Nella realizzazione di un progetto e-learning, per garantire alta qualità didattica, efficacia comunicativa e un’ esperienza di apprendimento soddisfacente, è necessario seguire un processo strutturato solitamente in 6 fasi.
ARISTOTELE presentation at the workshop "Informatics for enterprise processes"ARISTOTELE
During the workshop "Informatica per i processi d'impresa" ("Informatics for enterprise processes") a presentation about IWT - Intelligent Web Teacher (enabling technology of ARISTOTELE solution together with Share Point Server 2010), has been held by UNIMI. Learn more on http://www.aristotele-ip.eu/
ARISTOTELE presentation at the workshop "Informatics for enterprise processes"ARISTOTELE
During the workshop "Informatica per i processi d'impresa" ("Informatics for enterprise processes") a presentation about IWT - Intelligent Web Teacher (enabling technology of ARISTOTELE solution together with Share Point Server 2010), has been held by UNIMI. Learn more on http://www.aristotele-ip.eu/
Tutte le premesse delineate fino a questo punto concorrono a creare la situazione ottimale per un progetto di e-learning. Esso, infatti, trova nel confronto esperienziale, nell’apprendimento collaborativo e nella gestione flessibile di tempi e modi dell’apprendimento la sua caratteristica unica e distintiva rispetto alla formazione tradizionale.
Gruppo Liburni: Tutella della Salute e Sicurezza sul LavoroAngela Iaciofano
Gruppo Liburni: Presentazione del corso "Tutella della Salute e Sicurezza sul Lavoro" progettato nel Master Universitario in e-learning dell'UniTuscia a.a. 2008-2009
Il modello didattico utilizzato da Infotelsistemi è altamente flessibile e si struttura sulla base delle esigenze formative del cliente (in relazione agli utenti cui il corso è rivolto e alle peculiarità formative del progetto). Nella progettazione di corsi runtime (ovvero in auto-apprendimento) è possibile, a seconda delle necessità specifiche del cliente, adottare un diverso livello di interattività, grazie alla combinazione di due differenti modelli didattici:
Gruppo Sanniti: Individuazione di obiettivi trasversali per classi del trienn...Angela Iaciofano
Gruppo Sanniti: Presentazione del corso "Individuazione di obiettivi trasversali per classi del triennio delle Scuole Superiori" progettato nel Master Universitario in e-learning dell'UniTuscia a.a. 2008-2009
Tutte le premesse delineate fino a questo punto concorrono a creare la situazione ottimale per un progetto di e-learning. Esso, infatti, trova nel confronto esperienziale, nell’apprendimento collaborativo e nella gestione flessibile di tempi e modi dell’apprendimento la sua caratteristica unica e distintiva rispetto alla formazione tradizionale.
Gruppo Liburni: Tutella della Salute e Sicurezza sul LavoroAngela Iaciofano
Gruppo Liburni: Presentazione del corso "Tutella della Salute e Sicurezza sul Lavoro" progettato nel Master Universitario in e-learning dell'UniTuscia a.a. 2008-2009
Il modello didattico utilizzato da Infotelsistemi è altamente flessibile e si struttura sulla base delle esigenze formative del cliente (in relazione agli utenti cui il corso è rivolto e alle peculiarità formative del progetto). Nella progettazione di corsi runtime (ovvero in auto-apprendimento) è possibile, a seconda delle necessità specifiche del cliente, adottare un diverso livello di interattività, grazie alla combinazione di due differenti modelli didattici:
Gruppo Sanniti: Individuazione di obiettivi trasversali per classi del trienn...Angela Iaciofano
Gruppo Sanniti: Presentazione del corso "Individuazione di obiettivi trasversali per classi del triennio delle Scuole Superiori" progettato nel Master Universitario in e-learning dell'UniTuscia a.a. 2008-2009
2. 1.Analisi di
contesto
analisi del il contesto aziendale
identificazione dei gap
formativi/informativi e dei fabbisogni
di apprendimento/miglioramento
definizione degli obiettivi a cui
l’intervento formativo deve essere
orientato
valutazione preventiva dei vincoli, ad
esempio di tipo tecnologici, normativi
o strutturali
ricerca di opportunità di sviluppo
come l’implementazione di nuovi
processi per la formazione e la
crescita del personale
conoscenza dei livelli di
competenza/abilità presenti
3. 2.Definizione
risorse e
metodologie
Definizione del target specifico di
riferimento per ogni intervento formativo
previsto.
Definizione delle risorse materiali e
organizzative necessarie all’attuazione del
progetto, sia in termini di piattaforme
(Web o LMS) e strumenti tecnologici, che
in termini di contenuti e metodologie
didattiche.
Elaborazione della prima bozza di
architettura dell’intervento formativo.
4. 3.Macro
progettazione
elaborare i risultati derivanti dall’analisi di
contesto e fabbidogno formativo;
tracciare l’architettura del corso e-learning, cioè la
struttura didattica di dettaglio (albero degli
obiettivi didattici);
identificare i requisiti preliminari d’accesso (sia
tecnologici che di competenze di base);
definire la linea di interfaccia grafica ed il livello di
interazione;
progettare e predisporre (ove richiesto) i servizi
tutoring, collaboration, helpdesk, interventi in
aula/distanza, sistemi di reportistica;
definire le caratteristiche dell’ambiente di
erogazione (Aula, LMS o altra piattaforma);
pianificare (Gantt) le attività di sviluppo;
redigere il piano formativo;
Il progettista formativo (ID:Instructional Designer)
insieme all’esperto dei contenuti (SME: Subject Matter
Expert), si occupano di:
5. 4.Micro
progettazione
progettazione dei contenuti delle singole unità
didattiche;
storyboarding dei singoli learning object;
storyboarding degli oggetti di valutazione
dell’apprendimento;
storyboarding degli strumenti di tutoring e di
community management;
strutturazione di dettaglio della reportistica;
condivisione di tutti gli storyboard con la
committenza, a cui spetterà la validazione
finale prima dell’avvio della successiva fase di
sviluppo.
Nel dettaglio le attività di micro progettazione
sono le seguenti:
6. 5.Presentazione
prototipo
predisposizione di un vero e proprio prototipo di
learning object coerente con la progettazione e
la linea grafica proposta (testo, video, grafica,
risorsa, ecc.), che esemplifichi le caratteristiche
funzionali e grafiche dell’oggetto finale.
condivisione del prototipo con il committente
che ne approva lo sviluppo oppure ne propone
modifiche e revisioni.
approvazione della versione finale del prototipo
pronto per lo sviluppo definitivo.
7. 6.Sviluppo
multimediale
sviluppare, attraverso authoring tools
specifici, tutti i contenuti trasformandoli
in oggetti didattici autonomi,
multimediali ed interattivi;
verificare il funzionamento di tutti i
settaggi di interfaccia (player) e di
animazione degli oggetti didattici;
rilasciare periodicamente delle bozze del
corso intermedie per eventiali review da
parte del committente;
correggere eventuali errori di debug;
collaudare il corso approvato
nell’ambiente di destinazione finale.
Le attività di questa fase sono affidate allo
Sviluppatore dei Contenuti (CD: Content
Developer) che si occuperà di: