUCCO-FONATORI
I bambini hanno bisogno di essere
avviati alla comunicazione con tanti
giochi fonetici, che coinvolgono tutte le
parti degli organi di fonazione (bocca,
labbra, denti…)
24. GIOCHI DI RINFORZO DEI
MOVIMENTI BUCCO-FONATORI
Facciamo finta di… (es. mandare un bacio, fare il verso
del cavallo….) L’obiettivo di questo gioco è inventare
movimenti per chiudere e aprire la bocca, scoprire i
denti, muovere la lingua all’interno della bocca, farla
schioccare...
Giochi col soffio (soffiare dentro un palloncino, sulle
candele…)
Gioco delle macchie di colore (soffiare con una
cannuccia sulle macchie di inchiostro colorato)
28. L’ORCHESTRA
Bambini seduti in cerchio
Insieme pronunciano una vocale, prima a bassa
voce, poi con intensità sempre più forte.
Arrivati al massimo volume, senza sforzare la
voce, fare il percorso inverso di intensità.
Ripeterlo con tutte le vocali.
29. IL SERPENTE
I bambini si siedono uno a fianco
dell’altro, imitando la forma del serpente.
Il primo bambino, che rappresenta la testa del
serpente, produce una vocale, facendola
durare a lungo. Mentre ciò avviene, gli altri
bambini vocalizzano uno alla volta fino ad
arrivare alla coda del serpente.
In questo modo si scopre che il suono può
durare a lungo.
30. I PAGLIACCI
“Fare espressioni divertenti per
imparare a conoscere le vocali”
E-I: stirare al massimo le labbra
O-U: chiudere al massimo le labbra
A: aprire la bocca il più possibile
31. E’ ARRIVATO UN TRENINO
CARICO DI…
Scegliere un oggetto (es. palla)
Dare degli indizi: è arrivato un trenino carico di un
gioco rotondo, che inizia con PA, si può calciare…
Una volta indovinato, proseguire con altri oggetti da
indovinare
32. GIOCHI DI PAROLE
Attraverso i giochi di parole i bambini
sviluppano la capacità di prestare
attenzione alle strutture linguistiche.
Si divertono ad utilizzare la lingua in
funzione metalinguistica, imparando a
riflettere su di essa, sulle sue
componenti, sugli elementi che
compongono una parola o una frase.
33. GIOCHI DI PAROLE
Gioco del “coso” e “cosa” (Si presenta una frase
semplice, nel quale si sostituisce una parola con un
vocabolo generico come COSO o COSA. I bambini
devono indovinare la parola giusta)
Gioco delle parole assurde (Si inseriscono nella frase
delle parole esistenti ma assurde, che i bambini
devono sostituire con quelle giuste)
Gioco della parola misteriosa (proporre ai bambini
tutta la frase, senza l’ultima parola; es. Prima di
pranzo andiamo in bagno per…)
34. GIOCHI DI PAROLE
Gioco della parola magica (utilizzare tesserine con
disegni di vario genere; chiedere ai bambini di
abbinare all’interno di frasi due tesserine a scelta e
elencare più azioni possibili- es. tesserine GELATO-
BAMBINO: Il bambino mangia il gelato; Il bambino
compra il gelato…)
Indovina chi è- che cosa fa (carte di animali e di
oggetti- chiedere chi è e cosa fa)
Indovinelli
Rime
Filastrocche e conte
35. GIOCO DEL “COSO E COSA”
??
COSA
COSO
Il camionista è stato fermato dal COSO che gli ha fatto
la multa.
36. GIOCO DELLE PAROLE
ASSURDE
L’automobile correva sul BINARIO
suonando il clacson
La mamma usava l’AGO per lavare
37. LE RIME
Con molti esempi concreti far capire al
bambino cosa sono le rime.
Pescare una figurina (es. cerotto) e
pronunciarla con enfasi. Poi il bambino trova
fra tre figure quella che fa rima (es.
giubbotto). Infine si può poi creare una
filastrocca con questo abbinamento: es. Il
bambino con il giubbotto aveva un grosso
cerotto.
38. LE RIME
Iniziare una filastrocca e farla completare al
bambino, che deve scegliere la parola tra le
figurine alternative.
Es. “ Sotto un castello ho visto un cammello che
camminava con un…”