2. La bibliografiaLa bibliografia
di Pitagoradi Pitagora.
Pitagora nacque nell'isola di
Samo, nel 575 a.C. e morì a
Metaponto, nel 495 a.C.
Fu un matematico, legislatore
e filosofo greco antico.
Il suo nome probabilmente
deriva da "pithia", il tempio di
Apollo e "agorà", la piazza.
L’adolescenzaL’adolescenza
L’infanziaL’infanzia La sua dottrinaLa sua dottrina
Il teorema per cui è famosoIl teorema per cui è famoso
3. L’infanziaL’infanzia
Alcuni autori antichi o suoi contemporanei come Eraclito ed Erodoto ci
danno testimonianze tali da far pensare alla effettiva esistenza storica di
Pitagora pur se inserita nella tradizione leggendaria.
Secondo queste fonti
Pitagora nacque
nell'isola di Samo,
nell’arcipelago del
Dodecaneso, nella prima
metà del VI secolo a.C.
dove fu scolaro di
Ferecide e Anassimandro
subendone l'influenza nel
suo pensiero.
Ancora bambino, Pitagora fu inviato dal padre per prendere lezioni presso un
citarista, un maestro di scuola ed un pittore.
Eraclito Erodoto
Fericide
Anassimandro
4. A proposito della sua formazione,
si afferma che egli avrebbe
appreso le scienze chiamate
matematiche dagli Egizi, dei
Caldei e dei Fenici: gli Egizi,
infatti, da tempi immemorabili, si
erano occupati di geometria, i
Fenici dei numeri e della scienza
dei calcoli, i Caldei dello studio
del cielo.
L’adolescenzaL’adolescenza
Fuori dalla città, deputò una grotta a sede della sua filosofia, luogo dove
trascorreva gran parte del giorno e della notte, in compagnia di pochi
discepoli.
Da Samo Pitagora si trasferì nella
Magna Grecia dove fondò a
Crotone, all'incirca nel 530 a.C., la
sua scuola, nel quale i Sami si
riuniscono per deliberare degli
affari comuni.
Divenuto ragazzo, si recò a Mileto, da Anassimandro, da cui imparò la
geometria e l'astronomia.
5. La novità del pensiero di Pitagora rispetto all'orfismo è rappresentato
dalla considerazione della scienza come strumento di purificazione nel
senso che l'ignoranza è ritenuta una colpa da cui ci si libera con il sapere.
Questa particolarità della dottrina è ritenuta dagli studiosi sicuramente
appartenente a Pitagora che viene definito come polymathés (erudito).
In che consistesse la sua erudizione però mancano notizie certe. Si sa che
nella sua scuola vigeva una distinzione tra i discepoli: vi erano gli
acusmatici, gli ascoltatori obbligati a seguire le lezioni in silenzio e i
mathematici che potevano interloquire con il maestro e ai quali erano
rivelate le parti più profonde della scienza.
La sua dottrinaLa sua dottrina
Da questa distinzione, dopo la morte di Pitagora, ne seguì una contesa tra
le due fazioni di discepoli che si attribuivano l'eredità filosofica del
maestro.
È quasi certo che l'insegnamento (màthema) pitagorico avesse un aspetto
mistico-religioso consistente in un addottrinamento dogmatico e un
contenuto che molto probabilmente riguardava i numeri.
Orfismo
6. Il teorema per cui il filosofo è
famoso era già
noto agli antichi Babilonesi ma
alcune testimonianze,
tra cui riferiscono che
Pitagora ne avrebbe intuito la
validità mentre si deve
a lui l’avere indicato come
sostanza primigenia (archè)
l'armonia determinata dal
rapporto
tra i numeri e gli accordi
musicali.
Il Teorema per cui è famosoIl Teorema per cui è famoso