Francesco Zambotti - Il libro didattico digitale esiste per essere condiviso ...Cultura Digitale
Le trasformazioni del libro didattico in supporto digitale costringono a ripensare la didattica che vogliamo sperimentare tramite esso. Il libro didattico digitale è innovativo se permette la condivisione, de-costruzione, manipolazione da parte dell'intera classe dei suoi contenuti e delle sue forme. Non più supporto per lo studio del singolo, ma spazio di apprendimento per il gruppo classe.
Francesco Zambotti - Il libro didattico digitale esiste per essere condiviso ...Cultura Digitale
Le trasformazioni del libro didattico in supporto digitale costringono a ripensare la didattica che vogliamo sperimentare tramite esso. Il libro didattico digitale è innovativo se permette la condivisione, de-costruzione, manipolazione da parte dell'intera classe dei suoi contenuti e delle sue forme. Non più supporto per lo studio del singolo, ma spazio di apprendimento per il gruppo classe.
Internet Festival 2014: Computer che insegnano, Computer che imparano.
Slides dell'intervento di Cross Library all'Internet Festival del 11 Ottobre scorso a Pisa.Tecnologie del linguaggio per la scuola e strumenti di Digital Humanities per leggere ed esplorare i classici della letteratura.
Intervento al workshop "Culture giovanili e mondi digitali: ripensare il rapporto media-minori" (facoltà di Scienze della Comunicazione della Università "Sapienza"), 12 maggio 2009.
Non parlare di immagini e far parlare le immagini, dunque condividere la loro lingua. E' questo un impegno ineludibile per una pedagogia che sappia liberarsi della componente elitaria insita nella sua dipendenza storica dalla cultura della parola, soprattutto scritta
Per educare bisogna in primo luogo educarsi. Per educarsi occorre avere ben chiari i concetti su cui far leva. Per avere chiari quei concetti occorre fare filosofia e affrontare il tema della sostanza e della forma dei saperi mediati dalle diverse tecnologie.
Maragliano educarsi alle intelligenze nelle tecnologieRoberto Maragliano
Slide dell'intervento al Convegno "Educazione Intelligenza Artificiale EduIA-2019", Dipartimento di Scienze della Formazione", Università Roma Tre, 08 novembre 2019
Una proposta di gioco associativo, dentro le immagini, tra rappresentazioni di scrittura e dimensioni del femminile o del maschile. Provare a far lavorare Google Immagini senza usare parole ma a partire da immagini. E vedere cosa capita
Internet Festival 2014: Computer che insegnano, Computer che imparano.
Slides dell'intervento di Cross Library all'Internet Festival del 11 Ottobre scorso a Pisa.Tecnologie del linguaggio per la scuola e strumenti di Digital Humanities per leggere ed esplorare i classici della letteratura.
Intervento al workshop "Culture giovanili e mondi digitali: ripensare il rapporto media-minori" (facoltà di Scienze della Comunicazione della Università "Sapienza"), 12 maggio 2009.
Non parlare di immagini e far parlare le immagini, dunque condividere la loro lingua. E' questo un impegno ineludibile per una pedagogia che sappia liberarsi della componente elitaria insita nella sua dipendenza storica dalla cultura della parola, soprattutto scritta
Per educare bisogna in primo luogo educarsi. Per educarsi occorre avere ben chiari i concetti su cui far leva. Per avere chiari quei concetti occorre fare filosofia e affrontare il tema della sostanza e della forma dei saperi mediati dalle diverse tecnologie.
Maragliano educarsi alle intelligenze nelle tecnologieRoberto Maragliano
Slide dell'intervento al Convegno "Educazione Intelligenza Artificiale EduIA-2019", Dipartimento di Scienze della Formazione", Università Roma Tre, 08 novembre 2019
Una proposta di gioco associativo, dentro le immagini, tra rappresentazioni di scrittura e dimensioni del femminile o del maschile. Provare a far lavorare Google Immagini senza usare parole ma a partire da immagini. E vedere cosa capita
Sono le diapositive che accompagnano la relazione di Roberto Maragliano alla terza Scuole Estiva di Graphein (Bressanone, 26-29 agosto 2009). Il tema della relazione è l'immaginario della scrittura. E l'invito, rivolto a tutti, è di prendere parte attiva al gioco, in rete.
4. Una scuola distonica
I due modelli distinti di scuola di matrice ottocentesca –
quella di popolo che dovrebbe insegnare a leggere e
scrivere, e quella d’élite che dovrebbe formare la classe
dirigente – sono ai nostri tempi mescolati e confusi, con
il preoccupante risultato di non riuscire a rispondere in
modo adeguato
a nessuna delle due esigenze.
Soprattutto la scuola si trova sempre più “in distonia con
il mondo che cambia”,
anzi che è già cambiato
5. Il digitale come infrastruttura
Un approccio filosofico al digitale mette in discussione
- la forma libro
- i confini della disciplina
- l’univocità del codice scrittorio
- la fondatezza della logica testuale
Soprattutto mette in discussione
- una didattica centrata e concentrata su quei principi
6. Dall’alfabetismo alla media literacy
Le pratiche di
- simulazione
- interazione
- condivisione
- costruzione
invitano alla dinamicità e alla provvisorietà
dei comportamenti di conoscenza
Vivere nella relatività e nell’incertezza
7. Rendere mondana l’esperienza scolastica
Nella sostanza
si tratta di lavorare ad
uscire da una visione rigida
(scientista e/o magica)
del sapere, della tecnologia
E della pedagogia
8. Compiti che ci attendono
Rivedere l’impianto e la gerarchia dei saperi scolastici
Rinnovare i modi e le forme dell’agire didattico
Recuperare la priorità del problema dell’apprendimento
Ridimensionare il ruolo e le modalità della valutazione
Fare della scuola un laboratorio di epistemologia applicata