La alcudia .elche basilica paleocristiana geometria generatriceAlfonso Rubino
La Basilica paleocristiana della Alcudia-Elche ( 322 d.C.)
Riflesso architettonico del Santo Luogo della Resurrezione di Cristo
Sulla base dei rilievi architettonici, oggi disponibili, è stato possibile effettuare l’analisi geometrica armonica comparata tra :
la Basilica paleocristiana dell'Alcudia -Elche in Spagna e l’Anastasis del Santo Sepolcro di Gerusalemme.Da questo confronto si prefigura la possibilità che i Costruttori della Basilica della Alcudia, sulla base di informazioni molto accurate, penso provenienti dagli ambienti dell’Imperatore Costantino e di Sua madre Elena a quel tempo impegnati nella costruzione della Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, abbiano voluto creare una analogia rituale e liturgica tra gli spazi sacri delle due architetture.
La Basilica paleocristiana dell’Alcudia-Elche è stata pensata, virtualmente , come una protezione del Luogo della Resurrezione.
Alla luce di questa scoperta La Alcudia-Elche può essere pensata come riflesso geomimetico dei Santi Luoghi di Gerusalemme.
La alcudia .elche basilica paleocristiana geometria generatriceAlfonso Rubino
La Basilica paleocristiana della Alcudia-Elche ( 322 d.C.)
Riflesso architettonico del Santo Luogo della Resurrezione di Cristo
Sulla base dei rilievi architettonici, oggi disponibili, è stato possibile effettuare l’analisi geometrica armonica comparata tra :
la Basilica paleocristiana dell'Alcudia -Elche in Spagna e l’Anastasis del Santo Sepolcro di Gerusalemme.Da questo confronto si prefigura la possibilità che i Costruttori della Basilica della Alcudia, sulla base di informazioni molto accurate, penso provenienti dagli ambienti dell’Imperatore Costantino e di Sua madre Elena a quel tempo impegnati nella costruzione della Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, abbiano voluto creare una analogia rituale e liturgica tra gli spazi sacri delle due architetture.
La Basilica paleocristiana dell’Alcudia-Elche è stata pensata, virtualmente , come una protezione del Luogo della Resurrezione.
Alla luce di questa scoperta La Alcudia-Elche può essere pensata come riflesso geomimetico dei Santi Luoghi di Gerusalemme.
Sergio Rebora, "L'oratorio di San Lorenzo a Cantalupo. Note artistiche"officinadellostorico
Sergio Rebora, "L'oratorio di San Lorenzo a Cantalupo. Note artistiche", in AA.VV., Il Tesoro dei poveri. Il patrimonio artistico delle istituzioni pubbliche di assistenza e benficenza di Milano, a cura di Marco G. Bascapé, Paolo M. Galimberti, Sergio Rebora, Milano, Silvana editoriale, 2001, pag. 385.
Villa dei vescovi rilievi archeologici- modello geo-armonicoAlfonso Rubino
La ricostruzione accurata delle vicende costruttive di Villa dei Vescovi a Luvigliano ha permesso di individuare quattro momenti principali.
-Fortezza medioevale in forma di Torre Ottagonale
-Chiesa dedicata a San Martino
-Villa Quattrocentesca
-Villa dei Vescovi attuale
Le informazioni raccolte, con il rilievo archeologico eseguito nel 2008, hanno permesso di scoprire una invisibile sequenza geometrica-armonica che lega tra loro tutte queste fasi di costruzione .
In questo studio viene presentata la genesi e la sintesi del modello geo-armonico.
Trieste 2013 - Trieste 2013 ...nell'anno della fede, alle radici della evan...neple
Dal 21al 24 Agosto. Pellegrinaggio organizzato da un gruppo familiare per le famiglie della Comunità Pastorale "San Paolo" in Giussano. E' una esperienza di amicizia e di condivisione oltre che di arricchimento spirituale e culturale. Visiteremo Padova, Trieste, Monselice, Redipuglia, Grado, Aquileia, Arquà Petrarca, Santuario di Barbana e Vicenza.
Le mura di Asciano (SI): un'esperienza di rilievo integrato per il progetto d...Alessia Nobile
L’informazione geografica ha assunto un ruolo insostituibile per le tematiche connesse agli interventi sulle aree urbane e sul territorio. I Sistemi Informativi Territoriali sono lo strumento operativo che ne permette la gestione organica e costituiscono un valido supporto per pianificatori e progettisti. I più recenti sistemi considerano pienamente la tridimensionalità dei dati acquisiti; ne deriva una crescente attenzione per la modellazione urbana e per la cartografia in cui la posizione in quota di ogni oggetto sia
deducibile dalle coordinate della primitiva geometrica associata all’oggetto e non un attributo.
A fronte di queste nuove esigenze e considerata la presunta facilità di elaborazione dei dati digitali con il conseguente accreditamento di modelli all’apparenza persuasivi quanto spesso inaffidabili sotto il profilo metrico (fatto giustificabile solo quando dichiaratamente prodotti con finalità divulgative e non progettuali), diviene necessario diffondere corrette metodologie di rilievo integrato, per consentire il riconoscimento dei requisiti di qualità dei dati di origine. I concetti di accuratezza posizionale e di metadati (cos’è quel dato, quanto è affidabile, come si può usare) ad esempio, devono essere, con le specifiche di contenuto, trasferiti dal mondo della ricerca a quello della formazione se si vuole contribuire alla corretta diffusione di una cultura dell’informazione geografica.
Sergio Rebora, "L'oratorio di San Lorenzo a Cantalupo. Note artistiche"officinadellostorico
Sergio Rebora, "L'oratorio di San Lorenzo a Cantalupo. Note artistiche", in AA.VV., Il Tesoro dei poveri. Il patrimonio artistico delle istituzioni pubbliche di assistenza e benficenza di Milano, a cura di Marco G. Bascapé, Paolo M. Galimberti, Sergio Rebora, Milano, Silvana editoriale, 2001, pag. 385.
Villa dei vescovi rilievi archeologici- modello geo-armonicoAlfonso Rubino
La ricostruzione accurata delle vicende costruttive di Villa dei Vescovi a Luvigliano ha permesso di individuare quattro momenti principali.
-Fortezza medioevale in forma di Torre Ottagonale
-Chiesa dedicata a San Martino
-Villa Quattrocentesca
-Villa dei Vescovi attuale
Le informazioni raccolte, con il rilievo archeologico eseguito nel 2008, hanno permesso di scoprire una invisibile sequenza geometrica-armonica che lega tra loro tutte queste fasi di costruzione .
In questo studio viene presentata la genesi e la sintesi del modello geo-armonico.
Trieste 2013 - Trieste 2013 ...nell'anno della fede, alle radici della evan...neple
Dal 21al 24 Agosto. Pellegrinaggio organizzato da un gruppo familiare per le famiglie della Comunità Pastorale "San Paolo" in Giussano. E' una esperienza di amicizia e di condivisione oltre che di arricchimento spirituale e culturale. Visiteremo Padova, Trieste, Monselice, Redipuglia, Grado, Aquileia, Arquà Petrarca, Santuario di Barbana e Vicenza.
Le mura di Asciano (SI): un'esperienza di rilievo integrato per il progetto d...Alessia Nobile
L’informazione geografica ha assunto un ruolo insostituibile per le tematiche connesse agli interventi sulle aree urbane e sul territorio. I Sistemi Informativi Territoriali sono lo strumento operativo che ne permette la gestione organica e costituiscono un valido supporto per pianificatori e progettisti. I più recenti sistemi considerano pienamente la tridimensionalità dei dati acquisiti; ne deriva una crescente attenzione per la modellazione urbana e per la cartografia in cui la posizione in quota di ogni oggetto sia
deducibile dalle coordinate della primitiva geometrica associata all’oggetto e non un attributo.
A fronte di queste nuove esigenze e considerata la presunta facilità di elaborazione dei dati digitali con il conseguente accreditamento di modelli all’apparenza persuasivi quanto spesso inaffidabili sotto il profilo metrico (fatto giustificabile solo quando dichiaratamente prodotti con finalità divulgative e non progettuali), diviene necessario diffondere corrette metodologie di rilievo integrato, per consentire il riconoscimento dei requisiti di qualità dei dati di origine. I concetti di accuratezza posizionale e di metadati (cos’è quel dato, quanto è affidabile, come si può usare) ad esempio, devono essere, con le specifiche di contenuto, trasferiti dal mondo della ricerca a quello della formazione se si vuole contribuire alla corretta diffusione di una cultura dell’informazione geografica.
Eccezioni e regole nella decorazione architettonica romanaMarina Milella
Le forme della decorazione architettonica romana mutano nel tempo e nello spazio: le novità diventano modelli, regole. In seguito nuove variazioni, eccezioni, creano nuovi modelli e nuove regole.
Il Giornale dell'Arte n.373 marzo 2017 pg.36 Colegio Patriarca
Dopo la Cappella Sistina spagnola, restaurati gli arazzi della chiesa del Colegio
del Patriarca: ora devono essere decifrati
Dall' arca dell'alleanza alla dipinto della madonna di costantinopoliAlfonso Rubino
Questo studio rappresenta un importante avanzamento
delle ricerche sulle antiche applicazioni del codice
geometrico armonico sottostante le dimensioni e le
proporzioni dell’Arca dell’Alleanza.
L’Arca è descritta nella Bibbia in Esodo XXV e segg.
Se poniamo la misura del cubito ebraico pari a 44,45 cm.
le misure dell’Arca dell’Alleanza risultano:
Larghezza : 1,5 x 44,45 cm. = 66,675 cm. ;
Lunghezza: 2,5 x 44,45 cm. = 111,125 cm.
......................
Vedremo che alla forma geometria dell’Arca dell’Alleanza
è associabile un icnogramma che attraverso una precisa
sequenza geometrica evolve verso la definizione delle proporzioni e delle dimensioni del dipinto della Madonna di Costantinopoli attribuito al pittore di Putignano, Palvisino.
Dipinto che gli storici dell’arte collocano tra il 1540 e il 1560.
Vitruviano latitudine della grotta di nazareth-dAlfonso Rubino
La geometria dell'uomo vitruviano di Leonardo, connessa alla quadratura del cerchio di Archimede ( p.greco = 22/7 )si collega alla Latitudine della Grotta di Nazareth 32°42' 7,71 '' N
Quadro Madonna del carmine di Pulvisino 1528 MesagneAlfonso Rubino
Questo dipinto si trova presso la Basilica dei Carmine di Mesagne (BR).
Risale al secondo quarto del XVI secolo (1528 circa)
misura :100cm. x 130cm.
E’opera di Francesco Palvisino ( Pulvisino ) , artista pugliese di Putignano (BA).
Ha le caratteristiche di un’icona di tradizione bizantina rielaborata probabilmente tenendo conto delle possibili disposizioni dei frati carmelitani committenti.
Dimostreremo che dal punto di vista della geometria armonica sottesa all’opera siamo di fronte ad una filiazione artistica del codice geometrico armonico dell’Arca dell’Alleanza ,secondo le misure descritte
nella Bibbia.
Il presente studio rappresenta un importante avanzamento delle ricerche sulle antiche applicazioni del codice geometrico armonico sottostante le dimensioni le proporzioni dell’Arca dell’Alleanza. L’Arca è descritta nell’Antico Testamento in Esodo XXV ,10 segg. ( XXXVII ,1 segg.).
Se poniamo la misura del cubito ebraico pari a 44,45 cm.
le misure dell’Arca dell’Alleanza risultano:
Larghezza 66,675 cm. ; Lunghezza 111,125 cm.
La disponibilità dei rilievi architettonici della Casa di Nazareth mi ha permesso di dimostrare che il vano corrispondente alle tre pareti, aggiunte alla grotta, hanno dimensioni e proporzioni strettamente connesse al codice dell’Arca dell’Alleanza.
La larghezza della Santa Casa viene ad avere una misura teorica di 406,5054 cm. Il rilievo architettonico restituisce 406 cm. ( Prof. Dante Tassotti , 1970 ).
Il secondo aspetto dimostra che anche la lunghezza delle pareti 7,37 cm. deriva dal quadrato di quadratura geometrica del cerchio di Archimede p = 22/7 , parte integrante , dell’icnogramma dell’Arca dell’Alleanza .
Resta così definito un nuovo icnogramma connesso alla Santa Casa.
Penso che il codice geometrico armonico della Santa Casa sia stato usato nel 335 d.C. dai progettisti dell’Anastasis di Gerusalemme : Zenobio e Eustazio di Costantinopoli.
La recente disponibilità dei rilievi architettonici del Tempietto di San Lorenzo e della Porta Grande della città di Mesagne mi spingono a pensare che per definire importanti aspetti architettonici delle due opere è stato consapevolmente applicato l’icnogramma della Santa Casa.
Conclusioni
Sono sufficienti 9 azioni geometriche concatenate per passare dalla geometria del Cenacolo di Leonardo alla geometria dell’Arca dell’Alleanza.
La dinamica ( 9 azioni ) dell’icnogramma finale può essere associata a 9 persone o a 9 propositi-invocazione che formano una unica Invocazione di sintesi.
Propongo l’applicazione di questo metodo per veicolare una Invocazione di guarigione di gruppo che opera come Corpus Christi .
Giacomo Andrea da Ferrara
e
Leonardo
,interpreti di Vitruvio,
nel disegno dell’uomo vitruviano .
hanno determinato il cerchio,relativo all’ombelico,
rispetto al quadrato attraverso una precisa
relazione
geometrico-armonica di quadratura del cerchio
Coronavirus 2020 codice geometrico angelo solare di protezioneAlfonso Rubino
Penso che l' immagine dell'Angelo Solare di Protezione possa stimolare , attraverso una visione condivisa
da un elevato numero di persone, una energia-forza di gruppo che superi la paura collettiva , farci accedere fiduciosi all’Energia Vitale Armonica e
giungere alla guarigione
La quadratura geometrica pentagonale di sergio signori 2Alfonso Rubino
Presentiamo la sequenza geometrica ideata
dal Dott. Sergio Signori che permette di definire l’icnogramma vitruviano
di quadratura del cerchio con una precisione molto elevata.
L’aspetto straordinario è rappresentato dal fatto che
il Dott. Sergio Signori ,nella creazione della sequenza geometrica,
segue solo una ispirazione intuitiva .
Non pensa e non sviluppa un metodo razionale di elaborazione.
Anche in una precedente occasione il Dott. Signori ha manifestato la capacità di trovare una sequenza geometrica che porta a definire una elevatissima soluzione di quadratura del cerchio.
Questa straordinaria dote è razionalmente inspiegabile.
Il caso di Sergio Signori presenta una somiglianza con la storia di Srinivasa Ramanujan che dichiarava di essere ispirato dalla dea domestica Namagiri
che gli descriveva soluzioni geometriche e algebriche per il calcolo del p greco .
Leonardo e ramanujan la quadratura geometrica del cerchioAlfonso Rubino
In questo studio si dimostra che Leonardo da Vinci
nella geometria del disegno dell’uomo vitruviano
anticipa di molti secoli la soluzione geometrica
della quadratura del cerchio che S. Ramanujan
proporrà nel 1913 .
Conosciamo con esattezza le dimensioni e le proporzioni dell’Arca dell’Alleanza.
dal libro dell’ Esodo sappiamo che l’Arca è lunga 2,5 cubiti e larga 1,5 cubiti.
La misura del cubito ebraico è 44,45 cm.
Posta questa premessa e condizione geometrica è possibile generare una sequenza geometrico-armonica che porta alla definizione di un preciso icnogramma geometrico –armonico.
La sovrapposizione tra l’ icnogramma e il dipinto di Leonardo “ Vergine delle rocce “ conservato al Museo del Louvre permette di dimostrare il forte legame costruttivo.
Lo stesso icnogramma ridotto dimensionalmente ai 3/17 si sovrappone perfettamente al foglio dell’uomo vitruviano e spiega proporzioni e dimensioni della figura antropomorfa disegnata da Leonardo nel foglio.
Il rapporto 3/17 è strettamente inerente alle caratteristiche geometrico del modello geometrico.
L’ immagine presentata illustra quanto descritto.
Alfonso Rubino
Leonardo icnogramma delle finestre pittoriche Alfonso Rubino
Leonardo da Vinci - Le finestre pittoriche
L' icnogramma dell' Arca dell' Alleanza suggerisce dei possibili vincoli geometrici armonici che Leonardo userà in alcune Sue Opere per definirne ,con rigore formale, dimensioni e proporzioni
3. Lucentum - rilievo arch. del Foro romano I S. a.C.
A cura del Settore archeologico del museo MARQ di Alicante
4. Il manufatto è largo circa 80 piedi romani ( 1 p.r. = 29,64 cm. )
ed ha un’inclinazione verso Sud -Est di circa 30° 50’ 18,27’’
5. L’inclinazione verso Sud -Est di 30° 50’ 18,27’’ corrisponde ad un allineamento dell’asse del Foro con il
sorgere del Sole al 21 dicembre del 65 avanti Cristo. La Latitudine del centro del Foro è 38°21’52,81’ N
Le proporzioni di questo rettangolo sono strettamente connesse alle geometrie armoniche adottate dagli
architetti romani in quel tempo.
6. L’angolo di 30°50’18,27’’ deriva dalla soluzione geometrica del codice di quadratura di Archimede ( π =22/7 ),
considerato nell’antichità un’ icnogramma armonico da usare nella costruzione dei templi.
Cerchio e quadrato ,in nero a spessore, hanno lo stesso perimetro (secondo la soluzione approssimata di Archimede )
7. Il rettangolo armonico solare sostiziale con l’angolo di 30° 50’ 18,27’’ a Lucentum è stato probabilmente imposto.
La vera matrice geometrica di progetto è il quadrato di 220 piedi romani di lato da cui scaturisce l’inclinazione del Foro
coincidente con l’angolo solstiziale di 30° 50’ 18,27’’ .
8. L’icnogramma è suscettibile di una interessante elaborazione da cui possiamo far scaturire l’architettura
e le misure di un nuovo tempio.
10. Questa architettura coincide sia nelle proporzioni che nelle dimensioni allo schema della Basilica di Fano
descritta da Vitruvio nel V libro del “ De architettura”
11. Vitruvio e la Basilica di Fano
Vitruvio nel libro V del “ De architettura “ ha definito gli elementi geometrici
essenziali della Basilica
Vitruvio scrive:
Dignità e bellezza non meno ottimali possono avere allestimenti di basiliche del
tipo che stabilii e curai che fosse realizzato nella colonia Giulia di Fano,
di cui le proporzioni e i rapporti modulari sono stati costituiti in tal modo.
- La carpenteria di copertura mediana tra le colonne è lunga 120 piedi;
- La carpenteria di copertura mediana tra le colonne è larga 60 piedi;
- ….. colonne …... ciascuna col diametro di 5 piedi;
- Il portico attorno alla copertura tra i muri e le colonne è largo 20 piedi.
- Le colonne poste nel senso della larghezza della carpenteria con le angolari a
destra e a sinistra sono 4 per parte.
- nel senso della lunghezza dalla parte che è più vicina al foro… con le angolari
sono 8 , dall' altra parte con le angolari sono 6 .
…………………………………..
12. La Basilica di Vitruvio e il Foro di Lucentum sono architetture derivate da un identico icnogramma.
13. Nell’estremo Nord di Lucentum si trova il pavimento Opus Signinum. L’analisi della ricostruzione del mosaico eseguita
dal settore archeologico del Museo MARQ di Alicante conferma che anche per questo manufatto è stato usato l’icnogramma
del Sol Invictus relativo al Foro. Proporzioni e dimensioni del Foro e dell’ Opus Signinum sono strettamente connesse.
Il lato del mosaico risulta funzione della larghezza del Foro ( 80 p.r. ) ed è pari a 11/14x1/8x80 = 7,857 p.r.
14. Particolare delle linee costruttive che determinano le dimensioni riscontrate del pavimento Opus Signinum.
Larghezza del Foro, 80 piedi romani .Lato del pavimento mosaico Opus Signinum, 11/112 x80 = 7,857 p.r.
15. Anche la Gran Cisterna posta a Sud della città sembra rispettare il codice
geometrico armonico. Vedi:
http://www.youtube.com/watch?v=E3BFhk-hBGw
Possiamo ora porci queste domande.
-Se il Foro Romano ha una larghezza di 112/11 del lato del mosaico Opus Signinum ,
le dimensioni dell’intera città di Lucentum sono state forse pensate pari ai 112/11
della larghezza del Foro Romano ?
-L’intera città di Lucentum è stata urbanisticamente dimensionata con il codice
geometrico di quadratura di Archimede e in combinazionee il diagramma
solare sostiziale del 65 a.C. a quella precisa Latitudine ?