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La sindrome di Prader-Willi: aspetti
cognitivi e comportamentali
Renzo Vianello e Silvia Lanfranchi
Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo
Università di Padova
 La sindrome di Prader-Willi: profilo
cognitivo comportamentale
 Le nostre ricerche
 Alcune riflessioni
La sindrome di Prader-Willi
• Causata da alterazione genetica sul braccio
lungo del cromosoma 15 di derivazione paterna
– 70% dei casi delezione di una regione del cromosoma
– 25% dei casi disomia materna
– 5% altro
• Prevalenza tra 1 su 10.000 e 1 su 15.000
individui
Sviluppo in due fasi:
• Fino a 3/4 anni
• Ipotonia
• Suzione debole
• Diminuzione
dell’attivazione
• Pianto flebile
• Dopo 3/4 anni
• Iperfagia
• Elevata soglia del vomito
• Frequenti preoccupazioni
per il cibo
• Basso tono muscolare
• Scarsa inclinazione a
esercizio fisico
• Elevato peso
Caratteristiche fisiche
 Elevato peso
 Peso concentrato nella parte centrale del corpo
 Mani piccole e strette e piedi corti e larghi
 Viso stretto con occhi a mandorla
 Ponte nasale stretto
 Bocca rivolta verso il basso
 Labbro superiore sottile
Problemi medici
Alterate molte delle normali funzioni
ipotalamiche; questo determina vari aspetti
medici della sindrome
 Maggiore stanchezza e sonnolenza
 Ipogonadismo (ovvero organi riproduttivi
insufficientemente sviluppati) sia nei maschi che
nelle femmine
 Carenza di ormone della crescita e caratteristica
bassa statura
 Iperfagia
 Problemi cardiaci e circolatori dovuti all’eccessiva
obesità
 Ipopigmentazione
 Un’elevata soglia del dolore
 Problemi di regolazione della temperatura
 Problemi articolari
Caratteristiche cognitive
 Rischio elevato di ritardo mentale tra lieve
e moderato, ma notevole variabilità
 QI abbastanza stabile con il passare
dell’età
 Influenza di componenti di controllo
emotivo, impulsività e autostima
Profilo cognitivo
 Processamento (attenzione, discriminazione e
integrazione di stimoli) visivo migliore di quello
uditivo
 Processamento simultaneo migliore di quello
sequenziale
 Migliore memoria a lungo termine di memoria a
breve termine
 Notevole abilità nel comporre puzzle
Sviluppo comunicativo e linguistico
 Difficoltà articolatorie di vario tipo (es.
problemi nelle consonanti)
 Scarsa intellegibilità
 In parte dovute a
 Ipotonia
 Saliva viscosa
 Pronuncia acuta e nasale
 Talvolta problemi anche in comprensione
Caratteristiche del comportamento
 Riflessi sociali dell’iperfagia necessità di un
continuo controllo esterno rischio comportamenti
inadeguati
 Instabilità emotiva – difficoltà di gestione
dell’aggressività causata da frustrazioni anche
lievi
 Comportamenti oppositori
 Rischio di sviluppare ossessioni e compulsioni
Le nostre ricerche: Aspetti dello sviluppo
psicologico in individui con sindrome di Prader-Willi
Elena Gasparini, Silvia Lanfranchi, Renzo Vianello
 Obiettivo della ricerca: attuare una valutazione degli
aspetti psicologici, cognitivi, linguistici e comportamentali
per rilevare l’eventuale presenza di punti di forza e
debolezza comuni in un campione di 10 partecipanti
italiani con PWS
 Campione: 10 partecipanti italiani con PWS di età
cronologica compresa tra i 5 anni e 8 mesi e i 20 anni,
rispettivamente 7 maschi e 3 femmine.
Strumenti e aree indagate
Sviluppo intellettivo:
– Scala WISC-R di Wechsler
– Operazioni Logiche e Conservazione (OLC)
– Corrispondenze e funzioni: valutazione (CFV)
• Abilità verbali:
– Comprensione: Peabody Picture Vocabulary Test
• Produzione: Boston Naming Test
– Attenzione:
– Attention sustained (leiter-r, batteria am, subtest 14)
– Abilità visuo-spaziali:
– Test della figura complessa di Rey
– Memoria di lavoro:
– Prove di memoria di lavoro di Lanfranchi, Cornoldi, Vianello
– Sviluppo sociale, adattivo e di personalità
– Vineland Adaptive Behavior Scale di Sparrow
– Adattamento Italiano del Questionario di Personalità di Zigler
Profilo cognitivo comportamentale
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
5,5
6
6,5
7
7,5
8
8,5
9
9,5
10
funz intel comp ling prod ling mem verb mem vis-sp attenz funz adat appr scol
Funzionamento adattivo
Età
Cronologica
Comunicazione
Abilità
Quotidiane
Socializzazione
Abilità
Motorie
Scala
Composta
Min.
–
Max.
68 - 240 18 –145 27 - 203 27 – 203 43 – 61 25 - 182
Media 145,8 90,3 103,6 103,9 54,3 98,5
Dev.
Stand.
64,2 41,2 63,2 68,6 7,8 56,8
Le nostre ricerche. Aspetti specifici del
funzionamento cognitivo: memoria di lavoro e
funzioni esecutive nella sindrome di Prader-Willi
Silvia Lanfranchi, Elisa Dal Pont, Renzo Vianello
Memoria di lavoro
Sistema che consente il mantenimento temporaneo di
vari elementi di informazione, la loro manipolazione e
messa in relazione durante l’esecuzione di vari
compiti cognitivi (Baddeley, 1992)
 Le Funzioni Esecutive possono essere definite come un
particolare set di operazioni cognitive attivate nel
perseguimento di obiettivi.
 Secondo Welsh e Pennington (1988) queste operazioni
possono implicare
 a) l’intenzione ad inibire una risposta o a rimandarla ad un
momento più adeguato
 b) la pianificazione strategica di una sequenza di azioni
 c) la rappresentazione mentale del compito, che include la
codifica in memoria delle informazioni rilevanti e dell’obiettivo da
raggiungere.
Funzioni esecutive
Perché è importante studiare la memoria
di lavoro e le funzioni esecutive?
Partecipanti
 12 individui con sindrome di Prader-Willi
(EC 11,1, EM 6,7)
 12 individui con sviluppo tipico appaiati
per età mentale (OL).
Compiti: MEMORIA DI LAVORO VERBALE
1.  SPAN DI PAROLE IN AVANTI
Istruzioni: “Prova a ripetermi le seguenti parole”
Es. Mamma gatto sole
 
2.  MEMORIA SELETTIVA DEL PRIMO ITEM DI
CIASCUNA SERIE
Istruzioni: “Ricorda la prima parola di ciascuna serie”
Es. Nonna papà luna
Sole mela cane
3.  DOPPIO COMPITO
Istruzioni: “Batti la mano sul tavolo ogni volta che senti la parola palla e
ricorda la prima parola della serie”
Es. Gatto nonna palla luna pera
Compiti: MEMORIA DI LAVORO VISUO-SPAZIALE
PROVA 1 MEMORIA DI PERCORSI
PROVA 2
PROVA 3 DOPPIO COMPITO
PERCORSI SELETTIVI
Memoria di lavoro verbale
0
1
2
3
4
5
6
7
8
Prova 1 Prova 2 Prova 3
SPW
ST
Memoria di lavoro visuo-spaziale
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Prova 1 Prova 2 Prova 3
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Con ritardo mentaleSenza ritardo mentale
PIANIFICAZIONE: Test della Torre di Londra – TOL
Posizione di partenza Item n° 2
Il test è un problema a difficoltà graduale (12 prove complessive) che
richiede al soggetto di muovere delle palline forate, poste in una
certa configurazione su una particolare struttura fino a raggiungere
una nuova configurazione, seguendo delle regole precise.
CATEGORIZZAZIONE: Modified Card Sorting Test – MCST
Vengono disposte 4 carte stimolo di fronte al partecipante a cui
vengono consegnati 2 mazzi uguali di 24 carte. Egli dovrà disporre
le carte secondo tre categorie diverse: colore – forma – numero.
MCST
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
risp. Ok
risposteesatte
Prader-Willi
Sviluppo tipico
Torre di Londra
0
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2
3
4
5
6
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8
9
10
11
12
risp corr risp corr 1 tent
Prader-Willi
Sviluppo tipico
MCST
-2
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risp. Ok
risposteesatte
Prader-Willi
Sviluppo tipico
Torre di londra
0
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9
10
11
12
risp corr risp corr 1 tent
Prader-Willi
Sviluppo tipico
Classificazione
Pianificazione
Con ritardo mentaleCon ritardo mentale
In sintesi
 Ragazzi con Prader Willi hanno
problemi in compiti di pianificazione
 Quando è presente ritardo mentale si
manifestano anche problemi nella
memoria di lavoro ad alto controllo e in
compiti di categorizzazione
Prossimi Passi
 Traiettorie di sviluppo in individui con
sindrome di Prader-Willi
 Livelli di stress, vissuti familiari e locus of
control in famiglie con un figlio con
sindrome di Prader-Willi
Un grazie di cuore
 A tutti i ragazzi che hanno partecipato
alle nostre ricerche e a quelli che
parteciperanno
 Ai loro genitori
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Lanfranchi vianello sindrome prader willy

  • 1. La sindrome di Prader-Willi: aspetti cognitivi e comportamentali Renzo Vianello e Silvia Lanfranchi Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo Università di Padova
  • 2.  La sindrome di Prader-Willi: profilo cognitivo comportamentale  Le nostre ricerche  Alcune riflessioni
  • 3. La sindrome di Prader-Willi • Causata da alterazione genetica sul braccio lungo del cromosoma 15 di derivazione paterna – 70% dei casi delezione di una regione del cromosoma – 25% dei casi disomia materna – 5% altro • Prevalenza tra 1 su 10.000 e 1 su 15.000 individui
  • 4. Sviluppo in due fasi: • Fino a 3/4 anni • Ipotonia • Suzione debole • Diminuzione dell’attivazione • Pianto flebile • Dopo 3/4 anni • Iperfagia • Elevata soglia del vomito • Frequenti preoccupazioni per il cibo • Basso tono muscolare • Scarsa inclinazione a esercizio fisico • Elevato peso
  • 5. Caratteristiche fisiche  Elevato peso  Peso concentrato nella parte centrale del corpo  Mani piccole e strette e piedi corti e larghi  Viso stretto con occhi a mandorla  Ponte nasale stretto  Bocca rivolta verso il basso  Labbro superiore sottile
  • 6. Problemi medici Alterate molte delle normali funzioni ipotalamiche; questo determina vari aspetti medici della sindrome  Maggiore stanchezza e sonnolenza  Ipogonadismo (ovvero organi riproduttivi insufficientemente sviluppati) sia nei maschi che nelle femmine  Carenza di ormone della crescita e caratteristica bassa statura  Iperfagia  Problemi cardiaci e circolatori dovuti all’eccessiva obesità  Ipopigmentazione  Un’elevata soglia del dolore  Problemi di regolazione della temperatura  Problemi articolari
  • 7. Caratteristiche cognitive  Rischio elevato di ritardo mentale tra lieve e moderato, ma notevole variabilità  QI abbastanza stabile con il passare dell’età  Influenza di componenti di controllo emotivo, impulsività e autostima
  • 8. Profilo cognitivo  Processamento (attenzione, discriminazione e integrazione di stimoli) visivo migliore di quello uditivo  Processamento simultaneo migliore di quello sequenziale  Migliore memoria a lungo termine di memoria a breve termine  Notevole abilità nel comporre puzzle
  • 9. Sviluppo comunicativo e linguistico  Difficoltà articolatorie di vario tipo (es. problemi nelle consonanti)  Scarsa intellegibilità  In parte dovute a  Ipotonia  Saliva viscosa  Pronuncia acuta e nasale  Talvolta problemi anche in comprensione
  • 10. Caratteristiche del comportamento  Riflessi sociali dell’iperfagia necessità di un continuo controllo esterno rischio comportamenti inadeguati  Instabilità emotiva – difficoltà di gestione dell’aggressività causata da frustrazioni anche lievi  Comportamenti oppositori  Rischio di sviluppare ossessioni e compulsioni
  • 11. Le nostre ricerche: Aspetti dello sviluppo psicologico in individui con sindrome di Prader-Willi Elena Gasparini, Silvia Lanfranchi, Renzo Vianello  Obiettivo della ricerca: attuare una valutazione degli aspetti psicologici, cognitivi, linguistici e comportamentali per rilevare l’eventuale presenza di punti di forza e debolezza comuni in un campione di 10 partecipanti italiani con PWS  Campione: 10 partecipanti italiani con PWS di età cronologica compresa tra i 5 anni e 8 mesi e i 20 anni, rispettivamente 7 maschi e 3 femmine.
  • 12. Strumenti e aree indagate Sviluppo intellettivo: – Scala WISC-R di Wechsler – Operazioni Logiche e Conservazione (OLC) – Corrispondenze e funzioni: valutazione (CFV) • Abilità verbali: – Comprensione: Peabody Picture Vocabulary Test • Produzione: Boston Naming Test – Attenzione: – Attention sustained (leiter-r, batteria am, subtest 14) – Abilità visuo-spaziali: – Test della figura complessa di Rey – Memoria di lavoro: – Prove di memoria di lavoro di Lanfranchi, Cornoldi, Vianello – Sviluppo sociale, adattivo e di personalità – Vineland Adaptive Behavior Scale di Sparrow – Adattamento Italiano del Questionario di Personalità di Zigler
  • 13. Profilo cognitivo comportamentale 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 funz intel comp ling prod ling mem verb mem vis-sp attenz funz adat appr scol
  • 14. Funzionamento adattivo Età Cronologica Comunicazione Abilità Quotidiane Socializzazione Abilità Motorie Scala Composta Min. – Max. 68 - 240 18 –145 27 - 203 27 – 203 43 – 61 25 - 182 Media 145,8 90,3 103,6 103,9 54,3 98,5 Dev. Stand. 64,2 41,2 63,2 68,6 7,8 56,8
  • 15. Le nostre ricerche. Aspetti specifici del funzionamento cognitivo: memoria di lavoro e funzioni esecutive nella sindrome di Prader-Willi Silvia Lanfranchi, Elisa Dal Pont, Renzo Vianello
  • 16. Memoria di lavoro Sistema che consente il mantenimento temporaneo di vari elementi di informazione, la loro manipolazione e messa in relazione durante l’esecuzione di vari compiti cognitivi (Baddeley, 1992)
  • 17.  Le Funzioni Esecutive possono essere definite come un particolare set di operazioni cognitive attivate nel perseguimento di obiettivi.  Secondo Welsh e Pennington (1988) queste operazioni possono implicare  a) l’intenzione ad inibire una risposta o a rimandarla ad un momento più adeguato  b) la pianificazione strategica di una sequenza di azioni  c) la rappresentazione mentale del compito, che include la codifica in memoria delle informazioni rilevanti e dell’obiettivo da raggiungere. Funzioni esecutive
  • 18. Perché è importante studiare la memoria di lavoro e le funzioni esecutive?
  • 19. Partecipanti  12 individui con sindrome di Prader-Willi (EC 11,1, EM 6,7)  12 individui con sviluppo tipico appaiati per età mentale (OL).
  • 20. Compiti: MEMORIA DI LAVORO VERBALE 1.  SPAN DI PAROLE IN AVANTI Istruzioni: “Prova a ripetermi le seguenti parole” Es. Mamma gatto sole   2.  MEMORIA SELETTIVA DEL PRIMO ITEM DI CIASCUNA SERIE Istruzioni: “Ricorda la prima parola di ciascuna serie” Es. Nonna papà luna Sole mela cane 3.  DOPPIO COMPITO Istruzioni: “Batti la mano sul tavolo ogni volta che senti la parola palla e ricorda la prima parola della serie” Es. Gatto nonna palla luna pera
  • 21. Compiti: MEMORIA DI LAVORO VISUO-SPAZIALE PROVA 1 MEMORIA DI PERCORSI PROVA 2 PROVA 3 DOPPIO COMPITO PERCORSI SELETTIVI
  • 22. Memoria di lavoro verbale 0 1 2 3 4 5 6 7 8 Prova 1 Prova 2 Prova 3 SPW ST Memoria di lavoro visuo-spaziale 0 1 2 3 4 5 6 7 8 Prova 1 Prova 2 Prova 3 SPW ST Memoria di lavoro verbale 0 1 2 3 4 5 6 7 8 Prova 1 Prova 2 Prova 3 SPW ST Memoria di lavoro visuo-spaziale 0 1 2 3 4 5 6 7 Prova 1 Prova 2 Prova 3 SPW ST Con ritardo mentaleSenza ritardo mentale
  • 23. PIANIFICAZIONE: Test della Torre di Londra – TOL Posizione di partenza Item n° 2 Il test è un problema a difficoltà graduale (12 prove complessive) che richiede al soggetto di muovere delle palline forate, poste in una certa configurazione su una particolare struttura fino a raggiungere una nuova configurazione, seguendo delle regole precise.
  • 24. CATEGORIZZAZIONE: Modified Card Sorting Test – MCST Vengono disposte 4 carte stimolo di fronte al partecipante a cui vengono consegnati 2 mazzi uguali di 24 carte. Egli dovrà disporre le carte secondo tre categorie diverse: colore – forma – numero.
  • 25. MCST 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 risp. Ok risposteesatte Prader-Willi Sviluppo tipico Torre di Londra 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 risp corr risp corr 1 tent Prader-Willi Sviluppo tipico MCST -2 8 18 28 38 48 risp. Ok risposteesatte Prader-Willi Sviluppo tipico Torre di londra 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 risp corr risp corr 1 tent Prader-Willi Sviluppo tipico Classificazione Pianificazione Con ritardo mentaleCon ritardo mentale
  • 26. In sintesi  Ragazzi con Prader Willi hanno problemi in compiti di pianificazione  Quando è presente ritardo mentale si manifestano anche problemi nella memoria di lavoro ad alto controllo e in compiti di categorizzazione
  • 27. Prossimi Passi  Traiettorie di sviluppo in individui con sindrome di Prader-Willi  Livelli di stress, vissuti familiari e locus of control in famiglie con un figlio con sindrome di Prader-Willi
  • 28. Un grazie di cuore  A tutti i ragazzi che hanno partecipato alle nostre ricerche e a quelli che parteciperanno  Ai loro genitori  Alla Associazione Italiana Prader-Willi  Alla Associazione Prader-Willi Veneto  A Gilberto Michielli