Lezione n. 01 (2 ore) - Simulazione di prova scritta con domande a risposta a...Simone Chiarelli
Lezione n. 01 (2 ore) - Simulazione di prova scritta con domande a risposta aperta (prima prova dei concorsi): redazione guidata di prova d’esame mediante la compilazione, individuazione dei contenuti essenziali e dello schema/traccia da seguire (parte 1)
Lezione n. 01 (2 ore) - Simulazione di prova scritta con domande a risposta a...Simone Chiarelli
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IL REFERENDUM COSTITUZIONALE SUL TAGLIO DEI PARLAMENTARItelosaes
Il 20 e il 21 settembre 2020 si è svolto il referendum confermativo sul taglio dei parlamentari. Ha vinto il sì, ma il nuovo Parlamento con 600 parlamentari vedrà la luce soltanto nella prossima legislatura. Ma quali sono le origini e l'iter di questo referendum? da cosa nasce? quali sono i partiti per il sì e i partiti per il no? e le loro ragioni? cosa succede ora, dopo la vittoria dei sì?
Covid 19 le conseguenze del covid-19 sulla prossima tornata elettoraletelosaes
Nella primavera del 2020 (tra aprile e giugno) si sarebbero dovute svolgere le elezioni in 6 Regioni Italiane e più di mille Comuni. Ma arriva il Covid e il 20 aprile il Consiglio dei Ministri approva il Decreto Legge sul rinvio delle consultazioni elettorali che posticipa il rinnovo dei Consigli comunali e circoscrizionali.
Le elezioni si svolgeranno domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020, come stabilito dal Ministro dell’Interno.
Lezione n. 05 (2 ore) - Gli atti della gestione economico-finanziaria alla lu...Simone Chiarelli
Lezione n. 05 (2 ore) - Gli atti della gestione economico-finanziaria alla luce del Dlgs 118/2011: la programmazione economica finanziaria, il DUP, il bilancio pluriennale e consolidato, PEG e PDO, la gestione di spesa e entrata, il FPV.
Progetto di legge: modifica ordinamento Province, Città metropolitane e Union...Parma Couture
Il testo qui riportato è attualmente (4/12/2013) all'esame del Parlamento. L'iter alla Camera ha avuto inizio il 2 Dicembre 2013.
Il disegno di legge A.C. 1542-A dispone un'ampia riforma in materia di enti locali prevedendo l'istituzione delle Città metropolitane, la ridefinizione del sistema delle Province ed una nuova disciplina in materia di Unioni e fusioni di Comuni.
Il testo originario del Governo, adottato come testo base, è stato ampiamente riscritto nel corso dell’esame in sede referente.
Per saperne di più visita http://agevo-facile.blogspot.it
La riforma delle province - L'esperienza Monti e i possibili assetti futuriQuattrogatti.info
Tra le riforme iniziate dal governo Monti, il riordino delle province è senza dubbio una delle più dibattute, per la riduzione dei costi dell’amministrazione e della politica. Ma quali sono gli effetti reali della riforma? La diminuzione del numero delle province sarà una misura efficace per ridurre i costi?
Nota presidente pastacci commissione federalismo 12 marzo 2015Alessandro Pastacci
Quadro di sintesi aggiornato su situazione Province ora Enti di Area Vasta e Città Metropolitane tra attuazione Legge 56/2014 Delrio e effetti Legge Stabilità 2015
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Il disegno di legge A.C. 1542-A dispone un'ampia riforma in materia di enti locali prevedendo l'istituzione delle Città metropolitane, la ridefinizione del sistema delle Province ed una nuova disciplina in materia di Unioni e fusioni di Comuni.
Il testo originario del Governo, adottato come testo base, è stato ampiamente riscritto nel corso dell’esame in sede referente.
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COMUNE DI POLLINA (PA)
LA GESTIONE ASSOCIATA OBBLIGATORIA DI FUNZIONI
E SERVIZI COMUNALI
La Convenzione atto organizzativo nel progetto
istituzionale dell’Unione di Comuni Valdemone
Gestione e riscossione dei tributi;
Organizzazione dei servizi pubblici comunali.
ANALISI PRELIMINARE DI FATTIBILITÀ
ISTITUZIONALE E POLITICA
Slide di speigazione del funzionamento degli organi del nuovo Comune di San Giorgio Bigarello (consiglio e municipi).
Illustrazione della attività di comunicazione e partecipazione attivate con la cittadinanza e prospettive per il futuro
Lezione n. 07 - Diritto degli Enti Locali e TUEL: La disciplina del Comune fr...Simone Chiarelli
Lezione n. 07 - Diritto degli Enti Locali e TUEL: La disciplina del Comune fra organi politici ed organi tecnici (struttura, competenze e responsabilità); le competenze proprie e delegate; analisi dei principali servizi
La situazione dell'associazionismo e delle Unioni in Lombardiacittametro
Slide presentate da Egidio Longoni durante il laboratorio "Enti di Area Vasta e ambiti territoriali di riferimento per una nuova governance territoriale" realizzato il 9 e 10 novembre 2015 a Milano nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA.
Convenzione tra Regione Siciliana e Formez PA del 23 marzo 2012 - POR FSE 2007 – 2013 Regione Siciliana Asse VII – Capacità Istituzionale Progetto AZIONI DI SISTEMA PER LA CAPACITÀ ISTITUZIONALE - LINEA COMUNI
EVENTO CONCLUSIVO
Catania 22 ottobre 2015
Le autonomie locali siciliane al bivio:
le novità del decreto Enti locali (n. 78 convertito nella Legge n. 125/2015), l’armonizzazione finanziaria e la gestione associata alla luce della L.R. 4 agosto 2015, n. 15.
Catania 22 ottobre 2015 - Palazzo della Cultura - Via Vittorio Emanuele, 127
Tema
La gestione dei tributi locali in forma associata
Esperto: Prof. Salvatore Barresi
Intervento di Gaetano Palombelli dell'UPI nel corso del ciclo di webinar "Piani di riassetto per le Province:presentazione della struttura e delle linee guida" organizzato da FormezPA nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle città metropolitane e riorganizzazione delle Province"
Slides progetto di fusione.revisione del 4 maggio 2018Michele Baraldi
Il progetto completo è consultabile alla pagina "Fusione per incorporazione": http://www.unionesangiorgiobigarello.mn.it/index.php/fusione-per-incorporazione
La versione definitiva è stata approvata con delibera 2018/216 del 14/7/2018
http://sangiorgiodimantova.trasparenza-valutazione-merito.it/web/trasparenza/papca-ap/-/papca/display/3460887?p_auth=joY0o227&p_p_state=pop_up&controlPanelCategory=portlet_jcitygovalbopubblicazioni_WAR_jcitygovalbiportlet
Lab scuola pol salerno 18 apr 2014 cosa fanno i comuni
Le province montane e la riforma Delrio
1. La riforma Delrio e la
specificità montana:
quale futuro per le
nostre comunità?
Un’introduzione legislativa alla riforma Delrio e
ai nuovi enti di area vasta
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014 1
2. La riforma
Gli enti territoriali di area vasta
… in attesa della riforma del Titolo V.
Città metropolitane
Province
I Comuni
2
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
4. Gli organi
Presidente della provincia
Consiglio provinciale
Assemblea dei Sindaci
Tutti gli incarichi sono esercitati a titolo
gratuito.
4
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
5. Il Presidente della provincia
(I)
rappresenta l'ente;
convoca e presiede il Consiglio
provinciale e l’Assemblea dei sindaci;
sovrintende al funzionamento dei
servizi e degli uffici e all'esecuzione
degli atti;
propone al Consiglio provinciale gli
schemi di bilancio;
esercita le altre funzioni attribuite dallo
Statuto. 5
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
6. Il Presidente della provincia
(II)
Durata: 4 anni.
Elettorato passivo: sindaci in carica per
almeno un altro anno e mezzo dalla data
delle elezioni (e consiglieri provinciali uscenti)
Elettorato attivo: Sindaci e consiglieri
comunali in carica.
Elezione: candidature sottoscritte dal 15%
dell'elettorato attivo, maggioranza semplice.
Votazione: una sola giornata, un solo seggio,
il voto individuale è moltiplicato per un indice
derivante dalle fasce di popolazione (vedi
slide 18).
Subentro: decade se cessa dal mandato di
Sindaco.
6
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
7. Il Consiglio provinciale (I)
è l'organo di indirizzo e controllo;
propone all’Assemblea lo Statuto;
approva regolamenti, piani, programmi;
approva o adotta ogni altro atto ad esso
sottoposto dal Presidente della provincia;
adotta gli schemi di bilancio da sottoporre al
parere dell’Assemblea dei Sindaci e in
seguito li approva in via definitiva;
esercita le deleghe assegnate dal Presidente
secondo il principio di collegialità;
esercita le altre funzioni attribuite dallo
Statuto.
7
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
8. Il Consiglio provinciale (II)
10 membri più il presidente.
Durata: 2 anni.
Elettorato attivo/passivo: Sindaci e consiglieri
comunali in carica (e consiglieri provinciali
uscenti).
Elezione: liste sottoscritte dal 5%
dell'elettorato con quote di genere (40%)
entro il 30 settembre.
Votazione: una sola giornata, un solo seggio,
un solo voto individuale moltiplicato per un
indice (slide 18). Entrano i più votati: a parità
di voti, il genere meno rappresentato.
Subentro: in caso di cessazione del mandato
o per ogni altra causa, subentra il primo dei
non eletti della stessa lista. 8
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
9. L’Assemblea dei Sindaci
Formata da TUTTI i Sindaci del territorio;
ha poteri propositivi, consultivi e di controllo
secondo quanto disposto dallo Statuto;
adotta o respinge lo Statuto e le sue
successive modificazioni con maggioranza
qualificata;
esprime parere con maggioranza qualificata
sul bilancio.
Maggioranza qualificata: almeno un terzo dei
Comuni e la maggioranza della popolazione
complessivamente residente.
9
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
10. Prima applicazione
Fino all’elezione del nuovo Presidente,
il Presidente uscente fa le funzioni
anche del Consiglio e svolge
l’ordinaria amministrazione;
Fino a fine anno, il nuovo Consiglio
esegue atti preparatori per lo Statuto:
propone poi all’Assemblea dei Sindaci
l’approvazione, che va fatta entro il 31
dicembre così come l’elezione del
nuovo Presidente.
10
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
11. Le province «speciali»
Articolo 1, comma 3, secondo paragrafo.
Si tratta di province interamente montane
confinanti con Stati esteri.
Le Regioni riconoscono alle province speciali
forme particolari di autonomia secondo
l’articolo117 della Costituzione (elenco
ripartizione competenze tra Stato e Regioni)
Gli Statuti delle province possono prevedere,
d'intesa con la Regione, la costituzione di
zone omogenee per specifiche funzioni, con
organismi di coordinamento collegati agli
organi provinciali (senza nuovi o maggiori
oneri per la finanza pubblica).
11
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
12. Le funzioni (I)
Funzioni proprie di tutte le province:
pianificazione territoriale di coordinamento, tutela
e valorizzazione dell'ambiente e difesa del suolo;
pianificazione del trasporto, gestione delle strade
provinciali e della relativa circolazione stradale;
programmazione provinciale della rete
scolastica, nel rispetto della programmazione
regionale e gestione dell’edilizia scolastica;
raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-
amministrativa agli enti locali (e stazione
appaltante);
contrasto ai fenomeni discriminatori e
promozione delle pari opportunità.
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Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
13. Le funzioni (II)
Funzioni proprie delle province «speciali»:
cura dello sviluppo strategico del territorio e
gestione dei servizi in forma associata;
creazione di zone omogenee per specifiche
funzioni dotate di organismi di coordinamento;
cura delle relazioni istituzionali con altri territori
con caratteristiche montane (es. Trento e
Bolzano) anche con stipula di accordi e
convenzioni autonome.
La Regione può comunque assegnare altre
funzioni alle province nell’ambito dell’Art. 118 Cost.
13
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
14. Enti e agenzie per i servizi (I)
Se le disposizioni riguardanti servizi di
rilevanza economica prevedono
l'attribuzione di funzioni di organizzazione,
di competenza comunale o provinciale, ad
enti o agenzie in ambito provinciale o sub-
provinciale:
le leggi statali o regionali, secondo le
rispettive competenze, prevedono la
soppressione di tali enti o agenzie e
l'attribuzione delle funzioni alle province
nel nuovo assetto istituzionale secondo i
princìpi di adeguatezza e sussidiarietà;
14
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
15. Enti e agenzie per i servizi (II)
Valorizzazione delle autonomie
funzionali;
le pubbliche amministrazioni
riorganizzano la propria rete periferica
tramite ambiti territoriali ottimali non
obbligatoriamente corrispondenti a
livello provinciale;
meccanismi premiali per le Regioni
più celeri.
15
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
16. La transizione (I)
Al fine del trasferimento dell'esercizio delle
funzioni, gli obiettivi del patto di stabilità interno e le
facoltà di assumere delle province e degli enti
subentranti possono essere modificati;
il personale mantiene la posizione giuridica ed
economica, il proprio trattamento economico
fondamentale e accessorio e l'anzianità di servizio
maturata e indennità accessorie. Le corrispondenti
risorse sono trasferite all'ente destinatario;
il trasferimento della proprietà dei beni mobili e
immobili è esente da oneri fiscali; per le
partecipazioni societarie attinenti alla funzione
trasferita si può provvedere alla dismissione con
procedura semplificata. 16
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
17. La transizione (II)
l'ente che subentra nella funzione
succede anche nei rapporti attivi e passivi
in corso, compreso il contenzioso; il
trasferimento delle risorse tiene conto anche
delle passività;
gli effetti derivanti dal trasferimento delle
funzioni non rilevano la situazione di
inadempienza dell'ente subentrante,
nell'ambito di variazioni compensative a
livello regionale ovvero tra livelli regionali o
locali e livello statale;
le risorse finanziarie, dedotte quelle
necessarie alle funzioni fondamentali, sono
attribuite ai soggetti che subentrano nelle
funzioni trasferite.
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Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
18. Indici di voto provinciali (Sondrio)
ELABORAZIONE INDICE PER ELEZIONE CONSIGLIO DELLA NUOVA
PROVINCIA (SONDRIO)
Fasce abitanti % sul totale
% dopo
ripartizione
comuni
Consiglieri
per comune
tot. elettori Indice finale
TOTALE 181.493 100% 100% 78 - 904 -
< 3000 69.156 38% 35% 59 11 649 0,539
3000 – 5000 50.471 28% 29% 13 13 169 1,716
5000 - 10000 28.097 15% 16% 4 13 52 3,077
> 10000 33.769 19% 20% 2 17 34 5,882
NB. Il singolo voto va moltiplicato per l'indice finale risultante assegnato alla fascia corrispondente.
18
Il singolo voto di ogni consigliere va moltiplicato per l’indice
corrispondente alla fascia di popolazione del suo Comune. Il totale
viene fatto sommando i singoli voti.
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
20. Consigli comunali
Modifica della riduzione dei consiglieri per i
Comuni sotto i 10.000 abitanti (a spesa
invariata):
fino a 3.000 abitanti: Sindaco,10 consiglieri e
un massimo di 2 assessori;
tra 3.000 e 10.000 abitanti: Sindaco, 12
consiglieri, un massimo di 4 assessori;
rideterminazione degli oneri a carico del
Comune per garantire l’invarianza della
spesa;
in giunta, per i Comuni sopra i 3.000 abitanti:
quote rosa al 40%;
Per i Comuni sotto i 3.000 abitanti, possibilità
di terzo mandato.
20
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
21. Gestioni associate
Per i Comuni in obbligo di gestione
associata, proroga al 30 giugno per
altre tre funzioni e entro il 31 dicembre
per tutte le restanti;
riduzione degli obiettivi per il Patto di
stabilità dei Comuni capofila nella
gestione di funzioni e servizi in forma
associata;
corrispondente aumento degli obiettivi
del Patto per i Comuni associati non
capofila. 21
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
22. Unioni di Comuni
Rappresentanza di minoranze e
territori nei consigli dell’Unione;
soglie demografiche di funzionamento
minime: 10.000 abitanti (3.000 se
montani, ma minimo tre comuni);
cariche a titolo gratuito;
funzionari e revisore unico;
il Presidente svolge funzioni di Sindaco
per quanto riguarda protezione civile e
polizia municipale sul territorio
dell’Unione.
22
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
23. Fusioni di Comuni (I)
I Comuni che danno avvio al procedimento di
fusione i possono, anche prima
dell'istituzione del nuovo ente, definire lo
Statuto che sarà vigente fino alle modifiche
da parte dei nuovi organi;
lo Statuto del nuovo Comune dovrà
assicurare alle comunità adeguate forme di
partecipazione e di decentramento dei
servizi;
un comitato consultivo dei Sindaci
coadiuva il commissario nominato per la
transizione;
Esonero dall’obbligo di gestione associata
per 5 anni per i piccoli Comuni risultanti da 23
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
24. Fusioni di Comuni (II)
Possibilità di utilizzo dei margini di
indebitamento di uno dei Comuni originari,
anche nel caso in cui non risultino possibili
ulteriori spazi di indebitamento per il nuovo
ente;
nel nuovo Comune possono essere
conservati i distinti codici di avviamento
postale (CAP);
Incentivazione dei «municipi» e delle fusioni
per i Comuni sotto i 5.000 abitanti;
qualora vengano istituiti municipi, possono
esser previsti tributi e tariffe differenziati
(non oltre l'ultimo esercizio finanziario del
primo mandato amministrativo del nuovo 24
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014
25. Fusioni per incorporazione
(c.130)
Nuova modalità di fusione per due Comuni
contigui:
il Comune incorporante mantiene la sua
personalità e succede nei rapporti giuridici;
lo Statuto del Comune incorporante deve
prevedere adeguate forme di partecipazione e
decentramento di servizi per la comunità del
comune incorporato;
il referendum consultivo è svolto prima che i
Consigli comunali deliberino l'avvio della
procedura di richiesta alla Regione;
non vi è cessazione degli organi del Comune
«incorporante»;
è possibile modificare la denominazione del
Comune. 25
Federico Gusmeroli – 4 luglio 2014